Mi sembra di aver sentito sia Bersani che Berlusconi che Monti che hanno detto che loro capiscono quelli che votano Grillo, mi sono un po’ meravigliato perché io, quelli che votano Grillo, non li capisco.
Paolo Nori
mercoledì 27 febbraio 2013
domenica 24 febbraio 2013
venerdì 22 febbraio 2013
"Ogni popolo merita il regime che sopporta"
70 anni fa a Monaco di Baviera venivano ghigliottinati dai nazisti tre ragazzi sui vent'anni. Rendiamo omaggio a Christoph Probst, Hans Scholl e Sophie Scholl pubblicando il primo volantino del loro gruppo di azione nonviolenta, La Rosa Bianca.
"Non c'è
nulla di più indegno per un popolo civile che lasciarsi 'governare',
senza alcuna opposizione, da una cricca di irresponsabili dominati dai
propri istinti. Non è forse vero che ogni onesto tedesco oggi si
vergogna del suo governo? E chi di noi ha idea delle dimensioni
dell'infamia che un giorno cadrà su di noi e sui nostri figli, quando
sarà caduto il velo dai nostri occhi e saranno venuti alla luce i
crimini più orribili, infinitamente superiori ad ogni misura? Se il
popolo tedesco è già così corrotto e deteriorato nella sua più intima
essenza, da rinunciare, senza alzare neppure una mano e in una
sconsiderata fiducia nella discutibile legittimità della storia, al bene
supremo che un uomo possiede e che lo
eleva al di sopra di ogni creatura, ovvero alla libera volontà; se
rinuncia alla libertà dell'uomo di intervenire sul corso della storia e
sottoporlo alle proprie decisioni razionali; se i tedeschi, così privi
di ogni individualità, sono ormai diventati una massa tanto insulsa e
vile, allora davvero meritano la rovina.
Goethe parla dei
tedeschi come di un popolo tragico, simile agli ebrei ed ai greci, ma
oggi esso sembra piuttosto una mandria, insignificante e priva di
volontà, di adepti, privati, negli strati più profondi, del proprio
midollo e rapinati della propria essenza, pronti a lasciarsi condurre
alla rovina. Sembra così, ma non è così; piuttosto, con una violenza
lenta, ingannevole e sistematica, ogni singolo è stato indotto in una
prigione spirituale e solo quando ci si è trovato incatenato, è divenuto
consapevole della sventura. Solo pochi hanno riconosciuto la rovina
imminente, ed il premio per i loro eroici avvertimenti è stata la morte.
Occorrerà parlare ancora del destino di questi uomini.
Se
ognuno aspetta che sia l'altro ad iniziare, i messaggeri della Nemesi
vendicatrice si avvicineranno sempre di più, senza limiti, e allora
anche l'ultima vittima sarà stata gettata senza senso nelle fauci del
demone insaziabile. Per questo, in quest'ultima ora, ogni singolo,
consapevole della propria responsabilità come consociato della civiltà
cristiana e occidentale, deve opporsi finché può, lavorare contro il
flagello dell'umanità, contro il fascismo e contro ogni sistema di Stato
assoluto simile ad esso. Fate resistenza passiva - resistenza -,
ovunque vi troviate, impedite che questa ateistica macchina da guerra
continui a funzionare, prima che sia troppo tardi, prima che le ultime
città diventino, come Köln, un cumulo di macerie e prima che l'ultima
gioventù del popolo sparga il suo sangue per l'arroganza di un essere
subumano. Non dimenticate che ogni popolo merita il regime che sopporta.
giovedì 21 febbraio 2013
Primi problemi per il porta a porta
Il servizio comunale di raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani, avviato a Calcinato l’11 febbraio scorso dalla società Garda Uno, suscita già le prime proteste da parte di un nutrito gruppo di cittadini le cui abitazioni o unità produttive o commerciali sorgono in zone private, dove gli automezzi addetti non entrano, costringendo i cittadini a percorrere, con i contenitori, tratti più o meno lunghi di andata e ritorno dai punti di raccolta.
Costituiti in comitato, questi cittadini hanno
avviato una raccolta di firme in calce a una petizione popolare al sindaco
Marika Legati e all’assessore ai lavori pubblici Nicoletta Maestri, nella quale
osservano come "la posizione assunta dalla società Garda Uno che dovrebbe
offrire il servizio e dal Comune sta creando un disservizio per i cittadini”.
”Depositare i contenitori dei rifiuti
differenziati nei luoghi pubblici indicati dai vostri operatori – scrivoo - è
sovente poco praticabile, antiestetico, antiigienico e pericoloso per il
traffico veicolare e ciclopedonale. Oltre a ciò abbiamo il fondato sospetto che
potrebbero verificarsi danneggiamenti e/o furti di tali contenitori,
costringendo i cittadini danneggiati e/o derubati a procedere all’acquisto a
proprie spese di altri contenitori”.
I firmatari spiegano inoltre che “la soluzione
proposta dal Comune per la raccolta delle frazioni verdi comporta oneri
aggiuntivi per l’acquisto dei contenitori richiesti da Garda Uno e/o un disagio
aggiuntivo per il conferimento all’Isola Ecologica di via Baratello”.
La richiesta è chiara: “che il prelievo venga
effettuato veramente ‘porta a porta’, sia per evitare l’insorgere dei problemi
sopra illustrati, sia in considerazione del fatto che noi tutti paghiamo
regolarmente la tariffa di igiene ambientale a fronte di un servizio che, allo
stato attuale delle cose, non può essere considerato tale ma risulta
notevolmente peggiorativo rispetto alla situazione precedente. Per quanto
concerne la raccolta delle frazioni verdi, chiediamo altresì che vengano
lasciati in posizione gli attuali cassonetti”.
“Nella mia zona, attigua alla provinciale 28”
racconta Annarosa Quinzani, una di questi cittadini – son venuti a controllare,
comunicandoci di lasciare i rifiuti con relativi secchi accanto alla muraglia
che affaccia su via XX settembre. Ma la soluzione appare poco praticabile:
nella zona sono presenti circa 15 famiglie e nel giorno di raccolta di umido,
secco e vetro insieme potrebbero accumularsi una trentina di contenitori a cui
si aggiungono i sacchi del secco, con le conseguenze di scarsa igienicità
facili da prevedere. Inoltre, l’area indicata è ristretta e, l’uscita dalla
stradina è già difficoltosa, per scarsa visibilità, quando è sgombra”.
“Se si considera che la serata di venerdì
coincide con un afflusso in zona di un gran numero di persone che si dirigono
nelle sale da ballo – sottolinea - risulta facile comprendere che oltre ai
problemi su esposti si aggiunge il fondato sospetto che potrebbero verificarsi
furti di contenitori”.
“Crediamo che il nuovo sistema di raccolta
potrà avere successo solo se dai
cittadini verrà accettato, condiviso e
percepito come servizio al singolo e alla comunità – conclude Quinzani - altrimenti rischierà di trasformarsi in una
inutile, quando non dannosa, fonte di problemi”.
Gli interessati a ricevere il modulo per la raccolta possono scriverci a linea.indipendente@hotmail.it.
mercoledì 20 febbraio 2013
Votare
La ragione fondamentale per cui andare a votare
nell’attuale situazione politica è cercare di impedire che le destre
berlusconiana, leghista e montiana tornino al governo del nostro paese e della nostra
regione.
Alle prossime elezioni politiche e regionali liste e
candidati che ci rappresentino non ci sono. Non è la prima volta che
diamo un voto unicamente in funzione di contrasto, di difesa dei residui spazi
di democrazia, per impedire che la Costituzione venga abbattuta dal fascismo che
torna.
La
nostra idea di sinistra è innervata dalla corrente calda del movimento delle
oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanità e la difesa
dell'ambiente. Il nostro programma è quello della Prima Internazionale, della
“Ginestra” di Giacomo Leopardi, di Rosa Luxemburg, di Mohandas K. Gandhi, di
Danilo Dolci e di Ivan Illich.
Domenica
24 o lunedì 25 febbraio ci recheremo a votare contro le destre. E poi, cosa ben
più importante, continueremo la nostra quotidiana lotta nonviolenta perché
tutti possano essere felici.
lunedì 18 febbraio 2013
Mercoledì 20 c'è il consiglio comunale
Mercoledì 20 febbraio alle ore 20.45 a Calcinato approda in
consiglio comunale la rideterminazione delle fasce isee, per le rette della
scuola dell’infanzia. In apertura della
seduta di mercoledì verranno esaminati i regolamenti comunali dei controlli
interni e di videosorveglianza. Poi ci
sarà la comunicazione di una delibera di
giunta comunale per il prelevamento dal
fondo di riserva per integrazione di interventi di spesa per lo scorso anno. In
seguito il piatto forte della serata, l'analisi delle nuove fasce e tariffe per
i servizi scolastici.
Fra gli altri
argomenti all'ordine del giorno si segnalano la nomina del rappresentante del
Consiglio di Istituto
e la sostituzione di una componente dimissionaria in seno alla
commissione per domenica 17 febbraio 2013
"Gli onorevoli" al Cinematografo Libertario
Mercoledì 20 frebbraio alle ore 20.45 alla Sala Civica Morelli in Piazza della Repubblica il Cinematografo Libertario organizzato dal gruppo Spartaco propone la proiezione del film di Sergio Corbucci "Gli onorevoli" (1963, 106 min), con Totò, Peppino De Filippo, Walter Chiari, Gino Cervi e Franca Valeri.
I protagonisti sono in cinque, una donna per la DC, quattro uomini per il PCI, PLI, MSI e monarchici, e si presentano candidati alle elezioni in una pellicola di satira politica in cui tutti i partiti attraverso i vari personaggi vengono presi di mira. Si va dal liberale Gino Cervi, al comunista Aroldo Tieri, dalla democristiana Franca Valeri, al missino Peppino De Filippo fino al grande Totò del PNR, il partito nazionale per la restaurazione. Ciascuno ha i suoi trucchi, fa le sue promesse, ma tutti falliscono.
L'ingresso, almeno quello, è gratuito.
I protagonisti sono in cinque, una donna per la DC, quattro uomini per il PCI, PLI, MSI e monarchici, e si presentano candidati alle elezioni in una pellicola di satira politica in cui tutti i partiti attraverso i vari personaggi vengono presi di mira. Si va dal liberale Gino Cervi, al comunista Aroldo Tieri, dalla democristiana Franca Valeri, al missino Peppino De Filippo fino al grande Totò del PNR, il partito nazionale per la restaurazione. Ciascuno ha i suoi trucchi, fa le sue promesse, ma tutti falliscono.
L'ingresso, almeno quello, è gratuito.
giovedì 7 febbraio 2013
Fallimento per il Gruppo Imar
Il Tribunale di Brescia ha respinto la domanda di concordato
preventivo in continuità e ha dichiarato il
fallimento della società Gruppo Imar di Calcinato.
fallimento della società Gruppo Imar di Calcinato.
L´esame dello stato passivo è fissato per il prossimo 7 maggio alle
ore 11; avrà come giudice delegato Stefano Rosa e curatore fallimentare Guerrino
Tononi.
Ricordiamo che alla fine dell’anno scorso era stato raggiunto un accordo (non firmato però dalla Fiom-Cgil) per l´affitto delle attività ad una nuova società, la Rexnova, e il progressivo trasferimento degli 84 dipendenti (nel frattempo 20 sono già stati assunti).
Ricordiamo che alla fine dell’anno scorso era stato raggiunto un accordo (non firmato però dalla Fiom-Cgil) per l´affitto delle attività ad una nuova società, la Rexnova, e il progressivo trasferimento degli 84 dipendenti (nel frattempo 20 sono già stati assunti).
L’auspicio è che la
sentenza del Tribunale non incida significativamente sul trasferimento in
corso, benché l’ultima parola per legge spetti al curatore fallimentare.
martedì 5 febbraio 2013
Montichiari: aerei carichi d'armi?
Gli aeroporti di Verona e di Brescia, il Valerio Catullo di Villafranca, e il Gabriele d'Annunzio di Montichiari: il governo li vorrebbe declassare, la politica locale li vorrebbe rilanciare.
Da tempo i vertici dell'aeroporto veronese desiderano ottenere in concessione la gestione totale dell'aeroporto bresciano, con un piano industriale che prevede: a Verona il traffico passeggeri, a Brescia il traffico merci. Ora il Governo ha concesso alla Società Catullo altro tempo per presentare interventi di ristrutturazione e di rilancio dell’aeroporto di Brescia Montichiari, sia dal punto di vista del contenimento dei costi che da quello degli interventi strutturali e di rilancio dell’attività aeroportuale
Fino ad oggi nessun politico si è chiesto (o non è stato comunicato all'opinione pubblica) quali “trasporti merci” servirebbero per rilanciare Montichiari e conseguentemente dare una boccata d'ossigeno anche al Catullo. Prima di decidere se vale la pena o meno di salvare un aeroporto, sarebbe bene chiedersi a cosa serve.
Noi ci siamo presi la briga di curiosare nelle segrete stanze dell'aeroporto bresciano, ed abbiamo trovato qualche conferma a quel che da tempo sospettavamo. A Brescia il “business” è rappresentato dai carghi d'armi.
L'aeroporto di Brescia Montichiari ha un caveau adatto per deposito di armi di 1500 mq. All'interno del caveau vi è un'area bunker interna di 580 mq. Caveau e bunker sono realizzati secondo le misure di sicurezza approvate da Lufthansa Cargo e da Delvag.
La presenza del caveau genera un numero importante di voli charter soprattutto per trasporto di armamenti. Nel 2012 i charter speciali sono stati 40 ed hanno trasportato armamenti prodotti sia da Beretta che da Finmeccanica che ha scelto Brescia per le sue più importanti spedizioni di armamenti nel mondo.
Dopo la Fiat, Finmeccanica è la seconda holding industriale d’Italia: produce aerei, elicotteri, locomotive, carri armati, missili, satelliti e centri di telecomunicazione, con una spiccata vocazione per gli strumenti di morte da esportare ad ogni esercito in guerra. Dal 2009 è tra le dieci regine del complesso militare industriale mondiale e ha intrecciato partnership con i giganti d’oltreoceano moltiplicando ordini e commesse. Una gallina dalle uova d’oro per manager e azionisti, tra questi ultimi il Ministero dell’economia e delle finanze della Repubblica italiana che ancora controlla il 30,2% del pacchetto azionario.
La produzione di Beretta Holding S.p.a. copre ormai quasi tutta la gamma delle armi leggere: rivoltelle, doppiette e fucili a canne sovrapposte, carabine, fucili d’assalto, pistole mitragliatrici e ad azione semiautomatica. Il gruppo della Val Trompia, che l'anno scorso ha dichiarato un fatturato di 481,8 milioni di euro con un +7% rispetto all’anno precedente, ha ammesso che per quanto riguarda la distribuzione geografica del giro d’affari, i mercati esteri continuano a pesare per circa il 90% del fatturato consolidato.
Le destinazioni di questi carichi di armi sono verso i paesi arabi (Emirati e Arabia Saudita), la Cina, il Turkmenistan, Arzebaijan, il sudest asiatico.. cui si aggiungerà la Libia con altre destinazioni africane... tutti paesi clienti delle sofisticate armi “made in Italy”. Gli Emirati Arabi, come acquirenti la fanno da padroni; i dati ufficiali: nel 2009: 5,4 milioni di euro, nel 2010: 4,3 ml, nel 2011: 4,6 ml, nel 2012 (primi 9 mesi): 3,5 ml. Cifre importanti.
Desideriamo quindi porre alcune domande chiare ai vertici degli aeroporti Verona/Brescia, alla prefettura, ai politici che si stanno interessando del futuro dell'aeroporto, ma anche alla magistratura, e al mondo economico che giovedì prossimo si confronterà nella sede di Confindustira di Verona sul futuro del trasporto aereo di merci: quanti cargo di armi sono partiti da Montichiari? Con quali destinazioni? Chi sono gli operatori? Chi sono gli acquirenti? Che tipi di sistemi d'arma vengono trasportati? Da dove provengono?
Come vengono movimentate?
L'opinione pubblica deve sapere se da Brescia avvengono solo “trasporti” o anche “traffici”...
Movimento Nonviolento
Da tempo i vertici dell'aeroporto veronese desiderano ottenere in concessione la gestione totale dell'aeroporto bresciano, con un piano industriale che prevede: a Verona il traffico passeggeri, a Brescia il traffico merci. Ora il Governo ha concesso alla Società Catullo altro tempo per presentare interventi di ristrutturazione e di rilancio dell’aeroporto di Brescia Montichiari, sia dal punto di vista del contenimento dei costi che da quello degli interventi strutturali e di rilancio dell’attività aeroportuale
Fino ad oggi nessun politico si è chiesto (o non è stato comunicato all'opinione pubblica) quali “trasporti merci” servirebbero per rilanciare Montichiari e conseguentemente dare una boccata d'ossigeno anche al Catullo. Prima di decidere se vale la pena o meno di salvare un aeroporto, sarebbe bene chiedersi a cosa serve.
Noi ci siamo presi la briga di curiosare nelle segrete stanze dell'aeroporto bresciano, ed abbiamo trovato qualche conferma a quel che da tempo sospettavamo. A Brescia il “business” è rappresentato dai carghi d'armi.
L'aeroporto di Brescia Montichiari ha un caveau adatto per deposito di armi di 1500 mq. All'interno del caveau vi è un'area bunker interna di 580 mq. Caveau e bunker sono realizzati secondo le misure di sicurezza approvate da Lufthansa Cargo e da Delvag.
La presenza del caveau genera un numero importante di voli charter soprattutto per trasporto di armamenti. Nel 2012 i charter speciali sono stati 40 ed hanno trasportato armamenti prodotti sia da Beretta che da Finmeccanica che ha scelto Brescia per le sue più importanti spedizioni di armamenti nel mondo.
Dopo la Fiat, Finmeccanica è la seconda holding industriale d’Italia: produce aerei, elicotteri, locomotive, carri armati, missili, satelliti e centri di telecomunicazione, con una spiccata vocazione per gli strumenti di morte da esportare ad ogni esercito in guerra. Dal 2009 è tra le dieci regine del complesso militare industriale mondiale e ha intrecciato partnership con i giganti d’oltreoceano moltiplicando ordini e commesse. Una gallina dalle uova d’oro per manager e azionisti, tra questi ultimi il Ministero dell’economia e delle finanze della Repubblica italiana che ancora controlla il 30,2% del pacchetto azionario.
La produzione di Beretta Holding S.p.a. copre ormai quasi tutta la gamma delle armi leggere: rivoltelle, doppiette e fucili a canne sovrapposte, carabine, fucili d’assalto, pistole mitragliatrici e ad azione semiautomatica. Il gruppo della Val Trompia, che l'anno scorso ha dichiarato un fatturato di 481,8 milioni di euro con un +7% rispetto all’anno precedente, ha ammesso che per quanto riguarda la distribuzione geografica del giro d’affari, i mercati esteri continuano a pesare per circa il 90% del fatturato consolidato.
Le destinazioni di questi carichi di armi sono verso i paesi arabi (Emirati e Arabia Saudita), la Cina, il Turkmenistan, Arzebaijan, il sudest asiatico.. cui si aggiungerà la Libia con altre destinazioni africane... tutti paesi clienti delle sofisticate armi “made in Italy”. Gli Emirati Arabi, come acquirenti la fanno da padroni; i dati ufficiali: nel 2009: 5,4 milioni di euro, nel 2010: 4,3 ml, nel 2011: 4,6 ml, nel 2012 (primi 9 mesi): 3,5 ml. Cifre importanti.
Desideriamo quindi porre alcune domande chiare ai vertici degli aeroporti Verona/Brescia, alla prefettura, ai politici che si stanno interessando del futuro dell'aeroporto, ma anche alla magistratura, e al mondo economico che giovedì prossimo si confronterà nella sede di Confindustira di Verona sul futuro del trasporto aereo di merci: quanti cargo di armi sono partiti da Montichiari? Con quali destinazioni? Chi sono gli operatori? Chi sono gli acquirenti? Che tipi di sistemi d'arma vengono trasportati? Da dove provengono?
Come vengono movimentate?
L'opinione pubblica deve sapere se da Brescia avvengono solo “trasporti” o anche “traffici”...
Movimento Nonviolento
lunedì 4 febbraio 2013
Il Mattatoio 5 di Vonnegut al Cinematografo Libertario
Il Cinematografo Libertario organizzato dal gruppo Spartaco a Calcinato riparte da Kurt Vonnegut.
Mercoledì 6 febbraio alle ore 20.45 nella sala civica Morelli in Piazza della Repubblica verrà proiettato il film tratto dal suo capolavoro "Mattatoio 5" da George Roy Hill nel 1972.
Il soldato americano Billy Pilgrim ha conosciuto l’atrocità come prigioniero in Germania e, soprattutto, in
quanto testimone del devastante bombardamento di Dresda (febbraio 1945): lo spettacolo della crudeltà senza limiti ha estirpato in lui, insieme alle certezze radicate nella consuetudine, la naturale propensione ad
abbandonarsi all’evidenza delle cose normali e tranquille. L’abitudine a distogliere lo sguardo per non dover credere ai propri occhi, o per cercare un perché oltre i confini del visibile, è diventato il suo nuovo modo di
elaborare i dati dell’ambiente circostante: nella sua mente, ogni situazione rimanda automaticamente ad altro, ad un trauma subito che si trasforma in allucinazione, ad un desiderio represso che dà vita a un’utopia.
Curiosa miscela di realismo, fantascienza e psicanalisi, ma soprattutto un film contro ogni tipo di violenza.
Ci si trova alle 20.45. L'ingresso è gratuito.
Mercoledì 6 febbraio alle ore 20.45 nella sala civica Morelli in Piazza della Repubblica verrà proiettato il film tratto dal suo capolavoro "Mattatoio 5" da George Roy Hill nel 1972.
Il soldato americano Billy Pilgrim ha conosciuto l’atrocità come prigioniero in Germania e, soprattutto, in
quanto testimone del devastante bombardamento di Dresda (febbraio 1945): lo spettacolo della crudeltà senza limiti ha estirpato in lui, insieme alle certezze radicate nella consuetudine, la naturale propensione ad
abbandonarsi all’evidenza delle cose normali e tranquille. L’abitudine a distogliere lo sguardo per non dover credere ai propri occhi, o per cercare un perché oltre i confini del visibile, è diventato il suo nuovo modo di
elaborare i dati dell’ambiente circostante: nella sua mente, ogni situazione rimanda automaticamente ad altro, ad un trauma subito che si trasforma in allucinazione, ad un desiderio represso che dà vita a un’utopia.
Curiosa miscela di realismo, fantascienza e psicanalisi, ma soprattutto un film contro ogni tipo di violenza.
Ci si trova alle 20.45. L'ingresso è gratuito.
domenica 3 febbraio 2013
Sulle rette per le scuole materne
In relazione al dibattito che si sta sviluppando intorno alle modalità di iscrizione e di formulazione delle rette per le scuole materne sul territorio, Linea ritiene irrinunciabili i quattro punti seguenti:
- garantire a livelli e standard di qualità inalterati il servizio per il futuro, senza abdicare al ruolo dell'ente locale;
- promuovere l'integrazione dei piccoli utenti miscelando equamente nei cinque asili alunni italofoni e non, con attenzione anche alla mescidazione delle diverse etnie presenti sul territorio comunale;
- assicurare che le rette nelle diverse scuole paritarie restino uguali;
- prevedere modalità attraverso le quali il Comune possa verificare l'equità e l'omogeneità dei criteri di stesura dei bilanci preventivo e consuntivo degli enti morali, in modo che non ci siano eccessive e inspiegabili differenze di trattamento integrativo da parte del comune, se non quelle legate al numero di bambini.
- garantire a livelli e standard di qualità inalterati il servizio per il futuro, senza abdicare al ruolo dell'ente locale;
- promuovere l'integrazione dei piccoli utenti miscelando equamente nei cinque asili alunni italofoni e non, con attenzione anche alla mescidazione delle diverse etnie presenti sul territorio comunale;
- assicurare che le rette nelle diverse scuole paritarie restino uguali;
- prevedere modalità attraverso le quali il Comune possa verificare l'equità e l'omogeneità dei criteri di stesura dei bilanci preventivo e consuntivo degli enti morali, in modo che non ci siano eccessive e inspiegabili differenze di trattamento integrativo da parte del comune, se non quelle legate al numero di bambini.
sabato 2 febbraio 2013
La madre di Vittorio Arrigoni domani è a Brescia
Domenica 3 febbraio dalle ore
17.30 alle 21 sarà ospite del Centro Santa Maria in Silva, in via
Sardegna 24
in città, Egidia Beretta, madre di Vittorio Arrigoni, il pacifista assassinato a Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011.
in città, Egidia Beretta, madre di Vittorio Arrigoni, il pacifista assassinato a Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011.
Introdotta da don Fabio Corazzina, presenterà
il libro "Il viaggio di Vittorio" (Dalai editore, 186 pagine, 15
euro) e commenterà la proiezione di una serie di filmati dedicati alle attività
umanitarie del figlio in Palestina.
Alle 18 è in programma la testimonianza di Ias Ashkar, portavoce dell’Associazione Italia-Palestina Brescia, alla quale seguirà il dibattito che verrà concluso da un momento conviviale.
“Vittorio – ama ripetere sua madre - non è un eroe ne un martire, solo un ragazzo che credeva nei diritti umani. Eravamo lontani, ma più che mai vicini. Come ora, con la sua presenza viva che ingigantisce di ora in ora, Come un vento che da Gaza, dal suo amato Mar Mediterraneo, soffiando impetuoso ci consegna le sue speranze e il suo amore per i senza voce, per i deboli, per gli oppressi”.
Alle 18 è in programma la testimonianza di Ias Ashkar, portavoce dell’Associazione Italia-Palestina Brescia, alla quale seguirà il dibattito che verrà concluso da un momento conviviale.
“Vittorio – ama ripetere sua madre - non è un eroe ne un martire, solo un ragazzo che credeva nei diritti umani. Eravamo lontani, ma più che mai vicini. Come ora, con la sua presenza viva che ingigantisce di ora in ora, Come un vento che da Gaza, dal suo amato Mar Mediterraneo, soffiando impetuoso ci consegna le sue speranze e il suo amore per i senza voce, per i deboli, per gli oppressi”.
Noto per le sue corrispondenze dalla striscia
di Gaza per il quotidiano “il manifesto”, Vittorio Arrigoni ha permesso di
conoscere giorno dopo giorno una situazione mai così ben rappresentata, senza
slogan, ma con la ferma convinzione che "conoscere è il primo passo per la
soluzione". Fra madre e figlio la corrispondenza era frequente e in questo
libro Egidia Beretta ne ha fatto una selezione dettata dal sentimento e
dall'importanza del contenuto, che consente di comprendere quanto fosse forte
il loro legame. Per informazioni si può
telefonare ai numeri 3317621540 o 030/2424270.
venerdì 1 febbraio 2013
"Il grande Gatsby" in biblioteca
Giovedì 7 febbraio a Calcinato il Gruppo di
Lettura si incontra per parlare del romanzo “Il grande Gatsby”
di Francis Scott Fitzgerald. L’appuntamento è alle ore 20 alla civica
biblioteca di via XX settembre.
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