Ma che belli! Così snelli,
come giovani polli vestiti uguali,
a condividere tutti i mali,
come bimbi di tre anni
con le scarpette e le braghette
all’asilo o…
.... sotto un telo.
Tutti belli allineati,
giornalisti e stipendiati,
tele-cronisti ben educati,
tutti zitti ed inculcati,
ossequiosi ed inchinati,
sotto ai diktat incurvati,
in tale tenuta li vuole
il mercante di carne,
il cantante di falsi in faRsetto, il copasì[1]
dagli acuti di petto,
per farli fuori estenuati,
giovani e vecchi suoi….
... insaccati,
già schedati e in ordine tritati,
affettati ed imbustati
nei sacchetti prelibati.
Hì, hunì, purhilì,
che a di’ poc hì pie’ de -ì,
Ó che parlì tròpp mia de fì,
mia cole paròle dî ciapa-puldhì,
mia coi tèrmegn htranier,
coi fa’ forehter
dî copa-hì.[2]
Maiali all’ingrasso
da vendersi all’ingrosso,
pourcentages en hausse sauvage[3]…
Tutti belli allineati,
coi vestitini ben stirati,
lucidati e ben composti
in buste cerniere ai loro posti,
negli elisi campi verdi,
nelle foto precisi, sorrisi e lesi,
tutti uguali e con gli occhi in basso,
come maiali
molto molto molto...
oltre...
...il trapasso.
Mario Pietro Zani, 9 maggio 2022
Note:
[1] = dialetto bresciano “colui che ammazza i maiali”.
[2] Maiali, maialini, porcellini,/ che siete senza esagerare pieni di vino,/ voi che parlate troppo in maniera non curata, non con le parole di quelli che ammazzano i pulcini, non con i termini stranieri,/ con i comportamenti da estranei / degli ammazza-maiali.
[3] (francese) percentuali in selvaggio aumento.
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