Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire
un altro modello sociale ed economico. Per difendere la democrazia.
Ore 14.00 ritrovo in Piazza della Repubblica.
Unione Europea e USA stanno negoziando da quasi tre anni i
l Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP), il
cui obiettivo, al di là della riduzione dei già esigui dazi doganali, è
soprattutto quello di ridefinire le regole del gioco del commercio e
dell’economia mondiale, anche attraverso l’armonizzazione di
regolamenti, norme e procedure su beni e servizi prodotti e scambiati
nelle due aree.
L’Unione Europea e gli Stati Uniti presentano questo accordo come una
questione tecnica, invece si tratta di argomenti che toccano da vicino
la quotidianità di tutti: l’alimentazione e la sicurezza alimentare, le
prospettive di sviluppo economico e occupazionale, soprattutto delle
piccole e medie imprese, il lavoro e i suoi diritti, la salute e i beni
comuni, i servizi pubblici, i diritti fondamentali, l’uguaglianza di
tutti di fronte alla legge e la
democrazia.
Da ora al prossimo giugno, i negoziati entrano in una fase decisiva.
Infatti, nonostante gli incontri negoziali siano ben lungi dall’aver
trovato un accordo su molti dei punti in agenda, esiste una forte
pressione per produrre una sintesi prima che le elezioni statunitensi
entrino nel vivo con il rischio di regalare ai cittadini un esito molto
pericoloso: un accordo quadro generico, che permetta ad USA e UE di
sbandierare il risultato raggiunto, per poi procedere alla sua
applicazione dettagliata attraverso tavoli “tecnici”, che opereranno con
ancor più segretezza eopacità di quelle che da tempo denunciamo.
In questo modo inoltre il governo degli Stati Uniti, la Commissione
Europea e le multinazionali che spingono il TTIP vorrebbero ottenere il
risultato di depotenziare la protesta, che in questi tre anni si è
estesa a macchia d’olio su entrambe le sponde dell’Atlantico, mettendo
assieme comitati, associazioni di movimento, organizzazioni contadine e
sindacali, consumatori, cittadine e cittadini, che hanno rivendicato
trasparenza e sfidato la segretezza che ha circondato lo sviluppo del
negoziato sul TTIP.
Una campagna che denuncia il delinearsi di un nuovo quadro giuridico pericoloso per i diritti e la democrazia, nel quale
i
profitti delle lobby finanziarie e delle grandi imprese multinazionali
prevarrebbero sui diritti individuali e sociali, sulla tutela dei
consumatori, sui beni comuni e sui servizi pubblici, negando nei fatti
un modello di sviluppo e di economia attento ai lavoratori, alla qualità
e all’ambiente.
Il TTIP minaccia i diritti dei lavoratori, la tutela
dell’ambiente e la sicurezza alimentare, mette sul mercato sanità,
istruzione e servizi pubblici, pone a rischio la qualità del cibo e
dell’agricoltura e l’attività di gran parte delle piccole e medie
imprese.
Il TTIP è anche un attacco alla democrazia, permettendo alle
imprese multinazionali di chiamare in giudizio tramite strumenti di
arbitrato estranei alla magistratura ordinaria e ad esse riservati in
esclusiva, qualsiasi governo che con le proprie normative pregiudichi i
loro profitti, limitando e disincentivando di fatto l’esercizio del
diritto a legiferare di parlamenti, governi e amministrazioni locali
democraticamente eletti.
In questi tre anni anche in Italia è nata e si è diffusa la
campagna Stop TTIP, costruendo – territorio per territorio – informazione, sensibilizzazione e mobilitazione sociale.
Data la fase in cui sta entrando il negoziato TTIP, è arrivato il momento di costruire, tutte e tutti assieme,
un grande appuntamento nazionale sabato 7 maggio 2016 a Roma.
Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa
dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di
movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni contadine e
consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle
piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di
costruire assieme a noi una grande manifestazione nazionale e promuovere
iniziative di informazione dei cittadini e di approfondimento sulle
conseguenze del TTIP con la partecipazione dei diversi soggetti
coinvolti.
Per fermare il TTIP. Per tutelare i diritti e i beni comuni.
Per costruire un altro modello sociale ed economico, per difendere la
democrazia.
Tutte e tutti insieme è possibile.
CAMPAGNA STOP TTIP ITALIA
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