venerdì 28 aprile 2023

Domattina c’è il consiglio comunale

Sabato 29 aprile alle ore 10 è in programma la prossima seduta del consiglio comunale a Calcinato.
Numerosi, come di consueto, sono gli argomenti posti all’ordine del giorno dal sindaco Nicoletta Maestri.
Dopo la discussione su una interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consiliare "Calcinato In-patto 2.0" sull’annosa vicenda dei "lavori di riqualificazione della farmacia comunale di Calcinatello" e di una mozione, presentata anch’essa dalla minoranza, sulla realizzazione del depuratore del Garda, ci sarà l’esame e approvazione del rendiconto generale della gestione per l’anno 2022.
In seguito sul piatto quattro argomenti inerenti la gestione dei rifiuti: alcune modifiche al Regolamento per l’applicazione della Tari, la revisione straordinaria infraperiodo del Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per il triennio 2022-2025, la rideterminazione delle tariffe per utenze domestiche e non domestiche e infine una modifica al Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani.

giovedì 27 aprile 2023

Il 5x1000 al Movimento Nonviolento

In un periodo storico in cui la guerra è entrata prepotentemente nella nostra vita quotidiana e il pericolo nucleare è più vivo che mai, è necessario compiere tutte e tutti una scelta semplice e concreta per la pace: destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento.
Un gesto efficace per sostenere attivamente gli obiettori di coscienza russi e ucraini, per ribadire il nostro no all'invio di armi e chiedere con forza l'urgenza del cessate il fuoco e l'avvio di una trattativa di pace.
Donare il 5x1000 è semplicissimo e non costa nulla: basta scrivere il codice fiscale 93100500235 nell’apposita sezione dell'annuale dichiarazione dei redditi.

martedì 25 aprile 2023

Festa della Liberazione a Calcinato

Il 78esimo anniversario della Liberazione del paese dalla nazifascismo verrà celebrato a Calcinato martedì 25 aprile con una manifestazione promossa dall’amministrazione comunale.
L’appuntamento è alle ore 9.30 in Piazza della Repubblica per l’alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento dei caduti presso la Torre Civica. Dopo la commemorazione del sindaco Nicoletta Maestri, alle ore 10 nella chiesa parrocchiale verrà celebrata una messa di suffragio per i caduti di tutte le guerre.
Al termine della cerimonia religiosa il corteo, accompagnato dalla Banda musicale “Elia Marini”, si snoderà per le vie Don Vincenzo Bertini, Garibaldi, Roma, Vittorio Emanuele II, Matteotti e Marconi, per giungere nella centralissima piazza Aldo Moro dove verrà deposta una corona al monumento dedicato alla Resistenza.

lunedì 24 aprile 2023

Il nostro 25 aprile

Il nostro 25 aprile e' un giorno di memoria e d'impegno. 
Contro il fascismo, e quindi contro tutte le uccisioni, e quindi contro la guerra, il militarismo e il riarmo.
Contro il fascismo, e quindi contro tutte le dittature, comunque esse si travestano.
Contro il fascismo, e quindi contro tutti i poteri criminali, contro tutte le violenze e le oppressioni.
Contro il fascismo, e quindi contro il razzismo e lo schiavismo, e quindi contro i governi responsabili della strage degli innocenti nel Mediterraneo e dell'apartheid nel nostro paese.
Contro il fascismo, e quindi contro il maschilismo: il maschilismo che ogni giorno fa strage di donne, il maschilismo che nega la dignita' umana di tutti gli esseri umani, il maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze.
Contro il fascismo, e quindi contro la devastazione del mondo vivente.
Contro il fascismo, e quindi contro! la riduzione degli esseri umani a cose, a merci, a rifiuti.
Contro il fascismo, e quindi contro lo specismo che nega l'intrinseco valore e il diritto all'esistenza di ogni altro essere vivente.
Contro il fascismo, e quindi contro il sistema di potere e il modo di produzione fondati sulla rapina e sullo sfruttamento degli esseri umani, sull'avvelenamento, la desertificazione e la distruzione del mondo vivente.
*
Il nostro 25 aprile e' un giorno di memoria e d'impegno.
Nel ricordo della Resistenza, e quindi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e quindi nel ricordo di tutte le vittime della violenza e di tutte le persone che ovunque alla violenza si opposero e si oppongono.
Nel ricordo della Resistenza, e quindi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e quindi nel ricordo di tutte le nostre maestre e di tutti i nostri maestri di umanita', di tutte le nostre compagne e di tutti i nostri compagni di lott! a nonviolenta che ci hanno lasciato ma che restano vivi nei no! stri cuori.
*
Il nostro 25 aprile e' un giorno di memoria e d'impegno.
La Resistenza prosegue nella nonviolenza.
La Resistenza s'invera nella nonviolenza.
*
Il nostro 25 aprile e' un giorno di memoria e d'impegno.
A sostegno di tutte le attuali Resistenze civili e nonviolente contro la barbarie, le dittature, le guerre, le stragi, le uccisioni, la violenza.
A sostegno di tutte le attuali Resistenze civili e nonviolente che agiscono per salvare tutte le vite, per soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
*
Il nostro 25 aprile e' un giorno di memoria e d'impegno.
Cessi la guerra assassina, cessi il riarmo, cessi la follia militarista, cessino tutte le uccisioni: siamo una sola umana famiglia, ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Cessi la violenza razzista e stragista e schiavista: siamo una sola umana famiglia, ogni essere umano ha diritto all! a vita, alla dignita', alla solidarieta'.
*
Il nostro 25 aprile e' un giorno di memoria e d'impegno.
Si unisca l'umanita' nella difesa dell'intero mondo vivente.
Si unisca l'umanita' nell'opporsi al sistema di potere maschilista e a tutte le violenze che da esso discendono.
*
Il nostro 25 aprile e' un giorno di memoria e d'impegno.
La nonviolenza e' in cammino, la nonviolenza e' il cammino.

mercoledì 19 aprile 2023

Memorie della civiltà contadina

Venerdì 21 aprile alle ore 21 al Museo Giacomo Bergomi di via Brescia 129 a Montichiari verrà proiettato il documentario “La contea nella nebbia“ diretto dei registi Mario Bonetti e Giovanni Zanotti.
La pellicola si configura come un viaggio indietro nel tempo tra i fasti di una antica contea e la fine della civiltà contadina. Racconta infatti le origini, la storia, l’arte, il presente e il futuro di una piccola borgata della nostra provincia, Barco, oggi frazione di Orzinuovi, dove l’artista a cui il museo dedicato nacque cento anni fa.
A parlare sono gli ultimi abitanti rimasti nel villaggio, testimoni di un passato di abitudini e di vita sociale ormai scomparsi.
La proiezione verrà introdotta e commentata dei registi che saranno presenti in sala. L’ingresso naturalmente è gratuito.

giovedì 6 aprile 2023

Fanghi contaminati: aperto ieri il processo

Ieri al Tribunale di Brescia si è tenuta l'udienza preliminare relativa al procedimento penale avverso l’azienda salita alla ribalta delle cronache nazionali nel maggio 2021 per l'accusa di avere sparso su terreni agricoli migliaia di tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi e altre sostanze inquinanti.
Come si ricorderà, l'operazione aveva portato al sequestro di tutte le sedi operative della ditta - situate nei Comuni di Calcinato, Calvisano e Quinzano d’Oglio - e sulla stampa erano emersi con sconcerto diversi lacerti di intercettazioni di particolare gravità.
23 gli imputati, d cui 15 persone fisiche e 8 aziende. In apertura di udienza ci sono state le richieste di costituzione di parte civile. Tra le richieste di costituirsi parte civile figurano la Provincia, diversi Comuni, due cittadini e varie associazioni: Legambiente Lombardia, il Comitato Cittadini, Ambiente Futuro Lombardia, la Lega per l'abolizione della caccia, il Comitato referendario per l'acqua pubblica. Non vi sono invece istanze in tal senso né del Ministero dell'ambiente né della Regione Lombardia.
Su richiesta dei difensori degli imputati, il giudice ha concesso un rinvio per analizzare ed eventualmente discutere alla prossima udienza le eccezioni e quindi decidere l’ammissibilità o meno delle varie costituzioni di parti civili. L'udienza è stata aggiornata al 22 maggio quando il giudice si esprimerà su tali richieste.

mercoledì 5 aprile 2023

Cessate il fuoco

Cessate di uccidere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite è il primo dovere.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Solo la nonviolenza puo' salvare l’umanità.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

martedì 4 aprile 2023

Sulla chiusura di Chat GPT in Italia

Pensavamo di vivere nel nuovo millennio e, invece, ci stiamo sempre più rendendo conto che il Medioevo non è mai stato così vicino.
Se qualcuno volesse prendere le parti dell’età di mezzo, dicendo che, nel '300, Dante correva meno rischi nell’innovare il pensiero, potremmo anche dargli ragione.
Da qualche ora il famoso chat bot denominato Chat Gpt è stato reso inutilizzabile nel nostro paese. OpenAi, l’azienda sviluppatrice del modello di chat bot basato sull’intelligenza artificiale, ha infatti dichiarato di aver disabilitato ChatGpt per gli utenti in Italia su richiesta del Garante della Privacy. 
La motivazione ufficiale dell'autorità statale segnala l’uso improprio dei dati personali del sito incriminato, ma questa sembra essere più una scusa mal pensata che una giustificazione reale, in quanto la prostituzione dei nostri dati personali da anni la si paga poco e senza troppi timori partendo dai social network, passando alle applicazioni sui cellulari, fino agli innumerevoli assistenti vocali; del resto, il mare magnum di leggi disordinate e l’intrinseca impossibilità di un controllo totale su internet sono vicende note da tempo ed è impossibile una soluzione che accontenti tutti.
Con la decisione unilaterale di chiudere il sito di Chat Gpt, si è fatto un torto alla cultura e all’informazione, non si capisce se per paura o per ignoranza, complice il fatto che ormai spesso le due cose passeggiano insieme. 
Questo provvedimento si configura come un grande precedente nella limitazione della libertà di pensiero. 
Chiudere ChatGbT è stato come chiudere Wikipedia, che inizialmente - tutti lo ricordiamo - veniva denigrata quanto qualsiasi altra innovazione da chi l’innovazione non la capiva. 
Oggi chiudere Chat Gpt significa chiudere un’altra fonte di informazione, imperfetta ma accessibile a tutti. 
Se possiamo concordare con i rischi, non possiamo però essere d’accordo con il metodo illiberale con cui si è applicato il blocco. Queste decisioni, infatti, possono essere assunte e, anzi, devono essere prese in seguito a una attenta analisi e a un giusto processo, se emergono evidenze oggettive di azioni scorrette.
La volontà degli organi dirigenti deve essere quella di indirizzare il progresso su strade sicure, ponendo limiti e dando multe all’occasione, mai troncando di netto il cammino.
Non avrei mai pensato di conoscere il luddismo, se non sui libri di storia o su Wikipedia, invece questo movimento di protesta che sabota il progresso sembra essere ancora in auge. 
La paura del nuovo è ostacolata dalla mancanza di comprensione, atteggiamento ormai noto ma irrisolto. 
Chat Gpt nasconde di certo insidie e pericoli ma, come tutte le innovazioni, anch'esso deve essere studiate, capito e protetto, tutelando anche i fruitori che privi di anticorpi potrebbero farne un uso improprio. 
La soluzione, però, non è mai stata l’oscurantismo, ma la cultura, l’insegnamento e la consapevolezza dei mezzi che vengono utilizzati.
Le rivoluzioni fanno paura, ma una strada la trovano sempre: in questo caso basta una VPN.
Gerardo Alessi, esperto informatico

lunedì 3 aprile 2023

Nato: 74 anni ci son bastati!

Nell'imminenza del 74esimo anniversario della istituzione dell'Alleanza Atlantica, oltre duecento persone hanno manifestato nel pomeriggio di ieri davanti ai cancelli della base militare di Ghedi, nell'ambito della mobilitazione organizzata in diverse località della penisola dalla Rete nazionale “Sciogliamo la Nato, mai più guerre”.
Decine le associazioni e i gruppi pacifisti presenti, provenienti da un po' tutta la regione, hanno declinato in toni e accenti il desiderio di fermare il conflitto in Ucraina e la corsa agli armamenti.
"Siamo qui per denunciare la situazione di allarme generale dal momento che è sempre più alto il rischio di una guerra nucleare, con l’Itali che si dimostra sempre più piegata al volere e agli interessi degli Usa” ha detto Beppe Corioni, denunciando "il segreto messo sull’invio di armi in Ucraina e l’aumento delle spese per gli armamenti imposto dalla Nato all’Italia, che porta al 2% del Pil la nostra spesa militare, ovvero 104 milioni di euro al giorno, mentre si continuano a tagliare le spese per la sanità, la scuola e gli interventi per il risanamento del territorio”.
Elio Pagani ha chiesto che "il Governo ratifichi il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari approvato dalle Nazioni Unite", sottolineando come "la nonviolenza sia il varco che può consentirci di porre la guerra fuori dalla storia".
Eugenia Foddai ha invece richiamato "l'attualità dell'articolo 11 della Costituzione e la necessità del suo rispetto da parte di uno Stato che in Ucraina oggi si ritrova di fatto cobelligerante senza aver dichiarato nessuna guerra".
Hanno infine parlato Dino Greco - che ha ripercorso la storia della Nato dalla sua fondazione ad oggi "con la pesante ipoteca statunitense sul nostro paese dalla fine della seconda guerra mondiale in poi" - e Giorgio Cremaschi, il quale ha ricordato che "le opinioni pubbliche italiana ed europea sono contrarie a questa guerra illegale, ma vengono totalmente ignorate perché secondo chi ci governa i popoli non contano più niente".

domenica 2 aprile 2023

La transumanza dei malghesi

L’affascinante mondo dei malghesi e delle loro peregrinazioni sarà al centro della manifestazione organizzata oggi a partire dalle ore 15.30 al Museo Bergomi di via Brescia a Montichiari.
L’evento si aprirà con la conferenza di Michele Corti, docente alla Università statale di Milano e membro dell’associazione Pastoralismo Alpino, sul tema “La transumanza di malghesi e bergamini nella pianura bresciana tra storia e attualità“. All’argomento lo studioso ha dedicato diversi volumi, indagando sulla secolare tradizione delle grandi migrazioni stagionali dalle valli alpine alle pianure, soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia. Giova ricordare che a questa storia di lavoro e di fatiche inenarrabili risalgono le fortune di alcune delle grandi famiglie lombarde che hanno reso famoso nel mondo l’agricoltura, la zootecnia e il settore agroalimentare padani, dai Galbani ai Locatelli, dagli Invernizzi ai Negroni. 
Al pomeriggio di approfondimento culturale parteciperà poi anche la compagnia teatrale “El Cafè dei Piocc”, che proporrà una nutrita serie di sketch, canzoni, racconti, ninnenanne e poesie in dialetto, avvalendosi degli utensili, strumenti ed oggetti presenti al museo, una delle realtà etnografiche di maggior pregio delle nostra regione.
In chiusura verrà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti, con i vini, i formaggi e salumi della pianura bresciana. L’’ingresso alla manifestazione è gratuito. Informazioni e prenotazioni al numero 030 9650455.