mercoledì 31 luglio 2019

Se questo è un uomo

 

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici.
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

lunedì 29 luglio 2019

“Salvare le vite umane è il primo dovere”

LETTERA APERTA AL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Gentili senatrici e senatori,
tra pochissimi giorni sarete chiamati a pronunciarvi sulla conversione in legge del d.l. 14 giugno 2019, n. 53, il cosiddetto "decreto sicurezza bis".
Con questa lettera vi chiediamo, insieme a molti cittadini italiani, di votare contro la conversione in legge delle norme contenute nel decreto.
Ci sono molteplici ragioni, giuridicamente robuste, che impediscono l'adozione della legge di conversione ma una in particolare motiva questo appello: la conseguenza certa della legge sara' quella di condannare a morte degli esseri umani.
Le norme contenute nel d.l. 53, infatti, mirano ad intimorire ed a perseguitare i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo - peraltro supplendo con la loro azione all'inerzia degli Stati - ed  avra' come effetto reale quello di abbandonare persone migranti e richiedenti asilo, gia' duramente provati da condizioni che non vorremmo certo augurare ai nostri figli, ai rischi di naufragio e di annegamento. Senza peraltro scalfire minimamente il fiorente mercato dei trafficanti di uomini che, solo a parole, la politica nostrana dichiara di voler combattere. Moriranno gli innocenti che avrebbero potuto essere salvati e prospereranno gli affari di chi commercia con l'umana disperazione.
Vi preghiamo dunque di concentrare la vostra attenzione su questo drammatico tema: la vostra decisione in aula potra' determinare la vita o la morte di esseri umani come noi, che solo hanno avuto in sorte di nascere nella parte sbagliata del mondo.
Non si risolvono i problemi legati ad un saggio governo del fenomeno migratorio negando soccorso a chi mette in pericolo la propria vita in mare. E' un abominio quello che si vorrebbe semplicemente mascherare con l'abito della legge: non prestatevi a legittimare questo abominio con il vostro voto. Ricordatevi da dove nasce la nostra Repubblica e cosa afferma la nostra Costituzione.
Grazie per l'attenzione,
Donata Borgonovo, docente di Diritto delle Migrazioni, Facoltà di giurisprudenza - Università di Trento

domenica 28 luglio 2019

A tutto TAV

Non avrei mai pensato che l’argomento TAV sarebbe diventato talmente rilevante da monopolizzare intere pagine di quotidiani (da parecchi mesi a questa parte) e trasmissioni televisive a raffica. Sino a mandare sull’orlo di una “crisi di nervi” un intero esecutivo: si ha quasi la sensazione che qualche interesse economico possa esser celato tra le pieghe. 
Si racconta che il TAV possa creare tanti posti di lavoro; poi si legge da fonti autorevolissime e studi mirati che il rapporto investimento/posti di lavoro nelle grandi opere è sfacciatamente il più basso di qualsiasi altro settore economico. Vi sono tanti distretti in cui l’investimento può partire immediatamente, i propri frutti si possono cogliere subito e non tra dieci o quindici anni; meno impattanti ed assolutamente ecologici; ne cito uno solo: il cablaggio dell’intera nazione con la banda larga. La fantomatica Tbm (Tunnel boring machine), per i profani non addetti ai lavori, volgarmente chiamata talpa, perché non acquistarla in Uzbekistan o in Cina, così creiamo posti di lavoro. Per una nuova linea ferroviaria servono colate impressionanti di cemento e montagne di acciaio, sono centinaia e centinaia di posti di lavoro in più. Poi magari, sia cemento che acciaio lo acquisto dall’estero dove notoriamente i prezzi sono altamente competitivi. Cosicché io, general contractor, risparmio enormemente, intasco maggiormente e creo centinaia di posti di lavoro, sì … all’estero: si ha quasi la percezione che qualche interesse economico possa esser celato tra le pieghe. 
La linea ferroviaria ad alta velocità che si vorrebbe realizzare tra Brescia e Padova ha un costo preventivato di 8,7 miliardi di euro per 148 chilometri (pari a circa 59 milioni di euro a chilometro). Mi sovviene un'altra grande opera italiana, ormai diventata biblica per i tempi di realizzazione, come il nome stesso: il Mose; il preventivo iniziale era decisamente inferiore alla cifra che ha raggiunto attualmente il progetto, con un importo più che triplicato e ancora non concluso. Non sia mai che la BS-PD tra qualche anno triplichi i costi e non sia interamente operante, si avrebbe quasi l’impressione che qualche interesse economico possa esser stato celato tra le pieghe. 
Qualche anno fa in Germania è stata realizzata una tratta ferroviaria ad alta velocità tra le cittadine di Erfurt-Halle-Leipzig di 121 chilometri con un costo, chiavi in mano, di 3 miliardi di euro. Le caratteristiche morfologiche di detta tratta sono molto simili alla nostra BS-PD; rapportandone i costi troviamo per la nostra tratta una cifra ben inferiore alla metà del previsto (4 miliardi contro gli 8,7): si ha la sorpresa che qualche interesse economico possa esser celato tra le pieghe. 
Tanti responsabili di grandi opere italiane sono indagati da parte della magistratura per i più svariati motivi: materiale utilizzato non normato, cemento scadentissimo, conci di rivestimento delle volte in  galleria difettosi, presenza di uranio e di amianto non dichiarati (a scapito della salute degli operai…), materiali tossici o rifiuti nocivi sepolti sotto la massicciata ferroviaria o mescolati con colate di cemento: si ha quasi l’intuizione che qualche interesse economico possa esser celato tra le pieghe. 
Perché non fare per la BS-PD come è stato fatto con la Venezia-Trieste; utilizzi nuovi standard tecnologici e di sicurezza e puoi implementare il numero dei treni che possono percorrere la tratta (ammesso e non concesso che effettivamente servano); la spesa prevista sarebbe esattamente un decimo degli 8,7 miliardi di euro, con quanto ti rimane non avresti che l’imbarazzo della scelta dove poterli investire: messa a norma antisismica dei numerosi stabili scolastici per evitare catastrofi; bonifiche di siti inquinati in modo particolarmente pesante nella nostra provincia e non solo per abbassare la percentuale di gravi malattie che affliggono la popolazione di tante zone a rischio; messa a norma dal punto di vista idrogeologico dell’intera regione per evitare le solite situazioni già ampiamente viste e pagate. Tutto ciò verrebbe a costare meno di un luccicante Frecciarossa e perciò, semplicemente, non interessa farlo: si ha quasi l’intendimento che qualche interesse economico possa esser celato tra le pieghe.
Giulio Botticini


sabato 27 luglio 2019

Incendio all'alba nella discarica Green Up (ex Faeco)

Ennesimo incendio questa mattina all’alba nella discarica Green Up (l'ex Faeco) di Bedizzole, sul confine con Calcinato. 
Oltre al consueto fluff, ad andare a fuoco sono stati anche pezzi di automobili e materie plastiche e pertanto grande è la preoccupazione per la salute dell’ambiente e dei cittadini. 
Sul posto sono intervenuti la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco che con le loro autobotti hanno subito circoscritto il rogo - il fronte dell'incendio era di circa 100 mtri - e hanno messo in sicurezza tutta l'area.
Verso le ore 9 sul luogo è iniziato un presidio dei comitati ambientalisti, al quale hanno partecipato anche le consigliere comunali Vincenza Corsini e Annamaria Pennati. Poco dopo è arrivato anche il Prefetto di Brescia Attilio Visconti per monitorare direttamente l'allarmante situazione. 
Colonne di fumo erano visibili anche da molto lontano e l'odore acre era percepibile in molte zone di Calcinato. Nel frattempo l’Arpa sta esaminando l’eventuale concentrazione di diossine nell’aria. 

martedì 23 luglio 2019

Commissari al Paesaggio cercansi

Il Comune di Calcinato ha aperto i termini per la selezione dei tre componenti della Commissione per il Paesaggio Comunale. Può farne parte chi ha pluriennale e qualificata esperienza nella tutela paesaggistico-ambientale e in materia di beni storici e architettonici.
La domanda, redatta utilizzando il modello scaricabile alla pagina ad essa dedicata sul sito web www.comune.calcinato.bs.it, va corredata dal curriculum professionale del candidato e da una copia del documento di identità e dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.30 di lunedì 5 agosto in municipio.

lunedì 22 luglio 2019

Pastasciutta antifascista a Lonato

Giovedì 25 luglio si rinnova a Lonato del Garda una delle tradizioni più consolidate nel piano padano per questa data storica, quella della "pastasciutta antifascista". Fra il gastronomico e il militante, la manifestazione si svolgerà dalle ore 20 al Circolo Arci di via Fonte del Fabbro 3 e renderà omaggio all'epica impresa della famiglia Cervi che 76 anni fa, a Campegine in provincia di Reggio Emilia, appena si seppe della caduta del regime fascista, organizzò in piazza una gigantesca pastasciutta al burro, servita dai bidoni per il latte, per sfamare il popolo duramente provato dalla dittatura e dalla guerra. Oggi non lo si crederebbe, ma allora si trattava di un pasto di lusso, in tempo di pesanti razionamenti del cibo: il passaparola fu rapido, la cittadinanza accorse in massa e tutti si misero ordinatamente in fila, felici di poter mangiare finalmente un piatto di maccheroni e assaporare con essi anche il senso di piena libertà che pareva finalmente riconquistata. Da allora in poi la "pastasciutta in bollore" fu considerato da Alcide Cervi (padre dei sette fratelli assassinati dai fascisti il 28 dicembre 1943 a Reggio Emilia) il "più bel discorso contro il fascismo".
A Lonato la pastasciutta, come da tradizione, sarà offerta gratuitamente a tutti i partecipanti, mentre per il resto i prezzi saranno assai contenuti. La serata verrà allietata da canti popolari e partigiani proposti da Valentina Soster e Cristian Negrini. Informazioni e prenotazioni ai numeri 335/6259434 - 328/0347711 -  336/411896 -  345/2160196 -  339/3051811.

domenica 21 luglio 2019

Nuto Revelli, dalla parte dei vinti

Cento anni nasceva a Cuneo Nuto Revelli, una delle figure più fulgide del Novecento italiano.
Ufficiale degli alpini nella terribile campagna di Russia, eroe della Resistenza, testimone della cultura contadina e delle sofferenze delle classi popolari in guerra e in pace, nelle  sue opere ci ha offerto una grande testimonianza storica, un lucido impegno civile e una limpida guida morale.
Nei suoi libri - da “La guerra dei poveri” a “La strada del davai”, da “Il mondo dei vinti” a “L'anello forte” - ha raccontato le tragedie del fascismo e
 della guerra, attraverso la propria straordinaria testimonianza e tramandando quelle altrui, quei “vinti” fieri di una resistenza che continua nella lotta per la dignità umana contro la violenza che annienta ogni valore. 
Fino al giorno della morte, avvenuta a Cuneo il 5 febbraio 2004, ha lottato per salvare la memoria di un secolo che ha vissuto da protagonista e, con essa, una umanità fraterna, solidale e internazionalista.

lunedì 8 luglio 2019

Tombe a piramide: il 10 il Tar esamina il ricorso

E’ stata fissata per mercoledì 10 luglio al Tribunale amministrativo regionale di Brescia l’udienza per l’esame del ricorso presentato da un nutrito gruppo di cittadini calcinatesi (unitamente ai cinque membri che rappresentavano le minoranze nel consiglio comunale della precedente tornata amministrativa) per chiedere l’annullamento della delibera con la quale la giunta municipale annunciava l’avvio di una procedura di ricognizione degli spazi occupati dalle tombe a piramide dei cimiteri di Calcinatello e di Calcinato - poco meno di 200 sepolture in tutto - unitamente all’annullamento dell’avviso pubblico esposto ai cimiteri e il riconoscimento del diritto d’uso sulla concessione delle sepolture per le piramidi esistenti da prima dell’entrata in vigore del Regio Decreto n. 1880 del  21 dicembre 1942, applicando l’istituto giuridico dell’”immemorabile”, quale presunzione della sussistenza del diritto d’uso sulla concessione, come previsto all’articolo 81 del vigente Regolamento di Polizia Mortuaria.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di tombe di famiglia realizzate anteriormente all’approvazione del Codice Civile del 1942  e, quindi, prima dell’assoggettamento dei cimiteri alla disciplina relativa ai beni demaniali con conseguente necessità, per tutti i sepolcri successivi a tal data, di ricorrere alla stipula di un atto di concessione delle aree.

Secondo i ricorrenti “non erano mai sorti dubbi sull’equiparazione delle piramidi alle tombe di famiglia” e quindi essi ora chiedono “il riconoscimento del diritto d’uso sulla concessione delle sepolture a tempo indeterminato”.

La complessa e tortuosa vicenda quasi un anno e mezzo fa, quando alcuni cittadini di Calcinatello convocati telefonicamente negli uffici comunali per illustare loro problematiche alle tombe dei loro congiunti, apprendeva in municipio che le stesse non potevano essere considerate tombe di famiglia e che per tali sepolcri, non risultando agli atti nessuna concessione, si poteva trovare una soluzione solo sottoscrivendo una nuova concessione e pagando anche qualche anno di versamenti arretrati.

La medesima delibera - lo ricordiamo - impedisce di fatto ogni futura sepoltura in quelle tombe fino alla fine della procedura di ricognizione prevista entro il prossimo 31 dicembre.

Intanto in paese ferve il dibattito su un aspetto non secondario della vicenda: l’argomento è materia di giunta municipale o era prerogativa del consiglio comunale dare disposizioni in materia?

sabato 6 luglio 2019

Lunedì in consiglio comunale arriva La Boschina

Lunedì 8 luglio alle ore 20.45 nella seduta del consiglio comunale in municipio a Calcinato il nuovo sindaco Nicoletta Maestri presenterà le “linee programmatiche di mandato” dell’amministrazione da li guidata per i prossimi cinque anni. Fra gli altri argomenti posti all’ordine del giorno dal primo cittadino, si segnalano alcune “variazioni agli stanziamenti di entrata e di uscita nel Bilancio di previsione 2019 per la sola cassa”, l’assestamento generale al bilancio di previsione 2019 con la verifica della salvaguardia degli equilibri, il Documento unico di programmazione per il triennio 2020/2022, lo scioglimento della convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale con i comuni di Odolo e Irma, una modifica allo Statuto della società Asc relativa ai requisiti per l'iscrizione all'elenco delle amministrazioni aggiudicatrici che affidano lavori e servizi a propri organismi in house providing e, infine, la proposta di “acquisto del complesso immobiliare denominato La Boschina, ubicato in via Arnaldo, subordinato al parere di congruità dell'Agenzia del Demanio”. Quest’ultimo tema è stato al centro della campagna elettorale appena conclusasi in paese: l’intenzione del sindaco Maestri e della sua giunta municiplae è di acquisire la struttura per trasferirvi la civica biblioteca, ora collocata nello storico edificio di via XX settembre 80, e allestirvi un polo culturale che preveda anche sale per incontri, spazi museali e una zona dedicata al coworking.

giovedì 4 luglio 2019

E' morto il compagno Giorgio Nebbia

Si svolgeranno domani a Roma i funerali del compagno Giorgio Nebbia, amico della nonviolenza e pioniere dell'ambientalismo, parlamentare della Sinistra Indipendente alla Camera (1983-1987) e al Senato (1987-1992).
E’ morto a 93 anni, dopo una vita passata a studiare le merci, il loro impatto ambientale e la ecosostenibilità, dedicandosi all'insegnamento e all'impegno sociale e politico, con una mente vivace, un carattere affabile, una gentilezza innata.
Nato a Bologna il 23 aprile 1926, si laureò in chimica nel 1949 e fu assistente del professore Walter Ciusa all'Università di Bologna fino al 1959, anno in cui divenne ordinario di Merceologia alla Facoltà di Economia dell'Università di Bari, dove ha insegnato dal 1959 al 1995. Oltre all'analisi del ciclo delle merci, si è dedicato a ricerche sull'energia solare, sulla dissalazione delle acque e sul problema dell'acqua.  A partire dai primi anni Sessanta Nebbia ha pubblicato oltre duemila articoli sulla stampa quotidiana  e oltre 1.260 articoli su molte decine di periodici.
Le sue battaglie le ha condotte al fianco di personaggi come Antonio Cederna, Mario Fazio, Alfredo Todisco, Fulco Pratesi e Virginio Bettini. Nell’aprile 1977 con il Movimento Nnviolento lanciò il movimento antinucleare italiano, dimostrandosi capace di coniugare l'ecologismo scientifico con la necessità della giustizia sociale, il rigore tecnico con la spinta utopica. Ambientalismo, storia, cultura, marxismo, nonviolenza, religiosità, in lui si fondevano mirabilmente.
Una raccolta di suoi saggi dal titolo "Scritti di storia dell'ambiente e dell'ambientalismo 1970-2013" è stata pubblicata dalla Fondazione Micheletti di Brescia, che conserva il suo sterminato archivio presso il Centro di Storia dell'Ambiente; di particolare interesse gli studi sull'utilizzazione dell'energia solare e sulla dissalazione dell'acqua di mare. L'archivio contiene documenti, in molti casi unici, sui lavori delle conferenze internazionali e delle commissioni a cui Nebbia ha partecipato.
Fra i suoi diversi libri, segnaliamo "L'energia solare e le sue applicazioni" (Feltrinelli, 1966), "Il problema dell'acqua" (Cacucci Editore, 1969), "Lezioni di merceologia" (Laterza, 1981), "La società dei rifiuti" (Edipuglia, 1990), "Lo sviluppo sostenibile" (Edizioni Cultura della pace, 1991), "Le merci e i valori. Per una critica ecologica al capitalismo" (Jaca Book, 2002).
In occasione dei funerali - domani venerdì 5 luglio, alle ore 10.30 alla Parrocchia San Mattia Apostolo, in via Renato Fucini 285 a Roma - per volontà del defunto, la famiglia, " prega di non portare fiori, ma di fare eventuali donazioni alla Fondazione Luigi Micheletti di Brescia".
Perdute per sempre la sua umanità e la sua esperienza, ci restano i suoi insegnamenti, i suoi scritti, le sue lezioni, che i giovani faranno bene a studiare, per scoprire il mondo complesso che Giorgio Nebbia ha saputo comprendere e farci capire.