lunedì 21 ottobre 2024

Addio a Roberto Andrea Lorenzi

Ieri è morto l’antropologo e storico camuno Roberto Andrea Lorenzi, grande esperto delle tradizioni folcloristiche e insigne studioso della cultura materiale e spirituale della valle. 
Nato nel 1949 ad Hautrage, in Belgio, ha trascorso gran parte della sua vita a Darfo. Docente di letteratura e storia nelle scuole superiori della nostra provincia, si era spesso occupato anche di attività e iniziative per la formazione e le culture giovanili. 
Come studioso si era dedicato in modo particolare alle ricerche storiografiche sul territorio, imponendosi all’attenzione delle cronache culturali con il saggio “Medioevo camuno”, pubblicato dalla Fondazione Micheletti nel 1979. Nel 1980 fondò la rivista di storia, antropologia e cultura “Periferia. Materiali per conoscere il territorio camuno”, che uscì fino al 1984 sempre per Micheletti, sfociando poi nella gloriosa esperienza della Università popolare di Valle Camonica, dove ebbe modo di sperimentare forme innovative della educazione per gli adulti a partire dal 1986. 
Combattivo consigliere provinciale per il Partito della rifondazione comunista dal 1995 al 1999, in Broletto si era segnalato per le sue pionieristiche campagne per la promozione della cultura proletaria, la difesa dell’ambiente, la tutela dei diritti civili e lo sviluppo ecocompatibile, in valle e non solo. Celebre il suo intervento in latino nel corso di una seduta per smontare la costosa proposta di affiggere sui territori bresciani cartelli segnaletici bilingue in italiano e in dialetto. 
Insieme ai numerosi saggi pubblicati - “La cucina di padre Gregorio. Microstorie di Valle Camonica” (2008), “Autobiografia di un bambino felice” (2009), “Il volo. Leonardo e il Rinascimento” (2009), “Una vita splendida: il mondo di Emma Monti e Corrado Orazio” (2010), “Il viaggio di Carlo Magno in Valcamonica” (2011) e “Rivolta. Quarto Stato e liberal borghesi nella Val Camonica del XIX secolo: la rivolta di Darfo” (2012), “Stregherie. Disciplinamento e controllo delle devianze in Valcamonica” (2014), “Il sapere degli idioti. Donne, démoni, sante e inquisitori tra realtà e leggenda ” (2015), “Passiones e laudari di alcune Confraternite e Discipline nel Bresciano nei secoli XIII-XVI” (2019) - ha scritto anche il romanzo autobiografico “Febbre d’agosto” (2015). 
La camera mortuaria è allestita alla Clinica Sant’Anna, in via del Franzone 31, da dove il corteo funebre muoverà martedì 22 ottobre alle ore 16.30 per il Tempio Crematorio di Sant’Eufemia.

sabato 19 ottobre 2024

Conoscere

Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere, perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.
Dario Fo

martedì 8 ottobre 2024

Dicono che domani

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
E domani sotto la tua casa
Sfileranno mille baschi neri
E i tuoi occhi rotondi
Mi cercheranno
Ti hanno detto di aspettarmi
Senza fare tante storie
E chi scriverà la storia
Non parlerà di te

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
Siamo nati nati per soffrire
Solo questo mi han saputo dire
Solo questo mi han detto
Per consolarmi
Mi hanno detto di lasciarti
Senza fare tante storie
E chi scriverà la storia
Non parlerà di me

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
Tornerete carichi di gloria
Solo questo ha detto il generale
E mi ha stretto una mano
Senza guardarmi
Mi hanno detto di morire
Senza fare tante storie
E chi scriverà la storia
Non parlerà di noi

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
E domani sotto la tua casa
Torneranno cento baschi neri
E i tuoi occhi rotondi
Mi piangeranno

Sergio Endrigo

lunedì 7 ottobre 2024

Non c’è pace per la Palestina: parla don Flavio

A un anno dai massacri di Hamas volge al pessimismo il pensiero di don Flavio Dalla Vecchia, sacerdote originario di Ponte San Marco e profondo conoscitore della terra di Palestina. 
”Ho visitato quelle zone numerose volte” racconta. “Ci ero andato ai tempi della prima intifada nel 1988 e poi ci sono tornato molto spesso, sia per motivi di studio sia come guida dei pellegrinaggi. In tutto questi anni ho avuto modo di incontrare archeologi, specialisti e personalità del mondo, per lo più del mondo cristiano, ma ho avuto confronti anche con qualche associazione ebraica di volontariato sociale e per la pace”. 
"L’ultima volta sono stato in Palestina nel maggio 2023 e l’aria che tirava già non era buona". Cinque mesi dopo le orrende stragi di Hamas in terra di Israele, che causarono più di milleduecento morti fra militari e civili, con il rapimento altre 250 persone molte delle quali assassinate nei mesi seguenti. 
“Per capire come si è giunti a questa situazione - spiega - bisogna rendersi conto che le condizioni odi vita nei territori occupati erano diventate gradualmente sempre sempre più terribili, a causa del progressivo espandiamo dei coloni. Una delle cause più forti degli ingiustificabili crimini del 7 ottobre è la solitudine dei palestinesi: la sigla dei patti di Abramo implicava un approccio al problema che li isolava e li destinava ad essere lasciati soli politicamente dai paesi arabi. L’unico attore nazionale che sottotraccia li sosteneva era l’Iran”.
“La frustrazione derivata da questo isolamento da un lato e il modo di gestire il territorio da parte dei coloni aveva via via incrementato la loro rabbia” sottolinea. “Prima essi si illudevano di ottenere il consenso internazionale, anche con campagne di una certa forza morale. Ricordiamo che l’intifada nel 1988 era una rivolta senza armi da fuoco. Io da quelle parti le bombe le ho viste solo dopo il 1993. Gli eccidi di un anno fa sono stati lo scellerato tentativo di ritrovare una centralità persa da tempo nell’attenzione delle masse arabe, ma non hanno avito allora e non possono avere - nemmeno ora che hanno scatenato questa carneficina ininterrotta nella Striscia di Gaza (si stimano già oltre 42 mila morti) con pericolose estensioni delle ostilità ai vicini stati del Libano e dell'Iran - nessuna giustificazione”.
Secondo don Flávio “i terroristi non si sono accorti che non stavano agendo per il bene del proprio popolo, ma per rafforzare col sangue il prestigio di Hamas, è prevalso in loro lo spirito bellicista. E nessuno, neanche fra gli arabi, è intervenuto per fermare l’escalation in corso, evidentemente non non ne hanno convenienza oggi. Ricordiamo che, mentre un tempo l’idea che stava alla base di tutti questi popoli era che bisogna spazzare via Israele, ora i trattati siglati fra i diversi Stati implicano il riconoscimento reciproco. Solo Hamas, Hezbollah e Iran restano fermi sulla necessità della eliminazione di Istraele, producendo nel suo governo una prevedibile reazione altrettanto bellicista”.
Constatazioni amare le sue: “Con la guerra scatenata nella Striscia di Gaza il governo di Tel Aviv si illude che ciò porterà a maggior sicurezza, ma va avanti perché non c’è nessuno che si muove. L’Onu in questa vicenda sembra scomparsa, molti Stati dichiarano di non essere d’accordo con quel che fa Istraele, ma non sono in grado di fermarlo. E così la situazione è bloccata, senza un organismo internazionale che possa intervenire”.
“In questo momento - dichiara - io la penso come il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa: non ci sono vie percorribili perché tutti gli attori sono in vicoli chiusi. I palestinesi non hanno nessuno a cui appoggiarsi, nessuno è in grado di far pressione per far terminare le ostilità, non si vede nessun attore d pace disposto a mettersi in gioco. L’unica cosa che possiamo fare è cercare di essere consapevoli che la complessità della situazione richiede pazienza. La via verso la pace passa dalla giustizia e da un processo di riconciliazione, di disponibilità al perdono, con la capacità da parte di entrambi i soggetti in campo di guardare anche la sofferenza dell’altro, non solo la propria”.
“L’occupazione dei territori da parte dei coloni - prosegue - non ha fatto altro creare problemi su problemi agli abitanti palestinesi, limitati nei propri diritti. Istraele non capisce che la sicurezza non è tutto, ma non vedo prospettive di riconciliazione perché gli attori in campo non danno segnali di speranza”. 

domenica 6 ottobre 2024

Sui fatti di ieri a Roma

Cosa è successo sabato, a Roma, alla manifestazione indetta da alcune organizzazioni palestinesi per protestare contro il genocidio scientificamente attuato a Gaza dallo Stato di Israele? Andiamo con ordine. 
Primo tempo: la manifestazione era stata vietata dal questore di Roma, ossequiosamente prono ai desiderata del governo Meloni, che finge di non sapere che la protesta non aveva nulla a che vedere con 
l’antisemitismo. Il divieto era dunque una scelta politica arbitraria e illegittima di chi non aveva il potere di adottarla perché palesemente in contrasto con la Costituzione (articolo 21). 
Secondo tempo: nel corso della giornata il divieto assoluto viene rimosso e il questore autorizza lo svolgimento della manifestazione nella sola area della Piramide, mantenendo la proibizione per il corteo. 
L’accesso all’area, blindata da ogni lato da un imponente cordone di polizia, viene però consentito solo previa esibizione dei documenti di identità che vengono collocati, l’uno accanto all’altro, in serie di quattro, sul piano posteriore delle auto dei militi e da questi fotografati prima di essere restituiti ai legittimi proprietari. Si tratta una vera e propria schedatura di massa per una manifestazione alla fine autorizzata, sebbene nei limiti di cui si è detto: un vero e proprio atto intimidatorio e un’ulteriore violazione della Costituzione (articolo 16). 
Terzo tempo: per oltre tre ore, circa 7 mila persone manifestano pacificamente, senza potersi allontanare di un palmo dal luogo cintato e senza alcun tentativo di farlo. 
Quarto tempo: quando la manifestazione viene dichiarata conclusa dagli organizzatori e le persone lentamente defluiscono dalla piazza, una sessantina di giovani, seguendo un collaudato copione che con la 
causa palestinese non c’entrava una cippa, forzano il cordone entrando in conflitto con la polizia. Non accade nulla di particolarmente grave, ma, inconsapevolmente (o forse no) il gruppetto regala al governo e ai suoi corifei l’occasione di rivendicare la bontà delle norme penalmente repressive di ogni forma di dissenso che il parlamento si appresta ad approvare. 
Quinto tempo: mentre la Meloni e La Russa strillano come aquile, rivendicando la bontà dei divieti, va in scena la rappresentazione fasulla, perfettamente rilanciata dai giornali e dai media mainstream, che fa della giornata un episodio di teppismo politico, dove le ragioni della mobilitazione, insieme allo sconvolgente dramma palestinese, vengono inabissate. E’ anche questo un aspetto, certo non secondario, dell’abisso morale in cui stiamo precipitando, un giorno dopo l’altro.
Dino Greco

mercoledì 2 ottobre 2024

Contro i voli armati dall’aeroporto di Montichiari

Venerdì 4 ottobre il movimento per la pace torna a manifestare all’aeroporto D’Annunzio di Montichiari a partire dalle ore 10 per protestare “contro il carico e scarico di materiale bellico, con tutti i conseguenti rischi per i lavoratori e le popolazioni limitrofe”.
Nei mesi scorsi due interrogazioni parlamentari hanno chiesto lumi al governo su quanto è accaduto e continua ad accadere, mentre si susseguivano le azioni di protesta da parte dei lavoratori dello scalo, e c’è anche stata una lettera aperta di oltre cento “cittadini contro la guerra”.
In prima fila nella campagna di sensibilizzazione c’è l’Usb (Unione sindacale di base), che ha denunciato “la situazione di rischio elevato per la sicurezza dei lavoratori derivante dall’attività di movimentazione di merci pericolose (armi ed esplosivi) che viene svolta, con l’utilizzo di carrelli elevatori (muletti), scarico di pallet-contenitori di armi dai camion, collocati nei piazzali dell’aeroporto, e successivo carico sugli aeromobili in un aeroporto civile”. 
“I lavoratori non vogliono essere partecipi e complici delle guerre che ci sono in giro per il mondo, diciamo no ai voli che trasportano armi (missili, bombe, armamenti pesanti e leggeri) che sono voli militari travestiti da voli civili” sottolinea il coordinamento bresciano del sindacato di base.
“Mentre nel nostro Paese i salari continuano ad essere tra i più bassi d’Europa, si spendono miliardi di euro in armamenti, la sanità è al collasso e i servizi pubblici subiscono tagli inaccettabili, il Governo ci sta trascinando in guerra. Per queste ragioni abbiamo chiesto ufficialmente un incontro alla Prefettura di Brescia”.

sabato 28 settembre 2024

Lunedì 30 c'è il consiglio comunale

Nel consiglio comunale di lunedì 30 settembre a Calcinato il gruppo di opposizione "Insieme per Calcinato" va all'attacco, proponendo tre interrogazioni sull’ “abbellimento delle strade comunali in occasione del passaggio del Giro d’Italia femminile”, sulla “mancata presentazione degli indirizzi per la nomina dei rappresentanti presso gli enti esterni” e sul “mancato rispetto del termine del 31 luglio per l'approvazione del Documento unico di programmazione”.
Nel corso della seduta sarà poi esaminato lo “schema di convenzione per lo svolgimento in forma associata delle funzioni del segretario comunale” con il comune di Villanuova sul Clisi, verranno nominati i componenti del comitato di gestione dell’asilo nido comunale Magica Bula e si discuterà il bilancio consolidato per l’anno 2023.
L'appuntamento è alle ore 20.30 in municipio.

mercoledì 18 settembre 2024

Domani in biblioteca... largo ai giovani!

Tra le speranze accese dal nuovo corso amministrativo a Calcinato c'è senz'altro la passione di Vittoria Cavallotti che, dopo aver mobilitato i suoi coetanei in paese trascinando contro ogni pronostico la lista In-Patto al successo elettorale (risultando fra i consiglieri più votati della maggioranza con ben 171 preferenze), è stata incaricata a giugno dal sindaco Vincenza Corsini di seguire le politiche giovanili.
Ora, di ritorno da una missione umanitaria in Uganda la studentessa universitaria, appena immatricolatasi in Ingegneria chimica al Politecnico di Milano, organizza per giovedì 19 settembre una convention dei neomaggiorenni alla civica biblioteca.
“I 18 alle 18” recita lo slogan che campeggia sul messaggio recapitato a tutti i cittadini che hanno appena raggiunto la maggiore età dalla consigliera, la quale li invita a intervenire per quell’ora a “un aperitivo in compagnia per conoscerci, scambiare idee e proposte per noi giovani”.
“Avendoli compiuti l'anno scorso - spiega Cavallotti - so per esperienza recente quanto è importante il momento dei 18 anni: la quotidianità inizia velocemente a cambiare e in poco tempo ci si ritrova adulti. Fra i tanti diritti acquisiti con la maggior età, c'è anche il diritto di voto, per poter partecipare all’esercizio della democrazia nel nostro paese.
Noi giovani siamo, come spesso ci sentiamo dire, il futuro e questa è una verità quasi ovvia; non dobbiamo scordarci però che siamo anche il presente e quindi dobbiamo far sentire qui e ora la nostra voce, senza vergogna né paura”.
I ragazzi e le ragazze che desiderassero acquisire ulteriori informazioni sull’iniziativa o prenotare la propria partecipazione possono telefonare alla segreteria organizzativa dell’evento al 389 5961293.

martedì 10 settembre 2024

Epicentro Provincia sabato 14 a Villa Caffetto

Resterà più “la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia”, come canta Guccini? Insospettabili risposte potranno giungere sabato 14 settembre a chi parteciperà ad Epicentro Provincia, rassegna di eventi proposti dal collettivo Echo Raffiche a Calcinato nelle meravigliose architetture di Villa Caffetto, in via Branca 2.
Si comincia nel pomeriggio con due visite guidate alla splendida dimora, in programma alle ore 15.30 e alle 16. Alle 16.40 ci sarà uno workshop gratuito di modellazione condotto dall’artista Lucia Ferraresi, che insegnerà ai partecipanti a “ricreare con le mani alcuni degli elementi della villa, riflettendo insieme sul significato della provincia e sul nostro progressivo allontanamento da essa”.
Alle 18, in particolare, la figlia dell’artista, la scrittrice Metilde Caffetto presenterà la seconda edizione del Premio biennale di arte contemporanea dedicato al padre Claudio, il visionario fondatore della villa scomparso nel 2022, che fu un pittore e uno scultore internazionalmente riconosciuto.
Dalle 18.30 alle 20.15 si terranno poi due talk tematici con il fotografo Carlo Bianchetti, che esporrà le sue opere sulle rotte migratorie, raccontando la sua storia artistica, e lo scrittore Alberto Ravasio, autore del romanzo “La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera” (finalista al Premio Calvino) sul significato della provincia. La rassegna si concluderà alle 20.30 con il concerto della cantautrice Ella Codesta.
Informazioni e prenotazioni all’indirizzo di posta elettronica info@villacaffetto.it.

venerdì 6 settembre 2024

Manteniamo l’Ospedale di Desenzano sul Montecroce! - 2

Ieri a Lonato c’è stata una manifestazione del comitato “Manteniamo l’ospedale di Desenzano sul Montecroce”, che ha portato in piazza dei Martiri della Libertà un centinaio di cittadini davanti al Municipio, in concomitanza con lo svolgimento della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Socio Sanitaria del Garda, indetta per nominare il suo nuovo presidente.
Benché l’ordine del giorno non prevedesse una discussione sul nuovo ospedale, i manifestanti hanno fatto sentire la loro voce: con diversi cartelli hanno chiesto ai sindaci di “ristrutturare l’ospedale esistente per evitare spreco di denaro pubblico”, di evitare “l’ennesimo consumo di suolo in aree di pregio ambientale”, reclamando “una sanità efficiente e non nuovi muri”.
Nelle prossime settimane la mobilitazione proseguirà con una nutrita serie di assemblee pubbliche per spiegare le ragioni della contrarietà ad un’opera che costerebbe almeno 142 milioni di euro, farebbe diminuire i posti letto disponibili dagli attuali 331 a 305 e metterebbe nelle mani degli speculatori un edificio pregiato, che fu donato alla città di Desenzano da Caterina Bagatta. 
E ciò lasciando inalterate le attuali problematiche relative alle cure mediche, come il sovraffollamento dei servizi e le lunghissime liste di attesa per gli esami diagnostici e le visite specialistiche. 
Il comitato chiede alla Regione che il denaro destinato al progetto del nuovo ospedale venga destinato alla ristrutturazione di quello esistente, alla soluzione dell’annoso problema delle liste d’attesa, al rinnovamento degli strumenti diagnostici e al miglioramento delle condizioni lavorative del personale.
L’appuntamento conclusivo di questa prima fase di iniziative sarà la manifestazione di sabato 12 ottobre in piazza Malvezzi a Desenzano.

giovedì 5 settembre 2024

Dalla collaborazione fra Comune, Ats e Asst nasce a Calcinatello l'Ambulatorio medico temporaneo

Per sopperire alla carenza di medici di base verificatasi a Calcinato dopo che tre medici nelle scorse settimane avevano cessato il servizio, l’assessorato ai servizi sociali del Comune ha collaborato con Ats e Asst per allestire in tempo record un Ambulatorio medico temporaneo nei locali di Piazza Pertini 3 a Calcinatello, accanto alla Farmacia comunale. In particolare, gli ex assistiti dei dottori Antonio Gerardo Medea, Maria Venuti ed Elio Botturi residenti sul territorio comunale, che per il momento non possono o non vogliono scegliere un medico di medicina generale tra quelli disponibili nell’ambito territoriale di appartenenza, nel mese di settembre hanno la possibilità di rivolgersi liberamente a questo nuovo spazio per ricevervi assistenza medica, purché muniti di tessera sanitaria, documentazione sanitaria ed eventuali esenzioni per patologie e reddito, in una nutrita serie di giornate: sabato 7 settembre dalle 9 alle 12, lunedì 9 dalle 8.30 alle 12,30, martedì 10, mercoledì 11, lunedì 16 e martedì 17 dalle 15.30 alle 19.30, giovedì 19 dalle 15 alle 19, sabato 21 dalle 9 alle 12, martedì 24 dalle 15 alle 19, mercoledì 25 e giovedì 26 dalle 15.30 alle 19.30 e lunedì 30 dalle 8.30 alle 12.30. Il calendario degli orari sarà poi aggiornato mensilmente per garantire un servizio adeguato a tutti.
Nelle giornate in cui non sarà attivo l’ambulatorio medico temporaneo, per i soli certificati di malattia, sarà possibile rivolgersi al dottor Francesco Grecò nei suoi orari di ambulatorio.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sul nuovo servizio oppure prenotare il proprio accesso può telefonare alla segreteria organizzativa dell’Ambulatorio medico temporaneo al numero 333 4914046.

giovedì 29 agosto 2024

Manteniamo l’Ospedale di Desenzano sul Montecroce! - 1

Il Comitato cittadino “Manteniamo l’Ospedale di Desenzano sul Montecroce” oggi ha convocato una conferenza stampa in cui ha chiesto la messa a norma dell’attuale struttura, invece di costruirne una nuova consumando 5 ettari di suolo in aree di pregio ambientale. Interlocutori dell'istanza sono il Comune di Desenzano, l’Asst Garda, Regione Lombardia, il Ministero della Salute e il Governo della Repubblica.
Secondo uno studio di fattibilità dell’Asst Garda, il nuovo edificio costerebbe 142 milioni di euro e verrebbe edificato in un'area protetta da almeno quattro vincoli paesaggistici, agricoli e idrogeologici. 
Per il Comitato con questi soldi si potrebbe mettere a norma antisismica l’edificio esistente, rifare bagni e infissi, costruire un nuovo blocco da 150 posti letto nella zona a sud-est, già predisposta per l’ampliamento, e allestire una sezione per la riabilitazione. Questa nuova ala, edificabile a lato dell’ospedale esistente, porterebbe la capacità totale dagli attuali 331 a 450 posti letto. 
Il progetto del nuovo ospedale, invece, ridurrebbe i posti letto a 305, aumentando di conseguenza il sovraffollamento dei servizi, specialmente durante la stagione turistica.
Il Comitato sottolinea altri aspetti controversi nel progetto del nuovo ospedale: il mancato coinvolgimento della cittadinanza e la scarsa trasparenza. Vengono infatti richieste le motivazioni che hanno determinato la scelta di costruire un nuovo ospedale, anziché mettere in sicurezza la parte di quello esistente che non è totalmente a norma; le criticità relative all’analisi dello studio di fattibilità del nuovo ospedale, prime fra tutte il consumo di suolo, anche dovuto alla variante viabilistica di cui usufruirebbe anche la nuova struttura; il mancato rispetto della volontà di Caterina Bagatta, che regalò la prestigiosa area in cui sorge l’attuale struttura, inaugurata nel gennaio 1978. Infatti se venisse costruito il nuovo nosocomio, l’edificio attuale potrebbe essere soggetto a cambio di destinazione d’uso, aprendo di fatto la strada alla speculazione immobiliare, che porterebbe facilmente nuovi alloggi a disposizione dei turisti.
Data anche la situazione di sofferenza dell’ospedale pubblico nel rispondere alla domanda di visite specialistiche ed esami diagnostici, il Comitato chiede alla Regione che i soldi destinati alla ricostruzione dell’ospedale di Desenzano, al netto della messa in sicurezza, siano destinati a risolvere le lunghe liste di attesa e all’innovazione degli strumenti diagnostici: attualmente a Desenzano si aspettano 258 giorni per una visita dermatologica e 385 giorni per un’ecografia all’addome. 
Il Comitato chiede poi di investire sulla buona sanità, con un numero adeguato di medici e infermieri per posto letto; un pronto soccorso dove entro 8 ore i pazienti ricevano le cure e l’assistenza necessaria; tempi di attesa che rispettano quanto indicato dalla legge; macchinari e apparecchiature al passo con la tecnologia; capacità di prevenzione mediante la diagnosi precoce. 
Da settembre partiranno una petizione popolare e una serie di incontri pubblici contro il progetto. Il primo si svolgerà martedì 10 settembre alle ore 20.30 nei locali dell’associazione La Zöbia, in via Einaudi 26 a Colombare di Sirmione. Sabato 12 è invece in programma una grande manifestazione nella centralissima piazza Malvezzi a Desenzano.
Per informazioni e adesioni potete scrivere a comitatoospedaledesenzano@gmail.com.

mercoledì 28 agosto 2024

Un democristiano ante litteram

A cento anni dalla sua scomparsa, è illuminante ripercorrere l'itinerario politico del barone Carlo Monti, che Montichiari ricorda come una gloria locale.
Nato a Rapallo nel 1851, Carlo Monti appartiene a una delle più antiche famiglie bresciane. A Genova nel 1854 Carlo conobbe il marchese Giacomo Della Chiesa, il futuro Benedetto XV, di cui fu compagno in collegio e università. Divenne poi segretario particolare di Benedetto Cairoli, occupandosi della erogazione della congrua ai parroci e delle pensioni ai membri delle corporazioni religiose disciolte. Stretto collaboratore di Giuseppe Zanardelli, Monti scalò i vertici del Fondo per il Culto, che diresse fino a poco prima della morte, segnalandosi per le sue capacità di mediazione con le autorità ecclesiastiche. 
L’ascesa al soglio pontificio del suo amico Della Chiesa gli consentì di diventare un incaricato d’affari ufficioso nei rapporti fra Stato e Chiesa: prezioso il suo diario, in cui annotava tutti i suoi incontri con il papa, il segretario di Stato cardinale Pietro Gasparri e gli alti prelati cattolici.
Si impegnò ad assicurare l’esenzione dal servizio militare durante la Grande Guerra per il personale incaricato della custodia e del funzionamento delle strutture in Vaticano. Per tutta la durata del conflitto seppe risolvere delicate questioni e sciogliere tensioni, tanto che in Vaticano fu soprannominato «il vice-papa». Appoggiò poi gli sforzi di Benedetto XV per migliorare la sorte dei prigionieri italiani, agevolando la trasmissione di pacchi-viveri e intensificando le ricerche dei dispersi o il recapito della corrispondenza. 
Nel dopoguerra il barone era considerato «l’ambasciatore di fatto», favorendo la soluzione di vertenze difficili, da quelle relative alle circoscrizioni diocesane nei territori annessi alla nomina di nuovi presuli in sostituzione di quelli austrofili, dalla difesa delle prerogative italiane nella Custodia di Terrasanta al miglioramento dei rapporti fra i due poteri. Morì a Roma, l’11 marzo 1924 di polmonite.

martedì 27 agosto 2024

La Farmacia Comunale fa prevenzione

Ad un anno dal suo ritorno nella storica sede di via Santa Maria, rilancio in grande stile per la Farmacia Comunale a Calcinatello, che dal 1° settembre al 30 ottobre organizza una campagna di prevenzione sanitaria, con un pacchetto di esami diagnostici “per un check-up completo a prezzi speciali”.
Si va dall’elettrocardiogramma per monitorare la salute del cuore a 28 euro alla densitometria ossea a 30, dalla verifica della insufficienza venosa a 35 alla spirometria a 45, dal monitoraggio dei disturbi del sonno a 59 ad altre piccole e grandi opportunità, con consistenti sconti per lo svolgimento di più esami nello screening personale.
L’erogazione di questa articolata serie di prestazioni sanitarie in tempo reale intende rispondere alle necessità della cittadinanza con l’abbattimento dei tempi d’attesa, che in farmacia sono estremamente ridotti rispetto ai poliambulatori degli ospedali, e soprattutto con il vantaggio per il paziente di ottenere un esito entro breve termine, naturalmente refertato da un medico specializzato.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni oppure prenotare un appuntamento per sé o per i propri cari può telefonare al numero 030 9980096.

lunedì 26 agosto 2024

Commissione comunale per le pari opportunità: aperto il bando

A Calcinato c’è tempo fino a venerdì 20 settembre per chi intenda segnalare al nuovo sindaco Vincenza Corsini la propria disponibilità a entrare nella Commissione per le pari opportunità fra uomini e donne.
L’invito è rivolto particolarmente ai gruppi e alle associazioni che hanno facoltà di proporre quattro (di cui almeno una straniera) delle otto componenti. L’istanza di candidatura, corredata da tutti i necessari dati anagrafici, dovrà pervenire, tramite posta, posta certificata (pec) o consegna a mano al protocollo del Comune e indirizzata al primo cittadino, entro le ore 12.30 del 20 settembre.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni può telefonare all’ufficio segreteria del Comune al numero 030/99891.

domenica 25 agosto 2024

Ciao, Roberto!

Nella notte a Calcinatello se n'è andato per un male incurabile Roberto Ferrarini, insegnante di lettere che ha dedicato la propria esistenza alla scuola, in particolare nel delicato settore della educazione per gli adulti.
Originario di Castiglione delle Stiviere, dove aveva animato la singolare esperienza solidale della casa di via Chiassi - fertile crocevia di incontri per diversi giovani di quella generazione - si era laureato prima in Sociologia e poi in Pedagogia. 
Dopo esser stato docente ai corsi sperimentali delle 150 ore per il conseguimento del diploma di scuola secondaria di primo grado, da trent’anni Ferrarini era in servizio al Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, l’istituto statale che ha contributo in modo determinante a strutturare e consolidare, lavorandovi poi fino al trasferimento della sede da Calcinato a Gavardo.
Per insegnare agli studenti lavoratori Roberto Ferrarini ha profuso con grande passione e competenza le proprie energie, alfabetizzando centinaia di alunni di origine straniera e potenziando le competenze linguistiche di chi da ragazzo aveva anzitempo abbandonato i banchi scolastici per poi farvi ritorno solo in età matura.
In paese lo abbiamo sempre sentito vicino: che si parlasse di un problema sociale, di una emergenza educativa o di un terreno da coltivare, con lui subito respiravamo una sensibilità comune e quando ci incontrava si informava sempre sulle nostre attività e iniziative.   
In queste ore la sua abitazione di via Manzoni 37 a Calcinatello è meta di un mesto pellegrinaggio da parte di amici, colleghi e semplici conoscenti che gli rendono omaggio stringendosi attorno alla moglie Virginia, l’apprezzatissima veterinaria del paese, alla figlia Kamilla, alla sorella Ornella, al fratello Filippo e alla suocera Angiolina.
Da qui martedì 27 agosto alle ore 10.20 muoverà il corteo funebre verso la chiesa parrocchiale; dopo le esequie religiose la salma proseguirà per il Tempio crematorio di Sant’Eufemia e successivamente verrà tumulata nel cimitero di Calcinatello.

lunedì 5 agosto 2024

Per un futuro senza atomiche

Le bombe atomiche statunitensi sganciate sulle città giapponesi nell’agosto 1945 hanno segnato un prima e un dopo nella Storia: la guerra non era mai stata così distruttiva e nessuno strumento militare era mai arrivato alla soglia della cancellazione dell’intera umanità. Nessun ordigno nucleare è poi stato utilizzato da allora, ma il rischio esistenziale rimane enorme (come le continue minacce degli ultimi mesi ci devono ricordare): le testate nucleari oggi non sono più oltre 75.000, ma anche le circa 12.500 che rimangono potrebbero eliminare la vita (umana e non solo) sulla Terra svariate volte.
Anche quest’anno, 79 anni dopo i bombardamenti del 1945, facciamo memoria dei morti e confermiamo il nostro impegno a favore dell’eliminazione di tutte le armi nucleari dal pianeta. Per dire: “Mai più Hiroshima! Mai più Nagasaki! Basta alla deterrenza prepotente di chi possiede l’arsenale nucleare!
Lo ripeteremo martedì 6 agosto a Brescia con un corteo silenzioso per le vie della città, con partenza da largo Formentone alle ore 18.30.
Il pericolo di una escalation nucleare è sempre più reale visti i numerosi conflitti che insanguinano la terra e viste le dichiarazioni di governanti che disinvoltamente minacciano l’uso delle bombe atomiche per risolverli.
Con questo corteo vogliamo fare memoria di quanto successo affinché non si ripeta e chiedere al nostro governo che l’Italia aderisca al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) entrato in vigore nel 2021 e ormai legge per 68 Stati, ed in fase di ratifica in un’altra trentina.
La manifestazione è promossa da: Movimento Nonviolento di Brescia, Acli provinciali di Brescia, Pax Christi punto pace di Brescia, GIT Banca Etica, OPAL, Tavolo della pace di Franciacorta, Tavolo Ambiente Garda, Associazione Verso il DES Basso Garda, Presidio 9 agosto, Kaki Tree Project, Movimento dei Focolari, Coordinamento bresciano contro la guerra per la pace e il disarmo.

venerdì 2 agosto 2024

Lettera aperta sui voli armati da Montichiari

Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa la notizia secondo la quale all’Aeroporto “Gabriele d’Annunzio” di Montichiari vengono movimentate armi, come fossero merci qualsiasi.
Diversi lavoratori riferiscono che da qui partono voli la cui destinazione viene tenuta segreta, come pure sono sconosciute la tipologia e la produzione degli armamenti inviati. Giustamente essi protestano, considerato che lavorano in un aeroporto civile e non vogliono in alcun modo essere complici della preparazione delle guerre né tanto meno collaborare al perpetuarsi dei conflitti che insanguinano il pianeta.
Anche noi consideriamo che questo fatto sia molto grave e chiediamo che siano rese pubbliche le informazioni in merito: da chi vengono prodotti questi armamenti? Di quali armi si tratta? Dove vengono spedite? Perché questi invii sono di fatto militarizzati e tenuti segreti? Perché viene per essi utilizzato un aeroporto civile?
Riteniamo necessario opporsi al commercio al commercio delle armi, e la mancanza di informazioni su tale commercio nell'aeroporto di Montichiari non consente di verificare se siano rispettati gli obblighi previsti dalla legge 185/90 relativamente al commercio delle armi verso paesi in conflitto o in cui vengono violati i diritti umani.
E' prioritaria la massima trasparenza sulla tipologia e sulla destinazione degli armamenti.
Siamo contrari all’utilizzo di un aeroporto civile per scopi militari.
Chiediamo gentilmente alla Sua autorevole testata giornalistica di contribuire a fare chiarezza.
Cordiali saluti.
Abeni Paola Agnini Gaetano Paolo Alessi Gianni Alfieri Rita Arietti Virginia Armanini Enrico Baffelli Lucia Balzarini Beatrice Baraldi Gloria Benedini Clara Berardi Marco Beretta Claudio Bernini Veronica Beschi Fosco Bodei Diego Boldini Angioletta Bonometti Pedro Bracchi Massimo Bresciani Maurizio Bressanelli Silvia Brunelli Ettore Butti Laura Candrina Roberta Cangianiello Guido Capra Beatrice Capra Claudia Capra Matilde Cattozzo Lidia Chiari Aurora Coffinardi Enrica Comini Anna Comini Carlo Contiero Giovanna Corazzina don Fabio Corbani Carlo Corioni Beppe Corti Marina Cotone Aurelia Cottinelli Vincenzo Cristini Eleonora Di Giovanbattista Carlo (Sauro) Di Marco Tiziano Disetti Pierina Domenighini Bortolo Alessio Fanchini Giov.Maria Fanetti Pierluigi Farina Antonella Fedriga Lorella Festa Angela Festa Monica Filippini Carlo Filippini Olga Foletti Francesco Forcella Laura Fornoni Enrico Furloni Guido Garattini Siria Gerlegni Luciano Giacometti Antonio Girelli Carasi Sara Grasso Andrea Iadema Alice Iadema Sandro Londero Patrizia Luterotti Roberto Maffeis Marco Manenti Cristiana Manfredi Silvia Mantovani Dante Marcolini Flavio Marini Daniela Martina Federica Mattei Martino Matteotti Giuseppe Mazzocchi Francesco Melis Davide Menassi Francesco Menin p.Mario Menolfi Domenico Mentasti Laura Milani Cristina Mille Santuzza Moles Margherita Mor Marco Moratto Adriano Mori Alfredo Navoni Maria Orizio Leone Paghera Alma Palini Anselmo Panizza Celestino Pedrazzani Luciano Picenni Diego Pittau Riccardo Renzi Agnese Marina Righettini Francesco Rizzo Samuele Roberti Franca Rossini Enrico Salodini Sergio Savardi Barbara Scaroni Anna Scaroni Mauro Soardi Marco Sottini Domenica Spassini Alessandro Spassini William Spatti Giovanna Taborelli Maurizio Tarolli Dolera Gabriele Tidoni Dario Toini Giusi Tosi Patrizia Tosoni Silvia Trentarossi Zaverio Tufari Marco Ugas Rita Verzelletti Luciana Vielmi Augusto Zanelli Pieranna Zanotti Agostino.

giovedì 1 agosto 2024

Equilibrismi di bilancio

Per la sua chiarezza pubblichiamo la dichiarazione di voto favorevole alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, pronunciata ieri sera in consiglio comunale  dal capogruppo di  Calcinato In-Patto Diego Zanotti.
In modo responsabile, per garantire l'attività amministrativa dell'Ente e le coperture economiche ad essa necessarie, sosteniamo la "Salvaguardia degli equilibri di bilancio anno 2024 - assestamento generale al bilancio di previsione e variazione al DUP" che comunque si inseriscono in una modalità di gestione che non ci rappresentava e non ci rappresenta. 
Sosteniamo con responsabilità - e sottolineo per senso di responsabilità - un bilancio di previsione definito a suo tempo dalla precedente Amministrazione "tranquillo e coscienzioso" che ha previsto per la voce relativa alle spese ad-personam l'importo incomprensibile di circa Euro 480.000 nonostante per lo stesso capitolo di spesa si siano previsti costi nel 2023 di circa 690.000 Euro; questa errata valutazione ci impone di coprire circa 300.000 Euro attingendoli dall'avanzo di amministrazione. Sosteniamo con responsabilità un bilancio di previsione definito a suo tempo dalla precedente Amministrazione "gioioso" che in conto capitale non ha saputo prevedere i circa 250.000 Euro destinati alla realizzazione e all'adeguamento degli impianti di antincendio relativi agli immobili comunali; la scadenza di tale intervento è stata stabilita entro il 31 dicembre 2024 dalla legge nr. 14 del 24 febbraio 2023. 
Alla luce di queste "sviste" crediamo sia onesto ed importante condividere, soprattutto con la cittadinanza, che il previsto avanzo di amministrazione di oltre 6 milioni di Euro millantato nel primo Consiglio Comunale dell'Amministrazione Corsini, 
- e già in origine caratterizzato per Euro 3.266.000 da accantonamenti essenzialmente composti da "fondi per dubbia esigibilità", 
- e già in origine caratterizzato per circa 440.000 Euro da poste vincolate, 
deve oggi essere rivisto e ridotto, alla luce delle modifiche che ci troviamo "per responsabilità" ad approvare, come segue: 
- la parte destinata ad investimenti ed originariamente quantificata in circa 958.000 Euro è ora di circa 26.000 Euro; 
- la parte disponibile prevista originariamente in Euro 1.642.000 dev’essere ridotta di 330.000 Euro generando di fatto un avanzo, principalmente destinato ad investimenti, per un importo netto di 1.312.000 …. Tutto questo considerando anche che parte dell’avanzo è bene venga prudenzialmente mantenuto per far fronte a possibili imprevisti. 
Questa situazione ci impedisce di fatto nell’immediato la realizzazione di iniziative frutto del nostro programma politico dovendo dare priorità alla sistemazione di una situazione contabile ereditata dalla precedente Amministrazione. 
Pertanto, assumendoci le responsabilità a cui è chiamata la maggioranza di governo, con consapevolezza validiamo quanto rappresentato dal Vicesindaco e Assessore al Bilancio e sosteniamo con voto favorevole le proposte presentate.

mercoledì 31 luglio 2024

Chi vuole entrare nelle commissioni comunali?

Dopo la recente vittoria alle elezioni amministrative della lista Calcinato In-Patto, in questi giorni viene avviata la raccolta delle disponibilità dei singoli cittadini ad entrare nelle diverse commissioni comunali.
Se qualcuno dei gentili lettori fosse interessato a farne parte, può scriverci una mail quanto prima e il suo nominativo verrà proposto direttamente al nuovo sindaco Vincenza Corsini.
Ricordiamo che le commissioni comunali sono composte da sei membri espressi dalla maggioranza e tre dall’opposizione. Attualmente esse sono dieci: agricoltura, ambiente, biblioteca e cultura, commercio artigianato industria, politiche educative, servizi alla persona, sicurezza, sport e impianti sportivi, sviluppo economico, urbanistica e lavori pubblici.

sabato 27 luglio 2024

Mercoledì 31 consiglio comunale

Sarà tutto dedicato ai provvedimenti economico-finanziari il consiglio comunale di mercoledì 31 luglio, convocato dal sindaco Vincenza Corsini per le ore 20.30 in municipio.
Dopo l’esame della variazione al bilancio di previsione per il triennio 2024-2026, verranno analizzati la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’anno in corso, l’assestamento generale al bilancio di previsione e un’altra variazione al Documento unico di programmazione. Per tutti questi argomenti il relatore sarà il vicesindaco Alessandro Moratti Freschi.

giovedì 25 luglio 2024

Pastasciutta antifascista a Vaccarolo

Sabato 27 luglio si rinnova anche sul Garda una delle tradizioni più consolidate nel piano padano, quella della "pastasciutta antifascista". Fra il gastronomico e il militante, la manifestazione si svolgerà dalle ore 20 alla Cascina San Rocco nella via omonima, in località Vaccarolo a Desenzano, e renderà omaggio all'epica impresa della famiglia Cervi che ottant'anni fa a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, appena si seppe della caduta del regime fascista, organizzò in piazza una gigantesca pastasciutta al burro, servita dai bidoni per il latte, per sfamare il popolo duramente provato dalla dittatura e dalla guerra. Oggi non lo si crederebbe, ma allora si trattava di un pasto di lusso, in tempo di pesanti razionamenti del cibo: il passaparola fu rapido, la cittadinanza accorse in massa e tutti si misero ordinatamente in fila, felici di poter mangiare finalmente un piatto di maccheroni e assaporare con essi anche il senso di piena libertà che pareva finalmente riconquistata. Da allora in poi la "pastasciutta in bollore" fu considerato da Alcide Cervi (padre dei sette fratelli assassinati dai fascisti il 28 dicembre 1943 a Reggio Emilia) il "più bel discorso contro il fascismo".
A Vaccarolo la pastasciutta proverrà dalle produzioni antimafia di Libera Terra e, come da tradizione, sarà offerta gratuitamente a tutti i partecipanti, mentre per il resto i prezzi saranno assai contenuti. Nel corso della serata sarà possibile anche sottoscrivere la proposta di legge per l’introduzione del salario minimo su tutto il territorio nazionale e la richiesta di referendum per abrogare la legge sull’autonomia differenziata appena varata dal Parlamento. Informazioni e prenotazioni ai numeri 349/0583024 o 335/6259434 o 339/3051811.

mercoledì 24 luglio 2024

Mobilitazione nazionale contro i nuovi euromissili

Il rischio di una guerra nucleare e' serio e sta bruscamente crescendo. E' necessario che le voci piu' illuminate si alzino per fermare una catastrofe che si avvicina.
Negli anni '80, consapevoli della gravita' di questo rischio, Ronald Reagan e Michail Gorbaciov, anche sotto pressione europea, hanno firmato una serie di accordi tra USA e Unione Sovietica, per contenere il rischio. Cruciale e' stato il trattato sulle forze nucleari a medio raggio (INF), quelle piu' rischiose per l'Europa, perche' permettono uno scambio nucleare senza la distruzione totale reciproca delle superpotenze. Il trattato ha portato all'eliminazione di 2692 missili e a un abbassamento sostanziale del rischio e delle tensioni internazionali.
Questo trattato e' stato annullato, inizialmente dagli Stati Uniti nel 2018, e oggi la NATO ha deciso di schierare nuovamente in Germania missili che erano proibiti dal trattato INF. Le grandi potenze giocano sulla pelle di noi europei con il fuoco (nucleare).
La decisione contribuisce ad alzare bruscamente le tensioni internazionali, gia' altissime, e ad avvicinare in maniera sconsiderata il rischio di una catastrofe. Come sempre, dall'una e dall'altra parte, la colpa viene attribuita interamente alla parte avversa. I nostri governanti, invece di adoperarsi per risolvere in modo ragionevole e consensuale i problemi del mondo, ci stanno gettando nello stesso avventurismo bellicoso che ha portato in passato alle guerre piu' catastrofiche. Stop agli euromissili.
Con questo appello lanciamo un preoccupato allarme perche' la scelta di ritornare a schierare euromissili da tempo banditi e' di una gravita' assoluta. L'opinione pubblica non ha sufficientemente percepito il pericolo che si profila. Con i nuovi missili ipersonici la situazione puo' sfuggire di mano anche per un semplice errore e le decisioni di rappresaglia nucleare vengono prese in una manciata di secondi.
L'uso delle armi atomiche e' immorale come pure il possesso, perche' un incidente o la pazzia di qualche governante puo' distruggere l'umanita', come sottolinea Papa Francesco che invita a riflettere sulle parole di Albert Einstein: "La quarta guerra mondiale si fara' con i bastoni e con le pietre".
Oggi in gioco c'e' il rischio di una guerra nucleare sempre piu' vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all'inizio di un'escalation in quanto la Russia agira' di conseguenza.
E' responsabilita' di ciascuno di noi prendere posizione e chiedere ragionevolezza. Facciamo sentire la nostra voce prima che i nuovi euromissili vengano installati.
Domenico Gallo, giurista
Fiorella Mannoia, cantante
Alessandro Marescotti, mediattivista
Mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo
Carlo Rovelli, fisico
Alex Zanotelli, missionario

martedì 23 luglio 2024

Riaperto il cavalcavia di Sant'Anna

Oggi alle ore 15 è stato finalmente aperto al traffico il nuovo cavalcavia che in località Gazzo, nella campagna di Calcinato, porta alla Chiesetta dei Santi Anna e Gioacchino.
Il vecchio era stato abbattuto nella notte fra il 12 e il 13 dicembre 2020, nell'ambito delle opere in corso per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
Lunghi e laboriosi poi i lavori di approntamento, collocazione, fissaggio e collaudo della nuova importante opera pubblica. 
Alla inaugurazione erano presenti, fra gli altri, sia il sindaco uscente Nicoletta Maestri che il nuovo Vincenza Corsini. 
Dopo oltre tre anni e mezzo di disagi per i residenti e soprattutto per gli agricoltori della zona, la viabilità su questo importante asse longitudinale è ora stata ripristinata.

lunedì 22 luglio 2024

Quinzani al lavoro su strade, sfalci e rifiuti

L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Calcinato Fabio Quinzani ha tracciato un primo bilancio del suo lavoro.
“Da fine giugno, appena insediato, ho disposto che ogni giorno il personale sul Comune fosse per strada a sistemare le diverse situazioni di incuria e abbandono, tappare buche nei manti stradali, sfalciare il verde, raccogliere ramaglie e rifiuti selvaggiamente abbandonati, riqualificare l’arredo urbano” informa.
“I dati consentono di comprendere l’entità delle operazioni di riordino e pulizia in corso” sottolinea Quinzani. “Dal 1° gennaio al 1° luglio l’ufficio tecnico in municipio aveva accumulato la gestione di 197 segnalazioni di necessità di intervento (di cui 142 concernenti strade, buche e cartellonistica). Ebbene, dal 1° al 15 luglio sono crollate a 138 (di cui 85 riguardanti strade, buche e cartellonistica)”.
“C’è ancora molto lavoro da fare, ma possiamo dire di aver invertito un trend che destava qualche preoccupazione” dichiara l’assessore. “Ci siamo concentrati sull’assetto stradale e sulle sue pertinenze, consapevoli del fatto che lì c’è l’urgenza, mentre le decine di segnalazioni concernenti la necessità di sostituire un punto luce in un edificio pubblico o di riparare o rimpiazzare dei banchi alle scuole possono aspettare e si procederà entro la fine del mese di agosto, prima della ripresa delle attività”.

domenica 21 luglio 2024

Movimento e classe

“Il carattere di un movimento risulta dalla classe di cui rappresenta gli interessi e sotto la cui direzione agisce e non dalla classe a cui appartengono le sue truppe”.
Ignazio Silone, 1924

sabato 13 luglio 2024

Con Olga Karatch, contro la guerra

Abbiamo appreso ieri con sgomento la notizia della condanna della giornalista bielorussa Olga Karatch a 12 anni di carcere e 600 mila rubli di multa da parte del tribunale bielorusso di Brest.
Olga il 26 febbraio 2023 venne a Brescia, ospite del Comune per una marcia nonviolenta alla quale partecipò insieme alla pacifista ucraina Kateryna Lanko e all’attivista russa Darya Berg, nell’ambito della campagna “Europe for Peace”.
Premio Alexander Langer 2023, testimone della Campagna di Obiezione di Coscienza alla guerra, ha dovuto lasciare la Bielorussia e attualmente vive a Vilnius. E’ stata riconosciuta colpevole dei reati di “tentato colpo di stato per impadronirsi del potere statale con mezzi incostituzionali” con le aggravanti di “screditamento della Repubblica di Bielorussia” e “diffamazione di Aleksandr Lukashenko”, nonché di aver contribuito alla “creazione di una formazione estremista”. Insieme a lei sono stati condannati in contumacia altri quattro attivisti.
Per tutti gli obiettori di coscienza alla guerra Olga chiede da tempo il diritto di protezione in tutti gli stati dell’Unione Europea come rifugiati politici. Anche suo marito Oleg Borshevskij, attivista e giornalista, è perseguitato. Il suo permesso di soggiorno scade il 23 agosto prossimo; ora è sospeso, non può più accedere alle cure sanitarie e al conto corrente bancario, è stato ufficialmente invitato a lasciare il paese e a tornare in Bielorussia, dove per i reati previsti dalla legislazione antiterrorismo può essere comminata anche la pena di morte.
Per Olga, Oleg e i loro compagni chiediamo la protezione umanitaria da parte dell’Unione Europea! Chiediamo a tutti e a tutte di sostenere tale richiesta inviando una lettera di sostegno al nostro governo e all'ambasciata bielorussa in Italia!

martedì 9 luglio 2024

Giovedì il consiglio comunale nomina il nuovo revisore dei conti

Per giovedì 11 luglio a Calcinato il sindaco Vincenza Corsini ha convocato la prossima seduta del consiglio comunale, che avrà il compito di nominare il revisore dei conti per il triennio 2024/2027 e determinarne il relativo compenso.
L’appuntamento per gli interessati è alle ore 20.30 in municipio.

mercoledì 3 luglio 2024

Lettura scenica de “I poarècc” a Casa Merici

Il parco di Casa Merici in via Roma a Calcinato sabato 6 luglio ospiterà un evento d’eccezione, la prima della lettura scenica del lungo poema in prosa “I poarècc”, che lo scrittore dialettale Carlo Filippini ha liberamente tratto dai “Miserabili” di Victor Hugo, uno dei romanzi più famosi della letteratura mondiale, celebrato per la sua profonda e articolata esplorazione delle disuguaglianze, della giustizia e del riscatto dei ceti subalterni.
Autore fra i più apprezzati del nostro vernacolo, Carlo fra le sue altre opere ha recentemente firmato con il nom de plume Bilizì de Serét gli oltre mille versi del poema “La locanda al Pas dj Còrf”.
In bresciano, i temi cari ad Hugo del superamento della povertà, della lotta per la giustizia e dell'anelito all'eguaglianza diventano immediatamente più tangibili e reali perché espressi nella lingua del quotidiano.
Il contesto storico in cui la serata immergerà gli spettatori è quello della Francia del XIX secolo, un periodo caratterizzato da grandi cambiamenti sociali, economici e politici. Le rivoluzioni, le insurrezioni e le lotte dei lavoratori per i loro diritti sono i temi centrali dell'opera, oggi più che mai attuali anche qui da noi, dal momento che la nostra provincia ha una lunga tradizione di lotte operaie e contadine. I lavoratori bresciani hanno duramente combattuto per migliori condizioni di vita, salari equi e diritti fondamentali. Raccontare la vicenda nella lingua di questi lavoratori crea un legame emotivo e culturale che può rafforzarne la coscienza di classe.
Quando i personaggi di Hugo si esprimono nel nostro dialetto, le loro parole risuonano con una forza e un'intensità maggiori, perché gli spettatori non si limitano a comprendere le vicende narrate, ma le vivono attraverso la propria esperienza culturale e linguistica.
Con Carlo a leggere “I poarècc” sul palco ci sarà Franco Merici. I due saranno accompagnati dalle musiche dal vivo eseguite da un trio formato da Serafino Curotti al pianoforte, Monica Maccabiani all’oboe e Alberto Martinelli al violino.
L’appuntamento è alle ore 21. L’ingresso è gratuito fino all’esaurimento dei posti disponibili.

martedì 2 luglio 2024

Un altro volo armato da Montichiari

Si susseguono a Montichiari le partenze di carichi di merci pericolose quali armi ed esplosivi dall'Aeroporto “Gabriele d’Annunzio”. "Il prossimo - denuncia l’Unione sindacale di base - è fissato per mercoledì 3 luglio".
"Anche nella giornata di domani - scrivono in una nota diramata oggi dall'Usb di Brescia - tutti al lavoro per l’aereo fantasma, che nessuno conosce, che tutti aspettano con la sorpresa di caricare missili, proiettili e altro materiale bellico in un aeroporto che dovrebbe essere solo civile con rischi per i lavoratori e le popolazioni limitrofe".
L'Usb "ha denunciato e segnalato la situazione di rischio elevato per la sicurezza dei lavoratori derivante dall’attività di movimentazione di merci pericolose (armi ed esplosivi) nell’aeroporto di Montichiari: l'attività di carico-scarico di armi, razzi, missili ed esplosivi in dotazione ai militari, che si è verificata più volte ed è prevista anche in questi giorni, viene effettuata nel modo seguente: i lavoratori, con l’utilizzo di carrelli elevatori (muletti), scaricano i pallet-contenitori di armi dai camion, li collocano nei piazzali dell’aeroporto, li caricano sugli aeromobili in un aeroporto civile. Noi non ci stiamo!".
"I lavoratori - sottolinea la nota - non vogliono essere partecipi e complici delle guerre che ci sono in giro per il mondo. Diciamo no ai voli che trasportano armi (missili, bombe, armamenti pesanti e leggeri) che sono voli militari travestiti da voli civili. I lavoratori hanno già subito e continuano a subire le scelte scellerate di questo governo: mentre nel nostro Paese i salari continuano ad essere tra i più bassi d’Europa, si spendono miliardi di euro in armamenti, la sanità è al collasso, i servizi pubblici subiscono tagli inaccettabili".
E preannuncia per i prossimi giorni altre mobilitazioni come quella che sabato 29 giugno ha portato davanti allo scalo monteclarense centinaia di persone, per "informare e tutti e denunciare che l’aeroporto di Montichiari deve restare uno scalo commerciale e non può correre il rischio di diventare un obbiettivo: noi la guerra non la vogliamo!".

lunedì 1 luglio 2024

Addio a Ismail Kadare

Il dissenso in Albania aveva un nome: Ismail Kadare. Questa mattina il più grande scrittore albanese è morto a Tirana per un infarto all’età di 88 anni. 
Sotto il regime totalitario di Enver Hoxha è stato membro dell’Assemblea del Popolo, il parlamento del suo paese, dal 1970 al 1982 e poi vicepresidente del Fronte Democratico dell'Albania.
Il suo primo romanzo, “Il generale dell’Armata morta”, gli diede notorietà internazionale. Ad esso ne seguirono molti altri, alcuni dei quali in corso di ripubblicazione in Italia per le edizioni La Nave di Teseo.
Terribili le condizioni in cui s trovò a vivere, scrivere e pubblicare le sue opere, paragonabili a quelle dei tempi più duri della dittatura stalinista. 
Nonostante ciò, Kadare ha usato ogni occasione per attaccare il regime nei suoi testi, soprattutto attraverso potenti allegorie politiche. Per questo diversi suoi romanzi furono banditi in patria, benché circolassero in lungo e in largo clandestinamente.
Ci mancherà questa voce contro il potere e le diverse forme che esso può assumere. Ci mancheranno le sue storie, grandiose cattedrali letterarie nel deserto valoriale che caratterizzò l’epoca in cui si trovò a vivere.

domenica 30 giugno 2024

A Brescia torna l'ora di silenzio per la pace

Lunedì 1° luglio dalle ore 18.30 alle ore 19.30 il Movimento Nonviolento e Pax Christi organizzano un'ora di silenzio in largo Formentone a sostegno della manifestazione pacifista “The time is now” che si svolgerà nello stesso momento a Tel Aviv.
Promossa da oltre 50 associazioni israeliane e da altre organizzazioni composte da ebrei, arabi, israeliani e palestinesi, l'iniziativa chiede “una risoluzione politica del conflitto in corso da quasi nove mesi, che garantisca i diritti di entrambi i popoli all’autodeterminazione, alla sicurezza, alla dignità e alla libertà”, come spiegano i nonviolenti bresciani.
"Nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, le richieste della Corte Internazionale di Giustizia, le pressioni e negoziati di governi, di stati e di autorità religiose - lamentano - ancora non si è arrivati al cessate il fuoco. La conta dei morti continua ogni giorno. I 2milioni e 300mila palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza sono vittime di un assedio e di bombardamenti continui, in fuga da una città all’altra e da un campo profughi all’altro, privati pure dell’assistenza umanitaria. Una violenza ed una vendetta cieca che non salva neppure gli ostaggi del 7 ottobre e che oramai si è estesa in ogni parte e confine di Israele e della Cisgiordania. In ogni famiglia di entrambe le comunità non resta che uno scenario di sole macerie, lutti, lacerazioni e muore la speranza di una soluzione politica del conflitto".
"Dobbiamo riprendere in mano la pace - esortano - per ricostruire un grande fronte internazionale di società civile al fianco di israeliani e palestinesi uniti contro la guerra e per la pace giusta, capace di rompere le barriere e gli ostacoli che impediscono di lavorare insieme. Uniti dal reciproco rispetto, dal riconoscimento del diritto dell’altro di esistere in pace ed in sicurezza, con uguali diritti. Insieme per obiettivi condivisi: il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il riconoscimento dello stato di Palestina, la fine dell’occupazione, l’applicazione delle risoluzione delle Nazioni Unite, del diritto internazionale ed umanitario".

sabato 29 giugno 2024

Nelle azzurre sere d’estate

Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.

Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
E andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro
nella Natura, lieto come con una donna.

Arthur Rimbaud

venerdì 28 giugno 2024

Nel segno di Danilo Dolci

Il 28 giugno di cent'anni fa nasceva Danilo Dolci, sociologo, educatore e poeta che è stato per noi un solido e sicuro punto di riferimento, generoso organizzatore di attività e iniziative per la nonviolenza e la giustizia sociale.
Danilo fu tra i pochi italiani a ricevere una ripetuta serie di candidature al Premio Nobel per la Pace (la prima volta il suo nome fu sostenuto addirittura dal celebre pedagogista Jean Piaget). Nato a Sesana, in provincia di Trieste, nel 1924, dopo gli studi di architettura a Roma e a Milano, nel 1952 si era recato a Trappeto, vicino a Palermo, e nel 1958 aveva fondato a Partinico il "Centro studi e iniziative", per il riscatto economico e lo sviluppo organico e integrale della zona. Le numerose azioni di lotta nonviolenta con i contadini e i disoccupati, per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare, per lo smascheramento delle connessioni tra potere politico e mafia, per la ricostruzione dei paesi terremotati della Valle del Belice, gli costarono denunce e condanne, ma anche il sostegno di comitati di solidarietà in Italia e all'estero (la sua opera è conosciuta e apprezzata soprattutto negli Stati Uniti), la stima di personaggi come Aldo Capitini, Aldous Huxley, Ernst Bloch, Bertrand Russell, Norberto Bobbio, Noam Chomsky, Jurgen Habermas e Jean Piaget. Interminabile è l'elenco di volumi di poesie, racconti, saggistica pubblicati da Dolci, quasi tutti tradotti nelle principali lingue fino a farne uno degli intellettuali italiani più conosciuti nel mondo.
Molti anni fa questo blog ha raccolto l'eredità a Calcinato del Gruppo Danilo Dolci, creato nel 1982 da una decina di giovani che per lungo tempo furono impegnati nell'animazione culturale della comunità, la tutela e valorizzazione dell'ambiente, le obiezioni di coscienza alla macchina militare, organizzate nella storica sede di via XX settembre, si fosse in tanti al caldo di brezze creative che non torneranno oppure in pochi al freddo di una stufa che non funzionava mai.
Ricordiamo bene gli incontri sul servizio civile, il lungo e variopinto drago costruito per la sfilata di carnevale, i cineforum in biblioteca, i dibattiti sull'internazionalismo, il convegno e il referendum autogestito sugli euromissili a Comiso, le campagne di disobbedienza civile, le feste rock nel Parco delle Rimembranze in piazza alta, le marce della pace, la mostra sul pittore Aleardo Arrighi, i manifesti antimilitaristi, la mobilitazione contro la prima discarica a Calcinatello.
Nei numerosi incontri in giro per il mondo Dolci era solito citare ironicamente questa nostra esperienza, notando come quello calcinatese fosse un caso unico di intitolazione di un'associazione ad un personaggio ancora vivente.
Nel suo nome fummo in grado in quegli anni di coniugare la vivacità della generazione cresciuta negli anni Settanta con l'entusiasmo di chi si affacciava allora sulla scena culturale e politica calcinatesi. Un’esperienza che ancora ci nutre.

giovedì 27 giugno 2024

A Montichiari due azioni contro i voli armati

Dopo aver denunciato e segnalato da mesi la situazione di rischio elevato per la sicurezza dei lavoratori derivante dall’attività di movimentazione di merci pericolose quali armi ed esplosivi all'Aeroporto “Gabriele d’Annunzio” di Montichiari, sabato 29 luglio dalle ore 10.30 alle 12.30 l’Unione sindacale di base organizza una manifestazione regionale davanti all’ingresso dello scalo per esprimere la propria “contrarietà al transito in aeroporto di armamenti di qualsiasi tipo, a tutte le guerre”.
“Non vogliamo essere partecipi del genocidio che è in corso a Gaza” spiegano i lavoratori. “Con questo presidio vogliamo dirlo con forza ‘non nel mio nome’ ed essere vicini alle donne che hanno organizzato la marcia silenziosa dal centro di Montichiari e che terminerà con un flashmob davanti all'aeroporto. Ci uniremo al loro silenzio per chiedere scusa a tutte le vittime delle guerre causate dalle armi anche quelle che transitano dal nostro aeroporto”.
L’iniziativa a cui si riferiscono è la manifestazione nonviolenta promossa per sabato dalle “Donne in cammino per la pace” come prima azione per stigmatizzare questo tipo di trasporti, “per di più da un aeroporto che dovrebbe essere solo civile”, come spiega Marina Corti, una delle organizzatrici: “Queste operazioni di cargo materiale bellico sembra si protraggano da tempo, con rischi sia per i lavoratori che per le popolazioni limitrofe all'aeroporto”.
“A seguito della segnalazione - informa - abbiamo pensato di proporre una camminata di sei chilometri. Vorremmo con questa iniziativa portare a conoscenza di ciò che sta avvenendo nel silenzio generale, ma soprattutto denunciare e ribadire che l'aeroporto civile di Montichiari deve rimanere uno scalo commerciale e non utilizzato per scopi bellici”.
La partenza è fissata alle ore 9 da Piazza Treccani, davanti all’Istituto comprensivo Rita Levi Montalcini. Le signore sfileranno in silenzio, vestite di nero, con uno straccio bianco al braccio e un pensiero di pace scritto su un piccolo pezzo di stoffa sul corpo.
Durante il percorso sono previste due soste; la prima verso le 9.30 sarà all’uscita della cittadina, alla rotonda di Borgosotto, prima del ponte sul fiume Chiese; la seconda, un’ora più tardi, sarà davanti all’oratorio della frazione Santa Giustina. L’arrivo alla sede dello scalo, in via Aeroporto 34, è previsto per le ore 11.
“Camminiamo - sottolineano le “Donne in cammino per la pace” - per dire no alla produzione, al commercio e al trasporto di armi, per dire no al trasporto di armi e materiale bellico dall'aeroporto civile mettendo a rischio lavoratori e popolazione tenuti all’oscuro, per ribadire la nostra contrarietà alle guerre, per un cessate-il-fuoco permanente”.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni oppure preannunciare la propria partecipazione alla marcia contro le guerre può telefonare alla segreteria organizzativa al numero 333 6408631.
Frattanto dall’Usb raccontano nei dettagli come avviene questo tipo di operazioni: “L’attività di carico e scarico di armi, razzi, missili ed esplosivi in dotazione ai militari, che si è verificata più volte ed è prevista anche prossimamente, viene effettuata dai lavoratori che, con l’utilizzo di carrelli elevatori (muletti), scaricano i pallet contenitori di armi dai camion, li collocano nei piazzali dell’aeroporto, li caricano sugli aeromobili in un aeroporto civile”.
“Non vogliamo essere partecipi e complici delle guerre che ci sono in giro per il mondo - dichiarano - e quindi diciamo no ai voli che trasportano missili, bombe, armamenti pesanti e leggeri, che sono voli militari travestiti da voli civili”.
“I lavoratori – concludono - hanno già subito e continuano a subire le scelte scellerate di questo governo: mentre nel nostro Paese i salari continuano ad essere tra i più bassi d’Europa, si spendono miliardi di euro in armamenti, la sanità è al collasso, i servizi pubblici subiscono tagli inaccettabili. Il governo ci sta trascinando in guerra”.

martedì 25 giugno 2024

Da luglio a Calcinato migliora il porta a porta

Da lunedì 1° luglio il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti a Calcinato subirà alcune lievi variazioni.
Garda Uno, il consorzio che lo gestisce, comunica che i rifiuti dovranno essere esposti dai cittadini dopo le ore 21 nelle serate già stabilite per ciascuna zona, che pertanto non cambiano. Verranno però raccolti a partire dalle ore 4 del mattino seguente, per cui c'è più tempo per portarli fuori.
Tre i benefici per i cittadini, gli operatori e l'ambiente. Innanzi tutto in tal modo si eviteranno rumori notturni che possono risultare molesti per chi riposa. In secondo luogo verrà garantita maggior sicurezza agli addetti al servizio, evitando gli spiacevoli episodi verificatisi tempo fa in alcuni comuni. Infine si accorcerà sensibilmente la filiera dei rifiuti, che non dovranno più essere stoccati per lunghe ore prima di essere trasportati agli impianti di smaltimento previsti dalla normativa vigente in materia.
Ricordiamo che il servizio porta a porta garantisce un maggior riciclaggio, la riduzione dell'inquinamento, meno spostamenti e un più elevato senso di responsabilità comunitaria.
Invitiamo tutti i cittadini ad attenersi alle nuove indicazioni: ogni piccolo gesto può fare una grande differenza.
Per qualsiasi informazione o ragguaglio l’Ufficio Ecologia del Comune è a disposizione allo 030 99989225 (mailbox ecologia-lavoripubblici@comune.calcinato.bs.it).
Insieme possiamo costruire una Calcinato più pulita, più verde e più ordinata. Grazie per la vostra collaborazione.

domenica 23 giugno 2024

“Il paradosso di Ippocrate” a Villa Caffetto

A Villa Caffetto in via Branca a Calcinato oggi alle ore 17.45 lo scrittore Nicola Gervasini presenta il suo ultimo romanzo “Il paradosso di Ippocrate” (edizioni Wlm, 244 pagine, 17 euro), una storia di corruzione e mistero ambientato nelle atmosfere musicali degli anni ‘90.
Partendo dal rinvenimento di un biglietto nascosto in un libro, la pediatra Diana Palmieri è invitata a unirsi a un’associazione segreta che combatte la corruzione negli ospedali, durante un congresso a Roma. Sullo sfondo manager di aziende medicali si contendono il mercato della sanità e intanto diversi medici divengono vittime di un mistero che si infittisce.
Gli interventi musicali saranno a cura di Chiara Ferrarini alla voce e Simone Bonacina alla chitarra.
Dialogheranno con l'autore Milde Caffetto e Nicola Zanotti.

venerdì 21 giugno 2024

Ciao, Sergio!

Al termine di una terribile malattia che lo ha tormentato negli ultimi mesi di vita, ieri ci ha lasciato a 77 anni il nostro compagno Sergio Baratti, noto in tutto il paese per la sua attività di parrucchiere per uomini, che ha esercitato dal 1971 al 2012.
Proprio nel 1971 aveva fondato con un gruppo di amici la società di pesca Lenza Calcinato, mentre negli anni '80 aveva raggiunto la fama recitando nella compagnia teatrale Gli Attori del Domani.
L'interesse per la politica si era tradotto a più riprese in diverse sedi istituzionali. Già membro della prima Commissione Ecologia, aveva poi presieduto la Commissione Sport dal 1995 al 1997 ed in seguito era stato membro della Commissione Attività Produttive dal 2009 al 2014.
Sergio c’è sempre stato nelle decine di attività e iniziative che insieme abbiamo promosso per il bene comune, impegnandosi con il garbo, lo slancio e l'ironia  che lo hanno contraddistinto. 
Il funerale prenderà avvio sabato 23 giugno alle ore 15 dalla Casa funeraria Pastori di via Quintino Sella per la Chiesa Parrocchiale di Calcinato, dove si svolgerà la cerimonia religiosa; in seguito la salma proseguirà per il Tempio della Cremazione di Sant’Eufemia.

giovedì 20 giugno 2024

I nuovi assessori

Stasera si è insediato in municipio a Calcinato il nuovo consiglio comunale.
Con il nuovo sindaco Vincenza Corsini sui banchi di centrosinistra siedono per la lista di maggioranza Calcinato In-Patto Alessandro Moratti Freschi, Elena Ringhini, Laura Maffazioli, Diego Zanotti, Vittoria Cavallotti, Fabio Quinzani, Annamaria Pennati, Carlo Naldini, Ettore Siverio, Gianfranco Cavagnini e Cinzia Sutera, mentre a destra c’è la minoranza di “Insieme per Calcinato” con il sindaco uscente Nicoletta Maestri, Alberto Bertagna, Viviana Ponzoni, Daniele Socci e Sara Lancellotti.
Nel corso della seduta il primo cittadino ha reso nota la composizione della giunta municipale, formata da assessori tutti interni al consiglio comunale.
Vicesindaco con delega allo sport, bilancio e programmazione è Alessandro Moratti Freschi, ai servizi sociali Elena Ringhini, mentre la cultura, le politiche educative e le pari opportunità sono seguite da Laura Maffazioli; completano il quadro all’urbanistica, lavori pubblici ed ecologia Fabio Quinzani e alle attività produttive Mauro Cavagnini.
Il capogruppo di maggioranza è Diego Zanotti, quello di minoranza Nicoletta Maestri.

martedì 18 giugno 2024

Giovedì c'è il primo consiglio comunale

Giovedì 20 giugno si insedierà a Calcinato il nuovo consiglio comunale.
Sui banchi di centrosinistra siederanno per la lista di maggioranza Calcinato In-Patto il sindaco Vincenza Corsini, Alessandro Moratti Freschi, Elena Ringhini, Laura Maffazioli, Diego Zanotti, Vittoria Cavallotti, Fabio Quinzani, Annamaria Pennati, Carlo Naldini, Ettore Siverio, Gianfranco Cavagnini e Cinzia Sutera, mentre a destra ci sarà la minoranza di “Insieme per Calcinato” con Nicoletta Maestri, Alberto Bertagna, Viviana Ponzoni, Daniele Socci e Sara Lancellotti.
Il primo cittadino giurerà sulla Costituzione della Repubblica Italiana alle ore 20.30.
Nel corso della seduta Corsini renderà nota la composizione della giunta municipale che, stando alle prime indiscrezioni, dovrebbe essere composta da personale tutto interno al consiglio comunale.
Prevista in serata anche l’elezione della Commissione elettorale comunale e della Commissione per l'aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari.

lunedì 17 giugno 2024

domenica 16 giugno 2024

"Il voto è personale ed eguale, libero e segreto" (art. 48 della Costituzione Italiana)

Tiziana Treccani - la storica attivista dei diritti dei disabili che apprezziamo da almeno 40 anni - ha inviato in Comune via pec questa lettera in cui racconta un fatto quanto meno imbarazzante, di cui siamo stati testimoni oculari domenica scorsa ai seggi presso la scuola primaria di Calcinato. 
Da pochi mesi ho trasferito la mia residenza da Brescia a Calcinato.
Quindi alle elezioni dell’8 e 9 giugno, per la prima volta, sono diventata un elettore calcinatese.
Direi però che, come prima esperienza, non è stata proprio il massimo.
Ho toccato con mano l'inefficienza del servizio di manutenzione della scuola elementare, sede di seggio.
Dopo essermi arrampicata con la mia motoretta per le vie che portano alla scuola elementare, ho fatto una brutta esperienza: il mio seggio era ubicato al primo piano, ma per me era impossibile arrivarci.
L'ascensore che doveva servire per raggiungerlo si è fatto attendere invano.
Io guardavo quella lucina rossa lampeggiante con aria sconsolata.
Fra gli astanti dediti al servizio del seggio (candidati, rappresentanti di lista, scrutinatori poliziotti e quant'altro) ha iniziato a serpeggiare la preoccupazione.
Qualcuno addirittura suggeriva che mi si facesse votare lì nell'atrio….
Votare è un diritto e questo diritto va garantito.
Dentro di me sorgeva spontanea la domanda “Ma mi faranno andare via senza votare?”
Di sicuro qualcuno già immaginava una delle mie letteracce al giornale!
La letteraccia non l'ho scritta; ho scelto di mandare una pec perché questo avvenimento non venga dimenticato e si provveda diversamente per il futuro.
Ovvio la mia domanda: “E’ stata fatta la manutenzione preventiva a quell' impianto?"
Mi viene da dire che probabilmente no, non è stato fatto.
E così non sono tornata a casa senza votare; mi hanno cambiato il seggio assegnandomi a quello a piano terra.
Due rappresentanti del mio seggio sono scesi con le schede elettorali ed ho votato lì.
I rappresentanti poi hanno portato le mie schede al piano superiore.
E la segretezza del voto?!
Siamo in Italia e come si sa in molte situazioni ci si aggiusta; il fatto è che ad essere aggiustato doveva essere l'ascensore!!
Distinti saluti.
Tiziana Treccani