mercoledì 27 novembre 2013

Il Comune di Calcinato è fuori da Banca Etica

Come temevamo, l'amministrazione comunale di Calcinato nella seduta consiliare di ieri ha autorizzato la dismissione della propria partecipazione in Banca Popolare Etica  (aveva lo 0,0119% del capitale sociale), “in quanto non risulta strettamente necessaria al perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente”.
  “Le partecipazioni – si legge nella delibera approvata - sono particolarmente esigue e quindi tali da non poter incidere sulle politiche industriali delle suddette società e sugli assetti societari”. Inoltre “non permettono per il futuro affidamenti diretti di servizi dovendosi procedere comunque a mezzo di procedure di gara” e “non comportano un vantaggio immediato e diretto per l’ente”.

martedì 26 novembre 2013

Il Comune di Calcinato fuori da Banca Etica?

Il consiglio comunale di Calcinato stasera alle ore 20.45 discuterà anche la dismissione delle azioni della Banca Popolare Etica, possedute dal Comune per un valore di poche migliaia di euro, pari allo 0,0119% del capitale sociale, “in quanto non risultano strettamente necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente”, come sottolinea il documento in approvazione.
 Si tratta naturalmente di una quota simbolica ma la cosa fa ugualmente riflettere, soprattutto in un paese tra i più vivaci per il mondo del volontariato cattolico e laico che appoggia il primo e più importante istituto di credito interamente al servizio del cosiddetto 'terzo settore'.
 La notizia ci sorprende e ci amareggia anche per la fiducia e l´adesione concessa da oltre 400 enti locali e da 35mila soci (oltre 2mila dei quali bresciani) alla principale espressione della finanza etica in Italia. In 14 anni la filiale di Brescia ha aperto quasi 300 linee di credito, per oltre 31 milioni di euro, a cooperative, associazioni, consorzi, fondazioni, parrocchie, circoli e
imprese. Questi dati permettono di cogliere la valenza strategica della partecipazione a questa banca da parte dell´amministrazione comunale: in tempi di riduzione delle risorse pubbliche nei confronti del mondo dell´associazionismo e del volontariato, Banca Etica incrementa le opportunità di credito e costituisce un volano virtuoso verso un´economia reale e non finanziaria. La tensione etica, la responsabilità sociale e ambientale, il legame tra la produzione e l´utilizzo del risparmio in chiave locale sono elementi importanti e generalmente apprezzati da quanti sono chiamati ad amministrare un territorio.
 In Italia sono soci di Banca Etica 9 regioni, 54 province e 324 comuni (di cui 22 bresciani). Per questi enti l´adesione non si è rivelato un costo bensì un investimento, sia per il valore sociale prodotto grazie agli investimenti realizzati nei settori meno garantiti e più deboli dell´economia; sia dal punto di vista finanziario poiché il valore della quota non si è svalutato, come avvenuto per i titoli azionari del settore bancario in generale, ma è aumentato.
 Pertanto invitiamo il consiglio comunale a rivalutare il ruolo e la funzione strategica del Comune nel capitale sociale della banca e a considerare che l´eventuale dismissione, a fronte di un modesto rientro economico, avrebbe un impatto politico fortemente negativo sul mondo del volontariato e della cooperazione locali.

lunedì 25 novembre 2013

Martedì in consiglio comunale: la destra si spacca o si allarga?

Non accennano a placarsi a Calcinato le polemiche in seno alla maggioranza di destra che governa il Comune (formata da Pdl, Lega Nord e Socialisti per Calcinato, raccolti nella lista 'Insieme per la libertà'), alle prese da qualche mese con una serie di problematiche che hanno condotto al siluramento dell'assessore al bilancio e programmazione Riccardo Gobbetto, sostituito dal sindaco Marika Legati con Gianluigi Prati.
 Dopo l'allontanamento dalla giunta municipale, Gobbetto nella seduta del consiglio comunale del 13 novembre scorso aveva annunciato la costituzione del gruppo degli Innovatori, che si richiama a livello nazionale alle posizioni del vicepremier Angelino Alfano. Ora sembra che il nome sia diventato, più prosaicamente, "Nuovo Centro-destra".
 E proprio con la “presa atto distacco del consigliere Riccardo Gobbetto dal gruppo consiliare Insieme per la Liberta” prenderà avvio la nuova seduta del consiglio comunale, in programma per martedì 26 novembre alle ore 20.45 in municipio. A parlarne sara direttamente il sindaco Marika Legati, che nella seconda parte della serata lascerà poi all'assessore Prati il compito di condurre una “ricognizione delle partecipazioni societarie del Comune (con l'autorizzazione al mantenimento e alla dismissione delle attuali partecipazioni)” e di illustrare l'assestamento definitivo al bilancio di previsione per l'anno in corso.

domenica 24 novembre 2013

Verso Ghedi

Cresce in Italia l'opposizione al progetto di acquisto dei cacciabombardieri F-35. L'idea del progetto era nata agli inizi degli anni ' 90 con l'idea che fosse un aereo multifunzionale e perciò economico. Ma già in fase di progettazione e realizzazione dei primi prototipi il costo era già più che raddoppiato, al punto che anche per questo motivo nazioni come Australia, Canada, Danimarca, Olanda, Regno Unito e Turchia hanno rimesso in discussione il progetto, sospendendolo o ritirandosi , mentre Germania e Francia non sono mai state interessate.
 Centinaia di comuni italiani, oltre a diverse province e a regioni come Emilia-Romagna, Friuli, Marche, Toscana, Trentino Alto-Adige e Umbria hanno approvato mozioni contro il proseguimento del progetto.
 Lo stesso Parlamento nel giugno scorso ha votato perchè una commissione d'indagine affronti la questione per rivedere  il tutto nell'ambito di una ridiscussione dell' attuale modello di difesa europeo e non solo. 
 Invece il Governo, forzando con una interpretazione formale il regolamento e spinto da un assai  discutibile intervento del Presidente della Repubblica che aveva convocato immediatamente e in modo
irrituale il Consiglio Nazionale di Difesa per dichiarare che sulle decisioni "tecniche" dei militari il  Parlamento viene esautorato, ha perfezionato nel settembre scorso l'acquisto di altri 3 F-35 senza nemmeno degnarsi di informare le Camere.
 Stiamo parlando di un sistema d'arma il quale, a detta dello stesso Pentagono, ha centinaia di difetti e problematicità che hanno portato anche alla sospensione dei collaudi in volo per ulteriori verifiche.
 Ma non possiamo dimenticare le ragioni morali di contrarietà a questo bombardiere. Un Governo che ha giurato sulla Costituzione e il ripudio alla guerra e che annovera addirittura molti esponenti che si dichiarano cattolici ('ama il tuo nemico' sta scritto nel Vangelo ) come può continuare a sostenere un progetto per un sistema d'arma di attacco e per giunta predisposto per l' uso di bombe atomiche, armi di distruzione di massa che ripugnano la coscienza dell' umanità? 
 Queste sono alcune delle ragioni per le quali sabato 30 novembre alle ore 13.30 saremo in Piazza Roma a Ghedi per protestare contro le scelte di governo e per il ritiro dal progetto dei cacciabombardieri F-35, per un nuovo modello di difesa alla luce anche di quanto sancito dalla Corte Costituzionale (sentenza n° 164/1985) sul necessario riconoscimento delle alternative alla "difesa armata".
 Con noi ci saranno i sindaci dei Comuni bresciani che hanno votato mozioni per il ritiro da questo faraonico e inutile progetto e per l'investimento del denaro così risparmiato nella difesa dei bisogni dei nostri concittadini e del territorio, sempre più alla prese con  continue, ben più concrete, emergenze.

sabato 23 novembre 2013

Se potessi avere 300 euro al mese...

In tempi di crisi anche 300 euro al mese possono far comodo. E' bene quindi sapere che il Comune di Calcinato organizza un tirocinio di 12 mesi a supporto dei propri servizi sociali. Possono partecipare alla selezione cittadini italiani, dei paesi dell'Unione Europea ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, residenti o domiciliate in regione, siano essi giovani inoccupati o disoccupati, di età compresa tra i 18 e 35 anni, nonché lavoratori percettori di ammortizzatori, lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria, lavoratori in cassa integrazione guadagni in deroga, lavoratori in mobilità ordinaria e in mobilità in deroga.
I
300 euro al mese verrannno corrisposti a fronte di un impegno settimanale di 20 ore.
La domanda di partecipazione deve pervenire in municipio entro mercoledì 4 dicembre.
Per informazioni ci si può rivolgere all'Ufficio Servizi Sociali ai numeri 030/9989221-236.

venerdì 22 novembre 2013

Acqua azzurra? Acqua cara!

Come ampiamente previsto, il passaggio della gestione del servizio idrico integrato calcinatese dal Comune alla società per azioni Garda uno di Padenghe (sancito dal consiglio comunale il 27 dicembre 2011) ha comportato sensibili aumenti nelle bollette dell’acqua, a fronte di una qualità immutata della erogazione.
Non senza difficoltà (centinaia di bollette avevano indirizzi errati, nominativi fuori dal comune, utenze non residenti per utenti residenti) abbiamo finito di pagare nei giorni scorsi in due tranche il 2012. Ora ci dicono che arriverà in altre due tranche la fatturazione per il 2013, con rincari ancora più pesanti (e speriamo meno errori e scortesie).
  Non ci resta che rilanciare il nostro "appello per la difesa dell'acqua bene comune dei calcinatesi" (pubblicato in questo blog l'8 gennaio 2012) a tutti i cittadini, i gruppi, le associazioni e i partiti che nella primavera 2011 hanno sostenuto i due vittoriosi referendum sull’acqua, affinché si prosegua insieme una campagna per la riassunzione in carico al Comune del servizio idrico integrato, evitando per il futuro il perpetuarsi di questo preoccupante stato di cose.

giovedì 21 novembre 2013

Pgt: vai con la variante!

Credevate di averne abbastanza del Piano di governo del territorio di Calcinato, varato dopo spese ingenti e anni e anni (sette, dicono i bene informati) nel dicembre scorso? 
 Macché, si riparte. Il Comune ha aperto nei giorni scorsi la procedura per l'esame delle istanze di variante al fondamentale provvedimento di programmazione urbanistica. Gli atti e i documenti relativi alla variante sono depositati per la consultazione negli orari di apertura al pubblico all’Ufficio Tecnico al secondo piano del municipio e pubblicati sul sito internet www.comune.calcinato.bs.it. Entro mercoledì 18 dicembre alle ore 12.30 le parti sociali ed economiche possono presentare pareri e indicazioni in merito. La documentazione ad essi relativa va presentata in triplice copia, in carta semplice, all'ufficio protocollo in municipio.

mercoledì 20 novembre 2013

Alla base di Ghedi sabato 30 novembre per dire NO ai nuovi cacciabombardieri

Linea Indipendente partecipa
sabato 30 novembre a Ghedi
alla marcia nonviolenta
per dire no ai cacciabombardieri F-35.
A Calcinato partiamo in auto
alle ore 13 da Piazza del Comune.
Vieni anche tu?

martedì 19 novembre 2013

La resa dei conti

L'aria nella maggioranza di destra che governa Calcinato da quattro anni deve essersi fatta davvero pesante se le tre forze che la compongono – Pdl, Lega Nord e Socialisti per Calcinato – dopo mesi di polemiche e il siluramento di un assessore, sentono ora la necessità di convocare un'assemblea dal titolo "Facciamo chiarezza!", all'insegna dello slogan “La verità non può essere manipolata”.
L'appuntamento è per giovedì 21 novembre alle ore 20.30 alla sala Civica di Piazza Pertini a Calcinatello. “Tutta la cittadinanza e i blog sono invitati a partecipare” chiude il manifesto di convocazione affisso in paese, con un riferimento neanche troppo velato al fatto che a scatenare il malcontento sono stati a partire dalla scorsa estate due blog anonimi che hanno dato voce a diffusi malumori di cui si ventilava da qualche tempo.
Prima l'affaire dell'assessore Stefano Vergano accusato da un blog anonimo di aver finanziato all'Istituto comprensivo progetti educativi poi gestiti dalla moglie psicologa, poi il balletto estivo ai vertici di Pdl e Forza Italia, poi il misterioso rinvenimento di una telecamera di videosorveglianza al magazzino comunale, poi lo stop ai lavori in un cantiere edilizio diretto dal vicesindaco Alberto Bertagna. Infine, il ritiro della delega da parte del sindaco Marika Legati all'assessore al bilancio e programmazione Riccardo Gobbetto (Pdl), sostituito con l'ex capogruppo di maggioranza Gianluigi Prati (Pdl).

giovedì 14 novembre 2013

Come si spendono i soldi dei calcinatesi in tempo di crisi - 6.

Con una delibera del 29 ottobre scorso la Giunta Municipale di Calcinato ha erogato due sostanziosi contributi economici straordinari: € 24.100,00 alla scuola materna "Nascimbeni" di Calcinato e € 38.818,50 alla scuola materna “Mazzoleni” di Calcinatello.

mercoledì 13 novembre 2013

Impariamo a cucinare (e mangiare) meglio

Si intitola “Sapere e saper fare in cucina” il corso di educazione alimentare che a Calcinato un pool di esperti organizza, con il patrocinio del Comune, per insegnare ad avere consapevolezza delle proprie scelte alimentari.  
 A condurre il ciclo di incontri saranno lo chef Pino Michele Campione e le dietiste Maria Pia Lanza e Laura Mantratzi, che segnalano fra gli obiettivi la necessità di «trasmettere conoscenze teoriche sulla sana ed equilibrata alimentazione come atto di prevenzione primaria alle malattie cronico degenerative - obesità, diabete, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e tumori - e l´arte della cucina salutistica, senza necessariamente rinunciare al gusto, attraverso l´apprendimento di tecniche culinarie alternative, la sostituzione di ingredienti non idonei con altri più salutari e l´utilizzo di erbe aromatiche e spezie come esaltatori di sapidità in sostituzione del sale».
Sei gli incontri previsti, tre teorici e tre pratici. Quelli teorici si terranno nei locali della biblioteca comunale, in via XX Settembre 80, dalle ore 20.30 alle 22, i giovedì 14, 21 e 28 novembre, e saranno dedicati al ruolo dei nutrienti, alla lettura delle etichette, alla dieta mediterranea, al ruolo dei cereali nell´alimentazione e panificazione, primi piatti a base di carne, pesce, di legumi e ortaggi. Quelli pratici - in programma al centro cotture di via Stazione a Ponte San Marco, dalle 19 alle 22, i venerdì 15, 22 e 29 novembre - prevedono la realizzazione di piatti specifici (a base di pesce, di carne e contorni), esercitazioni di panificazione e realizzazione di pizze, focacce, torte rustiche e piadine. In tutte le lezioni pratiche ci sarà sempre la preparazione di uno o più dolci.
 Per informazioni e iscrizioni si può telefonare alla segreteria organizzativa al numero 338/4871816 oppure scrivere a robyfaro@live.it.

martedì 12 novembre 2013

Domani finalmente c'è il consiglio comunale

Ne vedremo delle belle domani sera al consiglio comunale di Calcinato. A partire dalle ore 20.45 in municipio, dopo la comunicazione della sostituzione di Riccardo Gobbetto con Gianluigi Prati alla carica di assessore al bilancio, il sindaco Marika Legati dovrà rispondere a ben sei interrogazioni delle minoranze.
  Linea Indipendente chiederà lumi sulle "problematiche da numerosi cittadini riscontrate riguardo la fatturazione del servizio idrico" (i problemi non sono ancora risolti) e sul "procedimento per la redazione della variante al Piano doi governo del territorio" con particolare riferimento a motivazioni, modalità tempi e costi di questa sorprendente trovata a pochi mesi dall'approvazione dell'importante provvedimento di programmazione urbanistica.
  "Calcinato Migliore" invece interpellerà il primo cittadino sulla controversa situazione in cui si trova il depuratore di Calcinatello, sul cantiere per la costruzione di "una casa di civile abitazione in fregio al fiume Chiese", sulla installazione di una telecamera al magazzino comunale di via Santa Maria e sul sistema di videosorveglianza dislocato sul territorio.
 Nella seconda parte della seduta si discuteranno alcune modifiche del regolamento per l'assegnazione delle borse di studio, verrà varato il nuovo piano del diritto allo studio, si procederà alla nomina dei rappresentanti dei genitori alll'asilo nido Magica Bula di via Stazione e si esaminerà un Piano attuativo produttivo in via Patuzza.

lunedì 11 novembre 2013

Mercoledì 13 i No Tav in assemblea a Lonato

Mercoledì 13 novembre nella sede di via Repubblica 45 a Lonato è in programma alle ore 20.45 l'assemblea generale del “Cordinamento No Tav del basso Garda e delle colline moreniche”. Chi è interessato a partecipare da Calcinato può segnalarcelo?

domenica 10 novembre 2013

4 novembre: l'esempio di Accorinti è anche una lezione di storia

È lontano il tempo in cui il Presidente della Repubblica era il primo garante della nostra Carta Costituzionale
Due generali che fuggono davanti ad una bandiera che riporta un articolo della Costituzione sulla quale, in teoria, avrebbero giurato fedeltà. Un ministro del governo Letta/Alfano, Giampiero D'Alia, che definisce demenziale l'esposizione su una bandiera dello stesso articolo della Costituzione, pretendendo che chi l'ha esposto, il sindaco di Messina Renato Accorinti, chieda scusa alle Forze Armate. Sembra di rivivere un refrain degli anni '60 quando altri ministri, allora scudocrociati, parlarono di alto tradimento per la visita di un altro sindaco, Giorgio la Pira, anch'egli siciliano ma primo cittadino di Firenze, in casa del "nemico" vietnamita. D'Alia ricorda gli strali contro don Milani e la sua «Lettera ai cappellani militari» o l'indignazione degli Stati Maggiori che costrinsero Padre Ernesto Balducci a lasciare la Rai e Firenze, per ricevere asilo nella diocesi di Fiesole. Passano gli anni, ma l'indignazione militarista ha lo stesso motivo, quasi come un passo cadenzato. Ad Accorinti non si perdonano diverse cose. La prima di non aver rinnegato il suo essere pacifista ma di averlo incarnato fin sotto la fascia tricolore di sindaco. Non come il governatore Crocetta che in campagna elettorale promise tuoni e fulmini contro il Muos di Niscemi e poi, una volta eletto, ha messo la retromarcia revocando l'incarico agli avvocati della Regione Sicilia che avrebbero facilmente vinto davanti al Consiglio di Stato. La politica vera è quella del sindaco scalzo, della sobrietà sull'opulenza del potere, della Costituzione sulla retorica falsamente patriottica. Perché i monumenti ai caduti di tutte le guerre sono lì a gridarci il "mai più alla guerra", affinché non si smarrisca la memoria di giovani generazioni a cui è stato proibito di amare, di vivere, di scrivere, di camminare. Il senso stesso del monumento ai caduti non è certamente quello di chiederne dei nuovi, per nuove lastre di marmo e nuove ipocrite alzabandiera. Renato ha palesato questo grido, lo ha ricordato con le parole del più amato Presidente della Repubblica con il suo «Svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai». Ecco l'altra cosa che non si perdona ad Accorinti, l'aver riportato a galla nella memoria collettiva un inquilino del Quirinale le cui parole sono diametralmente opposte a quello dell'attuale. Napolitano ha parlato contro ogni tentativo di ridimensionare le spese e le missioni militari. Come già successo sugli F35 con una tempestività guerriera ha convocato il Consiglio Supremo di Sicurezza perché al parlamento arrivi il diktat militarista. In questa Italia Pertini è una eresia, è motivo d'indignazione istituzionale. «I militari sono oggi delle persone che lavorano per evitare la guerra, per interporsi tra coloro che vogliono farla», secondo il ministro Mauro. Così dovrebbe essere secondo la nostra Costituzione, ma è veramente così? In Iraq per due volte in un decennio non ci siamo interposti ma abbiamo partecipato ad una guerra di aggressione. In Kossovo eravamo talmente per l'interposizione che bombardavamo Belgrado e Novi Sad e a terra appoggiavamo l'Uck che fine ad un mese prima era nella black-list delle organizzazioni terroristiche. In Afghanistan quale sarebbe il nostro ruolo d'interposizione? In Somalia abbiamo aperto le camere della tortura e ci siamo schierati con una delle frazioni in campo. In Libia i nostri bombardieri erano forse schierati per impedire il contatto tra Gheddafi ed i ribelli? Ma ad Accorinti non si perdona anche di aver svelato l'ipocrisia della "festa della Vittoria" proprio alla vigilia delle celebrazioni per i 100 anni della Prima Guerra Mondiale. L'inutile strage, come la definì il Papa dell'epoca, ci verrà dipinta come il coronamento del Risorgimento invece di una colossale macelleria fatta per ingrassare i profitti della borghesia capitalista. In quella guerra, esattamente come le attuali, l'Italia si ritrovò aggirando il voto del parlamento - contrario all'ingresso nel conflitto- con il fatidico Patto di Londra. Anche un liberale come Giolitti (sosteneva che «con la pace l'Italia ci avrebbe guadagnato parecchio») deve essere seppellito sotto le verità ufficiali. Per far dimenticare che fu nel fuoco di quella carneficina che vennero forgiate le avventure totalitarie del fascismo e del nazismo. Anche per questo grazie di cuore a Renato Accorinti, insegnante di educazione fisica, per la sua straordinaria lezione di storia.
Alfio Nicotra, il manifesto, 9 novembre 2013

sabato 9 novembre 2013

Oggi a Brescia si ricorda don Tonino Bello

Oggi alle ore 14.45 al Centro Comboni di viale Venezia 116 a Brescia Pax Christi ricorda il fulgido itinerario umano e spirituale di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta e presidente del sodalizio nonviolento dal 1985 al 1992. 
 Per l’occasione verrà presentato il film “L'anima attesa”, dedicato al prelato dal regista salentino Edoardo Winspeare che dirige sullo schermo gli attori Carlo Bruni e Nunzia Antonino. Protagonista della pellicola è un imprenditore sul lastrico che decide di concedersi un weekend ad Alessano, in provincia di Lecce, ospite della sorella. Qui l’uomo riscoprirà il senso della vita grazie ad una comunità che ha conosciuto e vissuto in prima persona l’insegnamento di don Tonino, entrando in contatto con una nuova realtà, lontana dalle smanie della vita imprenditoriale, una realtà fatta di amore e accoglienza.
Animerà il pomeriggio Sergio Paronetto, vicepresidente nazionale di Pax Christi Italia e autore del volume “Tonino Bello maestro di nonviolenza: pedagogia, politica, cittadinanza attiva e vita cristiana”, appena uscito per i tipi delle edizioni Paoline.

venerdì 8 novembre 2013

Testamenti biologici

Mentre i disegni di legge che ne accennano languono da anni inutilmente in Parlamento, a Brescia la Chiesa Valdese rompe gli indugi e a partire dal mese di novembre apre la campagna di raccolta del testamenti biologici, contenenti le disposizioni anticipate di trattamento.
Si tratta di un servizio offerto alla cittadinanza dalla Chiesa di via dei Mille a Brescia, nato dalla volontà di fornire la possibilità di usufruire di un supporto informativo e giuridico adeguato che consenta agli interessati di predisporre con responsabilità e libertà il proprio testamento biologico oppure, più semplicemente, di potersi confrontare ed informare sull’argomento presso uno sportello appositamente preparato.
Nata nel solco del plurisecolare impegno protestante per la libertà di coscienza, questa esperienza risulta unica nel suo genere poiché, in seguito alla costituzione di un gruppo di studio dedicato, sono state scelte due possibili soluzioni: l’atto di designazione di amministratore di sostegno per disposizioni anticipate di trattamento autenticato dal notaio al costo di 50 euro (più Iva) oppure la scrittura non autenticata, sottoscritta davanti a due testimoni e a un avvocato a titolo gratuito.
Una finestra informativa è in programma sabato 9 dalle 15 alle 17, mentre giovedì 28 sono previste le due raccolte, con la presenza del notaio dalle 18.30 alle 19.30, con l'avvocato dalle 19.30 alle 20.
Una seconda finestra informativa si terrà sabato 7 dicembre dalle 15 alle 17; a seguire una seconda raccolta giovedì 12 dicembre (dalle 18.30 alle 19.30 col notaio e dalle 19.30 alle 20 coll'avvocato).
Per ulteriori informazioni si può telefonare alla segreteria organizzativa al numero 366/4594038 oppure si può scrivere una mail direttamente alla pastora della Chiesa bresciana, Anne Zell, all'indirizzo azell@chiesavaldese.org.

giovedì 7 novembre 2013

Ignoti hanno inquinato la roggia

Una chiazza oleosa di vaste proporzioni è stata rilevata nel pomeriggio di martedì nella Roggia Calcinata, che attraversa il centro storico di Calcinato. Ad accorgersene sono stati gli agenti della Polizia Locale, che hanno la sede proprio davanti alla roggia nel tratto di via Matteotti. I vigili hanno immediatamente interpellato il Consorzio di bonifica del fiume Chiese (che gestisce il deflusso delle acque nel canale irriguo) e allertato l'ufficio tecnico del Comune.
  In seguito alle indagini coordinate dalla Polizia Locale è stato riscontrato che lo sversamento maleodorante, probabilmente di combustibile liquido, è stato sversato abusivamente nella fognatura comunale che si immette nella roggia attraverso il troppopieno di via Primo Maggio.
  La società Garda Uno, che gestisce in paese il servizio idrico integrato, ha immediatamente proceduto alla pulizia del tratto di fognatura interessata ripristinando in poche ore la situazione di sicurezza preesistente all'accaduto. Ancora in corso le indagini per scoprire i responsabili. 

mercoledì 6 novembre 2013

Debito pubblico, decido anch'io

Una rete per decidere cosa fare dei nostri soldi. Per ricordare a tutti gli italiani che dal 1992 abbiamo tagliato 672 miliardi di euro in spese e investimenti. E se abbiamo oltrepassato i 2mila miliardi di debito non è perché siamo «cicale irresponsabili» ma per gli interessi che dal 1980 sono costati ben 2.230 miliardi di euro
Da più parti si sente dire che faremo la fine della Grecia: disoccupazione alle stelle, servizi soppressi, povertà dilagante. Ma se così sarà per gli effetti, non altrettanto si può dire per le strategie.
Quando, nel 2010, la Troika atterrò ad Atene, i conti della finanza pubblica greca facevano tremare i polsi ai creditori. Le entrate fiscali non coprivano neanche la spese della macchina pubblica, figurarsi se c'erano soldi per gli interessi. Il rischio era che la Grecia diventasse un debitore insolvente, procurando guai non tanto al suo popolo, quanto alle banche di mezza Europa che avevano i cassetti pieni di titoli del debito greco. Perciò intervennero i mastini del capitalismo finanziario mondiale per costringere Atene a organizzarsi affinché i soldi per gli interessi venissero trovati. Non importa se per riuscirci bisognava affamare i bambini, costringerli all'analfabetismo e alla morte per tetano. L'importante è che da qualche parte i soldi saltassero fuori. Perché l'unico obiettivo perseguito dal Fondo Monetario Internazionale, dall'Unione Europa e la Banca Centrale Europea, la troika appunto, è garantire gli interessi ai creditori, che poi sono quel famoso 1% della popolazione mondiale che da sola controlla il 40% dell'intero patrimonio privato mondiale.
E benché strutture pubbliche, che funzionano con i soldi di tutti (per cui dovrebbero prendere le nostre difese, non delle banche), non appena uno stato è in affanno i tre gendarmi gli saltano addosso per imporgli la solita camicia di forza: più tasse e meno spese in modo da generare un avanzo da destinare agli interessi. Eppure lo sanno che per questa strada si arriva a quel disastro economico che oltre a creare disoccupazione e povertà mette sempre più a repentaglio la finanza pubblica. Perché se l'economia si contrae si riduce, anche il gettito fiscale e i conti dello stato entrano in un circuito perverso che impone altri aumenti fiscali e altri tagli alle spese come unico modo per recuperare le somme da dare ai creditori. I signori della Troika lo sanno che in fondo a questo percorso non c'è che la morte del paese, ma vanno avanti imperterriti come lupi attratti dal sangue. E di fronte a una Grecia con un buco di bilancio colossale, non hanno sentito ragioni: hanno messo i greci in catene e hanno saccheggiato le loro case per prendersi tutte le cibarie possibili da consegnare ai creditori.
Mossa rischiosa, perché quando un popolo è sottoposto a sacrifici pesanti può anche ribellarsi nell'impeto dell'esasperazione. E allora addio sogni di gloria, perché nei conflitti sociali non si sa chi ne uscirà vittorioso. Non a caso le elezioni greche del 2012, con Syriza diventato secondo partito del paese, hanno tenuto il potere finanziario col fiato sospeso. Il che conferma che quando le condizioni lo permettono, il potere preferisce le mazzate per piccole dosi, perché inducono i popoli alla sottomissione per la nostra innata propensione ad adattarci alle piccole malversità. Se non fosse che di malversità in malversità si può arrivare alla morte.
In Italia si adotta la strategia delle piccole mazzate, anche detta del rospo bollito, da una trentina di anni ed è anche per questo se ci pieghiamo con estrema docilità alle politiche di austerità imposte dall'Unione Europea.
Controllando i numeri ci accorgiamo che l'Italia in austerità c'è dal 1992, come dimostrano gli avanzi primari che da allora produciamo ogni anno. Detta in un altro modo, dal 1992 le nostre spese per servizi e investimenti sono sempre state al di sotto del gettito fiscale. Ciò non di meno continuiamo a ripetere come un mantra che siamo indebitati perché abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e che i sacrifici a cui siamo sottoposti sono la giusta punizione per i nostri stravizi.
Qualcuno dovrà ben raccontarlo agli italiani che dal 1992 abbiamo risparmiato 672 miliardi di euro e se abbiamo oltrepassato i 2000 miliardi di debito non è per effetto delle nostre serate galanti, ma degli interessi che dal 1980 ci sono costati 2230 miliardi di euro. Ma chi lo farà? Non certo i partiti, le televisioni o i giornali. A loro i cittadini servono acefali.
La nostra unica speranza risiede in noi stessi, nella nostra capacità di auto-organizzarci. Per questo il Centro Nuovo Modello di sviluppo ha lanciato la campagna «Debito pubblico decido anch'io» con lo scopo di favorire l'attività dei gruppi locali decisi a promuovere sul proprio territorio l'informazione e l'attenzione sul debito pubblico attraverso le iniziative più varie: dalle rappresentazioni teatrali ai giochi di strada, dai momenti informativi ai dibattiti in consiglio comunale, dal controllo popolare sui bilanci comunali, alle verifiche sulle gare d'appalto.
Il primo obiettivo della campagna è favorire i contatti. Spesso le iniziative stentano a decollare semplicemente perché i militanti di uno stesso territorio non si conoscono fra loro. Per questo, il Centro invita chiunque condivida la campagna a segnalare la propria disponibilità tramite il formulario approntato nella pagina della campagna «Debito pubblico decido anch'io» pubblicata nel sito www.cnms.it
I dati raccolti serviranno a facilitare la formazione dei nodi locali, a partire dai quali potranno essere organizzati corsi e scambi di esperienze a livello regionale e nazionale. 
Francesco Gesualdi, il manifesto, 5 novembre 2013

martedì 5 novembre 2013

Tutta l’Italia dice: divieto di caccia... bombardieri

Entro fine anno il Parlamento dovrà pronunciarsi sul rinnovo annuale del progetto sugli F-35, i cacciabombardieri presentati come “ necessari ” per la difesa del nostro Paese.

Il ministro della Difesa vuole sostituire gli attuali caccia “ Tornado” presenti anche nella base di Ghedi, ritenuti superati, con i futuri cacciabombardieri F-35, (quindi armi non di difesa ma di attacco) adatti anche al trasporto delle bombe nucleari presenti a Ghedi ed Aviano

Il Parlamento, che tra fine giugno e inizio luglio 2013 ha approvato a maggioranza mozioni che impegnavano il nostro Governo a non proseguire ad alcun ulteriore acquisto di F35 senza un suo preventivo parere, è stato di fatto delegittimato con l’acquisto di altri 3 cacciabombardieri.

Alle nostre precise domande sugli F-35, non è mai stata data precisa risposta:
  • Non sappiamo quanto costeranno questi aerei alla fine del programma.
  • Non sappiamo quanto costa la manutenzione dei Tornado, gli aerei attualmente operanti.
  • Il Ministro della Difesa dice che responsabili delle scelte sono i tecnici.
  • I militari ci dicono che le scelte non competono a loro.


L’Italia ripudia la guerra e tutti gli interventi di aggressione.

I cacciabombardieri F-35, sono:
  • un oltraggio all’Articolo 11 della Costituzione!
  • un grave sperpero di denaro pubblico!
  • un sistema d’arma inaffidabile e pericoloso!


PER DIRE NO AGLI F-35!

E per chiedere a Governo e Parlamento di spostare questi enormi fondi su iniziative più importanti e fondamentali per la “difesa” quotidiana degli italiani e delle loro famiglie da una crisi dilagante

SABATO 30 NOVEMBRE 2013 A GHEDI

Ore 13,30 Ritrovo in Piazza Roma
Ore 14 Partenza del corteo che raggiungerà la base

Seguirà un incontro con rappresentanti della Campagna “Taglia le ali alle armi”

Comitato Bresciano NO F-35 ( Movimento Nonviolento, Pax Christi, Emergency Brescia, Nuova Resistenza, Mani Tese,Mir, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Circolo Acli di S.Eufemia, Circolo bresciano di Libertà & Giustizia)

sabato 2 novembre 2013

4 novembre: non festa, ma lutto

A novantacinque anni dalla fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale anche a Calcinato, ricorderemo non la festa, ma il lutto per quello spaventoso massacro che insanguinò l'Europa.
 Come ogni anno pressioni vengono fatte, anche in sedi istituzionali, per infoltire domani le sempre più scarne presenze alle celebrazioni patriottarde che con riti stantii celebrano la Vittoria. Vittoria di chi? Dei nostri 650mila poveri morti in battaglia? Del milione che tornò a casa mutilato o ferito?
 Chi volle la prima guerra mondiale fu un mascalzone. Chi la festeggia oggi è un ignorante. Ci chiediamo da tempo come mai i libri scolastici disapprovino questa guerra, mentre le istituzioni al contrario la celebrano in piazza. Ci chiediamo per quale oscura ragione il livello di consapevolezza raggiunto dalla cultura venga demolito dalla retorica nazionalista.
 Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, noi riaffermeremo il dovere di opporsi alla guerra e alle uccisioni, il dovere di salvare le vite.
 Per la pace, il disarmo e la nonviolenza, ricordando ancora una volta che vi è una sola umanità.