giovedì 31 dicembre 2020

No Tav: criticità sismiche

Il Coordinamento No Tav Brescia-Verona segnala le criticità del territorio gardesano dopo le scosse di terremoto di martedì pomeriggio.“Mentre la terra trema e la devastazione dei cantieri Tav continua nonostante le numerose irregolarità denunciate - scrivono in una nota - scopriamo che è stato sospeso il traffico dei treni sulla linea storica Milano-Venezia per verifiche a seguito della scossa di terremoto”.
“Da molto tempo - aggiungono i No Tav - denunciamo che il progetto Alta Velocità che si sta realizzando non è stato adeguato alla nuova classificazione sismica nazionale e alle nuove Norme Tecniche di Costruzione del 2008, dal momento che hanno usato quelle vecchie del 1996”.
E spiegano che “già nel 2017 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici anche per questo motivo chiedeva che il progetto venisse rifatto perché aveva carenze tali dal punto di vista tecnico da non stare in piedi”.
Secondo gli ambientalisti “il progetto non sembra tenere conto dell'ordinanza 3519 del 28 aprile 2006 del Presidente del Consiglio dei Ministri, con il quale è stata presentata una nuova mappa di pericolosità sismica (ad esempio, Lonato è passato dalla zona 3 di bassa sismicità alla zona 2 di media sismicità)”.
“Queste carenze non si possono risolvere ora con il progetto esecutivo in corso” sottolineano. “Ora però si possono fermare i lavori. Eppure nonostante le continue denunce e le irregolarità progettuali 
nessuno si preoccupa di ciò che sarà”.
E tornando sul sisma dì martedì rilevano che “è l'ennesimo terremoto nel veronese che ha mosso la sorgente sismica di Salizzole, quella per intenderci del sisma del 1117 tra Verona, Brescia, Cremona e Piadena. Proprio sopra, come se nulla fosse, vorrebbero farci correre i treni ad alta velocità senza adeguamento progettuale. Treni, inutili, che verranno usati per il trasporto di persone, non per merci, ricordiamo l'ennesima bugia raccontata”.
“Com'è possibile - chiede il Coordinamento- che gli organi di controllo competenti e la politica fingano che questi problemi non ci siano e non fermino i lavori? Quali sono gli interessi speculativi in gioco per non fermare tutto?”.

venerdì 25 dicembre 2020

Sforzi

Nel suo sforzo maggiore l'uomo può soltanto proporsi di diminuire aritmeticamente il dolore del mondo.

Albert Camus

domenica 20 dicembre 2020

Martedì c'è il consiglio comunale

Per martedì 22 dicembre a Calcinato è stato convocato il consiglio comunale, in programma on line sul sito web del Comune dalle ore 20. Tra i numerosi argomenti posti all'ordine del giorno dal sindaco Nicoletta Maestri si segnalano la risposta a una interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consiliare Calcinato In-Patto 2.0 sui "lavori di demolizione e ricostruzione del Cinema Marconi", la discussione del “Regolamento di definizione dei criteri e delle procedure di funzionamento della commissione mensa unica per l'asilo nido, le scuole dell'infanzia e la primaria”, l'esame del Piano di intervento per l'attuazione del diritto allo studio, la revisione periodica delle partecipazioni e una informativa sulla “attività di coordinamento, informazione e procedure di controllo in materia di regolamentazione antiCovid”.


sabato 19 dicembre 2020

Per non dimenticare Giulio, per liberare Patrick

Considerati i recenti, gravi sviluppi del caso Regeni e del caso Zaki, condividendo la necessità di farsi sentire a fronte della scandalosa posizione - o, per meglio dire, non posizione del Governo italiano nei confronti dello Stato egiziano, con il quale si continuano ad intrattenere floridi commerci, anche di materiale bellico - un nutrito gruppo di associazioni bresciane (Movimento Nonviolento, OPAL, Pax Christi, ADL, Amnesty International, Tavolo Pace Franciacorta, Comitato dei soci e delle socie di Banca Etica, Missione Oggi) hanno fatto propria l'iniziativa della Rete italiana Pace e Disarmo che ha lanciato, per sabato 19 dicembre dalle ore 11 alle 12 una mobilitazione con "presenza simbolica" nelle piazze italiane (comunque nel rispetto di tutte le regole di sicurezza contro il diffondersi della pandemia).
Durante la manifestazione di protesta - che a Brescia ha visto la presenza di alcuni rappresentanti di tali associazioni in Piazza Paolo VI - è stato, come in ogni altra piazza d'Italia, proposto e diffuso un documento che chiede al Governo italiano ed all'Unione Europea precisi e decisi interventi per esigere verità e giustizia per Giulio Regeni e per chiedere l'immediata liberazione di Patrick Zaki.
In coerenza con i principi ed i valori fondativi delle nostre democrazie. esigiamo il rispetto dei diritti umani.
Una delegazione dei manifestanti è stata poi ricevuta a Palazzo Loggia dal Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Cammarata. Nel corso dell'incontro si è discussa la possibilità di conferire a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria del Comune di Brescia, quale gesto di solidarietà e vicinanza all'attivista dei diritti umani e alla sua famiglia.

domenica 13 dicembre 2020

No Tav: un altro cavalcavia demolito a Calcinato

Nella notte di Santa Lucia il cavalcavia che in località Gazzo, nella campagna di Calcinato, portava alla Chiesa di Sant'Anna è caduto nell'ambito delle opere in corso per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
Anche su questo nuovo intervento di demolizione sopra la sede autostradale - come già due settimane fa in occasione dall'abbattimento del cavalcavia che correva poche centinaia di metri più a est, in località Faccendina, nel territorio di Lonato del Garda -interviene con una nota il Coordinamento No Tav Brescia-Verona, il quale ricorda che “mentre l’Italia conta ogni anno morti a causa di cedimenti di ponti, cavalcavia, strade e continui dissesti idrogeologici, un'altra Italia autorizza un’opera, come la linea ad alta velocità Brescia-Padova, che distruggerà interi territori, demolendo cavalcavia pagati con le tasse degli italiani, ancora in buono stato, cementando terreni fertili, demolendo case e attività produttive”.
“Chi avrebbe dovuto dire no al Tav - secondo gli ambientalisti - si è invece arrogato la supponenza di appoggiarlo, senza difendere i territori e chiedendo per compensazioni altro cemento”. 
Dopo la recente inaugurazione del cantiere di Lonato alla presenza della ministra, rilevano che “la talpa meccanica cinese non ha ancora iniziato a lavorare. Rimanda di settimana in settimana, di mese in mese. E ci chiediamo se è per questo motivo che intanto abbattono cavalcavia? Quanto costerebbe a Cepav Due un ritardo nella consegna dell’opera? Quanti imprevisti potrebbero esserci per esempio per la questione falde acquifere o bonifiche dei siti durante gli scavi?”. 
I No Tav invitano poi “gli organi preposti a vigilare sulla sicurezza anche per quanto riguarda i lavoratori nei cantieri, spesso senza le misure di sicurezza obbligatoria: dai caschetti alle mascherine, al mancato distanziamento come dimostrato in più esposti e fotografie”. 
Infine informano che sono iniziati i lavori per la nuova linea ferroviaria anche “nella zona del Cimitero di Calcinato, che ha cambiato aspetto. Divenuta area di cantiere per concessione della Giunta a Cepav Due, nella totale mancanza di rispetto del luogo sacro alla ridicola cifra di circa 19 euro al giorno, è stata subito completamente disboscata”. 

sabato 12 dicembre 2020

No Tav: aspettando Santa Lucia

Sarà una notte di Santa Lucia molto particolare al Gazzo, nella campagna di Calcinato. Abbiamo saputo da giorni che dalle ore 20 di stasera fino alle ore 6 di domani mattina sulla autostrada Serenissima resteranno chiusi i caselli in entrata di Brescia Est in direzione Venezia e di Desenzano del Garda in direzione Milano; abbiamo capito che è arrivata l'ora del cavalcavia che porta alla Chiesa di Sant'Anna: verrà abbattuto nell'ambito delle opere in corso per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
C'è poco spazio per i ricordi di chi nei campi da quelle parti ha trascorso infanzie che non ritorneranno in nessuno dei nuovi nati. Nei mesi scorsi erano già state quasi interamente demolite e successivamente rimodulate le due rampe di accesso. Ora l'intervento sopra la sede autostradale, a due settimane esatte dall'abbattimento del cavalcavia che correva poche centinaia di metri più a est, in località Faccendina, nel territorio di Lonato.
E così il Tav avanza, dopo che i paese le ruspe avevano acceso i motori a inizio anno al Rovadino e dall'altro giorno anche dalle parti del cimitero. 
Mentre l'assessore in televisione informa, rassicura e tranquillizza, capita di trovare ancora in giro diversi sprovveduti sorprendersi per i lavori che spuntano di qua e di là solcando irrimediabilmente la nostra terra.   
"I popoli in rivolta scrivono la storia" leggevamo anni fa a ogni voltata di cantone risalendo le strade della Val di Susa. Qui da noi, assopiti da tempo oppure in tutt'altre faccende affaccendati, preferiamo subirla.   

venerdì 11 dicembre 2020

Cara Santa Lucia

In questo tempo arduo e complesso non vogliamo chiederti un regalo impossibile ma un gesto di RISPETTO. Quel rispetto che è venuto meno e che ha scatenato una situazione incompatibile con il benessere e perché no anche con la felicità!
Troppe volte si è superato il LIMITE e troppi hanno tollerato, girando il capo dall'altra parte.
Imprigionati fra colline artificiali, crateri lunari, treni volanti, ponti sospesi e un riciclo opportunista.
Per questo siamo così ammalati?
A cosa ci serve poi, una diagnosi perfetta?
Una cura possibilista?
Se l'integrità è stata smarrita, la bellezza è stata insultata e il paese venduto?
Intercedi affinché l’arroganza non si mascheri dietro futili elargizioni di denaro per coprire l’incuria, la superficialità nella gestione degli impianti, troppi sul nostro territorio. 
Intercedi affinché le coscienze non si “puliscano” pensando di compensare con il denaro un degrado insostenibile, credendo sciocchi i cittadini che lo abitano.
Intercedi affinché si comprenda che le generazioni future non si ricorderanno di targhe, di donazioni di mascherine, di rifacimenti di oratori se saranno servite a far dimenticare incendi, odori, impatti cumulativi. Non si ricorderanno nemmeno di soldi donati per la ristrutturazione di un palazzo municipale o di una centrale, ne tanto meno di una nuova viabilità per il passaggio di un treno veloce o l’aver organizzato un mega evento in discarica.
Ricorderanno invece chi avrà avuto:
Rispetto per il fiume che scorre
Rispetto per l'aria che ci fa respirare
Rispetto per la terra che ci nutre 
Rispetto per chi lotta per restare
Rispetto per chi è appena comparso o scomparso sulla scena
Rispetto per chi ha perso il sonno nelle battaglie quotidiane difendendo il bene di tutti contro l'interesse di pochi.
E nella speranza che saranno proprio i sorrisi che vedremo il 13 dicembre nei nostri “bambini” di Calcinato, Bedizzole, Montichiari, Castenedolo, Lonato a farci capire quanto gli anni volano in quanto soltanto ieri eravamo noi quei bambini con tanti sogni nella speranza che si avverassero in una “notte magica”.
“Guerrieri di passaggio” che dovrebbero sapere che non potrà mai essere il denaro a contare ma gesti buoni nel volerci bene e nel metterci del nostro meglio per lasciare alle generazioni future una Terra, in buona salute.
Con affetto. 
Comitato Cittadini, Calcinato

lunedì 7 dicembre 2020

Lidia Menapace è morta

Non ce l'ha fatta Lidia Menapace: dalle 3.10 di stanotte, la pura e dolce vita che l'ha attraversata per 96 anni non c'è più. 
Nata a Novara nel 1924, è una giovanissima ma ancor più coraggiosa staffetta partigiana e poi, proprio per questo, entra nel movimento per la nonviolenza. 
Impegnatasi in politica nella Democrazia Cristiana, ne esce nel fatidico 1968. Tra gli animatori del quotidiano “il manifesto”, sarà poi protagonista di tutte le battaglie per la pace, per la giustizia sociale e per l’emancipazione femminile, fino ad approdare in Senato nel 2006 nelle file di Rifondazione Comunista. A Palazzo Madama il suo impegno antimilitarista le costa la presidenza della Commissione Difesa del Senato: alla vigilia dell'elezione, in un'intervista al “Corriere della Sera” dichiara quello che tutti sanno, “le Frecce Tricolori sono uno spreco e inquinano". 
Esile di costituzione, ironica per vocazione e anticonformista nel profondo, nella vita pubblica e in quella privata, nelle idee e nello stile di vita, Lidia è sempre stata per noi un solido punto di riferimento, una compagna coerente con i valori della propria giovinezza. 
Impossibile dimenticare i suo racconti di una formazione umana e civile vissuta sotto le bombe, nelle fughe in bici col terrore di incontrare i nazifascisti, i messaggi in codice imparati a memoria, i libri studiati al buio con la candela durante i coprifuoco. 
Chi non l'ha mai incontrata può leggere i suoi libri Canta il merlo sul frumento e Io, partigiana. Nelle sue conferenze e interviste Lidia amava ripetere un ricordo d'infanzia: "Mia madre insegnò a noi due figlie un suo codice etico. Ci diceva: 'Siate indipendenti economicamente e poi fate quello che volete, il marito lo tenete o lo mollate o ve ne trovate un altro. L'importante è che non dobbiate chiedergli i soldi per le calze'”.

domenica 6 dicembre 2020

Non ti affannare

Non ti affannare a seminare

noie e affanni nelle tue giornate

e in quelle degli altri,

non chiedere altro che una gioia solenne.

Non aspettarti niente da nessuno.

E se vuoi aspettarti qualcosa

aspettati l'immenso, l'inaudito.

Franco Arminio

sabato 5 dicembre 2020

Abbandono di rifiuti: una interrogazione

La dilagante piaga dell'indiscriminato abbandono di rifiuti sul territorio a Calcinato ha indotto tre consiglieri di minoranza - Vincenza Corsini, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati - a presentare una interrogazione a risposta scritta al sindaco Nicoletta Maestri, considerate anche le sempre più frequenti segnalazioni di cittadini e comitati ambientalisti alle autorità e alla stampa.
Chiedendo “quale sia l’entità del fenomeno registrata dai competenti uffici e servizi e quali gli eventuali costi aggiuntivi affrontati per il recupero e smaltimento dei rifiuti abbandonati”, i tre consiglieri si soffermano sulle “limitazioni introdotte in materia di conferimento di rifiuti indifferenziati presso l’isola ecologica di via Baratello” e scrivono che desiderano ricevere notizie sulle “strumentazioni che si stanno utilizzando per intensificare l’azione di controllo del fenomeno” e sulle “azioni messe in atto al fine dell’individuazione dei cosiddetti 'utenti-fantasma' che, pur non risiedendoci, vivono stabilmente sul territorio comunale e pertanto presumibilmente generano rifiuti da smaltirsi con costi a carico della collettività”. 

venerdì 4 dicembre 2020

Lidia Menapace è gravissima in ospedale

Lidia Menapace è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Bolzano, colpita anche lei dal Covid.
96 anni, questa nostra compagna da una vita le ha fatte davvero tutte. A cominciare dalla lotta partigiana nelle file della Resistenza, che ne segnerà l’irriducibile opposizione a tutte le guerre e l’impegno nel Movimento Nonviolento. 
Impegnatasi in politica nella Democrazia Cristiana, ne esce nel fatidico 1968. Tra gli animatori del quotidiano “il manifesto”, sarà poi protagonista di tutte le battaglie per la pace, per la giustizia sociale e per l’emancipazione femminile, fino ad approdare in Senato nel 2006 nelle file di Rifondazione Comunista; a Palazzo Madama il suo impegno antimilitarista le costerà la presidenza della Commissione difesa del Senato. 
Esile di costituzione, ironica per vocazione e anticonformista nel profondo, nella vita pubblica e in quella privata, nelle idee e nello stile di vita, Lidia è sempre stata per noi un solido punto di riferimento, raro esempio di coerenza con i valori della sua giovinezza.
Trepidiamo con lei in queste ore difficilissime: ci vuole anche la sua, di vita, per continuare ad amare la vita.

mercoledì 2 dicembre 2020

Il Garda non scaricherà nel Chiese

Lunedì scorso il Consiglio Provinciale di Brescia ha approvato la mozione sul depuratore del Garda che dà sei mesi di tempo per trovare un’alternativa agli impianti che si volevano realizzare a Montichiari e Gavardo, secondo un criterio che sembrerebbe elementare: gli impianti consortili vanno realizzati nel territorio che li utilizzerà.
Secondo Marco Apostoli, consigliere di Provincia Bene Comune, è stato "sancito il principio che gli impianti devono essere fatti all'interno dei bacino dei Comuni che li utilizzano. Andava data una risposta ai sindaci dell'asta del Chiese che si sono 'ribellati' non a caso, ma perché si cercava di fare una forzatura nei loro territori".

martedì 1 dicembre 2020

No Tav: riflettori sul cavalcavia abbattuto in località Faccendina a Lonato

Corredata da un articolato fotoreportage, è durissima la requisitoria del Coordinamento No Tav Brescia-Verona contro l'abbattimento del cavalcavia in località Faccendina a Lonato del Garda nella notte fra sabato e domenica scorsi, nell'ambito dei lavori per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
“In Italia funziona così” scrivono gli ambientalisti. “Si demolisce, si butta, si distrugge ancor prima di iniziare a costruire, grazie ad una 'politica' senza visioni, intestardita nel voler continuare a danneggiare i territori, favorendo gli interessi di pochi per costruire opere pubbliche non prioritarie per l’Italia. Il tutto mentre il Paese sta attraversando una situazione sanitaria epocale, a causa del Covid, dove a rischio ci sono (e ci saranno) molti posti di lavoro che inevitabilmente sfocerà in una crisi economica e sociale senza precedenti”.
I No Tav denunciano “la mancanza di sicurezze nei cantieri e il mancato rispetto del territorio e dei cittadini che lo abitano. Immagini non di repertorio scattate domenica 29 – lo stesso giorno dell’abbattimento del ponte nello stesso punto – documentano quanto la 'grande professionalità' tenuta per il lavoro notturno sia divenuta alla luce del giorno, una realtà al limite della legalità: cancelli aperti (proprio a ridosso del ponte abbattuto) senza cartellonistica ma, ancora più grave, la presenza di mezzi con carichi sospesi addirittura per l’intera giornata di domenica 29”. E ancora “soltanto qualche giorno prima, operai senza mascherina e senza distanziamento l’uno con l’altro”.
I No Tav segnalano inoltre che “da alcune settimane personale certamente incaricato dal Consorzio sta procedendo con 'iniezioni di cemento' nel sottosuolo per consolidare la zona a ridosso del tunnel, anche nelle vicinanze dell’autostrada, nel totale silenzio mediatico, un silenzio che porterà inevitabilmente ad un nuovo disastro idrogeologico, senza ritorno, a soli pochi giorni dal dramma della Sardegna che conferma quanto la superficialità umana sia l’unica causa del dramma che l’ha colpita”.
Il Coordinamento su tutto ciò ha inoltrato agli organi di competenza un esposto-denuncia. "La documentazione, le denunce, le fotografie e le richieste di controllo - concludono - serviranno per documentare le responsabilità penali e civili, che dovessero derivare da sinistri a cose e persone".