martedì 28 settembre 2010

CERCASI VOLONTARI



Il Movimento Nonviolento – Brescia cerca 2 volontari

E’ stato approvato e finanziato il

progetto del Movimento Nonviolento – Brescia

(http://www.nonviolenti.org/):

“ Nonviolenza: giovani cercasi “

Le domande devono essere presentate personalmente o via posta, secondo le modalità previste dal Bando, a: Centro per la Nonviolenza via Milano, 65 – 25126 Brescia

Il modulo è scaricabile sul sito http://www.serviziocivile.it/ e http://www.regione.lombardia.it/

Settore ed area di intervento: Educazione e promozione culturale – Educazione alla pace

Posti n. : 2

Obiettivi generali: Il progetto nasce per aumentare la diffusione della cultura e della pratica nonviolenta in particolare presso le giovani generazioni; contribuire a stabilizzare sul territorio un luogo che possa essere centro di interesse in merito ai contenuti nonviolenti ed alle attività, eventi, informazione e formazione inerenti i temi collegati alla nonviolenza.

Il periodo di servizio, presso la sede bresciana del Movimento Nonviolento, Centro per la Nonviolenza via Milano, 65 – Brescia, sarà di un anno, durante il quale i volontari riceveranno vitto, formazione ed un contributo di 433,80 € al mese.

Per 1 volontario è previsto anche l’alloggio.

Requisiti:

- aver compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo (27 anni e 364 giorni) anno di età alla data di presentazione della domanda
- essere cittadini italiani;
- non aver riportato condanne come specificato nel Bando e godere dei diritti civili e politici
- essere in possesso di idoneità fisica

Le domande, secondo le modalità previste dal Bando, devono essere presentate entro le ore 14.00 di lunedì 4 ottobre 2010


DIMISSIONI IN GIUNTA



A Calcinato si è dimessa l’assessore ai lavori pubblici Angela Tononi. Il più stretto riserbo circonda le motivazioni della improvvisa decisione presa da una degli esponenti di primo piano del Pdl locale, già coordinatrice per anni di An. A prendere il suo posto il sindaco Marika Legati ha chiamato la giovane Nicoletta Maestri, sempre del Pdl, in qualità di assessore esterno al consiglio comunale.

Della vicenda si parlerà nella seduta consiliare di giovedì 30 settembre, in apertura del quale il sindaco comunicherà la sostituzione; Tononi continuerà comunque a svolgere il suo incarico di consigliere comunale sui banchi della maggioranza di destra.

Fra gli altri argomenti posti all’ordine del giorno dalla prima cittadina, si segnalano la ricognizione sui programmi ed equilibri di bilancio, una variazione al bilancio di previsione per l’anno in corso e la sostituzione di un membro della commissione civica biblioteca.

Nutrita come di consueto la parte dedicata all’urbanistica, con l’adozione di due piani di recupero, uno in via Manzoni e uno in via Goito, e l’approvazione definitiva di un piano di recupero in via Montegrappa e di un piano attuativo in variante al Prg al campo sportivo polifunzionale della Parrocchia di Calcinato. Al termine della seduta sono previste due informative del sindaco in merito alla situazione relativa alle adozioni delle variante al Prg sull’area Efercal e sugli indirizzi dell’amministrazione comunale riguardo all’adozione del Piano di governo del territorio.

L’appuntamento è alle ore 20.45 in municipio.

lunedì 27 settembre 2010

DEGRADO IN VIA CARLO ALBERTO




I gravi episodi di inciviltà e vandalismo accaduti nella notte fra sabato e domenica scorsi a Calcinato non hanno lasciato indifferenti gli abitanti di via Carlo Alberto e dintorni, che in soli quattro giorni hanno raccolto un centinaio di firme in calce a una petizione popolare inviata al sindaco Marika Legati e al comandante della stazione dei carabinieri maresciallo Antonio Colabella.

I residenti denunciano alle autorità civili e militari, non solo “il preoccupante perdurare degli effetti di elevato inquinamento acustico causato dagli schiamazzi degli avventori che sciamano nelle vie Carlo Alberto, Michelangelo, Silvio Pellico, Vantini e limitrofe nelle notti dei weekend”, ma anche “il degrado igienico-ambientale prodotto da folle di giovani che sovente stazionano per ore (il più delle volte sino all'alba) nei pressi delle abitazioni, con evidenti disagi per i residenti, il reiterato verificarsi di episodi di delinquenza e microcriminalità (risse, furti, danneggiamenti, atti vandalici, ecc)”.

Più che comprensibile la loro “preoccupazione rispetto a situazioni a dir poco inaccettabili, quali l'abuso di alcolici, supercolici e sostanze stupefacenti in prossimità delle finestre e delle porte delle proprie case”.

Considerato “il palese livello di rischio che la situazione presenta”, gli abitanti del quartiere chiedono a sindaco e carabinieri “di conoscere quali provvedimenti l' amministrazione comunale, di concerto e in collaborazione le forze dell'ordine, intenda assumere per evitare il ripetersi dei numerosi episodi incresciosi facilmente documentabili e garantire sicurezza e tranquillità anche alle vie in questione e limitrofe”.


giovedì 16 settembre 2010

Iconografia partitica


di Enrico Grazioli

Io credo nel Consiglio d'Europa. Io credo che il crocifisso, come qualsiasi altro simbolo della superstizione religiosa, non debba essere presente nelle aule delle scuole pubbliche. Quindi, che ad Adro i crocifissi siano imbullonati al muro non mi piace, anzi, a essere onesto, se sento disprezzo per chi ha pensato questa stupida imposizione, sorrido anche sulla sua pochezza.

Ancora più grave però è una scuola pubblica con un marchio di partito. Il Sole delle Alpi stampato su tutto l'istituto scolastico della cittadina della Franciacorta è inaccettabile. L'ostensione ossessiva del simbolo leghista ricorda in modo sinistro l'uso propagandistico della svastica nella Germania nazista.

Però a malincuore devo dare ragione alla signora Gelmini, ministro (m minuscola) della (d)istruzione pubblica, quando, interpellata sulla scuola inaugurata dal sindaco leghista Danilo Oscar Lancini, dice che negli istituti sono molti di più i simboli della sinistra. È vero.

Ricordo che nel manuale di filosofia c'era la foto di Marx e perfino le sue idee sul proletariato. Ricordo che di Engels non c'era la foto. Ricordo che nel manuale di storia c'era la foto di Lenin e venivano narrate le sue gesta rivoluzionarie. Solo per fare un esempio.

martedì 14 settembre 2010

Prostitute ai banchi del Parlamento


di Enrico Grazioli

Chi si è prostituito per avere un posto in Parlamento non si deve dimettere, lo sostiene il deputato Pdl Giorgio Stracquadanio. Come dargli torto, al loro fianco si sono furfanti, lestofanti, mafiosi, collusi, impreparati, ignoranti che hanno della suburra il governo di Roma. Se qualcuno arriva a una nomina perché ha mostrato un poco di pelo, tuttavia, lo si nota. Le incapacità non possono essere per sempre celate.

L'idea del parlamentare lascia perplessi. Tira più un pelo che un carro di buoi, il popolino lo sa bene, ma Stracquadanio non è talmente convinto che rincara. «Io considero normale che gli uomini e le donne usino la loro avvenenza fisica per i loro scopi. E se ne venissi a conoscenza non pretenderei le dimissioni di nessuno».

«Perché non parliamo delle candidature del Pd? - allude - Tutte le ragazze del Pd hanno conquistato il loro posto per grandi meriti scientifici e culturali e artistici? Perché guardate in una sola direzione? Usare il proprio corpo in politica è la realtà del mondo da quando esso esiste, compreso il nostro mestiere».

Questa è una frase che svela molto sull'onorevole stesso più che sulla realtà che lui disegna e immagina. Non concepisce neppure che una donna possa avanzare nella professione senza ricorrere al sesso e al corpo. Dire che questa affermazione è squallida è dire poco.

giovedì 9 settembre 2010

Meglio ignoranti, come me


di Enrico Grazioli

Possono anche crepare di fame gli uni, restare ignoranti gli altri. La Mariastella Gelmini, ministra della scuola, si rifiuta di incontrare i precari della scuola. «Non incontrerò - dice - chi è venuto a protestare davanti a Palazzo Chigi. Protestano senza ancora sapere se sono stati esclusi. Non si tratta di persone che sono state licenziate. Presumono di non avere un posto di lavoro». La Flc Cgil, il Coordinamento precari della scuola, i Cobas e le Rappresentanze di base hanno avuto il ben servito. La ministra non distingue l’abissale differenza che passa tra sigle sindacali, movimenti di base dei lavoratori e forze politiche che hanno l’abitudine di reclamare più manette per tutti e nulla sanno di sociale e di lavoro. La ministra non ricorda che le lotte non si fanno da soli. Purtroppo siamo in tempi di Onagrocrazia, come diceva Benedetto Croce riferendosi al «potere degli asini raglianti».

Abbiamo ministri dell’Istruzione di mediocre cultura, gente che per raggiungere la laurea e l’abilitazione s’è rifugiata in università minori, dove le statistiche dicono che non viene bocciato nessuno, e non ha mai scritto un libro. Sono strozzati dai limiti imposti dai colleghi del Tesoro e dell’Economia. Non sono innovatori culturali, sono tagliateste. Investiamo nella scuola il 4,5 % del Pil, mentre la media Ocse è 5,7. Meno professori, più alunni per classe significano interrogazioni rare, multiple e rapide. Meno compiti in classe. Sbagliare nella valutazione di un ragazzo purtroppo è sempre stato facile, adesso è facilissimo. Si boccia meno, si rimanda meno. Leggero aumento della severità l’anno scorso, ma la tendenza non cambia.

Ognuno di noi vorrebbe fare un lavoro utile, che abbia un senso e che porti avanti il progresso. «Fai tu un lavoro che ti piace? - dice un proverbio cinese -, non chiedere alla vita gioia più grande». Vero. Eppure all'inizio di ogni anno scolastico si spera che la situazione cambi, ma succede mai. Passare la vita a insegnare è un lavoro nobile, utile, prezioso, il più nobile e più prezioso che si possa immaginare, ma non nelle condizioni in cui si svolge in Italia da sessant’anni in qua. Se protestano, la ministra non ne vuole sapere.