sabato 14 dicembre 2019

Ballata del Pinelli

Quella sera a Milano era caldo 
ma che caldo, che caldo faceva. 
«Brigadiere, apra un po' la finestra» 
ad un tratto Pinelli cascò. 

«Signor questore, io gliel'ho già detto, 
lo ripeto che sono innocente: 
anarchia non vuol dire bombe, 
ma giustizia, amor, libertà». 

«Poche storie, confessa Pinelli, 
il tuo amico Valpreda ha parlato: 
è l'autore del vile attentato 
e il suo socio, sappiamo, sei tu». 

«Impossibile - grida Pinelli - 
un compagno non può averlo fatto 
e l'autore di questo misfatto 
tra i fascisti bisogna cercar». 

«Stiamo attenti, indiziato Pinelli, 
questa stanza è già piena di fumo; 
se tu insisti apriam la finestra 
quattro piani son duri da far». 

Quella sera a Milano era caldo 
ma che caldo, che caldo faceva. 
«Brigadiere, apra un po' la finestra» 
ad un tratto Pinelli cascò. 

L'hanno ucciso perchè era un compagno 
non importa se era innocente; 
«era anarchico e questo ci basta» 
disse Guida, il feroce questor. 

C'è una bara e tremila compagni 
stringevamo le nostre bandiere 
in quel giorno l'abbiamo giurato 
«non finisce di certo così». 

Calabresi e tu Guida assassini 
che un compagno ci avete ammazzato 
l'anarchia non avete fermato 
ed il popolo alfin vincerà. 

Quella sera a Milano era caldo 
ma che caldo, che caldo faceva. 
«Brigadiere, apra un po' la finestra» 
ad un tratto Pinelli cascò.

(1969, parole e musica del proletariato)

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