mercoledì 30 settembre 2009

EVENTO NONVIOLENTO VENERDI' 2 OTTOBRE




“Con tutte le vittime, contro tutte le guerre” è il tema attorno al quale il Centro per la nonviolenza di via Milano organizza una serie di iniziative venerdì 2 ottobre, genetliacodi Gandhi e Giornata Mondiale della Nonviolenza proclamata dalle Nazioni Unite.
In mattinata una delegazione del Centro – composta da Roberto Cucchini, Pierluigi Fanetti, Agide Gelatti, Adriano Moratto e Franco Lombardi – incontrerà alle ore 9.30 il questore Vincenzo Montemagno, alle 10 il sindaco Adriano Paroli, alle 10.30 il viceprefetto Attilio Visconti e alle 11 il vescovo Bruno Monari. In serata alle ore 19una fiaccolata silenziosa partirà da piazza San Francesco e si snoderà per le vie del centro cittadino. L’itinerario prevede il passaggio dai corsi Palestro e Zanardelli; poi il corteo sfilerà davanti al Vescovado, alla Prefettura, alla Loggia, dove sono in programma tre letture di testi di Gandhi, Puletti e Corrie. In seguito imboccherà via del Carmine, per tornare infine a San Francesco per una riflessione finale.
“In un momento in cui la soluzione dei problemi viene affidata sempre più alle armi e non alle trattative, vale la pena riaffermare il significato di parole come violenza, nonviolenza, pace e guerra” ha spiegato Moratto presentando l'iniziativa alla stampa. “Alle autorità indicheremo la necessità storica della nonviolenza per la soluzione dei conflitti individuali e collettivi” ha detto poi Cucchini. “Per questo consegneremo loro una riflessione sul significato della giornata promossa dall'Onu e una pergamena recante un celebre passo del Mahatma e la parabola del Buon Samaritano; in particolare il testo evangelico crediamo vada rimeditato a fondo di questi tempi”.
“Nel contempo - ha aggiunto Moratto - commemoreremo cinque operatori di pace morti durante azioni dirette nonviolente; il pacifista Moreno Locatelli (di cui sabato 3 ricorre il 16esimo anniversario dell’uccisione su un ponte a Sarajevo), i volontari bresciani Fabio Lana, Sergio Moreni e Guido Puletti (assassinati in Bosnia sempre nel ’93) e la volontaria americana Rachel Corrie (caduta in Palestina nel 2003)”.
La scelta di aprire e chiudere a San Francesco non è casuale: “in un'epoca in cui tutti andavano a far le Crociate per guadagnarsi l'indulgenza plenaria – racconta Cucchini - il Poverello d'Assisi ottenne dal papa che essa si potesse acquisire visitando il presepe che egli allestiva ogni Natale a Greccio, un bell'esempio di nonviolenza e convivialità solidale

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