mercoledì 30 dicembre 2015

Contro il Capodanno

Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna.
E sono diventati così invadenti e così fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Così la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa il film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore.
Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.
Aspetto il socialismo anche per questa ragione. Perché scaraventerà nell’immondezzaio tutte queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito e, se ne creerà delle altre, saranno almeno le nostre, e non quelle che dobbiamo accettare senza beneficio d’inventario dai nostri sciocchissimi antenati.
Antonio Gramsci, 1 gennaio 1916, Avanti!, edizione torinese, rubrica Sotto la Mole.

martedì 29 dicembre 2015

L'aria malata e le vere cause: parla Cerani

Sull'edizione di domenica 27 dicembre di Bresciaoggi è stata dedicata una pagina intera all'emergenza inquinamento a Brescia, in particolare alle polveri fini, e tra gli altri si riporta un intervento del presidente dell'Arpa, il dottor Bruno Simini. Ebbene, può sembrare una battuta teatrale, invece l'autorevole rappresentante istituzionale invita a... limitare i fuochi d'artificio in occasione delle festività di fine anno per limitare il problema! Poi ritorna su un argomento caro a tanti amministratori locali: la colpa di tutto è l'uso che si fa dell'automobile, utilizzata per muoversi in ogni occasione, anche per piccoli spostamenti. Argomentazione non scientificamente fondata, e sicuramente molto discutibile localmente, con gli impianti industriali e commerciali presenti, e a fronte di un calo rilevante negli ultimi 10 anni delle emissioni dei veicoli grazie all'evoluzione tecnica. Lo stesso sostiene poi che grazie alle temperature miti il riscaldamento grava di meno per inquinamento a Brescia: Del Bono dovrebbe spiegargli che a Brescia per scelte di business c'è la cogenerazione, e la maggior parte degli edifici sono collegati ad impianti che bruciano carbone e rifiuti per 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno. Purtroppo non bruciano metano, che emette poche polveri fini: bruciano carbone e rifiuti, questi ultimi contenenti tra l'altro «pulper» di cartiera, biomasse industriali, forti emettitori. Dimenticavo: l'Arpa rilascia sempre pareri favorevoli a tutte le centrali a biomasse sorte in questi anni sul territorio bresciano, che com'è noto si colloca in area critica o di risanamento. Come si fa a risanare l'aria se si aggiungono nuove combustioni? Mentre l'amministrazione del capoluogo multa i diesel degli extracomunitari, quei pochi in circolazione, unicamente per scopi commerciali abbiamo oltre una linea su tre dell'inceneritore più grande d'Italia che brucia rifiuti industriali, e le due tonnellate annue di polveri fini emesse dal sistema teleriscaldamento (A2A - Bilancio di sostenibilità territoriale, 2014) corrispondono a 2600 Diesel Euro 3 circolanti 24 ore su 24 in città. Poi restano le 400 tonnellate anno di ossidi di azoto emessi dalle centrali A2A a Brescia, che si trasformano quasi tutte in particolato fine secondario, soprattutto nella stagione calda. Il particolato fine secondario corrisponde all'incirca a oltre 400.000 autoveicoli Euro 3. Il rappresentante dell'Arpa segnala che le cose vanno migliorando: in 14 anni siamo scesi da 50 a 40 microgrammi per metro cubo medi annui; peccato che ci troviamo ancora su valori inaccettabili per la salute umana. In questi giorni ho ricevuto la pubblicazione sopra citata di A2A, dove il grafico delle emissioni di polveri fini e di NOx ha un andamento che somiglia molto al grafico dei giorni di supero riportato dal giornale: le centrali del sistema teleriscaldamento Brescia sono passate da 9 a 2 tonnellate anno di emissione di polveri fini nello stesso periodo. Analogo trend per gli ossidi di azoto: da 1400 tonnellate/anno (!) a 400 in 10 anni circa. Con i filtri a maniche sulla centrale a carbone e con filtri HD sull'inceneritore. Quando si vuole le soluzioni strutturali si trovano, ma a Brescia, anche per uno scandaloso conflitto di interessi, manca la parte più consistente, ossia la riduzione dei consumi alla fonte, con la coibentazione degli edifici a partire da quelli pubblici, e l'uso dell'energia solare. Una politica «per il bene comune» imporrebbe agli amministratori di usare almeno gli utili ricevuti dalla società controllata, per tali interventi. Peraltro è un obbligo, sancito dalla direttiva 2012/27/UE, quello di consentire anche ai meno abbienti l'accesso al risparmio energetico. Proviamo a immaginare come diventerebbe Brescia nel giro di pochi anni, e quali risorse si muoverebbero, e le ricadute occupazionali. Altro che le targhe alterne!
Massimo Cerani, Bresciaoggi, 29 dicembre 2015 

lunedì 28 dicembre 2015

Oggi come allora piangiamo i Cervi: "sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi"

Fucilati dai fascisti a Reggio Emilia 72 anni fa, i sette fratelli Cervi vivono nel cuore di chi lotta per un mondo libero, senza oppressi né oppressori.

sabato 26 dicembre 2015

Lunedì 28 c'è il consiglio comunale

Per lunedì 28 dicembre alle ore 20.45 il sindaco Marika Legati a Calcinato ha convocato una seduta del consiglio comunale. In esame, fra l'altro, il nuovo regolamento per l’applicazione della tassa di occupazione del suolo pubblico, il “documento unico di programmazione per il triennio 2016/2018” e alcune modifiche alla convenzione per la gestione in forma associata del Sistema bibliotecario intercomunale.

mercoledì 23 dicembre 2015

Da oggi si può ritirare Il calendario del Comune

Il calendario 2016 dell'amministrazione comunale di Calcinato viene distribuito ai cittadini nelle giornate di mercoledì 23, giovedì 24, lunedì 28, martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 dicembre dalle ore 10 alle 12 all'Ufficio Servizi Sociali in Municipio.Ulteriori informazioni ai n. 030/9989221-236-242.

venerdì 18 dicembre 2015

CONTRO OGNI GUERRA SENZA SE E SENZA MA!
FUORI DALLA NATO E DA TUTTI GLI ORGANISMI GUERRAFONDAI!
 PRESIDIO 
SABATO 19 DICEMBRE ALLE ORE 14,30
DAVANTI ALLA SEDE DI GHEDI DELLA RWM
in VIA INDUSTRIALE, 80, GHEDI 
indetto in parallelo, e in condivisione dei contenuti, con la manifestazione  per lo stesso giorno davanti al sito produttivo della RWM a Domusnovas, in Sardegna.
   
Noi, donne e uomini aderenti o non aderenti areligioni, associazioni, partiti politici, sindacati.
Noi rivendichiamo e sentiamo come nostri i morti delle vostre guerre; sono nostre tutte le vittime che voi, con i vostri saccheggi,avete prodotto.
Sentiamo come nostre le 130 vittime di Parigi così come sentiamo nostre le centinaia di migliaia vittime siriane, libanesi, palestinesi, kurde. irakene, yemenite, keniote, nigeriane, somale, e tutte le altre realtà che voi con le guerre avete causato.
Sono nostri i 23 mila morti che le vostre ottuse politiche di “difesa “della fortezza Europa hanno affogato nel Mediterraneo.
Vostre sono le guerre e le politiche imperialiste e di saccheggio che state combattendo e che avete in mente di scatenare.
Noi manifestiamo per dire che ci opporremo ai vostri disegni di guerra e che non ci faremo arruolare nei vostri eserciti.
Non permetteremo che quelle poche libertà che ci sono rimaste vengano ulteriormente compresse in nome dell’emergenza che volete usare per difendere i vostri privilegi.
Respingiamo la distinzione che fate fra profughi per motivi economici e profughi per motivi di guerra.Voi volete dividere i poveri della Terra per sfruttarli meglio.
Non saremo complici della vostra ipocrisia. Vogliamo che la nostra sia terra di pace e ponte fra le culture del Mediterraneo.
Decidiamo di dare continuità alle manifestazioni ed azioni contro le guerre, le basi militari e come prima urgenza contro la fabbrica di bombe RWM di Ghedi-Domusnovas, che con il beneplacito del Governo Italiano ed il colpevole silenzio della Giunta Regionale Sarda e del comune di Ghedi e della provincia di Brescia, vende le bombe all’Arabia Saudita (complice dell'ISIS) che le sgancia sulla popolazione dello Yemen, colpendo migliaia di civili tra cui moltissime vittime sono bambini. Chiediamo che venga interrotta immediatamente ogni collaborazione militare con i regimi che sono stati fino a poco tempo fa (e in certa misura sono ancora) complici dell'ISIS (innanzitutto Arabia Saudita, Qatar e Turchia).
Il presidio di SABATO 19 DICEMBRE ALLE ORE 14,30 DAVANTI ALLA SEDE DI GHEDI DELLA RWM (VIA INDUSTRIALE, 80, GHEDI) è indetto in parallelo e in condivisione dei contenuti con la manifestazione indetta per lo stesso giorno davanti al sito produttivo della RWM a Domusnovas, in Sardegna.
DONNE E UOMINI CONTRO LA GUERRA

martedì 15 dicembre 2015

Un'ordinanza salutare

Con l'ordinanza n. 134 del 15/12/2015 il sindaco ha emanato una serie di disposizioni per il contenimento dell'inquinamento atmosferico derivante dall'esercizio di impianti termici nel Comune di Calcinato:
1.  la riduzione di due ore della durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, che, pertanto, non potrà superare le 12 (dodici) ore giornaliere, nonché di diminuire di 1 grado centigrado, da 20° a 19°, con 2 gradi centigradi di tolleranza, la temperatura dell'aria degli edifici., cosi come definito dal D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 e s.m.i., ad esclusione degli edifici rientranti nelle categorie:
• edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
• edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
• edifici adibiti a scuole materne o asili nido;
• edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione. cosi come individuati all'art. 4 comma 5 del D.P.R. 74/2013.  Le suddette limitazioni non si applicano altresì alle casistiche elencate all'art. 4 comma 6 del D.P.R. 74/2013. 
2.      il divieto di uso di dispositivi che, al fine di favorire l'ingresso del pubblico, consentono di mantenere aperti gli accessi verso i locali interni di edifici appartenenti alla categoria E5 di cui all'art.3 del D.P.R. n. 412/1993 e conseguente obbligo di mantenere chiuse le porte di accesso ai locali medesimi (Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all'ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni.)

  Le disposizioni resteranno in vigore dalle ore 8 di mercoledì 16 dicembre 2015 fino alle ore 18 del 22 dicembre 2015, salvo eventuale proroga.

lunedì 14 dicembre 2015

Mercoledì assemblea No Tav a San Martino

Il movimento No Tav organizza mercoledì 16 dicembre alle ore 21 al Centro Sociale di via Unità d'Italia 95/b a San Martino della Battaglia una assemblea per rilanciare sul territorio l'opposizione alla realizzazione di questa nuova grande opera pubblica.

domenica 13 dicembre 2015

La commissione ambiente martedì è ai Barconi

Il Comune applica la nostra risoluzione. Come stabilito in consiglio comunale lo scorso 12 novembre, martedì 15 dicembre alle ore 15 la commissione per l'ambiente a Calcinatello effettuerà una visita conoscitiva in via Cavour alla sede dell'impianto di trattamento di fanghi biologici da tempo al centro in località Barconi delle polemiche per presunte problematiche correlabili ad emissioni odorigene, perdite di materiali dagli automezzi e problemi alla viabilità dei residenti. Coordinerà il sopralluogo l'assessore all'ambiente del Comune Stefano Vergano.
Dopo che il 28 agosto scorso nel sito si era verificato uno sversamento di rifiuti liquidi di natura biologica, provenienti da un serbatoio, su un terreno a sud dell’insediamento produttivo, a conclusione dell'iter procedurale in corso da mesi sulle attività dell'azienda nei giorni scorsi la Provincia di Brescia ha ufficialmente diffidato la proprietà.

venerdì 11 dicembre 2015

Insediato ieri il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Ieri sera in municipio a Calcinato si è insediato il Consiglio Comunale dei Ragazzi. Accolti dal consigliere delegato alle politiche giovanili Denise Voltolini e dal sindaco Marika Legati, i 17 ragazzi consiglieri eletti da altrettante classi della scuola media statale Dante Alighieri - Mattia Luglio, Alessandro Tosi, Marianna Pinna, Massimiliano Meneghini, Pietro Gabana, Francesco Sigurtà, Lucia Roberti, Gianmaria Padula, Simone Cima, Emma Saottini, Mariagrazia Ravelli, Marco Gerrato, Chiara Vastano, Omar Benhmid, Sara Ferrari, Andrea Bacuzzi e Riccardo Spillare - hanno preso posto sui banchi abitualmente occupati dai loro colleghi adulti, che si sono seduti alle loro spalle.
Dopo il giuramento del sindaco baby, la 12enne Mariagrazia Ravelli, è stata comunicata la composizione della Giunta Municipale dei Ragazzi, che comprende il vicesindaco Chiara Vastano e gli assessori Sara Ferrari, Massimiliano Medeghini e Simone Cima.
Nutrito il programma di lavoro per il prossimo biennio: si va dalla richiesta della riqualificazione degli spazi scolastici con particolare attenzione ai laboratori infornatici, alla cura e pulizia dei parchi, dal monitoraggio su discariche e fabbriche attive sul territorio alla proposto di allacciare contatti con giovani di altri paesi europei.
In seguito è stata illustrata la manifestazione del 21 dicembre per la consegna delle borse di studio e infine i cinque capigruppo consiliari hanno rivolto un saluto ai protagonisti di questa nuova esperienza di educazione civica. Ultimo ad intervenire il capogruppo di Bene Comune, Flavio Marcolini il quale, fra l'altro, ha rivolto ai giovani consiglieri queste parole:
"Quando dovrete prendere qualche decisione concreta per il bene comune, prima di scegliere chiedetevi sempre se sarà di qualche vantaggio o sollievo per gli ultimi della classe, per i più svantaggiati. Non siate mai sordi verso quelli che domandano il vostro aiuto. Aiutate tutti a partire dai più poveri e dai più deboli, perché così facendo troverete gioia e soddisfazione e sarete apprezzati dai vostri compagni, perché così facendo vi accorgerete presto che alla fin fine i problemi degli altri sono uguali ai vostri: affrontarli da soli è da egoisti, risolverli insieme è fare politica. Vi esorto infine a darvi da fare perché Calcinato ha bisogno di tutto il vostro entusiasmo, a organizzarvi perché Calcinato ha bisogno di tutta la vostra forza, ma soprattutto a studiare perché Calcinato ha bisogno di tutta la vostra intelligenza".

giovedì 10 dicembre 2015

Stasera c'è il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Alla presenza dei loro colleghi adulti, stasera alle ore 20.30 nella sala consigliare in municipio a Calcinato, si terrà la seduta di insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi. All'ordine del giorno dei lavori predisposto dal sindaco Marika Legati, il giuramento del sindaco baby, la 12enne Mariagrazia Ravelli, la proclamazione della Giunta Municipale dei Ragazzi, l'esposizione del programma di governo, la presentazione dei 17 consiglieri eletti da altrettante classi: Mattia Luglio, Alessandro Tosi, Marianna Pinna, Massimiliano Meneghini, Pietro Gabana, Francesco Sigurtà, Lucia Roberti, Gianmaria Padula, Simone Cima, Emma Saottini, Mariagrazia Ravelli, Marco Gerrato, Chiara Vastano, Omar Benhmid, Sara Ferrari, Andrea Bacuzzi e Riccardo Spillare.
In seguito verrà illustrata la manifestazione del 21 dicembre per la consegna delle borse di studio e infine ci sarà il saluto dei cinque capigruppo consiliari ai protagonisti di questa nuova esperienza di educazione civica.

lunedì 7 dicembre 2015

Calendario No Tav 2016

Il Coordinamento No Tav ha realizzato un calendario fotografico con le immagini a colori delle ultime attività e iniziative organizzate per contrastare l'arrivo di questa nuova grande opera pubblica che tanti problemi arrecherà al territorio. 
Si può richiedere al costo di 5 euro scrivendo una mail a info@notavbs.it.

mercoledì 2 dicembre 2015

Una guerra ingiusta ma utile?

La Francia, non contenta del disastro senza via di uscita provocato in Libia dall’ignoranza di Sarkozy, reitera errore e vittime in Siria, attirandosi addosso – a proposito di guerre «utili» - l’attacco di quella parte del Daesh come movimento che filtra anche sul territorio dell’Europa occidentale

Vedo che la «guerra giusta» di Norberto Bobbio, contro la quale ci eravamo battuti, riappare travestita da guerra «utile», ma non è una gran trovata. Utile per chi? Ogni guerra è sempre utile a una delle due parti in causa, almeno a breve termine, quindi il giudizio di valore va sempre spostato sulla causa del conflitto, mentre il metodo di risolverlo con una guerra va sempre rifiutato. Ricordiamoci di come apparve la seconda guerra mondiale a Gandhi e a molte parti del mondo non occidentale; se si è contro la guerra, non è possibile una guerra giusta, la guerra va misurata non nei termini dei rapporti di forza che ha prodotto, ma va rifiutata sempre per la quantità di vittime che produce. Non è semplice, perché - per esempio - io non tendo a definire «ingiusta » la seconda guerra mondiale perché i milioni di morti da ambedue le parti l’hanno subita; eppure, per la mia generazione, sulla vita dei cittadini i governi non dovrebbero aver potere di vita o di morte (come nel caso della soppressione della pena di morte).
In verità, per le guerre questo potere gli è lasciato - e non dovrebbe esserlo - con l’argomento per cui Daesh non si potrebbe danneggiare o sconfiggere in altro modo, anche perché si tratta di un nemico diffuso e meno esposto di quanto non sia un paese con il suo stato, con un territorio preciso dove si dispiegano eserciti, fortificazioni, industrie militari, sistemi di trasporto. In realtà, anche Daesh è più presente e concentrato in certi territori e, soprattutto, i mezzi militari gli sono forniti nientemeno che dall’Occidente, al più attraverso la mediazione di un altro paese. Nel caso della Turchia questa mediazione non è necessaria perché nella coalizione internazionale contro Daesh nessun altro stato partecipa alla guerra contro i curdi, che per Ankara sono il principale nemico. Il lancio di un missile turco contro l’aereo militare della Russia, che è in guerra contro Daesh ma non contro i curdi, ne è un segnale minaccioso, tranquillamente sopportato dall’Occidente.
In verità, la guerra nel Medio Oriente ha presentato e presenta sovente, a partire dall’Afghanistan, diversi fronti, anche in parte nascosti, aspetto che non è l’ultima delle sue specificità; essa mette in rilievo le ragioni per cui il più vasto movimento pacifista dei tempi recenti le è nato contro. E non solo i civili ne sono regolarmente le vittime (a ogni attacco, specie aereo) ma, come in tutti i conflitti con una forte componente ideologica, le parti non corrispondono nettamente a un territorio ben definito. Insomma, il carattere particolarmente brutale e non giustificabile delle guerre è qui singolarmente evidente.
La Francia, non contenta del disastro senza via di uscita provocato in Libia dall’ignoranza di Sarkozy, reitera errore e vittime in Siria attirandosi addosso – a proposito di guerre «utili» - l’attacco di quella parte del Daesh come movimento che filtra anche sul territorio dell’Europa occidentale, figlio non soltanto (anche se in buona parte) del disagio sociale, ma di una disperazione più interiorizzata e profonda che ha portato sinora giovani francesi e belgi a concludere le azioni omicide attivando le cinture esplosive e togliendosi la vita. Non ci si racconti che attendevano di essere accolti nell’aldilà da centinaia di vergini vogliose, disperavano della vita in terra, senza nulla che le dia un senso umano o sovrumano. Manca nel nostro mondo il solo elemento in grado di sconfiggere Daesh, cioè un senso umano o oltre umano che non sia il successo nel denaro, che non a caso essi bruciano, o lo spettacolo inteso in senso proprio come distrazione dal reale.
Rossana Rossanda, http://www.sbilanciamoci.info/, 28.11.2015