lunedì 25 novembre 2024

Ci vogliamo vive!

Viviamo questo 25 novembre con la tristezza e rabbia di chi è consapevole che, nonostante la sensibilizzazione degli ultimi anni, la violenza subita dalle donne in Italia non si arresta.
"Se stasera tocca a me, voglio essere l'ultima", e noi ci siamo illuse che nel 2024 i Femminicidi, i Lesbicidi e i Transcidi sarebbero cessati. Non è così.
Dall'inizio dell'anno si contano più di 90 vittime, precisamente 104 casi sono stati registrati dall'osservatorio nazionale di Nonunodimeno: la più giovane di 13 anni.
• 10 casi con denunce o segnalazioni per violenza, stalking o persecuzioni nei mesi
• precedenti
• 4 uccise erano sex worker
• 9 i casi in cui i figli minori hanno assistito al femminicidio
• e 43 minori rimasti orfani
• 700 i casi di condivisione non consensuale di immagini e video intimi
• 33 mila le chiamate al 1522, ovvero il numero anti-violenza.
27 uomini colpevoli si sono suicidati subito dopo aver compiuto l'omicidio. Ciò significa che non sarà possibile procedere per via giudiziaria e dunque attestare la gravità del gesto e le motivazioni di genere e patriarcali della violenza espressa. Nella quasi totalità dei casi, l'assassino era conosciuto dalla persona uccisa, In 42 casi l'assassino era il marito, il partner, il convivente. In 12 casi, a compiere il gesto è stato l'ex partner da cui la persona uccisa si era separata o aveva espresso l'intenzione di separarsi. Negli altri casi la relazione con la vittima era: figlio, padre, amico dei figli, amico, cliente, conoscente o altro parente.
A quanto pare ciò non basta al nostro ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara che strumentalizza questi femminicidi per condannare l'aumento della migrazione togliendo peso dalle spalle dei "bravi ragazzi bianchi". Ci tiene anche a ribadire che "Il patriarcato come fenomeno giuridico è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975" ed è disgustoso che il ministro che dovrebbe rappresentarci svaluti questa situazione.
Ciò testimonia come la sensibilizzazione nei media sia inefficace poiché piegata a istituzioni e politiche di destra che sfruttano un tema di giustizia sociale per prendersela con immigrati e poveri. La verità è che questa violenza sistemica non ha astrazione sociale, etnia o religione e non è nemmeno effettuata da mostri sporchi e cattivi che escono dalle tenebre.
La violenza di genere è messa in atto dai figli sani del patriarcato. Essi sono parte integrante di una società basata su oppressione e discriminazione dei soggetti femminilizzati.
La situazione è fuori controllo ma non perdiamo le speranze perché è un nostro dovere morale lottare contro questo governo misogino e indifferente, la politica dal basso può ancora destabilizzare il potere.
Dobbiamo organizzarci e fare rete per creare spazi sicuri, perché se domani non torno tu brucia tutto. 
CI VOGLIAMO VIVE!
Collettivo Onda Studentesca

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