sabato 2 novembre 2024

4 Novembre: non festa, ma lutto

Il 4 Novembre, data dell’armistizio che poneva fine alla prima guerra mondiale, è diventato la Festa dell’unità nazionale e delle Forze Armate.
Il Movimento Nonviolento vuole fare memoria di cosa ha significato quell'immane conflitto, in cui erano stati mandati a combattere, l’uno contro l’altro, 70 milioni di esseri umani.
Di questi, 9 milioni non sono più tornati a casa. Altri milioni rimasero invalidi, menomati, impazziti, distrutti nei corpi e nella psiche, mentre anziani e donne nelle campagne dovettero gestire il lavoro nei campi da soli con i figli a morire al fronte.
Nella prima guerra mondiale si usarono per la prima volta armi di sterminio di massa, si bombardarono le città e per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.
Da quell' "inutile strage" (come la definì papa Benedetto XV) sarebbero sorti i nazionalismi ed i fascismi del XX secolo, che avrebbero preparato la carneficina della seconda guerra mondiale.
Il 4 Novembre 2024, anziché festeggiare, noi vogliamo ricordare le vittime di tutte le guerre. Di ieri e di oggi, vittime innocenti delle lucide follie e strategie dei potenti della Terra.
L'interesse economico, la sete di potere, l'arroganza nazionale di chi si vuole rappresentante e portatore di civiltà e valori superiori da imporre ad altri, le ideologie totalitarie così come l'uso fondamentalista delle religioni non possono essere il pretesto per giustificare altri conflitti bellici, sotto qualsiasi sigla o motivo essi vengano condotti e motivati.
Purtroppo l’attualità ci mostra ancora una volta cos’è davvero la guerra: dolore, fame, distruzione, morte, sopraffazione, ingiustizia . E ci dimostra che la guerra, lungi dal risolvere i conflitti, li esaspera e prolunga all’infinito.
Tutti noi siamo coinvolti e, volenti o nolenti, collaboriamo alla guerra, anche semplicemente non opponendosi al commercio delle armi o accettando l’esorbitante incremento delle spese militari e la sempre più pervasiva militarizzazione della scuola e della società.
Il Movimento Nonviolento da sempre sostiene coloro che si rifiutano di uccidere, obiettori di coscienza e disertori di tutte le guerre, e, per questa ragione, oggi promuove a loro sostegno la Campagna di Obiezione alla Guerra” affinché l'Unione Europea si faccia garante del diritto all'obiezione di coscienza, dando accoglienza, asilo e protezione a tutte e tutti coloro che si rifiutano di imbracciare le armi e per questo vengono arrestati e perseguitati per la loro scelta di pace.
Facciamo sì che il 4 Novembre non sia "Festa delle Forze Armate" ma un giorno di memoria e di impegno per disarmare l'animo individuale, le coscienze di tutti e le mani degli uomini, distruggendo quelle armi che garantiscono la ricchezza di pochi e perpetuano la sofferenza dei più.
Con tutte le vittime, contro tutte le guerra e tutti gli eserciti.
Movimento Nonviolento - via Milano 65 - Brescia

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