Come in ogni campagna elettorale che si rispetti, non possono mancare le entusiasmanti frasi pronunciate dai candidati durante i dibattiti. Quest'anno, però, i vari candidati hanno superato se stessi; infatti l'attuale presidente degli Stati Uniti d'America ha affermato di essere la persona meno razzista in sala.
Ha detto: "Nessuno ha fatto di più per la comunità nera di Donald Trump... con l'eccezione di Abraham Lincoln, possibile eccezione, ma con l'eccezione di Abraham Lincoln, nessuno ha fatto quello che ho fatto io".
In risposta a quanto ha detto Trump, il candidato Joe Biden: "Abraham Lincoln qui è uno dei presidenti più razzisti che abbiamo avuto nella storia moderna", ha detto sarcasticamente: "Versa benzina su ogni singolo fuoco razzista".
"Ha iniziato la sua campagna, scendendo dalla scala mobile dicendo che si sarebbe liberato degli 'stupratori messicani'. Ha bandito i musulmani perché sono musulmani... Si è spostato e ha peggiorato le cose, su tutta la linea".
Ma si può dire che il Presidente Trump stia mentendo? Ovviamente no. Come possiamo dirlo di un presidente che ha imposto un “divieto di viaggio musulmano'', qualcuno che ha accusato falsamente Barack Obama di spiare la sua campagna, qualcuno che ha rimosso lo status di protezione da 59.000 haitiani, costringendoli a tornare ad Haiti devastata dal disastro entro luglio 2019, qualcuno che separa i bambini migranti dai loro genitori, qualcuno che ha spruzzato gas lacrimogeni contro i manifestanti Black Lives Matter in modo che potesse partecipare a un servizio fotografico, qualcuno che nega la responsabilità per gli incidenti razzisti che hanno seguito la sua elezione, qualcuno che ha rifiutato di condannare i suprematisti bianchi per il semplice fatto che sono suoi sostenitori?
Queste sono solo alcune delle cose meravigliose che il cosiddetto presidente non razzista ha fatto durante la sua presidenza. Tali atti ci fanno capire quanto il presidente Donald Trump ami la comunità nera e le altre comunità minori.
OPINIONE IMPOPOLARE: la storia dovrebbe servirci da lezione in modo tale da non commettere più certi errori commessi in passato e per portare avanti le cose belle, ma purtroppo non è così, tant'è che molti paesi sono ancora rappresentati da persone con mentalità simili a quelle dei capi di stato razzisti del passato.
È ora che iniziamo a pensare al nostro futuro. Non possiamo più credere alle belle parole che dicono i vari candidati ogni volta che è tempo di elezioni; dobbiamo basarci sui fatti, ma soprattutto, prima di mettere la nostra vita nelle loro mani dobbiamo analizzarli nel miglior modo possibile, perché essi possono migliorare la nostra vita come distruggerla. Veniamo da un passato pieno di capi di stato razzisti, persone con cattive intenzioni ecc. Ma nonostante questo continuiamo a dare potere a persone con gli stessi ideali.
A questo punto mi chiedo: perché Martin Luther King, Malcolm X, Nelson Mandela, Kwame Nkrumah e gli altri eroi che hanno combattuto per l'uguaglianza e per farci vivere in un mondo migliore, abbiano passato le loro vite a protestare contro queste ingiustizie?
L'hanno fatto solo per vedere le persone del futuro continuare a dare potere a persone inadatte? Martin Luther King una volta disse: "Ho un sogno". E io oggi dico: “Ho un sogno".
Il mio sogno è vivere in un mondo senza guerre, discriminazioni, corruzione, violenza; un mondo in cui tutti possano vivere la propria vita senza sentirsi a disagio, un mondo pacifico, un mondo pieno di amore.
Araba Badu, Calcinato
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