giovedì 19 maggio 2022

Manifestazione no forsu in piazza a Calcinato

Dopo l’assemblea di lunedì scorso contro la localizzazione sul territorio di Bedizzole del nuovo impianto A2A per il trattamento della frazione organica dei rifiuti domestici da raccolta differenziata - che dovrebbe essere realizzato nei prossimi mesi in località Fusina, molto vicino a Ponte San Marco e alla Bettola - a Calcinato il Comitato Cittadini alza il tiro organizzando una manifestazione convocata per stasera a partire dalle ore 17 in Piazza Aldo Moro.
Come si ricorderà, il sito aveva ricevuto il via libera dalla Provincia lo scorso 30 marzo. Destinato ad accogliere circa 75 mila tonnellate all'anno di forsu da tutta la provincia di Brescia e finalizzato alla produzione di compost e biometano, l’impianto sorgerà su di un’area di circa 35 mila metri quadrati, in una fascia già sottoposta a un altissimo indice di pressione, l'indicatore stabilito da una legge regionale, la cui cogenza è stata peraltro ribadita anche dal Consiglio di Stato.
Localizzato in una zona geografica ad altissima densità di discariche e siti potenzialmente inquinanti, questo nuovo impianto andrà ad aggiungersi alla vicinissima discarica che lavora il fluff, a una nutrita serie di allevamenti intensivi, a diverse aziende che utilizzano sui terreni agricoli di gessi di defecazione, ai cantieri per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, a un impianto di cogenerazione a biomassa legnosa e a un impianto di recupero di rottami in alluminio.
Frazione di rifiuto differenziato con un certo valore economico, la forsu è al centro da molto tempo di un vivace dibattito, non solo specialistico, sulle modalità più idonee per affidare la gestione del suo trattamento e sui risvolti che la sua lavorazione può avere per la salute dell’ambiente e la qualità dell’aria.
L’intenzione degli ambientalisti - che hanno chiesto di poter incontrare il sindaco Nicoletta Maestri nel corso della manifestazione - sembra essere quella di presentare un ricorso avverso la decisione della Provincia, impugnando l'autorizzazione.
“In queste ore stiamo sollecitando i cittadini affinché inviino lettere al sindaco pregandola di promuovere il ricorso contro un impianto, l’ennesimo, impattante sul territorio” scrive il Comitato Cittadini che, per sostenere questa azione legale contro quello che definisce “un insulto ambientale irragionevole”, ha promosso anche una raccolta-fondi: gli interessati possono versare un’offerta libera sul conto corrente bancario con IBAN IT87C0867654172000000304501.

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