venerdì 1 settembre 2023

Ampliamento Gedit: il Comune tratta, noi no!

In cambio dell'ampliamento dell'impianto di via Cavicchione a Calcinatello che, con la nuova autorizzazione, potrà gestire altri rifiuti classificati come “non pericolosi”, con la produzione di combustibile solido secondario da considerare come rifiuto speciale, il Comune è sceso a trattare con la ditta per definire le compensazioni.
Dai fitti carteggi dei giorni scorsi emerge la proposta di realizzare una serie di impianti di depurazione dell’aria, da installare nei diversi edifici scolastici. Si tratta, in particolare, di impianti di rigenerazione e purificazione dell’aria a biomassa che troverebbero posto in dieci plessi: la scuola media Dante Alighieri, le scuole dell’infanzia Marini e Nascimbeni e l'elementare Ferraboschi di Calcinato, l’asilo nido Magica Bula, la materna Bianchi e l'elementare Pedrini-Carloni di Ponte San Marco, l'elementare Agosti e le scuole dell’infanzia Munari e Mazzoleni di Calcinatello.
Non possiamo che ribadire la nostra ferma opposizione a quanto sta accadendo. Altri rifiuti giungeranno in una zona del nostro territorio da decenni già pesantemente martoriata da cave, discariche, problemi odorigeni, alta velocità ferroviaria, impianti e realtà di trattamento rifiuti ad elevato impatto ambientale. 
Non è possibile accettare alcuna compensazione a tutto ciò! 
Invitiamo il sindaco e la giunta municipale a riflettere bene su quello che stanno facendo e la cittadinanza a mobilitarsi contro questa ipotesi di scambio che si profila all'orizzonte: se è importante purificare l'aria che respireranno al chiuso i nostri bambini, non lo è ancor di più salvaguardare la qualità dell'aria che tutti noi respiriamo all'aperto? 
Anche la minoranza consiliare della lista “In Patto 2.0” sta facendo sentire la sua voce. In una lettera alla Provincia, i consiglieri Vincenza Corsini, Alessandro Moratti Freschi, Annamaria Pennati, Laura Maffazioli e Vania Gobbetto esprimono la loro “preoccupazione per il progetto relativo alla realizzazione di un nuovo impianto sul nostro territorio”.
“Ancora una volta - osservano - siamo costretti a ribadire le nostre inquietudini circa la concentrazione degli insediamenti impattanti in un territorio già fortemente compromesso, un territorio per cui appare evidente l’assenza della valutazione degli impatti cumulativi sulle matrici aria (rumori e odori), acqua (infiltrazioni) e suolo, oltre all'insufficienza della Valutazione di Impatto Sanitario con riferimento alla popolazione direttamente e indirettamente esposta”.
Per “In Patto 2.0” “la negoziazione di compensazioni attualmente in corso non è altro che una ulteriore conferma della nostra posizione: la collocazione di questo impianto sul territorio di Calcinato non è evidentemente priva di impatti sulla salute delle persone e del territorio. Ciò anche a riprova di come sia sempre più urgente, necessario e non rimandabile un cambiamento di approccio nelle valutazioni ambientali, soprattutto se propedeutiche a procedure autorizzatorie”.

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