Ieri sera a Calcinato il consiglio comunale ha approvato una “mozione a sostegno della Rete Bibliotecaria Bresciana” e varato gli “indirizzi per la nomina ed il funzionamento delle commissioni assessorili” che entreranno in funzione nei prossimi giorni. Su quest'ultimo provvedimento Bene Comune aveva presentato con altri due gruppi di minoranza ("Con te per Calcinato" ed "E' tempo di... Fiorella Sangiorgi Sindaco") un emendamento per portare da 9 a 11 i membri delle commissioni, bocciato il quale, ha espresso voto contrario agli indirizzi.
Nella seconda parte della serata sono stati nominati i componenti della Commissione biblioteca comunale del Comitato di gestione dell'asilo nido Magica Bula. In biblioteca siederanno l’assessore alla cultura Nicoletta Maestri, il bibliotecario Pierangelo Bono e i membri Albino Orsato, Antonio Colasanto, Rita Zanardi, Alberto Bardelloni, Marta Poli, Chiara Botticini, Alberto Rebaicini e Marco Fabietti. A gestire l’asilo nido andranno Albino Orsato, Davide Belleri, Laura Vaccari, Paola Saresera, Fabio Guido, Nadia Gregorini, Francesca Fabbro, Mauro Baresi ed Emanuela Oliva.
Infine è stata presentata la “ricognizione sui programmi ed equilibri di bilancio” e sono state approvate una variazione al bilancio di previsione, la proposta di “affido in concessione della riscossione coattiva alla Società cooperativa sociale Fraternità e Sistemi” e lo “schema per il rinnovo della convenzione per la gestione del Centro servizi territoriale della Provincia di Brescia denominato Centro Innovazione e Tecnologie". Anche questi ultimi tre provvedimenti hanno avuto il voto contrario di Bene Comune.
f.marcolini
martedì 30 settembre 2014
lunedì 29 settembre 2014
Mercoledì assemblea No Tav a Ponte San Marco
Mercoledì 1° ottobre alle ore 21 alla sala civica di Piazza della Preistoria Ponte San Marco, i comitati provinciali No Tav organizzano un’assemblea pubblica con la partecipazione di Eraldo Cavagnini (portavoce Comitato No Tav Basso Garda), per approfondire le criticità sul territorio di questa grande opera e presentare la manifestazione di apertura della “campagna d’autunno” del movimento, una “passeggiata popolare” che partirà domenica prossima davanti alla torre di San Martino della Battaglia per attraversare il percorso dei vigneti Lugana e gli altri territori che verranno martoriati da questa grande opera pubblica.
“Anche nel basso Garda - osservano i No Tav in una nota - decine di case, cascine e aziende verranno abbattute, altre decine di famiglie espropriate e sfrattate. Intere frazioni e quartieri verranno isolati per anni da cantieri che sorgeranno in molti casi a ridosso di siti dal grande valore storico e naturalistico. Migliaia di metri quadrati di suolo agricolo saranno consumati con ingenti danni economici alla produzione e ad un territorio comunale in cui, fra l’altro, si registra già una delle più alte concentrazioni di cave e discariche d’Europa, molte delle quali in attesa da anni di bonifiche mai arrivate”.
“Intanto - rilevano - il nostro trasporto pubblico locale langue in uno stato comatoso dopo continui tagli di corse lungo l’attuale tratta Brescia-Verona, non ultimo il taglio degli otto treni interregionali veloci Milano-Venezia, utilizzati quotidianamente da oltre diecimila persone. Si tagliano i treni accessibili economicamente a tutti e si costruiscono percorsi e treni costosi e inutili, riservati a pochi”.
“Anche nel basso Garda - osservano i No Tav in una nota - decine di case, cascine e aziende verranno abbattute, altre decine di famiglie espropriate e sfrattate. Intere frazioni e quartieri verranno isolati per anni da cantieri che sorgeranno in molti casi a ridosso di siti dal grande valore storico e naturalistico. Migliaia di metri quadrati di suolo agricolo saranno consumati con ingenti danni economici alla produzione e ad un territorio comunale in cui, fra l’altro, si registra già una delle più alte concentrazioni di cave e discariche d’Europa, molte delle quali in attesa da anni di bonifiche mai arrivate”.
“Intanto - rilevano - il nostro trasporto pubblico locale langue in uno stato comatoso dopo continui tagli di corse lungo l’attuale tratta Brescia-Verona, non ultimo il taglio degli otto treni interregionali veloci Milano-Venezia, utilizzati quotidianamente da oltre diecimila persone. Si tagliano i treni accessibili economicamente a tutti e si costruiscono percorsi e treni costosi e inutili, riservati a pochi”.
domenica 28 settembre 2014
Voucher di 100 euro mensili per chi ha figli al nido di Ponte San Marco: i requisiti
Da domani le famiglie
calcinatesi con figli che frequentano l′asilo nido comunale Magica Bula di Ponte San
Marco potranno inoltrare in municipio la richiesta dei “voucher nido”. Fra i requisiti obbligatori si segnalano l’età dei bambini compresa fra i tre e i trentasei mesi alla data del 1° settembre scorso, un Isee famigliare inferiore o uguale a 25 mila euro, la situazione di regolare occupazione (o di cassa integrazione o mobilità) dei genitori per tutto il periodo in cui si beneficia dell’assegno, la frequenza del servizio a tempo parziale o pieno, fino alle ore 16.
Marco potranno inoltrare in municipio la richiesta dei “voucher nido”. Fra i requisiti obbligatori si segnalano l’età dei bambini compresa fra i tre e i trentasei mesi alla data del 1° settembre scorso, un Isee famigliare inferiore o uguale a 25 mila euro, la situazione di regolare occupazione (o di cassa integrazione o mobilità) dei genitori per tutto il periodo in cui si beneficia dell’assegno, la frequenza del servizio a tempo parziale o pieno, fino alle ore 16.
Il
valore massimo del voucher sarà di 100 euro per ogni mese di frequenza
completa. I beneficiari verranno individuati tramite apposite graduatorie fino
ad esaurimento delle risorse disponibili.
Il modulo è disponibile presso l'Ufficio Servizi Sociali
in municipio (aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.30 e il giovedì
dalle ore 16 alle 18) oppure è scaricabile on line dal sito
www.comune.calcinato.bs.it.
sabato 27 settembre 2014
Lunedì 29 c'è il consiglio comunale
Lunedì 29 settembre alle ore 20.45 è in programma la prossima seduta del consiglio comunale di Calcinato. Numerosi come di consueto gli argomenti posti all’ordine del giorno dal sindaco Marika Legati.
Dopo la risposta a una “interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consiliare "Con te per Calcinato" sulla "illuminazione pubblica in un tratto di via Rovadino", verrà esaminata una “mozione a sostegno della Rete Bibliotecaria Bresciana”, proposta dall’assessore alla cultura Nicoletta Maestri.
In seguito verranno varati gli “indirizzi per la nomina ed il funzionamento delle commissioni assessorili” e nominati i componenti della Commissione biblioteca comunale del Comitato di gestione dell'asilo nido Magica Bula.
La seconda parte della serata si aprirà con la “ricognizione sui programmi ed equilibri di bilancio” e proseguirà con un variazione al bilancio di previsione medesimo, la proposta di “affido in concessione della riscossione coattiva alla Società cooperativa sociale Fraternità e Sistemi”, per finire con la definizione dello “schema per il rinnovo della convenzione per la gestione del Centro servizi territoriale della Provincia di Brescia denominato Centro Innovazione e Tecnologie".
venerdì 26 settembre 2014
Fermare la guerra, chiudere le spese e le basi militari
In
queste settimane è di nuovo aumentata la propensione alla guerra,
per ridisegnare, di fronte alla crisi economica mondiale, gli spazi
di sfruttamento delle varie potenze imperiali e subimperiali.
L'aumento
delle spese militari e le azioni di guerra come soluzione alle
difficoltà economiche sono sempre più praticate.
A
100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale, la spinta verso uno
scontro generalizzato diventa di nuovo attuale.
Allora
nessuno voleva uno scontro di quelle proporzioni, ma la corsa al
riarmo e gli interessi confliggenti delle potenze capitaliste hanno
piombato l'Europa e il mondo nella barbarie della catastrofe. Le
guerre si sa come iniziano, ma poi al di la delle intenzioni di chi
le calcola, hanno dinamiche catastrofiche incontrollabili.
Oggi
di nuovo anche l'Europa e l'Italia stanno facendo enormi spese
militari; stanno intervenendo militarmente in molte parti del mondo
per il controllo e la spartizione delle risorse mondiali e il
controllo geostrategico, come in Afghanistan, Medio Oriente, Ucraina
ecc.
La
retorica nazionale è una truffa dietro cui si nascondono gli
interessi e i loschi traffici degli speculatori.
Questo
modo di affrontare le crisi economiche, è barbaro e disastroso per
l'umanità.
Per
noi la crisi economica va affrontata esattamente al contrario:
tagliando tutte le spese di guerra e usando quelle risorse per un
grande intervento pubblico per riqualificare e sviluppare servizi,
scuole, sanità, attività produttive ecosostenibili, bonificare i
disastri ambientali creati dal profitto privato...
A
Ghedi vi è la principale base di attacco dell'aviazione militare
italiana. E' una base atomica pericolosa e costosissima.
Da
Ghedi sono partite e partono tutte le azioni di guerra dell'aviazione
italiana.
A
Ghedi saranno dislocati i nuovi e costosissimi cacciabombardieri
atomici F35.
Per
cui noi chiediamo:
- LA CHIUSURA DELLA BASE DI GHEDI
- IL RITIRO DELL'ESERCITO ITALIANO DA TUTTI GLI SCENARI DI GUERRA DICHIARATA E CAMUFFATA;
- L'AZZERAMENTO DELLE SPESE MILITARI A PARTIRE DAGLI F35;
- L'USCITA DELL'ITALIA DA TUTTE LE ALLEANZE DI GUERRA A PARTIRE DALLA NATO;
PROPONIAMO
UN'ASSEMBLEA
PUBBLICA
PER
VENERDI
3 OTTOBRE ore 18.30 IN LARGO FORMENTONE
PER
PREPARARE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE
DI
CARATTERE INTERPROVINCIALE
ALLA
BASE DI GHEDI IL 25 OTTOBRE 2014
giovedì 25 settembre 2014
Tav a Calcinato: interrogazione consiliare di Bene Comune
Al Sindaco
del Comune di Calcinato
Il sottoscritto Flavio Marcolini, in qualità di Consigliere Comunale, presenta la seguente interrogazione a risposta scritta, chiedendo di inserirla all’ O.d.G. del prossimo Consiglio Comunale con la dicitura:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA SUL TRACCIATO TAV (TRENO AD ALTA VELOCITA') SUL COMUNE DI CALCINATO
Grato per l'attenzione, La saluto cordialmente.
flavio marcolini
---------------------------
OGGETTO: Tracciato TAV sul comune di Calcinato.
Considerato che nei primi giorni di settembre la stampa locale ha annunciato che entro Natale 2014 i cantieri del TAV saranno aperti anche a Calcinato;
che l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato ha dichiarato che entro fine anno saranno cantierate le due gallerie principali (Calcinato-Lonato-Desenzano) e che RFI provvederà al più presto ad inviare le lettere di esproprio;
che sembra quindi convalidato il progetto preliminare, ignorando le richieste dei sindaci della zona, del Consiglio provinciale di Brescia, delle organizzazioni degli agricoltori, delle associazioni ambientaliste e dei molti cittadini che chiedono la possibilità di rivedere il progetto del 2003 in quanto presenta gravi e pesanti criticità per il territorio gardesano;
Le chiedo gentilmente di conoscere:
• il tracciato del TAV sul comune di Calcinato e il posizionamento dei cantieri;
• se e quali edifici o case verranno demoliti per la realizzazione della tratta;
• le conseguenze per la viabilità delle zone interessate;
• i tempi per la realizzazione della tratta nel comune di Calcinato;
• se codesta Amministrazione intende informare con incontri pubblici i cittadini di quanto avverrà presto sul proprio territorio.
Ringraziando anticipatamente per la risposta, La saluto cordialmente.
Flavio Marcolini
del Comune di Calcinato
Il sottoscritto Flavio Marcolini, in qualità di Consigliere Comunale, presenta la seguente interrogazione a risposta scritta, chiedendo di inserirla all’ O.d.G. del prossimo Consiglio Comunale con la dicitura:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA SUL TRACCIATO TAV (TRENO AD ALTA VELOCITA') SUL COMUNE DI CALCINATO
Grato per l'attenzione, La saluto cordialmente.
flavio marcolini
---------------------------
OGGETTO: Tracciato TAV sul comune di Calcinato.
Considerato che nei primi giorni di settembre la stampa locale ha annunciato che entro Natale 2014 i cantieri del TAV saranno aperti anche a Calcinato;
che l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato ha dichiarato che entro fine anno saranno cantierate le due gallerie principali (Calcinato-Lonato-Desenzano) e che RFI provvederà al più presto ad inviare le lettere di esproprio;
che sembra quindi convalidato il progetto preliminare, ignorando le richieste dei sindaci della zona, del Consiglio provinciale di Brescia, delle organizzazioni degli agricoltori, delle associazioni ambientaliste e dei molti cittadini che chiedono la possibilità di rivedere il progetto del 2003 in quanto presenta gravi e pesanti criticità per il territorio gardesano;
Le chiedo gentilmente di conoscere:
• il tracciato del TAV sul comune di Calcinato e il posizionamento dei cantieri;
• se e quali edifici o case verranno demoliti per la realizzazione della tratta;
• le conseguenze per la viabilità delle zone interessate;
• i tempi per la realizzazione della tratta nel comune di Calcinato;
• se codesta Amministrazione intende informare con incontri pubblici i cittadini di quanto avverrà presto sul proprio territorio.
Ringraziando anticipatamente per la risposta, La saluto cordialmente.
Flavio Marcolini
Calcinato, 23 settembre 2014
mercoledì 24 settembre 2014
martedì 23 settembre 2014
lunedì 22 settembre 2014
Scrivi ai parlamentari per cancellare l'acquisto degli F-35
Chiamati nei prossimi giorni ad esprimersi, molti parlamentari ignorano aspetti fondamentali del progetto relativo all’acquisto dei cacciabombardieri F-35 e si affidano alle direttive di partito. Spesso le posizioni espresse relativamente a tale progetto sono basate su informazioni parziali o ideologiche.
Ancora meno informazioni sembra che abbiano circa la discussione in corso sul nuovo modello di difesa
europeo.
Da una parte ci sono le lobby del sistema industriale-militare e gli interessi conseguenti, dall’altra noi,
cittadine e cittadini, che non abbiamo risorse né promesse da mettere sul piatto della bilancia, ma abbiamo molte buone ragioni, che, purtroppo, faticano ad attirare l’attenzione e a smuovere la coscienza di chi dovrà decidere su questo tema:
1) ETICAMENTE – in un momento di acuta crisi economica i fondi pubblici andrebbero spesi per lavoro, scuola, welfare, sanità e non per armamenti
2) COSTITUZIONALMENTE – si tratta di un cacciabombardiere pensato principalmente per l’attacco in
profondità, non di uno strumento votato alla difesa aerea
3) ECONOMICAMENTE – la spesa per i caccia già oggi ammonterebbe a 14 miliardi complessivi, senza
contare i costi di mantenimento
4) SOCIALMENTE – la sicurezza degli italiani non può derivare dall’aiuto alle lobby armiere ma deriva
dalla soluzione dei problemi sociali
5) TECNOLOGICAMENTE – il programma non è maturo e affidabile, i problemi e gli incidenti recenti lo
dimostrano, eppure il nostro Governo sta procedendo ai primi acquisti
6) POLITICAMENTE – sondaggi d’opinione e prese di posizione sui territori (anche da parte di Enti
Locali) dimostrano la contrarietà dell’opinione pubblica a questi caccia
7) INDUSTRIALMENTE – i favoleggiati ritorni tecnologici per l’Italia non si concretizzeranno mai e saranno residuali
8) OCCUPAZIONALMENTE – i posti di lavoro derivanti da così tanti miliardi sono pochi e molto meno di quanti promessi: non è la maniera più efficiente per usare fondi pubblici
9) MILITARMENTE – il programma F-35 non assolve ad alcuna necessità di difesa territoriale e ci mette sotto lo scacco di un paese estero in qualsiasi esigenza operativa futura
10) STRATEGICAMENTE – il programma JSF è servito ad indebolire l’Europa e le sue prospettive di politica estera e di difesa comune
Per dichiarare la tua contrarietà al progetto di acquisto e, nel contempo, informare chi dovrà prendere delle
decisioni (anche a nome nostro…?),ti proponiamo di inviare mail a tutti i parlamentari del tuo collegio con scadenze settimanali, seguendo le indicazioni che trovi sul sito
www.nof35brescia.it
Ancora meno informazioni sembra che abbiano circa la discussione in corso sul nuovo modello di difesa
europeo.
Da una parte ci sono le lobby del sistema industriale-militare e gli interessi conseguenti, dall’altra noi,
cittadine e cittadini, che non abbiamo risorse né promesse da mettere sul piatto della bilancia, ma abbiamo molte buone ragioni, che, purtroppo, faticano ad attirare l’attenzione e a smuovere la coscienza di chi dovrà decidere su questo tema:
1) ETICAMENTE – in un momento di acuta crisi economica i fondi pubblici andrebbero spesi per lavoro, scuola, welfare, sanità e non per armamenti
2) COSTITUZIONALMENTE – si tratta di un cacciabombardiere pensato principalmente per l’attacco in
profondità, non di uno strumento votato alla difesa aerea
3) ECONOMICAMENTE – la spesa per i caccia già oggi ammonterebbe a 14 miliardi complessivi, senza
contare i costi di mantenimento
4) SOCIALMENTE – la sicurezza degli italiani non può derivare dall’aiuto alle lobby armiere ma deriva
dalla soluzione dei problemi sociali
5) TECNOLOGICAMENTE – il programma non è maturo e affidabile, i problemi e gli incidenti recenti lo
dimostrano, eppure il nostro Governo sta procedendo ai primi acquisti
6) POLITICAMENTE – sondaggi d’opinione e prese di posizione sui territori (anche da parte di Enti
Locali) dimostrano la contrarietà dell’opinione pubblica a questi caccia
7) INDUSTRIALMENTE – i favoleggiati ritorni tecnologici per l’Italia non si concretizzeranno mai e saranno residuali
8) OCCUPAZIONALMENTE – i posti di lavoro derivanti da così tanti miliardi sono pochi e molto meno di quanti promessi: non è la maniera più efficiente per usare fondi pubblici
9) MILITARMENTE – il programma F-35 non assolve ad alcuna necessità di difesa territoriale e ci mette sotto lo scacco di un paese estero in qualsiasi esigenza operativa futura
10) STRATEGICAMENTE – il programma JSF è servito ad indebolire l’Europa e le sue prospettive di politica estera e di difesa comune
Per dichiarare la tua contrarietà al progetto di acquisto e, nel contempo, informare chi dovrà prendere delle
decisioni (anche a nome nostro…?),ti proponiamo di inviare mail a tutti i parlamentari del tuo collegio con scadenze settimanali, seguendo le indicazioni che trovi sul sito
www.nof35brescia.it
venerdì 19 settembre 2014
No al Tav, no al vandalismo, no alla violenza
Numerose scritte e locandine contro il Tav sono apparse la scorsa notte in diversi punti del territorio di Calcinato. L’atto vandalico è stato stigmatizzato da Chiara Botticini, portavoce dei No Tav locali: “Noi siamo per natura nonviolenti, non imbrattatori. Tutto quello che facciamo è alla luce del sole e qualunque nostra azione è e sarà solo ed esclusivamente legale; se qualcuno vuole farci passare per vandali o violenti si sbaglia di grosso”.
Forse è il caso di ricordare agli ignoti autori di questi atti che il personale impiegato per ripulire le aree interessate dalle scritte e dagli imbrattamenti verrà pagato con denaro pubblico preso, attraverso le tasse, dalle tasche di lavoratori e pensionati.
Forse è il caso di ricordare agli ignoti autori di questi atti che il personale impiegato per ripulire le aree interessate dalle scritte e dagli imbrattamenti verrà pagato con denaro pubblico preso, attraverso le tasse, dalle tasche di lavoratori e pensionati.
sabato 13 settembre 2014
Botticini e Rebaicini i nuovi utenti in Commissione Biblioteca
Chiara Botticini con 32 voti e Alberto Rebaicini con 18 sono i nuovi rappresentanti degli utenti in seno alla Commisione Biblioteca. Nelle urne, aperte da martedì e chiuse alle ore 18 di oggi, si sono espressi 42 utenti, che potevano attribuire una o due preferenze.
venerdì 12 settembre 2014
Da Lonato a Lugana a San Martino: No Tav!
Weekend di mobilitazione contro il treno ad alta
velocità sul Garda. Stasera alle ore 21 nella sala di via
Repubblica a Lonato è in programma del Comitato No Tav per approfondire le criticità
del progetto di questa grande opera e programmare la mobilitazione per
l’autunno. Sabato 13 e domenica 14 i No Tav saranno poi in
presidio alla Festa del'Uva, a Lugana di Sirmione, dalle ore 19 alle 23.
“Altre
decine di case, cascine e aziende abbattute, altre decine di famiglie
espropriate e sfrattate. Intere frazioni e quartieri verranno isolati per anni
da cantieri che sorgeranno in molti casi a ridosso di siti dal grande valore
storico e naturalistico” osserva il movimento in una nota. “Decine di chilometri quadrati di suolo agricolo consumati; tra questi andranno persi
per sempre circa il 20% dei vigneti del Lugana, con un danno economico stimato attorno
a 14 milioni di euro annui, e un tunnel di 7 km sotto la cittadina di Lonato
creerà grossi scompensi idrici a questo territorio”.
“Intanto - rilevano i No Tav - il nostro
trasporto pubblico locale langue in uno stato comatoso dopo continui tagli di
corse lungo l’attuale tratta Brescia-Verona, non ultimo il taglio degli otto
treni interregionali veloci Milano-Venezia, utilizzati quotidianamente da oltre
diecimila persone. Si tagliano i treni accessibili economicamente a tutti e si
costruiscono percorsi e treni costosi e inutili, riservati a pochi”.
Il percorso di attività e iniziative sul Garda culminerà
nella marcia interprovinciale di domenica 5 ottobre, quando i No Tav partiranno
alle ore 14 davanti alla torre di San Martino della Battaglia per attraversare il percorso dei vigneti Lugana e dare
informazioni sull’evento presso le abitazioni e i luoghi interessati al
passaggio della nuova linea ferroviaria.
sabato 6 settembre 2014
Addio a Maria Boschi, ribelle per amore
Barghe: morta l'ex partigiana Maria Boschi
„Oggi non si poteva non essere a Barghe per l'ultimo saluto a Maria Boschi, ex staffetta partigiana delle Fiamme Verdi e nobile figura storica della Guerra di Liberazione in Valsabbia, morta giovedì mattina all'età di 88 anni.
Guardatene il volto purissimo, intenso, lo sguardo deciso di donna tutta d'un pezzo. Siate orgogliosi di questa sua fierezza: è grazie a storie come la sua se ancora oggi siamo qui a lottare per la giustizia in libertà.
Nome di battaglia "Stella", Maria era sorella di Ippolito Boschi, detto "Ferro", medaglia d'argento al valor militare, morto durante un'azione all'ospedale di Salò per liberare Renato Mombelli, rimasto prigioniero dei fascisti.
"Stella" entrò giovanissima a far parte della Resistenza, assistette ad alcuni dei più tragici momenti della Repubblica di Salò. Di lei ricorderemo sempre il coraggio e la generosità, portando nel cuore l'immagine di una ragazza che lavava con cura i volti insanguinati dei partigiani trucidati. Ciao, bella!
“
Potrebbe interessarti: http://www.bresciatoday.it/cronaca/barghe-funerali-partigiana-maria-boschi.html
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„Oggi non si poteva non essere a Barghe per l'ultimo saluto a Maria Boschi, ex staffetta partigiana delle Fiamme Verdi e nobile figura storica della Guerra di Liberazione in Valsabbia, morta giovedì mattina all'età di 88 anni.
Guardatene il volto purissimo, intenso, lo sguardo deciso di donna tutta d'un pezzo. Siate orgogliosi di questa sua fierezza: è grazie a storie come la sua se ancora oggi siamo qui a lottare per la giustizia in libertà.
Nome di battaglia "Stella", Maria era sorella di Ippolito Boschi, detto "Ferro", medaglia d'argento al valor militare, morto durante un'azione all'ospedale di Salò per liberare Renato Mombelli, rimasto prigioniero dei fascisti.
"Stella" entrò giovanissima a far parte della Resistenza, assistette ad alcuni dei più tragici momenti della Repubblica di Salò. Di lei ricorderemo sempre il coraggio e la generosità, portando nel cuore l'immagine di una ragazza che lavava con cura i volti insanguinati dei partigiani trucidati. Ciao, bella!
“
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venerdì 5 settembre 2014
Tu quoque, Marika!
C’è anche il sindaco di Calcinato Marika
Legati fra i tredici sindaci di destra che, annunciando iniziative di protesta e
ribadendo «l’assoluta indisponibilità ad accettare cittadini extracomunitari»
nel loro paese, hanno spiegato in una lettera inviata al prefetto la loro
mancata adesione alla Conferenza provinciale di ieri mattina e al piano di
accoglienza dei profughi, contrari al fatto che «le istituzioni italiane
continuino a dedicare risorse ed energie per cercare di risolvere un problema
causato unicamente dalle politiche adottate dal questo governo, senza
considerare le conseguenze economiche e sociali per i territori e i cittadini
che legittimamente li popolano».
Siamo a questo, cittadini!
(cliccare sulla foto per leggere il testo della missiva e i firmatari)
giovedì 4 settembre 2014
Un aiuto per chi è in difficoltà con l'affitto
L’emergenza abitativa ha spinto l’amministrazione comunale di Calcinato ad aprire uno sportello per il “sostegno alle famiglie in grave disagio economico per il pagamento dell'affitto".
Ne possono beneficiare i cittadini titolari di contratti di locazione stipulati sul libero mercato, efficaci e registrati per il 2014, purché abbiano un isee 2014 non superiore a 9mila 500 euro, determinato dal concorso di redditi e patrimoni posseduti al 31 dicembre scorso.
Gli interessati possono chiedere un appuntamento all'Ufficio Servizi Sociali in municipio oppure telefonando ai numeri 030/9989221-236 a partire da lunedì 8 settembre. Lo Sportello Affitto rimarrà poi aperto dal 15 settembre al 31 ottobre. La domanda potrà essere presentata, esclusivamente su appuntamento, ogni lunedì e martedì dalle ore 14.30 alle ore 17.00, martedì dalle 14 alle ore 16.30 e giovedì dalle 9.30 alle 12.
Ne possono beneficiare i cittadini titolari di contratti di locazione stipulati sul libero mercato, efficaci e registrati per il 2014, purché abbiano un isee 2014 non superiore a 9mila 500 euro, determinato dal concorso di redditi e patrimoni posseduti al 31 dicembre scorso.
Gli interessati possono chiedere un appuntamento all'Ufficio Servizi Sociali in municipio oppure telefonando ai numeri 030/9989221-236 a partire da lunedì 8 settembre. Lo Sportello Affitto rimarrà poi aperto dal 15 settembre al 31 ottobre. La domanda potrà essere presentata, esclusivamente su appuntamento, ogni lunedì e martedì dalle ore 14.30 alle ore 17.00, martedì dalle 14 alle ore 16.30 e giovedì dalle 9.30 alle 12.
mercoledì 3 settembre 2014
Partita la campagna No Tav a Calcinato
Martedì sera a
Ponte San Marco la sala civica era gremita, con
molta gente anche nell’attigua Piazza della Preistoria, per l’assemblea
popolare promossa dai comitati bresciani che si oppongono al progetto della
nuova linea ferroviaria ad alta velocità, la grande opera pubblica che sul
Garda dallo scorso 29 agosto ha subito un’improvvisa accelerazione con il varo
del decreto Sblocca Italia, in seguito al quale l´amministratore delegato delle
Ferrovie, Michele Mario Elia, ha preannunciato entro fine anno la
cantierizzazione dei territori interessati al tracciato.
L’incontro ha visto per oltre tre ore
succedersi numerosi interventi, tutti accomunati dalla
necessità di una “opposizione integrale al progetto”, come ha ribadito uno dei
portavoce dei comitati Eraldo Cavagnini.
Marco
Bendinelli ha sottolineato l’urgenza di “accelerare i tempi per fermare un'opera
inutile, perché non è stata pensata per risolvere i problemi di mobilità
esistenti (emblematica è stata nei mesi scorsi la cancellazione di numerosi
treni regionali)”.
“Il Tav - ha detto – è poi assai costoso, perché
sono stati preventivati 2 miliardi 800 milioni di euro per la realizzazione
della nuova tratta Brescia-Verona, e soprattutto dannoso per il terribile
impatto che avrà dal punto di vista ambientale: oltre un milione di chilometri quadrati di suolo agricolo consumati; tra questi
andranno persi per sempre circa il 20% dei vigneti del Lugana, con un danno
economico stimato attorno a 14 milioni di euro annui, e un tunnel di oltre 7 km
sotto la cittadina di Lonato creerà grossi scompensi idrici a questo territorio”.
La scelta di svolgere
l’incontro a Calcinato non è stata casuale. Questo infatti sarà uno fra i
comuni maggiormente colpiti dal passaggio della nuova infrastruttura, come
hanno messo in rilievo i due consiglieri comunali Flavio Marcolini e Libero Lorenzoni
illustrando le diverse criticità presenti sul territorio comunale, dove il
nuovo treno dovrebbe entrare a Calcinatello, in località Quattro Vie
all’altezza del bivio per la tangenziale SS11, nei pressi del canile San Rocco.
Qui è prevista la confluenza del tratto proveniente da Brescia con quello
dall’aeroporto di Montichiari, con la creazione di un enorme incrocio: il
sedime interessato al passaggio della ferrovia - oltre ai binari, ci saranno
anche aree di salvaguardia e opere di contenimento (muri, terrapieni, ecc.) -
avrà una larghezza di circa 100 metri, per l’incrocio il doppio e forse più.
Proseguendo,
la linea correrà a nord e a fianco dell’autostrada A4 Milano-Venezia, quindi
passerà appena al di là del cavalcavia di via Stazione (interessando anche la
fornace vecchia e l’attiguo deposito edile, con possibili conseguenze per il
recente quartiere edificato in via Morti Sant’Amos), a fronte del cimitero, e
via continuando.
Infine, in località Cascina Faccendina (a sud
della chiesetta dei Santi Anna e Gioacchino) inizierà il tunnel a doppia canna che scenderà sotto terra e passerà sotto Lonato per
sbucare a Desenzano del Garda, fra la trattoria La Rossa e l´area archeologica
del Lavagnone.
Dal pubblico
sono emerse informazioni sul “passaggio in alcune abitazioni di tecnici
incaricati di preparare il terreno alla realizzazione del progetto”.
Due le proposte emerse dalla serata.
Nell’immediato la creazione di un coordinamento dei cittadini proprietari di
case e terreni interessati al passaggio del Tav “per concordare un
atteggiamento comune di fronte a queste visite e, in prospettiva, a eventuali,
future, richieste di utilizzo di terreni provati o procedure d'esproprio”. In
prospettiva l’ambizione è quella di “acquistare, con la forma giuridica della
multiproprietà, un terreno all’imbocco del tunnel sul confine fra Calcinato e
Lonato, dal quale creare e organizzare attività e iniziative di
sensibilizzazione”.
“I prossimi appuntamenti No Tav sul Benaco – ha concluso Cavagnini - saranno le due manifestazioni alla Festa del'Uva, a Lugana di Sirmione, sabato 13 e domenica 14 settembre e poi domenica 5 ottobre la marcia interprovinciale con partenza alle ore 14 davanti alla torre di San Martino della Battaglia per attraversare il percorso dei vigneti Lugana e dare informazioni sull’evento presso le abitazioni e i luoghi interessati al passaggio di questa grande opera”.
“I prossimi appuntamenti No Tav sul Benaco – ha concluso Cavagnini - saranno le due manifestazioni alla Festa del'Uva, a Lugana di Sirmione, sabato 13 e domenica 14 settembre e poi domenica 5 ottobre la marcia interprovinciale con partenza alle ore 14 davanti alla torre di San Martino della Battaglia per attraversare il percorso dei vigneti Lugana e dare informazioni sull’evento presso le abitazioni e i luoghi interessati al passaggio di questa grande opera”.
martedì 2 settembre 2014
Quattro firme per uscire dalla crisi
Fino a venerdì 19 settembre anche a Calcinato si potrà firmare per i quattro referendum nazionali “per cambiare la politica economica europea”, promossi da un variegato cartello di associazioni, sindacati e partiti di sinistra.
Quattro i quesiti sui quali si chiede la consultazione degli italiani. Con il primo si intendono abrogare le parti di due disposizioni che consentono di andare al di là degli obiettivi di bilancio stabiliti dall’Unione, con il secondo la disposizione che prevede l’esatta corrispondenza tra il principio costituzionale di bilancio e il cosiddetto “obiettivo a medio termine” stabilito in sede europea (dal momento che le normative europee non impongono la rigida e assoluta coincidenza degli obiettivi di bilancio nazionale con l’”obiettivo a medio termine”, ma prevedono condizioni di flessibilità), con il terzo la norma che limita il ricorso all’indebitamento per realizzare operazioni finanziarie ai soli casi eccezionali stabiliti dalla legge, con il quarto la norma che impone l’attivazione del meccanismo di correzione quando si determina uno scostamento considerato significativo anche sulla base di trattati internazionali.
Muniti di un documento di identità, è possibile firmare domenica 7 e 14 settembre dalle ore 11 alle 12 in Piazza del Comune oppure dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12 (il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17) all’ufficio anagrafe in municipio.
Quattro i quesiti sui quali si chiede la consultazione degli italiani. Con il primo si intendono abrogare le parti di due disposizioni che consentono di andare al di là degli obiettivi di bilancio stabiliti dall’Unione, con il secondo la disposizione che prevede l’esatta corrispondenza tra il principio costituzionale di bilancio e il cosiddetto “obiettivo a medio termine” stabilito in sede europea (dal momento che le normative europee non impongono la rigida e assoluta coincidenza degli obiettivi di bilancio nazionale con l’”obiettivo a medio termine”, ma prevedono condizioni di flessibilità), con il terzo la norma che limita il ricorso all’indebitamento per realizzare operazioni finanziarie ai soli casi eccezionali stabiliti dalla legge, con il quarto la norma che impone l’attivazione del meccanismo di correzione quando si determina uno scostamento considerato significativo anche sulla base di trattati internazionali.
Muniti di un documento di identità, è possibile firmare domenica 7 e 14 settembre dalle ore 11 alle 12 in Piazza del Comune oppure dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12 (il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17) all’ufficio anagrafe in municipio.
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