venerdì 28 novembre 2014

Tav: in consiglio passa la risoluzione dei partiti

L'altra notte anche il consiglio comunale di Calcinato ha votato una risoluzione contraria al progetto definitivo della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.

 Non sono però bastati né un confronto in cui sono intervenuti a più riprese tutti i gruppi consiliari né una conferenza dei capigruppo convocata dal vicesindaco Alberto Bertagna a ridosso del voto per addivenire a una espressione unanime dell’assise. Alla fine ha prevalso la risoluzione comune dei gruppi di maggioranza “Insieme per Calcinato” e di minoranza “Con te per Calcinato” ed “E’ tempo di Sangiorgi sindaco” che prende atto delle numerose osservazioni presentate in due tranche dall’amministrazione comunale.

 Il consiglio comunale - vi si legge - manifesta la propria contrarietà al progetto definitivo depositato il 15 settembre,  prende atto e raccoglie la richiesta di interruzione dei termini inviate il 21 novembre dalla Provincia di Brescia e preventivamente condivisa dal comune di Calcinato con nota del 20 novembre, prende atto che in data 25 novembre sono state presentate le osservazioni riferite alla valutazione di ottemperanza sulla linea, si impegna ad attivare tutte le possibili iniziative affinché il progetto possa essere rivalutato dal punto di vista della sostenibilità territoriale, ambientale ed economica dell’investimento, riallacciando con maggiore determinazione le reti tra i Comuni per una più efficace azione di contrasto al progetto così come depositato,  sostiene l’amministrazione a porre in essere ogni ulteriore atto conseguente necessario a tal fine anche attraverso la Conferenza dei Capigruppo e invita il Sindaco e la Giunta comunale, per quanto di propria  competenza, a sostenere la presente risoluzione e trasmettere la stessa agli organi competenti e agli enti preposti”.

 Nulla di fatto invece per la risoluzione che chiedeva sic et simpliciter “al Governo di porre in essere ogni atto di competenza teso ad abbandonare definitivamente il progetto“: a votarla sono stati soli i gruppi consiliari M5S e Bene Comune.

 Il consiglio comunale ha varato anche la proroga della convenzione con il Comune di Villanuova sul Clisi per l’esercizio in forma associata del servizio di segretario comunale (Bene Comune si è astenuto), la convenzione con la cooperativa Selene per il servizio di pulizia e sanificazione ambientale dei locali comunali, quella tra i comuni del distretto di Montichiari e Bassa bresciana orientale per la gestione del servizio di tutela a favore dei minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, quella con la cooperativa Il Quadrifoglio per la manutenzione del verde pubblico e la manutenzione degli impianti di irrigazione, l’assestamento definitivo al bilancio di previsione col voto contrario di tutte le minoranze e l’adozione di un Piano di recupero in via Solferino.

mercoledì 26 novembre 2014

Tav: è stasera il consiglio comunale!

Il consiglio comunale richiesto lo scorso 3 novembre dai gruppi consiliari “Con te per Calcinato”, “Sangiorgi sindaco” e “Bene Comune” per discutere dell’impatto del Tav sul territorio si terrà nella serata di mercoledì 26 novembre. Compresi quelli concernenti questa nuova grande opera pubblica, a partire dalle ore 20.45 sono ben 25 gli argomenti posti all’ordine del giorno dal voicesindaco Alberto Bertagna. Dodici le interrogazioni a risposta scritta presentati dal consigliere M5S Libero Lorenzoni, che chiede delucidazioni sulle attività di trattamento dei rifiuti di una ditta in località Barconi, sull’accesso comunale ai fondi dell’otto per mille da destinare a interventi di edilizia scolastica, sui provvedimenti adottati in conseguenza della classificazione del Comune come zona sismica, sulle aziende “ritenute pericolose” operanti sul territorio, sulla possibilità che venga realizzato un termovalorizzatore di rifiuti in località Fusina a Bedizzole, sulla comparsa di scritte razziste e xenofobe apparse in paese, su un deposito abusivo di eternit in campagna di Calcinatello e sulle presunte problematiche connesse alla discarica per rifiuti solidi urbani in località Antica Idrovora (da anni peraltro esaurita). Sempre Lorenzoni propone una deliberazione per modificare alcune parti dello statuto comunale concernenti la trasparenza e partecipazione democratica dei cittadini e due mozioni, una per il “censimento dei materiali contenenti amianto” sul territorio comunale e un’altra “contro la realizzazione del progetto Tav”. Contrarietà alla nuova grande opera pubblica esprime anche una mozione presentata dal capogruppo Claudio Raza per conto della lista di maggioranza “Insieme per Calcinato”.
 Fra gli altri punti in esame si segnalano “la proroga della convenzione con il Comune di Villanuova sul Clisi per l’esercizio in forma associata del servizio di segretario comunale, la convenzione con la cooperativa Selene per il servizio di pulizia e sanificazione ambientale dei locali comunali, quella tra i comuni del distretto di Montichiari e Bassa bresciana orientale per la gestione del servizio di tutela a favore dei minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, quella con la cooperativa Il Quadrifoglio per la manutenzione del verde pubblico e la manutenzione degli impianti di irrigazione, l’assestamento definitivo al bilancio di previsione per l’anno in corso e l’adozione di un Piano di recupero in via Solferino.

martedì 25 novembre 2014

Tav: partono i carotaggi dei terreni...

Diversi cittadini e aziende calcinatesi in queste ore stanno ricevendo lettere di questo tenore (nel testo pubblicato qui sotto abbiamo barrato i dati sensibili per rispetto della legge sulla privacy). 
L'invito a tutti e tutte è a informarcene tempestivamente, onde consentirci di coordinare un linea di condotta comune con tutti i proprietari interessati. 
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Buongiorno,
dando seguito al sopralluogo del X XXX 2014, Sig. XXXXXX e Sig. XXXXXX e alla telefonata di stamane con il sig. XXXXX, con la presente comunichiamo la necessita di accedere nei prossimi giorni  presso la Vostra Azienda al fine di poter eseguire prelievi di terreno tramite due scavi superficiali di dimensioni m 2x1x3 e 4 sondaggi a carotaggio continuo di profondità 3 metri. Complessivamente la permanenza sui Vs terreni è stimabile in due giorni.
Queste attività si collocano nell’ambito della progettazione linea AV/AC Bs Vr di cui RFI S.p.A. ha pubblicato il progetto definitivo per Pubblica Utilità in data 26 set 2014.
Per quanto detto chiediamo l’autorizzazione all’accesso bonario alla Vs proprietà rendendoci disponibili sin da subito per ogni chiarimento del caso ai seguenti n telefonici XXXXX / XXXXXX,
in attesa di un Vs riscontro si inviano

Distinti Saluti

XXXXX XXXXX

lunedì 24 novembre 2014

Doppio appuntamento sulla Tav




Domani sera alle ore 20.30 all’oratorio di via Don Rovetta a Ponte San Marco si terrà il terzo e ultimo appuntamento del tour informativo promosso dall’amministrazione comunale di Calcinato per sensibilizzare i cittadini su progetto definitivo della nuova linea ferroviaria ad alta velocità sul territorio. 
E mercoledì sera alle ore 20.45 in municipio si terrà il consiglio comunale che su questo argomento chiediamo dal 3 novembre. 
Due appuntamenti da non mancare!

domenica 23 novembre 2014

Assemblea del Comitato Civico “Salute e Ambiente” a Bedizzole

Domani alle ore 20.30 all’Agriturismo Macesina, in via Borghetto 20 a Bedizzole, si svolgerà una importante assemblea del Comitato Civico “Salute e Ambiente”, organismo a cui è bene partecipino anche i cittadini dei paesi limitrofi, considerate le problematiche comuni che si trovano ad affrontare, dalla tutela del fiume Chiese alle discariche, dalle cave alle richieste ai nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti.

sabato 22 novembre 2014

Pomeriggio in marcia contro il Tav a Lonato

Oltre mille e 500 persone hanno partecipato nel pomeriggio a Lonato alla manifestazione No Tav “per bloccare quest’opera inutile, costosa e dannosa per il territorio e l’economia bresciani”, come ha esordito salutando i convenuti in Piazza Martiri della Libertà una dei responsabili del Comitato No Tav Brescia-Verona, Alessandra Zanini, che ha poi ricordato brevemente le diverse ragioni della mobilitazione.
 Verso le ore 15 il corteo si è mosso guidato da un trattore giunto dalla campagna di Calcinatello, zona fra le più colpite da questa grande opera pubblica.   
 Accompagnati dalla tambureggianti musiche degli Appel, i manifestanti hanno percorso le vie Tarello, Garibaldi, Roma, Tirale, per giungere in via Campagna di Sopra dove, proprio nel punto in cui sorgerà uno dei più grandi cantieri per la costruzione della nuova linea ferroviaria, ha preso la parola il consigliere comunale di Lonato Giovanni Contiero, il quale ha ricordato che “la galleria che partirà da qui giungerà sino al territorio di Desenzano , scorrendo a una profondità di 40 metri e con cunicoli a doppia canna e sbucando fra le località Bornate e San Lorenzino”.
 “Questa galleria - ha detto - costerà 700 milioni di euro, praticamente 100 milioni al chilometro, con un’area di cantiere che occuperà 100mila mq. E tutto ciò mentre si trascura da tempo la viabilità di collegamento di questa frazione”.
 In seguito Fiorenzo Bertocchi, sempre del Comitato organizzatore, ha dichiarato che “barano i Comuni quando dicono che intendono gestire e non subire l’opera: l’unico modo per non subirne l’imposizione dall’alto è non accettarla. E invece le amministrazioni si limitano a chiedere compensazioni qua e là sul territorio per ottenere quei fondi che con il Patto di stabilità non riescono più a giungere loro”.         
  Lasciata la frazione Campagna, all’imbrunire il corteo si è diretto verso via Tirale per poi proseguire attraverso le vie Montebello e Borgo Clio, imboccando in seguito il tratto di corso Garibaldi che ha ricondotto i partecipanti in Piazza Martiri della Libertà, dove poco dopo le ore 17 è stata offerta la merenda a tutti i presenti e sono intervenuti, oltre ai portavoce dei diversi comitati locali dei paesi sulla tratta Brescia-Verona, anche altre due militanti. Il consigliere comunale di Lonato Daniela Carassai ha detto che”anziché tutelare il territorio, l’amministrazione comunale sembra ora cercare di alzare il prezzo per realizzare quelle opere che in cinque anni non è riuscita a fare”. Invece Cristina Cicorella, madre di Mattia, il giovane in carcere da un anno a Torino insieme ad altri tre compagni del movimento con l’accusa di aver distrutto un compressore nel cantiere di Chiomonte, in Val di Susa, ha ricordato che “per questo capo d’imputazione rischia fino a dieci anni di prigione: al Tribunale di Torino la sentenza è prevista per mercoledì 17 dicembre”.
 Infine ha chiuso la manifestazione il cantautore gardesano Fabio Koyru Calabrò, che accompagnandosi all’ukulele ha cantato l’inno “No Tav”, composto la sera prima ma già cliccatissimo alla pagina web https://www.youtube.com/watch?v=l9pwwaEEjSo.

giovedì 20 novembre 2014

No Tav: il movimento è ormai di massa

Il grande successo delle recenti mobilitazioni No Tav sul Garda ha fatto assumere al movimento una dimensione di massa. 
 Nella nostra zona, mentre si susseguono le visite dei tecnici per i carotaggi in vista dei futuri cantieri, il Soccorso No Tav è entrato in funzione più volte, a Calcinato, Montichiari e Lonato, con numerosi cittadini a sostenere i proprietari che subiranno gli espropri. A breve sarà attivo anche un centralino da chiamare se i tecnici verranno avvistati; per il momento dal lunedì al venerdì è a disposizione lo 030-45670.

 Il prossimo appuntamento No Tav è per venerdì 21 novembre alle ore 17 in Piazza Garibaldi a Desenzano, in occasione del consiglio comunale aperto su questo tema. E il giorno dopo ci sarà la manifestazione interprovinciale, organizzata a Lonato con partenza alle ore 14 da Piazza Martiri della Libertà, nel quadro della mobilitazione nazionale contro questa nuova grande opera pubblica.

 Accompagnato dalla musica degli Appel, il corteo percorrerà un itinerario circolare attraverso via Tarello, corso Garibaldi, viale Roma, via Tirale, via Campagna di Sopra (fino al punto in cui sorgerà uno dei cantieri della grande opera), per tornare poi verso via Tirale e proseguire per le vie Montebello e Borgo Clio, imboccando il tratto di corso Garibaldi che ricondurrà i partecipanti in Piazza Martiri della Libertà, dove verso le ore 17 verrà offerta la merenda a tutti e sono previsti gli interventi finali.

mercoledì 19 novembre 2014

Sabato tutti a Lonato per la Passeggiata No Tav!

Ricordiamo a tutti l'importanza di partecipare alla manifestazione di sabato 22 novembre a Lonato con partenza alle ore 14 da Piazza Martiri della Libertà; il corteo percorrerà un itinerario circolare attraverso via Tarello, corso Garibaldi, viale Roma, via Tirale, via Campagna di Sopra (fino al punto in cui sorgerà uno dei cantieri della nuova grande opera pubblica), per tornare poi verso via Tirale e proseguire per le vie Montebello e Borgo Clio, imboccando il tratto di corso Garibaldi che ricondurrà i partecipanti in Piazza Martiri della Libertà dove verso le ore 17 verrà offerta la merenda a tutti e sono previsti gli interventi dal palco.
Per i calcinatesi l'appuntamento è alle ore 13.30 al piazzale del Cinema Marconi.

lunedì 17 novembre 2014

Domani nuova assemblea No Tav a Lonato

Complice la splendida giornata di sole, il gazebo No Tav è stato il punto più frequentato dell’ultima edizione di Mercantico, svoltasi domenica in Piazza Matteotti a Lonato del Garda.
 Per tutta la giornata centinaia di persone hanno raccolto informazioni sul passaggio della nuova linea ferroviaria ad alta velocità e numerose sono state quelle che hanno preannunciato la propria partecipazione sabato 22 alla seconda edizione della passeggiata popolare No Tav che si terrà proprio a Lonato.
 Nel frattempo il comitato organizzatore sta ultimando “un documento che – come spiega il portavoce Eraldo Cavagnini – pone in risalto le diverse problematiche, esamina le aree oggetto di esproprio e analizza i danni idrogeologici creati al territorio di Lonato, che peraltro è zona sismica. Questi ultimi in particolare saranno creati dalla galleria che partirà dalla frazione Campagna e giungerà sino al territorio comunale di Desenzano, a una profondità di 40 metri e con cunicoli a doppia canna, che faranno da sbarramento alle vene idriche che ci sono a nord e quindi nei terreni a sud porterà l’agricoltura in deficit irriguo”.
 “C’è poi il grande problema del potenziamento della linea ad alta tensione – rileva Cavagnini - che dovrebbe partire in traliccio dalla località Fornaci, dalle parti della mulitisala King, e finire all’ingresso della galleria, tagliando trasversalmente le nostre campagne, con una zona di rispetto di circa 200 metri”. 
 Inoltre osserva che “la zona di cantiere in località Campagna dovrà prevedere un nuovo, imponente, cavalcavia due o tre volte più grande di quello attuale, per consentire il passaggio dei mezzi per realizzare l’opera”.  
 Cavagnini lancia infine un appello “ai proprietari di fondi e immobili espropriabili affinché seguano l’esempio degli agricoltori calcinatesi che sabato hanno impedito l’ingresso nelle loro proprietà per effettuare carotaggi non autorizzati, opponendo il proprio pacifico ma fermo diniego nel caso ricevano visite analoghe”. E dà appuntamento a tutti “all’assemblea prevista sempre a Lonato martedì 18 alle ore 21 nella sala della civica biblioteca di via Zambelli e, soprattutto, alla manifestazione di sabato 22 con partenza alle ore 14 da Piazza Martiri della Libertà; il corteo percorrerà un itinerario circolare attraverso via Tarello, corso Garibaldi, viale Roma, via Tirale, via Campagna di Sopra (fino al punto in cui sorgerà uno dei cantieri della nuova grande opera pubblica), per tornare poi verso via Tirale e proseguire per le vie Montebello e Borgo Clio, imboccando il tratto di corso Garibaldi che ricondurrà i partecipanti in Piazza Martiri della Libertà dove verso le ore 17 verrà offerta la merenda a tutti e sono previsti gli interventi dal palco”.

domenica 16 novembre 2014

Tav: dopo Calcinatello, domani tocca a Calcinato

Hanno avuto il loro bel da fare giovedì sera gli amministratori comunali di Calcinato a tener dietro ai numerosi interventi del pubblico accorso all’oratorio di Calcinatello, dove hanno presentato per la prima volta pubblicamente alla cittadinanza il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria ad alta velocità che attraverserà da ovest ad est il territorio nei prossimi mesi.
In apertura il vicesindaco Alberto Bertagna ha informato degli esiti della Conferenza dei servizi svoltasi  a Roma il 6 novembre, quando “le autorità preposte e i progettisti hanno assicurato che il progetto partirà a breve”.
“Ma accettare questa situazione non vuol dire subirla” ha osservato. “Dobbiamo cercare il male minore e quindi abbiamo presentato una serie di osservazione costruttive per salvaguardare il nostro territorio, anche se abbiamo dovuto farlo in tempi strettissimi”.
Ha poi preso la parola l’assessore all’urbanistica Mirco Cinquetti, il quale con dovizia di particolari  ha illustrato la procedura di questa grande opera pubblica e ha descritto analiticamente il percorso nel territorio comunale, con l’ausilio di planimetrie in grande scala. La superficie complessiva interessata è di circa 390mila metri quadri, di cui due aree di cantiere (rispettivamente di 75mila e di 50mila metri quadr)i e una cava di prestito di nove ettari, profonda 32 metri per un totale di 2milioni e 200mila metri cubi di ghiaia ricavabile; e, ancora, ci saranno sei cavalcavia, due gallerie, un ponte sul fiume Chiese.
“Ho fatto una 15ina di riunioni per cercare una linea comune con gli altri Comuni toccati dal problema” ha dichiarato l’assessore. “A Roma tutti abbiamo chiesto più tempo, che però non c’è perché le tappe sono dettate dalla legge”.
In seguito Cinquetti ha poi presentato una per una tutte le osservazioni proposte dall’amministrazione comunale alla Conferenza dei servizi.
 Il lungo confronto con il pubblico ha fatto registrare numerose e vivaci contestazioni cittadini, diversi dei quali hanno protestato per “non avere ricevuto informazioni tempestive” (il progetto è giunto sui tavoli del municipio lo scorso 15 settembre) e per “non essere stati coinvolti nella fase di discussione e predisposizione delle osservazioni inoltrate agli organi competenti”.
 Qualche rilievo è stato mosso anche al nuovo assetto viario che l’amministrazione ha prospettato nel corso della serata. E domani sera si replica con un’altra assemblea a Calcinato: l’appuntamento è alle ore 20.30 all’Auditorium Don Bertini.

sabato 15 novembre 2014

No Tav: Cepav 2 nel pomeriggio a Calcinatello

Intorno alle 12 di questa mattina alcuni funzionari e tecnici di Cepav 2 si sono presentati all'ingresso di una proprietà di via Cavour, in località Barconi a Calcinatello, accompagnati da un caterpillar, cui successivamente si è aggiunta una trivella. Questi hanno sostenuto, quando l'abitante affitturario di terreno ed immobile (uno degli immobili che dovranno essere abbattuti per far spazio alla nuova linea ferroviaria ad alta velocità) ha chiesto spiegazioni ed avvisato la proprietà, di dover cominciare alcuni scavi sul terreno.
Stando alla testimonianza di chi rischiava di subire questo originale esproprio, e di chi, grazie al tam-tam innescatosi all'interno di un vero e proprio "soccorso No Tav", è accorso in aiuto, questo tentativo di avvio degli scavi sarebbe del tutto illegittimo: non preavvisato e precedente a un "via libera" ufficiale ai lavori della tratta in questione.
Cittadini di Calcinato e dei paesi del basso Garda, attiviste e attivisti dei comitati popolari locali, facenti parte del coordinamento No Tav Brescia-Verona, sono tuttora in zona per controllare i movimenti della ruspa e della trivella.

giovedì 13 novembre 2014

Comprate "il manifesto" in edicola almeno oggi! Venti (euro) di riscossa

Chi vive di un magro sti­pen­dio, con venti euro rie­sce a met­tere insieme il pranzo con la cena. Per chi invece non ha ristret­tezze eco­no­mi­che venti euro non fanno la differenza.
Lo scri­veva già Luigi Pin­tor quando nel 1997 il mani­fe­sto uscì a cin­quanta mila lire, che per molti «bastano a vivere una set­ti­mana», per altri «ad accen­dere il sigaro». Pro­ba­bil­mente per buona parte delle let­trici e dei let­tori che ci seguono, da una vita o da pochi anni, venti euro fanno, eccome, la differenza.
Ma adesso vi chie­diamo di pren­dere una deci­sione, di fare un salto con l’asta insieme a noi per riac­qui­stare la testata quando, a fine anno, i liqui­da­tori la met­te­ranno all’asta. Si tratta di sce­gliere se il mani­fe­sto deve vivere, se il gior­nale è un’agorà da difen­dere per­ché ci si rico­no­sce, per­ché inte­res­sante, per­ché sti­mola l’intelligenza indi­vi­duale e col­let­tiva, per­ché pro­duce cul­tura, per­ché è diverso dal resto dell’informazione. E per­ché — e per alcuni soprat­tutto — è un gior­nale utile per una sini­stra che ha biso­gno di ritro­vare la strada per unire le forze e dare battaglia.
Nel breve e nel lungo tempo. E non solo con­tro il governo, ma per un’altra idea di società, di mondo.
Se la rispo­sta è sì, allora è utile ricor­dare che il «mer­cato» (qual­cuno sarà mai per­se­guito per il «reato» di apo­lo­gia di mer­cato?) non solo non tirerà l’Italia e l’Europa fuori dai guai, ma non basterà (come sem­pre) a garan­tire la vita di un’impresa edi­to­riale come questa.
Per­ché il mani­fe­sto non solo non ha un edi­tore alle spalle, né un par­tito o un impren­di­tore: non ha nep­pure una base suf­fi­ciente di pub­bli­cità che, insieme alle ven­dite, è l’unica altra voce d’incasso di una coo­pe­ra­tiva come la nostra. L’editore siete voi, le let­trici e i let­tori più assi­dui insieme a quelli sal­tuari. Vostre le gambe che ogni giorno cam­mi­nano per rin­no­vare un impe­gno, offrendo a noi stessi e alla sini­stra un luogo pub­blico di con­fronto. Senza que­sta rete il mani­fe­sto non esi­ste­rebbe più da gran tempo.
Le dif­fi­coltà eco­no­mi­che che cono­scete sono rese più dif­fi­cili adesso per­ché mai in pas­sato ci siamo tro­vati di fronte a un pro­gres­sivo azze­ra­mento dei fondi dell’editoria. Senza le spalle coperte da qual­cuno, senza fondi pub­blici, con la pub­bli­cità in pic­chiata, un quo­ti­diano potrebbe vivere solo con un prezzo di coper­tina mag­gio­rato. Non da arri­vare fino ai venti euro che vi chie­diamo oggi, ma cer­ta­mente con un prezzo dop­pio o tri­plo rispetto all’attuale.
Poi si può anche soste­nere che i gior­nali è meglio chiu­derli (vedi Libe­ra­zione, l’Unità, Europa, Pada­nia, Pub­blico, il Rifor­mi­sta e decine di testate locali), che è bene lasciare in edi­cola solo quelli che hanno impren­di­tori e finan­zieri nei con­si­gli di ammi­ni­stra­zione, insieme ai blog dei milionari.
Natu­ral­mente noi pen­siamo che senza una libera stampa non c’è demo­cra­zia (né antica, né moderna). E abbiamo la pre­sun­zione di cre­dere che senza il mani­fe­sto una sini­stra uni­ta­ria di alter­na­tiva non avrebbe molte chance, così come i movi­menti di lotta non avreb­bero quella visi­bi­lità che un quo­ti­diano nazio­nale può offrire.
Que­sta è la situa­zione. Che, per for­tuna, non è con­tras­se­gnata solo da brutte noti­zie. Ce n’è anche una buona: il mani­fe­sto, nel mese di set­tem­bre, è l’unico quo­ti­diano ad aver aumen­tato le ven­dite. Un segnale di fidu­cia e di atten­zione nei nostri con­fronti, che cer­chiamo di ricam­biare ogni giorno, met­tendo testa e cuore nel lavoro che facciamo.
E che vale — ogni tanto — venti euro.
                               
Norma Rangeri, il manifesto, 12 novembre 2014

mercoledì 12 novembre 2014

Tav a Calcinato: tre incontri con il Comune

A Calcinato in questi mesi il tema certamente più discusso è quello del passaggio della nuova linea ferroviaria ad alta velocità sul territorio. Per informare i cittadini sui contenuti del progetto definitivo di questa grande opera pubblica, giunto in municipio lo scorso 15 settembre, l’amministrazione comunale ha programmato tre incontri pubblici. Se ne parlerà giovedì 13 novembre alle ore 20.30 all’oratorio di via Santa Maria a Calcinatello, lunedì 17 all’Auditorium Bertini di Calcinato e martedì 25 all’oratorio di via Don Rovetta  a Ponte San Marco.
 Secondo tale progetto Calcinato sarà fra i comuni maggiormente colpiti dala nuova grande opera pubblica. Il Tav entrerà nel suo territorio dalla frazione Calcinatello, in località Quattro Vie, attraversando l’area dove ora si trova il canile San Rocco. Qui è prevista la confluenza del tratto proveniente da Brescia con quello dall’aeroporto di Montichiari, creando di un enorme incrocio.
  Il sedime interessato al passaggio della ferrovia  avrà una larghezza di alcune decine di metri e oltre ai binari ci saranno anche aree di salvaguardia e opere di contenimento (muri, terrapieni, ecc.).
   Proseguendo, la linea correrà a nord a fianco dell’autostrada A4 Milano-Venezia, quindi passerà appena al di là del cavalcavia di via Stazione (interessando anche la fornace vecchia e l’attiguo deposito edile, con possibili conseguenze per il recente quartiere edificato in via Morti Sant’Amos), attraverserà il monte e, infine, in località Cascina Faccendina (a sud della chiesetta dei Santi Anna e Gioacchino) scenderà in trincea verso il tunnel (con profondità di almeno 40 metri) che porterà il Tav in galleria sotto Lonato per riemergere dopo Desenzano. 
  Per questa imponente opera grande è la preoccupazione in un paese che negli ultimi anni ha subito notevole danni ambientali, con un territorio già colpito da cave, discariche e depositi abusivi di materiali inquinanti.