sabato 31 dicembre 2022

Gli auguri di In-Patto a Calcinato per il 2023

Tempo di auguri, previsioni e oroscopi: cosa ci riserverà il 2023?
Ci auguriamo la fine di tutte le guerre e l’avvio di un dialogo per una pace duratura. Se poi si riuscisse a chiudere con il COVID, ad occuparsi seriamente di ambiente e ad investire su energie green e rinnovabili sarebbe un anno fantastico!
Per Calcinato abbiamo consultato un astrologo di fama.
Nei primi mesi dell’anno il ponte che collega Calcinato a Ponte San Marco verrà riaperto e, a San Valentino, i sospiri degli automobilisti costretti a percorsi alternativi lasceranno il posto a quelli degli innamorati. Saturno in netta opposizione ai benzinai!
La primavera sarà un ottimo momento per i segni di aria, acqua, fuoco e terra. Se ne parla dal 2011 e si rimanda dal 2019, ma finalmente assisteremo all’insolito allineamento dei pianeti favorevoli alla riapertura del Cinema Marconi. La programmazione? “Riarà Marconi!”
L’estate poi, sarà il momento d’oro per gli amanti della natura e degli spazi aperti. Alla Boschina eventi nel parco. Possiamo vederne anche l’interno? Solo con Luna crescente, ma se non sarà possibile al bar “Mattone” si potranno passare momenti di allegria per contrastare l’influsso di Marte e Urano in congiunzione astrale…
Giove, infine, promette rinnovata energia agli impianti sportivi e il campo in sintetico per il nuovo campionato. Di quale stagione sportiva? Chiedete troppo, per le date precise l’astrologo voleva un extra!
La Luna in Venere causerà noiosi, ma non gravi malanni nei cambi di stagione. Si consiglia la nuova farmacia di Calcinatello, raggiungibile seguendo i marciapiedi riqualificati. Non è ancora pronta dopo 18 mesi dal trasloco temporaneo? L’astrologo deve aver preso un abbaglio!
Per l’intero anno previsto uno sciame di inaugurazioni che potrebbero procurare nervosismo agli appartenenti ai segni di Terra che, concreti, anziché guardare alle stelle penseranno ai costi di gestione.
Previsioni di un oracolo sibillino? Un anno di tempo per verificarle!
Tanti auguri, calcinatesi!!! Buon anno nuovo!!!
Calcinato In-Patto 2.0

venerdì 30 dicembre 2022

Scriviamo all’ambasciatore dell’Iran in Italia

Chiediamo a tutte e a tutti di inviare con urgenza messaggi di questo tenore alle tre mailbox iranemb.rom@mfa.gov.ir, iranconsulate.rom@mfa.gov.ir e rom.media@mfa.gov.ir. Grazie.

Egregio ambasciatore,
Le saremmo assai grati se volesse trasmettere al Suo governo il seguente appello.
Tutte le tradizioni di pensiero dell'umanità, quali che siano le loro fonti, convengono su queste semplici verità:
- che ogni vita umana deve essere rispettata, onorata e protetta;
- che uccidere è sempre e solo un male;
- che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita, alla solidarietà;
- che rispettare e salvare le vite è il primo dovere.
Certi del fatto che condividiate queste semplici considerazioni siamo quindi a chiederLe di impegnarVi:
- affinché nel vostro paese, come in ogni parte del mondo, cessino finalmente le uccisioni e le persecuzioni;
- affinché nel vostro paese, come in ogni parte del mondo, siano finalmente rispettati la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.
Vi chiediamo quindi:
- di riconoscere la dignità e i diritti delle donne, che sono gli stessi degli uomini;
- di non più perseguitare, ma piuttosto ascoltare ed onorare, le donne che da mesi nel vostro paese stanno chiedendo "vita e libertà”.
Queste donne che non commettono alcuna violenza, e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela e a loro volta non commettono alcuna violenza, sono amiche ed amici dell’umanità e del bene comune.
È un crimine ed una follia perseguitare ed uccidere queste donne che non commettono alcuna violenza, e gli uomini che si sono posti al loro ascolto e alla loro sequela e a loro volt! a non commettono alcuna violenza.
Vi chiediamo pertanto di adempiere al dovere proprio di ogni ordinamento ed istituto giuridico legittimo: rispettare e proteggere le vite, la dignità e i diritti di tutte le persone.
Vi chiediamo pertanto di adempiere al dovere di far cessare persecuzioni ed uccisioni.
Sia pace, rispetto ed amicizia fra tutte le persone, i popoli e i paesi.
Distinti saluti.
nome……….. cognome……………… via …………… n.civico……….. comune……. provincia…….

domenica 25 dicembre 2022

È morta Elena Gianini Belotti

Ieri a Roma è morta a 93 anni la pedagogista Elena Gianini Belotti, che ci ha insegnato a stare “Dalla parte delle bambine”, come recita il titolo del saggio che nel 1973 la rese famosa in tutto il mondo.
Da quel libro abbiamo imparato che la differenza caratteriale tra maschi e femmine non è innata, ma è frutto dei condizionamenti culturali subiti sin dai primi anni di vita.
“La bambina vivace ed esuberante non rientra negli stereotipi” scriveva, e quindi si deve “femminilizzare” questa sua caratteristica. 
“Il maschio spacca tutto è accettato, la femmina no” sottolineava. “La sua aggressività, la sua curiosità, la sua vitalità spaventano e così vengono messe in atto tutte le tecniche possibili per indurla a modificare il suo comportamento”.
E ancora: “I movimenti del corpo, i gesti, la mimica, il pianto, il riso sono pressoché identici nei due sessi all’età di un anno o poco più mentre cominciano in seguito a diversificarsi.. a quest’età sono aggressivi maschi e femmine. Mentre più tardi l’aggressività del bambino continuerà ad essere diretta verso gli altri, la bambina diventerà auto aggressiva per aderire al modello che la società impone e che le vuole incanalate verso la debolezza, la passività, la civetteria”.
Direttrice dal 1960 al 1980 del primo Centro Nascita Montessori a Roma, dopo “Dalla parte delle bambine” pubblico “Prima le donne e i bambini”, sempre dedicato al tema dei condizionamenti sociali di genere, mentre in “Pimpì oselì” raccontò con il suo sguardo di fanciulla la vita quotidiana dei bambini delle valli bergamasche e delle borgate romane durante il fascismo, soffermandosi sulla durezza della povertà e sulla separazione di genere.

sabato 24 dicembre 2022

Mozione consiliare contro il cibo sintetico approvata a Calcinato il 15 dicembre

Il Consiglio Comunale

PREMESSO CHE

·                    è sempre più attuale, ad ogni livello, il tema del cibo sintetico, quale catastrofe alimentare, umana, sociale ed ambientale senza precedenti;

·                    il cibo sintetico:

o  viene prodotto in bioreattori, facendo ricorso all’uso di cellule staminali, con ciò spezzando lo straordinario legame che unisce il cibo alla natura;

o  non salvaguarda l’ambiente, comportando anzi, tra l’altro, un maggior consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali, cui non corrisponde alcuna maggiore efficienza;

o  limita la libertà dei consumatori, omologando le scelte degli stessi in ordine all’acquisto dei prodotti agro-alimentari;

o  favorisce gli interessi di pochi operatori, di fatto monopolizzando l’offerta agroalimentare nel mondo;

o  appare contrastante con gli obiettivi di giustizia sociale, essendo prodotto sulla base di brevetti e tecnologie non fruibili alla generalità dei consociati;

o  può avere impatti socio-economici molto pericolosi, frutto di una fascinazione ecologica che non ha ancora consentito riflessioni più approfondite;

o  non tutela la salute dei cittadini, non essendo ad oggi esistente alcuna garanzia che i prodotti chimici utilizzati siano sicuri per il consumo alimentare, considerata la limitata esperienza maturata nel settore;

CONSIDERATO CHE

·                    il raffronto con i sistemi più avanzati e sostenibili per la produzione del cibo, propri dell’agroalimentare italiano, consente di valutare correttamente gli esiti pregiudizievoli per l’ambiente del cibo sintetico fabbricato a mezzo bioreattori;

·                    Coldiretti ha promosso una petizione contro il cibo sintetico e sono nate diverse iniziative di sensibilizzazione finalizzate ad evidenziare i rischi della diffusione del cibo artificiale;

·                    la petizione di Coldiretti deve essere condivisa, quanto a contenuti e modalità di attuazione delle finalità in essa esplicitate;

·                    gli impatti omologanti di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali può cancellare le produzioni tipiche, distintive e tradizionali, connesse alla varietà della biodiversità locale;

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

·                    il Consiglio Comunale, da sempre, si batte al fianco degli agricoltori calcinatesi e partecipa con attenzione alle istanze del comparto agro-alimentare (partecipando, tra l’altro, ai diversi eventi organizzati dalle Associazioni di Categoria)

RICHIAMATO

·                    il contenuto della nota di Coldiretti Brescia, datata 15 novembre 2022;

·                    la delibera di Giunta Comunale n. 154 del 22/11/2022;

tutto quanto sopra premesso, visto, considerato e ritenuto

Il Consiglio Comunale di Calcinato

I M P E G N A

il Sindaco e la Giunta a:

1.   aderire pienamente alla petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico sostenendo tutte le conseguenti e connesse iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli del cibo sintetico ed avvalorate anche dal mondo accademico e scentifico;

2.   sensibilizzare la Comunità calcinatese sul tema del cibo sintetico e dei relativi pericoli;

3.   convocare e sensibilizzare sul tema specifico la Commissione Agricoltura per individuare possibili iniziative a sostegno della petizione;

4.   trasmettere il testo della presente mozione al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

giovedì 22 dicembre 2022

Ogni collasso

Ogni collasso porta con sé disordine intellettuale e morale. Bisogna creare uomini sobri, pazienti che non disperino dinanzi ai peggiori orrori e non si esaltino a ogni sciocchezza.
Antonio Gramsci 

sabato 17 dicembre 2022

Pedaliamo per illuminare il Natale

In tempi di crisi economica i Comuni riducono le spese pubbliche e le prime ad essere tagliate spesso sono giustamente quelle per allestire e alimentare le luminarie natalizie.
Chi non vuole tuttavia rinunciarvi può prendere spunto dalla splendida (in tutti i sensi) idea che a Calcinato ha avuto il nostro compagno Ivan Conforti (da oltre mezzo secolo genio dell'elettrotecnica internazionale), che insieme con il figlio Nicola ha installato nella via Garibaldi, dove i due abitano con le loro famiglie, una bicicletta da donna a bordo strada, a disposizione di chiunque voglia salirvi per illuminare la via pedalando.
"Le regole - spiega Nicola - sono semplici: sali con attenzione, pedala per un po', guarda in alto e quando le luci si accendono esprimi un desiderio, lascia la bicicletta così come l'hai trovata in modo che tutti possano provare a illuminare la via, divertiti e sogna che è Natale!".  
Curata in ogni dettaglio da Eleonora Rovizzi, l'originale installazione artistica è meta in questi giorni di numerosi curiosi, anche dai paesi vicini, ed è in lizza al concorso "Natale in Comune".
Se il fulgido esempio nei prossimi giorni si moltiplicasse, avremmo a Calcinato dieci, cento, mille luminarie, per salutare il nuovo anno in modo energico, salutare ed ecologico.

venerdì 16 dicembre 2022

"In-Patto 2.0" riparte in assemblea

Assemblea generale del centro-sinistra calcinatese lunedì 19 dicembre alle ore 20.30 nella sala civica di Piazza della Preistoria a Ponte San Marco.
A convocarla il gruppo di minoranza "In-Patto 2.0", che in questo modo prova ad avviare il lungo percorso che porterà alla elezioni comunali del 2024.
“Stiamo entrando nell’ultimo anno di mandato di questa Amministrazione Comunale” si legge in una nota.
“Tanto abbiamo fatto, tanto abbiamo detto, ma anche tante sono le cose da fare” sottolinea "In-Patto 2.0". “Per questo motivo abbiamo pensato di organizzare questa serata per fare il punto su quanto fatto fino ad ora, ma con uno sguardo rivolto al futuro che ci attende”.
All’assemblea sono invitati “tutti coloro che sentono forte l’esigenza del cambiamento: lo dicevamo nel 2019, ma anche oggi, forse ancora di più, Calcinato merita tanto di più”.

mercoledì 14 dicembre 2022

Domani c'è il consiglio comunale

Quest’anno a Calcinato il consiglio comunale si riunirà per l’ultima volta giovedì 15 dicembre a partire dalle ore 20.30 in municipio.
Come di consueto, la prima parte della seduta verrà dedicata alle iniziative del gruppo di minoranza "Calcinato in-patto 2.0", che ha presentato interrogazione a risposta scritta sui "lavori di riqualificazione di impianti e strutture, adeguamenti anticendio e rifacimento campo presso il Centro sportivo comunale", sulle "molestie olfattive fra Calcinatello e Ponte San Marco" e sulla "contabilità del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica”.
Ci sarà poi l’esame di mozione presentata dal gruppo di maggioranza "Insieme per Calcinato" a “sostegno e adesione alle iniziative di Coldiretti contro il cibo sintetico”.
Nella seconda parte della serata si discuterà del “Piano di intervento per l'attuazione del diritto allo studio 2022/2023”, dello “schema di convenzione per la conferma della gestione in forma associata del corpo di Polizia Locale dei comuni di Bedizzole e Calcinato” e della “revisione periodica delle partecipazioni possedute dall’amministrazione comunale”.

lunedì 5 dicembre 2022

Marciapiedi: il sindaco risponde

Dopo un mesetto è arrivata la lunga risposta del sindaco di Calcinato alla petizione popolare con la quale 682 concittadini le indicavano la pericolosità di diversi tratti dei marciapiedi, chiedendo una solerte opera di messa in sicurezza per consentirne il transito in condizioni di sicurezza.
Stando alle decine di segnalazioni che stiamo ricevendo, sembra che il sindaco abbia risposto a ciascuno di loro: facendo due conti - fra buste, carta, toner, affrancature e manodopera - l’operazione deve esserci costata almeno un migliaio di euro. Evidentemente non abituata a replicare alle petizioni che le giungono (una delle ultime, depositata sul medesimo argomento in municipio il 2 novembre 2021, ci risulta tuttora inevasa), il primo cittadino probabilmente ignora la prassi invalsa in tutte le democrazie occidentali di rispondere al primo firmatario dell’istanza, in questo caso una figura pubblica che nella sua lunga vita ha promosso in paese decine di campagne per il bene comune.
Ringraziandola in ogni caso per le informazioni offerte e gli interventi preannunciati nella sua missiva, le promettiamo che vigileremo attentamente sulla loro concreta attuazione.

domenica 4 dicembre 2022

L'acqua bresciana ai bresciani

A Brescia l'acqua potabile potrà tornare tutta dei cittadini. Il Consiglio provinciale infatti ha approvato una delibera di indirizzo per la gestione pubblica del ciclo idrico. 
Il prossimo passo sarà la richiesta all'Ato di avviare un'istruttoria per valutare la sostenibilità giuridica e finanziaria dell'offerta di Acque Bresciane per la gestione del servizio. Poi dovranno essere approvati gli atti da trasmettere all'Assemblea dei Sindaci, che avrà l'ultima parola in materia.
L'importante risultato è frutto del lavoro del consigliere delegato al ciclo idrico, Marco Apostoli, che da anni lotta perché venga rispettato il parere espresso dai bresciani per ben due volte: nel 2011 con il referendum nazionale e nel 2018 con il referendum provinciale. Impegnati da sempre in questa battaglia di civiltà, ribadiamo che l'acqua deve essere di pubblica gestione, per poter garantire gli investimenti e per mantenere il controllo sulle tariffe, tutelandone la sostenibilità economica. 

sabato 26 novembre 2022

Tutto divenne commercio

Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà morale e fisica viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore. 

Karl Marx, Miseria della filosofia

giovedì 24 novembre 2022

La violenza maschilista

La violenza maschilista e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze.
Ne consegue che solo contrastando e abolendo tale violenza si puo' contrastare e abolire ogni altra violenza, dalla guerra allo sfruttamento, dal razzismo all'ecocidio.Il movimento di liberazione delle donne e' il movimento che con la sua lotta libera l'umanita' intera e salva l'intero mondo vivente.
Il movimento di liberazione delle donne e' la nonviolenza in cammino.
Queste semplici e ferme persuasioni guidano la nostra riflessione e la nostra azione.
Queste semplici e ferme persuasioni e conseguentemente questo impegno necessario e ineludibile proponiamo ad ogni persona di volonta' buona, al movimento di lotta di tutte le oppresse e tutti gli oppressi, ad ogni esperienza della societa' civile, ad ogni umano istituto consapevole che in quanto tale il  suo fine e' il bene comune dell'umanità.

mercoledì 23 novembre 2022

Giornata contro la violenza sulle donne

Per la Giornata contro la violenza sulle donne venerdì 25 novembre alle ore 20.30 all'Auditorium Bertini di Calcinato andrà in scena lo spettacolo di danza “Profili”, a cura della compagnia di danza Lelastiko. Sul palco si esibiranno Alessandra Bordiga e Marina Rossi. L'ingresso è gratuito.

martedì 22 novembre 2022

Addio a Pablo Milanés

Se n'è andato anche lui, una delle voci più note della canzone cubana, fondatore con Silvio Rodriguez e Noel  Nicola della Nueva Trova.
Nato 79 anni fa a Bayamo, capoluogo della provincia di Granma, Milanés è stato un musicista e un rivoluzionario: noto in tutto il mondo per la libertà della sua voce, si è sempre caratterizzato per la posizione di critica pubblica verso gli errori commessi nella conduzione della Revolución, senza tuttavia disconoscere l'opera sociale che essa ha svolto per oltre mezzo secolo a Cuba. 

lunedì 21 novembre 2022

Addio a Hebe de Bonafini

Ieri è morta a La Plata a 93 anni Hebe de Bonafini, storica presidente delle Madres de Plaza de Mayo, il movimento nonviolento argentino protagonista per molti anni delle ‘rondas’ del giovedì in centro a Buenos Aires per denunciare che la dittatura (1976-1983) aveva provocato molte migliaia di desaparecidos, fra cui due suoi figli, Jorge Omar e Raúl Alfredo. 
Promotrice di numerose iniziative, fra cui una Università dei diritti umani, Hebe Bonafini era conosciuta in tutto il mondo per le sue lotte per la libertà e la giustizia sociale.
Appresa la notizia, il governo del presidente Alberto Fernandez ha decretato tre giorni di lutto nazionale.

giovedì 17 novembre 2022

Emergenza casa: una mostra

Per sensibilizzare la cittadinanza sul delicato tema dell'emergenza abitativa, domenica 20 novembre alle ore 18 alla Casa dei Popoli "Thomas Sankara" di via Bagatta 7 a Desenzano del Garda il Collettivo Gardesano Autonomo e l’associazione solidale Diritti per tutti organizzano la inaugurazione della mostra fotografica "La (mia) casa (con te)" dell’arti0sta Aris Mac Adden, che presenterà personalmente le sue opere.
“L'emergenza abitativa - scrivono in promotori dell’esposizione in una nota - è la grande assente dei discorsi politici: la lotta per la casa è una battaglia collettiva, campo di rivendicazione e di resistenza. Mobile o fissa, condivisa o individuale, acquistata o in affitto: la casa può essere di tanti tipi ma è premessa fondamentale senza la quale non c'è dignità.
Attraverso i suoi scatti, la fotografa ci restituisce frammenti di vite di persone che abitano o attraversano spazi abitativi. Questa mostra è dedicata a tutte le persone che ancora non hanno accesso a questo privilegio”.

mercoledì 16 novembre 2022

Urtata da un'auto, Ezzelina cade dal marciapiede

Un brutto incidente in pieno centro a Calcinato l’altro giorno ha mandato all’ospedale la nostra compagna Ezzelina Chierico, 94enne promotrice di tante campagne per il bene comune in paese.
“Stavo recandomi verso via Ugo Foscolo” spiega. “Attraversata la strada in via Gramsci, poche decine di metri prima della deviazione, stavo camminando sul marciapiede di destra quando un’automobile guidata da un uomo mi ha urtata mentre stava facendo retromarcia. Colpita, ho battuto la carrozzeria con un pugno (ho ancora la mano tutta nera) per segnalare quanto stava accadendo, ma non ho fatto in tempo a reggermi (non ho più vent’anni, eh!) e sono caduta”.
Dopo essere stata soccorsa dai passanti, sono subito intervenuti gli agenti della Polizia Locale e gli operatori del Soccorso Pubblico che l’hanno trasportata l’autoambulanza all’ospedale di Desenzano del Garda, dove le sono state riscontrate una frattura composta al perone sinistro (per riaggiustare la quale dovrà portare per un mese il gesso), una microfrattura al ginocchio sinistro, oltre a diverse botte e contusioni agli arti e al volto.
Ironia della sorte, nell’ultimo anno Ezzelina aveva coordinato una campagna per la sicurezza dei marciapiedi del centro: il 2 novembre 2021 aveva consegnato in municipio di una prima petizione firmata da una dozzina di cittadini anziani (tuttora ignorati dall'amministrazione comunale) e poi lo scorso 25 ottobre una seconda petizione, sottoscritta questa volta da 682 cittadini, che chiede al sindaco Nicoletta Maestri “il ripristino e la messa in sicurezza dei marciapiedi”.
Nata sull'onda dell'indignazione per la mancata risposta alla sua azione a tutela degli anziani e, più in generale, dei pedoni in difficoltà, questa nuova campagna aveva ricevuto l’adesione anche di numerose figure apprezzate in paese per le loro attività nelle realtà sociali, nel sindacato e nel mondo politico locale.
“Noi sottoscritti cittadini - si legge nel documento rivolto al primo cittadino, anch’esso tuttora senza risposta - considerate le condizioni di abbandono e di pericolosità in cui versano molti tratti dei marciapiedi del nostro Comune, certi della Sua sensibilità, Le chiediamo di attivare con urgenza gli uffici competenti affinché i marciapiedi vengano prontamente sistemati e messi in sicurezza”.
“Per gli anziani, per le persone con disabilità, per i genitori con figli piccoli o passeggino e per tutti coloro che hanno, anche solo temporaneamente, un problema di mobilità - osservavano i firmatari - un marciapiede ammalorato rappresenta un ostacolo alla mobilità e una continua fonte di pericolo. Riteniamo doveroso che sia data la possibilità a tutte di passeggiare in sicurezza per le vie del nostro territorio. Sono già troppe le cadute e gli infortuni occorsi a persone anziane a causa del deplorevole stato di degrado dei marciapiedi”.

martedì 15 novembre 2022

Volontà

Non bisogna insegnare nulla a nessuno, se non a chi ha volontà di ascoltare.

Lucio Anneo Seneca

domenica 13 novembre 2022

Tav: abbattuto il cavalcavia di via Stazione

La scorsa notte a Calcinato è stato abbattuto un pezzo importante della storia del paese, il cavalcavia di via Stazione che, nei pressi del cimitero, da oltre sessant’anni collegava il capoluogo con la frazione di Ponte San Marco.
La demolizione si è resa necessaria nell’ambito della realizzazione del primo lotto della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità. Alla luce dei dispositivi artificiali, verso le ore 22 decine di operatori si sono messi alacremente al lavoro. Una volta smontati gli spartitraffico sull’autostrada Serenissima, coperti i guardrail con cappucci di protezione in ferro e versati diversi camion di sabbia sui teli a salvaguardia della sede autostradale, hanno messo in azione sei grandi escavatori muniti di enorme pinze demolitrici (quelli che tecnicamente si chiamano “frantumatori”), le quali hanno aggredito il manufatto in cemento rosicchiandolo in più punti, finché all’una e mezza di notte la struttura è caduta un po’ per volta sulla sabbia stesa appunto per attutire i tonfi.
Il corpo centrale del nuovo ponte, assai più elevato del precedente, a partire da domani sarà collegato ai due tronconi e con le due campate attualmente a nord e a sud della Serenissima, mentre sono in corso adeguamenti della viabilità fra i due centri abitati, che viene rimodellata di conseguenza. Il riordino completo vedrà, fra l’altro, la creazione di una nuova rotonda di fronte al centro sportivo Vincenzo Bianchi.
I lavori proseguono quindi a ritmi sostenuti, come previsto dal cronoprogramma, e il nuovo cavalcavia dovrebbe venire aperto al transito dei veicoli entro la fine del mese.
Mentre resta naturalmente in vigore il divieto di transito della via dall’intersezione con via Zemogna fino all’intersezione con via Berlinguer, ad est di via Stazione sarà presto dato inizio allo scavo della galleria che bucherà il Monte di Sotto. Di una lunghezza di quasi 400 metri, il tunnel verrà realizzato con un maxiescavatore che addenterà le pendici della collina, nel corpo della quale successivamente verrà spinto uno stampo a calotta di forma semicilindrica; mentre gli automezzi trasporteranno fuori i materiali scavati, verrà via via creato il getto destinato a sostenere la canna di attraversamento. Qui i lavori per la nuova galleria dovrebbero terminare entro la fine della prossima primavera. Ancora più a est, in località Rovadino, prosegue nel frattempo la realizzazione delle opere accessorie che accompagnano la predisposizione del tracciato della nuova strada ferrata in aperta campagna, fino alla località Gazzo, al confine con Lonato del Garda.
Ancora tutto fermo invece in via Zemogna, destinata a diventare la principale arteria di collegamento con la nuova statale 11: in fondo alla via nei prossimi anni verrà costruito un nuovo ponte sul fiume Chiese che immetterà in via Cavour, a Calcinatello, verso la strada che porta in direzione di Brescia.

mercoledì 9 novembre 2022

Borse di studio per chi se le merita

Gli studenti di Calcinato avranno tempo fino a giovedì 17 novembre per partecipare al bando per l’assegnazione della borsa di studio comunale. Vi saranno ammessi gli alunni meritevoli che abbiano frequentato il terzo anno delle scuole medie, le scuole superiori o i centri di formazione professionale, nonché i giovani che abbiano conseguito un diploma di laurea o frequentato il conservatorio musicale. Informazioni e ragguagli si possono acquisire sul sito web del Comune oppure telefonando all’ufficio pubblica istruzione del Comune allo 030 9989240.

martedì 8 novembre 2022

Incontro sul risparmio energetico

Domani sera alle ore 20.30 nella sala consiliare del municipio di Calcinato l’amministrazione comunale, in collaborazione con la cooperativa sociale Cauto, organizza un incontro dal titolo “Energia di casa: consigli e buone abitudini”, per consentire ai partecipanti di comprendere che cosa è possibile fare nel concreto della quotidianità per risparmiare denaro e tutelare l’ambiente.

lunedì 7 novembre 2022

Un libro sulla Casa del Popolo di Carpenedolo

È in uscita volume “Una storia popolare. La Casa del Popolo di Carpenedolo tra storia e memoria” che, per iniziativa della omonima associazione culturale, ricostruisce le vicende legate alla storica sede proletaria di vicolo del Gobbo, inaugurata nel 1956, un anno cruciale per le sorti della sinistra italiana, in quello che è ora il civico 11 della stradicciola in pieno centro e divenuta poi un fertile centro di iniziative per l’aggregazione e l’emancipazione della gente del posto.
“In queste pagine - afferma la portavoce Maria Gabriella Bresciani presentando l’iniziativa editoriale - raccontiamo la scoperta dei documenti e dei motivi che condussero alla sua nascita, con una sottoscrizione pubblica di oltre 3 milioni di lire: oltre 500 cittadini parteci-parono all’acquisto dell’area e contribuirono ad allestirvi un luogo che ospitava l’Enal (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori), la cooperativa di consumo Il Carpine, i sindacati per l’assistenza ai lavoratori, i partiti politici della sinistra (in particolare, Psi e Pci), l’Associazione nazionale combattenti e reduci di guerra e negli anni 70 anche i corsi professionali per gli apprendisti delle aziende SuperCarpen e Bober”.
Bresciani sottolinea poi che “una cospicua parte del libro è frutto del lavoro interdisciplinare degli studenti della classe quinta C del Liceo linguistico statale Don Milani di Montichiari che, coordinati dai docenti Greta Ambrogi, Michele La Greca e Mariavirginia Bruno, hanno esaminato e digitalizzato atti, testi e articoli di giornale che parlano di quella storia che non muore, realizzando anche una nutrita serie di interviste ai protagonisti che vissero l’esperienza, fra i quali il dirigente Cgil Livio Melgari, i cui padre Giuseppe e nonno Palamede furono trai i primi sottoscrittori”.
“L’inquadramento sociostorico del clima in cui maturò quella singolare realtà culturale e politica - conclude - è offerto da un saggio dello storico Paolo Corsini, mentre una cronologia sintetica delle tappe salienti dell’operazione conclude il volume insieme a una serie di testimonianze che la ripercorrono fino ai nostri giorni”.
Il risultato che ne esce è il commovente ed efficace ritratto di un paese solidale e unito nell’obiettivo di dare una casa comune a tutti i lavoratori.

domenica 6 novembre 2022

No Tav in marcia da San Martino a Desenzano

Stamattina il movimento No Tav si rimette in marcia contro il progetto della nuova stazione ferroviaria del Garda per l'alta velocità.
L'appuntamento è alle ore 9.30 in Piazza della Concordia a San Martino della Battaglia. Il corteo attraverserà il centro abitato, proseguendo poi per Montonale e Rivoltella fino a raggiungere a Desenzano del Garda la centralissima Piazza Malvezzi, dove poco dopo le 11 si terranno gli interventi conclusivi.
"Avevamo ragione noi" si legge nel volantino che promuove l'iniziativa ed è firmato da Coordinamento No Tav Brescia-Verona, La Corsa per la Vita, Tavolo Ambiente Garda, Comitato Cittadini Calcinato, Basta Veleni, Legambiente e Comitato per il Parco Colline Moreniche. "La Tav sta distruggendo il nostro territorio, mentre le linee regionali versano in stato pietoso. Al danno, la beffa: una stazione nel cuore delle colline moreniche, aumentando devastazione e spreco di denaro pubblico. Ci rimettiamo in marcia per dire no all'ennesimo scempio".

venerdì 4 novembre 2022

Non festa, ma lutto

Oggi ricorre l'anniversario della fine della Prima guerra mondiale, una "inutile strage" come disse Benedetto XV. La data del 4 novembre viene celebrata con continuità dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l'unita' dell'Italia sotto il segno della guerra e dell'esercito. "Giornata dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate" nell'anniversario della fine di un tragico conflitto che costò al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.
Vogliamo ricordare e onorare quei morti rinnovando l'impegno contro ogni guerra e la sua preparazione, dunque contro le guerre di oggi, contro le armi costruite per le guerre di domani. Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.Meno armi piu' difesa della vita, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi per abolire la fame, la poverta', l'inquinamento del pianeta.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari.
Per questo sosteniamo la Campagna "Un'altra difesa e' possibile", che prevede l'istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Pace, disarmo, smilitarizzazione, tutela della vita degli umani e della Terra.
Proponiamo che oggi si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Naturalmente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perché convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

giovedì 3 novembre 2022

Bonus Rifiuti per i meno abbienti

A Calcinato la Tari diventa più leggera. Il Comune infatti ha stanziato 35 mila euro per attenuare il peso della tassa sui rifiuti per le persone meno abbienti della comunità. 
Nasce così il Bonus Rifiuti: al bando potranno partecipare con apposita istanza tutte le famiglie residenti che abbiano una utenza Tari attiva, in possesso dei requisiti per l’ammissione al bonus sociale per la fornitura dell’energia elettrica o del servizio idrico integrato o del gas. Sarà quindi necessario avere un Isee non superiore ai 12 mila euro annui, mentre per le famiglie più numerose (quelle almeno quatto figli a carico) il limite sarà di 20 mila euro annui.
Il bonus prevede un contributo pari al 50% della componente fissa e al 50% della componente variabile della Tari dovuta per l’anno 2022. I richiedenti dovranno presentare la domanda al Comune entro venerdì 16 dicembre utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito internet del comune www.comune.calcinato.bs.it nella sezione “Tributi locali” all’interno della quale si trova appunto la voce Tari. In seguito iil pagamento della rata di saldo sarà sospeso sino alla comunicazione, da parte dell’ufficio incaricato, dell’accoglimento o meno dell’istanza e del ricalcolo della quota Tari residua ancora dovuta.
Per informazioni è possibile telefonare all'Ufficio Tari del Comune di Calcinato telefonando al numero 030/9989237 o scrivere alla mailbox tari@comune.calcinato.bs.it.

mercoledì 2 novembre 2022

Devastazioni in pieno centro a Calcinato

Serate difficili le ultime di ottobre nel centro di Calcinato. In quella di domenica il centralissimo Parco Più di via Gramsci è stato fatto oggetto di una spedizione vandalica di decine di giovanissimi scatenati, che ne hanno danneggiato le strutture ludico-ricreative, hanno divelto due pali di sostegno e hanno fatto scoppiare a più riprese decine di petardi nei cestini: due dei contenitori hanno preso fuoco e c’è stato bisogno dell’intervento dei Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme.
Non soddisfatti sembra pure che abbiano sottratto due estintori collocati all’ingresso di un condominio nelle vicinanze, svuotandoli poi nell’area verde.
Sul posto è accorsa una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Desenzano del Garda, ma i ragazzi erano già scappati. Dai primi rilievi sembra che abbiano forse provato a rimuovere una delle telecamere, dal momento che è stata poi trovata fuori dalla propria sede, ma non sono riuscita a romperla e quindi essa avrebbe ripreso tutto quanto accaduto, così come le altre puntate sul parco. Le videoregistrazioni sono già al vaglio degli inquirenti.
Lunedì sera ancora vandalismi: in pieno centro, affollato da molti giovanissimi in giro per la festa di Halloween i raid hanno preso di mira diversi cestini e abbattuto, sempre in via Gramsci, i pannelli metallici per l’affissione dei manifesti di propaganda elettorale. Si segnalano anche schiamazzi e musiche ad alto volume fino a tarda ora.

venerdì 28 ottobre 2022

Avere o essere

Quanto meno mangi, bevi, compri libri, vai a teatro, quanto meno pensi, ami, fai teorie, canti, dipingi, verseggi eccetera, tanto più risparmi, tanto più grande diventa il tuo tesoro che né i tarli né la polvere possono consumare, il tuo capitale. Quanto meno tu sei, quanto meno realizzi la tua vita, tanto più hai; quanto più grande è la tua vita alienata, tanto più accumuli del tuo essere estraniato. Tutto ciò che l’economia ti porta via di vita e di umanità, te lo restituisce in denaro e ricchezza.
Quando il denaro diventa il fine ultimo, tutti i beni che non sono di natura economica come l’intelligenza, la cultura, l’arte, la forza, la bellezza, l’amore, per l’avaro cessano di essere valori in sé, perché lo diventano limitatamente alla loro convertibilità in denaro, che, a questo punto si presenta agli occhi dell’avaro come la forma astratta di tutti i piaceri che tuttavia non vengono goduti.
Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici

giovedì 27 ottobre 2022

Montichiari sfila contro le morti sul lavoro

Considerato lo stillicidio di incidenti sul lavoro che si susseguono anche nella nostra provincia, a Montichiari la sezione Ferruccio Vignoni dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, “per dare un segnale di forte richiamo all’applicazione degli articoli della Costituzione che tutelano la dignità e la sicurezza dei lavoratori, e quindi di sensibilizzazione e informazione sul tema delle morti sul luogo di lavoro e in itinere, organizza in collaborazione con le organizzazioni sindacali una manifestazione per giovedì 27 ottobre.
L’appuntamento è alle ore 10 al monumento dei Caduti sul lavoro, dove interverranno il presidente Anpi provinciale Lucio Pedroni e locale Ida Lucia Tonti, l’abate mons. Cesare Cancarini e i delegati delle sigle sindacali attive sul territorio. Al termine delle comunicazioni si formerà un cortreo che sfilerà fino alla sala consiliare del municipio, dove sono previsti gli interventi del sindaco Marco Togni, del docente Pier Paolo Begni del Centro permanente per l’istruzikone deghli adulti di Gavardo e dei rappresentanti provinciali della Cgil, Cisl e Uil.
“I drammatici numeri degli ultimi tempi - spiega Tonti - destano grande apprensione e angoscia nella comunità. Per l' Anpi è necessario rimettere al centro il lavoro, la giustizia sociale, il contrastare la dilagante precarietà, far cessare la vergogna delle morti sul lavoro. Ciascuno di questi obiettivi corrisponde alle prescrizioni costituzionali e si ispira ai principi fondamentali della Carta Costituzionale, troppe volte oggi ancora disattesi”.
“Oggi più che mai - sottolinea - nella drammatica situazione delle tante morti ed incidenti sul luogo del lavoro, generate da mancata attuazione delle norme, dalla problematicità dell’accesso difficile ai testi prescrittivi, di divieto, o alla stessa formazione per la sicurezza, dalla recente pandemia, è indifferibile nel nostro Paese l'impegno comune per la piena attuazione della Costituzione”.

mercoledì 26 ottobre 2022

Verso la manifestazione per la pace in Ucraina di sabato 5 novembre

Anche la nostra provincia si mobilita in vista della manifestazione nazionale per la pace in Ucraina che si terrà a Roma sabato 5 novembre, per iniziativa di centinaia di associazioni cattoliche e laiche.
Dalla storica sede di via Milano 65 a Brescia il Movimento Nonviolento chiama alla mobilitazione “per chiedere l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di un negoziato”.
“Il nostro simbolo - spiega il portavoce Marco Maffeis - è un fucile spezzato, che da 60 anni è tra i principali protagonisti della lotta per la pace e il disarmo: rifiutare le armi per abolire la guerra non è astratto dogmatismo, ma è il perno stesso della nonviolenza.
“E ciò - secondo lui - vale in tempi di pace ma anche e soprattutto in tempi di guerra, come ci dimostrano gli obiettori di coscienza russi e ucraini, che abbiamo incontrato a inizio ottobre durante l’ultimo viaggio della carovana Stop the War Now: li appoggiamo attivamente e insieme a loro lavoriamo per trovare concrete vie di pace”.
“L’obiezione di coscienza, che chiediamo anche alle istituzioni italiane ed europee di sostenere con il riconoscimento automatico di asilo politico, costituisce un punto focale dell’azione antimilitarista e della resistenza nonviolenta” sottolinea Maffeis, “Essa fornisce l’indicazione fondamentale di partenza, che è quella dell’assunzione di responsabilità e di iniziativa personale, e serve da punto di riferimento per lo sviluppo del dialogo tra i popoli su basi nuove”.
“La solidarietà con le vittime è fondamentale: stare dalla parte di chi subisce violenza è il primo passo - osserva - ma armi e guerra sono incompatibili con la nonviolenza. Su questo non ci possono essere ambiguità, mascherate da sofismi politicisti, che spacciano presunte verità per nascondere menzogne. Dopo le accuse e gli attacchi ricevuti da giornali e televisioni contro il movimento pacifista, oggi finalmente possiamo dimostrare che la richiesta di un immediato cessate il fuoco è un sentimento preponderante nella società civile italiana”.
I pullman da Brescia partiranno alle ore 5 di sabato 5 dal piazzale dell’Iveco. La quota di iscrizione è di 20 euro. Per informazioni e prenotazione si può telefonare allo 030/2294012 o scrivere a movimentononviolento.bs@alice.it.

Marciapiedi: Ezzelina e altri 681 cittadini tornano a chiedere sicurezza

A quasi un anno dalla consegna in municipio di una prima petizione sui marciapiedi per iniziativa di una dozzina di anziani (tuttora ignorati dall'amministrazione comunale), a Calcinato la nostra compagna Ezzelina Chierico ieri mattina ha depositato all’Ufficio Protocollo del Comune una seconda petizione, sottoscritta questa volta da 682 concittadini che tornano a chiedere al sindaco Nicoletta Maestri “il ripristino e la messa in sicurezza dei marciapiedi”.
Nata sull'onda dell'indignazione per la mancata risposta alla sua azione a tutela degli anziani e, più in generale, dei pedoni in difficoltà, questa nuova campagna ha ricevuto l’adesione anche di numerose figure apprezzate in paese per le loro attività nelle realtà sociali, nel sindacato e nel mondo politico locale.
“Noi sottoscritti cittadini - si legge nel documento rivolto al primo cittadino - considerate le condizioni di abbandono e di pericolosità in cui versano molti tratti dei marciapiedi del nostro Comune, certi della Sua sensibilità, Le chiediamo di attivare con urgenza gli uffici competenti affinché i marciapiedi vengano prontamente sistemati e messi in sicurezza”.
“Per gli anziani, per le persone con disabilità, per i genitori con figli piccoli o passeggino e per tutti coloro che hanno, anche solo temporaneamente, un problema di mobilità - osservano i firmatari - un marciapiede ammalorato rappresenta un ostacolo alla mobilità e una continua fonte di pericolo. Riteniamo doveroso che sia data la possibilità a tutte e tutti di passeggiare in sicurezza per le vie del nostro territorio. Sono già troppe le cadute e gli infortuni occorsi a persone anziane a causa del deplorevole stato di degrado dei nostri marciapiedi”.
94 anni portati con garbo e fierezza, Ezzelina è una roccia. Cresciuta fra le violenze subite dai fascisti, nel ‘46 fu tra le prime calcinatesi a iscriversi al Partito comunista. Impegnata come madre nei primi organi collegiali a scuola, operò poi in diverse commissioni comunali. Dall’80 al ’90 fu nel consiglio di amministrazione della Casa di Riposo. Alla fine degli anni ’70 fu eletta segretaria del Pci locale, restando poi ai vertici fino allo scioglimento nel ‘91. In seguito fu a lungo capolega dello Spi-Cgil, sindacato che tuttora rappresenta nella Consulta degli Esperti in Casa di Riposo.

venerdì 21 ottobre 2022

Potere alla parresia

Per gentile concessione dell’autore, pubblichiamo l’articolo che il compagno calcinatese Nicola Zanotti ha scritto ieri per la rivista on line “Echo Raffiche”, sulla quale potete leggerlo alla pagina https://echoraffiche.com//potere-alla-parresia/

Parresiasta è il cittadino che si alza di fronte al potere per dire il vero accettandone le conseguenze. È possibile quest’antica pratica democratica al giorno d’oggi?
Parresia è un termine dell’Antica Grecia che indica una pratica fondamentale per il buon funzionamento di uno Stato. In questo articolo cercherò di chiarire il suo significato, affidandomi all’analisi del filosofo e sociologo francese Michel Foucault, senza perdere contatto con l’attualità. Cosa vuol dire essere parresiasti nel nostro tempo?
La storia di questo termine e i testi in cui esso è impiegato vengono analizzati da Foucault in uno dei suoi ultimi corsi al Collège de France (1982-1983). Potete trovare una trascrizione delle lezioni nel volume Il governo di sé e degli altri.
La sua ricerca passa attraverso grandi personaggi quali lo Ione di Euripide, Pericle raccontato da Tucidide, Dione confrontato con Platone e ovviamente Socrate, il filosofo che pur di dire la verità accettò la morte. Il percorso che Foucault realizza lezione dopo lezione parte dalle evoluzioni del significato del termine, analizzando i testi più antichi in cui la parola compare, per poi indagare il ruolo della verità all’interno della politica.

Parresia: una definizione
È difficile trovare una definizione chiara e univoca di parresia dato che il significato della parola ha subito negli anni molte trasformazioni.
La parola παρρησία è composta da pan (tutto) e rhema (la parola per come viene pronunciata, differenziandosi da logos che si riferisce alla razionalità del discorso). Una traduzione letterale potrebbe essere “dire tutto”, in realtà andrebbe tradotto con “dire la verità”.
Foucault ha rintracciato tre caratteristiche della parresia:espone al rischio o a un’eventualità non determinata;
sussiste un rapporto in qualche modo personale tra colui che enuncia e l’enunciato stesso: chi pronuncia la verità deve essere effettivamente convinto che sia il vero;
il parresiasta può essere chiunque.
Queste caratteristiche si ritrovano tutte nel miglior esempio di parresiasta: il filosofo.
All’interno del corso viene più volte analizzata la storia di Platone di fronte a Dionisio, tiranno di Siracusa, soprattutto attraverso la Lettera VII di Platone.
Il filosofo ateniese fu invitato a Siracusa dal suo discepolo Dione dopo che il tiranno espresse interesse per la filosofia. Platone predicava l’importanza della filosofia come guida politica della società ed era convinto che la tirannia sarebbe stata la forma di governo più facile in cui predicarla, pensando fosse più semplice convincere della verità un’unica persona invece di una massa.
I tre viaggi a Siracusa si rivelarono un fallimento: Platone, dinanzi a Dionisio, mise il tiranno di fronte ai tanti errori del suo regno, venendo la prima volta venduto come schiavo. Decise comunque di tornare col coraggio di dire la verità, con il risultato che Dione fu esiliato e Platone trattenuto con la forza per molto tempo, senza poter tornare ad Atene. Da allora Platone fu irrimediabilmente disilluso sulla possibilità che la politica desse ascolto alla filosofia.
C’è un altro esempio di parresia importante da tenere a mente soprattutto per applicare questo concetto ai nostri tempi.
Nell’opera Ione di Euripide, ampiamente trattata nelle lezioni di Foucault, la parresia compare più volte con varie forme e finalità, una di queste si presenta nella forma dell’imprecazione: la denuncia pubblica dell’ingiustizia del potente. Questa forma di verità non è espressa con l’artificio della retorica o con uno scopo di convincimento, è uno sfogo di chi ha ricevuto l’ingiustizia e ne è rimasto offeso.

La parresia oggi
Che cosa rimane oggi di questo coraggio di dire la verità? È ancora possibile ergersi davanti al potere e dire che sta sbagliando? La nostra società è finalmente riuscita ad integrare la verità nella sua struttura?
Per rispondere a queste domande dobbiamo analizzare le caratteristiche della cattiva parresia che vengono esposte in Guerra del Peloponneso di Tucidide: chiunque può parlare; ciò che dice rappresenta l’opinione corrente, della maggioranza; al posto del coraggio, si vuole garantire la propria sicurezza e il proprio successo.
Queste caratteristiche le ritroviamo nella nostra società amplificate dalla tecnologia. Da quando tutt* hanno la possibilità di esprimersi sui social è diventata opinione comune che uno vale uno, eppure i discorsi sono sempre di più orientati a confermare ciò che pensa la maggioranza.
Questo tema viene affrontato in La società della performance da Maura Gancitano e Andrea Colamedici, fondator* del progetto di divulgazione Tlon. La nostra società richiede costantemente opinioni e condivisioni che sostituiscono al discorso di verità la ricerca di approvazione, conteggiati tramite like.
I social hanno anche amplificato la diffusione di fake news, un’operazione che potremmo definire l’esatto opposto della pratica parresiastica. Ciò non vuol dire che i social non possano propagare anche un discorso di verità ma esso verrà irrimediabilmente confuso nel marasma di opinioni fallaci.

Chi sono i parresiasti moderni?
“Dire la verità” è il primo dei principi di Extinction Rebellion. In generale i movimenti che lottano contro il cambiamento climatico cercano di far aprire gli occhi al potere sulla crisi a cui siamo avviati. Greta Thunberg fa parresia quando si scaglia contro l’inazione dei governi. Il discorso alle Nazioni Unite del 2019 contiene tutti gli elementi della parresia: una persona qualunque espone il suo “dire il vero” di fronte al potere accettando le conseguenze, in questo caso di essere derisa e non creduta.
Un altro parresiasta contemporaneo ha pagato un prezzo molto maggiore: Julian Assange. Il fondatore di WikiLeaks è in attesa di estradizione negli Stati Uniti, dove verrà processato per aver diffuso documenti riservati che dimostrano vari crimini di guerra compiuti dall’esercito USA.
In tutto il mondo chi prova a dire la verità viene zittito, sminuito, incarcerato se non ucciso, come nel caso della giornalista russa Anna Politkovskaja. Gli esempi sono troppi e dimostrano che la pratica della parresia non è riuscita ad integrarsi né negli stati totalitari né in quelli democratici.
Per Foucault queste condizioni di cattiva parresia tendevano a presentarsi nei momenti di decadenza delle polis greche e probabilmente sono segnali che il mondo a noi contemporaneo non sta tanto bene.

giovedì 20 ottobre 2022

A Desenzano Il Cerchio compie 25 anni

25 anni dalla parte del commercio equo e solidale con i produttori dei paesi in via di sviluppo. E' il lavoro quotidiano nella sede di via Crocefisso 17 a Desenzano del Garda dell’associazione Il Cerchio, che celebra l’importante scadenza con la settimana di eventi “Una storia di storie”, patrocinata dal Comune, in programma tutti i giorni da oggi a mercoledì 26 ottobre, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19, alla Galleria Civica Bosio, nella centralissima piazza Malvezzi.
“Una storia di storie perché tante sono le storie che si intrecciano in 25 anni di attività: storie di volontari a Desenzano e di produttori in tante parti del mondo” spiegano gli organizzatori.
La finalità del sodalizio attivo dal 1997 è di promuovere la diffusione di un modello economico alternativo, realizzando progetti di cooperazione allo sviluppo volti ad accrescere la sostenibilità sociale ed economica di artigiani e contadini che si troverebbero altrimenti in condizioni svantaggiate.
Fra le diverse iniziative in programma, sabato 22 ottobre alle ore 11.30 (e in replica alle 16.30) andrà in scena “Basterebbe solo un caffè...”, una breve introduzione teatrale al commercio equo e solidale. Domenica 23, sempre alle ore 11.30 (e in replica alle 16.30), ci sarà una pittoresca sfilata di moda equa e solidale a cura del collettivo Ad Gentes di Pavia: per l’occasione saranno presentati alcuni capi della collezione in alpaca per il prossimo inverno, accompagnati dal racconto sul lavoro svolto con gli artigiani di Asarbolsem, in Bolivia, che migliora la vita di tante famiglie.
Informazioni e ragguagli al numero 030 9127083.

lunedì 17 ottobre 2022

“La terra dei buchi” a Sirmione

Venerdì 21 ottobre alle ore 20.45 alla civica biblioteca di via Alfieri 2 a Sirmione il fotografo Mattia Marzorati presenta il suo libro "La terra dei buchi", pubblicato dalle edizioni Seipersei, il cui titolo è ormai diventata l’espressione per indicare quella zona tra la città di Brescia e la sua provincia dove a partire dagli anni Ottanta le cave esaurite di ghiaia, sabbia e marmo delle aziende dei settori metalmeccanico ed estrattivo sono state riempite di rifiuti e usate come discariche. 
Dal 2019 Marzorati indaga e documenta le conseguenze di questo sviluppo sul territorio. Nato a Cantù nel 1992, traccia in queste pagine un resoconto completo di diversi temi ambientali che hanno riguardato la nostra provincia negli ultimi anni: dalle diverse modalità di smaltimento dei rifiuti al sistema economico «apparentemente efficiente ma con conseguenze disastrose per il territorio e per i suoi abitanti». 
Il giovane fotografo descrive anche le ripercussioni sulla salute di chi vive nella zona, dove è stata registrata un’incidenza maggiore di tumori e di altre patologie rispetto ad altre aree del paese. Marzorati ha scelto immagini che mostrano il paesaggio, ritratti di persone che hanno avuto a che fare con questi temi e aziende che operano nell’area, l’inceneritore di Brescia, gli allevamenti intensivi, i gruppi di attivisti che cercano di sensibilizzare la comunità, con riferimenti ad indagini più o meno recenti, come la contaminazione di policlorobifenili (PCB) dell’industria Caffaro o l’indagine sui fanghi inquinati usati come fertilizzanti.
Venerdì sera con l'autore dialogherà Laura Corsini, portavoce del Comitato Cittadini di Calcinato.

domenica 16 ottobre 2022

Tanto per cominciare…

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.

Woody Allen

sabato 15 ottobre 2022

Lonato: un polo logistico da cancellare

Lunedì 17 ottobre farà tappa a Lonato del Garda la biciclettata di quattro giorni organizzata dalla Rete Ambientale Lombardia per sottolineare i disastri ambientali nella nostra regione. 
“Alle ore 13.30 i ciclisti giungeranno in località Valle, nell’area dove dovrà sorgere il Polo Logistico” dichiara Daniela Carassai, portavoce del Tavolo Ambiente Garda. 
“È questo uno dei più preoccupanti fra gli innumerevoli gli interventi di aggressione e distruzione del tessuto collinare sul basso Garda, dove l’affarismo urbanistico e speculativo, sommato ai devastanti interventi di pubbliche infrastrutture, sta consumando a un ritmo insostenibile territorio aree di particolare pregio ambientale e la possibilità di tutela di luoghi unici per bellezza, complessità e unicità morfologica” sottolinea, spiegando che “in quella zona è previsto un intervento da 93 mila mq di cui 35 mila di superficie coperta ai confini del sito di interesse comunitario di Castiglione delle Stiviere” . 
“Originariamente calibrato su necessità produttive e industriali, l’intervento è stato poi trasformato in destinazione direzionale logistica, concretizzandosi nella presentazione di un progetto a cura di una società specializzata nella realizzazione di poli logistici, che ha trovato nell’amministrazione comunale di Lonato aperto sostegno, forse per il milione e 300 mila euro di oneri di urbanizzazione” osserva. 
E si rammarica “che gli amministratori non abbiano considerato le criticità che ricadono sulla qualità del territorio morenico dell’area. Oltre all’ennesima erosione di suolo, segnaliamo l’inevitabile turbamento al delicato ecosistema del sito, per il quale sono stati investiti fondi europei, interferenze con la falda freatica posta a 2-4 metri di profondità (in aree ad alta vulnerabilità delle acque sotterranee), nonché la presenza di un corridoio principale della Rete Ecologica Regionale e le ricadute pesanti sul traffico veicolare sulla Strada Statale”. 
La richiesta degli ecologisti al Comune di Lonato è “la cancellazione del Piano Attuativo proposto con destinazione logistica e di qualsiasi altra attività di carattere produttiva in ragione della particolare vulnerabilità ambientale e paesaggistica della porzione di territorio morenico interessata”.

mercoledì 12 ottobre 2022

Manifestare per la pace

Una manifestazione di piazza per la pace? Benissimo. Ai leader di partito, politici, associazioni che si agitano e la invocano, suggeriamo di organizzarla con il titolo “Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa”.
La guerra c’è. È guerra mondiale. Le armi sono state costruite e consegnate agli eserciti. I missili sono stati lanciati. Le bombe sono state sganciate. Le città e le case sono state distrutte. I morti si contano a migliaia. Gli ordigni nucleari sono pronti al loro utilizzo.
Bisognava pensarci prima. Questa guerra è in corso e non saranno parole e striscioni a fermarla. Bisognava lavorare per la pace in tempo di pace, bisognava fare politiche di disarmo anziché votare i bilanci militari. Bisognava non costruire le armi che oggi sparano. Bisognava sostenere le proposte preventive della nonviolenza, unica alternativa alla guerra.
Dopo la seconda guerra mondiale, dopo la caduta del Muro di Berlino, dopo le guerre nel Golfo e nei Balcani, dopo le Torri Gemelle, dopo le guerra in Iraq e in Afghanistan, il tempo c’era per fare vere politiche di pace e disarmo. Ma è stato sprecato.
La strada da percorrere è già tracciata da tanti anni:
- Adesione al Trattato per la messa al bando della armi nucleari
- Approvazione legge istitutiva della Difesa civile non armata e nonviolenta
- Istituzione dei Corpi Civili Europei di pace - Riduzione spese militari, restrizione sull’export di armi
- Istituto di ricerche sulla pace e risoluzione nonviolenta dei conflitti
Questo è il programma per una politica di pace che abbiano sempre proposto nel nostro calendario delle festività civili, inascoltato dalle istituzioni:
- Ogni 2 giugno, abbiamo chiesto di festeggiare “la Repubblica disarmata che ripudia la guerra”.
- Ogni 4 novembre, abbiamo invocato “Non festa ma lutto” per ricordare l’inutile strage.
- Ogni 25 aprile abbiamo rinnovato: “La Liberazione oggi si chiama disarmo; la Resistenza oggi si chiama Nonviolenza”.
Il movimento pacifista parlava alla politica, ma la politica aveva altre priorità e la pace è rimasta fuori dall’agenda dei partiti e del Palazzo.
La speranza però è ancora viva. Possiamo iniziare a disarmare oggi per costruire la pace di domani.
Se ci sarà un “mea culpa” e un’assunzione di responsabilità collettiva per iniziare concretamente a fare le politiche di pace che non si sono fatte nel passato, ben venga anche la manifestazione di piazza.
Nel frattempo, con la Rete italiana Pace e Disarmo continueremo a lavorare quotidianamente in particolare sostenendo gli obiettori di coscienza, i disertori, i renitenti alla leva, i nonviolenti e i pacifisti in Russia e in Ucraina, come abbiamo fatto con la Carovana di Pace “Stop The War Now”: sono loro che concretamente possono fermare la guerra.
Come facciamo dall’inizio della guerra, saremo presenti tutte le domeniche in Piazza San Pietro all’Angelus con le bandiere della nonviolenza per sostenere il magistero di Papa Francesco che ci ha chiesto di “fare di tutto per fermare la guerra”.
Nei giorni 21, 22, 23 ottobre parteciperemo alla mobilitazione dal basso, in tutte le città in cui siamo presenti, con la rete “Europe for Peace” verso una Conferenza internazionale di pace.
A chi è preoccupato, angosciato, disorientato per il pericolo di una deflagrazione mondiale della guerra in corso, e vuole “fare qualcosa” per fermarla, diciamo che ci rimane una sola strada, quella della nonviolenza: né un uomo né un soldo per la guerra, iniziamo spezzando il nostro fucile.
Movimento Nonviolento

domenica 9 ottobre 2022

Ancora puzza fra Calcinatello e Ponte

Da diverse settimane le comunità di Calcinatello e Ponte San Marco sono alle prese con miasmi insopportabili dall’incerta origine.
Il problema è stato denunciato più volte alle autorità che hanno il compito di vigliare in materia e in prima fila nell’inoltrare puntualmente le segnalazioni del disagio olfattivo, sempre al mattino presto, è il Comitato Cittadini, che ha sottolineato a più riprese come la zona sia nuovamente tornata sotto assedio.
Secondo i segnalatori si respira a fatica nelle vie Brescia e Cavicchione, dove si avverte un odore di gas e fanghi nelle prime ore dopo l’alba, mentre in via Cavour si registra anche in altre fasce orarie e qui i residenti sono stati alle prese con un forte odore di putrefazione.
E sul problema il gruppo consiliare Calcinato In–Patto 2.0 ha depositato una interrogazione a risposta scritta al sindaco Nicoletta Maestri. “A seguito delle ripetute segnalazioni di molestie olfattive ricevute da cittadini delle zone interessate (principalmente via Brescia, via Cavour, via Manzoni, via Bixio) intensificatesi durante il periodo estivo appena trascorso ed ancora in essere, visto che il nostro Comune è già stato tristemente noto alle cronache per episodi analoghi e considerato il principio fondamentale di salvaguardia della salute e sicurezza dei cittadini”, i consiglieri Vincenza Corsini, Laura Maffazioli, Vania Gobbetto, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati chiedono al primo cittadino “se e quante segnalazioni sono state protocollate al Comune di Calcinato a riguardo, se l’amministrazione abbia provveduto a segnalare agli organi competenti tale situazione, quali sono le azioni che il Comune sta attuando o attuerà per individuare la fonte di tali molestie”.