MARTEDI’ 1 DICEMBRE 2009ore 20.45Sala Civica-Piazza della PreistoriaPonte S. MarcoIl gruppo libertario Spartaco organizzaINCONTRO CON MARCO ROVELLIScrittore e musicista libertario,ci racconterà i suoi libri e il suo ultimo CD, SEMPRE dalla parte degli sfruttati. E della libertà.In allegato il volantino, con una presentazione dell'autore, dei suoi libri(che trattano dei Centri di Permanenza Temporanea, dello sfruttamento del lavoro nero dei migranti e delle morti sul lavoro) e del suo ultimo lavoro musicale, il CD LibertAria.Come scrittore Marco Rovelli è giunto alla notorietà nel 2006, con il libro Lager italiani, un "reportage narrativo" interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati e analizzati attraverso le storie di coloro che vi sono stati reclusi. Nel 2008 ha pubblicato Lavorare uccide, dedicato ad un'analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia. Nel 2009 esce Servi, il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro. Suoi racconti e reportage sono apparsi su Nuovi Argomenti, il manifesto e l'Unità, sulla quale tiene una rubrica settimanale.L'affermazione di Marco Rovelli come cantante è legata alla vicenda musicale dei Les Anarchistes, gruppo vincitore, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d'esordio. Nel 2007 ha lasciato il gruppo e ha iniziato il percorso solista, con il progetto LibertAria, e nel 2009 ha pubblicato il primo cd nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe. A Rovelli è stato assegnato il Premio Fuori dal controllo 2009 nell'ambito del Meeting Etichette Indipendenti.
giovedì 26 novembre 2009
DALLA PARTE DEGLI SFRUTTATI E DELLA LIBERTA'
AVANZA L'ITER DELLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE PER L'ISTITUZIONE DEL PARCO DELLE COLLINE MORENICHE DEL GARDA
mercoledì 25 novembre 2009
CAOS SUI SENSI UNICI
martedì 24 novembre 2009
REVOCA DELLO SCONTO SUI FARMACI
lunedì 23 novembre 2009
domenica 22 novembre 2009
COME UN UOMO SULLA TERRA
IL VENTISETTE NOVEMBRE A VICENZA
sabato 21 novembre 2009
EAU PUBLIQUE
Parigi - Dopo la disastrosa gestione dei privati
[Anna Maria Merlo, il manifesto]
PARIGI
[21 Novembre 2008]
Parigi rimunicipalizza l’acqua potabile. La decisione di non riconfermare i contratti con i due giganti privati dell’acqua, Veolia e Suez, alla scadenza del contratto a fine 2009, verrà votata al consiglio municipale lunedì prossimo e la maggioranza (Ps, Pcf, Verdi e radicali di sinistra) è «unanime». La municipalizzazione dell’acqua era una promessa elettorale del sindaco Betrand Delanoë, che ora si impegna a non aumentare il prezzo del metro cubo fino alla fine del suo mandato nel 2014.
E’ la fine di un’era, iniziata negli anni ’80, quando in Francia c’è stata un’ondata di privatizzazioni. Ancora oggi, nella maggioranza dei comuni francesi l’acqua è gestita da privati. A Parigi, era stato Jacques Chirac, nell’84, allora sindaco della capitale, a privatizzare la distribuzione dell’acqua. I due giganti della distribuzione si erano divisi la città: Veolia per la rive droite, Suez per la rive gauche. Il comune aveva conservato una presenza (al 70%) nella società di produzione dell’acqua, Eau de Paris. Dal gennaio 2010, la città controllerà «tutta la sequenza», dalla produzione (purificazione) alla distribuzione. Il comune vuole «chiarire le responsabilità e semplificare il servizio» assicura la vice-sindaca Anne Hidalgo. Per Anne Le Strat, assessore all’acqua (Ps), la decisione è «emblematica» e mira ad «offrire ai parigini un’acqua migliore a un miglior prezzo». L’opposizione Ump accusa il sindaco di aver preso questa decisione solo «per ragioni politiche» e la considera «un errore tecnico e uno sbaglio finanziario».
Parigi non è la prima città a fare marcia indietro sulla privatizzazione degli anni ’80. Tra le grandi città, una scelta analoga è già stata fatta da Grenoble: secondo uno studio pubblicato ad ottobre dall’associazione di consumatori Ufc-Que choisir, a Grenoble, ma anche a Chambéry, a Clermont-Ferrand o ad Annecy, tutte città dove l’acqua è municipalizzata, i prezzi sono «ragionevoli». Bordeaux (dove il sindaco è Alain Juppé, Ump) e il Grand Lyon (nel capoluogo è sindaco il socialista Gérard Collomb) hanno invece fatto la scelta di rinegoziare, al ribasso, i contratti con le società private di distribuzione.
A Parigi, l’acqua costa oggi 2,8 euro il metro cubo, un prezzo un po’ sotto la media francese, che è di 2,9 euro il metro cubo. Secondo l’Associazione dei sindaci francesi, la purificazione e la distruibuzione costa in media 3,01 euro il metro cubo. Con la municipalizzazione, la città di Parigi ha calcolato che risparmierà 30 milioni di euro l’anno. Questa cifra non sarà redistribuita tra gli utenti - ha però precisato il comune - ma sarà «reinvestita». Difatti, i costi per la purificazione sono in netto aumento da anni. Il comune assicura in ogni caso di avere allo studio delle tariffe preferenziali, più basse, per le famiglie in difficoltà, per evitare che vengano loro chiusi i rubinetti se non pagano. A Parigi, i consumi sono in calo grazie a un miglioramento della rete, che ha minori perdite. Per Veolia e Suez il colpo è duro: subiranno, rispettivamente, un calo delle entrate di 132 e 62 milioni di euro. La città di Parigi creerà una nuova società per la produzione e la gestione dell’acqua potabile, un Epic (stabilimento pubblico industriale e commerciale), che nascerà dalla fusione delle due reti di distribuzione della rive droite e della rive gauche, e dalla ripresa di Eau de Parigi, la società (al 70% municipale) che produce l’acqua. Il fatturato sarà di 230 milioni di euro l’anno. I 900 dipendenti delle tre società verranno tuti riassunti «senza perdita dei vantaggi sociali» dalla nuova società municipalizzata.
In Francia, dall’offensiva dei privati degli anni ’80, tre compagnie controllano la distribuzione dell’acqua potabile: oltre a Suez Environnement e a Veolia (ex Générale des Eaux), c’è la più piccola Saur, una filiale dei gigante dei lavori pubblici (proprietario anche della tv Tf1) Bouygues. Negli anni ’90, per rispettare le norme europee, gli investimenti sono cresciuti a picco. Molte città hanno affidato la gestione ai privati, perché non potevano far fronte alla crescita dei costi. Ma ora il vento è cambiato, anche a causa di un aumento dei prezzi consistente (la Francia è il quinto paese europeo per il costo dell’acqua) per gli utenti, che chiedono di pagare di meno.
venerdì 20 novembre 2009
CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO IL 27 NOVEMBRE
o.d.g.
1. approvazione verbali sedute precedenti
2. nomina componenti commissione biblioteca comunale
3. esame e approvazione nuovo regolamento per l'accesso ai documenti amministrativi
4. revoca delibera consiglio comunale 68 del 27.07.2005 riguardo la politica dei prezzi di vendita dei prodotti della farmacia comunale
5. comunicazione delibera di giunta comunale 187/2009 con prelevamento dal fondo di riserva
6. assestamento definitivo bilancio di previsione 2009
7. approvazione atto di transazione tra il comune di calcinato, montini barbara e la società fimo spa - acquisizione immobile e suo inserimento nel piano delle alienazioni
8. piano attuativo di riconversione denominato margor in variante al prg - approvazione definitiva
9. piano di recupero scarpari in variante al prg - approvazione definitiva
10. piano attuativo residenziale bertinato baresi - adozione
11. piano di recupero casa razio in variante - adozione
giovedì 19 novembre 2009
LAST URBAN SUPPER
MAGGIORANZA A SENSO UNICO
L’amministrazione comunale intende procedere alla modifica della viabilità all’interno del centro abitato.
Le novità consisteranno nella istituzione di sei sensi unici: lungo via Garibaldi in direzione P.za Repubblica – via Roma, per il tratto compreso tra l’Auditorium Don Vincenzo Bertini e l’intersezione con via Roma (mentre il rimanente tratto di via Garibaldi rimarrà a doppio senso di circolazione, con una corsia riservata ai pedoni e una ai ciclisti); lungo via Roma in direzione via Vittorio Emanuele II (con possibilità di transito limitato alle sole biciclette anche in senso contrario, una corsia pedonale e iconcine direzionali per le biciclette); lungo via Vittorio Emanuele II in direzione via Matteotti, per il tratto compreso tra via Roma e via Cimitero, con possibilità di transito limitato alle sole biciclette anche in senso contrario; lungo via Arnaldo per il tratto compreso tra via Palestro e via San Germano; lungo via Mercanti (all’ingresso su via Arnaldo) e via fratelli Roveri.
Tali modifiche per un anno avranno carattere sperimentale e potranno comunque subire aggiustamenti o modifiche. Verranno illustrate alla cittadinanza in un incontro pubblico che si svolgerà martedì 24 novembre alle ore 20.30 nella sala consiliare del palazzo municipale.
mercoledì 18 novembre 2009
LA CITTA' DEL CEMENTO
martedì 17 novembre 2009
ALLA SOCIETATE
Onne giorno v’affannate, combattete, faticate,
per denaro accumulare e benessere affermare;
e la notte non dormite per pensare all’indomane,
come meglio poter fare, lo denaro moltiplicare.
E voi più non conoscete lo profumo delli fiori,
le canzoni dell’uccelli, la letizia dei ruscelli,
la lucerna delle stelle, l’occhi vivi dei bambini,
che vorrebbero sanare le storture dello mondo.
E così voi continuate senza sosta a duellare,
trascinando vostri figli, vostre orme a ricalcare,
pe’ l’orgoglio de vedere vostro stemma perpetuare
v’incensate, ve gloriate, poi vien l’ora de morire!
Ma non v’è ricchezza al mondo che corrompa sorella morte,
arrivata vostra sorte, e morite e non sapete
che per tanto in alto andare, molto in basso bisogna stare,
e per tanto possedere, niente al mondo bisogna avere.
(canto francescano del XIII secolo)
sabato 14 novembre 2009
RINVIATO IL PROCESSO AL COMPAGNO TURI VACCARO
Il processo con rito direttissimo a Turi Vaccaro a Vicenza, il compagno entrato l'11 novembre nel Dal Molin insieme ad Agnese Priante per spargere semi contro la costruzione di una struttura di morte, dopo l'udienza di stamattina, è stato rinviato a venerdi 27 novembre, alle ore 13.30.
L'art. 260 - introduzione clandestina in luogo militare - comporta la pena del carcere da 1 a 5 anni. Ma potrebbe essere derubricato nella semplice contravvenzione dell' "ingresso arbitrario".
Per i giudici Turi potrebbe essere già a piede libero, se accetta il divieto da essi imposto di dimora nella Provincia.
Bisognerà vedere se Turi accetterà la condizione.
Conoscendolo, siamo portati a dire di no, che non accetterà di sottoscrivere il divieto. Quindi dovrebbe restare detenuto nel carcere S.Pio X.
Il suo difensore d'ufficio è l'avvocato Claudio Mondin, da cui cercheremo di informarci sulle sue decisioni.
Potete esprimere solidarietà inviando una e-mail a linea.indipendente@hotmail.it oppure telefonando alla Casa per la pace di Vicenza allo 0444-739532. E'
evidente che dobbiamo mobilitarci davanti al Tribunale il 27 settembre, per ribadire che consideriamo illegali non i gesti simbolici di protesta nonviolenta, ma una base militare decisa incostituzionalmente per scopi bellici non costituzionali e che sta venendo su con modalità abusive.
Linea Indipendente
venerdì 13 novembre 2009
ARRESTATO A VICENZA TURI VACCARO, IL PELLEGRINO DI PACE
Per quanto ci riguarda, sottolineamo come le pratiche di azione diretta rappresentino un invito simbolico a non mollare, a non rassegnarsi, a non accettare "compensazioni"
mercoledì 11 novembre 2009
DA BARBINO, LOCANDA CON CUCINA
10.11.09 dall’aeroporto di G. Io, non essendo un ciarlatano ma credendo abbastanza in un bel bagno, nelle cure fisiatriche, in un pasto caldo e in una buona dormita, non avrei mai la faccia di tolla di sermonare, “Venite a me, o voi che siete affaticati, e io vi darò il sollievo”, portandovi via intanto quel po’ che vi è rimasto, ma metterei il seguente annuncio, anche su “Famiglia Cristiana”, “Stanchi morti, sporchi, affamati, disoccupati, ammalati e incarogniti ma disponete degli ultimi 350 euro per tentare di uscire dalla miseria morale che vi sta spingendo verso gli artigli di un Salvatore? Da Barbino, locanda con cucina, sauna, massaggiatore, ambiente cordiale e chiacchierino, 12 ore per rimettervi momentaneamente in sesto e poi come sempre i cazzi migliori al mondo: cazzi vostri!”.
Aldo Busi
venerdì 6 novembre 2009
PAESE CHE VAI, POETA CHE TROVI
giovedì 5 novembre 2009
mercoledì 4 novembre 2009
FREEGANISM
Vi sarà capitato di vedere al termine del mercato a Calcinato aggirarsi tra le bancarelle anziani e non che rovistano tra gli scarti della frutta e della verdura cercando qualcosa di recuperabile. Si muovono con la rapidità e la discrezione di chi ha fatto da tempo i conti con il pudore e con la mancanza di soldi. Voi stessi avrete cercato di rispettare la loro dignità non fermando lo sguardo.
Ci sono persone che in relazione alle modalità di procurarsi il cibo hanno fatto una scelta di vita fuori dalla norma, perseguita con coerenza, ma che non sembra aver richiesto particolari rinunce o sacrifici. Sono gli attivisti del Freeganism , un movimento di opposizione al consumismo che pratica la raccolta del cibo scartato dai supermarket: cibo buono, sano, eliminato dalla catena produttiva e distributiva, piatti pronti preparati in quantità eccessiva, verdure che non rientrano nella misura standard, pane o yogurt di prossima scadenza (non scaduti!) dato che tra il 30 e il 40% del cibo ancora commestibile, diventa scarto e rifiuto solido urbano. Il recente appuntamento romano della FAO ha denunciato che il numero delle persone affamate nel mondo è salito a 1,02 miliardi, una persona su sei. Ma, allora: nel mondo è più grande la fame o la quantità di cibo scartata?
Ci occorre un altro sguardo che, a partire dai cassonetti dietro gli ipermercati arrivi alla deforestazione tropicale utile alle coltivazioni intensive per i biocarburanti per capire la considerazione di uno degli economisti FAO: «Il nostro modo di gestire il settore agricolo a livello mondiale e il sistema di sicurezza alimentare non funziona», ha dichiarato Kostas G. Stamoulis. «C'è il paradosso di un aumento della produzione alimentare globale, anche nei paesi in via di sviluppo, ma c'è ancora la fame». La cosiddetta «rivoluzione verde» degli anni 1960 e '70 mise fine alle carestie, ma il costo ambientale dei fertilizzanti chimici e dell'intensiva irrigazione pesante ha prodotto un amaro divario nel pianeta. L'impiego diffuso di fertilizzanti azotati ha contribuito pesantemente alla produzione di gas ad effetto serra, e le vaste risorse idriche necessarie per l'irrigazione non sono sostenibili. La domanda di biocarburanti può utilizzare terreni fino ad ora coltivati per la produzione alimentare. La combinazione di siccità e inondazioni, di carestia e di recessione globale può costituire una miscela generativa di onde migratorie altamente problematiche. Eppure in Italia i negozi e i ristoranti hanno a disposizione l'88 per cento di cibo in più rispetto al fabbisogno alimentare della popolazione, circa il doppio delle 2000 kcal necessarie a persona. Lo spreco di cibo è la grande emergenza ambientale del nostro tempo, di cui nessuno parla; limitandolo, si potrebbe ridurre la superficie di terreni coltivati, e perciò risparmiare acqua, abbattere meno alberi, produrre meno CO2. E potremmo ridistribuire in maniera diversa il cibo, risolvendo in parte l'enorme sperequazione tra chi ne ha troppo e chi troppo poco. Chi ci propone un altro sguardo documentatissimo è un laureato in letteratura di Cambridge, Tristram Stuart, attivista del Freeganism , che ha viaggiato e rovistato nei cassonetti da Londra alla Russia, all'Asia centrale, e poi in Pakistan, India, Cina, Corea del Sud e Giappone. L'esperienza, i dati e le comparazioni sono contenute in un libro in uscita nei prossimi, Sprechi. Il cibo che buttiamo, che distruggiamo, che potremmo utilizzare . Il risultato di questa indagine è inequivocabile: il comparto della grande distribuzione arriva a distruggere fino al 50% del cibo prodotto. Dobbiamo tutti rovistare nei cassonetti? No, dobbiamo ottimizzare il nostro sistema produttivo/distributivo per evitare che il cibo diventi rifiuto e dove diventa eccedenza ridistribuirlo. Stuart fa l'esempio di FareShare , un ente benefico che in Gran Bretagna recupera parte del cibo in eccesso prodotto e lo ridistribuisce ai soggetti indigenti. In Italia Last Minute Market , spin off dell'Università di Bologna, in decine di città italiane, in collaborazione con diversi enti benefici fra cui la Caritas nel 2009 ha collaborato con 12 ipermercati, 2 mercati all'ingrosso e 64 negozi. Ha recuperato 800 tonnellate di cibo per un valore di 2.400.000 euro, ed offerto 1.600.000 pasti. Stuart parla di cibo e del suo spreco con cognizione di causa dato che si nutre quasi esclusivamente di cibo scartato, recuperato dai supermercati e dai cassonetti.
QUATTRO NOVEMBRE; NON FESTA, MA LUTTO
LA BUONA NOVELLA
LA BUONA NOVELLA
di Fabrizio De André
SABATO 7 NOVEMBRE 2009
ore 21
Brescia, Santa Maria del Carmine
CORO “IL LABIRINTO”
LORIBAND
Marco Corsini violino, flauto, chitarra
Filippo Fornari contrabbasso
Oksana Ivasyuk viola, violino
Pierfrancesco Lovisetti chitarra, mandolino
Stefano Mori chitarra, bouzouki
Fausto Piazza percussioni
Massimo Taini fisarmonica
Riccardo Valseriati pianoforte
Stefania Serramondi tecnico del suono
soprano solista Gloria Busi
arrangiamenti strumentali Loriband
elaborazione corale e direzione Tommaso Ziliani