Nonostante
nell'ultimo numero del notiziario comunale l'assessore
all'urbanistica del Comune di Calcinato abbia scritto “che da poco
è entrata a pieno regime la II^ variante al PGT”, venerdì 20
dicembre tale variante tornerà in consiglio comunale per la
correzione di una serie di non meglio definiti "errori
materiali".
Si
tratterebbe di alcune incongruenze fra le tavole del Documento di
Piano e il Piano delle Regole, limitatamente alle componenti
idraulica e geologica. Parrebbe che in fase di stesura
degli elaborati vi sia stata una confusione o una incongrua
comunicazione, con la ripresa di elementi del precedente Piano di
Governo del Territorio.
Nell'ultima
seduta della Commissione urbanistica di mercoledì 11 dicembre
né l'assessore né il presidente hanno prodotto le tavole che
andranno in discussione venerdì 20 in consiglio comunale; forse che
non erano ancora pronte?
Entrando
nel merito, per quel che se ne sa, sembrerebbe che:
-
nell'area ex Tessival venga meno un grado di esondabilità:
-
un tratto del Reticolo idrico minore in zona Cavicchione nord (quella
dell'ex Piano degli insediamenti produttivi) sia stralciato
d'ufficio, mentre un altro (sempre verso il confine con il Comune di
Mazzano) sia ripristinato;
-
vengano eliminati tratti di vincolo per laminazione ed esondazione
sui vari fossi in giro per il territorio, con particolare rilievo per
quelle sul monte a Ponte San Marco, quelle in prossimità del nuovo
Autolavaggio a lato della Provinciale 28 e in alcune aree delle
località Brente e Gazzo.
Pare
infine non esservi traccia di comunicazione da parte dell'Agenzia del
Demanio o del Consorzio Medio Chiese in ordine alle varianti al
Reticolo idrico minore.
Trattandosi
di errori materiali, ci sembra il minimo che i costi dovranno essere
totalmente a carico degli estensori, compresi i diritti e i costi di
istruttoria in Regione, Provincia e altri enti competenti.