venerdì 31 luglio 2009

LA QUATTROGIORNI ANTIATOMICA


E' fittissimo il programma della quattro giorni organizzata dal comitato nazionale «Un futuro senza atomiche», con partenza proprio dalla nostra città, per ricordare le tragedie nucleari di Hiroshima e Nagasaki.
Si parte mercoledì 5 agosto in Piazza San Francesco alle ore 20.30 con uno spettacolo di accoglienza con canzoni, poesie e testimonianze, al quale interverranno, fra gli altri, don Fabio Corazzina, il chitarrista Nicola Ziliani e gli attori teatrali del Telaio Angelo Pennacchio, Annalisa Riva ed Elena Trombini. Verso le 22 partirà la tradizionale fiaccolata per le vie del centro cittadino, fino al giardino del Museo di Santa Giulia dove la serata si concluderà con un breve momento di raccoglimento davanti al kaki di Hiroshima e all’aoghiri di Nagasaki, lì trapiantati anni fa dal movimento nonviolento bresciano.
Giovedì 6 il ritrovo per la “bicifestazione” è alle ore 7.15 dal parcheggio della Esselunga di via Volta, da dove si pedalerà fino a Ghedi dove alle ore 8.15 davanti al cancello dell’aerobase militare
si terrà la commemorazione del disastro atomico di Hiroshima organizzata da “Beati costruttori di pace”, Movimento Nonviolento e Comuni aderenti all'associazione “Sindaci per la Pace”. UN'ora più tradi prenderà avvio la biciclettata verra e propria che, attraverso oltre duecentocinquanta chilometri giungerà sino ad Aviano (l'altra località italiana, oltre aa Ghedi, che ospita testate nucleari) per chiedere “un futuro senza atomiche”.
“Chiediamo a tutti di pedalare con noi senza spaventarsi: si può fare anche solo un piccolo tratto e poi si può tornare caricando la propria bici su automezzi al seguito della manifestazione” spiega AsdrainO moratto presentando l'originale iniziativa sostenuta sul territorio da decine di associazioni cattoliche e laiche, che intendono celebrare così il sessantaquantresimo anniversario dello sganciamento delle prime bombe atomiche della storia.
tra cui l’associazione «Sindaci per la Pace» (3mila gli aderenti in 134 Paesi del mondo) che intendono celebrare il sessantaquattresimo anniversario dello sganciamento delle prime bombe atomiche della storia avvenuto durante la seconda guerra mondiale sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.“L’obiettivo – racconta Moratto - è quello di fare memoria di quegli avvenimenti come monito affinché simili tragedie non si ripetano più, e come impegno a lavorare in tutti gli ambiti perché il mondo intero intraprenda con decisione la strada del disarmo nucleare». L'anno scorso decine di migliaia di cittadini avevano presentato al Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare per fare dichiarare l’Italia Paese libero da armi nucleari. Martedì 23 giugno il Parlamento ha approvato all’unanimità una mozione per la non proliferazione e per il disarmo nucleari, impegnando il governo a perseguire ogni sforzo verso l’eliminazione delle armi nucleari nella più generale prospettiva della cosiddetta Opzione Zero. A pedalare ci sarà anche la pacifista italo-americana, al quale sottolinea i diversi segnali positivio che giungono da oltreoceano: “Grazie al presidente Obama soffia un vento nuovo nelle relazioni internazionali in tema di disarmo e quindi è senz’altro questo il momento di raddoppiare gli sforzi delle diplomazie per giungere ad una conferenza di riesame del trattato di non proliferazione nucleare. È necessario che la società civile, gli enti locali, i Parlamenti sostengano e sospingano i governi ad agire con coraggio e lungimiranza, come già indicato oltre cinquanta anni fa dal sindaco di Firenze, Giorgio La Pira».


Impossibile dare conto della miriade di inziative allestite lungo il percorso attraverso tre regioni - Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia - prima di giungere all’aeroporto americano di Aviano (Pordenone) domenica 9 attorno alle ore 11. Per quanto riguarda la nostra provincia i ciclisti attraverseranno Castenedolo e Montichiari, poi passeranno da Castiglione (dove verranno ricevuti dal sindaco), Solferino, Valeggio, Sommacampagna per terminare la prima tappa a Verona.Daq Calcinato la partenza di giovedì 6 è alle ore 7 davanti al Cinema Marconi. Per ulteriore informazioni si può telefonare al 328.9683409 o inviare una mail a fmar@tele2.it.




MEMORIA di HIROSHIMA e NAGASAKI 6 – 9 agosto
“Finché l’umanità non avrà messo al bando le atomiche,
i morti del 6 e 9 agosto 1945 non potranno riposare in pace.”

Pedaliamo insieme da Ghedi (Bs) ad Aviano (Pn) per un futuro senza atomiche
Pace in bici

PROGRAMMA DEL TRAGITTO BRESCIANO


MERCOLEDI' 5 AGOSTO

Ore 20,45 Piazza San Francesco a Brescia
Spettacolo di accoglienza con canzoni, poesie e testimonianze.

Ore 21,45 da Piazza San Francesco a Santa Giulia
Partenza della fiaccolata per le vie del centro cittadino.

Ore 22,30Museo Santa Giulia
Sosta e memoria davanti al Kaki e all’Aoghiri della Pace.

GIOVEDI' 6 AGOSTO

Ore 7.15 Parcheggio Esselunga via della Volta
Ritrovo per i pedalatori bresciani
Movimento Nonviolento

Ore 8,15
Cancello principale dell’Aerobase di Ghedi
Commemorazione del disastro atomico di Hiroshima
Beati costruttori di pace e gli enti locali aderenti a Mayors For Peace e alla campagna “un futuro senza atomiche”

Ore 9,00 Cancello principale dell’Aerobase di Ghedi
Partenza della manifestazione nonviolenta “Per un futuro senza atomiche”


Ore 10.30 Passaggio dal comune di MONTICHIARI


Ore 11.00 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Accoglienza e incontro con l’Amministrazione Comunale
Gruppo Castiglione Alegre

DOMENICA 9 AGOSTO (PER CHI NON PUO’ ACCOMPAGNARE LA CAROVANA AD AVIANO )

Ore 11.00 Convento dell'annunciata ROVATO(MONTE ORFANO)
Messa in memoria dei caduti di Nagasaki e momento di riflessione davanti al kaki di Nagasaki (in prossimità del convento )


Coordin. provinciale: Centro per la nonviolenza - via Milano, 65 – 25126 Brescia
e-mail
mir.brescia@libero.it - tel 339.6243617

giovedì 30 luglio 2009

QUADRATO BIANCO SU SFONDO BIANCO


qui di seguito riportiamo la lettera pervenutaci in casella di posta oggi pomeriggio.





RIGUARDO LA VOSTRA RICHIESTA PERVENUTAMI VIA E-MAIL IN
DATA 29 LUGLIO 2009, TENGO A PRECISARE CHE LE COMMISSIONI DA
ME COMPOSTE RISPONDONO A CANDIDATURE, CRITERI E LOGICHE
EMERSE NELLE RIUNIONI DELLA LISTA “CALCINATO MIGLIORE”.




IN CONSIDERAZIONE DI TALI INDICAZIONI E DEL MANDATO CHE
MI E' STATO CONFERITO DALL'ASSEMBLEA, HO FORMATO LE VARIE
COMMISSIONI E COMITATI.




CONVINTO DI AVER ESPLETATO AL MEGLIO IL MIO MANDATO NON
E' MIA INTENZIONE RICONSIDERARE ALCUNA CANDIDATURA , COME
DA ME COMUNICATO E CONCORDATO CON IL CAPOGRUPPO
CONSILIARE IN DATA 24 LUGLIO 2009.




CORDIALMENTE




Il coordinatore della lista “Calcinato Migliore”
FABIO QUINZANI

MANCA L'ACQUA




ci è giunta una segnalazione vergognosa: un cittadino residente a calcinatello (in campagna) da giorni non può usufruire dei servizi dell'acquedotto comunale. contattate le autorità e sentito l'assessore (ormai dieci giorni fa) si è sentito rispondere che non ci sono i soldi per sistemare il danno alla rete idrica e che dovrà aspettare.


nel frattempo da giorni in campagna di calcinatello ed ai garletti esce acqua marrone dai rubinetti.
per ora ci limitiamo a pubblicare i fatti come ci sono stati riportati; provvederemo ad acquisire informazioni e sollecitare l'intervento.

mercoledì 29 luglio 2009

COMUNICATO POST ASSEMBLEA 28.VII.2009


Calcinato, 28.07.2009


Al coordinatore della lista Calcinato Migliore
Fabio Quinzani

Al capogruppo consiliare della lista Calcinato Migliore
William Spassini


L’assemblea di Linea Indipendente, riunita in data odierna nella Sala Civica Morelli per valutare le scelte operate per dare rappresentatività alla lista Calcinato Migliore nell’ambito della formazione delle nuove commissioni consiliari:

valuta negativamente l’assenza di un proprio rappresentante nella commissione di maggior peso, quella dedicata a urbanistica – lavori pubblici – ecologia, novità che interrompe una presenza continuativa del gruppo dal 1990;

ritiene che tale decisione comprometta seriamente gli equilibri interni alla lista Calcinato Migliore;

giudica questa assenza un pesante elemento di discontinuità nella politica urbanistica e ambientalista seguita dalla lista Per Calcinato nell’ultimo quinquennio;

chiede pertanto di voler cortesemente riconsiderare la candidatura, per la commissione urbanistica – lavori pubblici – ecologia, di Stefania Branca Vergano, architetto attualmente impegnata professionalmente nella redazione di diversi Piani di governo del territorio presso Comuni della nostra provincia;

preannuncia che, nel caso in cui Linea Indipendente non abbia rappresentanza alcuna in tale commissione, i due consiglieri comunali da essa espressi non saranno in alcun modo vincolati, nell’espletamento del loro mandato amministrativo, dalle determinazioni assunte dalla commissione medesima;

rinnova l’invito ai due destinatari del presente documento affinché si incontrino per ridiscutere la questione e ricomporre più adeguatamente la delegazione rappresentativa della lista Calcinato Migliore in seno alla commissione urbanistica – lavori pubblici – ecologia.


Linea Indipendente

martedì 28 luglio 2009

ASSEMBLEA BALNEARE




Lineaindipendente non va mai in vacanza. Oggi Bresciaoggi parlava di un incontro sulle tematiche giovanili. Va bene lo stesso; stasera si parlerà di commissioni, di PGT, di urbanistica, mercato, ambiente, cave, discariche, reflui zootecnici, parco del chiese, parco del basso garda, festa di settembre... e a questo punto anche di tematiche giovanili.

l'appuntamento è, come tutti i martedì ale 20.30 presso il centro civico Morelli in castello a Calcinato.

lunedì 27 luglio 2009

DEL GOLPE IN HONDURAS



Adolfo Pérez Esquivel

[* Premio Nobel per la Pace nel 1980 *].

La mano della Cia sull'America latina, un'eredità che pesa su Barack Obama

Il governo che si è imposto in Honduras cerca di giustificare l'ingiustificabile con l'espulsione del Presidente Manuel Zelaya. Questo colpo di stato non sarebbe stato possibile senza una autorizzazione del Pentagono e della Cia. Che agiscono al di là del presidente Barack Obama. Ho ricevuto notizie da giornalisti e dirigenti sociali che sono riusciti a nascondersi per evitare la repressione e che riescono ancora a mandare informazioni su ciò che sta accadendo nel paese. I dittatori, che hanno imposto la censura a tutti i mezzi di comunicazione e hanno sequestrato materiali tecnici e arrestato i giornalisti, continuano a violare i diritti umani e a perquisire le case di coloro che sono considerati gli oppositori. Il segretario generale della Oea, José Miguel Insulza, nel suo viaggio a Tegucigalpa non ha ottenuto i risultati sperati. La Oea ha quindi deciso di applicare delle sanzioni all'Honduras. Il dittatore Micheletti non ha ascoltato i capi di stato che chiedono la restituzione del governo al legittimo presidente; sta invece assumendo posizioni sempre più dure minacciando di arrestare Zelaya qualora faccia ritorno al suo paese. Ha scatenato una feroce repressione contro chi manifesta in sostegno del presidente. La dittatura è responsabile della vita e della sicurezza del presidente Zelaya e della popolazione.Cresce la preoccupazione nel vedere che Obama, sotto la pressione dei presidenti latinoamericani della Oea che gli chiedevano di esprimersi in difesa della democrazia e contro il golpe, ha in realtà assunto posizioni deboli. Obama non ha voluto ricevere Zelaya. È un fatto preoccupante che evidenzia la complicità degli Usa nel colpo di stato. Dobbiamo considerare questa come un'esperienza pilota per imporre nuovamente governi antidemocratici. Tutto ciò provoca un grave e pericoloso precedente per tutto il continente latinoamericano. Dobbiamo, infatti, ricordare i tentativi di colpo di stato in Venezuela, Bolivia e Haiti, così come il breve attacco contro l'Ecuador da parte della Colombia e degli Stati uniti...La domanda che sorge è: Obama era o no a conoscenza del golpe in Honduras? Questo è un paese che ha una lunga e dolorosa storia di dominazione nordamericana. Ricordiamo, ad esempio, la figura del «viceré» John Negroponte, ambasciatore degli Usa in Honduras, che ha avuto un ruolo attivo nella distruzione di governi e ha sostenuto gli attacchi contro la rivoluzione sandinista in Nicaragua, così come in Salvador e in Guatemala. Ha inoltre preparato e finanziato i gruppi dei contra e quelli paramilitari e di polizia, e ha fatto installare le basi nordamericane nel territorio honduregno. L'eredità ricevuta da Obama dal governo che l'ha preceduto è pesante. Si pensi alle guerre di Iraq e Afghanistan, dove l'invasione militare ha provocato solo fame, distruzione e morte, dissipazione delle risorse economiche e culturali e saccheggio delle risorse naturali e dei beni di questi paesi. Nonostante ciò, le forze armate Usa, responsabili di crimini di lesa umanità, godono dell'impunità. Il governo Obama fino ad oggi, malgrado le buone intenzioni, non è riuscito a sradicare la pratica della tortura e la degradazione umana nelle carceri di Abu Ghraib in Iraq e di Guantanamo. Ancora non ha ottenuto la chiusura definitiva di questi spaventosi luoghi che rappresentano un'offesa all'umanità. È evidente che non ha la capacità di modificare le politiche imposte dal governo Bush e dagli altri che lo hanno preceduto. Gli scenari nel continente sono cambiati. I governi latinoamericani della Oea si sono assunti la responsabilità di rafforzare i processi democratici. Bisogna appoggiare i presidenti che hanno deciso di accompagnare Zelaya in Honduras per reclamare i suoi diritti.Anche le Nazioni unite e la comunità internazionale hanno condannato il golpe e chiesto il ritorno di Zelaya. È necessario però che le organizzazioni sociali, i sindacati, le chiese, i movimenti studenteschi e intellettuali, i mezzi di comunicazione e le reti sociali si uniscano per impedire l'instaurazione di nuove dittature militari, in Honduras e in qualsiasi altro paese. Quello che sta succedendo oggi in Honduras colpisce tutti. Dobbiamo chiedere agli organismi finanziari come la Banca mondiale, il Fondo monetario internazionale, la Banca interamericana di sviluppo e l'Unione europea di bloccare ogni aiuto economico, finché non verrà restituito l'incarico al presidente Zelaya. I golpisti dovranno essere processati così come tutti quei civili, militari, imprenditori e religiosi che hanno avallato il colpo di stato.Il presidente Obama deve dimostrare coerenza tra ciò che dice e ciò che fa. Ha ancora molte faccende da risolvere. Conosciamo le sue difficoltà nell'ottenere cambiamenti nella politica degli Stati uniti ma se non agirà con coraggio e decisione finirà per operare come quelli che l'hanno preceduto, che hanno portato il paese alla grave situazione in cui oggi si trova e hanno provocato danni ad altri popoli del mondo. Il caso honduregno evidenzierà se egli è disposto a difendere la democrazia e a farsi carico dei cambiamenti promessi o se le sue parole sono prive di contenuto.La chiesa cattolica deve pronunciarsi con chiarezza e non avere atteggiamenti ambigui come quelli espressi dalla Conferenza episcopale honduregna che per voce del vescovo ausiliare monsignor Pineda, ha raccomandato a Zelaya di non tornare in Honduras e non ha detto cosa dovrebbe essere fatto contro i golpisti. L'ambiguità e la mancanza di coraggio sono presenti nelle gerarchie ecclesiastiche. Gesù ebbe sempre posizioni chiare e determinate contro le ingiustizie. I vescovi dovrebbero imparare dal loro Maestro. La terra tormentata dell'Honduras reclama la solidarietà dei popoli dell'America latina e del mondo. È necessario resistere nella speranza.(traduzione di Grazia Tuzi)

venerdì 24 luglio 2009

PACE IN BICI








6 – 9 agosto 2009
da Ghedi (BS) ad Aviano (PN)
nei giorni del 64° anniversario
di Hiroshima e Nagasaki



Pedaliamo insieme per un futuro senza atomiche
250 km in bici, suddivisi in 4 tappe, collegando
le uniche due basi in Italia con bombe nucleari:


· per sensibilizzare e incontrare la popolazione dei paesi attraversati;
· per proporre una forma nuova, simpatica, dinamica ed ecologica di manifestazione;
· per far prendere coscienza a quante più persone possibile della necessità, della concretezza e dell’importanza della lotta per la denuclearizzazione.
Che ne dici di fare con noi almeno un tratto di strada?


A 64 anni di distanza, l’umanità non è ancora riuscita a fare i conti con le armi nucleari ed il dilemma posto da Einstein (“O l’umanità eliminerà le atomiche, o le atomiche elimineranno l’umanità”) rimane drammaticamente attuale. Hiroshima e Nagasaki è una memoria che ancora brucia, perché da allora sono state tante le bombe atomiche sperimentate sulla pelle del pianeta e nostra.
Nessuno ne parla, ma la quantità di radioattività sprigionata con gli esperimenti nucleari ha a che fare con la devastante “epidemia” di tumori che caratterizza il nostro tempo. Si è calcolato che solo per gli esperimenti nucleari nelle isole del Pacifico la radioattività emessa corrisponde a quella di 1 bomba di Hiroshima al giorno per 18 anni.
Il 2010 sarà un anno importante, con la conferenza quinquennale per la revisione del Trattato di Non Proliferazione. Questa volta sembra che si aprano delle possibilità perché il processo di denuclearizzazione reale riprenda fiato. Già negli incontri di preparazione si respira un’aria diversa. Anche il Parlamento italiano ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il Governo a perseguire ogni sforzo verso “l’opzione zero” delle armi nucleari.
Il 6 agosto a Hiroshima partirà una fiaccola virtuale che girerà per tutto il mondo per arrivare a New York il 3 maggio 2010, giorno di apertura della Conferenza al Palazzo di Vetro. La fiaccola rappresenta tutte le iniziative che a livello mondiale verranno fatte perché i Governi abbiano ad agire con coraggio e lungimiranza. La nostra iniziativa si inserisce in questo impegno internazionale come prima tappa del fiaccola del disarmo Quale china prenderà la storia, dipende un po’ anche da noi...


Note tecniche:
· Tenendo conto che – realisticamente – la media sarà intorno ai 15
km/h, ogni giorno si pedalerà per circa 6 ore suddivise in due semitappe..
· Al seguito della carovana ci saranno un furgone (per caricare le
biciclette) e uno o più pulmini (per caricare i pedalatori stanchi o
chi non può pedalare), perciò nessuno si senta escluso.
· Prima della partenza, fate revisionare la vostra bicicletta (verificate in particolare freni e copertoni). Ogni partecipante è tenuto ad avere con sé almeno una camera d’aria di scorta. È consigliato l’uso del caschetto da ciclista.
· Per la notte, fornirsi di sacco a pelo / sacco lenzuolo e materassino / stuoino (zaini, borse e sacche potranno essere caricate sui mezzi al seguito).
· Per garantire la sicurezza di tutti e la buona riuscita dell’iniziativa sarà necessario seguire le indicazioni logistiche degli organizzatori.
· Chi ha intenzione di partecipare ai pranzi e ai pernottamenti della Carovana è pregato di iscriversi entro il 25 luglio. In alcuni luoghi riceveremo ospitalità gratuita. In altri potrà essere necessario contribuire alle spese.
· Naturalmente, non è obbligatorio fare tutto il percorso: ciascuno
può aggregarsi anche per una sola tappa o un breve tratto...



Padova, 7 luglio 2009



Prime adesioni: Beati i Costruttori di Pace, Tavola della Pace, Coord. Naz. Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Pax Christi, Movimento Nonviolento, IESS, Fed. Italiana Amici della Bicicletta, Coord. Prov. VR Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Cittadini per la Pace – Castelfranco V., Coop. Pace & Sviluppo – Treviso, Gruppo Castiglione Alegre



Per contributi alle spese generali dell’iniziativa:
c/c Banca Popolare Etica, Padova, intestato a “Beati i costruttori di pace” causale "Pace in bici"; IBAN: IT50 W 05018 12101 000000507020


NB: i versamenti sono fiscalmente detraibili in quanto destinati a un’Onlus

Per informazioni, iscrizioni ed adesioni:
6-9agosto@beati.org, 348/3323254, 340/4539749, 049/8070522




giovedì 23 luglio 2009

PER IL PARCO DEL CHIESE




se ne parlava già nel 1985/1986, quando con l'istituzione del parco dello Strone (capofila di questo tipo di sperimentazione) nacque l'idea di mettere delle regole all'utilizzo dei suoli limitrofi al corso del secondo più grande fiume bresciano; nel 1990/1992, capofila il comune di Carpenedolo, si tentò di dare una formalizzazione di quanto prima era intenzione, ma tutto naufragò.


quasi tutti i PRG dei comuni dell'asta fluviale prevedono ampie zone verdi inedificabili (grazie all'introduzione delle fasce di rispetto per vincolo idrogeologico), ma nessuno ha previsto un disegno, un progetto dell'assetto dei suoli, delle strutture per il loisir, per la fruizione, un piano delle colture e delle essenze ed una caratterizzazione ambientale.


il progetto che ci prefiggiamo di sviluppare è molto ambizioso; le proposte di vent'anni fa sedimentate, ma non del tutto maturate, hanno introdotto alcune riflessioni nella pianificazione; la normativa, molto più avanzata, facilita questi processi di tutela; la progettazione, più consapevole e migliorata dall'analisi critica delle esperienze effettuate in diversi ambiti della Lombardia, consente anche con risorse limitate e poco impattanti di ottenere importanti risultati anche in tema di virtuosità verde ed ambientale.


vogliamo provare a farci promotori di un progetto di parco intercomunale dell'asta del medio fiume chiese. un progetto comunitario ed autogestito da una piattaforma associativa e civica, che proponga, sulla base di diversi segmenti definiti dai diversi soggetti promotori [organizzati secondo i diversi comuni di appartenenza], propongano un disegno unitario, di un cordone verde, di un diaframma fra l'hinterland cittadino -in continua espansione sconsiderata- ed il paesaggio delle colline moreniche gardesane.


un progetto partecipato, di democrazia dal basso.

mercoledì 22 luglio 2009

IL CONTROLLO DELL'ATTIVITA' EDILIZIA? "MUCH ADO ABOUT NOTHING"




[Giornale di Brescia - Garda e Valsabbia 22 luglio 2009]



CALCINATO, POLEMICHE SULLA COMMISSIONE
CALCINATO Primi provvedimenti e, dall’altro lato della medaglia, prime reazioni per la Giunta calcinatese guidata dal sindaco Marika Legati, della lista «Insieme per la libertà».
Nella fattispecie, la nuova Amministrazione ha varato nei giorni scorsi la soppressione della Commissione igienico-edilizia, organismo con funzioni consultive e di vigilanza finalizzato ad affiancare l’autorità comunale nelle opere regolatrici dell’attività, appunto, edilizia.
La decisione ha suscitato forti perplessità tra le fila del gruppo ambientalista «Linea indipendente»; il collettivo, attraverso un comunicato, si è opposto all’eliminazione di una struttura «da sempre preposta al rilascio delle licenze e delle concessioni edilizie prima e dei permessi di costruire poi.

Anche se non più obbligatoria per legge, è comunque fondamentale strumento democratico, specialmente per le minoranze, per monitorare la trasformazione del territorio e l’attività edilizia».
Secondo «Linea indipendente», inoltre, la Commissione igienico-edilizia rappresenta «l’unico organo preposto alla verifica delle normative igieniche e di superamento delle barriere architettoniche.
In fase di studio del Pgt la commissione diventa un terminale strategico di discussione e visione della documentazione».


Il sindaco Legati, interpellata sulla questione, spiega che la Commissione igienico-edilizia «altro non è che un mero doppione della Commissione urbanistica. Bisogna tener presente che le richieste di concessioni edilizie non passano più dalla Commissione, in quanto si tratta esclusivamente di Dichiarazioni di Inizio Lavoro, cosiddette Dia, (un documento, accompagnato dalla relazione di un professionista abilitato, in cui si certifica che le opere in esecuzione di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo o restauro rispettano il regolamento edilizio, il piano regolatore e le leggi in materia, ndr) e pertanto viene meno la competenze dell’organismo».
«Ciò non significa - conclude - che non verranno più effettuati valutazione e controllo del Pgt: l’analisi del Piano di governo del territorio è facoltativa, pur tuttavia rientra tra i nostri obiettivi portarla avanti: lo faremo attraverso la Commissione urbanistica».



riportiamo fedelmente l'articolo, così che i lettori comincino a farsi un'idea sulle reali competenze ed intenzioni di chi ci governa.

senza polemica sorridiamo a queste dichiarazioni, del tutto irrilevanti e (parzialmente) errate, ma soprattutto avulse dalla materia del contendere: il mantenimento di un organo di monitoraggio e vigilanza [tra l'altro l'unico finalizzato alla verifica delle opere pubbliche e delle trasformazioni in zone agricole].


faremo prontamente richiesta presso l'ufficio tecnico di tutti i permessi di costruire rlasciati solo nell'ultimo quinquiennio, oltre alle richieste di parere preliminare e di tutti gli ordini del giorno della commissione edilizia; e lo invieremo al sindaco.

spiegheremo poi il significato di dichiarazione di inzizio lavoro e che, fortunatamente, non è compito suo decidere quando una cosa è facoltativa o meno; esistono delle leggi regionali.

martedì 21 luglio 2009

ASSEMBLEA DEL GRUPPO




stasera alle 20.30 in piazza repubblica al centro civico morelli.

come ogni martedì lineaindipendente si ritrova per discutere dell'amministrazione del paese, del futuro della sinistra, di iniziative solidali, ambientaliste/territorialiste, culturali e nonviolente.

lunedì 20 luglio 2009

AZIONI STRAORDINARIE PER LA CEMENTIFICAZIONE DELLA LOMBARDIA




il 16 luglio il consiglio della regione Lombardia ha promulgato la legge regionale 13/2009 azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio e durbanistico della Lombardia.


è la famosa norma che esplicita le disposizioni del piano casa del governo.


alcuni brevi commenti a caldo (ma dovremmo piuttosto dire gelati):

* nelle aree destinate all'agricoltura è consentita la trasformazione a fini residenziali di 600 mc per edificio produttivo assentito al 13 giugno 1980.

* nelle zone residenziali [citiamo l'art. 3.1] è consentito anche in deroga alle previsioni quantitative degli strumenti medesimi, vigenti ed adottati, e ai regolamenti edilizi, l'ampliamento di edifici ultimati alla data del 31 marzo 2005 (...) in misura non superiore al 20% (...) e comunque in misura non superiore a 1200 mc.

* [citiamo l'art. 3.4] all'interno dei centri storici (...) è consentita la sostituzione di singoli edifici esistenti.


questo punto, in palese contraddizione con tutta la normativa edilizia ed urbanistica italiana e lombarda, evidenzia nella sua seconda parte la bontà della battaglia che da soli stiamo combattendo contro l'eliminazione della commissione edilizia:


la sostituzione come disciplinata al comma 3, primo periodo, è subordinata al parere delle commissioni regionali di cui all'art. 78 della LR 12/2005, vincolante se in senso negativo.


e a Calcinato, in assenza (per logica normativa fino all'adozione ed approvazione del PGT) della commissione del paesaggio, dov'è la commissione ediliza [che potrebbe esprimere pareri in tal senso da trasmettere successivamente], cancellata con il tacito assenso della minoranza ? ? ? ? ?


entro il 15 ottobre (giorno precedente all'entrata in vigore effettivo della legge) i comuni possono perimetrare aree in cui il dispositivo appena approvato non può trovare applicazione.


noi auspichiamo che l'amministrazione individui quantomeno tutto l'abitato storico, come individuato nella zona A del vigente PRG.

sabato 18 luglio 2009

INTERPELLANZA DEI VERDI IN CONSIGLIO REGIONALE



il gruppo consiliare dei verdi in regione lombardia ha pesentato, circa due settimane fa, un interpellanza in merito all'uso di particolari pesticidi molto dannosi per la salute umana e pericolosi per l'inquinamento delle falde, specie nella pianura orientale bresciana.


contattata la segreteria regionale, stiamo predisponendo uno studio ed un'analoga interpellanza da sottoporre all'amministrazione comunale di calcinato.

venerdì 17 luglio 2009

SARA' UNA RISATA CHE LI SEPPELLIRA' ?




i compagni del gruppo libertario Spartaco organizzano una rassegna cinematografica estiva nel cortile del centro sociale di via roma a calcinato:

per informazioni: 338 4721505


giovedì 23 luglio ore 21.00


LA GRANDE GUERRA - Mario Monicelli


con Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Silvana Mangano
Anno di produzione: 1959 - Durata: 135 minuti

Uno dei capolavori della storia del cinema: si raccontano, combinando comicità e toni drammatici, le vicissitudini di un gruppo di commilitoni sul fronte italiano nel 1916, antieroi umani ed impauriti, rassegnati e solidali, accomunati dalla partecipazione forzata ad una catastrofe che li travolgerà. Per la prima volta la rappresentazione della Prima Guerra Mondiale viene depurata dalla propaganda retorica e dal mito di una guerra favolosa ed eroica. Il film denuncia l’assurdità e la violenza del conflitto, e le condizioni di vita miserevoli della gente e dei militari. La convivenza obbligata nelle tricee contribuì a formare uno spirito nazionale fino ad allora quasi inesistente, in forte contrasto con i comandi e le istituzioni, percepite come le principali responsabili di quel massacro.






giovedì 23 luglio ore 21.00
BRIAN DI NAZARETH - dei Monty Python - Terry Jones


con i Monty Python: Terence Bayler, John Case, Graham Chapman, John Cleese, Terry Jones, Michael Palin e Eric Idle
Anno di produzione: 1979 - Durata: 94 minuti

“La cosa più significativa del nostro lavoro è che sia riuscito a far arrabbiare gente di tutte le religioni, proprio tutte, cattolici, ebrei, protestanti, ortodossi, buddisti. È stato magnifico” (M. Palin). Il film narra vita e disgrazie di Brian, giovane giudeo conterraneo e coetaneo di Gesù, visitato per errore dai Re Magi, contattato dal Fronte Popolare della Giudea e infine crocifisso. Si attaccano con pungente ironia i sacerdoti del tempio, i mercanti fuori o dentro di esso, i soldati e i funzionari dell'Impero Romano, gli oppositori dell'Impero che si fanno la guerra tra loro, i bigotti che non hanno senso critico, la gente oppressa dal fanatismo, e molti altri. Il bersaglio dei Monty Python è ogni forma di fanatismo collettivo, sia quello religioso, sia quello ideologico e politico dei gruppi eversivi. C'è materia per ridere...e per meditare.




giovedì 6 agosto nella ricorrenza dello sganciamento della bomba atomica su hiroshima


IL DOTTOR STRANAMORE [ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba] - Stanley Kubrick


con Peter Sellers, George C. Scott e Sterling Hayden
Anno di produzione: 1963 - Durata: 93 minuti

Uno psicopatico generale d'aviazione USA, deciso a salvare il mondo dal complotto comunista, è pronto ad attaccare l'Unione Sovietica con armi nucleari. Specchio fedele degli scenari apocalittici paventati in piena guerra fredda, oggi il film mantiene tutta la sua attualità: se la minaccia di uno scontro nucleare non è incombente come allora, resta vivo il sentimento di impotenza che si prova ad immaginare le redini del mondo in mano a degli idioti. Nel contesto dell'imminente distruzione del mondo, l'ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l'ambizione, il patriottismo, l'eroismo ed anche la ragionevolezza evocano un'orribile risata. I protagonisti sono uomini dominati dai propri istinti nonostante si nascondano dietro i miti del potere, quali la scienza, l'efficientismo, la sacralità della proprietà, la logica della deterrenza. Alla fine la distruzione senza una causa: Kubrick lancia il suo messaggio non solo contro la guerra, ma contro l'uomo, la sua follia e la sua tendenza all'autodistruzione.


DELL'ALCHIMIA



ieri sera al coordinamento della lista Calcinato Migliore, Fabio Quinzani, cui vanno le nostre congratulazioni per l'ottimo lavoro svolto, ha presentato la lista dei commissari di minoranza.


Unico nodo aperto (per diveri punti di vista sul tipo di lavoro e sull'approccio da tenere nei prossimi mesi)la commissione urbanistica, ultimo luogo -a seguito dell'abolizione dell'edilizia- di raccolta informazioni sul PGT.



si è anche fatto accenno al tema dell'alchimia. ma di questo se ne parlerà un'altra volta.




Agricoltura - Bertoli Ivan; Duranti Valentino; Gallina

Asilo Nido - Maffazioli; Ponzoni Elisabetta


Asilo Calcinato (comitato) - Franzoni Irvano; Scalvini


Attivitò Produtive - Baratti Sergio; Campanelli; Mauri Terenzio


Biblioteca - Boldini Roberta; Lazzaroni Marco


Bilancio e Programmazione - Moratti Piero; Politi Noemi; Tosi Roberto


CDA Asilo Comunale Pontesanmarco - Fogliata Moica; Vida Flavio


Diritto allo studio - Fontana Alessandra; Quinzani Anna; Plebani Maurizio


Elettorale - Quinzani Fabio


Gemellaggi - Venturelli


Pace e coop. internazionale - Leali Nicole


Servizi Sociali - Abbadini Leonardo; Bregoli Cristian; Slanzi Mariacristina


Sicurezza - Metelli Igor; Seneci Ivano; Valentini secondo


Sport - Bianchi Enzo; Bonera Bruno; Campione Pino


Urbanistica. LL.PP. Ecologia - in discussione






giovedì 16 luglio 2009

SPOSTIAMO IL MERCATO?


questo post è stato preparato il 7 aprile scorso.
ma è giunto il momento di pubblicarlo.

una delle battaglie che ci prefiggiamo di combattere nei prossimi mesi è quella del trasferimento del mercato comunale del capoluogo da via carlo alberto.

questa localizzazione, figlia di un regolamento del 1990 che la definiva provvisoria, crea problemi e disagi a tutti gli abitanti del quartiere ed alla viabilità del paese (la strada, accesso principale dalla provinciale e quindi dalla statale non è percorribile dalle 07.00 alle 14.30); i permessi per i residenti vengono centellinati e distribuiti con regolamenti stupidamente restrittivi.

il problema non è mai stato affrontato seriamente, da nessuna amministrazione, consentendo alla deliberazione provvisoria di diventare di fatto, dopo 19 anni, apparentemente permanente.

la maggior parte dei comuni lombardi da anni sta attrezzando spazi adeguati (con strutture coperte ed installazioni a regola d'arte), con parcheggi, per mercati e bancarelle. opere spesso eseguite in attuazione di programmazione di lavori pubblici o a scomputo oneri di piani di lottizzazione, con progetti integrati con quelli dei fabbricati di iniziativa privata.

le soluzioni non devono essere per forza onerose per la collettività: spazi adeguati a calcinato ne esistono.

speriamo di aprire un dibattito, che alimenti proposte alternative allo stato delle cose.


UN GIORNO O L'ALTRO SI DOVRA' ARRIVARE AD UN'INTERNAZIONALE..MA NE' COMUNISTA, NE' SOCIALISTA (W.V)




[di Andrea Garibaldi - dal Corriere della Sera, 15 luglio 2009]


La figlia Stefania, sottosegretario in carica: felice di sentirgli dire queste parole
Veltroni su Craxi: «Innovò più di Berlinguer»
Svolta dell’ex leader pd: solo lui capì davvero la società, insufficienti gli sforzi di Enrico

Ottobre 1983: l'allora presidente del Consiglio, il socialista Bettino Craxi e il segretario del Pci Enrico Berlinguer


ROMA — Craxi? «Interpre­tò meglio di ogni altro uomo politico come la società italia­na stava cambiando». La sua politica estera? «Fu grande. Ci fu l’episodio di Sigonella ma anche la scelta di tenere l’Ita­lia nella sfera occidentale, sen­za intaccare autonomia e di­gnità del Paese». Parole di Walter Veltroni (dirigente per trent’anni di Pci, Pds, Ds, ex segretario pd) davanti a Stefa­nia Craxi, la figlia del leader socialista che fu capo del go­verno dall’83 all’87. Occasio­ne, il libro di Stefano Rolan­do, Una voce poco fa. Politica, comunicazione e media nella vicenda del Psi dal 1976 al 1994. Veltroni, asciutto e disteso, in attesa dell’uscita a fine ago­sto del suo nuovo romanzo, effettua, nella Sala della Mer­cede della Camera, un altro strappo con il suo passato. Ri­corda che Craxi aveva di fron­te due grandi partiti, uno sem­pre al governo — la Dc — e uno sempre all’opposizione — il Pci — in un sistema che stava bene a entrambi: massi­mo di stabilità e massimo del debito pubblico: «Craxi deci­se che bisognava cambiare gioco, porre la sinistra di fron­te al problema di una nuova leadership ». Il Pci, intanto, si trascinava quella grande mac­chia, il 1956, l’invasione del­l’Ungheria: «Ho riletto i verba­li delle riunioni del partito, fanno accapponare la pelle». Craxi nel ritratto tutte luci e niente ombre che ne fa Veltro­ni, disegna un partito diver­so, rispetto ai modelli del No­vecento, Pci e Forza Italia, «un partito fluido, moderno, capace di raccogliere anche ciò che non è omogeneo a sé, ma che si unisce attorno a de­terminate idee». E sembra che rievochi il suo Pd.Craxi innovava ma, negli stessi anni, anche Berlinguer trasformava il Pci. Con uno sforzo, dice Veltroni, già gio­vane collaboratore di Berlin­guer, «non sufficiente al pro­cesso che bisognava mettere in campo. Il Pci soffriva l’inno­vazione come tale». Eppure Berlinguer non era certo un conservatore: «Sono tra quelli — dice Veltroni — che pensa­no che l’Unione sovietica ab­bia fatto di tutto, ma proprio di tutto, per togliere di mezzo Berlinguer...».
La platea è piena di sociali­sti di un tempo. Antonio Ghi­relli, già portavoce di Pertini. Gennaro Acquaviva, che fu trait d’union fra socialisti e cattolici. Luigi Covatta, sotto­segretario di Craxi. Enrico Mentana, prima tessera Psi nel 1974, a 19 anni. Ma spun­tano anche l’ex ministro Fran­cesco De Lorenzo, come Craxi coinvolto in Tangentopoli e Gustavo Selva. Nella ricostru­zione di Veltroni un’ombra, per la verità, c’è e riguarda l’ultima fase del craxismo: «Referendum 1991, sulla rifor­ma elettorale: Craxi anziché dire 'andate al mare', avreb­be dovuto usare quella leva per promuovere il bipolari­smo. E la riforma sarebbe po­tuta avvenire solo con una lea­dership riformista e non con una post-comunista». Era Cra­xi, insomma, il capo naturale a sinistra.
Nella memoria di Veltroni c’è anche spazio per un ricor­do che lo accomuna al leader socialista. «Nel ’96 io dissi: 'Un giorno o l’altro si dovrà arrivare a un’Internazionale né comunista né socialista, ma democratica. Nel mio cam­po, un’affermazione difficile da fare. Ma era lo stesso con­cetto che esprimeva Craxi. Og­gi è naturale per tutti pensare che Obama e il partito india­no del Congresso stiano assie­me nel medesimo organismo mondiale».Stefania Craxi dice che è «felice di sentire Walter parla­re così». Ma non è indulgente come Walter. Afferma che il Psi di Craxi cadde anche per mano dei grandi giornali di proprietà dei «poteri forti», Fiat e De Benedetti, in disac­cordo con Confindustria sul decreto che tagliava la scala mobile: «Quei grandi giornali si portarono dietro altri gior­nali, come l’Unità , diretta al­l’epoca da Veltroni, qui pre­sente...» .



dal discorso alla camera dei deputati di Bettino Craxi del 3 luglio 1992


In quest’aula e di fronte alla Nazione io penso che si debba usare un linguaggio improntato alla massima franchezza. Bisogna innanzitutto dire la verità delle cose e non nascondersi dietro nobili e altisonanti parole di circostanza che molto spesso e in certi casi hanno tutto il sapore della menzogna.

Si è diffusa nel Paese, nella vita delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni una rete di corruttele grandi e piccole che segnalano uno stato di crescente degrado della vita pubblica.

Uno stato di cose che suscita la più viva indignazione, legittimando un vero e proprio allarme sociale e ponendo l’urgenza di una rete di contrasto che riesca ad operare con rapidità ed efficacia. I casi sono della più diversa natura, spesso confinano con il racket malavitoso, e talvolta si presentano con caratteri particolarmente odiosi di immoralità e di asocialità.

Purtroppo anche nella vita dei partiti molto spesso è difficile individuare, prevenire, tagliare aree infette sia per la impossibilità oggettiva di un controllo adeguato, sia talvolta per l’esistenza ed il prevalere di logiche perverse.

E così all’ombra di un finanziamento irregolare ai partiti e, ripeto, al sistema politico, fioriscono e si intrecciano casi di corruzione e di concussione, che come tali vanno definiti, trattati, provati e giudicati.

E tuttavia, d’altra parte, ciò che bisogna dire e che tutti sanno del resto, è che buona parte del finanziamento politico è irregolare od illegale.I partiti, specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli, giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie strutture politiche operative, hanno ricorso e ricorrono all’uso di risorse aggiuntive in forma irregolare od illegale.

Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro. E del resto andando alla ricerca dei fatti, si è dimostrato e si dimostrerà che tante sorprese non sono in realtà mai state tali.

Per esempio, nella materia tanto scottante dei finanziamenti dall’estero sarebbe solo il caso di ripetere l’arcinoto “tutti sapevano e nessuno parlava”.Un finanziamento irregolare ed illegale al sistema politico, per quanto reazioni e giudizi negativi possa comportare e per quante degenerazioni possa aver generato non è e non può essere considerato ed utilizzato da nessuno come un esplosivo per far saltare un sistema, per delegittimare una classe politica, per creare un clima nel quale di certo non possono nascere né le correzioni che si impongono né un’opera di risanamento efficace ma solo la disgregazione e l’avventura.

Del resto nel campo delle illegalità non ci sono solo quelle che possono riguardare i finanziamenti politici. Il campo è vasto e vi si sono avventurati in molti, come i fatti spero si incaricheranno di dimostrare aiutando tanto la verità che la giustizia.A questa situazione va ora posto un rimedio, anzi più di un rimedio. E’ innanzitutto necessaria una nuova legge che regoli il finanziamento dei partiti e che faccia tesoro dell’esperienza estremamente negativa di quella che l’ha preceduta. Altre proposte ed altri rimedi sono già sul tavolo. Vi aggiungeremo le nostre, sollecitando un di-battito parlamentare chiarificatore, serio e responsabile, su tutti gli aspetti di questa questione.

mercoledì 15 luglio 2009

INTERPELLANZA SU EL KUBRA. L'INIZIATIVA, OVVIAMENTE, E' NOSTRA



[da Bresciaoggi - 15 luglio 2009]


CALCINATO. Interpellanza su via Carlo Alberto


Scoppia il caso dell’«insonnia»del sabato sera

«La movida del week-end disturba le notti dei residenti»

«L’insonnia» del sabato sera approda nell’ufficio del neosindaco di Calcinato. Le proteste sul presunto disturbo alla quiete pubblica provocato dai clienti di un locale in via Carlo Alberto hanno trovato sponda nel gruppo consiliare di opposizione «Calcinato migliore» che ha presentato un’interpellanza urgente sulla questione al neo primo cittadino.

Marika Legati avrà tempo sessanta giorni [trenta, ndr] per rispondere in forma scritta ai quesiti posti dal documento sottoscritto dai consilieri Ivano Bertoli, Gialuca Capra, Antonio Guarisco, Fabio Quinzani, Elena Ringhini, William Spassini e Flavio Vida.«All’alba di ogni fine settimana in corrispondenza dell’orario di chiusura del locale, gli schiamazzi dei clienti che si attardano all’esterno dell’ingresso e su via Carlo Alberto sono fonte di inquinamento acustico - si legge nell’interpellanza -. Alla situazione di disagio per i residenti della zona che si aggrava fisiologicamente nel periodo estivo, si aggiunge il degrado provocato dai rifiuti abbandonati in strada dai giovani che attardano per uno spuntino in una vicina pizzeria».

I consiglieri di minoranza sottolineano con preoccupazione l’escalation «di episodi di microcriminalità e delinquenza alimentati dalla movida». L’interpellanza fa riferimento in particolare alla rissa scoppiata un mese fa. «La precarietà della qualità della vita della zona in occasione dei week end - osservano i consiglieri di opposizione -, è stata fra l’altro già oggeto in passato di aspre vertenze tra i residenti e l'Amministrazione comunale». Gli esponenti di «Calcinato Migliore» chiedono alla Giunta «quali provvedimenti assumerà per evitare il ripetersi dei numerosi episodi incresciosi facilmente documentabili e garantire sicurezza e tranquillità agli abitanti delle vie Carlo Alberto e limitrofe».
chi desiderasse il testo dell'interpellanza (o copia id qualsiasi altro documento amministrativo) può scriverci all'indirizzo
oppure venirci a trovare in sala civica Morelli a Calcinato tutti i martedì sera dalle 20.30

FESTA MULTIETNICA AL CENTRO DI VIA ROMA



i compagni del gruppo libertario spartaco


organizzano per

DOMENICA 19 LUGLIO

presso il

CENTRO SOCIALE di VIA ROMA

a CALCINATO

a partire dalle 19.30


una FESTA MULTIETNICA


con cibo, balli e canti, organizzata insieme ad alcuni cittadini migranti residenti a Calcinato. Un'occasione per conoscersi e stare insieme, e per immaginare e discutere di iniziative e mobilitazioni contro il razzismo e le recenti discriminatorie leggi governative. Allieterà la serata il gruppo di danze popolari IL SALTERIO di Brescia


qui sotto riportiamo il testo del comunicaot allegato all'informativa dell'evento:


CONTRO LA POLITICA DELLA PAURA
Classi separate, medici spia, reato di clandestinità, sindaci “sceriffo”, ronde e militari in congedo a pattugliare il territorio: intorno a noi monta sempre più un’escalation di razzismo e violenza istituzionale che stringe tutte e tutti nella morsa della paura, dello sfruttamento e del controllo. Il parlamento blinda e approva il “pacchetto sicurezza”, le campagne elettorali, anche nel nostro Comune, parlano quasi solo di paura e di clandestini. In assenza di politiche contro la crisi economica, l'unica e facile risposta è la “sicurezza”, che si traduce nella riduzione di libertà e diritti. Queste misure colpiscono in particolare i migranti, che fanno comodo quando lavorano in silenzio e per salari da fame, con o senza permesso di soggiorno, ma vengono trattati come un pericolo pubblico quando sono fuori dalle fabbriche o dalle nostre case. Queste misure puntano a rompere i rapporti di solidarietà tra le persone, alimentano la paura e rendono tutte e tutti più ricattabili. Contestiamo le politiche razziste e liberticide, rifiutiamo un razzismo che non guarda solo al colore della pelle, ma vuole colpire preventivamente chi reclama diritti, reddito, casa, cittadinanza e libertà di movimento. Per tutti.
per info: Mario Carleschi cell. 338/4721505

martedì 14 luglio 2009

ASSEMBLEA DEL GRUPPO



stasera in piazza della repubblica, sala civica morelli.


l'idea è quella di trovarsi tutti i martedì, in castello a calcinato (disponibilità della sala permettendo).

tenendo un appuntamento fisso evitiamo così la tiritera delle convocazioni.

CONTRO LA FAME NEL MONDO. ANCHE A TAVOLA



di Aldo Busi [il manifesto - 8 agosto 2001].


Da due mesi ho smesso di mangiare carne di ogni tipo, rossa e bianca, di bovino e di pollame e di maiale, e non parliamo poi del capretto e degli uccelletti allo spiedo, brrr, ma non sono diventato vegetariano, mangio pesce, perché se non lo mangio io pesce mangia pesce e finisce che si mangiano tra di loro, il mio cibarmene non intacca, per il momento, la catena alimentare fra animali e fra animali e altri umani, non riduce all'anoressia coatta alcun cormorano e alcun pescatore di perle; anche il pesce, però, non deve essere di allevamento, cioè non deve sottrarre proteine, cereali, farine - a chi non ha nemmeno una ciotola di riso o di soia o di frumento al giorno per sopravvivere (non deve trattarsi né di balena né di delfino, e ora mi sto lentamente allontanando anche dal mio pesce preferito, il merluzzo, in via di estinzione). Contribuisco così a ridistribuire le risorse agricole ora sottratte dal complesso bovino internazionale, che manduca e defeca mais a tutto spiano per il palato del ricco carnivoro occidentale a scorno di tutte quelle popolazioni indie e asiatiche e africane falcidiate dalla carestia e dalle epidemie a causa della crescente desertificazione di pascoli e foreste per allevare bestiame.

Da quando ho smesso di mangiare carne mi sento meglio, la mia funzionalità epatica è più attiva, m'è passata la stipsi quasi del tutto e ho dimenticato la gastrite, la pelle è una seta, e ho anche meno problemi d'erezione (altrui), sono più spiritoso e buontempone, ecco. Un toccasana meraviglioso, visto che consta nel fare a meno di qualcosa anziché sovrapporle qualcos'altro per lenire il danno a monte spesso raddoppiandolo.

Da circa due anni sentivo un che di nausea al solo vedere carne nel piatto, ma ancora non capivo bene che mi stava succedendo, ne stavo consumando sempre di meno e sempre più raramente, al ristorante m'è capitato di mandare indietro fiorentine e filetti, di per sé succulenti, o perché erano troppo cotti o perché troppo al sangue... perché troppo carogna, cicatrizzazione, sacrificio barbarico, infine, e vagamente tossico. Mi sentivo un cannibale nell'ombra, un pervertito del gusto per ignoranza.

Poi ho avuto il colpo di grazia, come sempre, dalla letteratura: è stato quasi senza accorgermene che mi sono avvicinato, e contemporaneamente, a Del mangiare carne di Plutarco (Adelphi) e a Ecocidio di J. Rifkin (Mondadori), e è stato tale il disgusto che ho provato per il mio passato di carnivoro che sono sicuro non avrò più alcun futuro in quel senso. Sono due testi davvero sacri per la sapiente profanità con cui articolano storia antica e prassi moderna del rapporto uomini e animali, a cominciare dal toro e dalla vacca prima deificati e poi fatti perno del crescente sfruttamento capitalista, testi che non devono assolutamente mancare nello zaino di alcun anarchico attivista di piazza e nel tinello del rivoluzionario in pantofole e tuttavia non meno determinante del primo nell'ottica militare del "mondo migliore".

È incredibile il danno che si può fare al sistema contestandolo senza colpo ferire, non facendo qualcosa contro ma cessando di fare qualcosa pro, astenendosi dal fare alcune cose per automatismo tribale, per esempio, dal comprare alcune merci e cibarie, dal guardare la televisione o dal trarne argomento di conversazione, e magari guardandola a capricci per visionare tutte le pubblicità che passano in quel momento, segnarsele e riproporsi di non comprare per un anno nessuno di quei prodotti: non solo pieghi la televisione che più ti sta sul gozzo, ma mandi un avvertimento anche a un paio di multinazionali in un colpo solo - e non rischi neanche di venire manganellato e macellato a Genova o, secondo i soliti auguri, a Roma.

Se in Italia di punto in bianco venti milioni di italiani - ne basterebbero tre - smettessero di mangiare carne come me - e non più per paura della mucca pazza ma per definitivo convincimento culturale, cioè per sana ideologia inerente l'ecosistema terraqueo -, cambierebbero tante e tante di quelle cose, anche istituzionali, che ora non possiamo nemmeno immaginarci. Non dimentichiamoci che più leggerezza di stomaco e di intestini dà più rabbia in corpo, e più idee a qualsiasi causa. Muovere una guerra e vincerla a colpo sicuro senza muovere un dito è, una volta tanto, esaltante e esilarante. Si potrebbe cominciare dall'eliminare la carne dal piatto e poi, che ne so, i telefonini, l'ultima moda, il gel nei capelli, le radio private quando sei alla guida, l'ultimo accessorio e già che ci sei l'ultima automobile, eliminare le donne sessuali, gli uomini sessuali, i preti e gli altri politici e asessuati di sinistra in generale. Io per esempio, insieme alla carne, ho eliminato anche l'acquisto - ma questo da un anno circa - dei due settimanali italiani principali (due si fa per dire).

Provateci: mi ringrazierete.

ELIMINATA LA COMMISSIONE EDILIZIA. IL TUTTO (COME AL SOLITO) NEL SILENZIO GENERALE



appare stamattina su bresciaoggi un articolo che riprende parte di un comunicato girato nelle caselle di posta dei compagni, rielaborazione dell'ultima seduta dell'assemblea [7 luglio 2009].


[Bresciaoggi - 14 luglio 2009]
provincia - pagina 24

CALCINATO. Ma Linea indipendente insorge
Edilizia, soppressa la Commissione

Commissione igienico edilizia, addio. La soppressione dell’organismo di vigilianza comunale è stato fra i primi atti della nuova Giunta di Calcinato guidata dal sindaco Marika Legati.La decisione non è piaciuta a Linea indipendente che stigmatizza la politica della maggioranza di eliminare uno strategico terminale di controllo urbanistico ed ambientale. «La commissione - si legge in una nota del collettivo ambientalista -, è da sempre preposta al rilascio delle licenze e delle concessioni edilizie prima, e permessi di costruire poi. Anche se non più obbligatoria per legge, è comunque fondamentale strumento democratico, specialmente per le minoranze, per monitare la trasformazione del territorio e l’attività edilizia». Linea indipendente sottolinea poi un altro aspetto. «Si tratta - osserva -, dell’unico organo preposto alla verifica delle normative igieniche e di superamento delle barriere architettoniche. In fase di studio del Pgt - conclude il collettivo ambientalista -la commissione diventa un terminale strategico di discussione e visione della documentazione».

F.MAR.

lunedì 13 luglio 2009

Offronsi 2 posti di lavoro al servizio della pace e della nonviolenza



Il Movimento nonviolento bresciano ha emesso un bando per il reclutamento di due giovani volontari per il servizio civile nazionale, disponibili a prestare la propria opera per 30 ore settimanali nell’arco di un anno, retribuiti 433,80 euro mensilmente. La proposta è rivolta ai cittadini di età compresa fra i 18 e i 28 anni in possesso del diploma di scuola media superiore.
Presente in città da oltre 30 anni, il Movimento nonviolento crea e organizza quotidianamente attività e iniziative per la pace, il disarmo, le obiezioni di coscienza, la opposizione contro gli insediamenti militari e le industrie belliche, l’educazione alla mondialità, la difesa della salute dell’ambiente e dei cittadini. Pubblica il periodico “Informati & partecipa” e dispone di una biblioteca con 3.500 volumi in consultazione e in prestito, 38 riviste in abbonamento e circa 75.000 documenti (volantini, opuscoli, dossier, articoli di giornale, lettere, studi critici e saggi brevi), ponendosi come punto di aggregazione ed animazione culturale sul territorio provinciale.

Il bando scade sabato 25 luglio. Gli interessati possono rivolgersi alla sede in via Milano 65 oppure cliccare in rete http://nonviolenti.org/content/view/696/2/ o telefonare a Flavio al 328.9683409 o ancora inviare una e-mail all’indirizzo mir.brescia@libero.it.

domenica 12 luglio 2009

CONGRATULAZIONI




Mercoledì presso l'Università Statale di Brescia si è laureato a pieni voti, con 101/110, in Giurisprudenza il nostro amico Igor Metelli, uno dei nostri tre candidati alle ultime elezioni amministrative.


Il titolo della tesi è "La rilevanza penale della detenzione di sostanze stupefacenti: evoluzione normativa e problematiche attuali". Parla dell'evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia di stupefacenti partendo dalle prime leggi di inizio '900, passando per le riforme del 1954, 1975, 1990 (e referendum abrogativo del 1993) e l'ultima del 2006. Segue una parte più tecnica riferita alla problematica della duplice lettura subita dal limite quantitativo di punibilità come elemento di prova privilegiato inserito nella fattispecie penale ovvero quale elemento caratterizzante l'offensività della condotta.


a lui le congratulazioni dei compagni, del gruppo di linea indipendente e de sostenitori del blog.
P.S.
appena ci invii una foto la postiamo!!

venerdì 10 luglio 2009

SENTIERO 122° BRIGATA GARIBALDI




LineaIndipendente organizza per domenica 26 luglio una passeggiata su uno dei percorsi simbolo della resistenza bresciana: il sentiero 122a Brigata Garibaldi, sui luoghi della battaglia del Sonclino del 19 aprile 1945.


il percorso parte dai 372 metri di altitudine di Marcheno, precisamente dal monumento che ricorda il sacrificio dei 18 caduti della 122a Garibaldi e conduce in vetta alla corna del Sonclino a quota 1352 metri, la più alta del percorso.


Sotto i suoi spuntoni è avvenuta la sopracitata battaglia sostenuta da meno di cento partigiani, per lo più giovanissimi e scarsamente armati, contro le preponderanti forze nazifasciste che salite da cinque versanti accerchiando l'intera zona, erano decise ad annientare uno dei fulcri più importanti della Resistenza Bresciana.

Il sentiero percorre tutte le località dove si sono svolti gli episodi salienti della cruenta battaglia, in un anfiteatro quasi selvaggio. L'occhio spaziando tra i dirupi può solo immaginare con quali e quante difficoltà i garibaldini abbiano sostenuto lo scontro prima di potersi aprire un varco, tra le fiamme dell'immenso incendio appiccato dai fascisti, verso Lodrino. Altri combattenti isolati dallo sganciamento e rimasti senza munizioni o con armi guaste non riuscirono a mettersi in salvo; divallarono e risalirono impervi canaloni e costoni dove, esausti ed alcuni già feriti, vennero catturati dalle retrovie nemiche e fucilati.

GIOVANNI ROSSI E LA COLONIA CECILIA




UN'ESPERIENZA DI COMUNITA' ANARCHICA TRA IL BRESCIANO ED IL BRASILE


il gruppo ANTIAUTORITARIO bresciano

organizza



proiezione del film LA CECILIA di Jean Louis Comolli [1975]


domenica 12 luglio alle ore 18.00 presso il


CIRCOLO ANARCHICO ETTORE BONOMETTI

vicolo borgondio 6 - brescia (traversa di contrada del carmine)


a seguire aperitivo e cena



interverrà Marcello Zane [storico locale e giornalista]