sabato 27 aprile 2024

Oggi in biblioteca si parla di Pisacane e Bresci

Carlo Pisacane e Gaetano Bresci sono due figure-chiave della tradizione libertaria italiana, da tempo misconosciute e confinate in poche righe anche nei manuali di Storia.
Oggi alle ore 16.30 alla Civica Biblioteca di via XX Settembre 80 a Calcinato avremo l’occasione di conoscerle meglio grazie allo scrittore Giorgio Mora, che presenterà il suo ultimo volume intitolato appunto "Rincorrendo Bresci e Pisacane".
Mora si lancia in queste pagine in un appassionante reportage sulle tracce dei due personaggi, di cui ripercorrere con la consueta arguzia le straordinarie avventure. Insieme ad essi, protagoniste dell’incontro saranno le bellezze della nostra penisola, in un affascinante viaggio che da Desenzano passa per Formia, naviga tra le isole di Ponza, Ventotene e Santo Stefano, approda a Gaeta, scende a Sapri, a Sanza, Padula e Torraca, per terminare nella capitale fra il Gianicolo e Trastevere. 
Dialogherà con l’autore l’operatore culturale Fabio Giacomini.

venerdì 26 aprile 2024

Chiamata all’obiezione di coscienza contro la guerra

“Diciamo no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza”: è questo il messaggio che dalla sede di via Milano 65 a Brescia il Movimento Nonviolento lancia con la Campagna di Obiezione alla guerra. 
Si tratta di una Dichiarazione di Obiezione di coscienza alla guerra e alla sua preparazione, che tutti, giovani o adulti, uomini o donne, possono sottoscrivere ed inviare al Presidente della Repubblica (che è anche Capo delle Forze Armate), al Presidente del Consiglio, al Ministro della Difesa, al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito italiano. È un atto formale con il quale i sottoscrittori chiedono che il loro nome venga inserito in un Albo dove siano elencati tutti gli uomini e tutte le donne che obiettano alla guerra e alla sua preparazione. In pratica si chiede di formalizzare, presso gli organi competenti, l’elenco di coloro che fin da ora, e in futuro, non sono in alcun modo disponibili all’uso delle armi. 
La Dichiarazione chiarisce che chi firma ripudia la guerra e vuole ottemperare al dovere di difesa della Patria con le forme di difesa civile e non militare già riconosciute dal nostro ordinamento, in linea con la Costituzione italiana (articoli 11 e 52). Inoltre chi aderisce a questa forma di obiezione di coscienza dichiara che non vuole sottrarsi al dovere di proteggere la comunità ma che è possibile farlo attraverso i metodi della nonviolenza organizzata, e quindi sollecita il Parlamento all’approvazione di una Legge per l’istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta. 
La Campagna di Obiezione alla guerra è attiva dal 2022, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, per solidarietà agli obiettori di coscienza e disertori russi, bielorussi e ucraini che rifiutano di partecipare a quella guerra, e recentemente si è allargata al sostegno ai giovani israeliani e palestinesi che non vogliono arrendersi alla logica del conflitto armato, dell’odio, della violenza. 
La Campagna del Movimento Nonviolento ora chiede al Governo italiano di rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che enuncia il diritto all’obiezione di coscienza e di garantire accoglienza, asilo e protezione a quei giovani di Russia, Bielorussia e Ucraina che rifiutano di prendere le armi e fuggono, o che da Iran, Israele, Cisgiordania, Palestina vogliano trovare accoglienza in Europa perché rifiutano la guerra in corso (come stabilì il Parlamento italiano nel 1992 per gli obiettori e i disertori delle Repubbliche della ex-Jugoslavia). 
La Dichiarazione di Obiezione di coscienza è disponibile sul sito del Movimento Nonviolento azionenonviolenta.it e può essere compilata direttamente dal format o scaricata e stampata su carta, e inviata personalmente ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio, al Ministero della Difesa e allo Stato Maggiore dell’Esercito. Le sottoscrizioni raccolte, segnalate e comunicate al Movimento Nonviolento, verranno successivamente consegnate collettivamente al Quirinale e a Palazzo Chigi, con una manifestazione pubblica della Campagna di Obiezione alla guerra. 
Droni, bombe e missili solcano i cieli di Israele, di Gaza, di Ucraina, e le acque del Mar Rosso, del Mar Nero, del Mediterraneo, e accendono fuochi di odio in Medio Oriente e in Europa. La nostra risposta immediata, di cittadini responsabili, è la fermezza del nostro no alla guerra, è la nostra obiezione di coscienza. 

giovedì 25 aprile 2024

Oggi è la Festa della Liberazione

Invitiamo tutte e tutti a scendere in piazza stamattina a Calcinato per festeggiare insieme il 79esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
La manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale prevede il ritrovo alle ore 9.30 davanti alla Torre Civica di Piazza della Repubblica per la deposizione di una corona al monumento ai caduti. Alle 10 ci sarà la messa nella chiesa parrocchiale, al termine del quale il corteo si snoderà per le vie Garibaldi, Roma, Vittorio Emanuele II, Matteotti e Marconi per terminare in piazza Aldo Moro, dove ci sarà la commemorazione pubblica.

mercoledì 24 aprile 2024

Dimenticato il centenario di Giovanni Morelli: amnesia involontaria?

Anche di Giovanni Morelli, nato il 2 febbraio di cento anni fa, nessuno nella comunità di Calcinato ha fatto memoria. Scriviamo queste poche note biografiche, sperando che qualcuno le legga e si ricordi del suo sacrificio giovedì prossimo, quando anche nel nostro Comune verrà celebrato il 79esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. 
Figlio del notissimo generale di Stato Maggiore Antonio Morelli, studente al Liceo classico Arnaldo, Giovanni dopo l'8 settembre 1943 non rispose alla chiamata alle armi della Repubblica sociale italiana, ma aderì alla Resistenza, mettendosi in contatto con il capo partigiano Astolfo Lunardi. Dopo la sua fucilazione, nel febbraio 1944 venne ricercato perché il comando del Distretto militare di Brescia rinvenne la sua pratica di ammissione all'Accademia militare di Modena. 
Il padre fu internato nei lager dove, più volte interrogato, rifiutò sdegnosamente di aderire alla Repubblica sociale italiana di Salò. Sulla loro casa di via Garibaldi vigilarono attentamente le SS e le brigate fasciste.
Verso la metà del febbraio 1944 sua madre venne arrestata. Solo allora Giovanni si presentò al Distretto militare e riuscì a farsi assegnare come autista al quartier generale di Salò, da dove continuò a svolgere attività clandestina contro il regime, fino a quando nell’agosto 1944 capì di essere sospettato. Per l’assidua sorveglianza delle SS tedesche e delle brigate nere sulla casa di famiglia, non riuscì a trasportare, nella località stabilita dal comando partigiano, le armi e munizioni che aveva seppellito nell'orto. 
Nel settembre 1944, avvertito dell'imminenza del suo arresto, si allontanò da Salò e il 29 dello stesso mese dovette presentarsi al comando delle SS in Brescia in seguito al nuovo arresto della madre. Rinchiuso in carcere, venne più volte interrogato e ferocemente torturato. Nell'ottobre 1944 le SS riuscirono a scoprire nell'orto dell'abitazione dei Morelli le armi e le munizioni nascoste. 
La casa venne barbaramente saccheggiata e devastata. Oltre alla madre fu arrestata anche la sorella Anna Maria ed entrambe furono condannate dal Tribunale speciale fascista a Bergamo e imprigionate nel carcere di Brescia fino alla Liberazione. 
Nel novembre 1944, ridotto in pietose condizioni per i maltrattamenti subiti in carcere, Giovanni Morelli fu deportato nel lager nazista di Mauthausen. Spogliato di tutto e rivestito con un sacco, fu sottoposto ad altre inenarrabili sevizie dal capo del campo di concentramento, un ergastolano tedesco liberato. Privo di cibo, morì di fame, freddo e botte l’11 febbraio 1945.

martedì 23 aprile 2024

“Ancora fischia il vento…”: una mattina per la Resistenza

Stamattina alle ore 10 a Montichiari la Festa della Liberazione verrà celebrata dall’Istituto statale “Don Lorenzo Milani” con la manifestazione “Ancora fischia il vento…”, organizzata in collaborazione con la sezione “Ferruccio Vignoni” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia per proporre una serie di “riflessioni e canzoni sulla necessità dell’antifascismo”.
Dopo gli interventi della dirigente scolastica Claudia Covri e del presidente della Commissione Scuola dell’Anpi Mario Maviglia (ex dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia), prenderà la parola Pietro Garbarino, che fu tra i cittadini feriti dalla bomba, poi per lunghi anni avvocato al processo per la strage di Brescia del 1974, sulla quale ha appena pubblicato con Saverio Ferrari il saggio storiografico “Piazza della Loggia cinquant’anni dopo. Dall’azione eversiva all’ombra della Nato delle organizzazioni neofasciste all’attuale disegno di affossamento della Costituzione: il filo nero delle stragi in un paese a sovranità limitata” (Red Star Press Edizioni).
Toccherà poi a Ida Lucia Tonti (già docente al Don Milani e ora presidente dell’Anpi locale) fare sintesi, per lasciare spazio nella seconda parte della mattinata all’ensemble vocale di musica popolare Le Cantore che - formato da Alessandra Abate (voce), Primarosa Bosio (voce, chitarra), Beppe Cento (basso), Lorenzo Fantetti (percussioni), Corrado Guarino (tastiera, arrangiamenti), Lucia Guarino (voce), Maria Nastasio (voce), Tiziana Porteri (voce) e Sasà Sorace (chitarra) - presenterà un ampio repertorio di canti della tradizione partigiana e antifascista.

lunedì 22 aprile 2024

Alla vigilia della Liberazione c'è il consiglio comunale

Il consiglio comunale è convocato a Calcinato per mercoledì 24 aprile alle ore 20.30 nella sede municipale.
Numerosi, come di consueto, gli argomenti posti all’ordine del giorno dal sindaco Nicoletta Maestri. Dopo il dibattito in apertura sulla interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consiliare "Calcinato in-patto 2.0" sulla “esecuzione delle opere per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione, inclusa la fornitura di energia, degli impianti di illuminazione pubblica di pertinenza dell’amministrazione comunale”, si discuterà del Piano economico-finanziario (del servizio di gestione dei rifiuti urbani, con la relativa determinazione delle tariffe Tari per utenze domestiche e non domestiche.
Nella seconda parte verranno approvati il rendiconto della gestione per l’anno scorso, una variazione al bilancio di previsione 2024-2026 e al documento unico di programmazione e la convenzione tra i comuni dell'ambito territoriale della Bassa bresciana orientale, quello di Castenedolo e la cooperativa sociale La Sorgente per l’individuazione degli immobili da destinare a centri diurni disabili.
In coda un provvedimento che è destinato ad avere una importanza rilevante per il sistema di irrigazione dei terreni agricoli. Si tratta di quello che viene definito “atto di assenso irrevocabile e condivisione indennità per asservimento di acquedotto (servitù) per limitate porzioni dei mappali n. 185, 186, 237 e 238 fg. 18 e mappale 28 fg. 19 di proprietà comunali” per l’allestimento in una ex cava di ghiaia, nella campagna della frazione di Calcinatello, di un bacino idrico per la laminazione delle acque di piena e lo stoccaggio di risorse idriche ad utilizzo di un comparto agricolo soggetto a riconversione della pratica irrigua a sistemi ad alta efficienza e relative condotte di distribuzione.

domenica 21 aprile 2024

Carpenedolo ricorda la strage di Piazza Loggia

La Casa del Popolo di Carpenedolo oggi celebrerà il cinquantenario della strage fascista di Piazza Loggia con la manifestazione “28 Maggio 1974: ieri oggi domani”, che si terrà a partire dalle ore 17.30 nella sala polivalente di Palazzo Laffranchi, in Piazza Martiri della Libertà 5.
Organizzato in collaborazione con la compagnia teatrale Chronos3 e l’Istituto Statale Don Milani di Montichiari e con il patrocinio della Casa della Memoria e del Comune, l’evento sarà diretto del regista Vittorio Borsari. Sul palco un nutrito gruppo di studenti presenterà elaborazioni multimediali e approfondimenti iconografici sul tema, frutto di un progetto didattico coordinato dalla docente di Storia Laura Butti, con interviste filmate e l’illustrazione del tortuoso iter processuale per individuare i colpevoli, a cura dell’avvocato Lidia Bazzoli.
“Quanto accaduto il 28 maggio 1974 è vivo nelle coscienze dei cittadini bresciani, ma non lo è altrettanto in quelle degli abitanti della provincia” osserva Butti, spiegando che “quella è una data simbolo: in Piazza Loggia c’era una manifestazione indetta dal Comitato Unitario Permanente Antifascista, alla quale aderirono anche tutti i sindacati proclamando lo sciopero generale, per sensibilizzare contro la violenza neofascista e a difesa di quei valori democratici e antifascisti che permeano la nostra Costituzione”.
“Contro questi manifestanti - ricorda l’insegnante - agirono gruppi neofascisti collocando una bomba che spezzò la vita di otto persone e ne ferì centodue. Le giovani generazioni si interrogano su quell’evento traumatico e complesso, che non può essere rimosso o sterilmente ricordato nella data stabilita dal calendario: bisogna conoscerlo in maniera articolata, approfondita, critica, per poterlo metabolizzare e dargli il luogo giusto nella coscienza”.
“Quei ragazzi del 1974 consegnano la dimensione personale ed emotiva della loro esperienza durante la manifestazione di quella mattina - spiega la presidente della Casa del Popolo Maria Gabriella Bresciani - ai giovani di oggi, spesso bollati come apatici ai valori politici e sociali, salvo poi scoprire che la salute, la democrazia, il ripudio della guerra e il diritto di poter esprimere le proprie esigenze e di essere ascoltati, sono i valori che li accomunano ai loro coetanei di allora, in un passaggio di testimone utile per elaborare i fatti di ieri per un’efficace nuova chiave di lettura dei fatti attuali e futuri”.

sabato 20 aprile 2024

Per la Giornata della Terra

Doppio appuntamento alla sede del Teatro Zero Negativo di via Tre Bocche 3 a Bedizzole per la Giornata della Terra, organizzato in collaborazione con la Consulta Comunale Giovani, le Guardie Ecologiche Volontarie e il Comitato Cittadini di Calcinato, per promuovere la sensibilizzazione alla salvaguardia dell'ambiente.
Oggi alle ore 16.30 per la regia di Maria Acampa va in scena lo spettacolo "Il bambino e la terra", che racconta la storia di un ragazzo che parla e gioca con la Terra come una vera amica, fino a quando diventerà grande. Domenica alle 17.30 sempre la Acampa firma “Rifiuto”, pièce drammatica che illustra il vorticoso gioco di potere che sta dietro al traffico e allo smaltimento dei rifiuti, un meccanismo latente che porta l'uomo ad avere un mucchio sempre più ingestibile di spazzatura.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sulla proposta oppure prenotare la propria partecipazione può telefonare alla segreteria organizzativa del Teatro Zero Negativo ai numeri 3381268635 oppure 3519086060.

lunedì 15 aprile 2024

Contro ogni guerra domani torniamo a Ghedi

Sono ormai oltre mille e 100 e crescono di ora in ora le adesioni alla lettera aperta degli insegnanti bresciani contro l’evento “Mettiamo le ali ai nostri sogni”, organizzato alla base militare di Ghedi per martedì 16 aprile e caldeggiato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che, per il tramite dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, a marzo aveva fatto pervenire a tutte le scuole bresciane di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori, l’invito a partecipare a questa singolare “Giornata per le Scuole” che prevede una mostra di velivoli a terra e l’esibizione in addestramento delle Frecce Tricolori.
In pochi giorni da tutta la provincia è stato un coro di no, a cui si sono unite anche diverse associazioni cattoliche e laiche. Con esse martedì a Ghedi ci saranno molti di questi docenti, sin dal primo mattino, per riaffermare pacificamente che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, come insegnano in aula nelle ore di Educazione Civica inverando il dettato costituzionale. Alle ore 10 il clou della manifestazione prevede un momento di riflessione silenziosa organizzato in particolare dalle Donne In Cammino Per La Pace che – come di consueto – invitano a visualizzare l’opposizione integrale alla guerra “con abito nero, uno straccio bianco al braccio e un pensiero di pace scritto su un piccolo pezzo di stoffa da mettere sul corpo”.
Davanti ai cancelli dell’aerobase militare ci sarà anche don Fabio Corazzina, il sacerdote di Camignone che da tempo è una delle voci più originali dell’impegno attivo per la nonviolenza in Italia.
“In questo anno scolastico - racconta in un appello di adesione all’iniziativa del personale della scuola - ho incontrato quasi 50 classi con progetti e laboratori di educazione alla cittadinanza, alla pace, alla convivenza, alla gestione dei conflitti e a quella legalità che ha il sapore della Costituzione e del diritto internazionale”, giudicando “inutile e dannoso fare credere alle giovani generazioni che scegliere la pace e il bene dei popoli possa convivere con la scelta di un riarmo luccicante e di una minaccia incombente dall’amaro sapore nucleare”.
“Ma non ci vergogniamo, noi adulti” osserva. “Invitiamo i ragazzi a fare festa in luoghi di morte, a confondere il tricolore costituzionale con uno stendardo di guerra, a valorizzare i Tornado e gli F35, cacciabombardieri di capacità nucleare, come servizio al Paese e alla pace, a confondere l’eccellenza italiana con la sua capacità militare e bellica, a cogliere l’occasione per proporre la succulenta professione militare come realizzazione personale”.

domenica 7 aprile 2024

Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

Lanciamo un appello ai contribuenti perché, in occasione dell’annuale compilazione della denuncia dei redditi, versino il 5 per mille al Movimento Nonviolento per finanziarne le attività contro le guerre e le violenze che insanguinano il pianeta.
Da oltre 60 anni il Movimento Nonviolento utilizza i fondi ricevuti per organizzare quotidianamente iniziative per la pace, il disarmo, le obiezioni di coscienza, l'opposizione agli insediamenti militari e alle industrie belliche, l’educazione alla mondialità, la difesa della salute dell’ambiente e dei cittadini.
Gli interessati possono trascrivere il codice fiscale del Movimento Nonviolento, 93100500235, nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi. 
Per informazioni si può scrivere alla sede bresciana in via Milano 65 in città oppure una mail all'indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it o telefonare al numero 328.9683409.

venerdì 5 aprile 2024

Morte di un antieroe

Trent'anni fa a Seattle moriva suicida Kurt Cobain, indimenticata icona del grunge di fine secolo.
Lo ricordiamo con una poesia inedita scritta da Flavio Marcolini nelle convulse e drammatiche ore del ricovero del frontman dei Nuirvana a Roma il mese prima, dopo una overdose da farmaci e champagne.

Come sta Kurt Cobain?

Treno. Alla stazione secondaria
pendolarismi quotidiani,
Niente a che vedere
con la mitica Seattle
ma, scusi signore,
come sta Kurt Cobain?

Paesaggi contorti
come lamiere al sole
si vedon dal vagone
scintillar per l’aria.
Accidenti, cos’è?
Come sta Kurt Cobain?

Quella fanciulla suasiva
profumava davvero
come uno spirito giovane
la domenica della marcia
e chissà se ora lei sa
come sta Kurt Cobain?

Giovani madri affaccendate
con figlie da crescere bene,
allontanate la mente
dalle confezioni di Roipnol
senza chiedervi nemmeno
come sta Kurt Cobain? 

4 marzo 1994

mercoledì 3 aprile 2024

Propaganda militarista per le scuole alla base di Ghedi: la protesta si estende

Agli oltre 300 docenti che in un appello protestano contro l’evento dell'Aeronautica Militare “Mettiamo le ali ai nostri sogni”, in programma alla base di Ghedi martedì 16 aprile, giunge un profluvio di plausi.
Dalla storica sede di via Milano 65, Claudia Capra del Movimento Nonviolento è lapidaria nel “condannare il proliferare nelle scuole di proposte formative che danno dell'esercito una immagine distorta e accattivante mistificando il suo reale ruolo di oppressione, violenza e asservimento all'industria bellica: negli attuali scenari di guerra, dovrebbe essere compito della scuola sollecitare una riflessione sulle cause dei conflitti, promuovendo modelli alternativi di difesa e una cultura di pace, per attuare la Costituzione che ripudia la guerra”.
Anche Lidia Cattozzo, Lina Gogna e Teresa Ciarrocchi (“Donne in rete per la pace”) si richiamano “alla Costituzione per esprimere dissenso verso una iniziativa che sotto l'ombrello della formazione in realtà promuove l'avvicinamento dei ragazzi al mondo della guerra e delle armi. Diciamo no a una scuola che assiste allo stravolgimento di ogni valore in nome di un innominabile fascino per le armi e per la risoluzione violenta dei conflitti, per lo più in un momento particolarmente buio dove un Occidente che taglia su scuola e sanità, per armarsi sempre più, sembra volersi contrapporre a una parte del mondo da dove fuggono a migliaia i profughi vittime di guerre sostenute e finanziate dai potenti”.
Sulla stessa linea Alfredo Mori e Santina Scarpignato del Movimento internazionale per la riconciliazione: “Sottoscriviamo la lettera degli insegnanti poiché affonda le radici nella nonviolenza organizzata, che da 50 anni testimoniano a Brescia”.
Sul fonte politico l’on. Gian Antonio Girelli in una nota giudica “non opportuna l’iniziativa del Ministero, che tende a caricare di un significato informativo e di indirizzo verso la scelta di vita militare la visita alla base e l’esibizione delle Frecce Tricolori”.
“Senza demonizzare chi fa la scelta di questa professione”, il parlamentare ritiene che essa “non possa essere presentata dalle autorità scolastiche come una delle possibili scelte di carriera, ulteriore segnale di un ministro del tutto inadeguato, con un’idea di futuro distante dalle speranze che dovrebbero caratterizzare i giovani. Il Governo si impegni piuttosto alla costruzione di una difesa comune europea, vera necessità storica che passa per una unità di intenti nello scongiurare ogni guerra, ed eviti di strizzare l’occhio a vecchie idee nazionalistiche basate sulla presunta forza militare”.
“Questa lettera contro quello che si presenta come l'invito agli studenti a prendere parte a una adunata paramilitarista - osserva Dino Greco per la neonata lista “Pace Terra Dignità” - è ciò che ogni scuola dovrebbe fare per educare al ripudio della guerra e alla solidarietà fra i popoli. Sta avvenendo il contrario: governanti e fabbricanti di armi stanno somministrando dosi non omeopatiche di retorica guerrafondaia, spacciando per ‘sogni di futuro’ e ‘orizzonti di gloria’ una pseudocultura di morte: le terribili immagini dello sterminio a Gaza, la guerra in Ucraina e in altre decine di teatri dovrebbero suscitare la mobilitazione popolare nel nome del più solenne ‘No alla guerra’, un obiettivo a cui davvero ispirare i sogni dei giovani”.
“A fianco degli insegnanti” si schiera infine in un comunicato anche Sinistra Italiana, ritenendo “la scuola portatrice di valori come solidarietà e inclusione, mentre l’attività dal titolo decisamente poco attinente, ‘Mettiamo le ali ai nostri sogni’, risulta in palese contrasto con i principi fondativi del nostro sistema di istruzione, fra i quali la legge 107/2015 individua tra gli obiettivi che le scuole devono perseguire ‘lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace’”.

martedì 2 aprile 2024

La scuola diserta la guerra

Un coro di protesta si leva dalle scuole bresciane alla notizia che la base militare di Ghedi ha intenzione di organizzare martedì 16 aprile per gli studenti la manifestazione “Mettiamo le ali ai nostri sogni” per promuovere il patrimonio di storia e professionalità espresso dall'Arenautica Militare, dal Sesto Stormo e dalla Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori.
Grazie al tam tam sui social, nonostante le scuole siano chiuse per le vacanze pasquali, oltre duecento insegnanti di decine di istituti di ogni ordine e grado hanno firmato una lettera aperta scritta dalla loro collega Patrizia Londero dell’Istituto Bazoli-Polo di Desenzano, dal titolo “Il fascino indiscreto della guerra”,
“Mentre assistiamo impotenti allo sgretolarsi del diritto umanitario in numerose zone del mondo, allo stravolgimento di paesi e popoli colpiti da armi di cielo e di terra che generano fame e migrazioni spesso senza speranza – scrivono i docenti - vediamo un fiorire di iniziative frutto anche dello zelo ministeriale che esortano le scuole a far partecipare gli alunni a uscite didattiche aventi per oggetto visite a mostre d'armi, a basi militari, a parate, ad addestramenti, ad alza-bandiera, a incontri con l'esercito”.
Segnalano infatti che il Ministero ha fatto pervenire a tutte le scuole di Brescia e provincia una circolare con l’invito alla “Giornata per la scuola del 16 aprile, in occasione dell'esibizione della Pattuglia Acrobatica Frecce Tricolori a Ghedi, con la finalità di promuovere i valori che ispirano il servizio al Paese e il patrimonio della nostra cultura aeronautica”
“Per i contenuti e l'ufficialità - essi la ritengono - un'ingiunzione dall'alto che non può non stridere con quanto per anni si è cercato di costruire nei percorsi di Educazione civica a scuola con i ragazzi, stimolando discussioni su culture di sopraffazione e di violenza che portano direttamente a quella delle armi, in linea con le finalità generali dei Programmi ministeriali che non prescindevano da valori come convivenza pacifica, democratica, centrata sul confronto e sul dialogo”.
Ricordano che quella di Ghedi è “una base militare da cui più volte si sono alzati in volo aerei con il loro carico di morte da riversare su paesi come Iraq nel 1991 e Serbia nel 1999 e dove sono custodite armi a testata nucleare, che gli F35 dislocati nella base sono abilitati a trasportare e utilizzare”.
“Al di là dei volteggi acrobatici e delle scie tricolori che dovrebbero attirare il pubblico”, stigmatizzano “l'alto tasso di inquinamento acustico e dell'aria”.
“Di che emozioni e sogni parla il Ministero?” si chiedono questi insegnanti. “Sono forse i brividi adrenalinici dell'incolumità a rischio che dovrebbero suscitare emozioni? Ma per la gloriosa pattuglia acrobatica non sta bene parlare di rischio. Sono troppo bravi. Fanno sognare. Stupefacente se non fosse inaccettabile la chiosa metaforica finale: ‘Mettere ali al proprio futuro’. Non solo si dovrebbero prelevare i ragazzi da scuola per trasferirli a Ghedi, ma il ministro vorrebbe che da questa visita traessero ispirazione per la loro futura professione. Verso quali orizzonti di gloria li vorrebbe spingere?”.
E concludono chiedendo di “solidarizzare con chi condanna questa pericolosa proliferazione di proposte formative a sfondo militare, per dichiarare con forza l'urgenza della costruzione di scuole di pace, coltivando con i ragazzi occasioni di solidarietà con chi vive in zone di guerra, di conoscenza del dramma della guerra e delle sue vittime, di aiuti concreti per coloro a cui la guerra ha distrutto tutto. Curare le ferite, aiutare a ricostruire: ci sarebbe bisogno di leggere circolari che parlino di questo”.
Per informazioni e adesioni si può scrivere entro lunedì 8 aprile alla mailbox donneinreteperlapace.desenzano@gmail.com.


mercoledì 27 marzo 2024

Ogni governante che parla di vittoria

Ogni governante che parla di vittoria
intende dire che vuole altre stragi.

Ogni governo che manda armi in guerra
fa uccidere altri esseri umani.

Ogni stato che ha un esercito
è un'organizzazione per commettere stragi.

Ogni persona che fa propaganda alla guerra
vuole che altre persone siano uccise.

Occorre abolire le guerre gli eserciti le armi
salvare le vite è il primo dovere.

martedì 26 marzo 2024

Il ladro lo sa

Il ladro lo sa che rubare
non serve a niente
che prima o poi al gabbio si finisce
che i quattro baiocchi che metti in saccoccia
colano subito dai buchi dei calzoni
che niente resta e che alla fine dei giorni
t'appiccano a un legno insieme al messia.

domenica 24 marzo 2024

Free Leonard Peltier!

Anche noi aderiamo all'appello di Amnesty International che richiede con urgenza un provvedimento di clemenza del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la libertà a Leonard Peltier, illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni detenuto innocente, condannato all'ergastolo per crimini che non ha mai commesso, sulla base di prove dimostratesi false e di testimonianze dimostratesi altrettanto false (come universalmente noto e riconosciuto dallo stesso pubblico ministero che sostenne all'epoca l'accusa e che da anni chiede anch'egli la concessione della grazia per Leonard Peltier).
Ricordando che la sua liberazione negli scorsi anni è stata chiesta da personalità illustri come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, John Lennon, da numerose altre persone insignite del Premio Nobel per la Pace, da figure prestigiose come il Dalai Lama e papa Francesco, nonché dalla Commissione giuridica dell'Onu costituita ad hoc per riesaminare la sua vicenda giudiziaria, dal Parlamento Europeo, da numerose altre istituzioni pubbliche internazionali, statali e locali di tutto il mondo, esigiamo che Leonardo Peltier venga finalmente liberato.

sabato 23 marzo 2024

Oggi torna a vivere il Marconi

Oggi alle ore 15.30 si inaugura a Calcinato il Teatro Marconi.
Dopo la demolizione del vecchio cinema nel 2019 e cinque lunghi anni di lavori vede quindi la luce questa nuova struttura al servizio della comunità.
La sua realizzazione è stata possibile grazie ad un accordo di collaborazione che il Comune ha stipulato con l’azienda metallurgica San Marco: in base ad esso Regione Lombardia ha erogato 1 milione di euro all’amministrazione comunale per contribuire alla edificazione del teatro e 994 mila all’azienda per agevolarne lo sviluppo di un prodotto alternativo al piombo nella sua produzione di rubinetti.
Il Teatro Marconi dispone per i grandi eventi di una sala principale da 300 posti (suddivisi tra platea e galleria) e di un’altra sala polivalente da 100 posti, che verrà utilizzata per incontri, conferenze e corsi di formazione aziendale.
Il costo complessivo dell’opera è di 3 milioni e 143 milioni di euro.
Buona giornata.

giovedì 21 marzo 2024

Vincenza Corsini parte all'attacco

“A giugno si cambia”. Ne è convinta Vincenza Corsini che, dopo aver guidato per cinque anni la minoranza consiliare, si ricandida ora a sindaco per la lista civica “Calcinato In Patto”.
Dopo una lunga carriera professionale che l’ha portata ai vertici nazionali di Confcooperative, da quando è in pensione questa donna ha consacrato le sue giornate al servizio della comunità, dedicandosi al volontariato e sviluppando competenze amministrative come consigliere comunale, carica che aveva già ricoperto dal 1999 al 2009.
“All’indomani delle elezioni del 2019 - ha spiegato stasera in una conferenza-stampa - in una lettera aperta ai 2805 calcinatesi che ci avevano votato scrissi: ‘la svolta buona è solo all'inizio: noi ci saremo sempre finché non sarà compiuta’”.
“Abbiamo mantenuto la promessa” assicura. “Calcinato In Patto è sempre stato attivamente presente, in maniera attenta e collaborativa, ma anche critica quando è stato necessario, dentro e fuori il consiglio comunale: ora la svolta è necessaria”.
“Una svolta per affrontare finalmente i molti problemi che ha questo Comune: dalla cantieristica Tav che ha trasformato il paesaggio e sconvolto il traffico alla mancanza ormai da anni di un centro prelievi ematici, dal rarefarsi delle attività commerciali alle buche che costellano le nostre strade” ha osservato.
“Ci siamo stati con molteplici azioni di solidarietà e sostegno di prossimità al tempo del Covid, riuscendo addirittura ad incontrare virtualmente moltissimi cittadini in occasione del 25 aprile 2021” ha spiegato, ricordando non solo “le raccolte di firme per la salvaguardia del parco di via Solferino e per la sistemazione dei marciapiedi oramai impraticabili”, ma anche “affollate manifestazioni alle quali la gente ha dialogato con schietto entusiasmo e grande partecipazione. Questi nostri concittadini non si sono limitati alla denuncia o alla critica, ma si sono messi in gioco al nostro fianco e ora sono pronti a scendere in campo”.
“Ora intendiamo dare continuità a quel progetto perché il nostro paese ha bisogno di un cambio di marcia evidente” ha segnalato Corsini, la quale sta ultimando la composizione di una lista che - oltre alla riconferma dei consiglieri Laura Maffazioli, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati, attualmente con lei all’opposizione - vedrà diversi volti giovani, professionisti e figure impegnate nel volontariato sociale.
“Sarà una lista in gran parte rinnovata - ha concluso - animata da chi in questi anni ha maturato la voglia d’impegnarsi nel ridare nuove speranze a un paese che nel tempo ha visto naufragare aspettative andando via via spegnendosi, un paese che tanto avrebbe ancora da dare ai propri abitanti, se solo ci fosse quel cambio di passo che noi siamo certi di poter imprimere per il miglioramento della qualità della salute, dell’ambiente e della vita di tutte e di tutti”.

mercoledì 20 marzo 2024

Sabato riapre il Marconi: una riflessione

Sabato 23 marzo verrà inaugurato a Calcinato il nuovo Teatro Marconi e come molti altri concittadini noi parteciperemo alla cerimonia di riapertura, non senza qualche qualche perplessità nei confronti del complesso e tortuoso iter di realizzazione di questa importante opera pubblica che ora viene finalmente messa a disposizione della comunità.
Pur non condividendone quindi la scelta di disertare l’appuntamento, pubblichiamo questo intervento di Roberto Todi che contiene alcune interessanti riflessioni sul tema.
Finalmente riapre il Cinema Marconi - adesso però lo chiamano Teatro - dopo una gestazione durata ben 12 anni, tanto è stato il tempo necessario per il completamento. C’è voluta una complessa e tortuosa ristrutturazione - con un adeguamento normativo progettato ai tempi dell’ ultima giunta Goglioni - che nemmeno nei 10 anni di giunta Legati (assessore ai lavori pubblici Maestri Nicoletta) ha potuto essere realizzata, visto che si erano limitati alla sola demolizione nel lontano 2019 in piena campagna elettorale, e pure in presenza di un progetto obsoleto che mancava delle ulteriori norme antisismiche e che ha visto nel periodo 2019/2024 (giunta Maestri) l’abbandono dell’allora direzione dei lavori, affidata poi alla responsabile dell’ufficio tecnico comunale, con la crescita esponenziale del costo dell’opera, finanziata per circa un milione di euro da Regione Lombardia.
Non andrò alla inaugurazione perché questo “ghe dre a rià Marconi” mi sembra proprio una tirata per i fondelli dei calcinatesi e racchiude lo sprezzante giudizio che i nostri vecchi davano a chi pensava di essere il più bravo e il più furbo degli altri. 
Non mancherò invece altri appuntamenti che (se) verranno programmati.
Mi sorge comunque un dubbio: riuscirà questa amministrazione a mantenere in funzione una struttura così impegnativa dal punto di vista tecnico ed economico, mancando il nostro Comune di risorse proprie adeguate (o risparmi energetici)? Ricordo che il bilancio di previsione 2024 è stato chiuso, per quadrare le spese correnti, con il ricorso ad un aumento dell’IMU (ormai al massimo consentito) su capannoni, terreni agricoli e alcuni tipi di abitazioni e l’utilizzo di oneri di urbanizzazione ed ecotassa di norma usate per spese in conto capitale. 
Questa amministrazione con l’acquisto della Boschina e della ex Efercal ha ridotto drasticamente “il patrimonio” del nostro comune rappresentato dall’avanzo di gestione dei passati anni, ingessando con costi di manutenzione del verde (Boschina) le prossime spese correnti e le spese in conto capitale per l’adeguamento antisismico sempre della struttura alla Boschina e poi per le eventuali bonifiche della ex Efercal.
Speriamo di vederci al Cinema - pardon, Teatro - Marconi!
Roberto Tosi

domenica 17 marzo 2024

In pensione mai peggio di così


Pensione anticipata (anzianità) portata la finestra da 3 a 7/9 mesi 
Opzione donna da 58/59 a 61 anni di età - limitata a ristrette categorie di lavoratrici 
Ape Sociale requisito innalzato da 63 anni di età a 63 e 5 mesi Pensione lavori gravosi requisito innalzato da 63 anni di età a 63 e 5 mesi
Pensione di vecchiaia nel contributivo più difficile la pensione a 64 anni di età: importo soglia della pensione per accedervi da 2,8 a 3 volte l'Assegno sociale 
Quota 103 pensione calcolata interamente col contributivo - finestra di 7/9 mesi - totale incumulabilità col lavoro - taglio della pensione lorda se superiore a 2.819€ 
Tagli ai coefficienti In alcuni settori (tra questi: sanità, enti locali, ufficiali giudiziari, insegnanti della scuola dell’infanzia parificata), peggiora significativamente il calcolo della pensione 
Inoltre, come già nel 2023, taglio della perequazione delle pensioni (adeguamento all'inflazione). Oltre 4 volte il TM (circa 2272€ lordi) tagli progressivi della rivalutazione dal 15% e fino al 78% 

La Legge di Bilancio del Governo Meloni smonta il sistema pensionistico: nessuno aveva mai fatto peggio di così!

sabato 16 marzo 2024

L'è töt una büsa, Calsinà...

“Entàt góm ché le büse!”. Abbiamo sentito più di un cittadino a Calcinato mormorare questo battuta alla campagna pubblicitaria del Comune “Ghè riat Marconi” che in queste ore annuncia l’ormai prossima riapertura del teatro intitolato al noto inventore.
Basta fare un giro in bicicletta per scoprire che di buche nel manto stradale sovente ammalorato in paese ce ne sono davvero per tutti i gusti. Diverse ormai stagionate costellano l’asfalto nei pressi di via Gramsci, strada che porta direttamente in centro ed è stata oggetto nel recente passato di una raccolta di firme per sistemare anche quelle presenti nei marciapiedi.
In Via Calcina, poco fuori dal centro nei pressi della Provinciale 28, ce ne sono numerose, quasi tutte ancora ricolme della recente acqua piovana.
Così come in via Bossotti fanno bella mostra di sé nei pressi delle abitazioni, costringendo gli automobilisti a improbabili slalom.
E in via Campagna, trafficata strada che collega la frazione di Calcinatello a Ciliverghe e Castenedolo, è addirittura uno stillicidio di profonde concavità. Sempre a Calcinatello sono lì ad accogliere chi transita zigzagando per via Brescia, e ce ne sono pure alla sommità del cavalcavia.
Intanto sui social network fioccano i commenti ironici e grotteschi su questa singolare situazione di disagio, con internauti sconcertati che raccontano odissee fra gimcane, incidenti e risarcimenti. In attesa di canticchiare - con Walter Valdi – il prossimo omaggio al formarsi di una sempre meno imprevedibile “büsa noeuva”.

mercoledì 13 marzo 2024

Il sindaco si ricandida ma parte male

Apprendiamo dai giornali che il sindaco di Calcinato ha annunciato ufficialmente la propria intenzione di ricandidarsi alle prossime elezioni comunali nel corso di una conferenza-stampa da lei convocata all’interno del palazzo municipale.
Augurandole buona campagna, ci chiediamo se in paese sia rimasto qualcuno ad accorgersi dell’entità - simbolica ma madornale - di questa scorrettezza. Genera pericolose confusioni fra il tutto e le parti che temporaneamente lo rappresentano il fatto di annunciare la propria ridiscesa in campo da un luogo istituzionale, servendosi peraltro di personale retribuito con il denaro di tutti i cittadini contribuenti. 
Pensavamo che per un esercizio elementare di educazione civica, oltre che di buongusto, tutte le attività e iniziative in vista della campagna elettorale dovessero svolgersi in luoghi più o meno pubblici, ma non in quello deputato a rappresentare tutta la comunità. A questo punto può darsi che qualcuno segnali che l’opportunità di informare delle proprie mosse in vista dell’apertura della contesa elettorale debba quindi essere concessa a tutti gli sfidanti nel medesimo luogo, in municipio.
Non noi: il rispetto per le istituzioni e i loro luoghi passa anche attraverso la scelta di tenersene lontani quando si fanno discorsi di parte.

domenica 10 marzo 2024

Manutenzione del verde pubblico

L'amministrazione comunale di Calcinato ha avviato un'indagine di mercato finalizzata alla raccolta di manifestazioni di interesse di imprese che possiedono i requisiti per la partecipazione alla procedura di affidamento dei servizi di manutenzione ordinaria del verde pubblico, che saranno attivati per gli anni 2024 e 2025. L'importo complessivo sarà di 34mila euro per il 2024, e 34mila per il 2025, frutto della stima sul fabbisogno di interventi e per gli adempimenti formali.
L'azienda che verrà coinvolta dovrà occuparsi delle scerbature, pulizie e potature delle aiuole per un totale di tre interventi del costo di 15mila euro, del diserbo meccanico di strade e marciapiedi articolato in quattro interventi per il costo di 16mila e 500 euro, nonché di interventi straordinari.

sabato 9 marzo 2024

Gianni Alessi ricorda il suo 28 maggio 1974

Oggi a Montichiari verrà inaugurato il quarto plesso dell'Istituto statale "Don Milani", intitolato al “28 maggio 1974”. Quel giorno per le ore 10 era stata indetta in Piazza della Loggia a Brescia una manifestazione sindacale per protestare contro la violenza fascista allora dilagante. Alle 10.12 una bomba contenente almeno un chilogrammo di esplosivo squarciò la piazza piena di gente, provocando 8 morti e 102 feriti. I nomi dei caduti - Giulietta Banzi, Livia Bottardi, Clementina Calzari, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Alberto Trebeschi e Vittorio Zambarda - sono scolpiti nella memoria civile del nostro Paese.
Di fronte ai tentativi di chi cerca di mistificare i connotati politici di quei compagni, facendoli passare per individui casualmente coinvolti nella strage o semplici passanti, è necessario ricordare il senso del loro impegno. 
Lo facciamo dando la parola a uno dei testimoni oculari, il nostro Gianni Alessi, da 50 anni militante della Cgil, allora come operaio oggi come pensionato.
Avevo 18 anni, di giorno lavoravo in fabbrica e la sera studiavo al corso per disegnatore meccanico alla “Moretto” in città. Come tanti, avevo raccolto l’invito di Cgil, Cisl e Uil a manifestare contro l’aria che tirava in quei mesi: decine le aggressioni e attentati fascisti alle sedi dei partiti democratici, dei gruppi giovanili, delle scuole superiori.
Quella era una delle mie prime manifestazioni. In piazza c’ero arrivato con un compagno e allo scoppio ci trovavamo sotto i portici all’altezza della gioielleria, a pochi metri dal cestino dei rifiuti dove era stato collocato l’ordigno, proprio dalla parte opposta del pilastro che ci ha protetti e resta tuttora scheggiato vicino alla stele che ricorda l’eccidio.
Fu sconvolgente. Ricordo ancora bene l’odore di carne bruciata e di polvere esplosiva, in una piazza fattasi improvvisamente cupa. Mi fermai solo pochi minuti perché volli correre a telefonare ai miei genitori per informarli della tragedia. Poi, seguendo le indicazioni degli organizzatori, in diversi cortei ci dirigemmo a migliaia verso i nostri luoghi di lavoro, io alla Sant’Eustacchio. Quelli seguenti furono giorni di mobilitazione generale: fino al giorno dei funerali la piazza si trasformò in un presidio democratico permanente, autogestito dai lavoratori bresciani; anch’io partecipai ai turni di presenza insieme con i miei compagni.
Dedicare un edificio di una scuola come il “Don Milani” a quella tragica data è un modo efficace per ricordare a tutti che non si possono confondere vittime e carnefici, che studiare quella storia è necessario per evitare il ripetersi di nuovi e più orribili massacri, che chi è morto quel mattino era in piazza per difendere e trasmettere ai giovani valori che non moriranno mai, come la giustizia sociale e la libertà.

venerdì 8 marzo 2024

Non è un giorno di festa

L'8 marzo non è un giorno di festa, ma un giorno di memoria e di lotta.
È il giorno in cui ricordiamo tutte le donne vittime di oppressione, violenza, morte.
È il giorno in cui ricordiamo che una società che spacca l’umanità in due e pretende di ridurne la metà a eterna serva dell'altra metà è una società fascista.
È il giorno in cui ci diciamo ancora una volta le ragioni per cui solo la lotta di liberazione delle donne libera l’umanità intera, poiché il potere patriarcale e maschilista è la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze che affliggono e discerpano l’umanità.
Ogni giorno è l'8 marzo.

martedì 5 marzo 2024

Cimiteri chiusi almeno fino al 20 marzo

A Calcinato si registra una ulteriore proroga dell’ordinanza comunale che già a febbraio aveva disposto la chiusura del nuovo cimitero, al quale - stando a quanto per ora disposto - resterà inaccessibile al pubblico fino a mercoledì 20 marzo dalle ore 7 alle 17. Da ieri martedì 5 fino al 20 marzo peraltro è chiuso anche il cimitero di Calcinatello, sempre negli stessi orari.
Il provvedimento - già adottato per il capoluogo negli ultimi giorni del mese scorso a partire da lunedì 26 - è dovuto allo svolgimento di alcune operazioni cimiteriali di esumazione delle salme, che erano state fortemente ostacolate nei giorni scorsi dalle avverse condizioni meteorologiche avverse, a causa delle quali si era reso necessario il loro rinvio, con una prima proroga della chiusura da venerdì 1° a lunedì 4.
L’amministrazione comunale precisa ora che “in base all’avanzamento delle operazioni, a discrezione degli addetti e in base alle esigenze di messa insicurezza e tutela della privacy dell’area di intervento, tale chiusura potrebbe essere totale o parziale”, informando che “gli effetti della ordinanza sono sospesi in concomitanza di riti funebri e delle eventuali celebrazioni autorizzate, svolte in spazi appositamente allestiti all’interno del cimitero”.
Lo svolgimento dei lavori da tempo programmati è a cura del società Garda Uno, che da qualche tempo a Calcinato e Calcinatello gestisce i servizi cimiteriali.
Oltre all’effettuazione delle operazioni di esumazione, nel camposanto della popolosa frazione sono in corso anche lavori di estumulazione.
I lavori si devono assolutamente svolgere in tempi brevi perché - come spiega sempre il Comune - “si rende quanto mai necessario, in via precauzionale, alla luce della mancata esecuzione di operazioni cimiteriali negli ultimi anni a causa della pandemia, disporre di adeguati spazi cimiteriali”.
Naturalmente tutte queste operazioni si stanno eseguendo nel rispetto delle modifiche apportate mercoledì 27 dicembre dal consiglio comunale al Regolamento comunale di polizia mortuaria e al Piano regolatore cimiteriale, con l’affidamento "in house providing" del servizio di gestione a Garda Uno.

giovedì 29 febbraio 2024

Tesseramento per il Comitato Cittadini

Stasera è il momento del tesseramento per il Comitato Cittadini di Calcinato, I volontari del sodalizio presieduto da Laura Corsini si ritroveranno a partire dalle 19.30 alla Casa della Carità di via Garibaldi 119.
L'adesione al Comitato prevede il versamento di una quota simbolica di due euro; potranno tesserarsi i residenti nel comune di Calcinato e di quelli limitrofi, come previsto dallo Statuto del sodalizio, che ovviamente abbiano una particolare sensibilità alle tematiche ambientali.
Nel corso della serata verrà approvato il bilancio economico delle attività svolte e sarà fatto il punto della situazione sulle diverse iniziative che il Comitato sta seguendo in questi mesi, dal monitoraggio del proseguimento dei lavori del primo lotto della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità alla opposizione integrale ai progetti che localizzerebbero nuove discariche e impianti per il trattamenti dei rifiuti su un territorio da decenni già pesantemente martoriata da inquinamenti, cave, problemi odorigeni, traffico e realtà produttive ad elevato impatto ambientale. 
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni o prenotare la propria partecipazione alla serata può telefonare alla segreteria organizzativa al 338/2243648 o scrivere una mail all’indirizzo di posta elettronica calcinato.comitati@libero.it.

mercoledì 28 febbraio 2024

Vania Gobbetto lascia “In Patto 2.0”

Ieri sera a Calcinato in apertura del consiglio comunale il consigliere Vania Gobbetto ha espresso la sua intenzione di abbandonare il gruppo di opposizione “In Patto 2.0”, nelle file del quale era stata eletta cinque anni fa.
Oggi Gobbetto ha diramato questa nota che spiega il suo gesto:
“Alla luce di profonde ed insanabili divergenze ideologico/politiche ho ufficialmente comunicato, durante la seduta del consiglio comunale del 27 febbraio, la mia fuoriuscita dal gruppo “In Patto 2.0”. Si tratta di una decisione presa in rispetto alle promesse fatte ai miei elettori. Se “In Patto” è nato con l'intento di essere una lista civica partecipata da figure di differenti espressioni politiche eterogenee, lo stesso non si può affermare oggi, e la linea che ci è stata proposta, senza margini di trattativa, per le prossime elezioni amministrative è invece qualcosa di molto differente, con il PD, che dichiarandosi componente di assoluta maggioranza, ha intenzione di imporre il suo candidato riproponendo Vincenza Corsini; noi pur apprezzandone il lodevole impegno e la costante presenza sul territorio, riteniamo, per quello che abbiamo visto in questi anni, non essere la figura giusta. Il candidare un soggetto, nettamente sconfitto alle ultime elezioni amministrative, troviamo sia già una scelta poco strategica e razionale, ma soprattutto i retaggi, le peculiarità, il suo modus operandi, oltre che quanto concretamente fatto in questi anni, ci convincono che sarebbe una candidatura troppo caratterizzata politicamente, inadatta ad intercettare il consenso di elettori moderati che non si riconoscono nella sinistra e nel PD della Schlein”.
Al netto di una lettura tutta da destra della situazione politica locale - si vorrebbe una opposizione ancora più "moderata" di quella attuale? non si ricorda che a Calcinato alle primarie del Pd aveva vinto Bonaccini, non Schlein? - apprendiamo quindi due notizie in una: Gobbetto lascia la minoranza e annuncia la ricandidatura a sindaco di Vincenza Corsini. Se l'interessata confermerà, la campagna elettorale è iniziata.   

martedì 27 febbraio 2024

Impianto rifiuti in località Cascina Nova Locatelli, un”altra Conferenza dei Servizi

Mercoledì 28 febbraio è in programma la Conferenza dei Servizi organizzata dalla Provincia di Brescia per discutere il procedimento per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale sul progetto di modifica dell’impianto di smaltimento di rifiuti non pericolosi da tempo in funzione in località Cascina Nova Locatelli, appunto sul territorio di Bedizzole ma sul confine con il comune di Calcinato.
L’appuntamento è fissato da remoto per le ore 9.30. L’esame della documentazione ed il confronto fra le parti (azienda, Arpa, enti locali e, naturalmente, amministrazione provinciale) sarà finalizzato alla pronuncia di compatibilità ambientale e all’autorizzazione integrata ad essa relativa.
Noto agli addetti ai lavori con “landfill mining”, il processo tecnologico che la ditta proponente - la Haiki Mines spa - intende realizzarvi consiste nella rimozione dei rifiuti dalla vasca esistente, con la installazione di un nuovo impianto per la messa in riserva e il trattamento di tali rifiuti, mentre quelli non valorizzabili saranno ricollocati nella medesima vasca, la quale potrà anche riempita con altri rifiuti speciali - sempre non pericolosi - fino al raggiungimento di una volumetria pari a ulteriori 712 mila metri cubi.
Oltre all’intervento sulla discarica che consiste nell’escavazione dei rifiuti depositati e nel loro successivo trattamento finalizzato alla separazione e selezione delle diverse componenti destinate ad essere successivamente gestite in modo differenziato, il processo in corso di autorizzazione prevede anche la produzione di combustibile solido secondario, ottenuto dalla componente secca di tali rifiuti.

lunedì 26 febbraio 2024

Formare le forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle tecniche della nonviolenza

Dopo i drammatici fatti dei giorni scorsi assume ancora più urgenza la necessità di approvare un atto legislativo (o amministrativo, o regolamentare) che istituisca una specifica formazione e addestramento alla nonviolenza per tutto il personale delle forze dell'ordine.
Gli operatori delle forze dell'ordine hanno nel nostro paese il compito istituzionale di difendere la sicurezza pubblica e quindi l'incolumità e la dignità e i diritti di tutte le persone.
Essi si trovano a svolgere un compito delicato e difficile: contrastare i poteri criminali, garantire le condizioni per una civile convivenza, far rispettare le leggi vigenti.
Occorre che abbiano gli strumenti teorici (i saperi: anche quelli assiologici ed ermeneutici) ed operativi (dall'organizzazione alle metodologie, dalle strategie alle risorse materiali) necessari.
Tra questi strumenti la formazione e l'addestramento ai criteri, i metodi, le tecniche e le strategie elaborate dalla teoria e prassi nonviolenta sono di fondamentale importanza.
I valori morali, le analisi psicologiche e sociologiche, le acquisizioni teoretiche, gli strumenti ermeneutici, le modalità comunicative e relazionali, il bagaglio operativo e la memoria storica della riflessione nonviolenta costituiscono una "cassetta degli attrezzi" che ogni operatore sociale (e quindi, e soprattutto, anche quegli operatori sociali che agiscono nel campo della difesa dei diritti e della sicurezza pubblica) dovrebbe avere a disposizione; dovrebbero essere un retroterra condiviso, un curriculum formativo comune per tutti gli attori della scena pubblica.
La nonviolenza si insegna: non si tratta di richiedere una fede, ma di far conoscere teorie, metodologie, esperienze che hanno una lunga storia e una sistemazione scientifica notevoli. Da Mohandas Gandhi a Aldo Capitini a Ernesto Balducci, da Johan Galtung a Giuliano Pontara a Gene Sharp, da Martin Luther King a Danilo Dolci a Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto, da Alberto L'Abate a Hildegard Goss-Mayr a Jean Marie Muller, da Hannah Arendt a Franco Basaglia ad Hans Jonas, da Nanni Salio a Enrico Peyretti ad Alessandro Zanotelli, da Ivan Illich a Susan George a Vandana Shiva, vi sono molteplici esperienze e riflessioni che possono essere valorizzate e condivise, studiate e discusse, apprese e utilizzate.
E dunque per formare e addestrare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso degli strumenti teorici e pratici della nonviolenza chiediamo che si faccia subito un provvedimento; noi riteniamo che dovrebbe essere una legge: ma che sia legge, che sia decreto, che sia regolamento, che sia atto amministrativo, quel che più conta è che si faccia subito e subito abbia applicazione.
Poi magari ci potrà essere lo stesso il teppista che si copre di una divisa per dar sfogo alla sua brutalità (il quale, ovviamente, va individuato e punito come tutti coloro che delinquono), ma ci sarà una grandissima parte di operatori della sicurezza pubblica che saranno persone più mature e più consapevoli, più qualificate e più responsabili, più adeguate al loro compito istituzionale. E tutti staremo meglio.

domenica 25 febbraio 2024

In consiglio comunale l'ultimo bilancio prima del voto

Martedì 27 febbraio alle ore 20.30 approda in consiglio comunale a Calcinato il bilancio per l’anno in corso.
Numerosi, come di consueto, sono gli argomenti posti all’ordine del giorno dal sindaco Nicoletta Maestri. Si incomincerà con la discussione di una interrogazione a risposta scritta presentata dal gruppo consiliare "Calcinato in-patto 2.0" sulla "manutenzione e pulizia del palazzetto del centro sportivo comunale", per poi passare al pacchetto di temi di natura economico-finanziaria: la Nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione per il triennio, le nuove aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imu e poi il vero e proprio bilancio di previsione.
Nella seconda parte della serata ci sarà anche la discussione su una convenzione per l’intervento di messa in sicurezza, recupero morfologico e ripristino ambientale fino al piano campagna dell’ex cava situata in località Razio e, infine, su un permesso di costruire ai fini della rigenerazione urbana.

sabato 24 febbraio 2024

Open Day al nido Magica Bula

Porte aperte oggi a partire dalle ore 9 all'asilo nido comunale Magica Bula di via Stazione a Ponte San Marco, dove poi fino alla fine del mese di marzo resteranno aperte le iscrizioni per l'anno scolastico 2024/2025.
Il modulo per la richiesta di iscrizione è disponibile in sede oppure è scaricabile on line. Il servizio è rivolto principalmente ai bambini residenti sul territorio di Calcinato di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni; si svolge dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 16.30 e fino alle 17.45 solo per i bambini con certificate esigenze lavorative da parte dei genitori. E' possibile formulare sia la richiesta di frequenza a tempo pieno sia la frequenza part-time.
Per chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni oggi è possibile visitare la struttura prendendo appuntamento telefonando allo 030/9636195 oppure all'Ufficio Servizi Sociali ai numeri 030/9989221 o 030/9989236 oppure via mail all'indirizzo servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.

giovedì 15 febbraio 2024

Con la canzone “El me Cés” Roberto Franzoni trionfa al Premio di poesia in dialetto

Con la grintosa e commovente “El me Cés” Roberto Franzoni oggi pomeriggio a Brescia ha vinto il primo premio per la miglior canzone in dialetto alla 17esima edizione del concorso di poesia intitolato ai santi Faustino e Giovita. 
La giuria presieduta da Costanzo Gatta non ha avuto dubbi, giudicando i suoi versi “sciolti, talora scherzosi, talora delicati, sempre sapidi”. Un inno al nostro fiume e a una terra che Roberto incantando ha cantato in diverse altre ballate nella sua produzione musicale, prima fra tutte la celeberrima hit “Ta sét mia de Calsinà”.
Accattivante e orecchiabile, “El me Cés” in poche ore è già una hit sui social, non solo in vernacolo, con migliaia di ascolti destinate presto a moltiplicarsi. Icastica l'anafora del ritornello, “El Cés el passa, el Cès el ciasa, el Cés el s’encassa”, dichiarazione d’amore verso le acque che hanno visto questo versatile artista crescere e ardere di inconsapevolezza, sin dai primi passi in ambito musicale, mossi nei primi anni Ottanta sotto l’autorevole sorveglianza del compianto disc jockey Alex Tommasi. Mattatore sui palcoscenici fra la Bassa e il Garda, Roberto è stato il frontman di diversi gruppi giovanili, legando poi il suo nome alla rock band Caioderò, attiva sulle scene da oltre trent’anni, durante i quali ha collaborato con diversi importanti poeti. Alla longeva attività con questa formazione, alterna una carriera musicale da solista, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti dalla critica oltre che il grande affetto del pubblico.
Da qualche estate a luglio Roberto è anche l’anima del concerto, rigorosamente in acustico, “Aspettando l’alba” al Parco La Boschina di via Arnaldo, una kermesse in cui si esibisce con il gruppo musicale ChitarCanta, richiamando numerosi fan dai dintorni, in un singolare viaggio tra le canzoni più amate di sempre fino al sorger del sole.

lunedì 29 gennaio 2024

C'era una volta la ciclopedonale

Un lettore ci ha inviato questa serie di fotografie che documentano lo stato in cui versa, dai tempi dei violenti eventi meteorologici di luglio 2023, la pista ciclopedonale fra Calcinato e Ponte San Marco.
Chiediamo alle autorità competenti di fare le opportune verifiche e di intervenire al più presto per ripristinare una situazione di agibilità, sicurezza e decoro lungo uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio comunale.

domenica 28 gennaio 2024

Allarghiamo la discarica per avere aria più pulita!

Suscita clamore a Calcinato la notizia comparsa sulla stampa locale, secondo la quale sarebbe stato raggiunto un accordo fra Comune e Gedit, che prevede “l’arrivo di un milione di euro per la purificazione dell’aria nelle scuole e nella Casa di riposo”.
Ancora in attesa del via libera definitivo da parte della Provincia, l’ampliamento del sito che tratta rifiuti in via Cavicchione potrebbe portare nelle casse comunali soldi per finanziare le installazioni di depuratori d’aria in queste strutture pubbliche. Il nuovo capannone, se la Provincia lo autorizzerà, sarà destinato alla cernita di rifiuti non pericolosi, ma la società sarebbe tenuta a compensare questo allargamento con un milione di euro in favore del Comune, che la investirebbe in strumentazione tecnologica d’avanguardia per la rigenerazione e la purificazione dell’aria all’interno delle scuole e della rsa di via Salvo d’Acquisto.
“Trarremo il massimo beneficio da una situazione complicata e forniremo alle scuole e alla casa di riposo strumentazioni di ultima generazione” annuncia il sindaco Nicoletta Maestri. "Considerando che non avevamo possibilità legislativa di negare l’ampliamento della ditta e visti i pareri favorevoli dei vari enti preposti alla decisione come Ats, Arpa o Vigili del Fuoco" dichiara il primo cittadino "abbiamo lavorato per tutelare il più possibile Calcinato e i calcinatesi, specialmente quelli più fragili, portando Gedit a proporre una compensazione importante. Siamo contenti che il costante lavoro di contatto con i tavoli istituzionali abbia prodotto una eventuale cifra compensativa così ingente e di poterla investire a tutela di bambini e anziani, con un progetto innovativo che garantirà i risultati sperati di rigenerazione e purificazione dell’aria”.
Queste dichiarazioni hanno scatenato la vibrante reazione del Comitato Cittadini, da sempre in prima fila nell'opposizione integrale al progetto, e di numerosi cittadini che si stanno mobilitando con lettere ai giornali e post sui social network.  
Ma davvero credevamo che chi amministra Calcinato ormai da un ventennio avesse posizioni diverse da quelle cosi candidamente esposte dal sindaco? Il suo ragionamento è coerente con la mentalità che caratterizza da sempre la destra, non solo sul piano locale. 
Il nostro compito è intensificare le azioni di protesta nonviolenta e di mobilitazione giuridica, per impedire che si consenta questo ennesimo ampliamento in un territorio già pesantemente caratterizzato da cave, discariche, problemi odorigeni, alta velocità ferroviaria e impianti di trattamento rifiuti a elevato impatto ambientale. Dobbiamo esprimere un radicale dissenso, che ci auguriamo vivamente possa materializzarsi anche nelle urne alle elezioni comunali dell'8 e 9 giugno. 

sabato 27 gennaio 2024

Fare memoria del male che è stato perché non riaccada

Oggi è il "Giorno della memoria": partecipiamo ovunque alle diverse iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno organizzate sul territorio.
Il testo della Legge 20 luglio 2000, n. 211 - "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" - recita:
“Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere”.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Bisogna soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto: siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Bisogna opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.

martedì 23 gennaio 2024

Servizio civile alla civica biblioteca

Scadono il 15 febbraio a Calcinato i termini per i ragazzi interessati a presentare la domanda per svolgere il servizio civile nella civica biblioteca di via XX settembre 80.
Il bando è rivolto ai giovani dai 18 ai 29 anni disponibili a impegnarsi per un anno circa 25 ore settimanali distribuite su cinque o sei giorni, ad un compenso di 507,30 euro mensili.
Naturalmente i partecipanti otterranno la certificazione delle competenze acquisite, fruiranno di momenti di orientamento al mondo del lavoro e godranno della riserva dei posti nei concorsi pubblici.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sulla proposta può telefonare in orario d’ufficio allo 030.963481 o scrivere una mail all’indirizzo di posta elettronica biblioteca@comune.calcinato.bs.it.

venerdì 19 gennaio 2024

Ora si paga anche la raccolta a domicilio della frazione vegetale

Il Comune di Calcinato ne ha fatto un'altra delle sue con l’entrata in vigore a partire dal nuovo anno della procedura per il servizio di raccolta domiciliare in contenitore carrellato della frazione vegetale - ovvero gli sfalci d’erba, gli scarti dell’orto, i fiori, le erbacce e le potature - che prevede per chi intende fruirne una iscrizione annuale al servizio, da effettuare con le modalità indicate nelle istruzioni consultabili sul sito istituzionale dell’amministrazione comunale.
L’iscrizione è obbligatoria anche per le utenze che già usufruiscono del servizio e con il nuovo sistema i contenitori carrellati privi dell’adesivo comprovante l’iscrizione per il 2024 non potranno goderne.
Il modulo per la “richiesta di attivazione o rinnovo del servizio di raccolta domiciliare del vegetale” va compilato e inoltrato in municipio entro mercoledì 31 gennaio: il servizio prevede 32 ritiri di venerdì da marzo a novembre, mentre nei mesi invernali il vegetale dovrà continuare ad essere conferito al centro di raccolta di via Baratello, che naturalmente resta a disposizione anche nei mesi estivi sia per quantitativi eccedenti la volumetria dei contenitori acquistati, sia per chiunque, anche senza utilizzo di contenitore, ne abbia necessità.
La novità è che il servizio a domicilio comporterà una spesa ulteriore: di 80 euro per un contenitore carrellato da 240 litri, di 100 euro per due e di 120 per tre, oltre al regolare pagamento dell’annuale tassa per i rifiuti.
Sconcerto e incredulità fra i cittadini per l’ennesimo esborso che si trovano a dover sostenere dopo anni di civile esposizione dei bidoni per il “porta a porta”. La polemica infuria anche sui social network locali, con decine di commenti raccolti in poche ore.
“Dopo aver pagato un sacco la Tari e il bidone, ora vogliono anche altri 80 euro annui?” si chiede una signora che si è trasferita a Calcinato da qualche anno, mentre un tecnico che da decenni lavora nel settore stigmatizza la scelta: “La politica del verde in questo Comune è vergognosa. Ci son Comuni che premiano il decoro dei giardini privati. Qui invece c'è un servizio mediocre (trovato rotto il bidone, mancati ritiri… nessuna risposta.) e tante pretese”.
Altre due cittadine sembrano invece buttarla sull’ironia, con grottesche previsioni: “Fra un po' pagheremo anche l’aria delle discariche che respiriamo tutti i giorni”, “Mi sa che ci saranno parecchi falò quest’anno”.
Ulteriori informazioni e ragguagli si possono acquisire cliccando in rete il link https://www.comune.calcinato.bs.it/it/news/servizio-raccolta-domiciliare-del-vegetale.