martedì 30 agosto 2022

“Il fascismo è finito il 25 aprile 1945”

È una lettura necessaria, per chi ha a cuore le sorti del nostro paese, il saggio dello storico camuno Mimmo Franzinelli dall’antifrastico titolo “Il fascismo è finito il 25 aprile 1945” (Laterza, 176 pagine, 14 euro).
Fra i maggiori studiosi del regime, autorevole membro del comitato scientifico dell'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione "Ferruccio Pari", l’autore smonta rigorosamente tutta una serie di luoghi comuni per i quali il fascismo sarebbe un fenomeno consegnato dal giorno della Liberazione alla polvere dei libri e dei musei, i fascisti di oggi folcloristici e irrilevanti, l’Italia democratica priva di continuità con il ventennio più buio della storia patria.
Non è così. Franzinelli documenta bene come a partire dall’immediato dopoguerra esecrabili esigenze legate alla ragion di Stato riportarono o mantennero ai vertici - non solo di prefetture e polizia ma anche di apparati burocratici come carceri, ospedali e scuole - loschi figuri e personaggi ambigui che erano stati, e lo rimasero anche nell’Italia repubblicana, di schietta fede fascista, riciclandosi solo apparentemente. Inoltre si consentì presto la ricostituzione di un partito che nel fascismo affondava le proprie radici - simboliche, fattuali e di apparato - suscitando violenti scontri nelle piazze e contribuendo in Parlamento all'elezione di due presidenti della Repubblica, Antonio Segni e Giovanni Leone: lo studioso non fa sconti alla storia del Movimento sociale italiano, barcamenatosi a lungo fra manganello e doppiopetto.
Né tace su quella che fu definita negli anni Settanta la “strategia della tensione”, abilmente sviluppata con trame nere e stragi più o meno di Stato, sui treni e nelle piazze, sulle quali la magistratura non ha ancora fatto chiarezza, lasciando impuniti i responsabili delle sanguinose attività terroristiche che miravano a un rovesciamento della democrazia. A ricordare a tutti i gravi pericoli corsi dalle istituzioni repubblicane in quel periodo c'è stata lo scorso 6 aprile la sentenza della Corte di Assise di Bologna sulla strage alla stazione del 1980.
Chiusa quella tragica stagione, non sono cessati i rigurgiti e soprassalti della destra radicale, tesi a glorificare la dittatura mussoliniana e a minacciare o praticare sempre più spesso l’autoritarismo, l’uso politico della violenza e la trasformazione della dialettica politica in scontro fisico (non si può non ricordare l’assalto alla sede nazionale della Cgil del 9 ottobre 2021).
Insomma, a cento anni dalla marcia su Roma, il fascismo continua a inquietare la società italiana con una presenza che non si può e non si deve ignorare.
Flavio Marcolini

lunedì 29 agosto 2022

Anna Maria Morelli, magnifica ragazza del secolo scorso

Cento anni fa nasceva Anna Maria Morelli, una fra le più fulgide figure del Novecento calcinatese, scomparsa il 30 giugno 2020.
Originaria a Montecatini Terme, figlia del noto generale di corpo d'armata Antonio, la Morelli era cresciuta con la famiglia in diverse città del Nord, fino ad approdare a Calcinato alla vigilia della guerra. A Brescia durante il secondo conflitto mondiale si formò, non solo culturalmente, presso i Padri della Pace, realtà che animò la feconda fucina dell'antifascismo bresciano.
Durissimo il prezzo pagato dalla sua famiglia per l’impegno in difesa della libertà. Per aver nascosto armi nel brolo di casa, il fratello Giovanni verrà catturato dai nazisti e deportato a Mauthausen, lager dove morirà di stenti e sevizie l'11 febbraio 1945; nello stesso campo di concentramento fu internato anche il padre, che riuscì a sopravvivere a quella tragedia. Nel corso di una perquisizione dell'abitazione l'altro fratello Giulio si dette alla fuga, mentre lei stessa con la madre fu arrestata e imprigionata nel novembre 1944: prima a Villa Feltrinelli (in via Panoramica), poi nel carcere di Canton Mombello (dopo una sentenza del Tribunale Speciale di Bergamo), dal quale uscirà il 25 aprile 1945. Fiera e indomita, mai ebbe parole di rancore per i suoi aguzzini.
Sposatasi in paese con l'imprenditore Santo Mendini, dal quale avrà i tre figli Gianni, Antonio e Maria, Anna Maria Morelli nel dopoguerra lavorò come maestra elementare a Calcinato, fino al raggiungimento della pensione a metà degli anni Settanta. La sua qualità principale era l’intelligenza: la possedeva, la usava, la generava, con tenerezza e grazia commoventi. Con lei a scuola ci fu una rivoluzione gentile e risoluta: in aula e sul territorio anticipò con notevolissimi risultati i contenuti e le tecniche della pedagogia moderna, introducendo in classe strumenti e metodi di insegnamento all’avanguardia per quegli anni, dalla scrittura collettiva all’inchiesta giornalistica, dall’educazione ambientale all’insiemistica.
Fra i suoi incarichi istituzionali si segnala la presidenza della Casa di riposo dal 1966 al 1972, periodo in cui fu realizzata la nuova ala nord che lei stessa inaugurò il 4 gennaio 1970. Dopo la scomparsa del marito aveva lasciato la casa di famiglia in via Garibaldi per ritirarsi in una piccola abitazione attigua alla chiesa parrocchiale, dove sino alla fine dei suoi giorni coltivò con saggezza la memoria storica leggendo, studiando e scrivendo assiduamente.

sabato 27 agosto 2022

Il male

Mentre gli sputi rossi della mitraglia
sibilano senza posa nel cielo blu infinito;
scarlatti o verdi, accanto al re che li schernisce
crollano i battaglioni in massa in mezzo al fuoco,

mentre un'orrenda follia, una poltiglia
fumante fa di centomila uomini,
- Poveri morti! Nell'estate, nell'erba e nella gioia
tua, o natura! tu che santamente li creasti!

- C'è un dio che ride sulle tovaglie di damasco
degli altari, nell'incenso e nei grandi calici d'oro,
che s'addormenta cullato dagli osanna,

- e si risveglia, quando madri chine
sulla loro angoscia, piangendo sotto i vecchi cappelli neri
gli danno un soldo legato nel loro fazzoletto.

Arthur Rimbaud 

lunedì 15 agosto 2022

Ferragosto

Conosco un bambino così povero

che non ha mai veduto il mare:

a Ferragosto lo vado a prendere

in treno a Ostia lo voglio portare.

“Ecco, guarda, gli dirò

questo è il mare, pigliane un po’!”

Col suo secchiello, fra tanta gente,

potrà rubarne poco o niente:

ma con gli occhi che sbarrerà

il mare intero si prenderà."


Gianni Rodari 

martedì 9 agosto 2022

Delega

Non spaventarti se il lavoro è molto:
C'è bisogno di te che sei meno stanco.
Poiché hai sensi fini, senti
Come sotto i tuoi piedi suona cavo.
Rimedita i nostri errori:
C'è stato pure chi, fra noi,
S'è messo in cerca alla cieca
Come un bendato ripeterebbe un profilo,
E chi ha salpato come fanno i corsari,
E chi ha tentato con volontà buona.
Aiuta, insicuro. Tenta, benché insicuro,
Perché insicuro. Vedi
Se puoi reprimere il ribrezzo e la noia
Dei nostri dubbi e delle nostre certezze.
Mai siamo stati così ricchi, eppure
Viviamo in mezzo a mostri imbalsamati,
Ad altri mostri oscenamente vivi.
Non sgomentarti delle macerie
Né del lezzo delle discariche: noi
Ne abbiamo sgomberate a mani nude
Negli anni in cui avevamo i tuoi anni.
Reggi la corsa, del tuo meglio. Abbiamo
Pettinato la chioma alle comete,
Decifrato i segreti della genesi,
Calpestato la sabbia della luna
Costruito Auschwitz e distrutto Hiroshima.
Vedi: non siamo rimasti inerti.
Sobbarcati, perplesso;
Non chiamarci maestri.
(Primo Levi, 24 giugno 1986)

domenica 7 agosto 2022

Il consiglio comunale chiede tampon tax e stalli rosa

Nell'ultima seduta il consiglio comunale di Calcinato ha approvato all’unanimità una risoluzione sulla “tampon tax” per “sensibilizzare la comunità sull’importanza di ridurre il consumo di supporti igienici usa-e-getta, sia in termini di risparmio economico sia soprattutto in termini di impatto ambientale ed ecologico”.
Il documento impegna i sindaco Nicoletta Maestri e la sua giunta municipale “a confrontarsi con l’Azienda Servizi Comunali per valutare la possibilità di attivare periodi promozionali che prevedano il riconoscimento di una scontistica per l’acquisto di supporti igienici femminili”, “a sensibilizzare la comunità sull’importanza di utilizzare prodotti alternativi agli assorbenti e pannolini, a sollecitare il Governo e il Parlamento affinché possano valutare l’opportunità di ridurre ulteriormente l’aliquota Iva applicabile alle cessioni di supporti igienici femminili e non”.
Nella stessa serata è passata, sempre all’unanimità, anche una risoluzione per la “istituzione di stalli rosa adibiti alla sosta delle donne in gravidanza o di genitori con figli di età inferiore ai due anni, nonché di ulteriori spazi riservati alla sosta dei veicoli in uso alle persone con disabilità”. Dopo attente valutazioni delle commissioni comunali per le Pari Opportunità e alla Sicurezza, tali posti di parcheggio riservati potranno realizzati, in particolare, “in prossimità dei servizi quali gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, le farmacie, l’asilo nido e le scuole dell'infanzia, i plessi scolastici e gli esercizi commerciali”, come segnale di “concreta attenzione nei confronti delle esigenze delle famiglie con bambine e bambini piccoli oltre che di quelle delle donne in stato di gravidanza”.

sabato 6 agosto 2022

Calcinato per un mondo senza atomiche


Anche Calcinato ha ricordato il 77esimo anniversario dello sganciamento delle due bombe atomiche americane sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Lo ha fatto stamattina davanti al virgulto di kaki al Parco La Boschina di via Arnaldo con una commemorazione promossa dal Comune, nel corso della quale è stata accolta la comitiva di ciclisti bresciani che, partiti poco dopo le 8 da Piazza della Loggia per il Kaki Bike Tour, pedaleranno facendo tappa a Novellara, Casalecchio e Rimini, fino a giungere a San Marino martedì prossimo, ricordando lungo il percorso di oltre 300 chilometri le decine di piantumazioni lungo la penisola di questa graziosa essenza arborea, famosa in tutto il mondo per essere sopravvissuta in Giappone ai disastri del 6 e del 9 agosto 1945 e divenuta quindi il simbolo della lotta per un mondo senza atomiche.
Coordinata da Francesco Foletti e Giulia Bonomelli, la manifestazione pacifista itinerante è arrivata al parco verso le 10. Aperta da dieci rintocchi di gong suonati da Maria Adele Capucci, la manifestazione ha visto la partecipazione, fra gli altri, del sindaco Nicoletta Maestri, della narratrice Milde Caffetto, della musicista Germana Mendini, dell’artista Rovatinsky e di una delegazione del Movimento Nonviolento locale.
“Con grande orgoglio accogliamo attorno alla nostra pianta di kaki questi otto ciclisti - ha dichiarato il primo cittadino - accompagnati dal suono del gong, per vivere un cerimoniale che vuole essere un monito affinché tutti noi possiamo imparare dagli errori passati, offrendo un messaggio di speranza per il raggiungimento della pace mondiale. L’impegno iniziato attorno alla piantumazione del kaki, all’interno di un contesto ambientale e culturale quale il luogo della Boschina, diventerà per la nostra comunità tappa fissa per costruire ogni anno, incontri, rassegne artistiche che avranno come protagonisti giovani studenti e i cittadini per ricordare a tutti che quegli errori umani non devono mai più ripetersi ma diventare il motore per costruire ponti di pace”.
Oggi nel mondo ci sono oltre 20mila testate nucleari, di cui almeno 2mila pronte all´uso immediato: ordigni di aggressione creati per distruzioni di massa, economicamente insostenibili ed eticamente inaccettabili.

venerdì 5 agosto 2022

La memoria di Hiroshima

Ci convoca ad abolire la guerra.
Ci convoca ad abolire gli eserciti.
Ci convoca ad abolire le armi.
Ci convoca a salvare le vite, tutte le vite.
Ci convoca alla nonviolenza che sola può salvare l’umanità.

Il Kaki Bike Tour fa tappa a Calcinato

A 77 anni dallo sganciamento sulla città giapponese di Hiroshima della prima bomba atomica, domattina il Kaki Bike Tour farà tappa a Calcinato. Nata per ricordare l’olocausto nucleare, la manifestazione pacifista itinerante avrà come protagonista una delegazione di otto ciclisti bresciani, membri del progetto "Nagasaki-Brescia. Kaki Tree for Europe", che partirà da Piazza della Loggia a Brescia e arriverà fino a San Marino nella giornata di martedì 9 agosto.
A Calcinato l’arrivo della comitiva è previsto verso le ore 9.45 al Parco La Boschina di via Arnaldo 60, dove si svolgerà una breve commemorazione davanti al kaki piantato qui poco più di un mese fa, una essenza arborea famosa in tutto il mondo per essere sopravvissuta ai disastri di Hiroshima e Nagasaki e divenuta quindi il simbolo della lotta per un mondo senza atomiche.

mercoledì 3 agosto 2022

Ribelli seduti

Per gentile concessione dell’autore, pubblichiamo l’articolo che il compagno calcinatese Nicola Zanotti ha scritto il 27 luglio scorso per la rivista on line “Echo Raffiche”, sulla quale potete leggerlo alla pagina https://echoraffiche.com/ribelli-seduti/ 

Nelle scorse settimane vi può essere capitato, girando la città di Brescia, di incontrare una persona seduta da sola per strada mentre indossa un cartello. Forse non ci avete prestato troppa attenzione ma, ecco comparire qualche settimana dopo una persona diversa, sempre da sola e con un cartello. Se questa volta vi sarete fermati avrete visto nel suo sguardo la fermezza di chi ha qualcosa di fondamentale da dire.
Ma cosa vogliono? Qual è il loro messaggio?
Anna e Stefano (su loro suggerimento abbiamo deciso di citarli solamente col nome) sono giovani attivist* di Extinction Rebellion (abbreviato in XR), movimento nonviolento nato a Londra nel 2018 e che recentemente è sbarcato anche a Brescia. XR chiede che i governi di tutto il mondo si attivino per contrastare la crisi climatica. I metodi di quest* “ribelli” sono quelli dell’azione diretta nonviolenta e della disobbedienza civile, attirando l’attenzione sui predetti temi attraverso modalità sceniche: blocchi stradali, scioperi della fame e momenti teatrali o di interazione con i passanti.
Anna e Stefano sono però soprattutto cittadin* preoccupat* dall’inazione del governo e delle istituzioni di fronte al cambiamento climatico. Hanno perciò deciso di far sentire la propria voce attraverso un’azione individuale conosciuta col nome di RO1: Rebellion Of One. 

COS’È LA REBELLION OF ONE (RO1)?
È un’azione diretta nonviolenta, definizione con cui si indicano le forme di protesta nate dalla dottrina e dalle pratiche di Gandhi. Questa particolare azione consiste nel sedersi da soli in una strada trafficata con un cartello che espone preoccupazione e/o terrore di fronte ad una situazione specifica. La RO1 è una forma di protesta differente da disobbedienza civile, blocchi o cortei. Si concentra infatti sull’individuo e sulla preoccupazione intima di ciascuno. Il messaggio sul cartello varia a seconda del soggetto che lo espone.
A Brescia sono state scelte delle strade pedonali in zone centrali della città per rivendicare l’appartenenza popolare dei luoghi pubblici. Anna il 29 maggio ha scelto Corso Zanardelli, zona molto frequentata per la presenza di numerose attività commerciali, e poi il 25 giugno ha optato per Piazza Loggia, la piazza più significativa per la storia militante e politica della città. Stefano si è invece seduto in Corso Mameli, di fronte alla Sala Studio Umberto Eco, il 7 luglio. in seguito alla sua azione è stato scortato dalle Forze dell’Ordine fino alla caserma di Polizia dove è stato trattenuto.

LE LORO DICHIARAZIONI 
I messaggi personali che hanno voluto trasmetterci sono questi:
“Sto male se penso a tutto quello che dobbiamo fare per garantirci un futuro”;
“Sono terrorizzata perché a causa della crisi climatica non avremo più cibo né acqua ma il governo non fa letteralmente nulla”;
“Sono terrorizzata perché siamo rassegnati/e alla catastrofe climatica”.
Anna, su nostra richiesta, ha chiarito con precisione cosa significhi per lei l’azione della RO1.
“Significa mandare un messaggio in un modo diverso. A differenza delle manifestazioni è la persona che esprime la sua preoccupazione in maniera diretta e onesta. Si mette a livello, se non sotto il livello, della gente che passa.”
L’intento primario di un’azione come questa è, prima di tutto, liberare le legittime preoccupazioni individuali del singolo in modo da raggiungere i passanti. Attraverso questa modalità netta ogni attivista scopre come il potere possa scaturire anche – e soprattutto – dal basso, attraverso il proprio corpo.
Stefano, in seguito alla sua azione e al rilascio dal comando di polizia, è stato contattato da Radio Onda d’Urto a cui ha rilasciato queste parole:
“Penso che la popolazione debba essere interpellata e debba avere capacità deliberativa, perché alla fine il territorio è di chi lo abita. Quindi le persone devono avere uno strumento legale (le assemblee cittadine di cui parlerò tra poco, N.d.A.) per far fronte a tutte le criticità ambientali che già al giorno d’oggi stiamo vedendo.” proseguendo “Crediamo che la disobbedienza civile nonviolenta sia il metodo più efficace che abbiamo come cittadini per far arrivare a un risultato concreto.”
Anna e Stefano non hanno deciso di sedersi in quanto membri di XR ma in quanto cittadin* che vogliono lanciare un messaggio a coloro che condividono le loro preoccupazioni: non siete soli! Ma quali soluzioni propongono per questi problemi?

ASSEMBLEE CITTADINE ORA!
Extinction Rebellion aderisce a una proposta di legge lanciata sul sito Politici per caso, il cui intento è la costituzione di assemblee di cittadin* sorteggiat* che abbiano effettivo potere deliberativo sulle scelte della politica (si tratta delle Citizens’ Assemblies, realtà già strutturate ed operative in altri Stati, come Inghilterra e Belgio). Questa proposta trova le sue radici nel concetto di democrazia partecipativa, teoria nata nel fuoco delle lotte sessantottine per opporsi all’evidente crisi delle democrazie occidentali e poi ripresa dal movimento antiglobalizzazione. Da questo concetto è nata la teoria della democrazia deliberativa, concepita negli anni ottanta e cresciuta grazie ai contributi del filosofo statunitense John Rawls e del tedesco Jürgen Habermas, esponente della Scuola di Francoforte.
Che novità porta questa “giovane” teoria?
È una teoria in controtendenza rispetto alla c.d. visione aggregativa della democrazia– secondo cui le preferenze della popolazione possono essere, secondo una logica puramente elettorale, solo contate attraverso i voti – perché tende alla c.d. visione discorsiva secondo cui i cittadini formano la loro coscienza politica attraverso incontri pubblici partecipati.
Le azioni per portare avanti questa petizione si stanno moltiplicando in tutta Italia. A titolo esemplificativo, il 30 giugno 2022 è iniziata la protesta di Alessandro Berti, attivista di XR Italia che è rimasto seduto di fronte al Senato della Repubblica facendo lo sciopero della fame, nella speranza di essere visto e ascoltato dai politici, finché non è intervenuta la Polizia.
Sulla pagina ufficiale di Extinction Rebellion Italia si legge la dichiarazione di Alessandro Berti: “L’urgenza di avere lo strumento delle Assemblee dei Cittadini per affrontare l’emergenza eco-climatica nasce dall’inazione che vedo nel Governo. Lo faccio perché ho più fiducia in persone formate, libere da vincoli e che prendono decisioni pensando alla sopravvivenza delle loro famiglie rispetto a istituzioni lente, fuori dalla contemporaneità e legate a logiche tossiche. Questo strumento ha funzionato in democrazie simili alla nostra e questo mi dà fiducia.”
Azioni come la RO1 non si fermeranno, nella nostra città come in tutta Italia, perché resta fondamentale portare la crisi climatica all’attenzione di tutti e tutte. Vi dovesse capitare in futuro di incontrare dei ribelli seduti, sempre con un cartellone e la fermezza incrollabile nello sguardo, fermatevi a parlare con loro, dedicate qualche momento della vostra giornata e vedete cosa hanno da dirvi: forse scoprirete che non siete i soli a volere un mondo migliore.

lunedì 1 agosto 2022

L’ultimo saluto ad Anna Quinzani

Domani, martedì 2 agosto, verso le ore 14 al Parco delle Rimembranze, dietro la torre civica di Piazza della Repubblica a Calcinato, daremo insieme ai parenti, agli amici e ai compagni di sempre l’ultimo saluto alla nostra cara Anna con una breve serie di pensieri e letture di congedo.