venerdì 11 settembre 2009

UN SINDACO DELLA LEGA TOGLIE L'INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA A PEPPINO IMPASTATO




pubblichiamo volentieri una segnalazione di un compagno/lettore, attento a quanto accade in italia ed a calcinato.


[da il Messaggero]


ROMA (10 settembre) - Cristiano Aldegani, sindaco leghista di Ponteranica (Bergamo), l'aveva chiesto invano alla precedente amministrazione di centrosinistra. Ora, da primo cittadino del piccolo centro, ha deciso di procedere: la biblioteca comunale non sarà più dedicata a Peppino Impastato, il giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978, ma a padre Giancarlo Baggi, un padre sacramentino morto nel Duemila, residente per molti anni a Ponteranica. La prefettura di Bergamo ha negato la deroga alla legge che vieta di dedicare un edificio a una persona scomparsa da meno di dieci anni, così l'intitolazione non ci sarà, almeno fino a metà maggio del 2010, ma la targa dedicata ad Impastato è stata rimossa e nel frattempo la struttura continuerà a chiamarsi "biblioteca civica comunale". Le proteste della minoranza di centrosinistra non si sono fatte attendere e ora c'è chi vuole organizzare una raccolta di firme per chiedere all'amministrazione di ripristinare l'intitolazione a Impastato. Il sindaco ha confermato di voler andare avanti: «Avevano già espresso questa nostra volontà alla passata amministrazione un anno e mezzo fa - ha detto Aldegani - ma non siamo stati ascoltati. Ora diamo seguito a ciò che abbiamo annunciato in campagna elettorale. Non si tratta, come qualcuno vuole farlo passare, di un cambiamento ideologico. Onore al merito di Impastato e di tutti coloro che hanno dato la vita per combattere il cancro mafioso. Soltanto, ci sembrava giusto intitolare il luogo per eccellenza della cultura del nostro paese a un personaggio locale di grande valore spirituale, come padre Giancarlo Baggi. Nessuna preclusione, dunque, sulla figura di Impastato. Vedremo se dedicargli in futuro un'altra struttura».«Ho provato fastidio. Una cosa indegna, che offende la dignità umana, un gesto incivile». Così Giovanni Impastato ha commentato la scelta di togliere l'intitolazione della biblioteca al fratello. «Nella scelta del sindaco - ha detto ancora Impastato, parlando con l'agenzia radiofonica Econews - leggo solo razzismo».

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