lunedì 31 agosto 2020

Manuela De Meo venerdì 4 è a Calcinato

L’attrice Manuela De Meo, figura di punta delle Sementerie Artistiche di Crevalcore, sarà venerdì 4 settembre a Calcinato nell’ambito del Festival Acque&Terre per presentare il monologo “Manzoni senza filtro”, che si configura come un viaggio ironico nel mondo e fra i personaggi dei Promessi Sposi. L’appuntamento è alle ore 20.30 nel Piazzale del Centro Sportivo Vincenzo Bianchi, in via Stazione 67. L'ingresso è gratuito.

sabato 29 agosto 2020

In Turchia è morta in carcere Ebru Timtik

L’avvocata turca Ebru Timtik è morta dopo 238 giorni di sciopero della fame nella prigione di Silivri, nei pressi di Istanbul. 
La sua protesta estrema era finalizzata a chiedere un processo equo. Insieme ad altri 15 legali era stata condannata con l'accusa di fare parte di un'organizzazione della sinistra rivoluzionaria per un totale di 159 anni di carcere inflitti a tutti gli imputati.
42 anni, Ebru insieme ad Aytac Unsal, suo collega, che sta portando avanti il "digiuno fino alla morte", ha sempre difeso i diritti dei minatori sfruttati, dei familiari degli operai vittime degli incidenti nei cantieri edili, dei contadini che resistono contro le centrali idroelettriche, delle donne vittime di violenza e dei cittadini che hanno alzato la testa contro il governo durante la rivolta popolare di Gezi Park.
Piangendo la scomparsa di questa compagna la cui unica colpa era stare dalla parte dei poveri e degli oppressi, sollecitiamo a tenere alta l’attenzione sulle drammatiche condizioni in cui versa Aytac Unsal: non lasciamolo solo!

venerdì 28 agosto 2020

Un parco all'Efercal?

Si fanno sempre più insistenti a Calcinato le voci di una possibile partecipazione del'amministrazione comunale all'asta che dovrebbe mettere in vendita l'area Efercal.
E sono in molti a chiedersi cosa potrebbe farsene il Comune di quel comparto che campeggia a ridosso del centro storico, dinanzi alla chiesa parrocchiale. 
Noi una proposta l'abbiamo. Se il Comune ne acquisisse la proprietà, crediamo necessario abbattere l’edificio che ospitava il calzificio, bonificare l'area e realizzarvi un grande parco pubblico a disposizione dei bambini delle vicine scuole, degli anziani della Casa di Riposo e - più in generale - di tutta la cittadinanza.
Fino agli anni ’60 quella zona presentava dal punto di vista paesaggistico una vocazione eminentemente agricola. Insieme alla Boschina posta ad est della collina essa costituiva un preciso elemento di riconoscibilità sotto il profilo ambientale, che necessitava di essere sottoposto ad una rigorosa salvaguardia.
Nell'epoca del boom economico tuttavia, a seguito della dichiarazione di Calcinato quale “zona depressa”, l’area venne venduta a prezzi irrisori, dando inizio alla sua trasformazione in zona industriale, operazione certamente discutibile sul piano etico ed ecologico ma per certi aspetti comprensibile se inserita in un contesto geoeconomico fortemente segnato da una vocazione sviluppista collegata alle necessità di incrementare l’occupazione in sede locale.
Nel periodo immediatamente seguente l’insediamento dell’opificio, si assistette a ripetuti ampliamenti del sito produttivo, ormai avviato a rappresentare una ingombrante presenza architettonica a ridosso del centro storico. I successivi sviluppi urbanistici assunti dal nostro paese e le ben note vicende che hanno condotto alla cessazione del'attività produttiva in quella sede offrono ora l’occasione di riqualificare completamente questa area.
L’amministrazione comunale non può non cogliere l’occasione per ripristinare nella zona l’antico equilibrio (preesistente alle devastazioni dettate dalla logica sviluppista) tra il centro storico e il verde ambientale.
La proposta che avanziamo è chiara e semplice. Chiediamo la trasformazione dell’area Efercal in un’area ad utilizzo pubblico, con vocazione esplicitamente ecologico-ricreativa. Ciò è possibile demolendo gran parte della volumetria esistente (lasciandone quindi una esigua parte, da destinare ad uso infrastrutturale) e sostituendola con la creazione di un parco pubblico, che ospiti percorsi verdi attrezzati, uno stagno acquatico, un chiosco e un'area per attività di aggregazione sociale e conviviale.

giovedì 27 agosto 2020

No Tav: domenica si corre

Questa mattina abbiamo fatto una conferenza stampa a Lonato per presentare La Corsa per la Vita contro il Tav di questa domenica 30 agosto. Partenza alle ore 8 a Lonato e arrivo previsto alle 11/11.30 al Parco Ducos di Brescia.

I lavori di costruzione della linea proseguono, ma non si arresta nemmeno la nostra battaglia di denuncia delll’inutilità, della distruzione e dello spreco di denaro pubblico rappresentato dall’Alta Velocità.

Abbiamo fatto anche un riferimento alle elezioni lonatesi. La giunta di centrodestra ha sempre difeso il progetto, disinteressandosi completamente dei disagi della frazione di Campagna. Ci ha inflitto 13 daspo urbani, contro i quali stiamo ricorrendo. Per questi motivi auspichiamo che la giunta non ricevi una riconferma elettorale.

Allo stesso tempo abbiamo posto pubblicamente alcune domande rivolte ai candidati sindaco. Qual è la loro posizione sulla nostra battaglia? Come pensano di vigilare e tutelare il territorio dai lavori del Tav in un’ottica di riduzione del danno?

Ma soprattutto ribadiamo e continueremo a ribadire che dobbiamo fare di tutto per fermare il nuovo progetto preliminare in uscita da Brescia! Si può riammodernare la linea storica risparmiando territorio, espropri, soldi ed evitando altro inutile inquinamento!

Coordinamento No Tav Brescia-Verona

lunedì 24 agosto 2020

C’è puzza di marcio

C’è puzza di marcio 

quest’oggi nell’aria

per chi passa dai Barconi.

E di putrefazione.

Accade spesso dì lunedì,

accade spesso dopo la pioggia. 

Cosa succede nei fine settimana?

Cosa succede quando piove?

sabato 22 agosto 2020

Cittadini Resistenti lunedì 24 a Brescia

Il 24 agosto 2018 durante il sequestro della nave Diciotti abbiamo chiesto alle forze politiche, alle associazioni, ai comitati, donne e uomini democratici bresciani di rompere il silenzio e di far sentire la propria voce contro il razzismo e contro il fascismo.
La risposta è stata grande perché avevamo capito che i principi fondanti della nostra democrazia erano profondamente messi in discussione dagli uomini di governo che con parole ed azioni affermavano che "esistono vite che contano di più e vite che contano di meno".
Per due anni tutti i venerdì ci siamo trovati nelle piazze e nelle strade per affermare la volontà di Restare Umani, perché salvare vite umane non è reato, perché “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Solo Covid19 ha fermato la nostra presenza fisica non quella umana e politica.
Oggi qui a Brescia e in Lombardia, dove la pandemia ha colpito duro, ancora viviamo il trauma delle troppe morti.
Razzisti e fascisti invece stanno sfruttando la paura incolpando i migranti che giungono attraverso il mediterraneo, fuggendo dalla fame e dai lager libici, di portare il coronavirus.
Noi Cittadine e i Cittadini Resistenti al razzismo e al fascismo saremo di nuovo in piazza lunedì 24 agosto dalle 18 alle 19.30 a Brescia in Largo Formentone per chiedere di abrogare i decreti sicurezza e cancellare gli accordi con la Libia.
Durante il presidio saremo in collegamento con Riace per parlare con Mimmo Lucano di accoglienza. Saremo in collegamento anche con Fulvia Conte, attivista di Esc e membro del Rescue Team di Mediterranea, per parlare di soccorso umanitario.
La musica è affidata a Bruno Podestà, voce “storica” dei nostri presidi.
Restiamo Umani!
L’unica razza è quella umana!
 

Cittadine e Cittadini Resistenti al razzismo e al fascismo

venerdì 21 agosto 2020

Tragica fatalità?

Nei giorni scorsi un’altra volta la notizia di un omicidio involontario dovuto ad un’arma da fuoco regolarmente detenuta. Stavolta è un nonno che per errore fa partire un colpo di pistola che uccide il nipote di 7 anni. Assurda fatalità, si usa dire. Nessun commento da parte di chi periodicamente ripropone sempre più armi per la difesa personale o per “uso sportivo”. Non vogliamo fare polemiche su come finiscono per essere usate. Diamo un dato che ci viene dagli Stati Uniti, paese noto per la grande libertà di comprare e possedere un’arma. E’ stato calcolato che negli USA, dopo l’uccisione di John Lennon con una pistola calibro 38, dal dicembre 1980 fino al luglio del 2019 sono morte per armi da fuoco regolarmente possedute un milione e cinquantasette mila persone. Una media annua di 26.400 morti, media sempre più in crescita negli ultimi anni. Sono solo una fatalità assurda? Il Dipartimento Salute degli USA parla per il 2017 di 39 mila e 773 vittime per armi da fuoco: più della metà suicidi e meno del 2% per “intervento armato legittimo”.
Ci fermiamo qui. Pensiamoci.
Guido Cangianiello, Claudia Capra, Matilde Capra, Marco Maffeis e Adriano Moratto.

martedì 18 agosto 2020

Referendum: NO alla grande menzogna

Il 20 e 21 settembre saremo chiamati a votare sul referendum costituzionale sul taglio del Parlamento, meno 36,5%, riducendo da 630 a 400 il numero dei deputati e da 315 a 200 quello dei senatori.
Il progetto politico che ha portato al taglio della rappresentanza parlamentare senza ascoltare alternative e critiche e' rapidamente invecchiato, esso si risolve in un attacco al ruolo della rappresentanza parlamentare proprio quando ne andrebbe rilanciato il ruolo di rappresentanza e unificazione dell'Italia.
Di fronte al disastro umano, economico, occupazionale e sociale provocato dalla pandemia e alla gravita' dei problemi che il popolo italiano si trova ad affrontare in questo momento storico, risalta la vacuita' di una politica che, anziche' affrontare i problemi reali, ha cavalcato il disagio sociale per costruirsi un consenso fondato sulle illusioni dell'antipolitica.
Negli ultimi anni la competizione politica si e' svolta sul filo delle illusioni, sublimando sentimenti di rancore legati al crescente disagio sociale. Si e' creata l'illusione che il disagio sociale sia frutto dei privilegi della casta, che dimezzare le pensioni dei parlamentari sia stato un grande successo popolare, che la nostra vita si possa migliorare discriminando gli immigrati o altre categorie di soggetti deboli, che il disagio politico che nasce dal vuoto della rappresentanza sia colpa delle istituzioni politiche rappresentative, che quindi devono essere ridimensionate, a cominciare dal Parlamento.
La riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari e' il frutto piu' significativo di questa politica di diseducazione di massa.
Tagliare il numero dei parlamentari non e' solo una questione di numeri o di costi. Si tratta di una riforma destinata ad incidere sulle modalita' di organizzazione della rappresentanza attraverso la quale si esprime e si realizza il principio fondamentale della Repubblica secondo cui la sovranita' appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione e che attribuisce al parlamento un ruolo centrale nel nostro sistema democratico.
Il percorso di questa riforma costituzionale e' stato alimentato dalla grande menzogna che riducendo il numero dei parlamentari si punisce la casta, mentre, al contrario, si puniscono i cittadini che vedranno diminuita la possibilita' di eleggere un "proprio" rappresentante, si dara' un potere sempre maggiore a chi non ne risponde direttamente agli elettori, proseguendo nella separazione tra cittadini e rappresentanti.
Minando il rapporto fra cittadini e parlamentari, si incide sulla rappresentanza, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, aumenta di conseguenza la distanza fra rappresentato e rappresentante e viene ulteriormente sacrificato il pluralismo, abbassando il grado di potenziale identificazione del rappresentato con il rappresentante.
Il taglio dei parlamentari sommato alle norme elettorali in vigore apre una ferita nella capacita' di rappresentare i cittadini, i territori, le posizioni politiche esistenti nel paese, creando per di piu' squilibri tra le aree territoriali a parita' di popolazione.
Cio' e' tanto piu' grave alla luce della legge elettorale vigente caratterizzata da una forte quota maggioritaria (3/8 dei seggi) con liste bloccate nel proporzionale e voto obbligatoriamente congiunto tra candidato uninominale e lista collegata con l'effetto di comprimere notevolmente la possibilita' dell'elettore di scegliere i propri rappresentanti.
Il nostro Paese deve affrontare delle grandi sfide di cambiamento per risollevarsi dal disastro provocato dalla pandemia, ma per farlo bisogna sconfiggere l'attitudine della politica a vendere illusioni e a creare falsi miti.
Per questo e' importante respingere la mutilazione della rappresentanza che ci viene proposta con il taglio dei parlamentari oggetto del referendum.
La crisi della rappresentanza politica non si puo' curare riducendo il numero dei rappresentanti ma facendo si' che gli elettori possano tornare a scegliere direttamente i propri rappresentanti di modo che il Parlamento ritorni ad essere il motore della democrazia.
Nel breve tempo che ci separa dalla celebrazione del referendum, grande e' la responsabilita' dei mezzi di comunicazione che hanno il dovere civico di attivare un dibattito pubblico trasparente che fornisca ai cittadini le informazioni essenziali per far si' che il voto sia frutto di una scelta libera e consapevole.
Mobilitiamoci tutti per respingere questo ulteriore sfregio alla nostra democrazia costituzionale.

Pietro Adami, Adista, Mario Agostinelli, Francesco Baicchi, Felice Besostri, mons. Luigi Bettazzi, Sandra Bonsanti, Mauro Beschi, Maria Agostina Cabiddu, Antonio Caputo, don Luigi Ciotti, Nicola Colajanni, Elettra Deiana, don Pierluigi Di Piazza, Anna Falcone, Carlo Di Marco, Domenico Gallo, Alfiero Grandi, Alfonso Gianni, Raniero La Valle, Silvia Manderino, Tomaso Montanari, mons. Raffaele Nogaro, Francesco Pallante, Livio Pepino, Antonio Pileggi, Franco Russo, Giovanni Russo Spena, Giuseppe Salmé, Antonia Sani, don Alessandro Santoro, padre Alberto Simoni, Armando Spataro, Emanuele Ungheri, Nadia Urbinati, Massimo Villone, padre Alex Zanotelli, Rina Zardetto e altri.
adesione.nograndemenzogna@gmail.com

mercoledì 12 agosto 2020

La solitudine delle persone buone

I.

Sono sempre perplesse e indecise le persone buone
e hanno paura di tutto e piu' di tutto di se stesse
e non lo possono mai dire
perche' gli altri si aspettano che almeno loro
sappiano sempre quel che occorre fare
conoscano sempre la via che porta al bene
non abbiano mai perso una partita
e la cosa piu' difficile sia per loro uno scherzo
come quegli antichi cavalieri
che mozzano la testa al drago che sputa fiamme
come fosse soffiare su una candela
cosi' fingono di non avere esitazioni
fingono di sapere sempre tutto
lasciano intendere di essere la fortuna in persona
una persona buona non puo' deludere
chi gli chiede aiuto

Sono sempre stanche le persone buone
e non lo possono mai dire
per timore di svuotare di ogni forza
chi invece vogliono esortare a resistere
e allora costante devono dar prova
della buona salute del cuore oltre l'ostacolo
del fare tutto come bere un bicchier d'acqua
che l'avversario e' una tigre di carta
che ogni malattia si puo' vincere
che ogni essere umano e' immortale
che perde solo quello che non lotta
che un bel respiro e via l'ultimo tratto
che il bene vince sempre cinque a zero

Sono sempre oppresse le persone buone
e non lo possono mai dire
per paura di non dare il buon esempio
a chi e' gia' cosi' fragile e piagato
che basta una parola a farne pietra o cenere
e un solo sguardo a farne pianto e limo
cosi' sorridono sempre
fanno scintillare gli occhi di lampi
col braccio proteso e l'indice puntato
avvicinano e toccano quasi l'orizzonte e la luna
e danno la certezza della salvezza comune

Sono sempre sole le persone buone
e non lo possono mai dire
perche' sanno che tutti sono soli
e bramano la loro compagnia
e che sia compagnia di canti e di vittoria
sia compagnia di vino e imprese audaci
racconto di avventure inesauribili
sia la figura della patria da venire
del regno della liberta' presagio
e qui e adesso l'ingresso nel paese
della cuccagna della baldanza

Cosi' finisce che sempre rispondono
che stanno bene che la situazione
e' certo tragica ma molto si puo' fare
di saltare su di non mollare proprio adesso
che manca poco ormai che arriva il bello
e che appena avranno un po' di tempo
volentieri e piu' che volentieri
si fara' insieme una cena
si vedra' insieme la partita
e si giochera' a carte tutta la notte che domani e' festa
(ma domani non e' mai festa
sulla televisione c'e' un dito di polvere
e l'ultima cena con gli amici andavamo ancora a scuola
e come si gioca a quartiglio neppure te lo ricordi piu')

Cosi' finisce che sempre rispondono
che stanno bene e la lotta continua
che qui non si arrende nessuno
e chi li ascolta pensa che siano
nient'altro che palloni gonfiati
completi imbecilli incapaci
di vedere il mondo com'e'
di sentire il dolore degli altri
ma non dice niente perche' ha bisogno di aiuto
ma non dice nulla perche' non si sa mai
anche chi sembra buono e' un pozzo profondo di male
e sorride e ringrazia mentre un lupo gli divora il cuore

II.

Non chiedere nulla non desiderare nulla
non credere alle fole dei potenti
riconosci il dolore che vedi
del male prova scandalo e sdegno
contro tutte le ingiustizie e le violenze lotta
soccorri ogni persona che soffre
condividi il tuo pane e la tua tenda
tieni per te la tua sofferenza e la tua sentenza
ascolta la parola il grido il silenzio degli altri
riconosci ad ogni essere umano
la stessa dignita' e gli stessi diritti
insegna con l'esempio
suscita la resistenza
scegli la nonviolenza
serba memoria e gratitudine
meravigliati della bellezza del mondo
ama che le altre persone vivano
sia lieve il tuo passo sulla terra
salvare le vite e' il primo dovere.

domenica 9 agosto 2020

Confiteor

 So di essere un essere umano

so che gli altri esseri umani

hanno il mio stesso diritto alla vita


So che vi e' una sola umanita'

in un unico mondo vivente

casa comune e giardino da accudire


So che uccidere e' sempre un male

so che e' un male non salvare le vite

non salvare le vite e' sopprimerle


So che essere un essere umano

e' seguire virtu' e conoscenza

e' comprendere ed e' fare il bene


So che una stessa che una sola cosa

sono pace giustizia e diritti

condividere il bene ed i beni


So che e' breve la vita e travaglio

so che gli altri confidano in te

non gli manchi il tuo braccio e il tuo cuore


So che occorre combattere il male

so che occorre aiutare chi soffre

so che solo la nonviolenza contrasta realmente l'oppressione


sabato 8 agosto 2020

Lungo il cammino del rinunciante

Lungo il cammino del rinunciante
trovi la compassione
o forse e' la compassione
che ti pose su questa via

Lungo il cammino del rinunciante
trovi solo dolore e vuoto
ma tu stesso sei solo dolore
tu stesso vuoto

Lungo il cammino del rinunciante
trovi l'azione non agente
la lotta di classe
la resistenza antifascista

Lungo il cammino del rinunciante
la nonviolenza combatte la violenza
insorge l'oppressa e l'oppresso
risorge l'umanita'

venerdì 7 agosto 2020

A chi legge

Anche se tutto ti dice che tutto
e' orrore
tu all'orrore non arrenderti
strappagli la maschera e gli artigli

reca tu sollievo al sofferente
soccorri tu il rapinato in fin di vita
che incontri sulla strada per Gerico

tu continua a chiamare alla lotta
le oppresse e gli oppressi sii tu
l'umanita' come dovrebbe essere

ogni essere umano ha diritto alla vita
alla dignita' alla solidarieta'
salvare le vite e' il primo dovere

questa immane mole di male
non accrescerla con la tua indifferenza

a questo regime dei lupi non recare
il vile tributo della tua resa

persona che mi leggi mia simile e sorella
finche' tu resisti
non ha vinto il fascismo

finche' tu resisti
contro tutte le violenze
contro tutte le menzogne
la nonviolenza e' in cammino
non si e' estinta l'umanita'.

giovedì 6 agosto 2020

Mai più atomiche!

A 75 anni dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki assistiamo a un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari unito a un’escalation dei conflitti tra potenze nucleari. Attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele e Pakistan sono possessori “ufficiali” di armamenti nucleari. Questi ultimi tre paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo. Diversi altri paesi stanno compiendo tentativi di dotarsi di armi nucleari o si stanno dimostrando interessati.
In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle diverse basi Nato disseminate sul territorio.
Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017, è stata insignita del Premio Nobel per la Pace 2017.
La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.
Continua, anche se lenta, la crescita delle spese militari nel mondo: il totale è di 1.740 miliardi di dollari. La sola Italia ha usato per spese militari 28.417 milioni di dollari nel 2017 .
Occorre invertire la rotta: esigiamo investimenti nei settori della salute, dell’educazione, del lavoro e dell’ambiente invece che in quello militare.
Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione.

mercoledì 5 agosto 2020

Parco di via Solferino: 862 gocce di speranza

E' bastato che si diffondesse la notizia e nel giro di poche settimane a Calcinato 862 cittadini si sono mobilitati per salvare il parco di via Solferino, sottoscrivendo la petizione popolare che stamattina è  stata depositata in municipio. 
I firmatari chiedono al sindaco Nicoletta Maestri di salvare l'area verde dietro l’ufficio postale di via Solferino, che nelle intenzioni del'amministrazione comunale dovrebbe essere parzialmente asfaltata per far posto a un nuovo parcheggio.
La richiesta al sindaco è “di ritirare il provvedimento che dà attuazione a questo progetto”.
“Il parco di via Solferino - si legge nel documento - è uno dei pochi polmoni verdi rimasti oltre che un residuo di bellezza in pieno centro abitato a Calcinato, situato in un’area già pesantemente compromessa da interventi edilizi risalenti agli anni Sessanta e Settanta e priva di aree verdi. Riteniamo la sua salvaguardia necessaria per il benessere della comunità e delle generazioni future”.
A consegnare il voluminoso plico sono stati Simone Tagliani e Alessandro Medeghini, che hanno sottolineato “la grande partecipazione di gente di ogni età, categoria e orientamento politico all’iniziativa, a dimostrazione del forte interesse che i calcinatesi hanno per la tutela del proprio territorio e per la salvaguardia del verde pubblico”.
“Al di là degli schieramenti - rilevano - una così cospicua adesione evidenzia la volontà di partecipare al dibattito sul futuro del parco, con una proposta di buonsenso, dopo anni di devastazioni al nostro paesaggio. E’ un piccolo segnale che indica il bisogno di cambiare strada: avere a cuore quest’area verde per il futuro non significherà solo mantenerla, ma pulirla, arredarla e valorizzarla adeguatamente per consentire alla cittadinanza una sua corretta fruizione, nella rinnovata consapevolezza della improrogabile necessità di tutelare spazi che contribuiscono a garantire il benessere della comunità”.