mercoledì 30 dicembre 2015

Contro il Capodanno

Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna.
E sono diventati così invadenti e così fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Così la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa il film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore.
Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.
Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell’immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d’inventario dai nostri sciocchissimi antenati.
Antonio Gramsci, 1 gennaio 1916, Avanti!, edizione torinese, rubrica Sotto la Mole.

martedì 29 dicembre 2015

L'aria malata e le vere cause: parla Cerani

Sull'edizione di domenica 27 dicembre di Bresciaoggi è stata dedicata una pagina intera all'emergenza inquinamento a Brescia, in particolare alle polveri fini, e tra gli altri si riporta un intervento del presidente dell'Arpa, il dottor Bruno Simini. Ebbene, può sembrare una battuta teatrale, invece l'autorevole rappresentante istituzionale invita a... limitare i fuochi d'artificio in occasione delle festività di fine anno per limitare il problema! Poi ritorna su un argomento caro a tanti amministratori locali: la colpa di tutto è l'uso che si fa dell'automobile, utilizzata per muoversi in ogni occasione, anche per piccoli spostamenti. Argomentazione non scientificamente fondata, e sicuramente molto discutibile localmente, con gli impianti industriali e commerciali presenti, e a fronte di un calo rilevante negli ultimi 10 anni delle emissioni dei veicoli grazie all'evoluzione tecnica. Lo stesso sostiene poi che grazie alle temperature miti il riscaldamento grava di meno per inquinamento a Brescia: Del Bono dovrebbe spiegargli che a Brescia per scelte di business c'è la cogenerazione, e la maggior parte degli edifici sono collegati ad impianti che bruciano carbone e rifiuti per 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno. Purtroppo non bruciano metano, che emette poche polveri fini: bruciano carbone e rifiuti, questi ultimi contenenti tra l'altro «pulper» di cartiera, biomasse industriali, forti emettitori. Dimenticavo: l'Arpa rilascia sempre pareri favorevoli a tutte le centrali a biomasse sorte in questi anni sul territorio bresciano, che com'è noto si colloca in area critica o di risanamento. Come si fa a risanare l'aria se si aggiungono nuove combustioni? Mentre l'amministrazione del capoluogo multa i diesel degli extracomunitari, quei pochi in circolazione, unicamente per scopi commerciali abbiamo oltre una linea su tre dell'inceneritore più grande d'Italia che brucia rifiuti industriali, e le due tonnellate annue di polveri fini emesse dal sistema teleriscaldamento (A2A - Bilancio di sostenibilità territoriale, 2014) corrispondono a 2600 Diesel Euro 3 circolanti 24 ore su 24 in città. Poi restano le 400 tonnellate anno di ossidi di azoto emessi dalle centrali A2A a Brescia, che si trasformano quasi tutte in particolato fine secondario, soprattutto nella stagione calda. Il particolato fine secondario corrisponde all'incirca a oltre 400.000 autoveicoli Euro 3. Il rappresentante dell'Arpa segnala che le cose vanno migliorando: in 14 anni siamo scesi da 50 a 40 microgrammi per metro cubo medi annui; peccato che ci troviamo ancora su valori inaccettabili per la salute umana. In questi giorni ho ricevuto la pubblicazione sopra citata di A2A, dove il grafico delle emissioni di polveri fini e di NOx ha un andamento che somiglia molto al grafico dei giorni di supero riportato dal giornale: le centrali del sistema teleriscaldamento Brescia sono passate da 9 a 2 tonnellate anno di emissione di polveri fini nello stesso periodo. Analogo trend per gli ossidi di azoto: da 1400 tonnellate/anno (!) a 400 in 10 anni circa. Con i filtri a maniche sulla centrale a carbone e con filtri HD sull'inceneritore. Quando si vuole le soluzioni strutturali si trovano, ma a Brescia, anche per uno scandaloso conflitto di interessi, manca la parte più consistente, ossia la riduzione dei consumi alla fonte, con la coibentazione degli edifici a partire da quelli pubblici, e l'uso dell'energia solare. Una politica «per il bene comune» imporrebbe agli amministratori di usare almeno gli utili ricevuti dalla società controllata, per tali interventi. Peraltro è un obbligo, sancito dalla direttiva 2012/27/UE, quello di consentire anche ai meno abbienti l'accesso al risparmio energetico. Proviamo a immaginare come diventerebbe Brescia nel giro di pochi anni, e quali risorse si muoverebbero, e le ricadute occupazionali. Altro che le targhe alterne!
Massimo Cerani, Bresciaoggi, 29 dicembre 2015 

lunedì 28 dicembre 2015

Oggi come allora piangiamo i Cervi: "sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi"

Fucilati dai fascisti a Reggio Emilia 72 anni fa, i sette fratelli Cervi vivono nel cuore di chi lotta per un mondo libero, senza oppressi né oppressori.

sabato 26 dicembre 2015

Lunedì 28 c'è il consiglio comunale

Per lunedì 28 dicembre alle ore 20.45 il sindaco Marika Legati a Calcinato ha convocato una seduta del consiglio comunale. In esame, fra l'altro, il nuovo regolamento per l’applicazione della tassa di occupazione del suolo pubblico, il “documento unico di programmazione per il triennio 2016/2018” e alcune modifiche alla convenzione per la gestione in forma associata del Sistema bibliotecario intercomunale.

mercoledì 23 dicembre 2015

Da oggi si può ritirare Il calendario del Comune

Il calendario 2016 dell'amministrazione comunale di Calcinato viene distribuito ai cittadini nelle giornate di mercoledì 23, giovedì 24, lunedì 28, martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 dicembre dalle ore 10 alle 12 all'Ufficio Servizi Sociali in Municipio.Ulteriori informazioni ai n. 030/9989221-236-242.

venerdì 18 dicembre 2015

CONTRO OGNI GUERRA SENZA SE E SENZA MA!
FUORI DALLA NATO E DA TUTTI GLI ORGANISMI GUERRAFONDAI!
 PRESIDIO 
SABATO 19 DICEMBRE ALLE ORE 14,30
DAVANTI ALLA SEDE DI GHEDI DELLA RWM
in VIA INDUSTRIALE, 80, GHEDI 
indetto in parallelo, e in condivisione dei contenuti, con la manifestazione  per lo stesso giorno davanti al sito produttivo della RWM a Domusnovas, in Sardegna.
   
Noi, donne e uomini aderenti o non aderenti areligioni, associazioni, partiti politici, sindacati.
Noi rivendichiamo e sentiamo come nostri i morti delle vostre guerre; sono nostre tutte le vittime che voi, con i vostri saccheggi,avete prodotto.
Sentiamo come nostre le 130 vittime di Parigi così come sentiamo nostre le centinaia di migliaia vittime siriane, libanesi, palestinesi, kurde. irakene, yemenite, keniote, nigeriane, somale, e tutte le altre realtà che voi con le guerre avete causato.
Sono nostri i 23 mila morti che le vostre ottuse politiche di “difesa “della fortezza Europa hanno affogato nel Mediterraneo.
Vostre sono le guerre e le politiche imperialiste e di saccheggio che state combattendo e che avete in mente di scatenare.
Noi manifestiamo per dire che ci opporremo ai vostri disegni di guerra e che non ci faremo arruolare nei vostri eserciti.
Non permetteremo che quelle poche libertà che ci sono rimaste vengano ulteriormente compresse in nome dell’emergenza che volete usare per difendere i vostri privilegi.
Respingiamo la distinzione che fate fra profughi per motivi economici e profughi per motivi di guerra.Voi volete dividere i poveri della Terra per sfruttarli meglio.
Non saremo complici della vostra ipocrisia. Vogliamo che la nostra sia terra di pace e ponte fra le culture del Mediterraneo.
Decidiamo di dare continuità alle manifestazioni ed azioni contro le guerre, le basi militari e come prima urgenza contro la fabbrica di bombe RWM di Ghedi-Domusnovas, che con il beneplacito del Governo Italiano ed il colpevole silenzio della Giunta Regionale Sarda e del comune di Ghedi e della provincia di Brescia, vende le bombe all’Arabia Saudita (complice dell'ISIS) che le sgancia sulla popolazione dello Yemen, colpendo migliaia di civili tra cui moltissime vittime sono bambini. Chiediamo che venga interrotta immediatamente ogni collaborazione militare con i regimi che sono stati fino a poco tempo fa (e in certa misura sono ancora) complici dell'ISIS (innanzitutto Arabia Saudita, Qatar e Turchia).
Il presidio di SABATO 19 DICEMBRE ALLE ORE 14,30 DAVANTI ALLA SEDE DI GHEDI DELLA RWM (VIA INDUSTRIALE, 80, GHEDI) è indetto in parallelo e in condivisione dei contenuti con la manifestazione indetta per lo stesso giorno davanti al sito produttivo della RWM a Domusnovas, in Sardegna.
DONNE E UOMINI CONTRO LA GUERRA

martedì 15 dicembre 2015

Un'ordinanza salutare

Con l'ordinanza n. 134 del 15/12/2015 il sindaco ha emanato una serie di disposizioni per il contenimento dell'inquinamento atmosferico derivante dall'esercizio di impianti termici nel Comune di Calcinato:
1.  la riduzione di due ore della durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, che, pertanto, non potrà superare le 12 (dodici) ore giornaliere, nonché di diminuire di 1 grado centigrado, da 20° a 19°, con 2 gradi centigradi di tolleranza, la temperatura dell'aria degli edifici., cosi come definito dal D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 e s.m.i., ad esclusione degli edifici rientranti nelle categorie:
• edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
• edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
• edifici adibiti a scuole materne o asili nido;
• edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione. cosi come individuati all'art. 4 comma 5 del D.P.R. 74/2013.  Le suddette limitazioni non si applicano altresì alle casistiche elencate all'art. 4 comma 6 del D.P.R. 74/2013. 
2.      il divieto di uso di dispositivi che, al fine di favorire l'ingresso del pubblico, consentono di mantenere aperti gli accessi verso i locali interni di edifici appartenenti alla categoria E5 di cui all'art.3 del D.P.R. n. 412/1993 e conseguente obbligo di mantenere chiuse le porte di accesso ai locali medesimi (Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all'ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni.)

  Le disposizioni resteranno in vigore dalle ore 8 di mercoledì 16 dicembre 2015 fino alle ore 18 del 22 dicembre 2015, salvo eventuale proroga.

lunedì 14 dicembre 2015

Mercoledì assemblea No Tav a San Martino

Il movimento No Tav organizza mercoledì 16 dicembre alle ore 21 al Centro Sociale di via Unità d'Italia 95/b a San Martino della Battaglia una assemblea per rilanciare sul territorio l'opposizione alla realizzazione di questa nuova grande opera pubblica.

domenica 13 dicembre 2015

La commissione ambiente martedì è ai Barconi

Il Comune applica la nostra risoluzione. Come stabilito in consiglio comunale lo scorso 12 novembre, martedì 15 dicembre alle ore 15 la commissione per l'ambiente a Calcinatello effettuerà una visita conoscitiva in via Cavour alla sede dell'impianto di trattamento di fanghi biologici da tempo al centro in località Barconi delle polemiche per presunte problematiche correlabili ad emissioni odorigene, perdite di materiali dagli automezzi e problemi alla viabilità dei residenti. Coordinerà il sopralluogo l'assessore all'ambiente del Comune Stefano Vergano.
Dopo che il 28 agosto scorso nel sito si era verificato uno sversamento di rifiuti liquidi di natura biologica, provenienti da un serbatoio, su un terreno a sud dell’insediamento produttivo, a conclusione dell'iter procedurale in corso da mesi sulle attività dell'azienda nei giorni scorsi la Provincia di Brescia ha ufficialmente diffidato la proprietà.

venerdì 11 dicembre 2015

Insediato ieri il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Ieri sera in municipio a Calcinato si è insediato il Consiglio Comunale dei Ragazzi. Accolti dal consigliere delegato alle politiche giovanili Denise Voltolini e dal sindaco Marika Legati, i 17 ragazzi consiglieri eletti da altrettante classi della scuola media statale Dante Alighieri - Mattia Luglio, Alessandro Tosi, Marianna Pinna, Massimiliano Meneghini, Pietro Gabana, Francesco Sigurtà, Lucia Roberti, Gianmaria Padula, Simone Cima, Emma Saottini, Mariagrazia Ravelli, Marco Gerrato, Chiara Vastano, Omar Benhmid, Sara Ferrari, Andrea Bacuzzi e Riccardo Spillare - hanno preso posto sui banchi abitualmente occupati dai loro colleghi adulti, che si sono seduti alle loro spalle.
Dopo il giuramento del sindaco baby, la 12enne Mariagrazia Ravelli, è stata comunicata la composizione della Giunta Municipale dei Ragazzi, che comprende il vicesindaco Chiara Vastano e gli assessori Sara Ferrari, Massimiliano Medeghini e Simone Cima.
Nutrito il programma di lavoro per il prossimo biennio: si va dalla richiesta della riqualificazione degli spazi scolastici con particolare attenzione ai laboratori infornatici, alla cura e pulizia dei parchi, dal monitoraggio su discariche e fabbriche attive sul territorio alla proposto di allacciare contatti con giovani di altri paesi europei.
In seguito è stata illustrata la manifestazione del 21 dicembre per la consegna delle borse di studio e infine i cinque capigruppo consiliari hanno rivolto un saluto ai protagonisti di questa nuova esperienza di educazione civica. Ultimo ad intervenire il capogruppo di Bene Comune, Flavio Marcolini il quale, fra l'altro, ha rivolto ai giovani consiglieri queste parole:
"Quando dovrete prendere qualche decisione concreta per il bene comune, prima di scegliere chiedetevi sempre se sarà di qualche vantaggio o sollievo per gli ultimi della classe, per i più svantaggiati. Non siate mai sordi verso quelli che domandano il vostro aiuto. Aiutate tutti a partire dai più poveri e dai più deboli, perché così facendo troverete gioia e soddisfazione e sarete apprezzati dai vostri compagni, perché così facendo vi accorgerete presto che alla fin fine i problemi degli altri sono uguali ai vostri: affrontarli da soli è da egoisti, risolverli insieme è fare politica. Vi esorto infine a darvi da fare perché Calcinato ha bisogno di tutto il vostro entusiasmo, a organizzarvi perché Calcinato ha bisogno di tutta la vostra forza, ma soprattutto a studiare perché Calcinato ha bisogno di tutta la vostra intelligenza".

giovedì 10 dicembre 2015

Stasera c'è il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Alla presenza dei loro colleghi adulti, stasera alle ore 20.30 nella sala consigliare in municipio a Calcinato, si terrà la seduta di insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi. All'ordine del giorno dei lavori predisposto dal sindaco Marika Legati, il giuramento del sindaco baby, la 12enne Mariagrazia Ravelli, la proclamazione della Giunta Municipale dei Ragazzi, l'esposizione del programma di governo, la presentazione dei 17 consiglieri eletti da altrettante classi: Mattia Luglio, Alessandro Tosi, Marianna Pinna, Massimiliano Meneghini, Pietro Gabana, Francesco Sigurtà, Lucia Roberti, Gianmaria Padula, Simone Cima, Emma Saottini, Mariagrazia Ravelli, Marco Gerrato, Chiara Vastano, Omar Benhmid, Sara Ferrari, Andrea Bacuzzi e Riccardo Spillare.
In seguito verrà illustrata la manifestazione del 21 dicembre per la consegna delle borse di studio e infine ci sarà il saluto dei cinque capigruppo consiliari ai protagonisti di questa nuova esperienza di educazione civica.

lunedì 7 dicembre 2015

Calendario No Tav 2016

Il Coordinamento No Tav ha realizzato un calendario fotografico con le immagini a colori delle ultime attività e iniziative organizzate per contrastare l'arrivo di questa nuova grande opera pubblica che tanti problemi arrecherà al territorio. 
Si può richiedere al costo di 5 euro scrivendo una mail a info@notavbs.it.

mercoledì 2 dicembre 2015

Una guerra ingiusta ma utile?

La Francia, non contenta del disastro senza via di uscita provocato in Libia dall’ignoranza di Sarkozy, reitera errore e vittime in Siria, attirandosi addosso – a proposito di guerre «utili» - l’attacco di quella parte del Daesh come movimento che filtra anche sul territorio dell’Europa occidentale

Vedo che la «guerra giusta» di Norberto Bobbio, contro la quale ci eravamo battuti, riappare travestita da guerra «utile», ma non è una gran trovata. Utile per chi? Ogni guerra è sempre utile a una delle due parti in causa, almeno a breve termine, quindi il giudizio di valore va sempre spostato sulla causa del conflitto, mentre il metodo di risolverlo con una guerra va sempre rifiutato. Ricordiamoci di come apparve la seconda guerra mondiale a Gandhi e a molte parti del mondo non occidentale; se si è contro la guerra, non è possibile una guerra giusta, la guerra va misurata non nei termini dei rapporti di forza che ha prodotto, ma va rifiutata sempre per la quantità di vittime che produce. Non è semplice, perché - per esempio - io non tendo a definire «ingiusta » la seconda guerra mondiale perché i milioni di morti da ambedue le parti l’hanno subita; eppure, per la mia generazione, sulla vita dei cittadini i governi non dovrebbero aver potere di vita o di morte (come nel caso della soppressione della pena di morte).
In verità, per le guerre questo potere gli è lasciato - e non dovrebbe esserlo - con l’argomento per cui Daesh non si potrebbe danneggiare o sconfiggere in altro modo, anche perché si tratta di un nemico diffuso e meno esposto di quanto non sia un paese con il suo stato, con un territorio preciso dove si dispiegano eserciti, fortificazioni, industrie militari, sistemi di trasporto. In realtà, anche Daesh è più presente e concentrato in certi territori e, soprattutto, i mezzi militari gli sono forniti nientemeno che dall’Occidente, al più attraverso la mediazione di un altro paese. Nel caso della Turchia questa mediazione non è necessaria perché nella coalizione internazionale contro Daesh nessun altro stato partecipa alla guerra contro i curdi, che per Ankara sono il principale nemico. Il lancio di un missile turco contro l’aereo militare della Russia, che è in guerra contro Daesh ma non contro i curdi, ne è un segnale minaccioso, tranquillamente sopportato dall’Occidente.
In verità, la guerra nel Medio Oriente ha presentato e presenta sovente, a partire dall’Afghanistan, diversi fronti, anche in parte nascosti, aspetto che non è l’ultima delle sue specificità; essa mette in rilievo le ragioni per cui il più vasto movimento pacifista dei tempi recenti le è nato contro. E non solo i civili ne sono regolarmente le vittime (a ogni attacco, specie aereo) ma, come in tutti i conflitti con una forte componente ideologica, le parti non corrispondono nettamente a un territorio ben definito. Insomma, il carattere particolarmente brutale e non giustificabile delle guerre è qui singolarmente evidente.
La Francia, non contenta del disastro senza via di uscita provocato in Libia dall’ignoranza di Sarkozy, reitera errore e vittime in Siria attirandosi addosso – a proposito di guerre «utili» - l’attacco di quella parte del Daesh come movimento che filtra anche sul territorio dell’Europa occidentale, figlio non soltanto (anche se in buona parte) del disagio sociale, ma di una disperazione più interiorizzata e profonda che ha portato sinora giovani francesi e belgi a concludere le azioni omicide attivando le cinture esplosive e togliendosi la vita. Non ci si racconti che attendevano di essere accolti nell’aldilà da centinaia di vergini vogliose, disperavano della vita in terra, senza nulla che le dia un senso umano o sovrumano. Manca nel nostro mondo il solo elemento in grado di sconfiggere Daesh, cioè un senso umano o oltre umano che non sia il successo nel denaro, che non a caso essi bruciano, o lo spettacolo inteso in senso proprio come distrazione dal reale.
Rossana Rossanda, http://www.sbilanciamoci.info/, 28.11.2015 

lunedì 30 novembre 2015

Ai Barconi diffidata l'azienda al centro delle polemiche per i diversi disagi creati

A conclusione dell'iter procedurale in corso da mesi la Provincia di Brescia ha diffidato ufficialmente la ditta che gestisce un impianto di trattamento di fanghi biologici in località Barconi a Calcinatello, al centro da tempo di polemiche dopo che il 28 agosto vi si era verificato uno sversamento di rifiuti liquidi di natura biologica, provenienti da un serbatoio, su un terreno a sud dell’insediamento produttivo.
I liquami, come accertato dall'Arpa, avevano raggiunto anche le pertinenze dell'autostrada, invadendone il sifone di scarico delle acque meteoriche e oltrepassandone il sedime.
Interrare i reflui arando il terreno nel quale si erano depositati, secondo la Provincia, non è stata una procedura corretta e l'azienda nel procedimento di diffida è stata considerata “responsabile del pericolo concreto ed attuale del superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione nelle matrici ambientali impattate a seguito della fuoriuscita dei rifiuti liquidi”.
Ora la proprietà ha tempo fino ai primi di dicembre per presentare un piano di caratterizzazione redatto da tecnico abilitato. In caso di inottemperanza, scatteranno le sanzioni previste dalla normativa vigente in materia.
Il 20 novembre la ditta intanto ha presentato a Comune, Provincia, Arpa e Asl una proposta di intervento strutturale per il miglioramento della situazione. Tale documento contiene anche indicazioni per risolvere l'annoso problema della viabilità in zona.
Intanto nei giorni scorsi i cittadini hanno ripetutamente segnalato alle autorità competenti il permanere in zona di sgradevoli emissioni odorigene e perdite di fanghi puteolenti dagli automezzi incaricati del loro trasporto
E sulla vicenda entro fine anno dovrebbe giungere dalla Provincia alle parti interessati la convocazione per una Conferenza dei servizi sul tema.

domenica 29 novembre 2015

Auguri, rebélo!











Oggi compie 90 anni il partigiano Aldo Giacomini, curatore degli itinerari della Resistenza bresciana, illustrati nel 2004 dalla guida “Sui monti ventosi”.
Nato a Campione del Garda, dove il padre socialista si era rifugiato da Belprato con la famiglia dalle persecuzioni dei fascisti sabbini, “el rebélo” è una figura leggendaria in valle. A 18 anni disertò e, spinto dal desiderio di libertà, si nascose con due amici sui monti di Provaglio Valsabbia per tirar sassi e fucilate, patendo fame e freddo. Consigliato di allontanarsi dalla zona, nella primavera del 1944 scese verso la città e, con falsi documenti di lavoratore dell’organizzazione tedesca Todt, entrò nella Brigata Fiamme Verdi “X Giornate” compiendo attentati, sabotaggi, recuperi di armi e munizioni, mezzi di trasporto, vestiario e viveri: una sorta di guerriglia per sfiancare con azioni di disturbo i nazifascisti. Dopo la Liberazione fu tra i primi a consegnare le armi.
Ereditata dal padre alpino e comandante partigiano la passione per la montagna e lo sci, la trasmise ai giovani preparando negli anni ’60 e ’70 la loro formazione sportiva. Degli anni ‘70 la sua idea di realizzare itinerari dove avevano operato i partigiani. Con gli amici del Cai e di altri gruppi costituì il Gruppo operativo volontario dei sentieri della Resistenza bresciana che, dal 1982 al 2004, ha tracciato circa 500 km di percorsi fra montagne e pianura, un vero e proprio museo all'aperto. L’idea di far incontrare memoria storica, osservazioni naturalistiche e geologiche, tradizioni locali, passione per l’escursionismo costituì anche un opportunità economica per i paesi di montagna. Anche diverse comitive di calcinatesi da lui guidate negli anni scorsi ebbero modo di apprezzarne lo spirito arguto e vivace.  
Sciolto il gruppo, dal 2006 la manutenzione dei sentieri è affidata alla buona volontà di singoli, gruppi ed enti locali. Ma stamattina alle 11 Aldo sarà al suo posto, in Maddalena per scoprire il nuovo cartello del sentiero della Resistenza appena installato in località Grillo. Ancora una volta gli brilleranno in viso l'ironia e il disincanto di chi ha trascorso un'esistenza intera a ricordare a tutti: “la libertà è costata cara molto, tenetela da conto”. 

mercoledì 25 novembre 2015

La Commissione Ambiente visiterà il sito al centro delle polemiche ai Barconi

Nel consiglio comunale di ieri sera è stata approvata all'unanimità una risoluzione presentata dai gruppi Bene Comune e Insieme per Calcinato. “Considerato il positivo avvio, nel corso dell’incontro pubblico promosso dall’amministrazione comunale del 12 novembre, del dialogo sulle diverse problematiche correlabili in località Barconi anche alle attività della ditta e preso atto della disponibilità della proprietà, emersa durante il suddetto incontro,  ad ospitare una visita di rappresentanti dell’ente locale” il documento “impegna l'assessore all'ambiente a contattare la proprietà al fine di formalizzare tale disponibilità e a a convocare una seduta della Commissione Comunale per l'Ambiente entro il 31 dicembre nella sede della ditta per effettuare una visita conoscitiva del sito e delle attività che vi si svolgono”.

lunedì 23 novembre 2015

Ripartire dai ragazzi

Gli alunni scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di via Arnaldo a Calcinato hanno eletto il Consiglio Comunale dei Ragazzi. 
Lunedì 2 novembre sono stati scelti  i 17 consiglieri nominati dagli studenti di altrettante classi: Mattia Luglio, Alessandro Tosi, Marianna Pinna, Massimiliano Meneghini, Pietro Gabana, Francesco Sigurtà, Lucia Roberti, Gianmaria Padula, Simone Cima, Emma Saottini, Mariagrazia Ravelli, Marco Gerrato, Chiara Vastano, Omar Benhmid, Sara Ferrari, Andrea Bacuzzi e Riccardo Spillare.
Venerdì 20 poi i ragazzi hanno proceduto alla elezione del sindaco, che è Mariagrazia Ravelli, della classe seconda. 
Già convocata per giovedì 10 dicembre alle ore 20.30 nella sala consiliare in Municipio la seduta di insediamento. 
Buon lavoro, al servizio del bene comune!

domenica 22 novembre 2015

Un sostegno economico agli affitti

In municipio a Calcinato è stato istituito lo Sportello Comunale per l'accesso al Fondo Regionale finalizzato al sostegno delle famiglie per il mantenimento dell'abitazione in locazione.
Il contributo massimo riconosciuto è di 800 euro per nucleo familiare ed è destinato a coloro che sono residenti in Lombardia, in possesso di un reddito (secondo il Fondo Sostegno Affiti) compreso tra 7.000,01 e 9.000 euro, in possesso di un contratto di affitto sul libero mercato formalmente registrato e la cui casa è utilizzata come residenza anagrafica e abitazione principale.
Lo Sportello rimarrà aperto fino a martedì 15 dicembre e la da domanda dovrà essere presentata all'Ufficio Servizi Sociali esclusivamente su appuntamento, da richiedere ai n. 030/9989221-236-245.

sabato 21 novembre 2015

Martedì 24 novembre c'è il consiglio comunale

Terranno banco anche nel consiglio comunale convocato per martedì 24 novembre alle ore 20.45 in municipio dal sindaco Marika Legati i problemi legati alle attività di un impianto di trattamento di fanghi biologici in località Barconi, oggetto di una interrogazione presentata dalle liste di minoranza Con te per Calcinato, Bene Comune e Sangiorgi sindaco, alla quale risponderà l'assessore all'ambiente Stefano Vergano. 
Altre due interrogazioni sono state presentate presentate dal Movimento Cinque Stellle sull'incendio del 3 settembre scorso alla ditta Specialrifiuti di Calcinatello e su ruolo di una "amministrazione trasparente”. Sempre i grillini propongono poi una mozione sulla “dichiarazione di volontà per la donazione degli organi e tessuti”.
Nella seconda parte della seduta verranno esaminati poi un “appello alla Regione Lombardia in materia di gestione dei rifiuti”, alcune “modifiche al regolamento comunale dell’asilo nido Magica Bula di Ponte San Marco”. Previste in seguito la “nomina dei rappresentanti dei genitori del comitato di gestione del nido”, la “approvazione del bilancio consolidato 2014 del Comune con i bilanci dei propri organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate”, la “ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi per l'esercizio 2015” e alcune “variazioni al bilancio di previsione 2015. 
Infine ci saranno sul tappeto il “riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio conseguenti a una sentenza del Tribunale e della Corte d'Appello di Brescia”, il “rinnovo della convenzione per la gestione diretta in forma associata del servizio di liquidazione, accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni” e la “integrazione del Piano per le alienazioni e valorizzazioni degli immobili del Comune”.

venerdì 20 novembre 2015

Puzza ai Barconi: interviene l'assessore

L'assessore all'ambiente di Calcinato Stefano Vergano torna ad intervenire sul caso dell'impianto di trattamento di fanghi biologici ai Barconi, fonte di emissioni odorigene e problemi alla viabilità nella zona. 
Le valutazioni dell'assessore sono contenute nella risposta scritta alla interrogazione presentata dalle liste di minoranza Con te per Calcinato, Bene Comune e Sangiorgi sindaco. «Il controllo serrato con monitoraggi mirati prosegue», assicura alle minoranze Vergano che precisa come «l'alternativa che, sul fronte del traffico dei mezzi pesanti, avrebbe probabilmente risolto il problema non risulta percorribile in quanto interessa proprietà private che non autorizzano il passaggio. Si sta lavorando su un'ipotesi che sfrutti la viabilità esistente che dovrà essere concretizzata a breve dall'azienda con uno studio di fattibilità». La Polizia locale sta effettuando controlli sui tratti stradali per verificare la presenza di materiali dispersi dai mezzi che gravitano attorno all'impianto. «La Asl - aggiunge  - è stata informata delle segnalazioni di ordine sanitario percepite dai cittadini e dagli animali nella frazione». L'assessore conferma inoltre che «la Provincia di Brescia ha avviato la procedura in relazione alle inosservanze accertate dalla relazione dell'Arpa. Fra le varie sanzioni possibili c'è anche la chiusura dell'impianto».
In corrispondenza del crollo delle temperature dei giorni scorsi, i miasmi si sono attenuati ma nella zona si continua a registrare da parte dei residenti un forte traffico di mezzi pesanti, con sporadiche dispersioni di fanghi su strade comunali. Della problematica si discuterà nella prossima seduta del consiglio comunale, in programma martedì 26 novembre.

giovedì 19 novembre 2015

Joe Hill vive nelle lotte per il lavoro e la libertà

Cent'anni fa nella Prigione di Stato dello Utah a Sugar House veniva assassinato Joe Hill, musicista americano di origine svedese, organizzatore del movimento operaio e autore di canzoni popolari e rivoluzionarie.
Ascoltate le sue ballate nel Little Red Songbook, sentite le canzoni a lui dedicate, guardate il magnifico film di Bo Widerberg: scoprirete che senza di lui non ci sarebbero stati né Woody Guthrie nè Pete Seeger né Bob Dylan né Joan Baez.

mercoledì 18 novembre 2015

Bilancio comunale 2016: le nostre priorità

Stasera alle ore 19 a Calcinato è convocata la commissione bilancio. Per il 2016, visto il perdurare della crisi economica e la grande incertezza sulle prospettive future, torniamo a chiedere con forza all’assessore competente una seria razionalizzazione della spesa con l’abbattimento della esternalizzazione degli incarichi, il taglio deciso agli sprechi (al volo, ci vengono in mente l’acqua irrigua nelle rotatorie anche nei giorni di pioggia, l’illuminazione in punti in cui è soverchia o inutile, il surriscaldamento negli edifici pubblici), alle spese di rappresentanza, ai compensi degli amministratori comunali, ai contributi a pioggia ad associazioni che talora poco hanno a che vedere con la vita della nostra comunità, la riduzione delle tasse a partire da chi ha meno.

lunedì 16 novembre 2015

Francia: almeno smettiamola con le chiacchiere

Da anni, ormai, si sa che cosa bisogna fare per fermare l'Isis e i suoi complici. Ma non abbiamo fatto nulla, e sono arrivate, oltre alle stragi in Siria e Iraq, anche quelle dell'aereo russo, del mercato di Beirut e di Parigi. La nostra specialità: pontificare sui giornali.
E' inevitabile, ma non per questo meno insopportabile, che dopo tragedie come quella di Parigi si sollevi una nuvola di facili sentenze destinate, in genere, a essere smentite dopo pochi giorni, se non ore, e utili soprattutto a confondere le idee ai lettori. E’ la nebbia di cui approfittano i politicanti da quattro soldi, i loro fiancheggiatori nei giornali, gli sciocchi che intasano i social network. Con i corpi dei morti ancora caldi, tutti sanno già tutto: anche se gli stessi inquirenti francesi ancora non si pronunciano, visto che l’unico dei terroristi finora identificato, Omar Ismail Mostefai, 29 anni, francese, è stato “riconosciuto” dall’ impronta presa da un dito, l’ unica parte del corpo rimasta intatta dopo l’esplosione della cintura da kamikaze che indossava.
    Ancor meno sopportabile è il balbettamento ideologico sui colpevoli, i provvedimenti da prendere, il dovere di reagire. Non a caso risuscitano in queste ore le pagliacciate ideologiche della Fallaci, grande sostenitrice (come tutti quelli che ora la recuperano) delle guerre di George W. Bush, ormai riconosciute anche dagli americani per quello che in realtà furono: un cumulo di menzogne e di inefficienze che servì da innesco a molti degli attuali orrori del Medio Oriente.

     Mentre gli intellettuali balbettano sui giornali e in Tv, la realtà fa il suo corso. Dell’ Isis e delle sue efferatezze sappiamo tutto da anni, non c’ è nulla da scoprire. E’ un movimento terroristico che ha sfruttato le repressioni del dittatore siriano Bashar al Assad per presentarsi sulla scena: armato, finanziato e organizzato dalle monarchie del Golfo (prima fra tutte l’Arabia Saudita) con la compiacenza degli Stati Uniti e la colpevole indifferenza dell’ Europa.

     Quando l’ Isis si è allargato troppo, i suoi mallevadori l’ hanno richiamato all’ ordine e hanno organizzato la coalizione americo-saudita che, con i bombardamenti, gli ha messo dei paletti: non più in là di tanto in Iraq, mano libera in Siria per far cadere Assad. Il tutto mentre da ogni parte, in Medio Oriente, si levava la richiesta di combatterlo seriamente, di eliminarlo, anche mandando truppe sul terreno. Innumerevoli in questo senso gli appelli dei vescovi e dei patriarchi cristiani, ormai chiamati a confrontarsi con la possibile estinzione delle loro comunità.

    Abbiamo fatto qualcosa di tutto questo? No. La Nato, ovvero l’ alleanza militare che rappresenta l’ Occidente, si è mossa? Sì, ma al contrario. Ha assistito senza fiatare alle complicità con l’ Isis della Turchia di Erdogan, ma si è indignata quando la Russia è intervenuta a bombardare i ribelli islamisti di Al Nusra e delle altre formazioni.

     Nel frattempo l’ Isis, grazie a Putin finalmente in difficoltà sul terreno, ha esportato il suo terrore. Ha abbattuto sul Sinai un aereo di turisti russi (224 morti, molti più di quelli di Parigi) ma a noi (che adesso diciamo che quelli di Parigi sono attacchi “contro l’umanità”) è importato poco. Ha rivendicato una strage in un mercato di Beirut, in Libano, e ce n’ è importato ancor meno. E poi si è rivolto contro la Francia.

     Abbiamo fatto qualcosa? No. Abbiamo provato a tagliare qualche canale tra l’ Isis e i suoi padrini? No. Abbiamo provato a svuotare il Medio Oriente di un po’ di armi? No, al contrario l’ abbiamo riempito, con l’ Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti ai primi posti nell’ importazione di armi, vendute (a loro e ad altri) dai cinque Paei che siedono nel Consiglio di Sicurezza (sicurezza?) dell’ Onu: Usa, Francia, Gran Bretagna, Cina e Russia.

    Solo l’ altro giorno, il nostro premier Renzi (che come tutti ora parla di attacco all’umanità) era in Arabia Saudita a celebrare gli appalti raccolti presso il regime islamico più integralista, più legato all’ Isis e più dedito al sostegno di tutte le forme di estremismo islamico del mondo. E nessuno, degli odierni balbettatori, ha speso una parola per ricordare (a Renzi come a tutti gli altri) che il denaro, a dispetto dei proverbi, qualche volta puzza.
    Perché la verità è questa: se vogliamo eliminare l’ Isis, sappiamo benissimo quello che bisogna fare e a chi bisogna rivolgersi. Facciamoci piuttosto la domanda: vogliamo davvero eliminare l’ Isis? E’ la nostra priorità? Poi guardiamoci intorno e diamoci una risposta. Ma che sia sincera, per favore. Di chiacchiere e bugie non se ne può più.  
Fulvio Scaglione, 15.11.2015, "Famiglia Cristiana"

domenica 15 novembre 2015

Liquami ai Barconi: un esposto del Comitato

Dopo la vivace assemblea promossa giovedì scorso dal Comune, non accennano a placarsi a Calcinatello le proteste del Comitato Cittadini sulle problematiche ambientali in relazione all'attività di una azienda per il trattamento di fanghi in località Barconi.
 Fortemente critica sulla riunione è la portavoce Laura Corsini: “nessuna idea concreta è stata avanzata dagli amministratori per risolvere i problemi odorigeni, di viabilità e di perdita di fanghi, ma si è avuta una mera elencazione dei fatti avvenuti e dei procedimenti avviati. L'unica proposta è giunta da noi: creare una commissione di sorveglianza, per la quale la proprietà ha dato la sua disponibilità”.
 Corsini ha poi reso noti i contenuti di un esposto agli enti preposti al controllo sull'azienda “a seguito dell’uscita, lo scorso 28 ottobre, di due trattori, in una giornata piovosa, che trainavano botti agricole dalla ditta”. Corredato da video e fotografie, il documento racconta che “i due mezzi percorrevano la Strada vicinale dei Barconi verso Mazzano; raggiunta l’intersezione con la provinciale, entravano nel comune di Mazzano in via Caselle. Entrambi i mezzi accedevano poi in un terreno agricolo all'intersezione tra via Caselle, Santellone e Gavardina e vi sversavano ingenti quantità di una sostanza liquida di colore marrone scuro e dal forte odore acre".
 “Non sappiamo cosa contenessero le botti - osserva Corsini - ma due sono le ipotesi di infrazione che abbiamo evidenziato, come indicato nelle disposizioni regionali in materia: i fanghi liquidi non possono essere applicati con la tecnica della irrigazione a pioggia ma solo tramite iniezione profonda nei terreni e tale procedura non è consentita nei giorni di pioggia per evitare la possibilità di percolamento o ruscellamento di materiali o sostanze derivanti dai fanghi”.

venerdì 13 novembre 2015

Una vivace assemblea sulla puzza a Calcinatello

Era gremita da una folla di oltre 150 cittadini, esasperati dalla puzza che da tempo si respira in paese, giovedì sera la sala incontri della scuola elementare di Calcinatello per l’incontro promosso dall’amministrazione comunale di Calcinato sulle problematiche odorigene nella popolosa frazione, da molti abitanti messe in relazione con la presenza in località Barconi di un impianto di trattamento e condizionamento di fanghi biologici.
 Dopo una breve presentazione del sindaco Marika Legati, l’assessore Stefano Vergano ha ricostruito dettagliatamente gli eventi accaduti a partire dall’episodio del 28 agosto, quando fu rinvenuta in un terreno adiacente tale azienda una palude di liquami che erano giunti fin sotto il sedime autostradale oltrepassandolo poi nell’area a sud del tracciato.
 Vergano ha informato che “alla luce dei parametri analizzati da Arpa dopo aver effettuato i campionamenti delle sostanze sversate, non vi sono elementi di pericolosità ambientale; Arpa evidenzia comunque una serie di criticità e inottemperanze oltre ad alcune proposte prescrizioni che potrebbero impattare sul riesame delle autorizzazioni attualmente in corso”.
 Dai numerosi interventi dei cittadini è emerso che il problema degli odori molesti persiste in zona da molto tempo. “In estate non si può dormire con le finestre aperte e siamo costretti all’insonnia per la forte puzza di fogna che abbiamo in casa” ha lamentato una mamma. Un’altra problematica emersa è correlata con il traffico intenso sulla strada di collegamento, quotidianamente percorsa da decine di automezzi trattori e autocisterne, e su questo è allo studio la realizzazione di una strada alternativa alla attuale.
 Sull’emergenza che stanno vivendo sono tornati, anche con toni accesi, diversi altri residenti che hanno chiesto una solerte soluzione del problema.
 Il sindaco Marika Legati ha informato che, in seguito all’apertura della procedura di verifica, si è aperto il tavolo di confronto ai sensi della normativa vigente in materia.  Al vertice hanno partecipato, oltre al primo cittadino, i rappresentanti di Arpa, Provincia, Asl e dell’azienda.
“Abbiamo stabilito – ha comunicato il sindaco -  che l’azienda entro il 20 novembre deve presentare agli enti coinvolti nel tavolo una proposta di progetto volto al miglioramento strutturale dell’impianto che gestisce. In seguito la Provincia convocherà una Conferenza dei servizi, alla quale l’azienda la presenterà, ciascuno esprimerà le proprie valutazioni e poi ancora la Provincia deciderà in tempi brevi nel merito”.
 Nel corso della serata è intervenuto a più riprese anche il proprietario dell’azienda, l’ing. Giuseppe Giustacchini, che ha ricostruito la storia dell’impianto, “autorizzato nel  1998 e aperto nel 1999”, ricordando come ancor oggi “a fronte dello scarico di circa 50 metri cubi al giorno di acque depurate pagando regolarmente la tariffa, in virtù di una convenzione la ditta ritira e smaltisce gratuitamente i fanghi dei depuratori del Comune”.
  Ha poi assicurato che l’attività in esso realizzata consiste nel “trattamento di scarti certificati come non pericolosi; non vi è quindi alcun rischio per la salute e dall’azienda non esce niente di nocivo. Siamo reperibili dal comune telefonicamente 24 ore al giorno e inoltre abbiamo installato una centralina meteo che ci consente di sapere se e quando siano da attribuire a noi tali emissioni”.
 Stimolato dalle incalzanti domande dei cittadini, l’imprenditore ha risposto con accuratezza e non si è detto contrario alla possibilità che venga istituita dal Comune una commissione di controllo e sorveglianza sul sito.

mercoledì 11 novembre 2015

Puzza a Calcinatello: domani c'è l'incontro

Giovedì 12 novembre alle ore 20.30 alla sala civica delle scuole elementari di via Santa Maria l’amministrazione comunale di Calcinato ha organizzato una serata informativa con la cittadinanza sul problema delle emissioni odorigene da tempo avvertite in paese. Anche nei giorni scorsi la situazione ha creato forti disagi soprattutto agli abitanti della zona nord di Calcinatello a causa della puzza diffusa dalla località Barconi nei dintorni di una azienda che si occupa di trattamento e condizionamento di fanghi biologici: numerose le segnalazioni dei cittadini giunte telefonicamente ad Arpa e alla Polizia Locale.
In zona si registrano da tempo anche un intenso traffico di automezzi da e per la sede della ditta nonché trasporti con perdite di fanghi da trattare e sversamenti di liquami in aree circostanti il sito.
Come si ricorderà, in seguito al rinvenimento di una palude di liquami il 28 agosto, alla luce dei parametri analizzati sui campionamenti effettuati, pur in assenza di elementi di pericolosità ambientale, Arpa rilevava la presenza di una serie di criticità, inottemperanze e prescrizioni che potrebbero avere conseguenze sul riesame delle autorizzazioni attualmente rilasciate all’azienda.
E sul problema i gruppi consiliari di minoranza Con te per Calcinato, Bene Comune e Sangiorgi sindaco hanno inoltrato al sindaco Marika Legati una interrogazione a risposta scritta per “chiederLe quali determinazioni abbia assunto in ordine agli impegni che prevedeva la risoluzione approvata lo scorso 16 settembre in consiglio comunale in ordine, fra l’altro, a una soluzione definitiva al problema del traffico di via Gavardina e via Manzoni in quanto la viabilità non consente alla ditta di transitare con mezzi pesanti, al controllo perché non vengano dispersi fanghi su strade comunali, ai disturbi percepiti dalla cittadinanza che meritano di essere valutati considerando poi i gravi problemi di fertilità che si sono riscontrati su animali abitanti in zona, agli accertamenti amministrativi, giuridici e penali nei confronti della ditta per le incongruenze e omissioni rilevate anche nella relazione di Arpa, alla richiesta alla Provincia di immediata sospensione dell’attività dell’impianto”.

martedì 10 novembre 2015

No Tav, da Calcinato al Trentino

Ci saranno anche i No Tav calcinatesi sabato 14 novembre alla manifestazione nazionale indetta dai comitati No Tav del Trentino contro la realizzazione del tunnel di base del Brennero. 
Le realtà antagoniste locali in questi giorni si trovano a resistere pacificamente alla presenza di una trivella per carotaggi che vi è stata portata scortata da un’ingente presenza di forze dell’ordine. 
Per raggiungere il corteo trentino sabato l’appuntamento è alle ore 13 al casello dell’autostrada di Desenzano del Garda. Gli interessati possono scriverci per andarci insieme.

venerdì 30 ottobre 2015

Apri la tua casa a chi ne ha bisogno!

Il Comune di Calcinato lancia la campagna "Casa Ospitante”, un progetto di coabitazione solidale che si rivolge a quanti sono interessati a offrire la propria disponibilità ad accogliere, per un periodo di tempo limitato, altre persone abitanti sul territorio comunale che stanno vivendo un momento di difficoltà abitativa.
 “Hai una casa grande? Sei rimasta/o da sola/o perché i tuoi figli si sono sposati o è cambiata la tua situazione famigliare?” chiede il volantino promozionale. “Hai voglia di compagnia? Di qualcuno con cui parlare e condividere la giornata? Hai bisogno di piccole commissioni, di piccoli aiuti domestici?”
 E il suggerimento è: “potresti dare la tua disponibilità per un periodo di tempo limitato ad accogliere altre persone residenti a Calcinato”.
 Gli interessati possono segnalare nominativo, recapito telefonico disponibilità ed eventuali bisogni all'Ufficio Servizi Sociali del Comune di Calcinato ai n. 030/9989221-236-245 oppure via mail al seguente indirizzo: servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.

mercoledì 28 ottobre 2015

Stop agli automezzi inquinanti

Dal 15 ottobre anche a Calcinato è entrata in vigore la norma regionali che limita la circolazione per alcuni veicoli, finalizzata alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e per il miglioramento della qualità dell’aria. 
 Fino al 15 aprile 2016 anche nel nostro Comune - come in tutti quelli della cosiddetta “Fascia 2” per un totale di 361 comuni lombardi - le limitazioni saranno applicate da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, relativamente ai seguenti mezzi:  autoveicoli a benzina non omologati ai sensi della direttiva 91/441/Cee e veicoli detti “Euro 0 benzina”, autoveicoli a diesel omologati ai sensi della direttiva 91/542/Cee, o 96/1/Cee, oppure veicoli detti “Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel”. 
 Il fermo della circolazione si applica alla intera rete stradale del territorio, con l’esclusione di autostrade, strade di interesse regionale, tratti di collegamento tra strade già citate e gli svincoli autostradali e i parcheggi in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici.
 La sanzione prevista per l’inosservanza delle misure di limitazione alla circolazione varia da 75 a 450 euro, come stabilito dalla Regione Lombardia. Inoltre, vige anche a Calcinato il fermo permanente della circolazione per i motoveicoli e i ciclomotori a due tempi di classe Euro 0, in tutto il territorio regionale.

sabato 24 ottobre 2015

Dai Barconi a Calcinatello... c' è ancora puzza

Anche oggi le finestre sono rigorosamente chiuse in molte zone di Calcinatello e  diversi automezzi vanno e vengono sin dalle prime ore dell'alba da e per la sede di una azienda che in località Barconi si occupa di trattamento e condizionamento di fanghi biologici.

 L’impianto è al centro da tempo delle preoccupazioni degli abitanti per attività sospettate di emissioni odorigene, trasporti con perdite di fanghi da trattare e sversamenti di liquami in aree circostanti il sito.

 “Probabilmente continuando di questo passo nemmeno l'autunno sarà vivibile nelle nostre case” osserva sconsolata la portavoce del Comitato Cittadini Laura Corsini.

 “A seguito di un altro mese ancora difficile dal punto di vista degli odori, perdite di fanghi orari continui di passaggio mezzi e di una viabilità sempre più difficile” il Comitato sollecita un incontro all’assessore all’ecologia chiedendo la presenza anche del comandante della Polizia Locale, “al fine di una verifica sullo stato di fatto attuale e sui procedimenti in atto dall'Amministrazione Comunale di Calcinato con Arpa e altri enti competenti in materia”.

 “Non solo - sottolinea Corsini - sollecitiamo le risposte della amministrazione comunale alle domande poste dal Comitato nelle controdeduzioni alla Relazione Arpa in merito all’episodio del 28 agosto”.

 Come si ricorderà, in seguito a quell’evento, alla luce dei parametri analizzati sui campionamenti effettuati, pur in assenza di elementi di pericolosità ambientale, Arpa rilevava la presenza di una serie di criticità, inottemperanze e prescrizioni che potrebbero avere conseguenze sul riesame delle autorizzazioni attualmente rilasciate all’azienda.

 Nella seduta del consiglio comunale del 16 settembre la maggioranza aveva approvato una delibera nella quale, fra l’altro, si impegnava a organizzare un'assemblea pubblica con la popolazione di Calcinato per informarla sul caso avvenuto a fine agosto e dare l'avvio ai  monitoraggi in zona.
 Anche questo blog si unisce alle molte voci che in queste ore chiedono all’amministrazione comunale di convocare con solerzia un incontro con la cittadinanza sul delicato problema.

giovedì 22 ottobre 2015

Come si spendono i soldi dei calcinatesi in tempo di crisi - 8.

“Visto che la ditta che si occupa di manutenzione straordinaria dell’impianto di videosorveglianza si è accorta di guasti e danni alle apparecchiature esistenti, dovuti agli eventi atmosferici e all’attività dei roditori” e “ritenendo urgente l’intervento di rimessa in funzione degli impianti, mediante la sostituzione di parti hardware usurate”, l’amministrazione comunale di Calcinato oggi ha stanziato altri 4 mila euro per la manutenzione ordinaria di tali impianti di videosorveglianza disseminati sul territorio.
Non abbiamo mai conosciuto i risultati concreti di anni e anni di presenza delle telecamere in paese. Qualcuno ne sa qualcosa?

mercoledì 21 ottobre 2015

Sabato in biblioteca c'è il poeta Mario Zani

Sabato 24 ottobre alle ore 16.45 alla civica biblioteca di via XX settembre 80 a Calcinato il poeta Mario Pietro Zani presenterà il suo libro «Tre pahagi de rehörehhciù», silloge di liriche dialettali traducibile con  «Tre atti di resurrezione» (casa editrice Marco Serra Tarantola, 160 pagine, 14 euro) .
  56 anni, originario di Lumezzane, l´autore insegna lingua e letteratura inglese al liceo scientifico Moretti. La sua poetica è alimentata da un articolato lavoro di ricerca storico-semantica. Zani è infatti un vero e proprio cultore della parlata del suo paese natale, della quale è da sempre studioso serio, prestigioso e conosciuto ben al di là dei confini della nostra provincia.
I tre atti singoli nella vicenda della redenzione rivisitano la storia biblica di Abramo e Isacco, l´episodio di Gesù nell´orto degli ulivi e la cena di Emmaus. Rappresentano ciascuno una prova, il passaggio dalla porta stretta per cui bisogna farsi piccoli, tre momenti intensi e densi di grande spiritualità, scritti in un particolarissimo «dialetto triumplino (e oltre)», con traduzione rigorosamente curata a fronte. Si tratta di una formula davvero riuscita che facilita l´approccio all´opera del lettore e nello stesso tempo diventa strumento di divulgazione del dialetto valgobbino.
 Corredato da un segnalibro contenente la legenda dei complessi simboli ortografici e precise indicazioni fonetiche sulla pronuncia di vocali e consonanti, il volume riporta sulla scena una delle più articolate e originali voci in vernacolo.

martedì 20 ottobre 2015

Il Comitato Cittadini scrive al ministro Delrio

Gentilissimo ministro Graziano Delrio,
questa lettera è rivolta a lei poiché la questione investe il suo ministero. Abbiamo ritenuto doveroso spedire la stessa informativa anche al Ministro dell'Ambiente che, con le controdeduzione poste sul sito a fine marzo 2015 di fatto ha risposto alle numerose osservazioni presentate sull'opera Tav Brescia-Verona confermando a quanto pare la validità di una Via varata 12 anni fa su cartografie addirittura superate. Mi presento: sono Laura Corsini, madre di due figli ai quali ho tentato di passare quei valori morali, civili e cristiani che mi appartengono e che ritengo siano fondamentali per essere cittadini del mondo. Ho insegnato loro il rispetto negli altri inteso anche e soprattutto delle opinioni altrui ma il sangue bresciano che scorre in me, mi ha obbligato a precisare loro che quando qualcuno «non merita rispetto» è corretto comunicare il proprio dissenso. E purtroppo nella vita quotidiana troppo spesso rilevo, con profonda amarezza, atteggiamenti irrispettosi soprattutto di chi non prende decisioni e delega ad altri le proprie responsabilità e di chi non avendo competenze professionali per rivestire ruoli e mansioni, sia a livello pubblico sia privato, provocano con le loro incapacità danni gravi venendo meno a quel principio sancito anche nella legislazione italiana, l'agire come un "buon padre di famiglia". Ebbene carissimo ministro le qualità sopra non dovrebbero certo mancare in coloro che amministrano il bene comune: i politici. Per questo oggi rivolgo a lei, anche se ministro delle Infrastrutture da poco, la delusione più profonda verso chi l'ha preceduta che non ha saputo gestire questo «incarico» nell'interesse degli italiani ma solo per esclusivo uso personale e di pochi altri. Le cronache di questi mesi e la trasmissione Report di Rai 3 del 3 maggio 2015 ci hanno ben informato sulla questione. Lei è il nostro presente e proprio nella certezza della sua responsabilità politica a nome mio e dei cittadini che rappresento siamo a sottoporre alla sua attenzione la nostra più totale contrarietà alla costruzione del Tav Brescia-Verona, infrastruttura che dovrebbe essere approvato a breve dal Cipe nonostante il progetto sia inutile, costoso e cosa molto più grave se avviato «nominato» nelle intercettazioni in mano alla procura di Firenze proprio sulle indagini collegate al «sistema Incalza». Il nostro paese, Calcinato, si trova vicinissimo a quella zona nominata la nuova terra dei fuochi legalizzata, riconosciuta pochi mesi fa a livello nazionale, dove da anni i comitati locali denunciano situazioni negative del territorio sia per inquinamento sia per malattie importanti che troppo spesso sono sinonimi di "una terra malsana" che non potrà che peggiorare con l'arrivo del Tav. Le perplessità sul progetto non sono solo ipotesi di cittadini arrabbiati ma il risultato di anni d'informazioni sull'argomento, di confronto con esperti in materia e d'indicazioni pervenute dagli enti interessati al progetto. La Regione Lombardia, per esempio, nella delibera numero X/3055 del 23 gennaio 2015 pur esprimendosi a favore dell'opera nonostante notevole consumo di suolo agricolo - andando, di fatto, contro un'altra delibera presa dalla stessa giunta lombarda ovvero lo stop alla cementificazione-, elenca una serie di condizioni in risposta alle criticità e mancanze che il progetto e Via evidenziano soprattutto il non rispetto delle condizioni di sostenibilità e accessibilità economica del Tav Brescia Verona. Anche la Provincia di Brescia, alla quale abbiamo scritto come cittadini, ha evidenziato notevoli perplessità sul progetto sulla base di costi eccessivi per treni che non fermeranno né a Brescia né a Desenzano, nè a al Garda (terzo polo turistico italiano) ma assurdità per assurdità la stazione è prevista a Montichiari, con la creazione di uno «shunt» costosissimo e un interconnessione con la ferrovia storica, proprio nel bel mezzo di discariche (Montichiari ha circa una ventina di siti di smaltimento di rifiuti nel territorio). I passeggeri arriveranno a Montichiari trovandosi di fronte una discarica denominata «Montiriam», dove oggi non vi sono collegamenti di nessun tipo con Brescia e il resto della provincia. Le chiedo se questo è progettazione qualificata, logica e parsimoniosa? Quindi altro consumo di aree agricole anche pregiate, come i vigneti del Lugana e varie aziende produttrici di alimenti Dop per un'altra opera in terra bresciana dopo Tav Treviglio-Brescia, la Corda molle (dove le ricordo non sono ancora stati pagati gli espropriati) la BreBeMi inaugurata proprio dal signor Matteo Renzi il quale dichiarava l'unicità e l'importanza dell'opera, capitali privati per un necessario sviluppo lombardo. L'autostrada è costantemente vuota e oggi nessun gestore di autogrill e compagnie petrolifere ha investito sul tratto Brescia - Milano. Questo risponde all'utilità dell'opera. E i politici dove sono? Purtroppo negli anni abbiamo avuto modo di sentirne tanti sull'argomento ma troppi male informati, anche quelli del suo partito. Ministri e assessori che continuano a definire il Tav «un'opera strategica» ingannando i cittadini poiché quando una grande infrastruttura interesserà il 5% della popolazione, mai recupererà l'investimento effettuato incrementando di fatto ancora il debito pubblico italiano. Anche il Politecnico di Milano e di Torino hanno affermato contrarietà al Tav visto che tutte le linee italiane risultano essere in perdita forse in pareggio la Milano -Bologna. Come mai che nessun documento governativo indica il nome di qualcuno che si assume sul piano tecnico la responsabilità di calcoli qualora fossero inattendibili? Siamo convinti che lei subirà quel «mal lavoro» effettuato dai suoi predecessori (ci riferiamo all'assurdità di una legge obiettivo «criminogena» come dichiarato dallo stesso Raffaele Cantone e da accordi stipulati in precedenza) ma crediamo in qualcuno debba avere il coraggio di cambiare rotta se questa porta alla rovina. Per questo le chiediamo: la non approvazione del «progetto esecutivo» Tav Brescia-Verona voluto solo da chi è legato a quel «sistema Incalza» di cui si sta parlando da tempo e dove il ministro che ha dato l'avvio al procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, ministro Lupi, risulta dimissionario dall'incarico per motivi legati a quanto sopra. La non approvazione del Tav Brescia-Verona essendo un progetto del 1991 con una Via del 2003 poiché non corrispondente alle necessità economiche, sociali e ambientali attuali. La non approvazione del Tav Brescia-Verona poiché costruito in un terreno con una morfologia che non consentirà mai un alta velocità e che una ristrutturazione adeguata della ferrovia storica potrebbe rispondere a un incremento di domanda almeno per i prossimi 10/15 anni come da studi effettuati. Le ricordiamo che in ambito privato nessuno investirebbe capitale proprio in un progetto obsoleto che non ha rientro almeno dei costi sostenuti poiché in ambito privato chi sbaglia paga di tasca sua. Nel settore pubblico chi si assumerà questa responsabilità se l'opera sarà un altro buco nell'acqua com'è prevedibile? Le chiediamo la non approvazione del Tav perché non diventi complice di inutile consumo di suolo per guadagnare forse 14 minuti fra Milano a Verona a spese di un investimento di capitale pubblico enorme quando treni regionali hanno bisogno di una risposta immediata come richiesto dall'Europa (Europa che non ha mai chiesto all'Italia il Tav). La non approvazione del Brescia-Verona perché non sia complice di un costo «inadeguato» di circa 62 milioni di euro al chilometro per la tratta Brescia Verona quando nel resto del mondo il costo è un decimo: qualcuno si è chiesto il motivo di questa differenza? La non approvazione del Tav Brescia-Verona perché anche Lei non sia complice delle grandi «bugie» dette dai politici prima di lei i quali hanno raccontato ai cittadini italiani, di fatto ingannandoli, che il traffico da gomma sarebbe passato su rotaie quando in Italia le merci mai andranno sul Tav. Lo stesso Amministratore Delegato di Rfi, Elia l'ha dichiarato pubblicamente nella puntata del 3 maggio di Report. La non approvazione del Tav Brescia-Verona perché non sia complice di una legge obiettivo che delega il «general contractor» nel nostro tratto Cepav 2 a pagare chi controllerà il suo lavoro; è veramente ridicolo soltanto fattibile in Italia. I cittadini onesti e rispettosi sono ormai stanchi di questo modo di fare e sono tantissimi. Le priorità degli italiani sono altre come il lavoro, la scuola, la messa in sicurezza di un territorio da un dissesto idro-geologico sempre più visibile e di uno sviluppo efficiente della rete pubblica di trasporto locale per i pendolari. Restiamo in attesa di una sua risposta nel più breve tempo possibile informandola che non ci rassegneremo mai alla distruzione del nostro territorio chiamato Tav. Le comunichiamo che la presente mail sarà inoltrata anche ai giornali locali a conferma del nostro malcontento. Ci piacerebbe moltissimo poter aggiungere che abbiamo ricevuto risposta dal Ministro Delrio per un interessamento reale alla questione poiché prima di essere un politico ha agito da «buon padre di famiglia». Nell'augurarle buon lavoro le porgiamo cordiali saluti.
Laura Corsini COMITATO CITTADINI DI CALCINATO