mercoledì 30 settembre 2009

EVENTO NONVIOLENTO VENERDI' 2 OTTOBRE




“Con tutte le vittime, contro tutte le guerre” è il tema attorno al quale il Centro per la nonviolenza di via Milano organizza una serie di iniziative venerdì 2 ottobre, genetliacodi Gandhi e Giornata Mondiale della Nonviolenza proclamata dalle Nazioni Unite.
In mattinata una delegazione del Centro – composta da Roberto Cucchini, Pierluigi Fanetti, Agide Gelatti, Adriano Moratto e Franco Lombardi – incontrerà alle ore 9.30 il questore Vincenzo Montemagno, alle 10 il sindaco Adriano Paroli, alle 10.30 il viceprefetto Attilio Visconti e alle 11 il vescovo Bruno Monari. In serata alle ore 19una fiaccolata silenziosa partirà da piazza San Francesco e si snoderà per le vie del centro cittadino. L’itinerario prevede il passaggio dai corsi Palestro e Zanardelli; poi il corteo sfilerà davanti al Vescovado, alla Prefettura, alla Loggia, dove sono in programma tre letture di testi di Gandhi, Puletti e Corrie. In seguito imboccherà via del Carmine, per tornare infine a San Francesco per una riflessione finale.
“In un momento in cui la soluzione dei problemi viene affidata sempre più alle armi e non alle trattative, vale la pena riaffermare il significato di parole come violenza, nonviolenza, pace e guerra” ha spiegato Moratto presentando l'iniziativa alla stampa. “Alle autorità indicheremo la necessità storica della nonviolenza per la soluzione dei conflitti individuali e collettivi” ha detto poi Cucchini. “Per questo consegneremo loro una riflessione sul significato della giornata promossa dall'Onu e una pergamena recante un celebre passo del Mahatma e la parabola del Buon Samaritano; in particolare il testo evangelico crediamo vada rimeditato a fondo di questi tempi”.
“Nel contempo - ha aggiunto Moratto - commemoreremo cinque operatori di pace morti durante azioni dirette nonviolente; il pacifista Moreno Locatelli (di cui sabato 3 ricorre il 16esimo anniversario dell’uccisione su un ponte a Sarajevo), i volontari bresciani Fabio Lana, Sergio Moreni e Guido Puletti (assassinati in Bosnia sempre nel ’93) e la volontaria americana Rachel Corrie (caduta in Palestina nel 2003)”.
La scelta di aprire e chiudere a San Francesco non è casuale: “in un'epoca in cui tutti andavano a far le Crociate per guadagnarsi l'indulgenza plenaria – racconta Cucchini - il Poverello d'Assisi ottenne dal papa che essa si potesse acquisire visitando il presepe che egli allestiva ogni Natale a Greccio, un bell'esempio di nonviolenza e convivialità solidale

martedì 29 settembre 2009

UN LAPSUS




forse sulla scorta del grande risultato della sinistra tedesca (Die Linke - PDS) o per un riferimento nostalgico al glorioso e defunto PDS di Achille Occhetto, il PD calcinatese comunica con qualche lapsus il suo congresso.


(N.B. : è un post da prendere sul ridere )



[da Bresciaoggi - martedì 29 settembre]


CALCINATO

IL CONGRESSO DEL CIRCOLO LOCALE DEL PD

Il Circolo calcinatese del Partito Democratico andrà nella giornata di oggi al Congresso. L’assise dei democratici di sinistra si terrà questa sera alle ore 20.45 nella sede dei Democratici di sinistra in via XX Settembre. All’ordine del giorno l’illustrazione e la discussione delle tre mozioni in vista del congresso nazionale, il rinnovo degli organismi dirigenti e l’elezioni dei rappresentanti del circolo calcinatese al congresso provinciale.

lunedì 28 settembre 2009

RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE




A oltre tre mesi dalle elezioni Calcinato è uno dei rarissimi comuni nei quali non è ancora stato presentato in consiglio comunale il programma amministrativo del nuova giunta municipale di destra guidata da Marika Legati. E così Ivano Bertoli, Gianluca Capra, Antonio Guarisco, Fabio Quinzani, Elena Ringhini, William Spassini e Flavio Vida - i sette consiglieri comunali della lista di minoranza “Calcinato Migliore” – hanno richiesto con una lettera inviata al sindaco venerdì 11 settembre “la convocazione del consiglio comunale per esaminare gli indirizzi generali di governo della nuova amministrazione comunale”.
“Ai sensi del regolamento consiliare il primo cittadino è ora tenuto finalmente a convocare la seduta per esaminare l’argomento” ha spiegato il capogruppo William Spassini presentando l’iniziativa. “Quello che ci preoccupa è il grave ritardo con il quale si giunge a questo appuntamento, che generalmente si tiene a poche settimane dal voto per consentire alla nuova compagine di partire con il proprio lavoro dopo aver esplicitato al consiglio e alla cittadinanza ciò che intende fare nel quinquennio in cui amministrerà il Comune”.
“Quello che si nota nei primi cento giorni della nuova giunta – ha aggiunto Spassini – è un certo immobilismo decisionale. L’auspicio è che, una volta espletato questo passaggio propedeutico, ci siano, da parte di chi governa, maggior organizzazione e puntualità nelle determinazioni che si renderà necessario assumere al servizio della comunità”.

giovedì 24 settembre 2009

AVVISO RIUNIONE




il coordinamento della lista Calcinato Migliore convoca un'assemblea / preconsiliare per mercoledì 30 settembre presso la sala civica Morelli di Piazza Repubblica alle ore 20.30.


mercoledì 23 settembre 2009

CONSIGLIO COMUNALE IL 2 OTTOBRE




nuovo consiglio comunale strordinario, convocato per venerdì 2 ottobre. all'ordine del giorno la variazione di bilancio e tra le altre cose l'elenco dei beni alienabili.

per far quadrare i conti (pare che manchino centinaia di migliaia di euro dalle previsioni di gettito) l'amministrazione ha intenzione di cominciare a vendere le proprietà pubbliche ???

martedì 22 settembre 2009

PRECONSILIARE/RESOCONTO RIUNIONE DEI CAPIGRUPPO




la lista Calcinato Milgiore convoca un assemblea per MERCOLEDI' 23 SETTEMBRE presso la sala civica Morelli in Piazza Repubblica alle 20.30.


all'ordine del giorno il resoconto della riunione dei Capigruppo.
forse si tratterà (finalmente) anche degli indirizzi generali di governo...(a quasi 4 mesi dalle elezioni..). il gruppo consiliare di minoranza ha infatti inoltrato richiesta perchè se ne discuta al prossimo consiglio comunale.

lunedì 21 settembre 2009

PETIZIONE PUBBLICA




copiamo una petizione, così come ci è stata girata da un grupo di cittadini di Calcinato;




calcinato, 25 agosto 2008


alla cortese attenzione del sindaco



ai sensi dell'art. 75 dello statuto comunale, noi cittadini di Calcinato chiediamo gentilmente che in via Matteotti all'angolo con via Cimitero venga ricollocata una fontana erogante acqua potabile a ciclo continuo, cos' come esisteva fino a pochi anni fa.

ringraziando, restiamo in attesa di una sua risposta.


(seguono le firme di alcuni cittadini)

sabato 19 settembre 2009

TASK FORCES DELLA VERITA' (CON LA VERITA' IN TASCA)




[di Aldo Busi]


19.9.09 Esiste un superbo proverbio che recita “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, e, anche se il proverbio non arriva a tanto, “sentire” va ben oltre il significato di “udire”. Sulla stessa scia si potrebbe trovare, con satirica ironia, “Il miglior cieco è chi fa finta di non vedere”, nel senso che se anche vedi un torto ma non lo denunci sei avviato alla cecità civile, cioè alla morte da vivo. L’Italia è una serie di pozzangherine “massoniche” – di vere e proprie colture di navi dei veleni – che si versano l’una nell’altra a reciproco travaso di delitti e soldi pubblici, e se non ne fai parte sei solo un pollo da spennare, una pecora da tosare, uno schiavo da sfruttare e da deridere, un lavoratore che, quando è affiliato a un niente di contentino, è iscritto a un sindacato che se ne serve per tutelarsi. Perché è così difficile qui in Italia far capire l’ovvietà che “chi si erge a detentore della Verità vive e costringe a vivere nella menzogna”? Perché le Verità, ognuna nella sua pozzangherina corporativa, si spalleggiano a vicenda in un sistema di mistica fascista (a sinistra quanto a destra) che esclude l’errore e il vizio e il crimine, la menzogna di fondo, su cui si fonda ogni “fine superiore”. Fateci caso, dalla P2 alla Chiesa ai partiti alla mafia: se i fini sono tanto superiori, gloriosi, acclarati, perché i mezzi sono inferiori, meschini, omertosi? Mai sentito in millenni di Verità/Balle rivelate che un fine superiore si è avvalso di un mezzo superiore per avverarsi? Non capirò mai perché, se Wanna Marchi è in galera, tipi come Fiorani, Tanzi, Fazio, lo stesso Berlusconi corruttore di giudici e il suo sodale Dell’Utri condannato (?) a 9 anni di carcere per connivenza mafiosa, l’ex, si fa per dire, nazista Ratzinger, il venerabile Gelli e una pletora di traditori della Patria e calpestatori di democrazia, tutti capetti di pozzangherina “superiore”, non vengano almeno passati per le armi. Oggi, per esempio, Umberto Bossi compie 68 anni: perché?

venerdì 18 settembre 2009

ANCORA MORTI INVANO



Continuiamo a fare finta di sorprenderci ogni volta scoprendo che nella guerra di occupazione in Afghanistan - come in tutte le guerre, umanitarie e non – qualche volta muoiono anche i nostri soldati, oltre ai civili e ai militari nemici.

Con l’escalation in corso in diverse regioni del paese asiatico prepariamoci ad assistere a nuovi e più orribili massacri

Se vogliamo farla finita con le morti ed i lutti, la strada è una sola: riportare subito a casa i reparti del nostro esercito e dichiarare unilateralmente che l’Italia non è in guerra con nessuno perché la sua Costituzione all’art. 11 glielo impedisce solennemente.

giovedì 17 settembre 2009

IL PARCO DELLE COLLINE MORENICHE DEL GARDA




si è costituito il comitato prmotore del PARCO DELLE COLLINE MORENICHE DEL GARDA, per volontà ed impegno di alcuni cittadini attenti alle tematiche territoriali ed ambientali. il progetto, molto ambizioso, prevede la richiesta di discussione di una legge regionale per l'istituzione del parco.

il testo della proposta di legge è disponibile contattandoci, o richiedendolo direttamente al comitato.


Gli scopi statuari consistono nella:


PROMOZIONE dell'isituzione del parco per la salvaguardia del territorio delle colline moreniche gardesane.

TUTELA dei beni paesaggistici, ambientali e culturali dell'anfiteatro dell'area del Garda.

INTERAZIONE tra questo aprco, quello in progetto per l'area del Monte Baldo ed i due parchi già esistenti: Alto Garda e Mincio, per giungere alla costituzione di un unico Parco Europeo del Garda.



Anche il territorio di Calcinato è ricompreso nel permitro proposto per la tutela.



Riteniamo l'iniziativa interessante e quindi ci siamo fatti promotori per il nostro paese della divulgazione e della raccolta firme.


COMITATO:

viale Rimembranze 78, 25015 Desenzano del Garda (retro stadio Dal Molin)


mercoledì 16 settembre 2009

PER UN'ITALIA LAICA




[franco buffoni - da nazione indiana, luglio 2009]


A GAMBA TESISSIMA E CATTIVA: AGIT POP!

LIBERI DI NON CREDERE

di UAAR


Obama, giurando - come tradizione impone - sulla Bibbia, ha menzionato per la prima volta i non-believers, che negli Stati Uniti sono circa un sesto dell’elettorato. E che diventano il 40 per cento se si considerano solo i giovani sotto i 35 anni che si dichiarano immuni da credenze religiose o comunque sovrannaturalistiche.Erano pochi milioni gli atei nel mondo, cent’anni fa. Oggi sono circa un miliardo. Il formidabile aumento del numero dei non credenti è l’unica, rilevante novità nel panorama religioso mondiale degli ultimi decenni. Un fenomeno che, peraltro, nei paesi democratici non accenna affatto a fermarsi: una crescita che, significativamente, non è il frutto dell’opera di ‘missionari’ dell’ateismo e dell’agnosticismo, ma l’esito di centinaia di milioni di riflessioni individuali. Circostanza ancora più eloquente, la loro diffusione è maggiore quanto maggiore è la diffusione del benessere, dell’istruzione, della libertà di espressione. Lungi dal portare le società alla rovina, come vaticinano leader religiosi incapaci di trovare risposte più adeguate alla secolarizzazione, atei e agnostici ne rappresentano la parte più dinamica, quella che più contribuisce alla loro crescita: rispetto alla media della popolazione sono più giovani, più istruiti, più aperti al nuovo, più tolleranti nei confronti di chi viene troppo spesso dipinto come ‘diverso’: stranieri, omosessuali, ragazze madri, appartenenti a religioni di minoranza.
Quasi ovunque il mondo politico ha registrato questi cambiamenti, improntando le legislazioni nazionali a norme sempre meno dipendenti dall’etica religiosa prevalente (ancora per quanto?), e valorizzando per contro l’autodeterminazione dei singoli individui.
Un solo paese occidentale sembra fare eccezione, nonostante la religiosità sia in calo anche lì. È il paese con la classe politica meno apprezzata, con i livelli più bassi di libertà di espressione: un paese che tanti, in patria e all’estero, ritengono in declino. Quel paese è il nostro, quel paese è l’Italia. Un paese dove i non credenti sono i paria della società, relegati dalla legge (e dal condizionamento sociale) a cittadini di quinta categoria: l’incredulità viene buona ultima, quanto a diritti, dopo la Chiesa cattolica, le confessioni sottoscrittrici di Intesa, i culti ammessi e le confessioni non registrate. Un paese dove si può essere censurati se si tenta di scrivere che Dio non esiste. Un paese dove, in televisione, è impossibile ascoltare una critica alle gerarchie ecclesiastiche.
Eppure gli atei e gli agnostici non sono affatto pochi: anche in Italia, un cittadino su sette non crede. Ma nessuno lo ascolta. Certo, il servilismo del mondo politico e dei mass media italiani non teme, come si è detto, confronti con altri paesi. Ma anche gli increduli hanno le loro responsabilità. Se vogliono non essere discriminati sui luoghi di lavoro; se desiderano che i loro figli, a scuola, non siano confinati in un ghetto; se non accettano che ingenti somme delle (scarse) finanze pubbliche finanzino organizzazioni confessionali; se, in poche parole, pensano che l’Italia debba realmente essere uno Stato laico e democratico, che tratta tutti i cittadini allo stesso modo, è necessario far sentire la propria voce. Finora non è mai accaduto: mai atei e agnostici hanno manifestato per i loro diritti civili.
Atei e agnostici non credono nei miracoli: sanno benissimo che, per ottenere dei cambiamenti, è necessario darsi da fare. È dunque venuto il tempo, anche per i non credenti, di mobilitarsi.
Per questo motivo l’UAAR, l’associazione di promozione sociale che unisce gli atei e gli agnostici, indice per sabato 19 settembre, alle ore 15, nell’area antistante lo stadio Flaminio (Piazzale Ankara) a Roma
LIBERI DI NON CREDERE - 19 SETTEMBRE 2009, ROMA
primo meeting nazionale per un paese laico e civile

La data scelta non è casuale. I diritti dei non credenti possono essere riconosciuti solo laddove non c’è alcuna religione di Stato, di fatto e/o di diritto. Il 20 settembre 1870 non venne meno solo una religione di Stato; fu abbattuto un regime teocratico all’interno del quale era impossibile dichiararsi pubblicamente atei o agnostici. Molti, quel giorno, ritennero a portata di mano la realizzazione di una società, in cui una libera Chiesa costituisse solo una parte, non privilegiata, di un libero Stato. Quel progetto, faticosamente avviato, fu poi bloccato dal ventennio fascista, dal cinquantennio democristiano e da un quindicennio di confessionalismo bipartisan.

Ora i tempi sono cambiati. Non intendiamo rievocare con nostalgia l’epopea risorgimentale: vogliamo invece impegnarci nella costruzione di una società moderna, laica, europea.

Vogliamo l’uguaglianza, giuridica e di fatto, di credenti e non credenti

Vogliamo l’affermazione concreta della laicità dello Stato

Vogliamo la fine di ogni privilegio, di diritto e di fatto, accordato alle confessioni religiose

Vogliamo che le concezioni del mondo non religiose abbiano la stessa visibilità e lo stesso rispetto delle concezioni del mondo religiose

In particolare, chiediamo:

Avvio di un processo per il superamento del regime concordatario

Riconoscimento delle unioni civili

Aumento delle risorse pubbliche stanziate per la ricerca scientifica

Rimozione degli ostacoli frapposti alla contraccezione d’emergenza (c.d. “pillola del giorno dopo”)

Abolizione dei limiti all’accesso alla fecondazione artificiale introdotti dalla legge 40/2004

Abolizione dell’obiezione di coscienza nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici

Introduzione della pillola RU-486 e presenza capillare di consultori pubblici

Legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria

Riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita

Rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessualePossibilità per tutti i cittadini di poter abbandonare formalmente la propria religione

Disponibilità su tutto il territorio nazionale di strutture per la cremazione e di sale del commiato laiche

Disponibilità, su tutto il territorio nazionale, di luoghi solenni e tempi consoni per il matrimonio civile

Edifici pubblici laici, non contrassegnati dal simbolo della Chiesa cattolica

Rispetto delle leggi sull’inquinamento acustico anche da parte delle confessioni religiose

Abolizione delle leggi di tutela penale in materia religiosa

Fine dei privilegi delle confessioni religiose nelle strutture obbliganti (ospedali, carceri, caserme…)

Riduzione dei tempi per l’ottenimento della separazione e del divorzio

Introduzione del sistema tedesco, per il quale solo i contribuenti che vogliono espressamente finanziare la loro fede pagano la tassa di religione

Fine del versamento di fondi comunali alle confessioni religiose quali oneri di urbanizzazione secondaria

Una scuola pubblica laica: dove chi non frequenta le ore di religione cattolica non sia discriminato; dove lo stesso insegnamento religioso cattolico sia sostituito da educazione civica o studio di religioni e filosofie non confessionali; dove non si svolgano atti di culto, visite pastorali o altre azioni di evangelizzazione; dove si insegnino l’evoluzionismo e il pensiero critico; alla quale siano destinati i fondi attualmente riversati su un sistema di scuole private ghettizzante e inefficiente.


Se anche tu condividi questi obiettivi, il 19 settembre partecipa a
LIBERI DI NON CREDERE primo meeting nazionale per un paese laico e civilePer aderire alla manifestazione inviate una e-mail con oggetto “adesione” a: adesioni19settembre@uaar.it

Per partecipare alla manifestazione, contattate il circolo o referente UAAR più vicino

martedì 15 settembre 2009

ANPI A CALCINATO




Venerdì 18 settembre a Calcinato l’Associazione nazionale partigiani d’Italia tiene l’assemblea di creazione della sezione locale, sorta informalmente da qualche tempo per iniziativa di un gruppo di giovani. Una scelta che ha precise motivazioni politiche: «È in atto da parte delle istituzioni un tentativo di riscrizione della storia - spiega l’animatore Ivano Seneci presentando l’iniziativa -. Un revisionismo che tenta di mettere sullo stesso piano i criminali fascisti e chi li combatté, capovolgendo i fatti e arrivando a giustificare i ragazzi di Salò che morirono per aver seguito gli ideali fascisti. Non solo la destra è impegnata a stravolgere le verità che ci hanno tramandato i veri costruttori della libertà e della democrazia, ma per interessi politici anche i partiti storicamente di sinistra». Secondo i promotori della sezione non solo bisogna respingere chi dice che l’antifascismo non serve più, ma «non ci si deve nemmeno fermare all’antifascismo teorico e delle ricorrenze: dobbiamo sostenere un antifascismo dell’unità, dell’organizzazione e se serve della mobilitazione, riprendendoci quei valori per i quali i partigiani si sono sacrificati». Al primo punto del programma dell’Anpi di Calcinato c’è «la difesa della Costituzione da ogni attacco».


L’appuntamento di venerdì è alle ore 20.45 in Pizza della Repubblica, nella sala civica intitolata al generale Antonio Morelli, internato a Mauthausen con il figlio Giovanni (che vi morì l’11 febbraio 1945). All’incontro di venerdì è stato invitato anche il sindaco Marika Legati, visto che l’amministrazione comunale di Calcinato è da sempre socia del sodalizio antifascista, per il contributo dato dai cittadini alla Resistenza. Per ulteriori informazioni sull’Anpi calcinatese basta contattare la segreteria al 339-7335922.

venerdì 11 settembre 2009

UN SINDACO DELLA LEGA TOGLIE L'INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA A PEPPINO IMPASTATO




pubblichiamo volentieri una segnalazione di un compagno/lettore, attento a quanto accade in italia ed a calcinato.


[da il Messaggero]


ROMA (10 settembre) - Cristiano Aldegani, sindaco leghista di Ponteranica (Bergamo), l'aveva chiesto invano alla precedente amministrazione di centrosinistra. Ora, da primo cittadino del piccolo centro, ha deciso di procedere: la biblioteca comunale non sarà più dedicata a Peppino Impastato, il giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978, ma a padre Giancarlo Baggi, un padre sacramentino morto nel Duemila, residente per molti anni a Ponteranica. La prefettura di Bergamo ha negato la deroga alla legge che vieta di dedicare un edificio a una persona scomparsa da meno di dieci anni, così l'intitolazione non ci sarà, almeno fino a metà maggio del 2010, ma la targa dedicata ad Impastato è stata rimossa e nel frattempo la struttura continuerà a chiamarsi "biblioteca civica comunale". Le proteste della minoranza di centrosinistra non si sono fatte attendere e ora c'è chi vuole organizzare una raccolta di firme per chiedere all'amministrazione di ripristinare l'intitolazione a Impastato. Il sindaco ha confermato di voler andare avanti: «Avevano già espresso questa nostra volontà alla passata amministrazione un anno e mezzo fa - ha detto Aldegani - ma non siamo stati ascoltati. Ora diamo seguito a ciò che abbiamo annunciato in campagna elettorale. Non si tratta, come qualcuno vuole farlo passare, di un cambiamento ideologico. Onore al merito di Impastato e di tutti coloro che hanno dato la vita per combattere il cancro mafioso. Soltanto, ci sembrava giusto intitolare il luogo per eccellenza della cultura del nostro paese a un personaggio locale di grande valore spirituale, come padre Giancarlo Baggi. Nessuna preclusione, dunque, sulla figura di Impastato. Vedremo se dedicargli in futuro un'altra struttura».«Ho provato fastidio. Una cosa indegna, che offende la dignità umana, un gesto incivile». Così Giovanni Impastato ha commentato la scelta di togliere l'intitolazione della biblioteca al fratello. «Nella scelta del sindaco - ha detto ancora Impastato, parlando con l'agenzia radiofonica Econews - leggo solo razzismo».

mercoledì 9 settembre 2009

INCONTRO A CARPENEDOLO CON GESUALDI




Venerdì 11 settembre sarà a Carpenedolo Francesco Gesualdi, personaggio noto per le sue iniziative nonviolente di solidarietà e cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Quello di Gesualdi è un itinerario singolare che attraversa da protagonista gli ultimi decenni della vita italiana. Nato nel 1949 nei presi di Foggia, ha trascorso gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza alla scuola popolare di Barbiana, condotta da don Lorenzo Milani (è lui il Francuccio al quale sono indirizzate numerose lettere nonché il testamento spirituale del leggendario priore). Partecipa al movimento di contestazione del ‘68 come sindacalista nelle file della Cisl. Nel ’70 entra in fabbrica come operaio. Dopo un paio d’anni lo troviamo come insegnante a tempo pieno alla “scuola di servizio sociale” di Calenzano. In seguito compie alcune missioni sociosanitarie ed agroalimentari in vari paesi del Terzo mondo, operando con la moglie per qualche tempo nel Bangladesh. Tra i suoi volumi più conosciuti, oltre ai significativi contributi offerti alla stesura della celebre “Lettera a una professoressa”, si ricordano “Signornò” (una storia di naia pubblicata nel ’73 da Guaraldi che vendette 25 mila copie in pochi mesi) e il manuale alternativo “Economia: conoscere per scegliere”.
Attualmente a Vecchiano, in provincia di Pisa, dirige il Centro nuovo modello di sviluppo, il coordinamento nazionale del movimento dei “consumatori critici”. E proprio su questo argomento verterà la sua conversazione di venerdì, intitolata “Un’altra economia è possibile”, durante la quale Gesualdi presenterà il suo ultimo libro, “L’altra via” (edizioni Terre di Mezzo, pp. 72, euro 3). In esso vengono delineati dall\'autore un nuovo orizzonte economico ecocompatibile e i passi immediati che si possono compiere per avviare l’inversione di marcia della nostra civiltà verso l\'attuazione di valori quali la sobrietà, la decrescita, la sostenibilità ambientale.
“Tutti noi consumatori ” sostiene Gesualdi “ dobbiamo analizzare le cause economiche che generano impoverimento e capire come possiamo opporsi ai meccanismi ingiusti partendo dai nostri gesti quotidiani. Il consumo ed il risparmio hanno un ruolo strategico come mezzi di condizionamento delle imprese e del sistema economico. È necessario quindi esaminare in quali condizioni sociali ed ambientali si producono i beni che consumiamo e studiare il comportamento delle imprese”.
La “Guida al consumo critico” ogni anno pubblicata dal Centro è un po’ il simbolo di questo impegno, con aggiornate informazioni sulle campagne di boicottaggio e informazione nazionali e internazionali, sui comportamenti etico-sociali delle imprese, una sulle attività ed iniziative dei movimenti italiani che si impegnano per il consumo alternativo e sulla ricerca di un nuovo modello economico alternativo al capitalismo.
L’incontro è promosso dall’associazione Liberacion e si svolgerà alle ore 21a Palazzo Deodato Laffranchi.

martedì 8 settembre 2009

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO VENERDI'




venerdì sera ci sarà il consiglio comunale in seduta straordinaria.

è stato convocato (pare) di fretta e furia per scadenze relative a questioni di bilancio. all'ordine del giorno anche l'interpellanza a risposta scritta da noi sollecitata sui problemi relativi alla discoteca el kubra e le solite varianti al PRG.


a quasi quattro mesi dalle elezioni, calcinato è forse l'unico paese in italia a non aver discusso delle linee programmatiche.


il rammarico per il disinteresse nei confronti degli strumenti di democrazia è certamente dovuto, ma in questo passivismo è senza dubbio coinvolta e parte in causa anche l'opposizione.

lunedì 7 settembre 2009

FARE THEE WELL, NANDA




I giorni passano ma non san cancellare la tristezza per la dura perdita di Fernanda Pivano.
Donna caparbia e solare, la Nanda, che da trent’anni ha accompagnato le mie giornate su questa terra. Dai giorni del liceo giostrati fra Spoon River e On the Road, complici De André e il movement. Era naturale e rasserenante, come percorrere la terra che si srotola nell’ultima pagina benedetta dall’Orsa Maggiore, bere a giumella tutto Kerouac, tutto Ginsberg, e Corso e Felinghetti e poi più tardi scoprire David Leavitt, McInerney, Easton Ellis, De Lillo. E intanto vagabondare sul suo Pianeta Fresco e seguirne le scorribande da un lato all’altro del piano padano.
In lei trovavo finalmente la perfetta fusione della letteratura che amavo con la nonviolenza che corteggiavo. Nonviolenza come grimaldello della coscienza propria ed altrui. Nonviolenza come prassi di vita, arte e politica.
Come a molti, anche a me la Pivano ha insegnato che la beat generation proponeva soprattutto un generalizzato, disperato e vitalistico anelito libertario: morale, spaziale, sessuale e ambientale.
Come lei l’ha intesa, la nonviolenza diventava nobile e incruenta arma di comunicazione. “Chi comunica non confligge” amava ripetere.
E poi l’abolizione della schiavitù da denaro e ricchezze. Il rigore morale. L’etica del lavoro. L’antiaccademismo. E - su tutto - l’enorme intelligenza della sua fantasia.
”Senza di lei non” è il mantra tamburellato per giorni da televisioni e giornali.
Senza di lei non io come sono. Senza quella donna paffuta e divertita che ha migliorato la mia giovinezza trasformando per sempre la mia esistenza. Senza la gioia dei suoi occhi narranti la vita ed il mondo da fare, nella sera d’estate fra i giardini di via dei Mille, senza la potenza delle sue braccia incrociate a salutarmi a Conegliano, rincorrendo uno strampalato Ginsberg, senza la lezione morale del suo candore canticchiante chissà quali canzoni fuori san Barnaba. Addio, Nanda. Con te finisce la mia vita così come l’ho sin qui conosciuta.

flavio marcolini

sabato 5 settembre 2009

DARWINISMO VIETATO DALLA GIUNTA CITTADINA




la notizia è ripresa da facebook, dove è rimbalzata velocissimamente; l'articolo qui sotto invece dal sito dell'Università di Pavia




Le ferie stanno finendo, anche Brescia inizia a ripopolarsi di amministratori… e qualcuno si accorge della situazione imbarazzante in cui si è volontariamente messo in agosto l’assessore alla cultura, che ha sponsorizzato e ospitato nella sala del museo di scienze tre conferenze creazioniste dopo aver negato la stessa sala ad esperti di Darwin dell’evoluzione; per fortuna non siamo a Bologna la dotta … alle leonesse si associano altre competenze….
Oggi c’è stata una conferenza stampa dei verdi e dell’UAAR bresciani per informare, finalmente, la città di cosa può succedere nonostante siamo già nel 2009. Probabilmente in quella conferenza stampa i toni erano un po’ eccessivi … prima di tutto l’assessore deve ancora rispondere alla richiesta di chiarimenti di T.Pievani a cui è stata negata l’aula, e poi … cosa direbbero se sapessero del convegno organizzato dal vicepresidente del CNR? Mi sembra difficile un confronto fra i due comportamenti, ma più facile prendersela con chi ingenuamente ammette l’incoerenza.Si parla della conferenza stampa di oggi su QUI Brescia (“
Creazionisti al museo? E' scandalo”). Purtroppo la sintesi dei fatti riportata nell’articolo non mette in evidenza che l’assessore ha risposto a G.Giacobini (che giudicava non ottimale concedere la sala del museo di scienze naturali a chi racconta le favole dopo aver letto la prima pagina della Bibbia) che lui non poteva negare la sala del museo a nessuno che gliela la chiedesse. A questo punto qualcuno si è ricordato di cosa fosse successo a febbraio.Gli è stato quindi chiesto se fosse vero, e quale ne fosse stato il motivo, che la stessa sala era stata negata alla UAAR per far parlare T.Pievani, esperto di Darwin. Il problema serio è appunto che nella lettera dell’assessore si chiariva che il comune non può dare l’aula “a chi voglia predicare la commissione di reati, la violenza, la pedofilia, il razzismo, o propagandare opinioni politiche in contrasto con la nostra Costituzione"; non era chiaro a quale voce corrispondessero la UAAR o T.Pievani, che quindi chiese un pubblico chiarimento che, forse a causa dell’estate che si prolunga, dal 20/8 non è ancora pervenuto! Nei commenti si intravede chi teme che inizi uno scontro fra cristiani e non cristiani mentre è chiaro che agli esperti non è stata concessa (senza spiegazioni) una sala che invece è stata data a un ingegnere elettronico (che forse nessuno avrebbe sponsorizzato nè sarebbe andato a sentirlo se avesse previsto di parlare di ingegneria edile, dato che non è il suo campo di competenza). Che poi in realtà abbia raccontato che le margherite potrebbero “evolvere” occhi, o che la vita sulla terra ha poche migliaia di anni, questo è un altro problema; comunque prevedibile quando si invita a parlare un creazionista biblico non cattolico (ci sono anche i creazionisti biblici cattolici del “Kolbe Center for the study of creation”, ma sono ormai emarginati; l’ultima volta che il papa ha ricevuto dei creazionisti biblici (ignoranti che credono che la terra abbia 6000 anni) non è stato molto tempo fa, ma qualcosa è cambiato e il 2002 sembra ormai molto lontano. Possiamo quindi pensare che ci sia qualcosa di nuovo; il Papa non riceve creazionisti biblici cattolici da ben 7 anni, preferendo oggi sostenere l’evoluzionismo teista; purtroppo i creazionisti biblici sanno che i cattolici sono parecchio confusi (l’assessore alla cultura di Brescia ha gentilmente dimostrato che non ci sono corsi di aggiornamento dopo il catechismo) perchè (perché?) non lo dice troppo in giro. e cercano di approfittarne per fare proselitismo e sottrarre fedeli alla chiesa cattolica che non ha ancora deciso se chiedere scusa (come ha fatto la chiesa anglicana giusto un anno fa) o continuare nell’ambiguità, nonostante gli euro (e i dollari della Templeton Foundation) spesi nel convegno di marzo su Darwin.A questo punto non rimane che approfittare dell’errore dell’assessore e prendere gli asini per le corna, affrontando il problema in modo costruttivo: corsi intensivi di aggiornamento sull’evoluzione, aperti anche agli assessori, nell’auditorium del Museo. Il certificato sarebbe poi richiesto a chi volesse ancora parlare di creazionismo nell’auditorium del museo…










Il circolo UAAR di Brescia chiese qualche mese fa l’utilizzo dell’auditorium del Museo di Storia Naturale per organizzarvi il suo Darwin Day, che prevedeva la partecipazione di un personaggio del calibro di Telmo Pievani. L’assessore alla cultura Andrea Arcai (PDL, in quota AN) disse di no: l’UAAR fece buon viso a cattivo gioco e organizzò la conferenza altrove, peraltro con un buon successo di pubblico. Dopo qualche tempo si è però scoperto che l’assessore aveva concesso lo stesso auditorium per un ciclo di tre conferenze creazioniste: probabilmente le prime mai svolte in Italia all’interno di un museo scientifico. La circostanza ha suscitato la reazione del presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, Giacomo Giacobini, che ha inviato una lettera di protesta a nome dell’intero direttivo dell’associazione. L’assessore Arcai non l’ha presa bene, e ha scritto una replica al sito Pikaia, che aveva riprodotto la lettera di Giacobini. I suoi contenuti sono indegni, a nostro avviso, di un assessore che si occupa di cultura: Arcai ha inoltre minacciato sia di presentare querele, sia di togliere il museo bresciano dall’associazione nazionale. Oggi Pikaia ha pubblicato la controreplica di Telmo Pievani, con cui chiede spiegazioni sui motivi per cui l’auditorium di un museo di storia naturale può essere utilizzato per conferenze creazioniste, e non per la conferenza di un docente che l’UAAR, e non solo l’UAAR, ritiene sia tra i più importanti conoscitori (non solo italiani) dell’evoluzionismo. Anche l’UAAR si è associata alla richiesta di chiarimenti formulata da Telmo Pievani, inviando un messaggio alla casella e-mail dell’assessore.

mercoledì 2 settembre 2009

BEDIZZOLESE - CALCINATO 1-0



un articolo interessante; un tema 'abbastanza' simile a quanto capitato a calcinato.
due risposte dell'opposizione completamente differenti.

[da Bresciaoggi - 1 settembre 2009, provincia pag. 21]


BEDIZZOLE. Battaglia in Consiglio comunale: non sarà più istituito l’organismo di controllo
Commissione edilizia abolita con polemica
Il Consiglio comunale di Bedizzole ha abolito la commissione edilizia. Il sindaco Roberto Caccaro, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha annunciato che non verrà nominata la Commissione, la cui istituzione, secondo quanto stabilito la Legge regionale, dipende dalla volontà dell'amministrazione comunale.«Non pare nemmeno sensato - ha detto il sindaco - l’utilizzo di una commissione edilizia esclusivamente tecnica e consultiva, con i limiti temporali di utilizzo di una commissione (es. riunione mensile), in quanto la stessa sarebbe un mero duplicato dell’ufficio preposto appesantendo di fatto la stessa procedura di permesso a costruire, in netto contrasto con le volontà dell'amministrazione nello snellire e velocizzare le procedure burocratiche». Contrari al provvedimento i consiglieri di opposizione della Lega Nord e del Centro Sinistra. «Abbiamo votato contro - ha detto il consigliere Giovanni Capra - perchè riteniamo l'abolizione della commissione edilizia un fatto grave, che limita la possibilità di trasparenza e partecipazione. Inoltre, dal punto di vista formale, riteniamo sia stata adottata una procedura che potrebbe non essere corretta».«Nello stesso atto - hanno contestato i consiglieri di Democrazia e solidarietà, votando contro il provvedimento - prima rendete facoltativa una commissione, e un istante dopo la cancellate per l'intera durata del vostro mandato. Evidentemente, è qualcosa di più, e di ben più grave, che un semplice adeguamento normativo. Perché sul vostro programma elettorale non avete detto ai bedizzolesi: "Noi intendiamo abolire la commissione edilizia e mettere tutte le decisioni nelle mani del tecnico comunale senza che nessun altro possa, prima che l'atto sia operativo, entrare nel merito". Anche in questo caso. la trasparenza tanto sbandierata era una chiacchiera elettorale».Alle critiche ha risposto il capogruppo del Pdl, Andrea Stretti: « La trasparenza ed il controllo saranno garantite dalla commissione paesaggistica composta esclusivamente da tecnici. Il controllo sulle scelte di indirizzo e destinazione urbanistica del territorio, in pratica la destinazione delle aree, sarà curata dalla commissione urbanistica che non sarà sciolta. I bedizzolesi beneficeranno di una sburocratizzazione delle pratiche».

martedì 1 settembre 2009

IL BLITZ ESTIVO




[da Bresciaoggi - martedì 1 settembre]


A Calcinato nei giorni scorsi c’è stata l’improvvisa sostituzione, da parte del sindaco Marika Legati, del segretario comunale Santi Moschella, per lunghi anni alle dipendenze dell’amministrazione comunale con giunte municipali di diverso orientamento politico.
La vicenda è al centro di vivaci polemiche, soprattutto per le modalità e i tempi con le quali la sostituzione è avvenuta. Polemiche raccolte dal gruppo consiliare Calcinato Migliore, il quale sull’argomento ha presentato al primo cittadino una interrogazione a risposta scritta.
“Chiediamo gentilmente di conoscere – scrivono i due consiglieri di minoranza Gianluca Capra e Fabio Quinzani - le motivazioni che hanno condotto l’amministrazione ad assumere questa determinazione” e “le ragioni professionali della nuova scelta operata, le referenze acquisite e le aspettative rispetto al ruolo che il nuovo segretario dovrà interpretare”. La risposta del sindaco Legati nella prossima seduta del consiglio comunale.