giovedì 30 marzo 2023

No alla guerra: domenica a Ghedi

Domenica 2 aprile alle ore 14.30 è in programma un presidio alla base militare di Ghedi organizzato dalla Rete nazionale “Sciogliamo la Nato, mai più guerre”, a cui aderiscono decine di associazioni e gruppi pacifisti disseminati in tutta la penisola.
“Martedì 4 aprile la Nato celebra il suo 74esimo compleanno e i paesi aderenti si dimostrano sempre più piegati al volere e agli interessi di Washington” spiegano in una nota gli organizzatori, ricordando che “a Ghedi e ad Aviano sono parcheggiate bombe nucleari USA e gli aerei per sganciarle”
“Sulle spalle della Nato e degli Usa - sottolineano - pesa la responsabilità della morte di 11 milioni di civili nelle guerre sparse nel mondo che sono avvenute negli ultimi 23 anni, mentre l’aumento delle spese per gli armamenti imposto dalla Nato all’Italia porta al 2% del Pil la nostra spesa militare, 104 milioni di euro al giorno, mentre si continuano a tagliare le spese per la sanità, la scuola e gli interventi per il risanamento del territorio”.
“Per questo - concludono i promotori - invitiamo tutti a manifestare domenica per affermare la nostra ferma opposizione alla guerra che si fa sempre più mondiale e forse anche nucleare”.

mercoledì 29 marzo 2023

Ancora come un tempo...

L'ultimo episodio della lunga, intollerabile catena di provocazioni fasciste nelle scuole è andata in scena nella notte davanti al Liceo Scientifico Calini di Brescia, sui muri del quale è stato appiccicato uno striscione recante la scritta "Antifascismo è Anticultura".
Noi rispondiamo ricordando che il fascismo è stato ed è violenza, soprusi, sopraffazione, intolleranza, razzismo, antisemitismo, disprezzo, guerra.
Il compagno Sandro Pertini, il presidente partigiano, riassumeva ripetendo che "il fascismo non è un'idea, è un crimine".
Da questi loschi figuri, che si macchiano di azioni vili ed esecrabili, dobbiamo difenderci.
Nel popolo antifascista vive in Italia la parte migliore del paese, che ancora una saprà erigersi a baluardo della Repubblica democratica nata dalla Resistenza.

lunedì 27 marzo 2023

Farmacia di Calcinatello: una interrogazione segnala i disagi e chiede lumi sui lavori

Il protrarsi dei lavori di riqualificazione della farmacia comunale di Calcinatello (da tempo trasferita nel frattempo nella più periferica via Brescia)  ha indotto i consiglieri comunali della lista di minoranza In-Patto 2.0 - Vincenza Corsini, Alessandro Moratti Freschi, Annamaria Pennati, Laura Maffazioli e Vania Gobbetto - ha presentare al sindaco Nicoletta Maestri una interrogazione a risposta scritta in cui rimarcano "le difficoltà che devono affrontare i cittadini utenti della farmacia per recarsi alla disagiata sede attuale, difficoltà che perdurano dal giugno 2021".
"Preso atto che il cantiere per l’esecuzione dei lavori è stato aperto il 20 dicembre 2022, a distanza di ben quasi cinque mesi dall’affidamento alla ditta costruttrice (Determinazione n.295 del 4 agosto 2022) e, constatato che detti interventi di riqualificazione, sono stati sospesi pochi giorni dopo il loro inizio" i cinque consiglieri chiedono "di conoscere "quale sia lo stato di avanzamento dei lavori rispetto al progetto esecutivo definitivo, le motivazioni della loro sospensione e quali interventi o provvedimenti sono stati assunti in merito a quanto lamentato, nei confronti della ditta incaricata, al fine di far rispettare all’impresa, il termine dei lavori fissato al 17 agosto 2023, decorsi i 240 giorni naturali e consecutivi stabiliti contrattualmente".
In-Patto chiede anche di sapere "se e in quale misura siano stati versati acconti alla ditta assegnataria".
"A quasi due anni dal trasloco i lavori di sistemazione della vecchia sede sembrano essersi arenati, nonostante l'espletamento di tutte le procedure per l'affidamento" sottolinea il gruppo consiliare in una nota. "Non possiamo noi restare indifferenti di fronte alle difficoltà segnalate dai cittadini per il raggiungere la sede provvisoria, difficoltà aumentate anche dalla pericolosità della strada ad alta percorrenza su cui affaccia l'ingresso della farmacia unitamente all'assenza di un adeguato numero di parcheggi da riservarsi ai clienti. In questo quadro generale, le iniziali procedure di delimitazione dell'area di lavoro e la demolizione di un paio di tramezze interne ci sembrano davvero troppo poco e ci auguriamo che la nostra interrogazione possa trovare risposte finalmente positive, dopo un'attesa ormai troppo lunga".

domenica 26 marzo 2023

Il bilancio in consiglio comunale

Martedì 28 marzo alle ore 20.30 approda in consiglio comunale a Calcinato il bilancio per l’anno in corso.
Numerosi, come di consueto, sono gli argomenti posti all’ordine del giorno dal sindaco Nicoletta Maestri, quasi tutti peraltro di natura economico-finanziaria. Dopo l’esame del rendiconto generale della gestione dell’anno scorso, saranno approvate l'aliquota per l'addizionale regionale Irpef (che rimarrà invariata) e le nuove aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imu; poi verranno analizzati la Nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione per il triennio e il vero e proprio bilancio di previsione finanziario.
Nel corso della serata ci sarà anche la discussione su una interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consiliare "Calcinato In-patto 2.0" sull’annosa vicenda della chiusura al traffico di via Stazione per i lavori del Tav, arteria peraltro aperta lo scorso 18 marzo, sulla “convenzione per la gestione associata dello Sportello unico per le attività produttive” e sulle “nuove disposizioni sulla rimozione dei vincoli su aree ricomprese nei piani di zona denominati Peep concesse in diritto di proprietà o di superficie”.

sabato 25 marzo 2023

Una proposta di legge per contrastare il progetto di autonomia regionale differenziata

Anche Calcinato si mobilita a sostegno della legge di iniziativa popolare di riforma degli articoli 116 e 117 della Costituzione, volta a contrastare il progetto di autonomia regionale differenziata.
Promossa a livello nazionale dai giuristi del “Coordinamento per la Democrazia Costituzionale” e sostenuta dai sindacati della scuola (Cgil-Cisl-Uil, Snals e Gilda) nonché dall’Arci e dall’Anpi, la raccolta delle firme sta coinvolgendo chi è convinto che occorra rafforzare il ruolo dello Sato per attuare in tutto il territorio nazionale politiche pubbliche che contrastino le intollerabili disuguaglianze nel godimento di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità e il lavoro.
Alla luce anche della negative esperienze prodottesi in molte regioni in campo sanitario nella recente crisi pandemica, questa nostra proposta vuole che sia stabilito che sanità, istruzione, infrastrutture e tutela dell’ambiente debbano restare di competenza esclusiva dello Stato e che le eventuali decisioni sul ruolo delle regioni debbano essere approvate tramite una legge dal Parlamento, eventualmente sottoposta a referendum popolare. Proprio quello che, invece, vorrebbe evitare la normativa di autonomismo regionale spinto, che il ministro Calderoli sta cercando di far approvare al Governo Meloni.
Gli interessati a sottoscrivere questa iniziativa possono scriverci a linea.indipendente@hotmail.it. La proposta di legge di iniziativa popolare può essere firmata anche on line tramite Spid sul sito www.cordinamentodemocraziacostituzionale.it.

giovedì 23 marzo 2023

Lonato: no al Polo Logistico

Stamattina dalle ore 9 alle 12 il cartello di associazioni ambientaliste contrarie al progetto del Polo Logistico manifesterà al mercato settimanale di Piazza Martiri della Libertà a Lonato del Garda.
“Sono sei mesi che stiamo chiedendo al sindaco di non autorizzare il progetto di Polo Logistico che sorgerà a Lonato, al confine con Castiglione delle Stiviere, con un intervento da 93 mila mq di cui 35 mila di superficie coperta” spiega il portavoce del Comitato No Polo Logistico, Franco Tiana.
“La motivazione della nostra contrarietà - sottolinea - è dovuta a diverse criticità, comportando questa localizzazione l’ennesima erosine di suolo, un turbamento al delicato ecosistema, interferenze con la falda acquifera e ricadute pesanti sul traffico veicolare”.
Tiana ricorda poi che “la Commissione Europea nel 2018 considera fra i siti di importanza comunitaria il complesso morenico e che per la sua sensibilità ecologica e paesaggistica questa porzione di territorio è riconosciuto come appartenente ad elementi di primo livello della Rete Ecologica Regionale in qualità di ‘corridoio regionale primario a bassa o moderata antropizzazione’”.

domenica 19 marzo 2023

Assemblea al Centro Sociale Anziani

Oggi alle ore 14.30 al Centro Sociale Anziani di via Roma 1 a Calcinato è in programma l'assemblea straordinaria dei soci. 
All’ordine del giorno, fra l’altro, lo scioglimento anticipato del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti di questo che è fra i più longevi e partecipati sodalizi del volontariato sociale in paese. 
Dopo il dibattito assembleare, le elezioni per il rinnovo delle cariche si svolgeranno sabato 1 e domenica 2 aprile dalle ore 14.30 alle 18.30.

venerdì 17 marzo 2023

Domani riapre il ponte di via Stazione

Dopo oltre nove mesi di chiusura per i lavori di rifacimento nell’ambito delle opere per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, domattina alle ore 9 a Calcinato il ponte di via Stazione sarà riaperto al traffico veicolare.
Prevista dapprima a novembre 2022 e poi a febbraio 2023, la consegna dell’importante opera pubblica è ora cosa fatta. Lungo 230 metri, il nuovo ponte sostituisce quello storico di dimensioni ormai inadeguate, che come si ricorderà era stato abbattuto nella notte fra il 12 e 13 novembre.
La riapertura al traffico dell’importante struttura sulla principale arteria di collegamento fra il capoluogo e la frazione di Ponte San Marco (e quindi con la strada statale 11) consentirà di tornare ad un traffico più snello e scorrevole sulla rete viaria interurbana.
Resterà invece interdetto ancora per qualche tempo il percorso ciclopedonale, i cui lavori sono comunque anch’essi in fase di ultimazione.

mercoledì 15 marzo 2023

Concluse le pulizie del Comitato Cittadini

Sia lode e gloria alle donne e agli uomini del Comitato Cittadini, che con il loro lungo e duro lavoro hanno liberato il territorio comunale di Calcinato dalle masse di rifiuti che stagnavano, talora anche da decenni, in diverse aree.
Il coordinatore delle squadre di intervento, Valter Bellandi, ricorda che “tre anni fa il territorio era cosparso di rifiuti di ogni tipo, che erano in loco da molto tempo, senza che nessuno avesse mai fatto qualcosa per eliminarli: rifiuti stagnanti diventate vere discariche a cielo aperto”.
“Il Comitato - precisa - ha avviato un progetto dettagliato, consultando anche esperti in materia, con un accurato monitoraggio per definire i luoghi, catalogare i rifiuti da raccogliere, organizzare le uscite, ponendo massima attenzione nella loro raccolta differenziata, delimitando i materiali raccolti ed etichettandoli, per poi fare la fotosegnalazione via mail agli uffici comunali preposti”.
Non solo: “nei giorni successivi alla raccolta, i nostri referenti continuavano il controllo verificando che i cumuli non aumentassero, incentivando l’abbandono. Cosa che non si è mai verificata: spesso i rifiuti raccolti sparivano”.
Qualche dato rende l’idea della colossale operazione di pulizia; “240 uscite sul territorio, 75 cittadini sul campo a rotazione per circa 5 mila ore complessive di attività gratuita, durante le quali 3 mila sacchi sono stati riempiti di ogni genere elettrodomestici, accessori elettronici, pneumatici, scarti di lavorazione edile, ferraglia, attrezzature. Ora, dopo tre anni di imponente lavoro, il territorio è finalmente sgombro da rifiuti pesanti, anche se rimane la piaga dei ‘rifiuti da lancio’, divenuto prassi per ignoranti che sanno di poterla fare franca”.
Bellandi ringrazia “chi quotidianamente ci segnalava luoghi di abbandono e degrado, chi ha partecipato gratuitamente alle raccolte, il Comune di Calcinato per il supporto dato nel recupero dei rifiuti con tempestività, la Polizia Locale intervenuta ogni volta che abbiamo avuto l’esigenza di effettuare rilievi, le numerose aziende locali che ci hanno dato ristoro, regalato sacchi e spronato all’azione”.
La presidente del Comitato, Laura Corsini, informa che “le segnalazioni ricevute d'ora in poi verranno girate via pec all’amministrazione comunale che, tramite operatori ecologici, ditte specializzate o volontari, continuerà a tenere pulito il territorio com’è ora”, concludendo che “tutte queste attività di raccolta hanno creato legami, amicizie, simpatie, condivisione, ma hanno costituito soprattutto uno splendido esempio di cittadinanza attiva”.

martedì 14 marzo 2023

Cantilena del caduto

Sono nato, siamo nati,
e abbasso quelli smorti ,

e chi è morto ha sempre torto…
Nato, nato, uniformato,

           all’ingrasso
                            e rieducato.
Raddrizzammo tutti i torti,
riformato sia vietato,
siamo in tanti forti e morti.
.......................
“Caro, armato sei andato...,
più che carro armato amato,
nella fila, e fucilato,

.....e plurime lacrime d’unanimi anime

costato”.

“Con lo Stato sono stato,
e alla fine fermo, immobile e arrestato

son restato,
con in bocca una manciata,
terra rossa ed amarezza,
nella fossa quasi fosse 

                              un’ancia guasta,
senza note e senza fiato”.

“Nato, ero nato, non malato,
ma con la morte giovane
nel fato,
sub glareæ strato[1] posato,
e, alla fine,
riposato”.

Deo gratias[2],
le bestemmie contraffatte
dai tanti vossia dette,
ed anche scritte,
confermate,  e controfirmate
dai venduti vip di turno
sulle carte e sui giornali
             e intonate stonate
                            nei telegiornali
da vocianti ammaestrati
sotto metri e metri grevi
più non le sentirò,
e le vostre inutili parole,
le vostre facce, livellate, pulite e puttane,
più non le vedrò. 


Mario Pietro Zani, 2023



[1] = sotto uno stato di ghiaia

[2] = grazie a Dio

venerdì 10 marzo 2023

"Ancora come un tempo..."

Sale la preoccupazione nelle scuole bresciane per i diversi episodi di intimidazione politica subiti in questi giorni. Il collettivo Onda Studentesca chiama a raccolta tutti i giovani per una manifestazione antifascista che si terrà sabato 11 marzo dalle ore 15.30 alle 17.30 in Piazza Paolo VI "contro le iniziative neofasciste presenti nelle scuole della nostra città come il volantinaggio al liceo De André e gli striscioni agli istituti superiori Castelli e Mantegna".
"E' importante esserci - spiegano i ragazzi del collettivo - perché il clima che si sta creando in questo momento nel paese è davvero preoccupante. L’antifascismo è un dovere morale di ogni essere umano perché garantisce una società, e quindi anche una scuola, libere. Storicamente è dall’indifferenza che sono nate violenze, discriminazioni e dittature: noi non siamo indifferenti e invitiamo tutte e tutti a partecipare”.

giovedì 9 marzo 2023

Strage di migranti in mare, sabato una manifestazione a Crotone e un presidio a Brescia

La Brescia solidale non resta indifferente alla tragedia del mare di Cutro, nelle cui acque lo scorso 26 febbraio è avvenuto l’ennesimo naufragio di una barca di migranti, per lo più afghani, pakistani e siriani.
Per sensibilizzare la cittadinanza sul disastro, costato la vita a oltre settanta persone, il cartello di associazioni Restiamo Umani in collaborazione con Mediterranea Saving Humans e Uno Collective, organizza per sabato 11 marzo dalle ore 17.30 alle 19.30 in Piazza Paolo VI un “presidio antirazzista e antifascista”, in concomitanza con la manifestazione nazionale indetta per quel giorno a Crotone dalla Rete 26 febbraio.
“Saremo anche noi in piazza – spiegano i promotori della mobilitazione – per chiedere verità e giustizia sulla strage di Cutro e su tutte le stragi di migranti, per dire no alle passerelle del governo e di chi ha costruito il suo consenso usando parole disumane e colpevolizzando le vittime, per fermare la criminalizzazione delle ong e dei salvataggi in mare, per la creazione di canali di ingresso liberi e sicuri, per la fine di ogni politica discriminatoria verso i migranti”.

martedì 7 marzo 2023

L'8 marzo

L'8 marzo, ripetiamolo ancora una volta, non è un giorno di festa, ma di memoria e di lotta.
E' il giorno in cui ricordiamo tutte le donne vittime di oppressione, violenza, morte.
E' il giorno in cui ricordiamo che una società che spacca l'umanità in due e pretende di ridurne la metà a eterna serva dell'altra metà, è già una società fascista.
E' il giorno in cui ci diciamo ancora una volta le ragioni per cui solo la lotta di liberazione delle donne libera l'umanità intera, poiché il potere patriarcale e maschilista è la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze che affliggono l'umanità.
Ogni giorno è l'8 marzo.
Con volto e con voce di donna la nonviolenza è in cammino.

domenica 5 marzo 2023

Cinque di marzo del ‘43


Cinque di marzo del '43
Nel fango le armate del duce e del re
Gli alpini che muoiono traditi lungo il Don
Cento operai in ogni officina
Aspettano il suono della sirena
Rimbomba la fabbrica di macchine e motori
Più forte è il silenzio di mille lavoratori
E poi quando è l'ora depongono gli arnesi
Comincia il primo sciopero nelle fabbriche torinesi
E corre qua e là un ragazzo a dar la voce
Si ferma un'altra fabbrica, altre braccia vanno in croce
E squillano ostinati i telefoni in questura
Un gerarca fa l'impavido ma comincia ad aver paura
Grandi promesse, la patria e l'impero
Sempre più donne vestite di nero
Allarmi che suonano
In macerie le città
Il dieci marzo, il giornale è a Milano
Rilancia l'appello il PCI clandestino
Gli sbirri controllano
Fan finta di sapere
Si accende la boria delle camicie nere
Ma poi quando è l'ora si spengono gli ardori
Perché scendono in sciopero centomila lavoratori
Arriva una squadraccia armata di bastone
Fa dietro-fronte subito sotto i colpi del mattone
E come a Stalingrado, i nazisti son crollati
Alla Breda rossa in sciopero, i fascisti son scappati.

venerdì 3 marzo 2023

Processo a Maria la Medica: caccia alla strega domani a Calcinato

La tragica storia di Maria la Medica a Calcinato esce dall’oscurità grazie allo storico Silvio Ferraglio, che ha rinvenuto in un armadio dell’Archivio Vaticano a Roma gli atti del processo a quella povera donna condannata come strega nel 1480.
Maria tornerà a rivivere in paese sabato 4 marzo, quando all'Auditorium Don Bertini quel documento sarà presentato per iniziativa del Comune.
“Si tratta di sette fogli scritti a mano fronte e retro” dichiara Ferraglio, che inquadra la vicenda: “Padre Giovanni da Orzinuovi, francescano che stava nel convento di Calcinatello, presenta il 14 marzo 1480 all'Inquisizione di Brescia una denuncia a carico di Maria da Calcinato, detta ‘la medica’ per la sua sospetta attività di curatrice. A parlargli delle presunte pratiche stregonesche della donna è stato il contadino Santo Romanelli, presso il quale Maria svolgeva lavori saltuari. Di madre vicentina e nata a Tignale intorno al 1440, è da lui quando non è impegnata come ‘fameia’ (malghesa - ndr) stagionale nella Bassa: svolge mansioni di fatica in cascina e arrotonda le scarse entrate con l’attività abusiva di levatrice e curatrice, anche nei dintorni”.
“Dopo aver raccolto informazioni - spiega - il tribunale ne ordina l'arresto il 17 settembre, mentre è al lavoro in una cascina di Remedello; portata a Calcinato, dove sarebbero avvenute le pratiche, invia sul posto il padre inquisitore Antonio Petroselli, Provinciale per la Lombardia dell'Ordine dei Carmelitani Predicatori, un fanatico impegnato in frenetiche attività di spionaggio, compilazione di liste, arresti e processi contro presunte streghe ed eretici”.
“Il processo a Maria è il suo banco di prova” sottolinea. “Mentre lei è detenuta in una cantina della cascina, comincia l'escussione dei teste, principalmente altri due lavoranti nella stessa proprietà. Maria si dichiara innocente. Sulle prime le uniche accuse sono quelle di aver causato per incantamento la morte di due bestie e di alcuni alberi da frutto, ma poi, su indicazione dell’inquisitore, si delinea l'accusa più grave: aver provocato durante la sua attività di levatrice la morte di almeno 15 neonati e averne dissepolti altri 12 fra Bedizzole, Calcinato, Lonato ed Esenta, per l’esercizio di pratiche divinatorie, in particolare avrebbe compiuto gli efferati delitti per asportarne i cervelli e seppellirli presso le radici di alberi di noce (il cervello, con le sue sinapsi e condotti, ricorda nella forma un gheriglio)”.
Maria dapprima mostra di non capire, poi nega decisamente. “Si passa quindi alle torture: le vengono inflitte quella della corda e poi quella del cavalletto. Dopo alcuni giorni cede e confessa ogni addebito, dicendosi istigata dall'influsso maligno del demone Lucibello, rimettendosi alla clemenza e al perdono dell'Inquisizione. Confessa di essersi recata dal 1466 tre volte la settimana ai sabba tenuti in un luogo indicato come ‘prato delle delizie’ dove in una grotta avrebbe rinnovato la sua fedeltà a Lucibello sacrificando prima un gallo, poi un cane e infine un bimbo” racconta lo storico.
Essendosi pentita e confessata, le viene risparmiata la condanna al rogo: “La sentenza è letta di sera, in un prato affollato. Petroselli annuncia che la strega sarà rinchiusa nel carcere cittadini della Pallata. La stessa scena si ripete in città, in piazza del comune. Da rea confessa di pluriomicidi, non può sfuggire al braccio secolare della giustizia, che la condanna a morte per impiccagione. Ma non salirà il patibolo poiché muore ancora in custodia, per le torture subite” conclude.
Dopo l’introduzione di Ferraglio, sabato sul palco reciteranno Giovanni Bellini, Paola Danieli e Domenico Gorno, per la regia di Osvaldo Romano. L’appuntamento è alle ore 20.30.