sabato 31 ottobre 2020

Presidenziali USA: parla Iuri Moscardi

Pubblichiamo un intervento di Iuri Moscardi, di Breno. 34 anni, Premio Pavese nel 2012, dal 2014 vive negli Stati Uniti, prima in Indiana, a Bloomington per un Master in Lingua e letteratura italiana, e dal 2016 a New York, dove sta svolgendo un dottorato in Letterature Comparate al Graduate Center della Cuny. Insegna lingua italiana all'Hunter College e Fordham University e lingua e cultura italiana al Queens College.

Ho vissuto con grande stupore e incredulità l’esito delle presidenziali del 2016. Ora, come tutti gli americani (e con qualche preoccupazione in più di loro, in quanto non sono cittadino), attendo con ansia il 3 novembre. Stare a New York è davvero, come spesso si sente ripetere, essere in una bolla che ha una sua identità, molto diversa dal resto dell’America. Se devo basarmi sulle previsioni di voto che vedo in città, infatti, Biden sembra vincere facile; ma 4 anni fa andò esattamente così, quindi meglio aspettare il responso delle urne.
Quello che personalmente mi auguro è che Trump non venga rieletto: in questi 4 anni ha mostrato non soltanto tutti i suoi pregiudizi razzisti, ma anche e soprattutto una enorme dose di incompetenza. Il Covid è stata solo l’ultima goccia del vaso: Trump l’ha gestito malissimo fin dall’inizio, dimostrando un approccio capriccioso che negava tutto quello che lui non voleva accettare. Ha rifiutato consigli da scienziati, suggerimenti dagli altri Paesi, qualsiasi cosa che non fossero le parziali ricostruzioni di Fox News, la rete TV per cui lui è sempre e solo il migliore.
Sembra assurdo ma tutt’oggi, dopo mesi, c’è chi reputa (ispirato naturalmente dal Presidente, che a sua volta si ispira a questi gruppi di elettori) che la mascherina sia una scelta politica e il virus, come lo definisce Trump, un virus cinese. Questa sua incompetenza gestionale, pratica, è quello che mi spaventa di più di lui.
Nei confronti degli stranieri (non mi dimentico mai di essere un immigrato in questo Paese, sebbene uno che non deve spaccarsi la schiena nei campi o nelle fabbriche) per esempio è stato altalenante. Scoppiato il Covid, ha chiuso le frontiere in entrata, con la conseguenza che chi aveva bisogno di tornare nel proprio Paese d’origine correva il rischio di non poter più rientrare nel luogo dove ha una casa e un lavoro. Nel caso specifico mio, cioè degli studenti universitari stranieri, ha poi sfiorato l’assurdo: a inizio luglio ha minacciato di espellere tutti quelli le cui università avrebbero continuato ad offrire corsi online (e sono moltissime e lo fanno come misura cautelare anti-Covid). Dopo che Harvard e Mit, due università con moltissimi studenti stranieri, hanno minacciato querele, ha però dovuto ritirare il provvedimento. Fortunatamente, poi, a fine luglio la mia categoria di visto è rientrata tra quelle dei viaggiatori che potevano entrare e uscire dal Paese, e ho potuto rimanere due mesi in Italia. Se venisse rieletto è molto probabile che Trump architetterà qualcosa di simile.
Biden viene accusato di essere poco grintoso ma penso che alla fine stia cercando di riuscire a ricucire il Partito Democratico (il leader dell’ala più di sinistra, Bernie Sanders, alla fine ha accettato Biden come candidato, e come lui la combattiva parlamentare Alexandria Ocasio-Cortez).
Ho visto l’ultimo dibattito presidenziale, giovedì scorso, e Biden mi è sembrato più deciso del solito. Sicuramente dice meno bugie e le spara molto meno grosse di Trump, che invece ha preferito attacchi personali per spostare il focus dai fallimenti della sua amministrazione.
Iuri Moscardi

venerdì 30 ottobre 2020

Borse di studio per alunni calcinatesi

Per le famiglie calcinatesi scadono alle ore 13.30 di lunedì 16 novembre i termini per presentare la domanda per ottenere una borsa di studio dall'amministrazione comunale. Il riconoscimento è destinato agli alunni meritevoli e bisognosi residenti nel territorio comunale. 
Il modulo di richiesta può essere scaricato sul sito web del Comune all'indirizzo www.comune.calcinato.bs.it. Per informazioni ulteriori si può contattare il numero 030/9989240.

giovedì 29 ottobre 2020

Un altro NO all'impianto forsu di Bedizzole

Fa discutere la possibile localizzazione, in località Fusina a Bedizzole, ma al confine con Calcinato, di un impianto in cui A2A dovrebbe trattare tutta la frazione umida dei rifiuti domestici (la cosiddetta forsu) della nostra provincia, producendo biometano e compost.
In una lettera aperta al Presidente della Provincia Samuele Alghisi e al sindaco Nicoletta Maestri, il gruppo consiliare In-Patto 2.0 - formato dai cinque rappresentanti della minoranza Vincenza Corsini, Vania Gobbetto, Laura Maffazioli, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati - ricorda che “il consiglio comunale di Calcinato ha votato all’unanimità una risoluzione nella quale è dichiarato il parere contrario alla realizzazione dell’impianto”.
Tra le motivazioni, naturalmente, “la forte preoccupazione per la collocazione dell’impianto a ridosso della frazione di Ponte San Marco in un territorio che già vede numerose e importanti attività fortemente impattanti sulla qualità dell’ambiente” nonché “l'assenza, per il territorio di Calcinato e in particolare per Ponte San Marco, della valutazione degli impatti cumulativi sulla matrice aria, rumori e odori, in considerazione della vicinanza dell’area di intervento e della presenza di altri siti produttivi attivi nella gestione dei rifiuti”.
"Recentemente - scrivono i cinque consiglieri - abbiamo appreso che le nostre preoccupazioni hanno avuto riscontro nel parere di ARPA e degli Enti chiamati ad esprimersi sulle previsioni in merito all’impatto odorigeno contenute nel progetto. Parere che accoglie i dubbi espressi dai Comitati e dalle Associazioni ambientaliste in merito all’inopportunità di basare la valutazione della direzione dei venti, e del conseguente rischio odorigeno, sui dati di una centralina posta sul territorio di Padenghe sul Garda e, pertanto, troppo lontana dal sito candidato ad ospitare l’impianto".
"Per quanto sopra - concludono - siamo a ribadire l’inopportunità della collocazione dell’impianto in parola nel sito individuato e in altri siti con le medesime caratteristiche e livello di antropizzazione ribadendo la nostra assoluta contrarietà a decisioni che prese oggi potrebbero avere ripercussioni inattese e insperate sulla salute di migliaia di cittadini calcinatesi".

mercoledì 28 ottobre 2020

Il Chiese non diventi la fogna del Garda!

Ieri mattina nello spazio antistante il depuratore di via San Martino di Calcinatello c'è stata una conferenza stampa del Comitato Cittadini di Calcinato e della Federazione delle Associazioni del Fiume Chiese, per argomentare il no alla prevista localizzazione depuratore del Garda, che stando al progetto in esame dovrebbe scaricare le sue acque proprio nel bacino del Chiese. 
“La nostra richiesta – ha spiegato Laura Corsini – è un’analisi sugli impatti cumulativi complessivi dell'opera, tanto più necessaria in provincia di Brescia, dove drammaticamente i territori sono già compromessi dal punto di vista ambientale, con l’inquinamento dei territori, i troppi malati di cancro e i morti di legionella due anni fa che non possiamo dimenticarsi dove si erano sviluppati”.
“Abbiamo tappezzato Calcinato e Bedizzole di manifesti per chiedere di ascoltare quello che il fiume ci sta dicendo con le serie problematiche delle acque, che ricordiamo essere utilizzate anche per l’irrigazione e quindi che diventano cibo” ha sottolineato.
“Da questo depuratore - ha ribadito - più volte abbiamo documentato scarichi maleodoranti, addirittura presenza di feci e carta igienica direttamente nel Chiese senza essere stata depurata”. 
A unirsi alla protesta anche Gianluca Bordiga, presidente della Federazione delle Associazioni del Chiese, il cartello delle 19 formazioni sociali no-profit da anni attive dalla sorgente alla foce del fiume in difesa dell'ambiente sull'asta dei 160 chilometri del bacino imbrifero, “per rigenerarne il deflusso ecologico e consolidarlo nel lago d'Idro, che del fiume è un rilassamento morfologico”.

martedì 27 ottobre 2020

Donald Trump sostiene di essere la persona meno razzista

Come in ogni campagna elettorale che si rispetti, non possono mancare le entusiasmanti frasi pronunciate dai candidati durante i dibattiti. Quest'anno, però, i vari candidati hanno superato se stessi; infatti l'attuale presidente degli Stati Uniti d'America ha affermato di essere la persona meno razzista in sala.
Ha detto: "Nessuno ha fatto di più per la comunità nera di Donald Trump... con l'eccezione di Abraham Lincoln, possibile eccezione, ma con l'eccezione di Abraham Lincoln, nessuno ha fatto quello che ho fatto io". 
In risposta a quanto ha detto Trump, il candidato Joe Biden: "Abraham Lincoln qui è uno dei presidenti più razzisti che abbiamo avuto nella storia moderna", ha detto sarcasticamente: "Versa benzina su ogni singolo fuoco razzista". 
"Ha iniziato la sua campagna, scendendo dalla scala mobile dicendo che si sarebbe liberato degli 'stupratori messicani'. Ha bandito i musulmani perché sono musulmani... Si è spostato e ha peggiorato le cose, su tutta la linea". 
Ma si può dire che il Presidente Trump stia mentendo? Ovviamente no. Come possiamo dirlo di un presidente che ha imposto un “divieto di viaggio musulmano'', qualcuno che ha accusato falsamente Barack Obama di spiare la sua campagna, qualcuno che ha rimosso lo status di protezione da 59.000 haitiani, costringendoli a tornare ad Haiti devastata dal disastro entro luglio 2019, qualcuno che separa i bambini migranti dai loro genitori, qualcuno che ha spruzzato gas lacrimogeni contro i manifestanti Black Lives Matter in modo che potesse partecipare a un servizio fotografico, qualcuno che nega la responsabilità per gli incidenti razzisti che hanno seguito la sua elezione, qualcuno che ha rifiutato di condannare i suprematisti bianchi per il semplice fatto che sono suoi sostenitori?
Queste sono solo alcune delle cose meravigliose che il cosiddetto presidente non razzista ha fatto durante la sua presidenza. Tali atti ci fanno capire quanto il presidente Donald Trump ami la comunità nera e le altre comunità minori. 
OPINIONE IMPOPOLARE: la storia dovrebbe servirci da lezione in modo tale da non commettere più certi errori commessi in passato e per portare avanti le cose belle, ma purtroppo non è così, tant'è che molti paesi sono ancora rappresentati da persone con mentalità simili a quelle dei capi di stato razzisti del passato. 
È ora che iniziamo a pensare al nostro futuro. Non possiamo più credere alle belle parole che dicono i vari candidati ogni volta che è tempo di elezioni; dobbiamo basarci sui fatti, ma soprattutto, prima di mettere la nostra vita nelle loro mani dobbiamo analizzarli nel miglior modo possibile, perché essi possono migliorare la nostra vita come distruggerla. Veniamo da un passato pieno di capi di stato razzisti, persone con cattive intenzioni ecc. Ma nonostante questo continuiamo a dare potere a persone con gli stessi ideali. 
A questo punto mi chiedo: perché Martin Luther King, Malcolm X, Nelson Mandela, Kwame Nkrumah e gli altri eroi che hanno combattuto per l'uguaglianza e per farci vivere in un mondo migliore, abbiano passato le loro vite a protestare contro queste ingiustizie? 
L'hanno fatto solo per vedere le persone del futuro continuare a dare potere a persone inadatte? Martin Luther King una volta disse: "Ho un sogno". E io oggi dico: “Ho un sogno". 
Il mio sogno è vivere in un mondo senza guerre, discriminazioni, corruzione, violenza; un mondo in cui tutti possano vivere la propria vita senza sentirsi a disagio, un mondo pacifico, un mondo pieno di amore.
Araba Badu, Calcinato

domenica 25 ottobre 2020

Formazione al Soccorso Pubblico

Il Centro Operativo di Soccorso Pubblico all’Oratorio di Calcinatello organizza mercoledì 28 ottobre alle ore 20.30 un incontro di presentazione del corso di formazione per chi vuole diventare volontario del sodalizio. 
Attivo da oltre 30 anni sul territorio, con i suoi oltre cento volontari il gruppo presieduto da Marcello Ferrari è una delle realtà del volontariato sociale più radicate in paese. Dalla propria sede in via Santa Maria 7, nei pressi del ponte sul fiume Chiese di Calcinatello, gli operatori del Soccorso Pubblico seguono quotidianamente le urgenze sanitarie, con decine di uscite d'emergenza verso il pronto soccorso e di trasporti programmati verso gli ospedali della zona per visite mediche e dimissioni dei pazienti. Informazioni ulteriori ed iscrizioni al corso al 338.2298140. 


giovedì 22 ottobre 2020

Sul ritorno della didattica a distanza per le scuole superiori della Lombardia

Da lunedì le scuole superiori della Lombardia torneranno alla modalità della didattica a distanza.
La colpa è di tutti quegli italiani che quest'estate, al posto di starsene nei loro paesi, hanno deciso di andare in vacanza, per sbocciare uno champagnino in allegra compagnia, infischiandosene di mascherine e rispetto delle distanze; la colpa è di chi ha permesso la ripresa delle competizioni degli sport di contatto, dando l'impressione che se si fa sport, allora il virus non si trasmette; la colpa è di chi non ha controllato che le regole venissero rispettate sui mezzi di trasporto pubblici, nei bar, nei ristoranti, negli esercizi pubblici; la colpa è di chi ha negato, minimizzato, irriso le misure di sicurezza e la pericolosità di questo virus; la colpa è dei ragazzi che fuori da scuola, non appena termina il controllo dell'istituzione scolastica, si sono levati le mascherine e non hanno rispettato le distanze, pensando, nella loro beata – anzi beota – ignoranza, che non ci sarebbero state conseguenze; la colpa è dei genitori che non hanno – metaforicamente, ma forse anche no – preso a calci nel culo i figli che se ne sbattevano delle regole; la colpa è di quelli che, per quieto vivere, quando vedevano in giro qualcuno che non rispettava le regole, pensavano dentro di sé “Quello è un cretino” ma non glielo dicevano; la colpa è dei politici, che non solo hanno mandato messaggi contrastanti – e ben si sa che “il popolo bue” fa già abbastanza fatica a comprendere messaggi semplici – ma sono riusciti a farsi cogliere impreparati da questa seconda ondata.
Continuiamo così, facciamoci del male.
Pagheremo caro, pagheremo tutto.
Matteo Morbio

mercoledì 21 ottobre 2020

Mascherina, per favore!

Anche a Calcinato sono ripresi a comparire i contagi da Covid-19, la pandemia che non accenna ad attenuarsi, dimostrando una persistenza che suscita apprensione e sgomento.
Nonostante ciò, vediamo ogni giorno circolare molte persone senza mascherina o che non la indossano correttamente.
Raccomandiamo a tutte e tutti di indossare costantemente e correttamente la mascherina - invitando con gentilezza anche parenti, amici e conoscenti a farlo - nel rigoroso rispetto del distanziamento sociale.
È una fondamentale, ancorché elementare, misura di protezione di sé e degli altri.

lunedì 19 ottobre 2020

Rifiuti: la bolletta aumenta

Il consiglio comunale nell'ultima seduta ha approvato il Piano economico-finanziario per la Tari, che comporta l'aumento della tariffa sui rifiuti: l'incremento sarà dell’8,63% per le utenze domestiche e del 6,88% per quelle non domestiche.  
L’assessore al bilancio Giacomo Savoldi ha cercato di giustificare il provvedimento, ricordando come “l'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) nell'ottobre 2019 abbia disposto nuovi criteri per i costi di esercizio e investimento, predeterminando immodificabili percentuali di crescita, legate a diversi fattori; per Calcinato solo all'aumento Istat”.
“Garda Uno, la società che gestisce i rifiuti sul nostro territorio, ha poi chiesto 40 mila euro di aumento delle risorse legate all'incremento dei costi di natura esogena” ha dichiarato, precisando che “tali incrementi, uniti alla impossibilità per legge di inserire nel Piano le entrate derivanti da attività di accertamento, han portato il piano finanziario da un totale di 1.450.000 a 1.531.000 euro, lasciando poco spazio di manovra all'amministrazione”.
“Sebbene le percentuali spaventino - ha poi detto - l'aumento sulle utenze domestiche si concretizza in circa 7 euro all'anno”.
Al di là delle cifre ipotizzate dal'assessore, registriamo l'ennesimo innalzamento della tariffa e ricordiamo sommessamente che nel 2013, quando fu introdotto il sistema di raccolta dei rifiuti "porta a porta", l'amministrazione comunale aveva sbandierato che ci sarebbero state nel medio periodo riduzioni nel costo dello smaltimento e quindi anche delle tariffe, considerando che sarebbe aumentata la quota della raccolta differenziata.
Da allora, è vero, la quantità di rifiuti raccolti separamente è sensibilmente salita. Ma con essa, purtroppo, anche la tariffa pagata dai cittadini.

domenica 18 ottobre 2020

Impianto forsu a Bedizzole: firma per fermarlo!

È all’esame della Provincia di Brescia, di ATS e ARPA la proposta di un megaimpianto che raccolga tutta la frazione umida dei rifiuti solidi urbani della provincia di BS (e non solo) e li trasformi in compost e biometano. 
La proposta dell’azienda che ha presentato il progetto è per il comune di Bedizzole, ma al diretto confine con Calcinato e Lonato. Il grosso impianto aggiungerebbe un carico di odore di spazzatura in un territorio già saturo di discariche, rifiuti, impianti di compostaggio, acciaierie, trattamento metalli. Aumenterebbero sia il traffico di mezzi pesanti carichi di rifiuti che il relativo rumore. 
La salute dei cittadini di Calcinato, Bedizzole, Lonato, insieme a quella degli abitanti di Montichiari, Mazzano, Castenedolo - già più compromessa rispetto ad altre aree nel bresciano - è a ulteriore rischio. Gli impatti cumulativi sul territorio infatti, parametro chiave per chi risiede nelle zone interessate, non vengono normalmente presi in considerazione nelle valutazioni relative agli impianti di smaltimento rifiuti (nel caso del megaimpianto proposto a Bedizzole si sarebbe dovuto tenere conto, per esempio, dell’ampliamento della discarica Gedit di recente autorizzazione regionale). La provincia di Brescia e la Lombardia riescono già a smaltire abbondantemente i propri rifiuti (e anche quelli degli altri) attraverso gli impianti già esistenti. 
Firmiamo tutti la petizione per impedire che questo impianto superfluo venga realizzato, preservando così una qualità della vita accettabile per noi e i nostri figli ed evitando l’inutile e irreversibile svalutazione delle nostre case. 
Firmiamo ora per far sapere a Provincia, Regione, Ministero dell’Ambiente che per noi tutti è no.
Le adesioni si raccolgono qui:
https://www.change.org/p/provincia-di-brescia-no-all-ennesimo-inutile-impianto-rifiuti-nel-bresciano-bedizzole-si-a-salute-no-a-puzze?recruiter=737488109&utm_source=share_petition&utm_medium=whatsapp&utm_campaign=petition_dashboard&recruited_by_id=a5f66d90-5720-11e7-9be6-0b6ac966833c

giovedì 15 ottobre 2020

Nota di Arpa sul progetto di impianto per il trattamento dei rifiuti umidi a Bedizzole

Importanti novità nell’iter autorizzativo della possibile localizzazione, in località Fusina a Bedizzole, di un impianto in cui A2A dovrebbe trattare tutta la frazione umida dei rifiuti domestici (la cosiddetta forsu) della nostra provincia, producendo biometano e compost.
Mentre si attende da tempo la convocazione di una nuova Conferenza di Servizi decisoria, in Provincia è giunto il parere di Arpa sul progetto dopo una serie di osservazioni prsentate dal Comitato Cittadini.
Il sodalizio ambientalista indicava la rosa dei venti elaborata a partire dai dati di una stazione meteorologica afferente alla rete del Centro Meteorologico Lombardo, ubicata a Bedizzole, che metteva in luce una direzione prevalente dei venti da nord-est: tale direzione risultava significativamente diversa da quella utilizzata dall’azienda nella modellizzazione delle ricadute di odori, sviluppata a partire dai dati della stazione di Padenghe e caratterizzata da una direzione di vento prevalente da sud-ovest.
Arpa sembrerebbe accogliere nella sostanza alcuni dei dubbi ventilati dagli ambientalisti, con il supporto del Centro Meteorologico Lombardo, sulla direzione dei venti e sul rischio odorigeno per il territorio, laddove scrive che “la diversa direzione prevalente del vento descritta dai nuovi dati potrebbe in effetti determinare un maggior interessamento, in termini di ricadute, dei ricettori isolati posti a sud-ovest, ma al contempo genererebbe minori ricadute ai ricettori posti nella direzione opposta e, visto il raggio delle massime ricadute, non dovrebbe comunque arrivare a interessare in misura significativa l’abitato di Ponte San Marco”.
Riprende poi “le valutazioni già espresse nei precedenti contributi tecnico-scientifici trasmessi a suo tempo alla Provincia, confermando come l’impatto odorigeno costituisca la principale criticità associata alla realizzazione del progetto in esame e richieda quindi la massima attenzione, con l’adozione di un approccio cautelativo e preventivo nella valutazione della sostenibilità dell’opera,considerando anche la sua localizzazione, in un contesto già caratterizzato dalla presenza di diverse attività impattanti per il medesimo aspetto”.

mercoledì 14 ottobre 2020

Dote Comune

Nell'ambito del progetto regionale Dote Comune, il Comune di Calcinato attiva un tirocinio di nove mesi a supporto dell'Ufficio Servizi Sociali. Gli interessati devono inoltrare la domanda di partecipazione entro giovedì 15 ottobre all'Ufficio Protocollo in Municipio, previo appuntamento da fissare al numero 030/9989201 oppure via mail all'indirizzo servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.


domenica 11 ottobre 2020

Parco di via Solferino: Angelo Tagliani richiama per la seconda volta il sindaco

A Calcinato si segnala un secondo, forte richiamo di Angelo Tagliani al rispetto delle regole, indirizzato al sindaco Nicoletta Maestri.

Molto noto in paese per la sua storica tipografia e per le diverse attività svolte in ambito calcistico, Tagliani è il primo firmatario di una “petizione popolare per la salvaguardia del parco di Via Solferino” che quest’estate raccolse l’adesione di 862 cittadini, “un fatto che – secondo Tagliani - non è azzardato definire storico per Calcinato”.   
Il parco nelle intenzioni del'amministrazione comunale dovrebbe essere parzialmente asfaltato per far posto a un nuovo parcheggio e ciò ha mobilitato le persone che chiedono di salvare quest’area collocata dietro l’ufficio postale.   
"A distanza di due mesi dal deposito presso l'Ufficio Segreteria Comunale della documentazione con le firme - scrive Tagliani al primo cittadino - non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni in ordine alle decisioni assunte in merito da Lei e dalla Sua Amministrazione”. 
E ricorda che “lo Statuto comunale ai commi 2 e 3 dell'art. 74 stabilisce che il Sindaco deve provvedere in merito o rappresentare tempestivamente quanto sopra al competente Organo del Comune ed avere cura di assicurare motivata risposta con l'indicazione delle decisioni assunte’ e che ‘le richieste devono avere risposta nei tempi strettamente necessari alla raccolta delle dovute informazioni”. 
“Sono azioni e comportamenti - osserva Tagliani - ai quali Lei a fronte della nostra petizione non ha ancora adempiuto, constatiamo con vivo stupore e rammarico”.    
Fra i pochi polmoni verdi rimasti in centro abitato, il parco è situato in una zona già pesantemente compromessa da interventi edilizi. La grande partecipazione di gente di ogni età, categoria e orientamento politico alla mobilitazione in sua difesa dimostra il forte interesse che i calcinatesi hanno per la tutela del proprio territorio e per la salvaguardia del verde pubblico. Al di là degli schieramenti, una così cospicua adesione evidenzia la loro volontà di partecipare al dibattito sul futuro di quell’area.

domenica 4 ottobre 2020

Terre e rocce dei cantieri Tav verranno smaltite in una cava in campagna di Calcinatello

Martedì scorso a Calcinato il consiglio comunale ha varato il “recupero morfologico e ripristino ambientale della ex cava in località Cascina Razio”, un sito nella campagna a ovest di Calcinatello dal quale un tempo si estraeva ghiaia ad uso edilizio.
“La proprietà della cava - ha dichiarato la consigliera delegata all’ambiente Mara Bicelli introducendo la discussione - aveva dapprima avanzato la proposta di coprire la cava mantenendosi però 5 metri sotto il piano-campagna, proposta valutata dalla Commissione Ambiente, che ha però suggerito di arrivare a quota, senza lasciare alcuna dislivello”.
“La proprietà - ha aggiunto - in seguito ha acconsentito e così serviranno 92 mila metri cubi di rocce e terre di scavo al posto dei 52 mila metri cubi inizialmente ipotizzati”.
Le terre e le rocce arriveranno dai cantieri per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, ma Bicelli precisa che “non si tratta di materiali estratti dalla talpa”, per i quali come ha rilevato nel corso del dibattito la consigliera di minoranza Laura Maffazioli “vengono utilizzati olii e sostanze chimiche”.
Saranno invece terre e rocce, “non rifiuti, né inerti, e già analizzati dagli organi competenti”. La convenzione avrà una durata triennale, che è l’arco di tempo massimo stimato per arrivare al suo completo riempimento. Tuttavia la consigliera delegata all’ambiente ritiene che “si possa ultimare ben prima. Nella peggiore delle ipotesi. è stato ipotizzato il passaggio al massimo di 25 camion al giorno. Si è poi pattuito che al Comune spetterà un euro per ogni metro cubo, somme da considerarsi come tributi compensativi, che saranno impiegati per la tutela ambientale del territorio”.
Sarà Arpa a vigilare sulla correttezza degli smaltimenti, naturalmente con la possibilità per l’amministrazione comunale di verificare direttamente le attività due volte all’anno.
“Con quest’operazione - secondo Bicelli - non solo il terreno potrà tornare a essere impiegato in agricoltura, se la proprietà deciderà in tal senso, ma escludiamo per sempre che un domani possa essere trasformato in una discarica”.

giovedì 1 ottobre 2020

ANPI: domani assemblea straordinaria a Lonato

Un'assemblea straordinaria va motivata, quasi giustificata. A Lonato siamo in presenza di risultati elettorali che, in continuità con la situazione nazionale, delineano un futuro preoccupante: un terzo dei residenti ha votato per forze che non solo non condannano apertamente il fascismo, ma spesso vanno a braccetto con formazioni antidemocratiche delle quali l'ANPI ha chiesto lo scioglimento.
La bocciatura (anche se controversa) della mozione da noi presentata, che avrebbe impedito a tali formazioni antidemocratiche di ritrovarsi nel territorio del nostro Comune, potrebbe aprire a scenari allarmanti che ci vedrebbero impegnati in prima linea. Non è sicuramente sufficiente da questo punto di vista la cittadinanza onoraria concessa alla Senatrice Liliana Segre (su nostra proposta), saremo chiamati in futuro a vigilare perché questo atto non venga contraddetto da altri di segno opposto.
Contemporaneamente dovremo mettere in campo iniziative che ci permettano una presenza continuativa sul territorio, presenza come sempre tesa fra le nostre radici ben salde nella Resistenza antifascista, ma anche proiettate verso il futuro con nuove sfide che ci chiamano quotidianamente ad un impegno antirazzista e solidale; il tutto in un periodo incerto come non mai, nel quale saranno difficili (anche se al momento non impossibili) incontri di persona.
Per preparare quindi a modo le iniziative da sviluppare nei prossimi mesi, iniziative per le quali ogni persona iscritta è chiamata a mobilitarsi secondo le proprie disponibilità, chiediamo a tutte le persone iscritte e\o simpatizzanti ANPI di intervenire all'assemblea straordinaria di questo venerdì 2 ottobre alle ore 20.45, presso il Centro Sociale Aurora, in Via Girelli 8.