martedì 10 maggio 2022

Il Copasì (per i caduti di tutte le guerre)

Ma che belli! Così snelli,

come giovani polli vestiti uguali,

              a condividere tutti i mali,

come bimbi di tre anni

           con le scarpette e le braghette

all’asilo o… 

            .... sotto un telo.


Tutti belli allineati,

giornalisti e stipendiati,

tele-cronisti ben educati,

tutti zitti ed inculcati,

ossequiosi ed inchinati,

          sotto ai diktat incurvati,

in tale tenuta li vuole

il mercante di carne,

il cantante di falsi in faRsetto, il copasì[1]

dagli acuti di petto,

per farli fuori estenuati,

giovani e vecchi suoi….

                           ... insaccati,

già schedati e in ordine tritati,

affettati ed imbustati

nei sacchetti prelibati.


Hì, hunì, purhilì,

che a di’ poc hì pie’ de -ì,

Ó che parlì tròpp mia de fì,

mia cole paròle dî ciapa-puldhì,

mia coi tèrmegn htranier,

coi fa’ forehter

            dî copa-hì.[2]


Maiali all’ingrasso

da vendersi all’ingrosso,

pourcentages en hausse sauvage[3]…


Tutti belli allineati,

coi vestitini ben stirati,

lucidati e ben composti

in buste cerniere ai loro posti,

negli elisi campi verdi,

nelle foto precisi, sorrisi e lesi,

tutti uguali e con gli occhi in basso,

come maiali

molto molto molto...

oltre...

               ...il trapasso.


Mario Pietro Zani, 9 maggio 2022

Note:

[1] = dialetto bresciano “colui che ammazza i maiali”.

[2] Maiali, maialini, porcellini,/ che siete senza esagerare pieni di vino,/ voi che parlate troppo in maniera non curata, non con le parole di quelli che ammazzano i pulcini, non con i termini stranieri,/ con i comportamenti da estranei / degli ammazza-maiali.

[3] (francese) percentuali in selvaggio aumento.

Nessun commento:

Posta un commento