martedì 31 maggio 2016

Ampliamento Gedit: chiuso l'iter, ora si attende la decisione della Regione

Si è conclusa stamattina in Regione dopo oltre due ore di confronto la quinta Conferenza dei Servizi convocata per la valutazione della possibilità di autorizzare alla ditta Gedit il sovralzo e l’ampliamento della discarica di rifiuti speciali di via Cavicchione a Calcinatello.
Acquisiti i pareri contrari di tutti Comuni interessati, Calcinato in testa, e un'articolata relazione con le osservazioni della Provincia, si è ora in attesa dei pareri definitivi di Arpa e Asl. Il verdetto finale della Regione si dovrebbe conoscere nel giro di un paio di mesi.

lunedì 30 maggio 2016

Ampliamento discarica Gedit al Cavicchione: domani un'altra Conferenza dei Servizi

Domattina alle ore 10 si terrà in Regione a Milano la quinta e si spera ultima Conferenza dei Servizi per valutare il progetto Gedit, finalizzato al sovralzo e all’ampliamento della discarica di rifiuti speciali di via Cavicchione a Calcinatello.
Unanime dal Comune il parere negativo e contrario per un progetto di ampliamento posto a meno di 200 metri dal centro abitato, distanza richiesta dai criteri localizzativi contenuti dalla normativa.
C'è poi il fattore di pressione: il territorio è ben oltre il limite previsto dall’attuale normativa regionale e la realizzazione comporterebbe un ulteriore aggravamento. Si aggiunga che nell'aria ci sono condizioni di criticità, connesse principalmente a non conformità rispetto a limiti tecnico-normativi e comparativi, sia in termini di pm10, sia in termini di emissioni di inquinanti in atmosfera. L’area è poi caratterizzata da problematiche di impatto odorigeno, testimoniate dalle numerose segnalazioni di disturbo olfattivo da parte dei residenti; lo studio modellistico condotto dal proponente non ha preso in considerazione il territorio circostante e gli impatti cumulativi derivanti dalla realizzazione del progetto. 
Per quanto concerne poi la falda, gli studi ne evidenziano un aumento, con potenziali conseguenze sul trasporto degli inquinanti emessi dai rifiuti. Infine l’ampliamento potrebbe contribuire a incrementare i rischi di un’area che già caratterizzata da condizioni di criticità per la salute dei cittadini e dell'ambiente.

domenica 29 maggio 2016

Pannelli luminosi, eh!

Leggendo una determinazione comunale dell'11 maggio scorso, apprendiamo che il servizio di "manutenzione ordinaria e supporto tecnico" per i tre pannelli luminosi “Informacittà” installati sul nostro territorio ci costerà complessivamente per gli anni 2016, 2017 e 2018 la bellezza di 7.905,60 euro, ovvero 2.635,20 euro all'anno.
Secondo voi, ne valeva la pena?

sabato 28 maggio 2016

Odore di gas a Calcinatello

C'era un forte
odore di gas,
acre e intenso, 
nauseabondo,
questa settimana
nell'aria di Calcinatello;
più forte la sera
e di mattina presto.
Nessuna notizia
dal nido del cuculo?


mercoledì 25 maggio 2016

Stasera assemblea di Bene Comune

Stasera ci sarà un'importante assemblea pubblica della lista Bene Comune: L'appuntamento è alle ore 20.30 nella sala civica Morelli in Piazza della Repubblica a Calcinato, per discutere insieme delle iniziative No Tav, della campagna per l'acqua bene comune, del referendum costituzionale di ottobre e fare le prime valutazioni sulle prossime elezioni amministrative.


sabato 21 maggio 2016

Consiglio comunale sulla strage di Piazza Loggia

Lunedì 23 maggio alle ore 20.30 in piazza Aldo Moro a Calcinato si svolgerà un consiglio comunale aperto, organizzato in collaborazione con la Casa della Memoria di Brescia.
Al centro del dibattito ci saranno le “motivazioni della sentenza del luglio 2015 sullla strage di Piazza della Loggia”. Interverranno Manlio Milani (presidente dell'Associazione vittime dei familiari della strage), Andrea Vigani (avvocato di parte civile al processo) e la giornalista Italia Brontesi. La serata costituirà l’incontro conclusivo di un percorso didattico-educativo sulla tematica della legalità, realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di via Arnaldo, dove l'argomento è da sempre particolarmente sentito poiché una delle vittime della barbarie fascista di quella mattina di 42 anni fa, il giovane pugliese Luigi Pinto, insegnava alla scuola media statale Dante Alighieri; attivo politicamente nella sinistra rivoluzionaria come militante in Avanguardia Operaia, morì a soli 25 anni dilaniato dalla bomba.

giovedì 19 maggio 2016

No Tav: sul Garda la lotta continua

Le problematiche che porterà al territorio di Lonato del Garda il passaggio della nuova linea ferroviaria ad alta velocità mercoledì scorso sono state illustrate nel corso dell'assemblea organizzata dal coordinamento No Tav Brescia-Verona e dai tre portavoce del Comitato No Tav locale Eraldo Cavagnini, Giovanni Contiero e Danilo Zeni - nella sala del centro sportivo della frazione Campagna. 
Stando al progetto definitivo attualmente sul tappeto per la tratta Brescia-Verona – hanno detto - una lunga e ampia galleria partirà proprio dalla frazione Campagna e giungerà sino al territorio di Desenzano del Garda, a una profondità media di 40 metri e con cunicoli a doppia canna. Questa galleria costerà 700 milioni di euro, praticamente 100 milioni al chilometro, con un’area di cantiere che occuperà circa 170 mila mq. E tutto ciò mentre si trascura da tempo la viabilità di collegamento di questa frazione”. 
E' previsto poi “il potenziamento della linea ad alta tensione, fino a 130mila volt, che dovrebbe partire in traliccio dalla località Fornaci, dalle parti della mulitisala King, e finire all’ingresso della galleria, tagliando trasversalmente le nostre campagne, con una zona di rispetto di circa 200 metri. Sono decine gli agricoltori proprietari di fondi interessati dalle servitù da elettrodotto per la presenza dei plinti sul tracciato; ricordiamo che la direttiva comunitaria (già recepita in Trentino) è che le linee non devono più essere aeree ma solo interrate, dal momento che l'elettromagnetismo causerà nel tempo danni alla salute dei cittadini”.
Inoltre – hanno sottolineato i No Tav - la zona di cantiere in frazione Campagna dovrebbe vedere la costruzione di un nuovo, imponente, cavalcavia due o tre volte più grande di quello attuale, per consentire il passaggio dei mezzi per realizzare l’opera”.
In sala erano presenti diversi consiglieri del Movimento 5 Stelle e delle liste civiche Ritrovo Lonato e Bene Comune di Calcinato. 
Per fermare l'avvio dei cantieri – preannunciato a più riprese dal minstro Graziano Delrio per la fine dell'anno – i No Tav puntano anche sul ricorso al Tar contro il decreto 50, con il quale il 22 febbraio scorso il Ministero dell’Ambiente determinava la positiva conclusione dell’istruttoria di verifica di ottemperanza del progetto definitivo del lotto funzionale Brescia–Verona della linea ad alta velocità alle prescrizioni poste con il progetto preliminare. Il movimento configura una serie di vizi e lacune che contemplerebbero, secondo Marina Beatini che è intervenuta nella seconda parte della serata: “la violazione dei trattati europei in materia di appalti, libertà di stabilimento, libera prestazione di servizi, divieto di restrizioni del movimento di capitali; la richiesta di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia della Ue per violazione delle norme sull'affidamento dei lavori pubblici; la mancata o tardiva sottoposizione del piano generale dei trasporti e quindi del progetto alta velocità alla Valutazione di Impatto Ambientale; la mancata conformità del progetto definitivo a numerose prescrizioni del Cipe imposte con il progetto preliminare approvato nel 2003; la compromissione del laghetto del Frassino, oasi naturalistica di elevata importanza e sito Unesco, il quale rischia il prosciugamento a causa dei lavori in galleria; la mancata valutazione delle prescrizioni imposte dalla Commissione per la valutazione d'impatto ambientale”.
E domenica 22 maggio i No Tav sul Garda ridiscenderanno in piazza con una biciclettata che partirà alle ore 15 dal piazzale delle piscine comunali di Desenzano per arrivare alla torre di San Martino della Battaglia, attraversando i territori interessati da questa nuova grande opera pubblica.

mercoledì 18 maggio 2016

No Tav: stasera un convegno a Lonato

Le problematiche che porterà al territorio il passaggio della nuova linea ferroviaria ad alta velocità saranno al centro di un convegno organizzato dal coordinamento No Tav Brescia-Verona stasera alle ore 20.30 nella sala adiacente al campo sportivo della frazione Campagna di Lonato, in viale Roma 67. 
Stando al progetto definitivo attualmente sul tappeto per la tratta Brescia-Verona, una lunga e ampia galleria partirà proprio dalla frazione Campagna e giungerà sino al territorio di Desenzano del Garda, a una profondità di 40 metri e con cunicoli a doppia canna. E' previsto poi il potenziamento della linea ad alta tensione che dovrebbe partire in traliccio dalla località Fornaci, dalle parti della mulitisala King, e finire all’ingresso della galleria, tagliando trasversalmente le nostre campagne, con una zona di rispetto di circa 200 metri. 
Inoltre la zona di cantiere in frazione Campagna dovrebbe vedere la costruzione di un nuovo, imponente, cavalcavia due o tre volte più grande di quello attuale, per consentire il passaggio dei mezzi per realizzare l’opera.
Durante la serata ci saranno anche aggiornamenti sull’impatto del Tav sui territori comunali di Calcinato e Desenzano del Garda.

venerdì 13 maggio 2016

Appello a sostegno del Centro per la Nonviolenza

Care amiche e amici della Nonviolenza
Siamo in un momento di grave difficoltà nel far fronte alle spese di mantenimento della nostra e vostra sede di via Milano 65 di Brescia che stiamo rendendo sempre più funzionale e accogliente.
Nonostante una gestione oculata, non siamo in grado di provvedere al pagamento delle bollette in scadenza nelle prossime settimane, siamo perciò a chiedere a tutti/e voi uno sforzo di condivisione.
Anche un piccolissimo contributo può essere di grande aiuto se saremo in molti a farlo.
GRAZIE
Queste sono le nostre coordinate bancarie:
MOVIMENTO NONVIOLENTO BRESCIA
CODICE IBAN IT 82 C 05018 11200 000000138192
PRESSO BANCA POPOLARE ETICA FILIALE DI BRESCIA

giovedì 12 maggio 2016

L'intensa attività del Comitato provinciale Acqua Bene Comune

L'attività ci ha visti impegnati su diversi fronti sia in incontri pubblici in diverse località della Provincia si in incontri istituzionali. Il più importante dei quali, come avrete avuto modo di leggere sulla stampa locale, è stato col nostro vescovo  Monsignor Monari. Molto positivo e costruttivo ha condiviso con noi la preoccupazione che la gestione privatistica dell'acqua essendo per sua stessa natura di tipo monopolistico possa portare ad abusi a causa di derive mercantilistiche. Si è espresso a favore della garanzia del minimo garantito ad ogni persona come indicato dal OMS in 50 lt per persona introducendo ovviamente il fattore familiare in modo tale che tale diritto sia effettivamente garantito a tutti i cittadini. Abbiamo chiesto possibili interventi in ambito parrocchiale e confidiamo in un documento della commissione Giustizia e Pace come già avvenuto in campagna referendaria.
Il secondo incontro istituzionale è stato con Zanni presidente di ACB associazione dei Comuni Bresciani in cui abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla presenza di un socio privato forte in grado di determinare un CDA forte a sua immagine e somiglianza. La posizione di ACB non è stata esplicitata poichè i comuni si sono espressi in altra sede istituzionale. Allo stato dell'arte attuale non vi sono dati certi su quanti comuni abbiamo deliberato in Consiglio Comunale, passaggio obbligato per addivenire al gestore unico. Abbiamo condiviso l'informazione che stiamo raccogliendo tali dati anche per nostro conto.
In tale sede abbiamo ribadito che non siamo contrari al gestore unico determinato da una legge nazionale ma piuttosto alla soluzione che consegna per 30 anni le chiavi dei nostri acquedotti privati e come già esplicitato anche in sede provinciale siamo disponibili a partecipare ad un tavolo di lavoro che porti ad una soluzione totalmente pubblica del gestore unico provinciale.
In parellelo abbiamo inviato comunicazioni a tutte le sezioni del Pd sul territorio bresciano per sollecitare confronti pubblici sul tema e sopratutto abbiamo chiesto un contradditorio pubblico con la provincia
che possa avere la più ampia copertura mediatica possibile. Su entrambe i fronti non abbiamo ricevuto alcun riscontro.
Come già sopra detto stiamo raccogliendo i dati relativi alle delibere in consiglio comunale riguardo il gestore unico provinciale.
Comunichiamo che stasera 12 maggio inizierà ufficialmente la campagna di raccolta firme per la petizione pubblica per chiedere il rispetto dell'esito referendario. L'iniziativa che ci vedrà a fianco per i referendum sociali sarà presentata stasera alle 20.30 al Salone Piamarta in via San Faustino 74. 
Comitato provinciale Acqua Bene Comune

mercoledì 4 maggio 2016

Sabato a Roma, insieme per fermare il TTIP

Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire un altro modello sociale ed economico. Per difendere la democrazia.
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Ore 14.00 ritrovo in Piazza della Repubblica.
  
Unione Europea e USA stanno negoziando da quasi tre anni il Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP), il cui obiettivo, al di là della riduzione dei già esigui dazi doganali, è soprattutto quello di ridefinire le regole del gioco del commercio e dell’economia mondiale, anche attraverso l’armonizzazione di regolamenti, norme e procedure su beni e servizi prodotti e scambiati nelle due aree.
L’Unione Europea e gli Stati Uniti presentano questo accordo come una questione tecnica, invece si tratta di argomenti che toccano da vicino la quotidianità di tutti: l’alimentazione e la sicurezza alimentare, le prospettive di sviluppo economico e occupazionale, soprattutto delle piccole e medie imprese, il lavoro e i suoi diritti, la salute e i beni comuni, i servizi pubblici, i diritti fondamentali, l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge e la democrazia.
Da ora al prossimo giugno, i negoziati entrano in una fase decisiva. Infatti, nonostante gli incontri negoziali siano ben lungi dall’aver trovato un accordo su molti dei punti in agenda, esiste una forte pressione per produrre una sintesi prima che le elezioni statunitensi entrino nel vivo con il rischio di regalare ai cittadini un esito molto pericoloso: un accordo quadro generico, che permetta ad USA e UE di sbandierare il risultato raggiunto, per poi procedere alla sua applicazione dettagliata attraverso tavoli “tecnici”, che opereranno con ancor più segretezza eopacità di quelle che da tempo denunciamo.
In questo modo inoltre il governo degli Stati Uniti, la Commissione Europea e le multinazionali che spingono il TTIP vorrebbero ottenere il risultato di depotenziare la protesta, che in questi tre anni si è estesa a macchia d’olio su entrambe le sponde dell’Atlantico, mettendo assieme comitati, associazioni di movimento, organizzazioni contadine e sindacali, consumatori, cittadine e cittadini, che hanno rivendicato trasparenza e sfidato la segretezza che ha circondato lo sviluppo del negoziato sul TTIP.
Una campagna che denuncia il delinearsi di un nuovo quadro giuridico pericoloso per i diritti e la democrazia, nel quale i profitti delle lobby finanziarie e delle grandi imprese multinazionali prevarrebbero sui diritti individuali e sociali, sulla tutela dei consumatori, sui beni comuni e sui servizi pubblici, negando nei fatti un modello di sviluppo e di economia attento ai lavoratori, alla qualità e all’ambiente.
Il TTIP minaccia i diritti dei lavoratori, la tutela dell’ambiente e la sicurezza alimentare, mette sul mercato sanità, istruzione e servizi pubblici, pone a rischio la qualità del cibo e dell’agricoltura e l’attività di gran parte delle piccole e medie imprese.
Il TTIP è anche un attacco alla democrazia, permettendo alle imprese multinazionali di chiamare in giudizio tramite strumenti di arbitrato estranei alla magistratura ordinaria e ad esse riservati in esclusiva, qualsiasi governo che con le proprie normative pregiudichi i loro profitti, limitando e disincentivando di fatto l’esercizio del diritto a legiferare di parlamenti, governi e amministrazioni locali democraticamente eletti.
In questi tre anni anche in Italia è nata e si è diffusa la campagna Stop TTIP, costruendo – territorio per territorio – informazione, sensibilizzazione e mobilitazione sociale.
Data la fase in cui sta entrando il negoziato TTIP, è arrivato il momento di costruire, tutte e tutti assieme, un grande appuntamento nazionale sabato 7 maggio 2016 a Roma.
Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni contadine e consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di costruire assieme a noi una grande manifestazione nazionale e promuovere iniziative di informazione dei cittadini e di approfondimento sulle conseguenze del TTIP con la partecipazione dei diversi soggetti coinvolti.
Per fermare il TTIP. Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire un altro modello sociale ed economico, per difendere la democrazia.
Tutte e tutti insieme è possibile.
CAMPAGNA STOP TTIP ITALIA
web: http://stop-ttip.italia.net _ facebook: https://www.facebook.com/StopTTIPItalia/
twitter: @StopTTIP_Italia – email: stopttipitalia@gmail.com

martedì 3 maggio 2016

Il mercato (finalmente) si sposta

Da stamattina, dopo 33 anni di permanenza in via Carlo Alberto, il mercato settimanale di Calcinato si sposta stabilmente in una posizione più centrale, precisamente dall'ultimo tratto di via Marconi fino a Piazza Aldo Moro e all'adiacente via della Filanda.
Termina così il calvario di una delle zone più martoriate del nostro paese. La localizzazione in via Carlo Alberto da un regolamento del 1990 veniva definita provvisoria: per tutto questo tempo ha creato problemi e disagi agli abitanti del quartiere e alla viabilità, dal momento che il martedì la strada, accesso principale dalla provinciale e quindi dalla statale, non era percorribile dalle 7 alle 14.30.
Più volte, fuori e dentro il consiglio comunale, avevamo sottolineato il persistere dell'annosa problematica, sovente dileggiati da amministratori di diverso orientamento politico. Ora finalmente lo spostamento: l'auspicio è che tale scelta contribuisca a rivitalizzare il centro del paese, con benefici, oltre che per gli ambulanti, anche per i negozi e i visitatori.