Oggi compie 90 anni il partigiano Aldo Giacomini, curatore degli itinerari della Resistenza bresciana, illustrati nel 2004 dalla guida “Sui monti ventosi”.
Nato a Campione del Garda, dove il padre socialista si era rifugiato da Belprato con la famiglia dalle persecuzioni dei fascisti sabbini, “el rebélo” è una figura leggendaria in valle. A 18 anni disertò e, spinto dal desiderio di libertà, si nascose con due amici sui monti di Provaglio Valsabbia per tirar sassi e fucilate, patendo fame e freddo. Consigliato di allontanarsi dalla zona, nella primavera del 1944 scese verso la città e, con falsi documenti di lavoratore dell’organizzazione tedesca Todt, entrò nella Brigata Fiamme Verdi “X Giornate” compiendo attentati, sabotaggi, recuperi di armi e munizioni, mezzi di trasporto, vestiario e viveri: una sorta di guerriglia per sfiancare con azioni di disturbo i nazifascisti. Dopo la Liberazione fu tra i primi a consegnare le armi.
Ereditata dal padre alpino e comandante partigiano la passione per la montagna e lo sci, la trasmise ai giovani preparando negli anni ’60 e ’70 la loro formazione sportiva. Degli anni ‘70 la sua idea di realizzare itinerari dove avevano operato i partigiani. Con gli amici del Cai e di altri gruppi costituì il Gruppo operativo volontario dei sentieri della Resistenza bresciana che, dal 1982 al 2004, ha tracciato circa 500 km di percorsi fra montagne e pianura, un vero e proprio museo all'aperto. L’idea di far incontrare memoria storica, osservazioni naturalistiche e geologiche, tradizioni locali, passione per l’escursionismo costituì anche un opportunità economica per i paesi di montagna. Anche diverse comitive di calcinatesi da lui guidate negli anni scorsi ebbero modo di apprezzarne lo spirito arguto e vivace.
Sciolto il gruppo, dal 2006 la manutenzione dei sentieri è affidata alla buona volontà di singoli, gruppi ed enti locali. Ma stamattina alle 11 Aldo sarà al suo posto, in Maddalena per scoprire il nuovo cartello del sentiero della Resistenza appena installato in località Grillo. Ancora una volta gli brilleranno in viso l'ironia e il disincanto di chi ha trascorso un'esistenza intera a ricordare a tutti: “la libertà è costata cara molto, tenetela da conto”.
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