giovedì 30 dicembre 2021
Vietati a Calcinato i botti di Capodanno
mercoledì 29 dicembre 2021
La mia patria
martedì 28 dicembre 2021
Il Milite Ignoto e il noto sindaco
lunedì 27 dicembre 2021
Calcinato ha un nuovo baby-sindaco
domenica 26 dicembre 2021
La bella primavera
... Sto anch'io sospirando caldamente la bella primavera come l'unica speranza di medicina che rimanga allo sfinimento dell'animo mio; e poche sere addietro, prima di coricarmi, aperta la finestra della mia stanza, e vedendo un cielo puro e un bel raggio di luna, e sentendo un'aria tepida e certi cani che abbaiavano da lontano, mi si svegliarono alcune immagini antiche, e mi parve di sentire un moto nel cuore, onde mi posi a gridare come un forsennato, domandando misericordia alla natura, la cui voce mi pareva di udire dopo tanto tempo...
Giacomo Leopardi, lettera a Pietro Giordani del 6 marzo 1820.
sabato 25 dicembre 2021
Errata corrige: Bertagna non è stato il primo
giovedì 23 dicembre 2021
Venti del popolo cileno
la mia patria di sangue operaio
quelli che parlan di libertà
ed hanno le mani nere.
Quelli che voglion dividere
la madre dai propri figli
e voglion ricostruire
la croce portata da Cristo.
Voglion nascondere l'infamia
che hanno addosso da secoli,
però il colore di assassini
non lo cancelleranno dalla faccia.
E già son stati a migliaia
quelli che hanno dato il sangue
e in torrenti impetuosi
hanno moltiplicato i pani.
Adesso voglio vivere
insieme a mio figlio e mio fratello
la primavera che tutti
costruiamo giorno per giorno.
Non mi spaventano le minacce,
padroni della miseria:
la stella della speranza
continuerà ad esser nostra.
I venti del popolo mi chiamano,
i venti del popolo mi spingono,
mi strappano il cuore a pezzi,
si avventano alla mia gola.
Così canterà il poeta
quando la morte mi porterà
per i sentieri del popolo
da adesso, e per sempre.
martedì 21 dicembre 2021
Salviamo gli alberi: un dialogo fra nonno e nipote raccolto per le strade di Calcinato (parte 4)
lunedì 20 dicembre 2021
I risultati delle elezioni provinciali non mutano il quadro in Broletto
domenica 19 dicembre 2021
Tav: via Berlinguer torna alla normalità
sabato 18 dicembre 2021
Sbatti la Lega in prima pagina!
venerdì 17 dicembre 2021
Giovedì 23 c'è il consiglio comunale
giovedì 16 dicembre 2021
Meno spese militari: un appello da 50 Nobel
La spesa militare, a livello globale, e' raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi all'anno. Inoltre, e' in aumento in tutte le aree del mondo. I singoli governi sono sotto pressione e incrementano la spesa militare per stare al passo con gli altri Paesi. Il meccanismo della controreazione alimenta una corsa agli armamenti in crescita esponenziale, il che equivale a un colossale dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate a scopi migliori.
In passato, la corsa agli armamenti ha spesso condotto a un'unica conseguenza: lo scoppio di guerre sanguinose e devastanti. Noi vogliamo presentare una semplice proposta per l'umanita': che i governi di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite si impegnino ad avviare trattative per una riduzione concordata della spesa militare del 2 per cento ogni anno, per cinque anni.
mercoledì 15 dicembre 2021
"... e Pinelli cascò".
domenica 5 dicembre 2021
SCIOGLIERE SUBITO LE ORGANIZZAZIONI NEOFASCISTE
APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Prima che sia troppo tardi. L'assalto alla sede nazionale della Cgil avvenuto il 9 ottobre 2021 e l'aggressione al pronto soccorso del Policlinico, preceduti da gravi atti riguardanti le sedi periferiche della Cisl e della Uil ci portano a porle un tema, che risulta oramai improcrastinabile: lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste come previsto dalla XII Disposizione finale della Costituzione e prescritto dalla legge Scelba del 1952.
Lo scioglimento è da anni richiesto da un vasto arco di forze, ad oggi senza risultato.
Siamo altresì allarmati dai ripetuti attacchi alla libertà di informazione che sono giunti fino all'aggressione a coloro che esercitano il diritto di cronaca.
Chiediamo il massimo impegno da parte del governo e di tutte le istituzioni della Repubblica, per contrastare fermamente la deriva a cui stiamo assistendo in Italia ed in Europa, dove proliferano movimenti di chiaro stampo fascista, nazista, antisemita, nazionalista e xenofobo. Pensiamo che la nostra azione debba andare a stimolare l'Unione Europea nelle azioni di contrasto più efficaci contro questi comportamenti che tentano di minare alla base i consessi democratici dei singoli Paesi.
Dopo il 9 ottobre Lei ha annunciato la costituzione di un gruppo di studio sulla tematica dello scioglimento delle organizzazioni neofasciste. Non siamo a conoscenza del lavoro svolto da tale gruppo, ma ci teniamo a sottolineare la cristallina chiarezza del secondo comma dell'art. 3 della legge Scelba ove, in merito a tali organizzazioni, si afferma che nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo deve adottare il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge.
Peraltro Camera e Senato nella seconda metà di ottobre hanno approvato due analoghe mozioni in cui si richiede lo scioglimento.
Siamo certi di trovare in Lei un sostenitore, attento e sensibile ai valori dell'antifascismo. Siamo però allarmati, visto il grave disagio sociale che attraversa il Paese, dall'aumento della povertà, economica, educativa, abitativa, dalle opportunità di lavoro troppo sporadiche rispetto alle legittime aspirazioni dei giovani e più in generale dei cittadini tutti: quando le persone si sentono sole, senza risposte sui temi caldi della vita di tutti i giorni, possono essere preda degli slogan vuoti e semplicistici; siamo allarmati dalla spavalda arroganza, dalla violenza verbale e materiale dei gruppi neofascisti. Servono risposte che aiutino le persone a sentirsi parte integrante della società, a sentirsi incluse. La democrazia è sorgente di libertà, solidarietà, eguaglianza. E la storia dimostra che la democrazia si conquista ogni giorno ed “insieme”: non è mai conquistata una volta per tutte. La democrazia sarà più forte se si difende sia attraverso la conoscenza, la cultura, la formazione, sia con la rigorosa applicazione della Costituzione e delle sue leggi di attuazione.
Per queste ragioni Le rivolgiamo un accorato appello: il governo proceda immediatamente allo scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste ed avvii contestualmente una forte politica di contrasto ai nazismi, ai fascismi ed ai razzismi.
Prima che sia troppo tardi.
ANPI • ACLI • ANED • ANPPIA • ARCI • Articolo 1 • Articolo 21 • ARS • CGIL • CISL • Comitati Dossetti • CDC • CUS • Federazione dei Verdi • FIAP • FIVL • Fondazione CVL • Istituto Alcide Cervi • Legambiente • Libera • Libertà e Giustizia • M5S • PD • PRC • Rete della Conoscenza • 6000sardine • Sinistra Italiana • UIL • UDU
1 dicembre 2021
venerdì 3 dicembre 2021
Fogliazza stasera è a Desenzano
Stasera alle ore 21 sarà all’Auditorium Celesti di Desenzano del Garda l'Anpi propone l'appuntamento con l’attore Gianluca Foglia, detto Fogliazza, che presenterà lo spettacolo “Officine Libertà. L'onda della Madonnina”, atto unico concepito come una narrazione per immagini disegnate dal vivo con musica e voce. La storia racconta il grande sciopero dei tranvieri di Milano che nel marzo del 1944 travolse la città come un'onda, segnando l'inizio della rivolta contro l'occupazione nazifascista. L’ingresso è gratuito.
lunedì 22 novembre 2021
Salutiamo il compagno Paolo Pietrangeli con la tristezza in cuor
sabato 20 novembre 2021
Salviamo gli alberi: un dialogo fra nonno e nipote raccolto per le strade di Calcinato (parte 3)
Nipote - Ciao, nonno!
Nonno - Ciao, Giosuè!
Nipote - Quando arrivano gli alberi?
Nonno - Non lo so!
Nipote - Non lo so non è una risposta, Sai cosa mi succede se io rispondo cosi quando vengo interrogato dalla maestra? Mi chiede il diario per scrivere una nota che dovrò riportare firmata dai miei genitori.
Nonno - Hai ragione Giosuè, non è una risposta; purtroppo la politica è la burocrazia richiedono tempi lunghi, troppo lunghi.
Nipote - Ha ragione la Greta, tanti bla, bla, bla e pochi fatti.
Nonno - Tu cosa ne sai della Greta?
Nipote - L’ho vista al tg l’altra sera. È forte e dice le cose giuste, ha accusato i capi di governo di tutto il mondo di non pensare al futuro della terra, al nostro futuro.
Nonno - Sì, hai ragione: non hanno avuto il coraggio di guardare in faccia la realtà, il pianeta rischia sconvolgimenti devastanti e a pagare il prezzo della loro incapacità saranno le giovani generazioni.
Nipote - Torniamo ai nostri alberi. Ma tu sai quanti ne sono stati tagliati lungo la via Santa Maria e per le altre vie?
Nonno - No, non lo so!
Nipote - Anch'io non lo so; dobbiamo muoverci!!! Vuoi venire con me a contare gli alberi che si sono ammalati e sono stati tagliati?
Nonno - Va bene. Cammineremo insieme per le vie, faremo un elenco completo e poi lo invieremo al Sindaco chiedendo che vengano ripiantati.
Nipote - Grazie, nonno!
giovedì 18 novembre 2021
Alla ricerca del Bene Comune
mercoledì 17 novembre 2021
Contributi economici del Comune a chi ne ha bisogno
venerdì 12 novembre 2021
Per un'Italia senza atomiche
giovedì 11 novembre 2021
Stasera Giorgio Mora è all'Auditorium Bertini
In queste pagine scorrono in rapida rassegna le biografie di dieci personaggi inserite nelle vicende di questo strampalato paesino di trecento abitanti, figure che non vengono classificate dalla visione comune come normali perché, a differenza della maggioranza, presentano anomalie, disabilità, menomazioni fisiche oppure peculiari percorsi o accadimenti procurati o subiti.
A unirle nella sventura è una insistita incapacità di comunicare con i propri vicini. Le loro storie si fondono, confondono e rifondano, in giochi di rimandi, incastri, specchi, abilmente orchestrati da un arguto io narrante che riannoda i fili dei loro tormenti, debolezze e virtù, quasi se ne stesse a cavalcioni su una seriola derivata direttamente dal celebre Spoon River.
Di una leggerezza venata di sottile ironia, la prosa di Mora scorre briosa e avvincente, in un corpo a corpo con le sempiterne domande esistenziali che rendon la vita degna di essere vissuta per ciascuno di noi, in attesa di finire - un morto fra i tanti - sul cimitero che giace da sempre in collina. Impreziosisce l’opera la copertina disegnata dall’artista Cecilia Capuana.
A dialogare con l’autore ci sarà Milde Caffetto. Negli intervalli fra le letture di passi sparsi del testo, si esibirà il cantautore Giuseppe Scapellato.
mercoledì 10 novembre 2021
martedì 9 novembre 2021
Ancora fuoco alla Specialrifiuti
sabato 6 novembre 2021
Salviamo gli alberi: un dialogo fra nonno e nipote raccolto per le strade di Calcinato (parte 2)
Nipote - Nonnooo!
Nonno - Giosuè non urlare sono qui.
Nipote - Sono strafelice!!! Ma hai sentito cosa ha detto Mario al telegiornale?
Nonno - Quale Mario?
Nipote - Mario Draghi, il capo del governo. Ha detto che vuole piantare un miliardo di alberi! Ma quanti sono un miliardo di alberi? Quando arriveranno? Ma il sindaco lo sa? Dove li pianteremo?
Nonno - Piano Giosuè, una cosa alla volta. Prima devono approvare la legge, poi pubblicare la gara per la fornitura delle piante e poi inviarle in tutta Italia.
Nipote - Ho capito, forse è meglio andare a comprare i semi.
Nonno - Ma come, non ti fidi del Mario?
Nipote - Sì, ma i politici la fanno troppo lunga, rischiamo di soffocare prima di vedere un miglioramento del clima e dell'aria che respiriamo.
Nonno - Giosuè, che cosa possiamo fare per farli arrivare alla svelta?
Nipote - Gli scriviamo una lettera per chiedere quando arriveranno a Calcinato?
venerdì 5 novembre 2021
Ancora problemi di viabilità in via Berlinguer
giovedì 4 novembre 2021
Esercitazioni Nato nei cieli bresciani: una lettera al Prefetto
mercoledì 3 novembre 2021
Salviamo gli alberi: un dialogo fra nonno e nipote raccolto per le strade di Calcinato (parte 1)
Nipote - Nonno, a che cosa serve questo tubicino nero sul ciglio della strada?
Nonno - Serve ad irrigare le piante e gli arbusti della siepe.
Nipote - Ma io vedo solo il tubo, dove sono le piante e gli arbusti?
Nonno - Sono morte, bruciate dal sole perché l'acqua non usciva dagli ugelli.
Nipote - Perché non usciva l'acqua? Non avevano pagato la bolletta?
Nonno - No, l'acqua arriva dall'acquedotto comunale! Il Sindaco non deve pagare la bolletta, lui appalta il servizio di irrigazione e l'acqua arriva… dovrebbe arrivare! Ma non è arrivata, le piante sono morte. Forse aveva finito i soldi.
Nipote - Facciamo una colletta per comprare nuovi semi da piantare? E questo albero perché l'hanno tagliato?
Nonno - Perché si era ammalato ed era diventato un pericolo per le persone che passano sulla strada.
Nipote - Ma non si poteva curare?
Nonno - No, non si poteva. A Calcinato non esiste una figura competente e autorizzata che si occupi delle piante e del verde.
Nipote - E quindi lasceremo morire le piante e gli arbusti che ancora sopravvivono lungo le vie del paese fino alla loro scomparsa? Ma lo sai che la maestra mi ha detto che le piante purificano l'aria perché assorbono l'anidride carbonica? Quando loro saranno scomparse, l'aria diventerà irrespirabile e noi soffocheremo. Anche noi abbiamo il diritto di vivere come te, nonno, di giocare, di studiare, di lavorare con i nostri amici e genitori. Dobbiamo fare qualcosa adesso, prima che sia troppo tardi. Aiutami a dare la sveglia a chi non capisce che, dopo le piante, sarà il turno degli animali, degli uccelli e delle api, e poi toccherà a noi. Io domani ne parlerò con la maestra e i miei amici a scuola tu vai a parlare con tutti: il Sindaco, gli assessori e i giornalisti che conosci.
Nonno - Dài, che insieme possiamo fermare questo disastro!
martedì 2 novembre 2021
Ezzelina Chierico chiede al sindaco di Calcinato di sistemare i marciapiedi di via Gramsci
lunedì 1 novembre 2021
4 Novembre: non festa, ma lutto
sabato 30 ottobre 2021
Promemoria
venerdì 29 ottobre 2021
Milite Ignoto: una lettera
giovedì 28 ottobre 2021
Milite Ignoto: il monumento che vorremmo
A tutti i ragazzi che son partiti con lo zaino in spalla
nella nebbia d’un mattino d’aprile
vorrei fare il monumento
a tutti i ragazzi che hanno pianto con lo zaino in spalla
gli occhi bassi sulla tristezza
vorrei fare il monumento.
Non di marmo, né di cemento, né di bronzo
che si fa verde sotto il morso acuto del tempo
un monumento del loro dolore
un monumento del loro terrore
e del loro stupore.
Ecco il mondo profumato, pieno di risa
pieno di uccelli blu, di colpo cancellato
da uno sparo
un mondo nuovo dove sotto un corpo che cade
s’apre una macchia di sangue.
Ma a tutti quelli che son rimasti coi piedi al caldo
nei loro uffici a calcolare
i profitti della guerra che hanno voluto
a tutti i grossolani, a tutti i cornuti che trascinano la pancia nella via
e contano, contano quei soldi.
A tutti quelli innalzerei il monumento adatto a loro
con le parole che incolleranno alle loro rughe
ai loro doppi menti
un marchio di vergogna e di fango.
Boris Vian, 1954
mercoledì 27 ottobre 2021
Milite Ignoto: venerdì a Calcinato la cittadinanza onoraria in consiglio comunale
lunedì 25 ottobre 2021
Milite Ignoto: una preziosa testimonianza
Cinquant'anni fa, in compagnia di mia nonna e dei miei genitori, andai a visitare il sacrario/ossario di Castel Dante a Rovereto. Mia nonna, classe 1896, è stata sposa a diciott'anni e vedova a venti con due bambine piccolissime da accudire. Il marito, mio nonno Lorenzo, impresario edile con un’impresa già ben avviata, viene spedito in guerra a causa dei balordi guerrafondai, tanto simili a quelli ancora attuali della nostra società contemporanea, che dovevano vendere armi ad ogni costo.
L’Italia, in cambio della neutralità, avrebbe ricevuto dall'Austria, il tanto desiderato ed agognato Trentino (… e questa tesi la conoscono anche i sassi del Piave), ma ciò non avrebbe comportato un enorme macello di uomini, persone e, alla fine, anche ragazzi. Perciò l’Italia entra in guerra un anno dopo; mio nonno viene ferito una prima volta, ritornato al fronte dopo una breve licenza sanitaria, è mandato a Borgo Tirolo dove è in corso una guerra di posizione: gli italiani da una parte, il “nemico” di fronte.
A questo punto non è possibile non citare l’episodio struggente della vigilia di Natale del 1914, anche se l’Italia in quel momento era ancora neutrale. In prossimità del 25 dicembre, soldati tedeschi e britannici, abbarbicati nelle proprie posizioni, iniziarono uno scambio reciproco di auguri, di canzoni natalizie cantate da dietro le linee, nelle trincee, da parte degli opposti schieramenti, fino a che i militari, uscendo dai ripari non fraternizzarono, scambiandosi piccoli doni e addirittura iniziarono a giocare a calcio.
Meno di due anni dopo, mio nonno, nel giugno del 1916 venne colpito a morte e sepolto a nord della chiesetta di Sant’Osvaldo a Borgo Tirolo (come si chiamava prima della guerra mondiale, Borgo Valsugana dopo). Nel 1917 la Segreteria di Stato Vaticana comunica a mia nonna che suo marito è deceduto in combattimento ed il luogo della tumulazione; la Croce Rossa Italiana, attraverso i Regi Carabinieri di Rezzato, fa avere la piastrina di riconoscimento del nonno Lorenzo al bisnonno Giacomo. D’accordo che i carabinieri fanno parte del Ministero della Difesa, ma comunque, quest’ultimo, né tanto meno lo Stato Italiano, hanno avuto la decenza di comunicare alla famiglia che Agliardi Lorenzo era stato ammazzato. Tornando a Rovereto apprendo che tutti i militari sepolti nei vari cimiteri di paese, o in cimiteri appositamente creati per accogliere le spoglie dei combattenti mondiali sono stati traslati e sepolti qui, nell'ossario. Consultati gli elenchi scopro che il nome di mio nonno non si trova, quindi dove sarà? Certo se gli hai tolto la piastrina di riconoscimento e l’hai spedita a casa alla moglie, il soldato sepolto e ritrovato, risulta ignoto. O no? Anni dopo, il ministero della Difesa, su mia richiesta risponde che: “… all'atto delle esumazioni molti resti non furono identificati per assoluta mancanza di elementi idonei al riconoscimento e collocati fra gli ignoti del Sacrario”. Ciò non dirime il dubbio che mio nonno possa essere il milite ignoto, ma questa è un’altra storia.
Celebrare un “milite ignoto” a ricordo dei milioni di operai, contadini, poveri cristi e proletari in genere che sono stati ammazzati ed immolati sull'altare del capitale è pietas; far assurgere a mito un soldato morto per scagionare e giustificare le nefandezze che sono state commesse prima dello scoppio della guerra mondiale e dopo la fine della stessa per elevare a leggenda la più becera retorica militarista è quanto di più vergognoso si possa immaginare.
Apprendo con sgomento che il nostro sindaco/la nostra sindaco/la nostra sindaca ha dichiarato, intervistata da una radio locale, che il Comune di Calcinato conferirà la cittadinanza onoraria al milite ignoto. Sono basito, ma neanche troppo.
Concedere la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto è antistorico, fuori da ogni raziocinio. Personalmente, se mi è umilmente consentito proporrei, per una cosciente e responsabile cittadinanza onoraria, il nome di Franz Jägerstätter, per chi non ne avesse mai sentito parlare, si tratta di un contadino cattolico austriaco che rifiutando di indossare la divisa hitleriana, fece la sua obiezione di coscienza e scelse di morire piuttosto di prestare il servizio militare nell'esercito tedesco e di uccidere barbaramente. Nel 2007, sotto il pontificato di Benedetto XVI, Franz venne proclamato beato, un esempio encomiabile di disobbedienza civile contro la barbarie del militarismo e di tutti i fascismi. Persone come Jägerstätter hanno il diritto sacrosanto di essere citate e innalzate ad esempio, nel caso specifico innalzate agli onori degli altari e non a quell'abominio di altare della Patria romano, con tutta la retorica ignorante che sta alle spalle, e che ancora oggi, nel terzo millennio, perdura e dove si mascherano, bluffando, azioni di morte e di offesa per missioni di pace e fratellanza.
Giulio Botticini
Milite Ignoto: che ne pensavano gli anarchici
domenica 24 ottobre 2021
Milite Ignoto: un manifesto repubblicano
sabato 23 ottobre 2021
Milite Ignoto: un altro po’ di storia
venerdì 22 ottobre 2021
Milite Ignoto: briciole di storia
giovedì 21 ottobre 2021
Milite Ignoto: una ballata
in quale cielo in quale mare
o forse era un palmo di terra
che io dovevo conquistare.
Una bandiera sventolava
ma non ricordo più il colore
quel giorno mi toccò morire
non mi ricordo più per chi.
Ricordo solo il mio primo amore
ch'era lontano ad aspettare
e che piangeva lacrime amare
il giorno ch'io partii per non tornare più.
Ero vestito da soldato
ma il resto l'ho dimenticato
non so neppure più il colore
della mia pelle quale fu.
Non so in che tempo son vissuto
non so se ho vinto o se ho perduto
so che ho gridato per l'onore
ma non ricordo più di chi.
Ricordo solo il mio primo amore
ch'era lontano ad aspettare
e che piangeva lacrime amare
il giorno ch'io partii
per non tornare più.
Sulla mia tomba non c'è nome
io stesso l'ho dimenticato
c'è un monumento di granito
ed un elmetto da soldato.
Ci sono scritte tante parole
ma non so più il significato
e c'è una fiaccola che brucia
e che per sempre brucerà.
Che bruci solo per il mio amore
ch'era lontano ad aspettare
e che piangeva lacrime amare
il giorno ch'io partii per non tornare più.
mercoledì 20 ottobre 2021
martedì 19 ottobre 2021
Povero Milite Ignoto…
Da una radio locale il sindaco Nicoletta Maestri informa che presto il Comune di Calcinato conferirà la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Addolorati cantiamo insieme per quel povero soldato questa vecchia ballata di Claudio Lolli: