Che prima o poi sarebbe successo tutto il mondo lo sapeva
ma così presto e così bene nessuno se lo aspettava
la mattina del 30 aprile quando i carri dei vietcong
dopo trent'anni di guerra entrarono a Saigon
Di quel nemico così potente da far scappare gli Americani
che li avevano descritti come mostri disumani
eran ragazzi di sedici anni con le suole di copertone
ragazzi di campagna che parlavano di liberazione
Gente stupita riconobbe tra i bo doi
un cugino, un amico, uno come noi
si rese conto che la guerra che li aveva tenuti lontani
era di un solo Vietnam contro gli Americani
Ed il mondo aspettava e il mondo non capiva
ma il bagno di sangue non veniva
perché lo scopo era raggiunto di fare la rivoluzione
per chi si ostinava bastava la rieducazione
Tra la gente si discuteva e anche se non sembrava
si organizzava e la vita cambiava
A Saigon intanto tutto andava diversamente
senza violenza ma ostinatamente
crollavano i valori e l'economia borghese
c'eran pochi soldi ma a nessuno mancava niente
E quando si chiedeva chi son gli eroi di questa guerra
di chi è il merito, chi è stato il migliore
la risposta era: ha vinto la nostra terra
non servono gli eroi a guidare una vittoria popolare
E se si fa il confronto tra una storia come questa
e una qualsiasi delle vittorie della destra
come Tal El Zaatar con la croce sul fucile
l'università in Thailandia o lo stadio di Santiago del Cile...
(Eugenio Finardi)
giovedì 30 aprile 2015
mercoledì 29 aprile 2015
Il 5 per mille al Movimento Nonviolento
Lanciamo un appello ai contribuenti perché, in occasione dell’annuale
compilazione denuncia dei redditi, versino il 5 per mille al Movimento
Nonviolento per finanziarne le attività e iniziative contro le guerre
che insanguinano il pianeta.
Da 50 anni il Movimento Nonviolento utilizza i fondi ricevuti per organizzare quotidianamente attività e iniziative per la pace, il disarmo, le obiezioni di coscienza, la opposizione contro il razzismo, gli insediamenti militari e le industrie belliche, l’educazione alla mondialità, la difesa della salute dell’ambiente e dei cittadini.
Gli interessati possono trascrivere il codice fiscale del Movimento Nonviolento, 93100500235, nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi. Per informazioni si può scrivere alla sede bresciana in via Milano 65 oppure una mail all'indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it o telefonare al n. 328.9683409.
Da 50 anni il Movimento Nonviolento utilizza i fondi ricevuti per organizzare quotidianamente attività e iniziative per la pace, il disarmo, le obiezioni di coscienza, la opposizione contro il razzismo, gli insediamenti militari e le industrie belliche, l’educazione alla mondialità, la difesa della salute dell’ambiente e dei cittadini.
Gli interessati possono trascrivere il codice fiscale del Movimento Nonviolento, 93100500235, nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi. Per informazioni si può scrivere alla sede bresciana in via Milano 65 oppure una mail all'indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it o telefonare al n. 328.9683409.
martedì 28 aprile 2015
No Tav: domani incontro sugli espropri
Mercoledì 29 aprile alla sala civica
di piazza della Preistoria di Ponte San Marco il Comitato No Tav organizza un
incontro con l'agronomo Giangiacomo Sarzi Braga sul tema degli espropri legati
alla realizzazione della nuova linea ferroviaria da alta velocità.
Nel corso della serata si parlerà anche dell’elettrodotto che verrà realizzato sul territorio
comunale di Lonato del Garda nell’ambito della costruzione di questa nuova
grande opera pubblica.
L’elettrodotto partirà dall’inizio della
galleria, in località Campagna fra Calcinato e Lonato, e attraverserà le
campagne lonatesi per giungere in località Fornaci Romane. Nel corso dell’
incontro pubblico verranno offerti gli ultimi aggiornamenti sul progetto, utili
in particolare per gli agricoltori proprietari di fondi interessati dalle
servitù da elettrodotto per la presenza dei plinti sul tracciato. L’opera
connessa all’infrastruttura è al centro di vivaci polemiche poiché da tempo i
No Tav ricordano che la direttiva comunitaria (già recepita in Trentino)
prevede che le linee non debbano più essere aeree ma solo interrate.
L’appuntamento è alle ore 20.30.
lunedì 27 aprile 2015
Domani assemblea a Calcinatello, mercoledì consiglio comunale
Martedì 28 aprile alle ore 20.30 la lista per il Bene Comune organizza un assemblea al centro civico di Calcinatello, ora ospitato alle scuole elementari di via Santa Maria 28, in vista del consiglio comunale convocato per il giorno seguente alle ore 20.45 in municipio.
Fra i numerosi argomenti posti all’ordine del giorno segnaliamo la surroga del consigliere dimissionario Fiorella Sangiorgi, capogruppo dell’omonima lista. A prendere il suo posto sui banchi dell’opposizione dovrebbe essere Vania Gobbetto, attuale segretaria del circolo locale del Nuovo centrodestra.
Verranno poi discusse tre mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle; una “per il sostegno e la sottoscrizione della lettera del Comune di Peschiera del Garda contro la realizzazione del progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità", una che chiede “la revoca o l’annullamento nella bolletta dell’acqua del deposito cauzionale” (provvedimento da mesi al centro di vivaci polemiche in paese) e una avverso “la dote scuola della Regione Lombardia”.
Sarà poi nominato il revisore dei conti per il triennio 2015-2017 e infine sono previsti modifiche al regolamento sull’Imposta unica comunale (Iuc) per la sezione Tari (ovvero la tassa sui rifiuti), l’approvazione del piano finanziario e delle tariffe della tari per l’anno in corso, il recepimento delle “linee guida d’ambito per la regolamentazione dell’accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie agevolate” e del Piano sociale di zona 2015-2017 dell'ambito distrettuale della Bassa bresciana orientale con l’approvazione del relativo accordo di programma.
Martedì parleremo anche del bilancio
comunale 2015 (con i nuovi aumenti della tassa sui rifiuti in arrivo), della
campagna No Tav, delle iniziative per la ripubblicizzazione dell'acqua potabile
e della petizione per la difesa civile.
domenica 26 aprile 2015
Tav: falcidiate dal Ministero dell'ambiente le osservazioni del Comune di Calcinato
Calcinato si
conferma come il Comune che verrebbe più martoriato dal passaggio della nuova
linea ferroviaria ad alta velocità, almeno stando alle controdeduzioni del
Ministero dell’ambiente alle osservazioni al progetto definitivo di questa
grande opera pubblica presentate a novembre dall’amministrazione comunale.
E’ quanto emerge da un volantino diffuso in paese dal Comitato Cittadini e dal Comitato No Tav, che quantificano in “11 milioni e 125 mila euro il regalo concesso dall'amministrazione comunale a Cepav e Rfi, ovvero il saldo tra le opere previste dal progetto definitivo, di cui l'amministrazione ha chiesto lo stralcio, e le opere compensative richieste”.
“Nel dettaglio – spiegano i No Tav - le opere eliminate sono: lo spostamento del sottopasso nella campagna di Calcinatello (- 130.000 euro), l’attraversamento in rilievo su galleria artificiale nei pressi di Cascina Rossa (- 4.300.000 euro), i cavalcavia delle vie Cavour (- 6.700.000 euro) e Sant’Anna (- 6.550.000 euro), il cavalcavia al posto del sottopasso all’interconnessione con la linea storica (- 3.065.000 euro), la modifica alla viabilità di via Rovadino (- 230.000 euro)”.
“Tutto ciò – osservano - creerà gravi problemi di viabilità, eliminando le interconnessioni est-ovest nella campagna di Calcinatello e il collegamento tra i centri abitati di Calcinatello e Ponte San Marco”.
Le opere concesse sono invece “la pista ciclabile di 200 metri su via Cavour (120.000 euro), la rotonda tra le vie Cavour e Statale (270.000 euro), il nuovo collegamento fra le vie Cavour e Brescia (230.000 euro), lo spostamento di monumento e santella in via Stazione (170.000 euro, cifra emblematica di quanto siano paradossali i costi per quest’opera), la viabilità in via Berlinguer (20.000 euro), le rotatorie nelle vie Berlinguer (200.000 euro) e Statale (450.000 euro), la pista ciclabile in via Rovadino (660.000 euro), lo spostamento del canile San Rocco (1.100.000 euro) e il nuovo ponte sul Chiese tra la vie Cavour e Zemogna (6.630.000 euro)”.
“Nel caso del ponte sul fiume – sottolineano - è però lo stesso general contractor a mettere in guardia dall'impatto ambientale di tale opera: si tratterà infatti di un ponte di 80 mt a 2 campate. La rotatoria per l'immissione tra la via Cavour e il ponte sarà rialzata di 3,5 mt con notevole occupazione di suolo e conseguenti espropri per la realizzazione delle opere di sostegno”.
“Tutte respinte – informano i No Tav - le richieste di maggiori mitigazioni ambientali, quali l'aumento delle barriere antirumore, l'ampliamento delle aree di mitigazione ambientale, la creazione di filari e zone boschive. Respinti anche lo spostamento delle aree di cantiere e dell'elettrodotto, l'allargamento del sottopasso di via Cavour e la realizzazione della vasca di laminazione in via Rovadino”.
“Non ci saranno quindi – concludono sconsolati - i tanto sbandierati interventi di mitigazione e tutela nelle zone che subiranno i danni del passaggio del Tav, ma solo marginali opere compensative lontane dal tracciato”.
E’ quanto emerge da un volantino diffuso in paese dal Comitato Cittadini e dal Comitato No Tav, che quantificano in “11 milioni e 125 mila euro il regalo concesso dall'amministrazione comunale a Cepav e Rfi, ovvero il saldo tra le opere previste dal progetto definitivo, di cui l'amministrazione ha chiesto lo stralcio, e le opere compensative richieste”.
“Nel dettaglio – spiegano i No Tav - le opere eliminate sono: lo spostamento del sottopasso nella campagna di Calcinatello (- 130.000 euro), l’attraversamento in rilievo su galleria artificiale nei pressi di Cascina Rossa (- 4.300.000 euro), i cavalcavia delle vie Cavour (- 6.700.000 euro) e Sant’Anna (- 6.550.000 euro), il cavalcavia al posto del sottopasso all’interconnessione con la linea storica (- 3.065.000 euro), la modifica alla viabilità di via Rovadino (- 230.000 euro)”.
“Tutto ciò – osservano - creerà gravi problemi di viabilità, eliminando le interconnessioni est-ovest nella campagna di Calcinatello e il collegamento tra i centri abitati di Calcinatello e Ponte San Marco”.
Le opere concesse sono invece “la pista ciclabile di 200 metri su via Cavour (120.000 euro), la rotonda tra le vie Cavour e Statale (270.000 euro), il nuovo collegamento fra le vie Cavour e Brescia (230.000 euro), lo spostamento di monumento e santella in via Stazione (170.000 euro, cifra emblematica di quanto siano paradossali i costi per quest’opera), la viabilità in via Berlinguer (20.000 euro), le rotatorie nelle vie Berlinguer (200.000 euro) e Statale (450.000 euro), la pista ciclabile in via Rovadino (660.000 euro), lo spostamento del canile San Rocco (1.100.000 euro) e il nuovo ponte sul Chiese tra la vie Cavour e Zemogna (6.630.000 euro)”.
“Nel caso del ponte sul fiume – sottolineano - è però lo stesso general contractor a mettere in guardia dall'impatto ambientale di tale opera: si tratterà infatti di un ponte di 80 mt a 2 campate. La rotatoria per l'immissione tra la via Cavour e il ponte sarà rialzata di 3,5 mt con notevole occupazione di suolo e conseguenti espropri per la realizzazione delle opere di sostegno”.
“Tutte respinte – informano i No Tav - le richieste di maggiori mitigazioni ambientali, quali l'aumento delle barriere antirumore, l'ampliamento delle aree di mitigazione ambientale, la creazione di filari e zone boschive. Respinti anche lo spostamento delle aree di cantiere e dell'elettrodotto, l'allargamento del sottopasso di via Cavour e la realizzazione della vasca di laminazione in via Rovadino”.
“Non ci saranno quindi – concludono sconsolati - i tanto sbandierati interventi di mitigazione e tutela nelle zone che subiranno i danni del passaggio del Tav, ma solo marginali opere compensative lontane dal tracciato”.
venerdì 24 aprile 2015
Domani... la Liberazione
Domani è il settantesimo anniversario della Liberazione dell'Italia dalla
dittatura nazifascista: partecipiamo alle celebrazioni organizzate dal nostro Comune.
A
Calcinatello l’appuntamento è alle ore 9.15 al Bar Anziani, da dove muoverà il
corteo verso il monumento ai caduti per la
deposizione della corona e la lettura della “preghiera ai caduti”. Alle 10.10
ci si sposta nel capoluogo per il raduno in Piazza Aldo Moro e la deposizione
della corona al monumento alla Resistenza. Un quarto d’ora dopo tappa al
monumento ai caduti in Piazza Repubblica per l’alzabandiera, la deposizione
della corona e la commemorazione ufficiale.
Nel pomeriggio poi, "se voi volete andare
in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle
montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei
campi dove furono impiccati”, come disse Piero Calamandrei in un discorso ai
giovani a Milano il 26 gennaio 1955.
giovedì 23 aprile 2015
Bollette dell'acqua: rincari, proteste e repliche
A
Calcinato il vertiginoso incremento delle bollette dell’acqua registrato nei
giorni scorsi in seguito al passaggio della gestione del servizio idrico
integrato al Consorzio Garda Uno ha suscitato, fra le diverse polemiche, anche
una iniziativa pubblica da parte di 167 cittadini che hanno inviato al sindaco
Marika Legati una lettera nella quale “fanno presente che la gestione idrica
del Comune non va bene”.
Uno dall’inserire in bolletta, come invece poi il consorzio ha fatto, un addebito ulteriore sotto la voce “Deposito Cauzionale”, ideato per contrastare perdite finanziarie dovute al fenomeno della morosità.
“Gli aumenti delle tariffe applicate da Garda
Uno - protestano – sono altissimi (150%). Le persone interpellate non sono
disponibili a subire questi aumenti senza cercare alternative, come hanno fatto
i 28 comuni virtuosi della Sardegna e i 7 comuni dell’alta Valle camonica, i
quali non hanno aderito ai rispettivi Ato”.
Per i calcinatesi firmatari “i comuni virtuosi
come il nostro, che negli ultimi 30 anni ha fatto investimenti in depuratori e
opere idriche varie, si vedono caricare di tariffe gonfiate da un gestore
esterno, pur sapendo che l’ultima gestione dell’acquedotto fatta dal comune era
risultata attiva di 250.000 mila euro”.
Secondo il primo cittadino, che ha risposto
alla missiva con un documento circostanziato, le considerazioni di questi
cittadini sono “frutto di errate valutazioni e scarse conoscenze tecniche sul
punto”.
Richiamata la normativa vigente in materia,
Legati ricorda che “le tariffe sono determinate non dal gestore ma dalla
Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico”.
“La quasi totalità dei Comuni italiani -
osserva poi il sindaco – nel rispetto della legge aderiscono (sic! – ndr) agli
ambiti ottimali e non si ritiene di poter prendere come esempio i pochissimi
enti che non rispettano, per motivazioni che comunque non conosco, quanto
prescritto dalla legge”.
Legge che – sempre secondo il sindaco – “è
stata posta pensando all’acqua quale bene comune primario ed universale”.
Ma proprio Bene Comune, il movimento nato in
paese anche dalla campagna per la ripubblicizzazione dell’acqua potabile, stigmatizza
queste posizioni: il portavoce Gianni Alessi spiega che “la sciagurata
decisione assunta il 27 dicembre 2011 dal consiglio comunale (senza obblighi né
di tempi né di modalità) per affidare il servizio a un gestore esterno ha
vanificato il risultato del referendum sull’acqua di sei mesi prima”.
“Visto il salasso per le tasche degli utenti –
considera - urge ora lanciare
una campagna di obbedienza al referendum, per trasformare le società per azioni
come Garda Uno (che
hanno come scopo statutario il profitto, non a caso c’è in bolletta un 7% di
remunerazione garantita del capitale, cioè di guadagno) in enti di diritto
pubblico”.
Fra l’altro il gruppo consiliare di Bene
Comune (insieme a quelli di “Con Te per Calcinato” e “Sangiorgi Sindaco”) a
febbraio aveva diffidato Garda Uno dall’inserire in bolletta, come invece poi il consorzio ha fatto, un addebito ulteriore sotto la voce “Deposito Cauzionale”, ideato per contrastare perdite finanziarie dovute al fenomeno della morosità.
mercoledì 22 aprile 2015
Domani assemblea No Tav a San Martino
Ora che sono arrivate alle amministrazioni comunali fra
Brescia e il Garda le controdeduzioni alle osservazioni al progetto definitivo
della nuova linea ferroviaria ad alta velocità per la tratta Brescia-Verona, il
movimento No Tav organizza giovedì 23 aprile alle ore 21 al Centro sociale di
via Unità d'Italia 95/b a San Martino della Battaglia una pubblica assemblea
per studiare il contenuto di tale documentazione e programmare le prossime
iniziative di opposizione alla realizzazione di questa nuova grande opera
pubblica, fra le quali spicca la quarta edizione della passeggiata popolare No
Tav in programma sabato 9 maggio a Castelnuovo del Garda.
martedì 21 aprile 2015
Per il mare di morti nel Mediterraneo
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
e sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva di vendemmia,
Che abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le riabbassi a tappeto
custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e di madre prima di partire.
Erri De Luca
e abbracci i confini dell'isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
e sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva di vendemmia,
Che abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le riabbassi a tappeto
custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e di madre prima di partire.
Erri De Luca
lunedì 20 aprile 2015
Una storia di ordinaria sciatteria in Loggia: salta l'incontro con Aldo Busi al Ridotto del Grande
Poteva
essere l’evento letterario dell’anno per Brescia mercoledì 22 aprile l’incontro organizzato dal Comune con lo scrittore Aldo
Busi per la presentazione del suo ultimo libro, “Vacche amiche. Un'autobiografia
non autorizzata”, che Marsilio ha mandato in libreria oltre un mese fa.
Prestigiosa la sede, il Ridotto del Teatro
Grande, per la sua prima apparizione pubblica in città dal 1990,
quando al Quadriportico presentò con l’editore Leonardo Mondadori l’ormai
leggendario “Altri abusi”, pietra miliare della letteratura di viaggio europea.
Il tam tam da tempo si era diffuso fra i lettori
ben informati che erano andati a scovare data e luogo in una riga nel sito web
di Marsilio, mentre da Palazzo Loggia non filtrava alcuna informazione fino a
sabato, quando a metà mattina veniva diramato uno scarno comunicato per un
appuntamento di indubbio rilievo che avrebbe meritato ben altro battage.
Ma Busi aveva già disdetto il tutto,
preavvertendone peraltro con puntualità l’organizzazione.“In queste settimane
sono oberato da inviti che giungono un po’ da tutta Italia e cerco di onorare
puntualmente” informa. “Avevo fatto i salti mortali per inserire nel calendario
anche Brescia e c’ero riuscito. Trattarmi così però è stato di una sciatteria
inqualificabile da parte loro: non sono riusciti a emettere nemmeno un
comunicato-stampa in tempo e modo dignitosi, dopo che per giorni avevo fatto ripetuti
tentativi di avere informazioni, indicazioni, certezze, per confermare che
l’evento si sarebbe tenuto alle numerose persone che nel frattempo mi e si
chiedevano perché nessuno ne desse comunicazione”.
“Ero arrivato a pensare
che proprio non mi volessero - aggiunge - ma alla fine mi sono convinto che si
tratta di un caso di incapacità, gestito da persone non abituate a lavorare
seriamente e che quindi non si rendono conto di quanto non hanno saputo fare e
nemmeno del significato lesivo e offensivo che può assumere il verbo ‘ospitare’ se usato in modo improprio,
come fanno nel loro tardivo e stitico comunicato-stampa”.
Dal canto suo l’assessore
alla cultura Laura Castelletti dichiara costernata di non essere stata “a
conoscenza di come si sono svolte le cose, considerato che l’iniziativa non era
stata organizzata dal mio assessorato”.
“Ho appena telefonato
allo scrittore – spiega – che ho trovato molto amareggiato e fermo sulla sua
posizione. Trattandosi di una figura di straordinaria rilevanza, speravo di
poterne recuperare la presenza in città in un’altra data, ma purtroppo ho
capito che è un’occasione definitivamente persa”.
Ed esprime tutto il suo rammarico
perché “in questa specifica occasione la Loggia non ha saputo essere
all’altezza del compito assegnatole”.
Disdetto un incontro mai
seriamente organizzato dai promotori, a Busi (di ritorno da una trionfale
presentazione a Bassano del Grappa) è toccato persino scusarsi con il libraio
contattato dall’editore per l’occasione. E intanto “Vacche amiche” sta riscuotendo unanimi
consensi di critica e di pubblico. Con il suo brioso titanismo linguistico,
espresso in uno stile affabulatorio, epigrammatico, di un'eleganza senza pari, in
queste pagine Busi guida il lettore in una brutale e toccante discesa agli
inferi dell'identità amorosa, sessuale e civile, in un percorso circolare nel
quale nulla accade perché tutto è già accaduto e non resta che prendere atto
della verità così come la scrittura la riconosce e la indaga, la tenta, invano,
a uscire allo scoperto attraverso lo smascheramento spietato dell’imperfetta
menzogna coltivata per tutta una vita da personaggi della piccola, media e
grande borghesia, ordinari incantatori che vorrebbero sottrarsi e restare
misteriosi ma finiscono per venire centrifugati in questo potente caleidoscopio
delle umane vanità, cui non sfugge nemmeno chi ne scrive per chiamarsene fuori.
Ai molti bresciani che avrebbero voluto
incontrarlo mercoledì toccherà aspettare il 18 maggio quando per andare a
sentirlo dovranno però scendere fino a Crema, dove parlerà alle ore 20.45 al
Teatro San Domenico.
domenica 19 aprile 2015
In Maddalena con il partigiano Aldo Giacomini
Per la
“Giornata sui sentieri della Resistenza bresciana” sabato 25 aprile l’Associazione
Genitori di Calcinato, con il patrocinio del Comune, propone alle famiglie una
gita sul monte Maddalena, concepita come occasione di incontro e di festa in
compagnia.
La partenza
con mezzi propri è fissata alle ore 14 dalla Piazza del Municipio di Calcinato.
Alle ore 15 si arriverà al Ristorante Grillo in vetta alla
Maddalena, da dove inizierà la passeggiata che si sviluppa sul sentiero “Brigata
Fiamme Verdi - Dieci Giornate“. Lo svolgimento del percorso ad anello seguirà
un andamento quasi pianeggiante che si snoda per circa 9 km sul versante
boscoso del monte Maddalena rivolto verso Nave, con brevi soste e una merenda
alla cascina Fratta-Nicolini. Alle 18 la comitiva farà ritorno alla zona del parcheggio delle
autovetture per il rientro a Calcinato, dove sarà possibile concludere la
giornata con una cena insieme alla Festa delle Alberelle in località Prati.
L’escursione
vedrà l’intervento del
partigiano Aldo Giacomini, instancabile promotore di quello straordinario patrimonio
costituito dai Sentieri della Resistenza Bresciana, riconosciuto ufficialmente
come "Museo naturale storico all'aperto". Nonostante l'età e gli
acciacchi, Giacomini si farà trovare alla cascina Fratta-Nicolini, a metà del
percorso, per festeggiare insieme ai cittadini calcinatesi là convenuti i 70
anni della Liberazione dal nazifascismo.
La
partecipazione all’iniziativa è gratuita. Per informazioni e prenotazioni si
può telefonare ai signori Giuliano
Treccani (339/2795138) o Ivo Dei Tos (347/4300825). In caso di maltempo la
passeggiata verrà rinviata a
domenica 26 aprile.
venerdì 17 aprile 2015
Contro l'inciviltà di chi non differenzia i rifiuti servono davvero le lettere inviate dal Comune ai cittadini delle zone interessate?
In questi giorni stanno giungendo nelle abitazioni di molti
calcinatesi lettere affrancate con il denaro pubblico nelle quali l'amministrazione
comunale, informando i destinatari di errati conferimenti di rifiuti nei
diversi sacchi della raccolta porta a porta (senza peraltro datarne il
rinvenimento), ricorda le sanzione previste in merito dal Regolamento di igiene
urbana, con la possibilità di elevare multe dai 25 ai 250 euro.
Giova osservare che, se da
un lato è positivo monitorare eventuali difformità nella suddivisione,
dall’altro è necessario cogliere i responsabili in flagranza di reato per
potere poi preannunciar loro l’irrogazione di una sanzione pecuniaria.
Creando apprensione nei
cittadini che abitano nei pressi dei numerosi luoghi in cui vengono riscontrate
tali irregolarità (molti dei quali compiono scrupolosamente il proprio dovere
civico, come in diversi casi segnalatici dai lettori) non crediamo che si
contribuisca né a educare le persone riottose a osservare correttamente le prescrizioni
su questo nuovo tipo di raccolta né tanto meno a colpire, come invece meriterebbe,
chi si rende responsabile dell'abbandono indiscriminato di quantitativi più o meno ingenti di rifiuti in diverse zone del territorio comunale.
giovedì 16 aprile 2015
Domenica porte aperte all'asilo nido
Domenica 19 aprile l'asilo nido comunale Magica Bula di via Stazione a Ponte San Marco sarà aperto alla cittadinanza dalle ore 10 alle 12.
Gli interessati potranno visitare la struttura, giocare con i bimbi
nel laboratorio delle granaglie e nel laboratorio del colore, sperimentare le
attività manipolative e conoscere il piano dell’offerta formativa per il
prossimo anno scolastico.
Rivolto principalmente ai bambini
residenti sul territorio di Calcinato di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni,
il servizio ospita attualmente 44 bambini e si svolge dal lunedì al venerdì
dalle ore 7.30 alle ore 16.30 e fino alle 17.45 solo per i bimbi con
certificate esigenze lavorative da parte dei genitori. E' possibile sia la
richiesta di frequenza a tempo pieno sia la frequenza part-time.
Per maggiori
informazioni si può telefonare al nido allo 030/9636195.
mercoledì 15 aprile 2015
Dalla Scuola di Barbiana all'economia solidale: doppio appuntamento con Franco Gesualdi
Venerdì 17 aprile alle ore 21 a
Palazzo Laffranchi in Piazza Martiri della Libertà a Carpenedolo (e poi sabato
18 alle 8.30 alla palestra dell’Istituto Don Milani di via Marconi 41a
Montichiari) l'economista Franco Gesualdi terrà una conferenza dal titolo ”Uscire dalla crisi
oltre il mito della crescita”.
Noto per le sue iniziative di cooperazione
con i paesi in via di sviluppo, Gesualdi ha attraversato da protagonista gli
ultimi decenni della vita sociale italiana. Nato nel 1949 nei pressi di Foggia,
ha frequentato la scuola popolare di Barbiana, condotta da don Lorenzo Milani
(è lui il Francuccio al quale sono indirizzate numerose lettere nonché il
testamento spirituale del priore). Attivo nel movimento del ‘68 come
sindacalista, nel ’70 entra in fabbrica come operaio. Dopo un paio d’anni è
insegnante a tempo pieno alla “scuola di servizio sociale” di Calenzano. In
seguito compie missioni sociosanitarie e agroalimentari nel Terzo mondo,
operando con la moglie nel Bangladesh. Tra i suoi volumi più noti, oltre ai
contributi nella stesura della celebre “Lettera a una professoressa”, si
ricordano “Signornò” (una storia di naia pubblicata nel ’73 da Guaraldi che
vendette 25 mila copie in pochi mesi) e il manuale alternativo “Economia:
conoscere per scegliere”.
A Vecchiano, in provincia di Pisa, dirige il
Centro nuovo modello di sviluppo,
coordinamento nazionale del movimento dei “consumatori critici” nei
confronti degli iniqui meccanismi che regolano i rapporti fra i produttori del
Sud del pianeta e i distributori delle merci.
Di
fronte ai diktat della finanza internazionale, Gesualdi non crede che l'unica
cosa che si possa fare sia stringere la cinghia e pagare. In pagine di
avvincente lettura ricostruisce la storia del fenomeno, mostrando come il
debito non nasca da una serie di sfortunate circostanze e di errori di
pianificazione, ma da una precisa e condivisa strategia, orientata a contenere
il conflitto sociale e a rafforzare la posizione di rendita di un apparato
bancario e finanziario dall'appetito insaziabile.
Alla lunga quella strategia ha mostrato la corda, com'era prevedibile, e
a quel punto le forze della finanza globale l'hanno denunciata come la
disinvolta iniziativa di governi inclini allo sperpero. E soprattutto l'hanno
duramente sanzionata, imponendo il ricorso a misure di austerity destinate a
impoverire ulteriormente larghi strati della popolazione.
Sfuggire al
ricatto della finanza internazionale, per l'economista toscano, è possibile
solo ristrutturando, anziché onorare ciecamente, il debito degli stati sovrani,
prestando maggior attenzione alle esigenze dell’ambiente e ai reali bisogni
delle persone.
martedì 14 aprile 2015
No Tav, il diritto di resistenza agli espropri
Mercoledì 15 aprile alla sala civica
di piazza della Repubblica a Calcinato il Comitato No Tav organizza un incontro
con l'agronomo Giangiacomo Sarzi Braga sul tema degli espropri legati alla
realizzazione della nuova linea ferroviaria da alta velocità.
Nel corso della serata si parlerà anche dell’elettrodotto che verrà realizzato sul territorio
comunale di Lonato del Garda nell’ambito della costruzione di questa nuova
grande opera pubblica.
L’elettrodotto partirà dall’inizio della
galleria, in località Campagna fra Calcinato e Lonato, e attraverserà le
campagne lonatesi per giungere in località Fornaci Romane. Nel corso dell’
incontro pubblico verranno offerti gli ultimi aggiornamenti sul progetto, utili
in particolare per gli agricoltori proprietari di fondi interessati dalle
servitù da elettrodotto per la presenza dei plinti sul tracciato. L’opera
connessa all’infrastruttura è al centro di vivaci polemiche poiché da tempo i
No Tav ricordano che la direttiva comunitaria (già recepita in Trentino)
prevede che le linee non debbano più essere aeree ma solo interrate.
L’appuntamento è alle ore 21.
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