Sul
Basso
Garda l'Anpi
si mobilita per chiedere ai Comuni di Desenzano, Lonato, Pozzolengo,
Padenghe e Sirmione di concedere la cittadinanza onoraria alla
senatrice Liliana Segre, al centro in questi giorni di vergognosi
attacchi antisemiti.
“Condividendo
le iniziative di molti comuni italiani –
spiegano Dante Di Carlo, Carlo Susara, Franco Signorini, Gian Luigi
Baronio e Agostino Domenegoni, coordinatori delle cinque sezioni
benacensi dell'Anpi - riteniamo
opportuna una risposta delle istituzioni locali alle minacce di
stampo razzista e antisemita rivolte alla senatrice
Segre, per le quali la Prefettura di Milano ha ritenuto necessario
dotarla di una scorta a protezione della sua sicurezza personale”.
“In seguito alla promulgazione delle leggi razziali italiane - ricordano – questa donna fu deportata ad Auschwitz-Birkenau dove i famigliari vennero uccisi. Liliana Sopravvissuta all’Olocausto, nonostante ciò che ha vissuto allora, ancora oggi viene perseguitata da chi ancora vive di rigurgiti di discriminazione e odio”. L'Anpi sottolinea poi “l'impegno della Segre nel promuovere la necessità di non restare indifferenti di fronte alle violenze ed alle barbarie che si riaffacciano alla storia, contrapponendo all’odio e agli insulti la sua tenace gentilezza e la sua testimonianza pacata: il suo lavoro si distingue per alti meriti nei campi del sapere, della convivenza e della solidarietà umana.
“Non possiamo dimenticare che le sorti di molti cittadini come lei vennero decise anche qui da noi, dove trovava sede la Repubblica Sociale Italiana e nello specifico a Desenzano quella del Ministero della Razza, consegnando così in questo modo decine di migliaia di persone a un destino atroce” affermano, augurandosi che “tutte le forze politiche nei consigli comunali delle nostre cittadine, si prodighino affinché questa discussione venga calendarizzata il prima possibile”.
“In seguito alla promulgazione delle leggi razziali italiane - ricordano – questa donna fu deportata ad Auschwitz-Birkenau dove i famigliari vennero uccisi. Liliana Sopravvissuta all’Olocausto, nonostante ciò che ha vissuto allora, ancora oggi viene perseguitata da chi ancora vive di rigurgiti di discriminazione e odio”. L'Anpi sottolinea poi “l'impegno della Segre nel promuovere la necessità di non restare indifferenti di fronte alle violenze ed alle barbarie che si riaffacciano alla storia, contrapponendo all’odio e agli insulti la sua tenace gentilezza e la sua testimonianza pacata: il suo lavoro si distingue per alti meriti nei campi del sapere, della convivenza e della solidarietà umana.
“Non possiamo dimenticare che le sorti di molti cittadini come lei vennero decise anche qui da noi, dove trovava sede la Repubblica Sociale Italiana e nello specifico a Desenzano quella del Ministero della Razza, consegnando così in questo modo decine di migliaia di persone a un destino atroce” affermano, augurandosi che “tutte le forze politiche nei consigli comunali delle nostre cittadine, si prodighino affinché questa discussione venga calendarizzata il prima possibile”.
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