lunedì 27 marzo 2023

Farmacia di Calcinatello: una interrogazione segnala i disagi e chiede lumi sui lavori

Il protrarsi dei lavori di riqualificazione della farmacia comunale di Calcinatello (da tempo trasferita nel frattempo nella più periferica via Brescia)  ha indotto i consiglieri comunali della lista di minoranza In-Patto 2.0 - Vincenza Corsini, Alessandro Moratti Freschi, Annamaria Pennati, Laura Maffazioli e Vania Gobbetto - ha presentare al sindaco Nicoletta Maestri una interrogazione a risposta scritta in cui rimarcano "le difficoltà che devono affrontare i cittadini utenti della farmacia per recarsi alla disagiata sede attuale, difficoltà che perdurano dal giugno 2021".
"Preso atto che il cantiere per l’esecuzione dei lavori è stato aperto il 20 dicembre 2022, a distanza di ben quasi cinque mesi dall’affidamento alla ditta costruttrice (Determinazione n.295 del 4 agosto 2022) e, constatato che detti interventi di riqualificazione, sono stati sospesi pochi giorni dopo il loro inizio" i cinque consiglieri chiedono "di conoscere "quale sia lo stato di avanzamento dei lavori rispetto al progetto esecutivo definitivo, le motivazioni della loro sospensione e quali interventi o provvedimenti sono stati assunti in merito a quanto lamentato, nei confronti della ditta incaricata, al fine di far rispettare all’impresa, il termine dei lavori fissato al 17 agosto 2023, decorsi i 240 giorni naturali e consecutivi stabiliti contrattualmente".
In-Patto chiede anche di sapere "se e in quale misura siano stati versati acconti alla ditta assegnataria".
"A quasi due anni dal trasloco i lavori di sistemazione della vecchia sede sembrano essersi arenati, nonostante l'espletamento di tutte le procedure per l'affidamento" sottolinea il gruppo consiliare in una nota. "Non possiamo noi restare indifferenti di fronte alle difficoltà segnalate dai cittadini per il raggiungere la sede provvisoria, difficoltà aumentate anche dalla pericolosità della strada ad alta percorrenza su cui affaccia l'ingresso della farmacia unitamente all'assenza di un adeguato numero di parcheggi da riservarsi ai clienti. In questo quadro generale, le iniziali procedure di delimitazione dell'area di lavoro e la demolizione di un paio di tramezze interne ci sembrano davvero troppo poco e ci auguriamo che la nostra interrogazione possa trovare risposte finalmente positive, dopo un'attesa ormai troppo lunga".

domenica 26 marzo 2023

Il bilancio in consiglio comunale

Martedì 28 marzo alle ore 20.30 approda in consiglio comunale a Calcinato il bilancio per l’anno in corso.
Numerosi, come di consueto, sono gli argomenti posti all’ordine del giorno dal sindaco Nicoletta Maestri, quasi tutti peraltro di natura economico-finanziaria. Dopo l’esame del rendiconto generale della gestione dell’anno scorso, saranno approvate l'aliquota per l'addizionale regionale Irpef (che rimarrà invariata) e le nuove aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imu; poi verranno analizzati la Nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione per il triennio e il vero e proprio bilancio di previsione finanziario.
Nel corso della serata ci sarà anche la discussione su una interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consiliare "Calcinato In-patto 2.0" sull’annosa vicenda della chiusura al traffico di via Stazione per i lavori del Tav, arteria peraltro aperta lo scorso 18 marzo, sulla “convenzione per la gestione associata dello Sportello unico per le attività produttive” e sulle “nuove disposizioni sulla rimozione dei vincoli su aree ricomprese nei piani di zona denominati Peep concesse in diritto di proprietà o di superficie”.

sabato 25 marzo 2023

Una proposta di legge per contrastare il progetto di autonomia regionale differenziata

Anche Calcinato si mobilita a sostegno della legge di iniziativa popolare di riforma degli articoli 116 e 117 della Costituzione, volta a contrastare il progetto di autonomia regionale differenziata.
Promossa a livello nazionale dai giuristi del “Coordinamento per la Democrazia Costituzionale” e sostenuta dai sindacati della scuola (Cgil-Cisl-Uil, Snals e Gilda) nonché dall’Arci e dall’Anpi, la raccolta delle firme sta coinvolgendo chi è convinto che occorra rafforzare il ruolo dello Sato per attuare in tutto il territorio nazionale politiche pubbliche che contrastino le intollerabili disuguaglianze nel godimento di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità e il lavoro.
Alla luce anche della negative esperienze prodottesi in molte regioni in campo sanitario nella recente crisi pandemica, questa nostra proposta vuole che sia stabilito che sanità, istruzione, infrastrutture e tutela dell’ambiente debbano restare di competenza esclusiva dello Stato e che le eventuali decisioni sul ruolo delle regioni debbano essere approvate tramite una legge dal Parlamento, eventualmente sottoposta a referendum popolare. Proprio quello che, invece, vorrebbe evitare la normativa di autonomismo regionale spinto, che il ministro Calderoli sta cercando di far approvare al Governo Meloni.
Gli interessati a sottoscrivere questa iniziativa possono scriverci a linea.indipendente@hotmail.it. La proposta di legge di iniziativa popolare può essere firmata anche on line tramite Spid sul sito www.cordinamentodemocraziacostituzionale.it.

giovedì 23 marzo 2023

Lonato: no al Polo Logistico

Stamattina dalle ore 9 alle 12 il cartello di associazioni ambientaliste contrarie al progetto del Polo Logistico manifesterà al mercato settimanale di Piazza Martiri della Libertà a Lonato del Garda.
“Sono sei mesi che stiamo chiedendo al sindaco di non autorizzare il progetto di Polo Logistico che sorgerà a Lonato, al confine con Castiglione delle Stiviere, con un intervento da 93 mila mq di cui 35 mila di superficie coperta” spiega il portavoce del Comitato No Polo Logistico, Franco Tiana.
“La motivazione della nostra contrarietà - sottolinea - è dovuta a diverse criticità, comportando questa localizzazione l’ennesima erosine di suolo, un turbamento al delicato ecosistema, interferenze con la falda acquifera e ricadute pesanti sul traffico veicolare”.
Tiana ricorda poi che “la Commissione Europea nel 2018 considera fra i siti di importanza comunitaria il complesso morenico e che per la sua sensibilità ecologica e paesaggistica questa porzione di territorio è riconosciuto come appartenente ad elementi di primo livello della Rete Ecologica Regionale in qualità di ‘corridoio regionale primario a bassa o moderata antropizzazione’”.

domenica 19 marzo 2023

Assemblea al Centro Sociale Anziani

Oggi alle ore 14.30 al Centro Sociale Anziani di via Roma 1 a Calcinato è in programma l'assemblea straordinaria dei soci. 
All’ordine del giorno, fra l’altro, lo scioglimento anticipato del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti di questo che è fra i più longevi e partecipati sodalizi del volontariato sociale in paese. 
Dopo il dibattito assembleare, le elezioni per il rinnovo delle cariche si svolgeranno sabato 1 e domenica 2 aprile dalle ore 14.30 alle 18.30.

venerdì 17 marzo 2023

Domani riapre il ponte di via Stazione

Dopo oltre nove mesi di chiusura per i lavori di rifacimento nell’ambito delle opere per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, domattina alle ore 9 a Calcinato il ponte di via Stazione sarà riaperto al traffico veicolare.
Prevista dapprima a novembre 2022 e poi a febbraio 2023, la consegna dell’importante opera pubblica è ora cosa fatta. Lungo 230 metri, il nuovo ponte sostituisce quello storico di dimensioni ormai inadeguate, che come si ricorderà era stato abbattuto nella notte fra il 12 e 13 novembre.
La riapertura al traffico dell’importante struttura sulla principale arteria di collegamento fra il capoluogo e la frazione di Ponte San Marco (e quindi con la strada statale 11) consentirà di tornare ad un traffico più snello e scorrevole sulla rete viaria interurbana.
Resterà invece interdetto ancora per qualche tempo il percorso ciclopedonale, i cui lavori sono comunque anch’essi in fase di ultimazione.

mercoledì 15 marzo 2023

Concluse le pulizie del Comitato Cittadini

Sia lode e gloria alle donne e agli uomini del Comitato Cittadini, che con il loro lungo e duro lavoro hanno liberato il territorio comunale di Calcinato dalle masse di rifiuti che stagnavano, talora anche da decenni, in diverse aree.
Il coordinatore delle squadre di intervento, Valter Bellandi, ricorda che “tre anni fa il territorio era cosparso di rifiuti di ogni tipo, che erano in loco da molto tempo, senza che nessuno avesse mai fatto qualcosa per eliminarli: rifiuti stagnanti diventate vere discariche a cielo aperto”.
“Il Comitato - precisa - ha avviato un progetto dettagliato, consultando anche esperti in materia, con un accurato monitoraggio per definire i luoghi, catalogare i rifiuti da raccogliere, organizzare le uscite, ponendo massima attenzione nella loro raccolta differenziata, delimitando i materiali raccolti ed etichettandoli, per poi fare la fotosegnalazione via mail agli uffici comunali preposti”.
Non solo: “nei giorni successivi alla raccolta, i nostri referenti continuavano il controllo verificando che i cumuli non aumentassero, incentivando l’abbandono. Cosa che non si è mai verificata: spesso i rifiuti raccolti sparivano”.
Qualche dato rende l’idea della colossale operazione di pulizia; “240 uscite sul territorio, 75 cittadini sul campo a rotazione per circa 5 mila ore complessive di attività gratuita, durante le quali 3 mila sacchi sono stati riempiti di ogni genere elettrodomestici, accessori elettronici, pneumatici, scarti di lavorazione edile, ferraglia, attrezzature. Ora, dopo tre anni di imponente lavoro, il territorio è finalmente sgombro da rifiuti pesanti, anche se rimane la piaga dei ‘rifiuti da lancio’, divenuto prassi per ignoranti che sanno di poterla fare franca”.
Bellandi ringrazia “chi quotidianamente ci segnalava luoghi di abbandono e degrado, chi ha partecipato gratuitamente alle raccolte, il Comune di Calcinato per il supporto dato nel recupero dei rifiuti con tempestività, la Polizia Locale intervenuta ogni volta che abbiamo avuto l’esigenza di effettuare rilievi, le numerose aziende locali che ci hanno dato ristoro, regalato sacchi e spronato all’azione”.
La presidente del Comitato, Laura Corsini, informa che “le segnalazioni ricevute d'ora in poi verranno girate via pec all’amministrazione comunale che, tramite operatori ecologici, ditte specializzate o volontari, continuerà a tenere pulito il territorio com’è ora”, concludendo che “tutte queste attività di raccolta hanno creato legami, amicizie, simpatie, condivisione, ma hanno costituito soprattutto uno splendido esempio di cittadinanza attiva”.

martedì 14 marzo 2023

Cantilena del caduto

Sono nato, siamo nati,
e abbasso quelli smorti ,

e chi è morto ha sempre torto…
Nato, nato, uniformato,

           all’ingrasso
                            e rieducato.
Raddrizzammo tutti i torti,
riformato sia vietato,
siamo in tanti forti e morti.
.......................
“Caro, armato sei andato...,
più che carro armato amato,
nella fila, e fucilato,

.....e plurime lacrime d’unanimi anime

costato”.

“Con lo Stato sono stato,
e alla fine fermo, immobile e arrestato

son restato,
con in bocca una manciata,
terra rossa ed amarezza,
nella fossa quasi fosse 

                              un’ancia guasta,
senza note e senza fiato”.

“Nato, ero nato, non malato,
ma con la morte giovane
nel fato,
sub glareæ strato[1] posato,
e, alla fine,
riposato”.

Deo gratias[2],
le bestemmie contraffatte
dai tanti vossia dette,
ed anche scritte,
confermate,  e controfirmate
dai venduti vip di turno
sulle carte e sui giornali
             e intonate stonate
                            nei telegiornali
da vocianti ammaestrati
sotto metri e metri grevi
più non le sentirò,
e le vostre inutili parole,
le vostre facce, livellate, pulite e puttane,
più non le vedrò. 


Mario Pietro Zani, 2023



[1] = sotto uno stato di ghiaia

[2] = grazie a Dio

venerdì 10 marzo 2023

"Ancora come un tempo..."

Sale la preoccupazione nelle scuole bresciane per i diversi episodi di intimidazione politica subiti in questi giorni. Il collettivo Onda Studentesca chiama a raccolta tutti i giovani per una manifestazione antifascista che si terrà sabato 11 marzo dalle ore 15.30 alle 17.30 in Piazza Paolo VI "contro le iniziative neofasciste presenti nelle scuole della nostra città come il volantinaggio al liceo De André e gli striscioni agli istituti superiori Castelli e Mantegna".
"E' importante esserci - spiegano i ragazzi del collettivo - perché il clima che si sta creando in questo momento nel paese è davvero preoccupante. L’antifascismo è un dovere morale di ogni essere umano perché garantisce una società, e quindi anche una scuola, libere. Storicamente è dall’indifferenza che sono nate violenze, discriminazioni e dittature: noi non siamo indifferenti e invitiamo tutte e tutti a partecipare”.

giovedì 9 marzo 2023

Strage di migranti in mare, sabato una manifestazione a Crotone e un presidio a Brescia

La Brescia solidale non resta indifferente alla tragedia del mare di Cutro, nelle cui acque lo scorso 26 febbraio è avvenuto l’ennesimo naufragio di una barca di migranti, per lo più afghani, pakistani e siriani.
Per sensibilizzare la cittadinanza sul disastro, costato la vita a oltre settanta persone, il cartello di associazioni Restiamo Umani in collaborazione con Mediterranea Saving Humans e Uno Collective, organizza per sabato 11 marzo dalle ore 17.30 alle 19.30 in Piazza Paolo VI un “presidio antirazzista e antifascista”, in concomitanza con la manifestazione nazionale indetta per quel giorno a Crotone dalla Rete 26 febbraio.
“Saremo anche noi in piazza – spiegano i promotori della mobilitazione – per chiedere verità e giustizia sulla strage di Cutro e su tutte le stragi di migranti, per dire no alle passerelle del governo e di chi ha costruito il suo consenso usando parole disumane e colpevolizzando le vittime, per fermare la criminalizzazione delle ong e dei salvataggi in mare, per la creazione di canali di ingresso liberi e sicuri, per la fine di ogni politica discriminatoria verso i migranti”.

martedì 7 marzo 2023

L'8 marzo

L'8 marzo, ripetiamolo ancora una volta, non è un giorno di festa, ma di memoria e di lotta.
E' il giorno in cui ricordiamo tutte le donne vittime di oppressione, violenza, morte.
E' il giorno in cui ricordiamo che una società che spacca l'umanità in due e pretende di ridurne la metà a eterna serva dell'altra metà, è già una società fascista.
E' il giorno in cui ci diciamo ancora una volta le ragioni per cui solo la lotta di liberazione delle donne libera l'umanità intera, poiché il potere patriarcale e maschilista è la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze che affliggono l'umanità.
Ogni giorno è l'8 marzo.
Con volto e con voce di donna la nonviolenza è in cammino.

domenica 5 marzo 2023

Cinque di marzo del ‘43


Cinque di marzo del '43
Nel fango le armate del duce e del re
Gli alpini che muoiono traditi lungo il Don
Cento operai in ogni officina
Aspettano il suono della sirena
Rimbomba la fabbrica di macchine e motori
Più forte è il silenzio di mille lavoratori
E poi quando è l'ora depongono gli arnesi
Comincia il primo sciopero nelle fabbriche torinesi
E corre qua e là un ragazzo a dar la voce
Si ferma un'altra fabbrica, altre braccia vanno in croce
E squillano ostinati i telefoni in questura
Un gerarca fa l'impavido ma comincia ad aver paura
Grandi promesse, la patria e l'impero
Sempre più donne vestite di nero
Allarmi che suonano
In macerie le città
Il dieci marzo, il giornale è a Milano
Rilancia l'appello il PCI clandestino
Gli sbirri controllano
Fan finta di sapere
Si accende la boria delle camicie nere
Ma poi quando è l'ora si spengono gli ardori
Perché scendono in sciopero centomila lavoratori
Arriva una squadraccia armata di bastone
Fa dietro-fronte subito sotto i colpi del mattone
E come a Stalingrado, i nazisti son crollati
Alla Breda rossa in sciopero, i fascisti son scappati.

venerdì 3 marzo 2023

Processo a Maria la Medica: caccia alla strega domani a Calcinato

La tragica storia di Maria la Medica a Calcinato esce dall’oscurità grazie allo storico Silvio Ferraglio, che ha rinvenuto in un armadio dell’Archivio Vaticano a Roma gli atti del processo a quella povera donna condannata come strega nel 1480.
Maria tornerà a rivivere in paese sabato 4 marzo, quando all'Auditorium Don Bertini quel documento sarà presentato per iniziativa del Comune.
“Si tratta di sette fogli scritti a mano fronte e retro” dichiara Ferraglio, che inquadra la vicenda: “Padre Giovanni da Orzinuovi, francescano che stava nel convento di Calcinatello, presenta il 14 marzo 1480 all'Inquisizione di Brescia una denuncia a carico di Maria da Calcinato, detta ‘la medica’ per la sua sospetta attività di curatrice. A parlargli delle presunte pratiche stregonesche della donna è stato il contadino Santo Romanelli, presso il quale Maria svolgeva lavori saltuari. Di madre vicentina e nata a Tignale intorno al 1440, è da lui quando non è impegnata come ‘fameia’ (malghesa - ndr) stagionale nella Bassa: svolge mansioni di fatica in cascina e arrotonda le scarse entrate con l’attività abusiva di levatrice e curatrice, anche nei dintorni”.
“Dopo aver raccolto informazioni - spiega - il tribunale ne ordina l'arresto il 17 settembre, mentre è al lavoro in una cascina di Remedello; portata a Calcinato, dove sarebbero avvenute le pratiche, invia sul posto il padre inquisitore Antonio Petroselli, Provinciale per la Lombardia dell'Ordine dei Carmelitani Predicatori, un fanatico impegnato in frenetiche attività di spionaggio, compilazione di liste, arresti e processi contro presunte streghe ed eretici”.
“Il processo a Maria è il suo banco di prova” sottolinea. “Mentre lei è detenuta in una cantina della cascina, comincia l'escussione dei teste, principalmente altri due lavoranti nella stessa proprietà. Maria si dichiara innocente. Sulle prime le uniche accuse sono quelle di aver causato per incantamento la morte di due bestie e di alcuni alberi da frutto, ma poi, su indicazione dell’inquisitore, si delinea l'accusa più grave: aver provocato durante la sua attività di levatrice la morte di almeno 15 neonati e averne dissepolti altri 12 fra Bedizzole, Calcinato, Lonato ed Esenta, per l’esercizio di pratiche divinatorie, in particolare avrebbe compiuto gli efferati delitti per asportarne i cervelli e seppellirli presso le radici di alberi di noce (il cervello, con le sue sinapsi e condotti, ricorda nella forma un gheriglio)”.
Maria dapprima mostra di non capire, poi nega decisamente. “Si passa quindi alle torture: le vengono inflitte quella della corda e poi quella del cavalletto. Dopo alcuni giorni cede e confessa ogni addebito, dicendosi istigata dall'influsso maligno del demone Lucibello, rimettendosi alla clemenza e al perdono dell'Inquisizione. Confessa di essersi recata dal 1466 tre volte la settimana ai sabba tenuti in un luogo indicato come ‘prato delle delizie’ dove in una grotta avrebbe rinnovato la sua fedeltà a Lucibello sacrificando prima un gallo, poi un cane e infine un bimbo” racconta lo storico.
Essendosi pentita e confessata, le viene risparmiata la condanna al rogo: “La sentenza è letta di sera, in un prato affollato. Petroselli annuncia che la strega sarà rinchiusa nel carcere cittadini della Pallata. La stessa scena si ripete in città, in piazza del comune. Da rea confessa di pluriomicidi, non può sfuggire al braccio secolare della giustizia, che la condanna a morte per impiccagione. Ma non salirà il patibolo poiché muore ancora in custodia, per le torture subite” conclude.
Dopo l’introduzione di Ferraglio, sabato sul palco reciteranno Giovanni Bellini, Paola Danieli e Domenico Gorno, per la regia di Osvaldo Romano. L’appuntamento è alle ore 20.30.

lunedì 27 febbraio 2023

Elly Schlein cambierà il PD?

A sorpresa Elly Schlein ha vinto ieri le primarie del Partito Democratico.
Sembra una buona notizia per quella forza politica tanto in affanno.
Noi la conoscemmo dieci anni fa grazie alla nostra cara Anna Quinzani - che ne segui la parabola politica nazionale, fino all'approdo in "Possibile" - e già allora ci sembrò che con quella sua aria da brava ragazza la Schlein (ma nessuno dei suoi la chiama così: per tutti è Elly) potesse forse portare aria nuova in quella sala di pachidermi, giurassici e no.
Adesso la ragazza di allora è alla guida, del PD. Vediamo se continuerà a prevalere il contesto del castello dei destini incrociati oppure se, per una volta, qualcuno (qualcuna, pardon) riuscirà a scrivere il suo, di testo, ricollocando a sinistra la più grande - e quindi ineludibile per tutti - forza politica del nostro Paese.
Come primi passi ci aspettiamo, almeno per non deludere le migliaia di compagni che l'hanno votata senza condividere nulla dell'attuale linea politica del suo partito, che almeno su tre cosette cambi tutto.
Che venga riaffermato il tradizionale pacifismo della sinistra italiana: no alla guerra in Ucraina e a chi la alimenta, sì alla preparazione di una Conferenza di Pace sotto l'egida dell'Onu, da tenersi in uno dei Paesi non allineati.
Che si contrastino le politiche migratorie del Governo, passando da una amministrazione passiva dell'accoglienza (che contrasta le ong più che gli scafisti) a una gestione attiva e solidale di un fenomeno ineludibile.
Che si rimettano al centro dell'azione le politiche per l'occupazione, uscendo dalla sudditanza al padronato, chiudendo la stagione del Job Act, proponendo un salario minimo per tutte e tutti, ricollocandosi senza equivoci dalla parte dei lavoratori, perché è da lì che la sua gloriosa storia proviene.
PS - In controtendenza rispetto al dato nazionale, a Calcinato Bonaccini ha battuto la Schlein 95 a 83. "La grazia o il tedio a morte del vivere in provincia"?

mercoledì 22 febbraio 2023

Tre attiviste per la pace domenica a Brescia

Nell'ambito della Campagna di "Obiezione alla guerra" e della mobilitazione "Europe for Peace", Il Movimento Nonviolento ospita in questi giorni in Italia tre esponenti dei movimenti per la pace dei paesi coinvolti nel conflitto.
Kateryna Lanko (Pacifist movement – Ucraina), Darya Berg (Go by the forest – Russia) e Olga Karach (Our House – Bielorussia) sono tre donne (i maschi non possono uscire dai confini a causa della mobilitazione e del reclutamento) che rappresentano le associazioni degli obiettori di coscienza.
Anche in Ucraina, in Russia, in Bielorussia sono in molti a  credere nella nonviolenza come possibilità di resistenza civile. Ci vuole ancora più forza per difendersi senza armi in mano, per amare la propria patria senza odiare quella altrui. 
Stamattina le tre donne saranno all'Udienza Pontificia in Vaticano e domenica 26 verranno a Brescia per partecipare alla manifestazione con il sindaco Emilio Del Bono e il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana. L'appuntamento sarà alle ore 15.30 in largo Formentone.

sabato 18 febbraio 2023

Discarica Gedit: un nuovo ampliamento?

Ci giunge la notizia che nei giorni scorsi a Calcinatello la ditta Gedit ha presentato una richiesta di ampliamento della discarica per rifiuti che gestisce in via Cavicchione.
Per ottenere il rilascio di tale autorizzazione sono necessari l'Autorizzazione integrata ambientale (autorità competente la Provincia di Brescia), il permesso di costruzione delle relative opere (che dovrebbe essere rilasciato dal Comune) e la valutazione del progetto relativo alla prevenzione di eventuali incendi, rilasciabile dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
Chiediamo a tutte e a tutti di mobilitarsi, con tutti i mezzi nonviolenti e giuridici a disposizione, per impedire che si consenta questo ennesimo ampliamento in un territorio già pesantemente martoriato da cave, discariche, problemi odorigeni, alta velocità ferroviaria, impianti e realtà di trattamento rifiuti ad elevato impatto ambientale.
Le osservazioni al progetto possono essere spedite via fax al numero 030/3748482 o per posta certificata all'indirizzo indirizzo:ambiente@pec.provincia.bs.it.
Chi le inoltra è pregato di inviarcene copia alla mailbox linea.indipendente@hotmail.it: daremo ad esse la massima pubblicità.

mercoledì 15 febbraio 2023

Vorrei comprare una strada

Quante lamentele si sentono in questi ultimi giorni per la mancata apertura di via Stazione, all’altezza dell’autostrada, a causa dei lavori per la realizzazione dell’Alta Velocità, tratto BS–VR! 
Dalla chiusura, lo scorso anno, molteplici cittadini hanno dovuto utilizzare via Rovadino o via Cavour per raggiungere il capoluogo. Viceversa, in uscita, o l’una in direzione Lonato o l’altra per Brescia. Dobbiamo render merito a Cepav (il general contractor che sta realizzando l’opera) se via Stazione è stata interrotta solamente l’anno scorso, qualcuno aveva ventilato l’ipotesi della chiusura della via di comunicazione da subito; fortunatamente ciò non si è verificato. 
L’automobilista medio calcinatese lamenta l’inconveniente per il maggior tempo trascorso in automobile; analizzando il grado di istruzione dell’utente, quest’ultimo si lamenta anche per il consumo di combustibile in più che deve quotidianamente utilizzare; quindi una rimostranza di fatto economica per il maggiore esborso finanziario. Considerando che negli ultimi sei mesi, a causa della guerra, si è verificato un notevole apprezzamento dei prezzi dei combustibili alla pompa, ciò ha aumentato la critica nei confronti di questa sfavorevole congiuntura astrale… 
Le conosciutissime accise sui carburanti permangono e, anche se soloni televisivi dichiarano espressamente che nella quota che compone l’accisa non esiste la voce “disastro del Vajont”, esiste però la guerra di Abissinia e questo non sposta di molto il tiro, anzi lo ridicolizza. 
Analizzando ulteriormente l’automobilista calcinatese, troviamo uno sparuto 0,9% di popolazione automunita che lamenta il fatto che, considerando il vetusto parco-auto in circolazione, le vetture attualmente hanno un’emissione in atmosfera di 200-250 g/km di CO2. Negli orari di punta, sia al semaforo di via Cavour, sia a quello di via Carlo Alberto, si formano rallentamenti inevitabili. Se a ciò sommiamo i valori del Pm 2,5 e Pm 10, troveremo dei dati sconfortanti; tonnellate di CO2 sversate nel nostro malandato ambiente. 
La nostra provincia già detiene dei dati da record per quanto riguarda i valori di inquinamento e indici a due cifre per tumori legati a determinate patologie respiratorie. Non sarà certamente quel risicato centinaio di camion giornaliero che circola sulle nostre strade e che movimenta tonnellate e tonnellate di terra e sabbia ad aumentare l’inquinamento atmosferico (sic!). 
La popolazione, che oggi si lamenta per la strada a vuoto per raggiungere Calcinato, dov’era quando quei quattro facinorosi di NO TAV gridavano inascoltati all’ecatombe? 
Avendo coscienza dell’inquinamento, lo si percepisce: osservi i mezzi pesanti che inondano le nostre strade periferiche, noti la polvere che staccandosi da terra sale verso l’alto disperdendosi tutta intorno, vedi montagne di sporco a bordo strada, carta, plastica, cellophane e quant’altro. Bisognerebbe avere il paraocchi e far finta di nulla cosicché lo scempio che si sta perpetrando nella campagna del nostro martoriato comune non lo si vedrebbe. Come non si vedrebbe l’immensa fetta di suolo vocato per i vitigni di Lugana che è stato immolato al sacro altare dell’Alta Velocità; ma per il buonsenso non c’è mai tempo: si sta continuamente parlando di una stazione ferroviaria del Garda per veicolare le migliaia di turisti, stranieri e non, che in estate scorrazzano sul nostro lago. Altro suolo e altre bugie: che alta velocità sarebbe se interrompi la corsa a metà strada tra Brescia e Verona? Già esistono due stazioni ferroviarie turistiche: Desenzano e Peschiera del Garda. Il treno toglierebbe le autovetture dalle strade (ulteriore bugia!)! ma perché allora chiedi di implementare le corsie dell’autostrada Milano-Venezia? Mettetevi d’accordo una buona volta. 
Sta di fatto che l’apertura del cavalcavia di via Stazione era previsto per il 14 di febbraio e qualcuno aveva già nominato il ponte di San Valentino, qualcuno addirittura aveva pensato a un corrimano con i lucchetti appesi come fanno gli innamorati sul ponte Milvio a Roma. Ora, il ponte non è ancora stato riaperto; speriamo che ciò non avvenga il 10 di marzo, è San Macario e non mi suona tanto bene, neppure il 17 di marzo, San Patrizio, non vorrei che qualche compaesano si metta a scavare per trovare il famoso pozzo.
Giulio Botticini

martedì 14 febbraio 2023

Con l’odio non si rinnova il mondo

Conosciamo abbastanza le condizioni strazianti materiali e morali in cui si trova il proletariato, per spiegarci gli atti di odio, di vendetta, ed anche di ferocia che potranno prodursi… Comprendiamo come possa accadere che, nella febbre della battaglia, nature originariamente generose ma non preparate da una lunga ginnastica morale, molto difficile nelle condizioni presenti, perdano di vista lo scopo da conseguirsi, prendano la violenza come fine a se stessa e si lascino trascinare ad atti selvaggi.
Ma altro è comprendere e perdonare certi fatti, altro è rivendicarli e rendersene solidali. Non sono quelli gli atti che noi possiamo accettare, incoraggiare ed imitare… In una parola dobbiamo essere ispirati dal sentimento dell’amore per gli uomini, per tutti gli uomini… L’odio non produce amore, e con l’odio non si rinnova il mondo; e la rivoluzione dell’odio, o fallirebbe completamente, oppure farebbe capo ad una nuova oppressione.
Errico Malatesta

giovedì 9 febbraio 2023

Tav: quando riaprirà il cavalcavia di via Stazione?

Apprendiamo dai social e dal sito del Comune che il cavalcavia di Via Stazione a Calcinato non verrà riaperto nemmeno il 14 febbraio.
Seconda proroga dopo quella dello scorso 30 novembre e quel che lascia sconcertati è che il comunicato del Sindaco non fornisce una data certa di riapertura, lasciando i cittadini nel dubbio e nel timore di una possibile terza proroga.
Solo nell’ordinanza di proroga dell’ulteriore modifica della viabilità avremo la prossima data presunta di apertura.
Certi e sicuri sono i disagi già patiti dai cittadini così come il loro acutizzarsi, se si pensa che il cavalcavia è chiuso, ormai, dal giugno 2022. Viabilità modificata: rallentamenti nelle ore di punta sulle deviazioni obbligate su Calcinatello e via Rovadino per chi deve raggiungere il capoluogo o la frazione di Ponte S. Marco, per non parlare dei costi di carburante derivanti dal fatto, innegabile, che il percorso si è necessariamente allungato.
Come gruppo di minoranza In-Patto 2.0, essendo fortemente preoccupati per il silenzio e l’inerzia dell’amministrazione, abbiamo presentato lo scorso 30 novembre, all’annuncio che il ponte non sarebbe stato aperto fino al 14 febbraio 2023, un’interrogazione consiliare per comprendere lo stato dell’arte e, più in generale, gli sviluppi della cantieristica che impattano e impatteranno sempre di più sul nostro territorio e sulla mobilità delle persone.
Preso atto della generica risposta dell’amministrazione, peraltro pervenuta solamente a metà gennaio, e preoccupati per lo stato di avanzamento del cantiere che, dall’osservazione quotidiana e per le conoscenze in nostro possesso, lasciava pochi dubbi rispetto alla possibilità di una apertura del ponte in occasione della festività di S. Faustino, abbiamo chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo aperta alla partecipazione dei componenti le commissioni Urbanistica-Lavori Pubblici e Sicurezza.
Davanti ad una grande opera che interessa oltre 7 km del territorio comunale e che prevede tempi di attuazione di circa un decennio, il nostro intento era quello di ottenere un’informativa generale e di prospettiva sulla cantieristica di questa infrastruttura, che ci consentisse di dare risposta alle molte domande dei cittadini, una risposta informata e condivisa con l’Amministrazione. Ecco, una risposta chiara e condivisa rispetto ad un’opera che è al di là e al di sopra delle appartenenze politiche, un’informazione che l’Amministrazione non ha saputo dare in modo chiaro sin dall’inizio lavori, considerati le molte domande e il malumore che si registrano attorno all’opera.
Il sindaco ci ha risposto ricorrendo a quanto previsto dal regolamento del consiglio comunale e, di fatto, negando la presenza dei membri delle commissioni per poi annunciare, nell’arco delle successive 24 ore, la notizia dell’ulteriore proroga della chiusura del cavalcavia di via Stazione al rammarico e disappunto di un post.
E, mentre Sindaco e Giunta si rammaricano per un ponte che ancora non riapre, c’è già chi mormora che la situazione potrebbe diventare ancora più drammatica se venisse chiusa anche la via Cavour a Calcinatello per l’inizio dei lavori già in progetto.
Vincenza Corsini, capogruppo della lista In-Patto 2.0

sabato 4 febbraio 2023

Domenica 12 e lunedì 13 al voto per la tutela dell’ambiente, la difesa di sanità e scuola pubbliche, un lavoro libero dallo sfruttamento

Ci ripetiamo dichiarando che non abbiamo mai pensato di limitare al voto nelle elezioni la nostra partecipazione politica. Lavoriamo da 40 anni ogni giorno per migliorare la qualità dell'ambiente, del lavoro, della salute e della vita delle persone che abitano il pianeta.
Preoccupati dalla crescente sfiducia nell'impegno e dalla forte inclinazione ad astenersi, invitiamo però tutte e tutti a recarsi alle urne il 12 e 13 febbraio per le elezioni regionali della
Lombardia, compiendo un piccolo atto di resistenza umana contro il progressivo consolidamento di un fascismo nuovo e drammatico, che non ha più bisogno del manganello per imporre la propria dittatura, che cresce nell’indifferenza e coniuga l’intolleranza con lo sfruttamento.
Anche nelle urne è necessario rafforzare la voce di chi in Consiglio Regionale lavorerà sodo per la tutela del territorio, per la fuoriuscita dal sistema capitalista e dai suoi progetti di oppressione e di morte, per la difesa della sanità e della scuola pubbliche, per la liberazione del lavoro dallo sfruttamento e per la valorizzazione della cultura.
Insomma, posti di fronte al diritto-dovere del voto, crediamo sia giusto affrontarlo con serietà, coraggio e determinazione. Consapevoli che il 14 febbraio riparte entusiasmante il viaggio lungo le imprevedibili strade del mondo, per accrescervi in letizia pace, giustizia e libertà.

mercoledì 1 febbraio 2023

Un altro incendio all’ex Efercal: che fare?

A Calcinato l'area ex Efercal, dove c'era fabbrica di calze dismessa da decenni in via don Minzoni, è finita ancora una volta nel mirino dei vandali. Ieri pomeriggio pare che un gruppetto di malintenzionati sia entrato abusivamente nel sito e abbia dato fuoco a mucchi di sterpaglie, macerie e rifiuti: le fiamme sono presto divampate e hanno allargato l'incendio a dismisura, innalzando sopra il paese una densa nube nera.
Immediato l’intervento degli agenti della Polizia intercomunale e di una pattuglia con autobotte dei Vigili del Fuoco, che hanno prima circoscritto e poi agevolmente domato le fiamme.
Fino a tarda sera era evidente nell'aria di tutta la zona una forte puzza, dovuta alla quantità di rifiuti di vario genere che sono stati incendiati.
Collocato accanto alla Chiesa Parrocchiale, l'edificio è da molto tempo in stato di abbandono, pur sorgendo nelle vicinanze dell'Oratorio Don Bertini, della Casa di Riposo, della scuola dell’Infanzia Nascimbeni e della primaria Ferraboschi.
Ogni tanto qualcuno vi si intrufola: lo stabile è stato già teatro di due incendi nel 2018 e nel 2020, mentre nel 2015 un 12enne era caduto dal tetto dell'edifico dopo essere entrato per giocarvi con altri coetanei. L’area alla fine del 2020 era stata oggetto anche di un esposto del Codacons, che segnalava la pericolosità dei materiali in essa presenti.
A Calcinato sono in molti a chiedersi cosa fare, giunti a questo punto. Noi una proposta l'abbiamo. Se il Comune ne acquisisse la proprietà, si potrebbe abbattere l’edificio che ospitava il calzificio, bonificare l'area e realizzarvi un grande parco pubblico a disposizione dei bambini delle scuole, degli anziani della Casa di Riposo e - più in generale - di tutta la cittadinanza.
Fino agli anni ’60 quella zona presentava dal punto di vista paesaggistico una vocazione eminentemente agricola. Insieme alla Boschina posta ad est della collina, essa costituiva un preciso elemento di riconoscibilità sotto il profilo ambientale, che necessitava di essere sottoposto ad una rigorosa salvaguardia.
Nell'epoca del boom economico tuttavia, a seguito della dichiarazione di Calcinato quale “zona depressa”, l’area venne venduta a prezzi irrisori, dando inizio alla sua trasformazione in zona industriale, operazione certamente discutibile sul piano etico ed ecologico ma per certi aspetti comprensibile se inserita in un contesto geoeconomico fortemente segnato da una vocazione sviluppista collegata alle necessità di incrementare l’occupazione in sede locale.
Nel periodo immediatamente seguente l’insediamento dell’opificio, si assistette a ripetuti ampliamenti del sito produttivo, ormai avviato a rappresentare una ingombrante presenza architettonica a ridosso del centro storico. I successivi sviluppi urbanistici assunti dal nostro paese e le ben note vicende che hanno condotto alla cessazione del'attività produttiva in quella sede offrono ora l’occasione di riqualificare completamente questa area.
L’amministrazione comunale non può non cogliere l’occasione per ripristinare nella zona l’antico equilibrio (preesistente alle devastazioni dettate dalla logica sviluppista) tra il centro storico e il verde ambientale.
La proposta che avanziamo è chiara e semplice. Chiediamo la trasformazione del sito in un’area ad utilizzo pubblico, con vocazione esplicitamente ecologico-ricreativa. Ciò è possibile demolendo gran parte della volumetria esistente (lasciandone quindi una esigua parte, da destinare ad uso infrastrutturale) e sostituendola con la creazione di un parco pubblico, che ospiti percorsi verdi attrezzati, uno stagno acquatico, un chiosco e un'area per attività di aggregazione sociale e conviviale.

sabato 28 gennaio 2023

Mercoledì aprono le iscrizioni al nido Magica Bula

Da mercoledì 1° febbraio fino a venerdì 31 marzo a Ponte San Marco saranno aperte le iscrizioni per l'asilo nido comunale Magica Bula per l'anno scolastico 2023/2024. Il modulo per la richiesta di iscrizione è disponibile presso la sede del nido in via Stazione oppure è scaricabile on line. Il servizio è rivolto principalmente ai bambini residenti sul territorio di Calcinato di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni; si svolge dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 16.30 e fino alle 17.45 solo per i bambini con certificate esigenze lavorative da parte dei genitori. E' possibile formulare sia la richiesta di frequenza a tempo pieno sia la frequenza part-time.
Per maggiori informazioni è possibile visitare la struttura nelle giornate di sabato 4 febbraio e 4 marzo prendendo appuntamento telefonando allo 030/9636195 oppure all'Ufficio Servizi Sociali ai numeri 030/9989221 o 030/9989236 oppure via mail all'indirizzo servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.

giovedì 26 gennaio 2023

Ritrovarsi senza medico di base da un giorno all’altro

Sono oltre millesettecento i pazienti, per lo più di Calcinato ma ce ne sono alcuni anche dai comuni vicini, che sono in cerca di medico di medicina generale, dopo aver appreso che il dottor Massimo Golfré Andreasi – oltre 30 anni di onorato servizio sul territorio – ha raggiunto la pensione.
L’ultimo giorno di lavoro per lui sarà sabato 28 gennaio e il cartello di Ats appeso nella bacheca del suo ambulatorio è inequivocabile, invitando gli assistiti “a effettuare una nuova scelta”, per operare la quale indica poi orari, luoghi, recapiti e modalità.
Comprensibili i disagi dei cittadini, che in questi giorni si stanno affrettando per trovarne uno nuovo, considerato anche il fatto che da qualche tempo la situazione nei comuni del nostro distretto non è delle più rosee, dovendo tutti i medici già seguire un gran numero di pazienti.
Sembra che il dottor Golfré Andreasi avrebbe voluto proseguire per altri due anni la propria attività, unanimemente apprezzata, ma questa possibilità - che sul territorio nazionale avrebbe consentito ai medici fino ai 70 anni la continuazione del loro lavoro per un biennio - non era poi stata inserita nel cosiddetto “decreto milleproroghe” recentemente approvato e pertanto dalle autorità sanitarie il diniego gli sarebbe giunto solo all'ultimo momento, il che spiega il brevissimo tempo intercorso fra la comunicazione e la cessazione. 
Un drappello di cittadini ha nel frattempo lanciato anche una petizione popolare per sollecitare l’ente competente sanitarie a un ripensamento: “Chiediamo gentilmente il differimento dell’entrata in quiescenza del dottor Golfré Andreasi Massimo, come da lui più volte richiesto, considerando che gran parte dei mutuati presso di lui va incontro a notevolissime difficoltà nel ricollocamento della propria posizione sanitaria presso uno degli altri medici di medicina generale operanti sul territorio, tutti con un gravoso carico di mutuati che seguono da tempo”. Chi intendesse sottoscrivere la raccolta di firme può scriverci una e-mail oppure telefonare al numero 380.2197092.

sabato 7 gennaio 2023

A Brescia tornano a manifestare i pacifisti

In concomitanza con il dibattito previsto in aula al Senato per martedì 10 gennaio a partire dalle ore 16.30 sulla conversione in legge del decreto 185 del 2 dicembre 2022 che autorizza la cessione di armi all’Ucraina per tutto il 2023, anche i pacifisti bresciani si mobilitano.
“Per protestare contro la fornitura di armamenti italiani all’Ucraina e chiedere un impegno dell’Onu per una soluzione pacifica del conflitto armato che vede opporsi la Russia e la Nato - scrive in una nota il cartello di associazioni “Donne e Uomini contro la guerra” - invitiamo tutte le realtà di movimento e tutti i cittadini che non vogliono essere complici di questo sistema guerrafondaio a manifestare sotto la Prefettura di Brescia martedì 10 dalle ore 16 alle 19.

lunedì 2 gennaio 2023

Per il centenario milaniano

Quest’anno si celebra il centenario della nascita di don Lorenzo Milani, venuto alla luce a Firenze il 27 maggio 1923 in una colta famiglia borghese.
Dopo aver trascorso una infanzia e un'adolescenza privilegiate, interruppe gli studi artistici a vent'anni per entrare in seminario: diventò prete e cercò di vivere il Vangelo aprendo nel 1947 a San Donato di Calenzano una scuola popolare per giovani operai e contadini. Nel 1954 fu nominato priore a Barbiana, una piccola parrocchia di montagna dove ripeté l'esperienza fondando una scuola per i ragazzi poveri che avevano finito le elementari. Ad essi il sacerdote dedicò completamente gli ultimi tredici anni della sua vita, nel lavoro quotidiano per una scuola democratica e per l’obiezione di coscienza al militarismo e alla violenza.
Nel 2023 a don Milani saranno dedicati in tutto il mondo manifestazioni e convegni. A Brescia il Centro per la nonviolenza e a Montichiari l’Istituto statale Don Milani faranno la loro parte. Chi intendesse contribuire alla preparazione delle attività e iniziative in allestimento per attualizzarne il messaggio può telefonare al 328.9683409.
Per prepararsi adeguatamente si possono invece leggere i suoi testi, pubblicati dalla Libreria editrice fiorentina: "Esperienze pastorali", il libro fatto ritirare dal commercio dal Sant’Uffizio nel 1958 e successivamente riabilitato, le prodigiose lettere ai cappellani militari e ai giudici (raccolte nel volume "L'obbedienza non è più una virtù") pietre miliari della letteratura nonviolenta, la rivoluzionaria "Lettera a una professoressa", scritta pochi mesi prima di morire con i suoi ragazzi di Barbiana, in cui condensa i risultati di quella straordinaria esperienza.