giovedì 21 febbraio 2013

Primi problemi per il porta a porta


Il servizio comunale di raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani, avviato a Calcinato l’11 febbraio scorso dalla società Garda Uno, suscita già le prime proteste da parte di un nutrito gruppo di cittadini le cui abitazioni o unità produttive o commerciali sorgono in zone private, dove gli automezzi addetti non entrano, costringendo i cittadini a percorrere, con i contenitori, tratti più o meno lunghi di andata e ritorno dai punti di raccolta.
 Costituiti in comitato, questi cittadini hanno avviato una raccolta di firme in calce a una petizione popolare al sindaco Marika Legati e all’assessore ai lavori pubblici Nicoletta Maestri, nella quale osservano come "la posizione assunta dalla società Garda Uno che dovrebbe offrire il servizio e dal Comune sta creando un disservizio per i cittadini”.
 ”Depositare i contenitori dei rifiuti differenziati nei luoghi pubblici indicati dai vostri operatori – scrivoo - è sovente poco praticabile, antiestetico, antiigienico e pericoloso per il traffico veicolare e ciclopedonale. Oltre a ciò abbiamo il fondato sospetto che potrebbero verificarsi danneggiamenti e/o furti di tali contenitori, costringendo i cittadini danneggiati e/o derubati a procedere all’acquisto a proprie spese di altri contenitori”.
 I firmatari spiegano inoltre che “la soluzione proposta dal Comune per la raccolta delle frazioni verdi comporta oneri aggiuntivi per l’acquisto dei contenitori richiesti da Garda Uno e/o un disagio aggiuntivo per il conferimento all’Isola Ecologica di via Baratello”.
 La richiesta è chiara: “che il prelievo venga effettuato veramente ‘porta a porta’, sia per evitare l’insorgere dei problemi sopra illustrati, sia in considerazione del fatto che noi tutti paghiamo regolarmente la tariffa di igiene ambientale a fronte di un servizio che, allo stato attuale delle cose, non può essere considerato tale ma risulta notevolmente peggiorativo rispetto alla situazione precedente. Per quanto concerne la raccolta delle frazioni verdi, chiediamo altresì che vengano lasciati in posizione gli attuali cassonetti”.
 “Nella mia zona, attigua alla provinciale 28” racconta Annarosa Quinzani, una di questi cittadini – son venuti a controllare, comunicandoci di lasciare i rifiuti con relativi secchi accanto alla muraglia che affaccia su via XX settembre. Ma la soluzione appare poco praticabile: nella zona sono presenti circa 15 famiglie e nel giorno di raccolta di umido, secco e vetro insieme potrebbero accumularsi una trentina di contenitori a cui si aggiungono i sacchi del secco, con le conseguenze di scarsa igienicità facili da prevedere. Inoltre, l’area indicata è ristretta e, l’uscita dalla stradina è già difficoltosa, per scarsa visibilità, quando è sgombra”.
 “Se si considera che la serata di venerdì coincide con un afflusso in zona di un gran numero di persone che si dirigono nelle sale da ballo – sottolinea - risulta facile comprendere che oltre ai problemi su esposti si aggiunge il fondato sospetto che potrebbero verificarsi furti di contenitori”.
 “Crediamo che il nuovo sistema di raccolta potrà  avere successo solo se dai cittadini verrà accettato, condiviso  e percepito come servizio al singolo e alla comunità – conclude Quinzani -  altrimenti rischierà di trasformarsi in una inutile, quando non dannosa, fonte di problemi”.
 Gli interessati a ricevere il modulo per la raccolta possono scriverci a linea.indipendente@hotmail.it.

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