Dopo la vivace assemblea promossa giovedì scorso dal Comune, non accennano a placarsi a Calcinatello le proteste del Comitato Cittadini sulle problematiche ambientali in relazione all'attività di una azienda per il trattamento di fanghi in località Barconi.
Fortemente critica sulla riunione è la portavoce Laura Corsini: “nessuna idea concreta è stata avanzata dagli amministratori per risolvere i problemi odorigeni, di viabilità e di perdita di fanghi, ma si è avuta una mera elencazione dei fatti avvenuti e dei procedimenti avviati. L'unica proposta è giunta da noi: creare una commissione di sorveglianza, per la quale la proprietà ha dato la sua disponibilità”.
Corsini ha poi reso noti i contenuti di un esposto agli enti preposti al controllo sull'azienda “a seguito dell’uscita, lo scorso 28 ottobre, di due trattori, in una giornata piovosa, che trainavano botti agricole dalla ditta”. Corredato da video e fotografie, il documento racconta che “i due mezzi percorrevano la Strada vicinale dei Barconi verso Mazzano; raggiunta l’intersezione con la provinciale, entravano nel comune di Mazzano in via Caselle. Entrambi i mezzi accedevano poi in un terreno agricolo all'intersezione tra via Caselle, Santellone e Gavardina e vi sversavano ingenti quantità di una sostanza liquida di colore marrone scuro e dal forte odore acre".
“Non sappiamo cosa contenessero le botti - osserva Corsini - ma due sono le ipotesi di infrazione che abbiamo evidenziato, come indicato nelle disposizioni regionali in materia: i fanghi liquidi non possono essere applicati con la tecnica della irrigazione a pioggia ma solo tramite iniezione profonda nei terreni e tale procedura non è consentita nei giorni di pioggia per evitare la possibilità di percolamento o ruscellamento di materiali o sostanze derivanti dai fanghi”.
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