lunedì 30 maggio 2022
No alla base militare di Coltano
domenica 29 maggio 2022
Cappelle, cappellette e cappellate
sabato 28 maggio 2022
venerdì 27 maggio 2022
Verso il 28, ross de sang
giovedì 26 maggio 2022
Verso il 28: oggi come allora, guerre, stragi, miseria e sfruttamento
In tale contesto si inserisce anche la strage di piazza della Loggia, riguardo alla quale dalle indagini sono emerse le responsabilità di esecutori, organizzatori e mandanti: dai mercenari della destra fascista, agli apparati dello stato, alla NATO quale ispiratrice e agente degli interessi dell’imperialismo statunitense.
Piazza della Loggia è stata preceduta e seguita da molti altri gravissimi attentati e progetti sanguinari: dagli attentati alla fiera di Milano del 25 aprile 1969, ai treni dell’Agosto e a Piazza Fontana del 12 Dicembre, ai tentativi di golpe di Valerio Borghese e di Edgardo Sogno, alle stragi dell’Italicus e di Bologna; solo per ricordarne alcuni. Sul piano internazionale era contemporaneamente in atto la criminale aggressione statunitense al Vietnam, Cambogia e Laos che ha causato più di un milione di morti.
28 maggio 2022 la situazione non è cambiata: anzi, per quanto riguarda i lavoratori/trici, grazie al sostegno o all'acquiescenza di pressoché tutta cosiddetta sinistra (PD) e dei sindacati maggioritari (cgil, cisl, uil) le condizioni sono di molto peggiorate e la borghesia non ha più bisogno di bombe e stragi per mantenersi salda al potere e conservare il proprio tallone di ferro ben fermo sul collo della classe lavoratrice.
Ma bombe e stragi e guerre dilagano in tutto il mondo, principalmente ad opera degli Stati Uniti (ma anche - seppur in misura minore - degli altri stati imperialisti) attraverso la sua agenzia più nota, la NATO.
È quasi superfluo ricordare i nefasti interventi, diretti e indiretti, del Patto Atlantico, degli USA e dei loro alleati - Italia compresa - negli ultimi decenni: dalla Jugoslavia all’Afghanistan all’Iraq, dalla Libia allo Yemen.
Come già accennato l’Italia non è estranea a questi massacri, con l’invio di uomini e armi sui principali teatri di guerra ed a costi crescenti, arrivati con il governo Draghi a 35 miliardi di euro l’anno, cioè 104 milioni al giorno.
Non si può quindi celebrare degnamente questo 28 Maggio di lotta senza affrontare decisamente la questione NATO per proseguire nella lunga strada di fare uscire la guerra dalla storia dobbiamo pretendere e gridare ad alta voce:
- FUORI l'Italia dalla NATO - FUORI la NATO dall’Italia
- NO alla GUERRA - NO alle spese militari
- RITIRO delle missioni militari italiane e CONVERSIONE dell'industria bellica - CONTRO la speculazione finanziaria e il carovita. BLOCCO dei prezzi subito!
Comitato contro la guerra - Brescia
mercoledì 25 maggio 2022
Genova per noi
martedì 24 maggio 2022
Da una guerra all’altra
lunedì 23 maggio 2022
Obiezione alla guerra: un convegno
domenica 22 maggio 2022
sabato 21 maggio 2022
Festa interetnica a Bedizzole
Sabato 21 maggio a Bedizzole si celebra la "Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo". A partire dalle ore 16.30 nel cortile della civica biblioteca Primo Levi, in via Alcide De Gasperi 4, la Commissione comunale per le pari opportunità organizza un momento conviviale di scambio e condivisione fra le diverse comunità etniche presenti in paese: chi volesse partecipare portando prodotti culinari per una merenda può contattare l'Ufficio Servizi alla Persona allo 030/6871700. Inoltre ci sarà la possibilità di ballare le danze dei diversi paesi e popoli del mondo con l’animazione del Gruppo folk Girovagando. L’ingresso alla festa è gratuito.
venerdì 20 maggio 2022
Forsu: il Comune non farà ricorso
giovedì 19 maggio 2022
Manifestazione no forsu in piazza a Calcinato
mercoledì 18 maggio 2022
martedì 17 maggio 2022
Padroni della guerra
voi che costruite i grossi cannoni
voi che costruite gli aeroplani di morte
voi che costruite tutte le bombe
voi che vi nascondete dietro i muri
voi che vi nascondete dietro le scrivanie
voglio solo che sappiate
che posso vedere attraverso le vostre maschere
Voi che non avete mai fatto nulla
se non costruire per distruggere
voi giocate con il mio mondo
come se fosse il vostro piccolo giocattolo
voi mettete un fucile nella mia mano
e vi nascondete dai miei occhi
e vi voltate e correte lontano
quando volano le veloci pallottole
voi mentite e ingannate
una guerra mondiale può essere vinta
voi volete che io creda
ma io vedo attraverso i vostri occhi
e vedo attraverso il vostro cervello
come vedo attraverso l’acqua
che scorre giù nella fogna
che altri dovranno sparare
e poi vi sedete e guardate
mentre il conto dei morti sale
voi vi nascondete nei vostri palazzi
mentre il sangue dei giovani
scorre dai loro corpi
e viene sepolto nel fango
Avete causato la peggior paura
che mai possa spargersi
paura di portare figli
in questo mondo
poiché minacciate il mio bambino
non nato e senza nome
voi non valete il sangue
che scorre nelle vostre vene.
Che cosa sono io per parlare quando
non è il mio turno?
Direte che sono giovane
direte che non ne so abbastanza.
Ma c’è una cosa che so
anche se sono più giovane di voi:
so che perfino Gesù
non perdonerebbe quello che fate
Voglio farvi una domanda:
il vostro denaro vale così tanto
vi comprerà il perdono
pensate che potrebbe?
Io penso che scoprirete
quando la morte esigerà il pedaggio
che tutti i soldi che avete accumulato
non serviranno a ricomprarvi l’anima
E spero che moriate
e che la vostra morte giunga presto
seguirò la vostra bara
in un pallido pomeriggio
e guarderò mentre
vi calano giù nella fossa
e starò sulla vostra tomba
finché non sarò sicuro che siate morti.
lunedì 16 maggio 2022
Il pettirosso prova le sue ali
Non conosce la via,
ma si mette in viaggio verso una primavera
di cui ha udito parlare.
Emily Dickinson
domenica 15 maggio 2022
Forsu: domani assemblea
sabato 14 maggio 2022
R.I.P. (Requiescant in pace)
Si tingono di rosso,
Lamenti di persone che muoiono da sole
Senza un Cristo che sia là.
Pupille enormi volte al sole
La polvere e la sete
L'affanno della morte lo senti sempre addosso
Anche se non saprai perché.
Requiescant in pace.
Requiescant in pace.
Requiescant in pace.
Requiescant in pace.
Su cumuli di carni morte
Hai eretto la tua gloria
Ma il sangue che hai versato su te è ricaduto
La tua guerra è finita
Vecchio soldato.
Ora si è seduto il vento
Il tuo sguardo è rimasto appeso al cielo
Sugli occhi c'è il sole
Nel petto ti resta un pugnale
E tu no, non scaglierai mai più
La tua lancia per ferire l'orizzonte
Per spingerti al di là
Per scoprire ciò che solo Iddio sa
Ma di te resterà soltanto
Il dolore, il pianto che tu hai regalato
Per spingerti al di là
Per scoprire ciò che solo Iddio sa.
Per spingerti al di là,
Per scoprire ciò che solo Iddio sa...
Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi, 1972.
venerdì 13 maggio 2022
La guerra che verrà
giovedì 12 maggio 2022
mercoledì 11 maggio 2022
Arriverà la "tampon tax"?
martedì 10 maggio 2022
Il Copasì (per i caduti di tutte le guerre)
Ma che belli! Così snelli,
come giovani polli vestiti uguali,
a condividere tutti i mali,
come bimbi di tre anni
con le scarpette e le braghette
all’asilo o…
.... sotto un telo.
Tutti belli allineati,
giornalisti e stipendiati,
tele-cronisti ben educati,
tutti zitti ed inculcati,
ossequiosi ed inchinati,
sotto ai diktat incurvati,
in tale tenuta li vuole
il mercante di carne,
il cantante di falsi in faRsetto, il copasì[1]
dagli acuti di petto,
per farli fuori estenuati,
giovani e vecchi suoi….
... insaccati,
già schedati e in ordine tritati,
affettati ed imbustati
nei sacchetti prelibati.
Hì, hunì, purhilì,
che a di’ poc hì pie’ de -ì,
Ó che parlì tròpp mia de fì,
mia cole paròle dî ciapa-puldhì,
mia coi tèrmegn htranier,
coi fa’ forehter
dî copa-hì.[2]
Maiali all’ingrasso
da vendersi all’ingrosso,
pourcentages en hausse sauvage[3]…
Tutti belli allineati,
coi vestitini ben stirati,
lucidati e ben composti
in buste cerniere ai loro posti,
negli elisi campi verdi,
nelle foto precisi, sorrisi e lesi,
tutti uguali e con gli occhi in basso,
come maiali
molto molto molto...
oltre...
...il trapasso.
Mario Pietro Zani, 9 maggio 2022
Note:
[1] = dialetto bresciano “colui che ammazza i maiali”.
[2] Maiali, maialini, porcellini,/ che siete senza esagerare pieni di vino,/ voi che parlate troppo in maniera non curata, non con le parole di quelli che ammazzano i pulcini, non con i termini stranieri,/ con i comportamenti da estranei / degli ammazza-maiali.
[3] (francese) percentuali in selvaggio aumento.
lunedì 9 maggio 2022
Carlo invita all'obiezione contro la guerra
“Dopo tutte le immagini e certezze avute su guerre iniziate per motivi poi risultati errati o falsi e terminate con conseguenze assai diverse da quelle che si proponevano i promotori, ancora molti sono convinti che il conflitto armato risolva un dissidio e porti risultati positivi” osserva. “Dopo Gandhi, King, don Milani, Capitini e Pinna, dopo innumerevoli lotte per sostenere diritti che venivano calpestati e per difendersi da soprusi senza armi né morti, ancora c’è chi considera la volontà di pace alla stregua di una resa all’oppressore, chi descrive i ‘pacifisti’ come affabulatori da salotto”.
E ricorda: “Persone che apprezzavo un tempo cantavano le canzoni dei Beatles e di De André e credevano alle parole che cantavano; adesso, chiamate alla prova dei fatti, si lasciano tentare dalla scelta delle armi, parlano di guerra giusta, necessaria e doverosa perché, dicono, ‘un popolo ha il diritto di difendersi e noi abbiamo il dovere di aiutarlo’. E allora si mandano fucili e bombe, e poi cannoni e poi missili. E poi?”
“Come sempre - sottolinea - anche in Ucraina a morire è quasi sempre chi la guerra non l’ha voluta e non è stato nemmeno interpellato. A morire sono per lo più i poveri, siano civili o militari. Ciò che muove una guerra è l’interesse economico di pochi che spingono i molti a combattere, uccidere e farsi uccidere, imbottiti di vuoti ideali”.
“Bistrattata oggi come mai - argomenta - la nostra Costituzione dichiara che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali: non è abbastanza chiaro? La difesa della patria è un dovere di ogni cittadino, ma ci sono molti modi efficaci di difendersi, senza sparare cannonate o lanciare missili. “L’insegnamento dei partigiani celebrati in questi giorni è che non si faccia più la guerra - rammenta - e loro hanno conosciuto fino in fondo le ragioni di tale proposito. Quelli voglio ascoltare. Quando ero giovane c’erano attentati in Alto Adige di cui poco capivo; erano l’espressione armata di un dissidio, c’erano cittadini che avrebbero voluto staccarsi dall’Italia. Che cosa avrebbe dovuto fare l’Italia? Mandare l’esercito a bombardare le sedi dei separatisti? E, se questi avessero chiesto aiuto all’Austria, dichiarare guerra all’Austria? Sono state fatte trattative, si è cercato un accordo, non è stata mossa guerra. Più avanti, se la Lega di Bossi avesse avuto molti più sostenitori che avessero preteso l’indipendenza della Padania, avremmo dichiarato loro guerra?”
“La guerra no, mai” conclude desolato. “Per farla bisogna essere in due: se uno dei due non imbraccia le armi la guerra non c’è. E non significa che chi non spara non lotti, non attacchi, non si difenda. Lo fa con metodi diversi e sarà sicuramente sostenuto da molte altre nazioni”.
50 anni dopo, Carlo Filippini riesclama il suo “Signornò”, invitando ad ascoltare sempre la voce della coscienza. In guerra i soldati obbediscono, gli uomini obiettano.