sabato 22 novembre 2014

Pomeriggio in marcia contro il Tav a Lonato

Oltre mille e 500 persone hanno partecipato nel pomeriggio a Lonato alla manifestazione No Tav “per bloccare quest’opera inutile, costosa e dannosa per il territorio e l’economia bresciani”, come ha esordito salutando i convenuti in Piazza Martiri della Libertà una dei responsabili del Comitato No Tav Brescia-Verona, Alessandra Zanini, che ha poi ricordato brevemente le diverse ragioni della mobilitazione.
 Verso le ore 15 il corteo si è mosso guidato da un trattore giunto dalla campagna di Calcinatello, zona fra le più colpite da questa grande opera pubblica.   
 Accompagnati dalla tambureggianti musiche degli Appel, i manifestanti hanno percorso le vie Tarello, Garibaldi, Roma, Tirale, per giungere in via Campagna di Sopra dove, proprio nel punto in cui sorgerà uno dei più grandi cantieri per la costruzione della nuova linea ferroviaria, ha preso la parola il consigliere comunale di Lonato Giovanni Contiero, il quale ha ricordato che “la galleria che partirà da qui giungerà sino al territorio di Desenzano , scorrendo a una profondità di 40 metri e con cunicoli a doppia canna e sbucando fra le località Bornate e San Lorenzino”.
 “Questa galleria - ha detto - costerà 700 milioni di euro, praticamente 100 milioni al chilometro, con un’area di cantiere che occuperà 100mila mq. E tutto ciò mentre si trascura da tempo la viabilità di collegamento di questa frazione”.
 In seguito Fiorenzo Bertocchi, sempre del Comitato organizzatore, ha dichiarato che “barano i Comuni quando dicono che intendono gestire e non subire l’opera: l’unico modo per non subirne l’imposizione dall’alto è non accettarla. E invece le amministrazioni si limitano a chiedere compensazioni qua e là sul territorio per ottenere quei fondi che con il Patto di stabilità non riescono più a giungere loro”.         
  Lasciata la frazione Campagna, all’imbrunire il corteo si è diretto verso via Tirale per poi proseguire attraverso le vie Montebello e Borgo Clio, imboccando in seguito il tratto di corso Garibaldi che ha ricondotto i partecipanti in Piazza Martiri della Libertà, dove poco dopo le ore 17 è stata offerta la merenda a tutti i presenti e sono intervenuti, oltre ai portavoce dei diversi comitati locali dei paesi sulla tratta Brescia-Verona, anche altre due militanti. Il consigliere comunale di Lonato Daniela Carassai ha detto che”anziché tutelare il territorio, l’amministrazione comunale sembra ora cercare di alzare il prezzo per realizzare quelle opere che in cinque anni non è riuscita a fare”. Invece Cristina Cicorella, madre di Mattia, il giovane in carcere da un anno a Torino insieme ad altri tre compagni del movimento con l’accusa di aver distrutto un compressore nel cantiere di Chiomonte, in Val di Susa, ha ricordato che “per questo capo d’imputazione rischia fino a dieci anni di prigione: al Tribunale di Torino la sentenza è prevista per mercoledì 17 dicembre”.
 Infine ha chiuso la manifestazione il cantautore gardesano Fabio Koyru Calabrò, che accompagnandosi all’ukulele ha cantato l’inno “No Tav”, composto la sera prima ma già cliccatissimo alla pagina web https://www.youtube.com/watch?v=l9pwwaEEjSo.

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