venerdì 29 maggio 2009

PIAZZA LOGGIA - INCONTRO PRESSO LE SCUOLE MEDIE DI CALCINATO



il gruppo libertario Spartaco



organizza per sabato




h. 11 presso le scuole medie in via arnaldo a Calcinato




MAGGIO 1974-MAGGIO 2009

35 anni dalla strage fascista di piazza della loggia

RICORDARE PER LOTTARE
OGGI COME ALLORA CONTRO IL FASCISMO,PER LA LIBERTA'




Interverranno.

Andrea Vigani - avvocato di parte civile al processo in corso sulla strage

Francesca Parmiggiani - dei circoli "nuova resistenza" dell'a.n.p.i di brescia


Alle ore 10.12 del 28 Maggio 1974 in piazza della loggia a Brescia una bomba fascista ferisce 94 persone e UCCIDE


GIULIETTA BANZI BAZOLI,

LIVIA BOTTARDI MILANI,

EUPLO NATALI,

LUIGI PINTO,

BARTOLOMEO TALENTI,

ALBERTO TREBESCHI,

CLEMENTINA CALZARI TREBESCHI e

VITTORIO ZAMBARDA.


La bomba,nascosta in un cestino,fu fatta esplodere durante una manifestazione contro il neofascismo indetta dai sindacati e dal comitato antifascista.


Luigi Pinto,una delle vittime,era un ragazzo di 25 anni ed era un insegnante della scuola media di Calcinato.

mercoledì 27 maggio 2009

L'INFRASTUTTURAZIONE DEL PAESE



Il C.I.P.E. non ha dato il via libera al finanziamento per la tratta Alta Velocità Brescia -Padova. Tant'è vero che l'argomento non era nemmeno all'ordine del giorno.
E checchè i giornali locali strombazzino l'indignazione dei politicanti destrorsi di Brescia e Provincia che non sanno più come giustificare i soldi BUTTATI per i disegnini della fantomatica stazione di Montichiari, nessun organo istituzionale ha mai preso in considerazione la possibilità di iniziare a trattare degli espropri e degli indennizzi sul primo tratto Brescia - Verona.


Intanto migliaia di metri quadrati sono vincolati a causa di folli volontà degli uffici tecnici di Provincia e Comuni, in previsione di un'opera che nessuno sa quando e se verrà realizzata.


Questo non significa che si debba abbassare la guardia; molto tempo e molte occasioni sono state buttate e a Calcinato non sappiamo nulla di ufficiale praticamente dall'insediamento della giunta di destra.


venerdì 22 maggio 2009

POVERI, MA BELLI

presentiamo i nostri tre splendidi candidati presenti nella lista calcinato migliore

FLAVIO VIDA


[Montichiari, 1982]
residente a Calcinato, in via Carlo Alberto.
Architetto libero professionista, è titolare di uno studio a Ponte San Marco; laureato presso il Politecnico di Milano con il massimo dei voti ha recentemente ricevuto il premio per la migliore tesi di laurea del 2007.
Dopo una breve attività di ricerca presso il Politecnico ha intrapreso la libera professione, accompagnandola all’insegnamento del disegno e della storia dell’arte presso alcune scuole superiori di Brescia. Specializzato in restauro e conservazione dell’edilizia storica ha all’attivo un ampio curriculum che spazia dall’urbanistica alla progettazione architettonica, con riconoscimenti e premi in diversi concorsi nazionali.
E’ stato membro delle commissioni pace e cooperazione internazionale (2000-2004) per Linea Indipendente, delle commissioni urbanistica, lavori pubblici, ecologia per la lista Per Calcinato (2004-2009),rappresentante eletto dagli utenti della biblioteca nella commissione cultura (2004-2007).

WILLIAM SPASSINI

[Calcinato, 1960]
residente a Calcinatello, in via francesco bianchi.
Una delle menti migliori della sua generazione, William Spassini è laureato in Medicina presso l'Università degli studi di Brescia ed attualmente lavora come geriatra primario alla Clinica Anni Azzurri di Rezzato.
E' sposato con tre figli.
Alle spalle ha una fertile giovinezza come cantautore e animatore in gruppi parrocchiali e non (sue le prime edizioni del volume "Canta la gioia"). Già candidato nelle liste del nostro gruppo, è stato consigliere comunale dal 1992 al 1994 per lineaindipendente e membro a più riprese delle commissioni assessorili.
E' direttore del Co.li.ca. (Coro liturgico calcinatellese), medico dell'Avis e instancabile animatore di decine di attività e iniziative di solidarietà sociale.

giovedì 21 maggio 2009

ACCANIMENTO TERAPEUTICO

SOTTOSCRIZIONE PER MANTENERE IN VITA LINEAINDIPENDENTE

Hanno versato:

100 euro flavio marcolini

30 euro roberto tosi

150 euro william spassini

30 euro mario bulgarini

50 euro flavio vida

30 euro stefania branca vergano



ABBIAMO URGENTE BISOGNO DI ALTRA LIQUIDITA':

CHI DESIDERA CONTRIBUIRE, PUO' SCRIVERCI A linea.indipendente@hotmail.it

O TELEFONARE AL 328.9683409.


mercoledì 20 maggio 2009

A THOUSAND FLOWERS COULD BLOOM


sono continui i segnali di apprezzamento verso i nostri candidati all'interno della lista; numerosi i contatti e le dichiarazioni di disponibilità a sostenerli.
tutti i gruppi politici hanno tentato di copiare il nostro blog, ma con pessimi risultati; tanti hanno scopiazzato dal nostro documento programmatico, inserendo delle parti nei rispettivi programmi o dichiarazioni.
lineaindipendente si conferma avanguardia politica, civile e culturale in paese.
stasera aperitivo al bar astoria sulla statale padana superiore a ponte san marco ed a seguire incontro pubblico presso la sala civica di piazza della preistoria.
che mille fiori fioriscano...

martedì 19 maggio 2009

GRAN TORINO

nè rinaldini, nè eastwood c'entrano nulla. mentre a torino c'è la rivoluzione a calcinato non si muove una foglia. neanche al mercato di via carlo alberto

lunedì 18 maggio 2009

OGGI CARBONARA

con il timore che venga un pò scotta..
intanto la nostra raccolta fondi si è bloccata a quota 300 €. per imposizione dall'alto.
stasera altro incontro a ponte san marco.
chiunque volesse sostenerci, finanziare la campagna elettorale, darci una mano ci scriva a linea.indipendente@hotmail.it oppure telefoni ai diretti interessati

venerdì 15 maggio 2009

UNA RICHIESTA DI UN NOSTRO LETTORE ANONIMO




pubblichiamo volentieri una domanda inviataci da un lettore, sperando di poter aprire un dibattito.


Studenti stranieri a rischio ghetto


La Repubblica 2006


ROMA - Allarme del ministero dell' Istruzione per il rischio di "scuole ghetto", dove il sempre maggior numero di studenti stranieri può finire in classi di "serie B". «Vorrei che tutti sentissimo la presenza degli studenti stranieri come una risorsa in un paese che ha bisogno di giovani energie e intelligenze», aveva detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all' inizio dell' anno scolastico; ma queste «intelligenze ed energie» arrivate da lontano, nate in Africa o nei paesi dell' est, faticano a trovare la loro strada tra banchi e sussidiari, e invece di essere considerate una risorsa finiscono col trovarsi in "scuole ghetto". A denunciare il rischio un' accurata ricerca del ministero della Pubblica Istruzione che racconta l' Italia e la scuola che cambia.Sempre più multietnica - in media il 5% degli studenti è straniero - ma ancora molto lontana dai paesi europei come l' Inghilterra dove è nato altrove quasi il 20 per cento degli alunni e persino della Grecia dove 1 su 10 arriva dall'estero. «Quello delle scuole ghetto, considerate di serie B per la presenza di immigrati e dove gli italiani non vogliono andare è un problema reale e serio», dice il sottosegretario Letizia De Torre - ed è per questo che abbiamo dato l' allarme e chiesto ai direttori regionali che vigilino e lavorino affinché non si creino scuole o classi di soli immigrati. Certo chese non si fa un' adeguata politica abitativa, se si continua a ghettizzare gli stranieri in determinati quartieri sarà difficile cambiare la situazione», conclude pensando ai progetti per il futuro del ministero. Mediatori culturali da mettere nelle scuole, corsi di italiano per le famiglie degli studenti, periodi di formazione e aggiornamento dedicati a docenti e presidi. «Perché la scuola è la palestra della società dove si cominciare a conoscere l' altro, dove può avvenire il primo scambio tra culture diverse preparandosi per il mondo di domani». Ma vediamo nel dettaglio il melting pot all'italiana. gli studenti stranieri erano 50mila dieci anni fa, ora sono 500mila - il 5% della popolazione scolastica - e arrivano sempre più dall' est. Se restano sempre aiprimi posti come numero i ragazzi partiti da Albania e Marocco, 16% e 14%rispettivamente, cresce la percentuale dei giovani nati nei paesi dell' est,Romania soprattutto che passa in due anni dal 9,7 al 12.4 %. Percentuali che vogliono dire 70mila albanesi, 60mila marocchini, 52mila romeni nelle scuole italiane. In media gli stranieri rappresentano il 5% per cento della popolazione scolastica, ma la loro presenza segue quella dei loro genitori in cerca di lavoro. E così al nord si arriva a punte record di un alunno straniero ogni 10 in Emilia Romagna o dell' 8% in Lombardia mentre al sud, come in Campania, a malapena c' è un ragazzino nato all' estero ogni 100 studenti. Tra legrandi città a Milano con 12,7% e Torino con l' 11,2% sono le più "internazionali", tra i piccoli centri Calcinato in provincia di Brescia ha il record: uno studente è nato all'estero ogni 4. Studenti stranieri che faticano, spesso arrivano in classe a metà anno e non conosco l' italiano, e che vengono bocciati più degli italiani: 20% contro il 15%. Alunni la cui frequenza scolastica diminuisce con l' aumentare dell'età e che se arrivano alle superiori scelgono sempre più spesso istituti tecnici rispetto al liceo.

FESTEN

stasera comincia la corsa verso le elezioni. a calcinatello, al centro civico di piazza pertini, alle 20.45, presentazione della lista.
un soggetto perfetto per thomas vinterberg

giovedì 14 maggio 2009

DIGIUNO


A volte essere in minoranza è un privilegio


(Mohandas Karamchand Gandhi)

Suscita reazioni di sdegno nella società civile l'approvazione dei tre maxiemendamenti al decreto legge sulla sicurezza approvati dalla Camera mercoledì scorso. Per contrastare una normativa giudicata "inaccettabile, incostituzionale e per giunta inefficace" il Movimento Nonviolento propone un "digiuno di solidarietà con chi fugge dalla guerra, dalla fame, dalla miseria". Il digiuno a staffetta è partito giovedì 14, coinvolgendo già numerosi militanti. Per organizzare sul lungo periodo la prosecuzione di questa pacifica forma di protesta i nonviolenti indicono una assemblea che si terrà sabato 16 maggio alle ore 10 al Centro per la nonviolenza di via Milano 65 a Brescia. Per informazioni e adesioni inviare una e-mail all'indirizzo di posta elettronica mir.brescia@libero.it .

anche dopo aver letto la versione definitiva del programma di Calcinato Migliore abbiamo convenuto fosse opportuno iniziare un digiuno per protesta.

mercoledì 13 maggio 2009

IL TAR SUL CAMPO NOMADI


Il Tar di Brescia ha accolto la richiesta di sospensiva contenuta nei due ricorsi contro lo sgombero del campo nomadi di via Campagna a Calcinatello, presentati dai proprietari dell’area avverso il provvedimento emesso dal Comune. Salta così ancora una volta la prospettiva concreta dello sgombero, già fissato ai primi di aprile, poi rimandato al 18 maggio e ora rinviato sine die.
Come si ricorderà, il 9 marzo il consiglio comunale di Calcinato aveva dato il via libera allo sgombero di un insediamento al centro di molte polemiche, dislocato da oltre una decina di anni in un’area di 2.400 mq adiacente all’autostrada Serenissima, che ospita appunto alcune famiglie di nomadi. “I nomadi insediati nell’area di via Campagna sono stati recentemente coinvolti in fatti criminosi e alcuni di loro sono stati tratti in arresto” aveva ricordato il sindaco Angiolino Goglioni. “La nostra decisione è giunta dopo anni di ordinanze di demolizione non rispettate, una del 1999 emessa dalla precedente amministrazione e una del 2006 emessa dalla nostra. Tutta la procedura è stata eseguita nel pieno rispetto della normativa vigente in materia”.
Ma il Tar rileva ora “la mancata esplicazione della esatta misura e del relativo calcolo della superficie libera” che il Comune intende acquisire, area che chiede venga “rideterminata entro il 25 settembre”.
Intanto a sostegno dei nomadi scende in campo il gruppo libertario Spartaco, che ha diffuso in paese una lettera aperta al primo cittadino in cui afferma che “l'amministrazione comunale avrebbe dovuto attivarsi (e possa ancora farlo) affinché anche alla comunità rom presente a Calcinatello sia garantito il riconoscimento di diritti fondamentali e sia richiesta la garanzia del rispetto di alcuni doveri altrettanto fondamentali. E questo avrebbe potuto e può concretizzarsi solo in un campo nomadi attrezzato, da costruire da parte del Comune con i fondi della Unione Europea (in Italia di fatto inutilizzati), nel quale possano accedere famiglie rom che si impegnano a mandare i minori a scuola, a garantire visite periodiche dei servizi sociali (in relazione alla situazione dei minori) e dei servizi tecnici comunali (per la tutela del patrimonio pubblico affidato), a dichiarare l'identità e il numero degli ospiti (entro un limite massimo da stabilire)”.
Gli spartachisti chiedono “di sospendere lo sgombero, proprio a causa di quei prevalenti interessi pubblici che finora sono stati ritenuti inesistenti. Infatti, al di là delle parole con cui si invoca la tutela dei minori e delle donne e la sicurezza dei cittadini, altrimenti le cose finiranno come altre volte in passato: i rom finiranno in un altro Comune e in qualche posto del nostro territorio arriveranno quelli cacciati con le stesse procedure da un altro sindaco e tra dieci anni ci troveremo probabilmente a commentare altre delibere che accantonano il problema e cercano di rispedirlo a qualcun altro. Intanto avremo prolungato situazioni di degrado e di marginalità che sono lo scenario tipico dell’illegalità e di una pessima qualità della vita per i più deboli”.
In ogni caso se ne riparlerà in autunno, più precisamente nella camera di consiglio del Tar in programma per il 30 settembre. Se ci sarà lo sgombero che darà attuazione alla delibera del consiglio comunale, il Comune è intenzionato ad acquisire successivamente l’area su cui sorge il campo. Si tratta di un passaggio necessario nell’iter amministrativo, al quale farà seguito l’abbattimento delle strutture presenti sulla superficie dal momento che furono realizzate nonostante il vincolo di inedificabilità e all’interno della fascia di rispetto dell’autostrada.

lunedì 11 maggio 2009

LA RACCOLTA DEGLI SPICCIOLI

comincia la nostra iniziativa LA RACCOLTA DEGLI SPICCIOLI. tutte le domeniche mattina in piazza del comune dalle 10 alle 12 vi aspettiamo per il finanziamento della campagna elettorale di lineaindipendente. ogni piccolo contributo è prezioso: vi chiediamo di devolverci quello che desiderate, anche solo le monete che vi trovate in tasca, nel fondo della giacca; il resto del caffè, delle sigarette o del giornale.

sostenere il nostro gruppo significa dare vitalità ad un progetto che nel passato lontano e recente si è fatto promotore di tante battaglie per la difesa civica dei cittadini, a fianco dei lavoratori e delle fasce più deboli della popolazione, a sostegno del protagonismo giovanile, in collaborazione con i gruppi del volontariato sociale, contro le speculazioni edilizie e l’inquinamento di aria, acqua e suolo, per una migliore qualità della vita e dell’ambiente del paese.

oltre al contributo economico vi chiediamo di passare per discutere, per suggerirci osservazioni e lamentele, in merito alla nostra proposta elettorale.

venerdì 8 maggio 2009

LA LISTA DEGLI ALTRI



Dov'è la lista della destra?
La raccolta firme è avvenuta a porte chiuse, casa per casa; ed a quanto pare una prima versione è stata cestinata, perchè evidentemente le forze politiche non erano soddisfatte dei componenti presentati. il limite per il deposito in segreteria è domani a mezzogiorno.

i nomi (circolati attraverso indiscrezioni paesane) non sono nemmeno stati cominicati alla stampa.

giovedì 7 maggio 2009

REVOCATA L'ORDINANZA SUGLI IMMIGRATI

Martedì 5 maggio il sindaco Angiolino Goglioni ha disposto la revoca dell’ordinanza che lui stesso aveva emesso il 20 dicembre 2007 contenente dettagliatissimi “indirizzi per l’applicazione della normativa generale vigente in materia di iscrizione anagrafica nel registro della popolazione residente con disposizioni volte a tutelare le condizioni igienico sanitarie e la pubblica sicurezza”. Dopo una lunga serie di premesse di carattere normativo, rilevato il “perdurante notevole aumento delle iscrizioni anagrafiche e delle comunicazioni di ospitalità, per impedirne una incontrollata espansione a tutela della salute, della sicurezza e dell’ordine pubblico”, il sindaco ordinava allora che agli extracomunitari per l’iscrizione anagrafica, oltre ai documenti di rito, venisse richiesta la “attestazione di un reddito annuo, proveniente da fonti lecite, di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria”, fissato in € 5.061,68 per nuclei sino a due membri, € 10.123,36 per nuclei dai tre ai quattro membri, € 15.185,04 per nuclei dai cinque membri in su. Inoltre, mentre i cittadini dell’Unione Europea dovevano limitarsi a produrre, “nella ipotesi di soggiorno per motivi di lavoro, la documentazione attestante l’attività lavorativa subordinata o autonoma esercitata”, i cittadini della Romania e della Bulgaria erano tenuti a esibire anche “il nulla osta rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione nei settori diversi da quello agricolo, turistico alberghiero, lavoro domestico e di assistenza alla persona, edilizio, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale”. Ma perché il primo cittadino revoca ora il provvedimento? “Abbiamo constatato che le problematiche sottese a quell’ordinanza si sono notevolmente attenuate, anche se non del tutto eliminate”. In effetti il provvedimento è stato applicato a pochissimi casi in questi sedici mesi, segno forse che il fenomeno non era davvero così grave come l’amministrazione di destra aveva creduto.

ATTENZIONE ALLE SIRENE LIBERAL


In questi giorni diversi amici e compagni manifestano l’intenzione di votare Di Pietro e l’Italia dei Valori per il Parlamento Europeo.
Di Pietro ha da tempo annunciato che tutti gli eletti dell'Idv a Bruxelles faranno parte del gruppo «Liberali e Democratici», lo stesso gruppo al quale è stato iscritto l’ex magistrato quand'era europarlamentare. Noi riteniamo incompatibile con la sinistra votare alle elezioni europee per l'Idv, visto il comportamento che il gruppo liberale (e quindi anche l’Idv) ha tenuto nell'ultima legislatura.Nel settore delle politiche sociali e lavorative il gruppo liberale ha votato:* a favore della Bolkestein, che costituisce una vera e propria istigazione al dumping sociale e alla concorrenza al ribasso tra lavoratori dentro l'Ue;
* a favore della direttiva che avrebbe prolungato l'orario di lavoro fino a 65 ore alla settimana e in alcune occasioni fino a 78, direttiva che, per ora, siamo riusciti a bocciare;
* a favore della risoluzione sul lavoro nero che punisce più le vittime che i carnefici. E infatti prevede per i datori di lavoro, che impiegano attraverso il lavoro nero immigrati senza permesso di soggiorno, solo sanzioni pecuniarie e invece l'immediata espulsione degli stessi migranti (a meno che siano minori o che riescano a dimostrare di essere vittime della tratta). Un vero e proprio incentivo al lavoro nero degli immigrati: chi di loro farà più una denuncia?
I Liberali hanno anche votato a favore della direttiva che prevede: la possibilità di rinchiudere nei centri di permanenza temporanea (cpt) i migranti sprovvisti di permesso di soggiorno, ma senza che abbiano commesso alcun reato, anche per 18 (6 +12) mesi; il rimpatrio dei migranti in paesi differenti dai loro: ad es. chi proviene dal Sudan potrebbe essere rimpatriato in Libia, nei cpt di Gheddafi in mezzo al deserto; il rimpatrio dei minori non accompagnati purché abbiano nel loro paese parenti anche di grado lontano. Forse non è allora così difficile capire come mai 10 parlamentari dell'Idv si siano astenuti sul disegno di legge sulla sicurezza nel Parlamento italiano…In politica estera, hanno appoggiato le politiche di guerra permanente ed espresso voto favorevole alla risoluzione sul potenziamento del ruolo della Nato nelle politiche di sicurezza dell'Ue.A coloro che obiettano che tutto dipende da chi, nella lista, verrà eletto, ricordiamo che forse è meglio pensarci prima. Può facilmente capitare (e non solo nell'Idv) che si dia la preferenza a qualcuno che è contro il liberismo e si contribuisca invece a eleggere, con il proprio voto, un parlamentare della stessa lista pronto a sostenere la direttiva sull'orario di lavoro quando il Consiglio, come annunciato, la ripresenterà. Inoltre è bene sapere che a Strasburgo il lavoro del singolo deputato dipende quasi totalmente dal rapporto con il gruppo parlamentare di appartenenza e che le iniziative individuali hanno uno spazio quasi nullo.
Chi continua a definirsi di sinistra non può, secondo noi, che continuare a votare per la libertà di tutti/e contro il razzismo, per la giustizia sociale e contro la guerra: sulla scheda non mancano buone liste e simboli gloriosi, inequivocabilmente di sinistra.

mercoledì 6 maggio 2009

EMERGENZA ABITATIVA

sembra un controsenso. cantieri ovunque, scavi,sbancamenti, gru all'orizzonte. eppure è così. stiamo vivendo in una nuova emergenza abitativa. non perchè manchino alloggi (ce ne sono in superabbondanza, tra case sfitte, invendute, in costruzione, in previsione); ma perchè non ce ne sono in rispondenza alle reali richieste del mercato.


Scaduto il piano di Zona nel 1998 (che comunque aveva visto l'importante realizazione del quartiere Vantini) gli interventi pubblici dell'ultimo decennio sono diminuti drasticamente; possiamo segnalare solo due edifici nel quartiere Farinati. Solo la cooperativa la Famiglia (operatore egemone sul nostro territorio) è intervenuta in regime convenzionato, coprendo operazioni immobiliari, a Calcinatello, Ponte San Marco e recentemente anche a Calcinato, acquistatndo aree a regime agevolato, salvo poi mettere sul mercato alloggi scadenti a prezzo di mercato.


L'ALER invece, relegato sullo sfondo, si trova in difficoltà a chiudere l'unica operazione attivata: il PEEP Foscolo Corbarelli.


Scaduta l'idea di realizzare alloggi temporanei a servizio dell'area industriale di Ponte San Marco, l'azienda aveva previsto la vendita degli edifici del primo lotto in costruzione. Sulla spinta degli interessi dei costruttori locali il Comune ha imposto invece che venissero messi in affitto.


Questo ci porta ad una molteplice considerazione:


1 il Comune dovrebbe farsi carico degli alloggi in affitto a regime agevolato e non chiamare in causa attori esterni; dovrebbe far rispettare gli accordi previsti nel piano per le cessioni in suo favore di case ed apaprtamenti (rifiutati per esempio nella lottizzazione in via Cimitero);


2 l'ALER non può più chiudere il pagamento dell'area, non essendo rientrata dei proventi delle vendite dei fabbricati; le opere di urbanizzazioen già realizzate rimarranno in disuso chissà per quanto, e consegnate in degrado;


3 a distanza di anni gli alloggi in affitto non sono ancora stati consegnati; e non si sa quando lo saranno. è in corso un gioco delle scatole cinesi che tende a rallentare gli iter di assegnazione


4 la politica della casa a Calcinato non esiste. noi crediamo che la metà degli alloggi debbano essere realizzati mediante procedura pubblica: acquisizione da parte dell'ente, gara di progettazione, gara d'appalto per la realizzazione e gara d'appalto per la gestione; i nuovi soggetti che si affacciano al mercato non sono in grado di sostenere gli ingranaggi grassi della politica, del consenso e dei costruttori locali, piccoli nei numeri e nelle vedute.


Speriamo di poter dire la nostra nella programmazione del PGT

martedì 5 maggio 2009

IL SUOLO UN BENE PREZIOSO, UN BENE COMUNE, DI TUTTI NOI

A Calcinato domenica 10 maggio dalle ore 10 alle 12 in piazza Aldo Moro parte la campagna "Metti un freno al cemento, costruisci natura" lanciata da Legambiente per condividere con tutte le cittadine e i cittadini della Lombardia un impegno a fermare il consumo indiscriminato di suolo. Al centro della campagna c'è una proposta di legge regionale di iniziativa popolare: “Norme per il contenimento del consumo di suolo e la disciplina della compensazione ecologica preventiva”, per la quale Legambiente si impegna a raccogliere almeno 10.000 firme che verranno depositate in Regione.

Uno degli obiettivi della legge è ottenere un riconoscimento giuridico fondamentale e per ora assente nelle leggi del nostro Paese:
Il suolo: un bene prezioso, un bene comune, di tutti noi!

La proposta di legge ha l'obiettivo di rendere obbligatorio, dovunque possibile, il riuso delle aree dismesse per far fronte ad ogni nuovo bisogno insediativo. Solo quando si dimostra che è inevitabile usare suolo libero, viene imposto l'obbligo di compensare la perdita di valore ambientale, 'costruendo natura' su una superficie doppia a quella consumata, rendendola fruibile alla comunità locale.
I punti fondamentali della proposta di legge:Il suolo è un bene comune, il cui utilizzo razionale è sancito dalla Costituzione Italiana e dalla normativa internazionale.Prima di pianificare nuove espansioni urbanistiche è obbligatorio il riuso delle aree dismesse o sottoutilizzate, che devono essere individuate e quantificate dai Comuni.Le compensazioni ecologiche preventive sono obbligatorie ogni volta che, verificata l'indisponibilità di aree dismesse, si renda necessario un intervento di nuova costruzione su suolo non edificato. Devono essere realizzate prima di ottenere il permesso di costruire e prevedere il vincolo a finalità di uso pubblico di carattere ecologico-ambientale sulla corrispondente porzione di territorio comunale.Per ogni nuova costruzione su suolo libero deve essere ceduto al Comune il doppio della superficie occupata dall’edificazione e provvedere alla sua dotazione di carattere ecologico ('costruire natura').La compensazione ecologica preventiva si va ad aggiungere agli altri oneri già previsti dalle normative vigenti, allo scopo di scoraggiare il consumo di suolo libero.Cosa puoi fare tu, cosa possiamo fare insiemeFirma la nostra proposta di legge e diffondila! Sono necessarie almeno 5.000 firme, ma – con il tuo aiuto – possiamo fare molto di più, affinché la nostra proposta venga sottoposta all'attenzione del Consiglio Regionale della Lombardia.La nostra terra con tutto il suo valore, la sua storia, la sua tradizione, le sue peculiarità ambientali, naturali, agricole e culturali, sta scomparendo. Dobbiamo fermare tutto questo. Spesso ci si chiede cosa possiamo fare per i nostri figli e quali possibilità possiamo dare loro che noi non abbiamo mai avuto, ma non ci preoccupiamo di dare alle generazioni future ciò che noi abbiamo avuto, un prato su cui giocare, spazi aperti in cui vivere, un ambiente sano, fertile, sicuro, bello, tutto ciò che può fare della nostra vita una vita di qualità

lunedì 4 maggio 2009

COMPAGNI, ASSEMBLEA!

assemblea del gruppo presso

la SALA CIVICA MORELLI
di via don Minzoni / piazza Repubblica
MERCOLEDI' 6 MAGGIO ORE 20.30
per impostare il lavoro di campagna elettorale.