lunedì 20 aprile 2015

Una storia di ordinaria sciatteria in Loggia: salta l'incontro con Aldo Busi al Ridotto del Grande

Poteva essere l’evento letterario dell’anno per Brescia mercoledì 22 aprile l’incontro organizzato dal Comune con lo scrittore Aldo Busi per la presentazione del suo ultimo libro, “Vacche amiche. Un'autobiografia non autorizzata”, che Marsilio ha mandato in libreria oltre un mese fa.
 Prestigiosa la sede, il Ridotto del Teatro Grande, per la sua prima apparizione pubblica in città dal 1990, quando al Quadriportico presentò con l’editore Leonardo Mondadori l’ormai leggendario “Altri abusi”, pietra miliare della letteratura di viaggio europea.
 Il tam tam da tempo si era diffuso fra i lettori ben informati che erano andati a scovare data e luogo in una riga nel sito web di Marsilio, mentre da Palazzo Loggia non filtrava alcuna informazione fino a sabato, quando a metà mattina veniva diramato uno scarno comunicato per un appuntamento di indubbio rilievo che avrebbe meritato ben altro battage.
 Ma Busi aveva già disdetto il tutto, preavvertendone peraltro con puntualità l’organizzazione.“In queste settimane sono oberato da inviti che giungono un po’ da tutta Italia e cerco di onorare puntualmente” informa. “Avevo fatto i salti mortali per inserire nel calendario anche Brescia e c’ero riuscito. Trattarmi così però è stato di una sciatteria inqualificabile da parte loro: non sono riusciti a emettere nemmeno un comunicato-stampa in tempo e modo dignitosi, dopo che per giorni avevo fatto ripetuti tentativi di avere informazioni, indicazioni, certezze, per confermare che l’evento si sarebbe tenuto alle numerose persone che nel frattempo mi e si chiedevano perché nessuno ne desse comunicazione”.  
 “Ero arrivato a pensare che proprio non mi volessero - aggiunge - ma alla fine mi sono convinto che si tratta di un caso di incapacità, gestito da persone non abituate a lavorare seriamente e che quindi non si rendono conto di quanto non hanno saputo fare e nemmeno del significato lesivo e offensivo che può assumere il  verbo ‘ospitare’ se usato in modo improprio, come fanno nel loro tardivo e stitico comunicato-stampa”.
 Dal canto suo l’assessore alla cultura Laura Castelletti dichiara costernata di non essere stata “a conoscenza di come si sono svolte le cose, considerato che l’iniziativa non era stata organizzata dal mio assessorato”.
 “Ho appena telefonato allo scrittore – spiega – che ho trovato molto amareggiato e fermo sulla sua posizione. Trattandosi di una figura di straordinaria rilevanza, speravo di poterne recuperare la presenza in città in un’altra data, ma purtroppo ho capito che è un’occasione definitivamente persa”.
 Ed esprime tutto il suo rammarico perché “in questa specifica occasione la Loggia non ha saputo essere all’altezza del compito assegnatole”.   
 Disdetto un incontro mai seriamente organizzato dai promotori, a Busi (di ritorno da una trionfale presentazione a Bassano del Grappa) è toccato persino scusarsi con il libraio contattato dall’editore per l’occasione. E intanto “Vacche amiche” sta riscuotendo unanimi consensi di critica e di pubblico. Con il suo brioso titanismo linguistico, espresso in uno stile affabulatorio, epigrammatico, di un'eleganza senza pari, in queste pagine Busi guida il lettore in una brutale e toccante discesa agli inferi dell'identità amorosa, sessuale e civile, in un percorso circolare nel quale nulla accade perché tutto è già accaduto e non resta che prendere atto della verità così come la scrittura la riconosce e la indaga, la tenta, invano, a uscire allo scoperto attraverso lo smascheramento spietato dell’imperfetta menzogna coltivata per tutta una vita da personaggi della piccola, media e grande borghesia, ordinari incantatori che vorrebbero sottrarsi e restare misteriosi ma finiscono per venire centrifugati in questo potente caleidoscopio delle umane vanità, cui non sfugge nemmeno chi ne scrive per chiamarsene fuori.
 Ai molti bresciani che avrebbero voluto incontrarlo mercoledì toccherà aspettare il 18 maggio quando per andare a sentirlo dovranno però scendere fino a Crema, dove parlerà alle ore 20.45 al Teatro San Domenico.

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