sabato 6 agosto 2022

Calcinato per un mondo senza atomiche


Anche Calcinato ha ricordato il 77esimo anniversario dello sganciamento delle due bombe atomiche americane sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Lo ha fatto stamattina davanti al virgulto di kaki al Parco La Boschina di via Arnaldo con una commemorazione promossa dal Comune, nel corso della quale è stata accolta la comitiva di ciclisti bresciani che, partiti poco dopo le 8 da Piazza della Loggia per il Kaki Bike Tour, pedaleranno facendo tappa a Novellara, Casalecchio e Rimini, fino a giungere a San Marino martedì prossimo, ricordando lungo il percorso di oltre 300 chilometri le decine di piantumazioni lungo la penisola di questa graziosa essenza arborea, famosa in tutto il mondo per essere sopravvissuta in Giappone ai disastri del 6 e del 9 agosto 1945 e divenuta quindi il simbolo della lotta per un mondo senza atomiche.
Coordinata da Francesco Foletti e Giulia Bonomelli, la manifestazione pacifista itinerante è arrivata al parco verso le 10. Aperta da dieci rintocchi di gong suonati da Maria Adele Capucci, la manifestazione ha visto la partecipazione, fra gli altri, del sindaco Nicoletta Maestri, della narratrice Milde Caffetto, della musicista Germana Mendini, dell’artista Rovatinsky e di una delegazione del Movimento Nonviolento locale.
“Con grande orgoglio accogliamo attorno alla nostra pianta di kaki questi otto ciclisti - ha dichiarato il primo cittadino - accompagnati dal suono del gong, per vivere un cerimoniale che vuole essere un monito affinché tutti noi possiamo imparare dagli errori passati, offrendo un messaggio di speranza per il raggiungimento della pace mondiale. L’impegno iniziato attorno alla piantumazione del kaki, all’interno di un contesto ambientale e culturale quale il luogo della Boschina, diventerà per la nostra comunità tappa fissa per costruire ogni anno, incontri, rassegne artistiche che avranno come protagonisti giovani studenti e i cittadini per ricordare a tutti che quegli errori umani non devono mai più ripetersi ma diventare il motore per costruire ponti di pace”.
Oggi nel mondo ci sono oltre 20mila testate nucleari, di cui almeno 2mila pronte all´uso immediato: ordigni di aggressione creati per distruzioni di massa, economicamente insostenibili ed eticamente inaccettabili.

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