giovedì 6 aprile 2023

Fanghi contaminati: aperto ieri il processo

Ieri al Tribunale di Brescia si è tenuta l'udienza preliminare relativa al procedimento penale avverso l’azienda salita alla ribalta delle cronache nazionali nel maggio 2021 per l'accusa di avere sparso su terreni agricoli migliaia di tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi e altre sostanze inquinanti.
Come si ricorderà, l'operazione aveva portato al sequestro di tutte le sedi operative della ditta - situate nei Comuni di Calcinato, Calvisano e Quinzano d’Oglio - e sulla stampa erano emersi con sconcerto diversi lacerti di intercettazioni di particolare gravità.
23 gli imputati, d cui 15 persone fisiche e 8 aziende. In apertura di udienza ci sono state le richieste di costituzione di parte civile. Tra le richieste di costituirsi parte civile figurano la Provincia, diversi Comuni, due cittadini e varie associazioni: Legambiente Lombardia, il Comitato Cittadini, Ambiente Futuro Lombardia, la Lega per l'abolizione della caccia, il Comitato referendario per l'acqua pubblica. Non vi sono invece istanze in tal senso né del Ministero dell'ambiente né della Regione Lombardia.
Su richiesta dei difensori degli imputati, il giudice ha concesso un rinvio per analizzare ed eventualmente discutere alla prossima udienza le eccezioni e quindi decidere l’ammissibilità o meno delle varie costituzioni di parti civili. L'udienza è stata aggiornata al 22 maggio quando il giudice si esprimerà su tali richieste.

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