sabato 31 agosto 2013

Diamo una possibilità alla pace in Siria!

L’impiego di armi chimiche in Siria contro popolazioni inermi è, e rimane un crimine contro l’umanità che non possiamo che condannare fermamente da qualunque parte provenga, così come, altrettanto fermamente, condanniamo l’utilizzo di qualunque altro tipo di armi, comprese le armi leggere che partono anche dalla nostra provincia e che, per le vittime che hanno prodotto nel conflitto siriano, sono esse stesse “armi di distruzione di massa”.
Ora, dopo quasi centomila morti e due milioni di sfollati, la comunità internazionale, che prima non è stata in grado di imporre l’embargo delle forniture di armi verso la Siria, si prepara ad un intervento militare nel paese, riproponendo percorsi fallimentari già sperimentati anche dall’Italia in questi ultimi lustri, sia collaborando con le iniziative militari unilaterali NATO in Iraq , Kossovo e Afganistan, sia agendo sotto l’ombrello di una ambigua interpretazione di una decisione ONU in Libia, aree tuttora destabilizzate dove la pace appare come una chimera.
Nel dichiararci assolutamente contrari a che l’Italia venga ancora una volta coinvolta, in barba all’art.11 della Costituzione, in interventi militari fuori dal nostro territorio, carichi di incognite e forieri di tragiche conseguenze, ribadiamo che la via per uscire dal conflitto non può assolutamente essere quella delle armi e della guerra che può provocare un incendio di proporzioni inimmaginabili, come si è visto ormai in molti altro casi.
Le logiche militari invece di risolvere i conflitti, li aggravano, perciò auspichiamo che ci sia un serio ripensamento nel governo e nella maggioranza che lo sostiene affinchè l’Italia rifiuti qualunque sostegno anche indiretto (utilizzo delle basi e diritto di sorvolo) all’intervento armato, esprimendo una posizione finalmente non subalterna a logiche di potenza e in sintonia con le speranze dei nostri costituenti che l’hanno voluta impegnare al “ripudio della guerra”,
Bisogna abbandonare la logica delle armi e adoperarsi per una risoluzione nonviolenta dei conflitti, rilanciare l’opzione diplomatica e politica che coinvolga tutti gli attori compresi Russia e Iran, utilizzare gli strumenti del diritto internazionale, ma soprattutto cessare immediatamente ogni fornitura militare alle parti in conflitto.
E’ inoltre assolutamente necessario coinvolgere i movimenti nonviolenti siriani come il Movimento Mussalaha che da tempo si adoperano per una soluzione del conflitto “dal basso”, basata sul dialogo e la riconciliazione, che rifiutando logiche di divisione, segregazione e smembramento del Paese, lavorano per la preservazione dell’equilibrio civile e religioso preesistente alla guerra, per l’autodeterminazione, la non ingerenza e il diritto internazionale.
Queste forze esistono e operano e benché sistematicamente ignorate dalla diplomazia internazionale, vanno coinvolte , valorizzate e sostenute.
Un intervento armato non porterà la pace, ma solo distruzione e altra violenza.
Se vogliamo la pace prepariamo la pace.
M.I.R., Movimento Nonviolento, Pax Christi, Emergency, Comitato No F-35, Nuova Resistenza.

venerdì 30 agosto 2013

Pagliuzze e travi fuori e dentro il Comune

Nei giorni spesso fatti di niente dell'estate in provincia la politica di paese a volte riempie come può i vuoti di idee e attività, riproducendo in miniature caricaturali il teatrino della politica nazionale.
 A Calcinato per esempio in questi giorni tiene banco la notizia, tutta da verificare, delle dimissioni che l'assessore alla cultura Stefano Vergano sarebbe pronto a rassegnare nelle mani del sindaco Marika Legati per una vicenda per mesi passata sotto il silenzio, almeno ufficiale, dell'amministrazione comunale.
  Riordiniamo i fatti. Il 7 luglio il blog di "un gruppo di giovani di Calcinato stanchi di vivere la realtà di un paese che si mostra diverso da quello che è" pubblica un post che informa i lettori di come la moglie dell'assessore abbia lavorato a progetti educativi sul mondo degli adolescenti nel locale Istituto comprensivo in qualità di psicologa, attività affidatele in seguito ad un apposito bando di selezione sovvenzionato dal Comune. “I progetti sono stati finanziati con i fondi erogati alla scuola dallo stesso assessorato alla Pubblica Istruzione. Ahia ahia!” tuona l'anonimo estensore del post.
  Da un paio d'anni in verità, insieme con una collega, la moglie dell'assessore svolge attività laboratoriali con i ragazzi in aula, nei primi tempi offerte gratuitamente, l'ultimo anno scolastico con retribuzione.
  Sembra che la polemica montata nel corso delle settimane scorse - più negli ambienti della maggioranza (formata a Calcinato da Pdl, Lega Nord e Socialisti per Calcinato, questi ultimi senza rappresentanti in giunta) che fra la cittadinanza - abbia indotto l'assessore a dichiarare al sindaco la propria disponibilità a fare un passo indietro per non danneggiare l'amministrazione comunale, notizia laconicamente smentita dal primo cittadino, mentre non è nota la posizione di Vergano, che farà ritorno dalle vacanze lunedì.
  Strano che l'attenzione sia concentrata su una consulenza di esgua entità economica, mentre nessuno ha mosso un dito l'anno scorso sulle aree inserite in Piano di governo del territorio, che il consiglio comunale è stato costretto a votare a pezzi, con diversi consiglieri di maggioranza che uscivan a turno dall'aula al momento del voto per conflitto di interessi.

giovedì 29 agosto 2013

Sulle bollette dell'acqua interviene Garda Uno


Con la dichiarazione che pubblichiamo integralmente di seguito, Garda Uno risponde ai rilievi evidenziati nel post precedente.

 Come noto, Garda Uno SpA ha preso in carico la gestione del Servizio Idrico Integrato nel Comune di Calcinato nel gennaio 2012. Nei mesi successivi sono iniziate tutte le operazioni legate all'’acquisizione della banca dati del Servizio Utenze, alla bonifica e messa a punto dei dati ivi contenuti ed al caricamento degli stessi nel sistema informativo aziendale.
  
Riguardo alla messa a punto dei dati, questa ha riguardato anche la corretta, per quanto possibile, attribuzione della tariffa ad ogni utenza, considerato che l'’articolazione tariffaria nell’'Ambito Ottimale provinciale prevede la differenziazione fra utenze non domestiche da quelle di tipo domestico e, quest’ultime, ulteriormente divise fra residenti e non residenti: la precedente struttura tariffaria vigente nel Comune di Calcinato non aveva questa distinzione e pertanto anche la banca dati del Servizio non riportava questa indicazione.

Le utenze non domestiche sono state identificate attraverso l’'esistenza del dato “partita IVA” all'’interno dell'’anagrafica. Le utenze di tipo domestico sono state confrontate con i dati di anagrafe comunale: in caso di coincidenza, per ogni singolo nominativo censito nella banca dati, fra indirizzo di residenza in anagrafe con quello di ubicazione della fornitura idrica è stata attribuita la tariffa di tipo “residente”; in caso contrario la tariffa attribuita è quella “non residente”. Naturalmente questa analisi può portare a casi, non frequenti, di erronea attribuzione: al momento quelli più diffusi sono relativi a utenze con un immobile fornito dal punto di consegna situato in una via diversa da quella della residenza pur fornendo la medesima unità abitativa. In altri casi l'’utenza risulta intestata ad un defunto che, ovviamente, non risulta più iscritto all'’anagrafe: il reale utilizzatore risiede comunque in tale immobile. In altri ancora il reale utilizzatore avrebbe presentato richiesta di voltura agli uffici comunali ma parrebbe non acquisita nella banca dati. Le casistiche sono comunque numerose e certamente non si può essere esaustivi in questa sede. 

Teniamo comunque a sottolineare che lo sportello decentrato attivo presso il Comune (riceve il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00) ed i nostri uffici di Padenghe (sportelli di via Barbieri 20 e numero verde 800 601 328)  sono a completa disposizione per fornire chiarimenti in merito alla posizione di ogni richiedente al fine di risolvere i problemi riscontrati: assicuriamo comunque che, ad esempio, nel caso di voltura erroneamente non acquisita agli atti (come sarà verificato in coordinamento con gli Uffici del Comune di Calcinato), l’'Utente non sarà soggetto ad alcun costo così come vedrà riconosciuta la corretta tariffa a partire dall’inizio della gestione. La nostra ferma volontà è minimizzare il disagio per gli Utenti nel pieno rispetto del Regolamento del Servizio Idrico Integrato.

GARDA UNO SPA
Il Responsabile del Servizio Clienti

mercoledì 28 agosto 2013

Problemi anche con le bollette dell'acqua: informiamoci!

In queste ore ci stanno giungendo decine di mail e chiamate di calcinatesi che segnalano gravi imprecisioni nella bollettazione della tariffa per il servizio idrico relativo al primo semestre 2012.
 Sembra che diverse bollette dell'acqua spedite da Garda Uno giungano nelle case con due 'inesattezze' che ricorrono con una certa frequenza. Nel primo caso si indicano come “non residenti” utenti “residenti” (naturalmente con un esorbitante aumento dei costi). Nel secondo caso viene indicato come utente un defunto, il che costringe i parenti prossimi che godono dell'utenza a inoltrare richiesta in marca da bollo per la voltura della stessa.
 Informiamo che il modulo per richiedere il cambio di classificazione da non residente a residente è scaribabile alla pagina web
mentre quello per la voltura alla pagina web
  Tuttavia informiamo i lettori che abbiamo pregato agli uffici competenti di verificare la sussistenza reale di tali errori e, nel caso  siano presenti in ingenti quantità, di procedere alla correzione in automatico per via informatica e procedere a una ribollettazione con i dati corretti.
 Il consiglio a tutti è quindi di non versare l'importo indicato in bolletta se non negli ultimi giorni utili, in attesa di positive, auspicabili novità che rimedino al problema.
 In ogni caso, per ricevere chiarimenti e consegnare i moduli sopra indicati, lo sportello di Garda Uno in municipio è aperto al secondo piano il lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17, mentre il personale della società risponde ogni giorno al il numero verde 800601328.

martedì 27 agosto 2013

Allargare la guerra in Siria non servirà alla pace

Il popolo siriano è vittima quotidiana delle peggiori atrocità in una guerra civile che - secondo le Nazioni Unite – ha già fatto centomila morti e milioni di sfollati. 
 La situazione in Siria è drammatica, ma un intervento militare non servirà a pacificare il Paese. L’ultimo decennio ha mostrato che le guerre alimentano ed esasperano violenza e fondamentalismi di ogni tipo. E’ sufficiente guardare la Libia, l’Afghanistan, o l’Iraq “pacificato”, dove attentati e vittime civili continuano a essere all’ordine del giorno nell’indifferenza generale. La guerra causa sempre vittime innocenti: più del 90 percento civili inermi. Per questi motivi l'Italia ripudia la guerra. E la Costituzione non dice che l’Italia può cedere sovranità per fare guerre ma, anzi, afferma che il nostro Paese pur di assicurare pace e giustizia tra le Nazioni è disposta a “cedere parte della sua sovranità”.
 Nessuno lavora sulla prevenzione dei conflitti e sul rispetto dei diritti umani, l’unica vera via per costruire la pace. Al contrario, la storia ci insegna che le grandi potenze soffiano sul fuoco per alleanze politiche o interessi economici, anche legati alla vendita di armi, ignorano le violazioni di diritti umani quando queste vengono commesse dai propri alleati. 
 Sarà il popolo siriano a fare le spese del prossimo intervento militare. Quel popolo ha bisogno della comunità internazionale, ma non dall’alto di un bombardiere: ha bisogno che sia la diplomazia, in tutte le sue facce, a farsi avanti, a costruire un tavolo di proposte con dei mediatori davvero credibili. Ha bisogno che la comunità internazionale smetta di considerare la guerra come opzione possibile: per costruire la pace è necessario praticare i diritti.
 Un intervento armato non porterà soluzioni, ma un crescendo di lutti e disastri. L'Italia si metta a lavorare per costruire nel mondo pace e diritti e si chiami fuori da questa guerra, chiunque decida di farla.

lunedì 26 agosto 2013

Assemblea provinciale per il no agli F-35

Domani alle ore 20.30 all'oratorio di Santa Maria in Silva, in via Sardegna a Brescia, è in programma l'assemblea provinciale del Comitato per il no agli F-35, convocato da un variegato ventaglio di associazioni e movimenti cattolici e laici per discutere sulle prossime iniziative della campagna nonviolenta di opposizione all'acquisto dei nuovi cacciabombardieri.
“Dopo i passaggi parlamentari di questa estate – scrivono i pacifisti in una nota - prioritario in questo momento, oltre alla sensibilizzazione delle persone, è il coinvolgimento dei responsabili locali e nazionali, affinchè ciascuno si assuma le proprie responsabilità in merito ad un progetto faraonico, immorale ed inutile e si scelga di dare l'addio a questa sciagurata ipotesi di acquisto”.

venerdì 23 agosto 2013

Il movimento No Tav arriva a Calcinato

"Il Tav passa anche qui. No Tav" è la scritta che campeggia sui manifesti affissi in questi giorni anche a Calcinato per visualizzare l'opposizione degli ambientalisti al futuro passaggio sul territorio comunale della linea ferroviaria ad alta velocità Brescia-Verona.
 L'opera dalle nostre parti è previsto che arrivi a partire dal 2016 ed avrà un costo che supererà  i 2 miliardi di euro. A differenza della tratta Treviglio-Brescia, i cui cantieri sono già aperti, secondo indicsrezioni  il progetto per la Brescia-Verona da tempo sarebbe fermo allo stadio preliminare e quindi per ora privo di finanziamenti.
 Ma crediamo sia solo questione di tempo. E tutto ciò mentre vengono falcidiati i treni per i pendolari, con la conseguenza di un sensibile aumento dei costi per studenti e lavoratori, costretti a viaggiare su treni come i Frecciabianca e i Frecciarossa. 

 Il cantiere per la Tav occuperà i territori dei comuni da Brescia al basso Garda per una decina d'anni, con un forte impatto su turismo, agricoltura, ambiente e viabilità. Noi ribadiamo la nostra opposizione integrale: questo progetto è inutile, bisogna invece finanziare, con cifre ben più contenute, la razionalizzazione, modernizzazione ed efficacia della linea storica esistente.

giovedì 22 agosto 2013

Calcinatello: stop alla sfilata degli asini

Una buona notizia viene da Calcinatello dove il Comitato Fiera di Santa Maria ha annunciato la cancellazione dal programma del “Palio Vie contro Vie” di quella che per decenni era stato il clou della manifestazione, la sfilata degli asini, una corsa che richiamava tutti gli anni una folla enorme, proveniente anche da diversi paesi limitrofi per incitare gli asini che tirano i calessini con il rappresentante di ciascuna contrada lungo il circuito tradizionale che ha il suo traguardo in fondo al rettilineo di via Santa Maria.
“Il timore che una innocente trotterellata su un calesse trainato da un asino possa tradursi per i fantini in una denuncia per maltrattamento di animali – ha detto il portavoce del Comitato Dario Allegri - ha determinato la rinuncia a una manifestazione che trova radici remote nelle tradizioni locali. I primi ostacoli al coinvolgimento degli asini in manifestazione varie va ricercato nell’ordinanza del 21 luglio 2011 con la quale il ministro della salute disciplinava 'manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati'”.
“Nato quasi certamente per contrastare le corse notturne di cavalli su strade o circuiti improvvisati magari al fine di gestire anche scommesse – ha osservato Allegri – il provvedimento ha purtroppo influenzato e disciplinato anche altre manifestazioni locali che nulla hanno a che vedere con corse clandestine o col maltrattamento di animali. A nulla è valso il comma 2 dell’articolo 1 della stessa ordinanza posto a tutela di tradizioni, consuetudini locali che escludeva le stesse dall’ordinanza qualora fossero dotate di parere favorevole emesso da commissioni comunali o provinciali e dotate di tutti i requisiti finalizzati alla tutela dell’incolumità pubblica e del benessere animale”.
 Al di là delle motivazioni addotte, registriamo con soddisfazione che anche a Calcinatello finalmente i diritti degli animali (siano pur asini) prevalgono sulla esigenza di far divertire (in modo assai discutibile) molti dei partecipanti alla sagra.

sabato 17 agosto 2013

venerdì 16 agosto 2013

Piano di Governo del Territorio: a 8 mesi dal varo già si cambia

La notizia ha dell'incredibile. A otto mesi dall'approvazione a Calcinato del nuovo Piano di Governo del Territorio, il Comune con una delibera estiva della Giunta municipale ha avviato il procedimento per la redazione di una variante al fondamentale strumento di programmazione urbanistica, relativa in particolare "al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi unitamente alla verifica di assoggettabilità alla Valutazione ambientale strategica (Vas)".
"La procedura - si legge nell'avviso dell'aministrazione comunale - sarà finalizzata a modifiche non sostanziali alle norme tecniche di attuazione del Piano delle Regole, modifiche non sostanziali delle previsioni localizzative del Piano delle Regole, una modifica delle previsioni per aree pubbliche o di interesse pubblico, la ridefinizione delle modalità di intervento nei Nuclei di Antica Formazione (Naf), la correzione di errori materiali di redazione nonchè specificazioni e chiarimenti, unitamente alla verifica di assoggettabilità alla Vas".
  Insomma, chiunque lo desideri può di nuovo presentare suggerimenti e proposte di modifica dell'attuale Pgt entro le venerdì 30 agosto.
 Ci chiediamo quanto costi - in termini di parcelle ai tecnici, ma non solo - alla comunità questo scherzetto, quali interessi scenderanno in campo nelle prossime settimane, quali ulteriori trasformazioni epocali hanno in mente i nostri amministratori. Lo sapremo presto?

lunedì 12 agosto 2013

Verso le elezioni comunali del 2014

Linea Indipendente a partire da settembre avvierà con cadenza quindicinale il percorso di avvicinamento alle prossime elezioni comunali, che a Calcinato si terranno l'anno prossimo.
Abbiamo in mente la calendarizzazione articolata di tre tappe: la definizione dei punti programmatici ineludibili, il nodo delle possibili alleanze e i criteri e nomi per la scelta delle candidature.
 Gli interessati a intraprendere con noi questo cammino possono offrire il loro contributo scrivendoci a lineaindipendente@hotmail.it.

sabato 10 agosto 2013

I naufraghi e i loro assassini

I migranti che muoiono nel tentativo di giungere in Italia con imbarcazioni di fortuna, sovente in fuga da guerre e dittature, da persecuzioni e fame, sovente dopo esser stati derubati di ogni loro avere da criminali senza scrupoli.
I migranti che muoiono nel tentativo di giungere in Italia con imbarcazioni di fortuna: di queste vittime chi sono gli assassini?
Gli assassini di queste vittime sono innanzitutto coloro che proibiscono loro di venire in Italia in modo legale e senza pericoli. 
Si aboliscano immediatamente le scellerate misure razziste e assassine che proibiscono la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Si aboliscano immediatamente le scellerate misure razziste e assassine che violano il dettato costituzionale che stabilisce che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
Si aboliscano immediatamente le scellerate misure razziste e assassine che violano il primo e fondamentale dei diritti umani: il diritto a non essere uccisi.
Ogni essere umano ha diritto a vivere, ed e' compito dell'umanita' intera rendere effettivo questo diritto.
Peppe Sini

mercoledì 7 agosto 2013

"Voci nel buio" racconta le guerre balcaniche

Stasera alle ore 21.30 al Chiostro San Giovanni a Brescia verrà proiettato il film "Voci nel buio" di Rodolfo Bisatti e Maurizio Pasetti. Sceneggiatore e regista, quest'ultimo sarà presente alla iniziativa per rispondere alle domande del pubblico insieme con l'attore protagonista François Bruzzo.
 Di produzione italo-slovena, il film è stato presentato in anteprima nazionale venerdì scorso alla Casa del Cinema di Venezia. L'azione si svolge nel popolare quartiere triestino di Rozzol Melara, dove  Angelo, fondatore di un'associazione di solidarietà con i profughi jugoslavi negli anni delle guerre balcaniche, ha smesso di parlare. Abbandonata la carriera di professore, vive consegnando giornali di notte, in una Trieste inquieta. La polizia lo mette sotto indagine quando un serbo, aiutato da Angelo durante la guerra, lo accusa di traffico di esseri umani, e di essere responsabile della scomparsa di sua moglie e sua figlia. Angelo piange con le mani, viene preso a cazzotti e scaraventato per terra dalla moglie sull'orlo di una crisi di nervi, ma non riesce a difendersi. Finché il figlio, che ha perso la vista dopo un'operazione, non comincia a comunicare con lui con una telecamera.
 "Finalmente un film sulle guerre nei Balcani senza stupri etnici, sangue o miele" osserva il critico cinematografico Massimo Morelli che organizza l'evento. "L'autore non si sforza di scioccare o di spiegarci cosa è successo in ex Jugoslavia. Ci racconta cosa è successo da noi, come quelle guerre hanno cambiato le vite di alcuni a volte senza ritorno".

martedì 6 agosto 2013

Mai più Hiroshima!

PER UN MONDO 
SENZA ATOMICHE

Hiroshima, 6 agosto 1945 ore 8.16
Esplode la prima bomba atomica sul Giappone:
80.000 morti in un secondo, il 90% degli edifici distrutti, altre 100.000 vittime negli anni successivi a causa delle ferite e dell’avvelenamento da radiazioni.
Nagasaki, 9 agosto 1945 ore 12.00
Esplode la seconda bomba nucleare: altro crimine di guerra impunito.
40.000 morti in un istante, 55.000 feriti, altre 40.000 vittime nei mesi seguenti oltre alle abitazioni incenerite.

Dopo 68 anni da quella tragedia, la minaccia dell’uso delle armi nucleari è ancora attiva. Oggi Russia,Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Cina, India, Pakistan, Israele e Corea del Nord possiedono armi nucleari per un totale di circa 17300 testate .

Italia 6 agosto 2013
In Italia sono custodite 70 bombe nucleari statunitensi (50 nella base di Aviano e 20 in quella di GHEDI (Bs) che si stanno ammodernando, al costo di 10 miliardi di dollari, in testate nucleari adatte al trasporto sui nuovi 90 cacciabombardieri F35 il cui costo si attesta sui 14 miliardi di euro, mentre l’intero progetto supererà i 50 miliardi di euro.

Diciamo no alle armi nucleari
No ai bombardieri F35

Promuoviamo la ricerca di modi pacifici per risolvere i conflitti
Riconvertiamo la spesa militare in spesa sociale

Movimento Nonviolento
via Milano 65 - Brescia
Tel: 030/322934


lunedì 5 agosto 2013

Un fondo comunale per combattere la crisi economica

Considerato il persistere della grave contingenza economica che stiamo attraversando, a Calcinato l'amministrazione comunale ha deciso di rifinanziare il contributo del Fondo Crisi per l'anno in corso, a sostegno delle famiglie formate da persone sole che hanno perso l’attività lavorativa nei 24 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda e che attualmente non stanno percependo alcuna indennità nonché delle famiglie in cui uno dei percettori di reddito ha perso l’attività lavorativa nei 24 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda e che attualmente  non sta percependo alcuna indennità.
 E' necessario però che l'isee sia inferiore agli 8mila916euro.
 Il contributo potrà variare da un minimo di 200 ad un massimo di 400 euro e sarà finalizzato al pagamento di spese primarie documentate (utenze, assicurazione macchina, canone di locazione o mutuo,  spese sanitarie o spese scolastiche per i figli). Ogni cittadino o famiglia potrà usufruire di un massimo di due contributi, a distanza di tre mesi l’uno dall’altro.
 Le domande possono essere presentate, fino all'esaurimento dei fondi disponibili a bilancio, all’Ufficio Servizi Sociali, aperto di lunedì, mkartedì mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 12.30 e il giovedì dalle 16 alle 18.
 I moduli si possono scaricare dal sito www.comune.calcinato.bs.it. Per informazioni ci si può rivolgere ai n. 030/9989221-236 oppure via mail scrivendo a servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.