giovedì 6 novembre 2014

Alcune osservazioni del Comitato No Tav al progetto definitivo dell'Alta Velocità a Calcinato


Dott. Mariano Grillo
Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali
Ing. Antonio Venditti
Divisione II: Sistemi di Valutazione Ambientale
Dott. Gian Luca Galletti
Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo 44 - 00147 Roma
p.c. Dott.ssa Narcisa Brassesco Pace
Prefetto di Brescia
p.c. Sig.ra Marika Legati
Sindaco di Calcinato

OGGETTO: Osservazioni al progetto LINEA FERROVIARIA AV/AC
MILANO – VERONA: LOTTO FUNZIONALE BRESCIA – VERONA”
(INFRASTRUTTURA STRATEGICA DI INTERESSE NAZIONALE
SECONDO L’ART. 1 DELLA LEGGE 21 DICEMBRE 2001, N. 443 – LEGGE
OBIETTIVO)

Egregi Rappresentanti del Ministero dell’Ambiente,
Premesso che il Comune di Calcinato è già fortemente penalizzato dalla presenza in loco d’infrastrutture; ferrovia, autostrada, Strada Statale 11, tangenziale est Brescia con una forte presenza quotidiana di camion e autovetture;
Premesso che nel Comune di Calcinato sono presenti discariche non solo d’interesse comunale ma anche provinciale e che i comuni limitrofi hanno inoltre posto le loro a confine del nostro territorio;
Premesso che da anni i comitati ambientali e i cittadini di Calcinato hanno richiesto all’Amministrazione Comunale l’urgenza di una rilevazione sanitaria territoriale perché molte sono le malattie collegati a fonti d’inquinamento e che la stessa si è attivava per la rilevazione della qualità dell’aria che sulla base dei dati forniti presenta già delle situazioni di non conformità;
considerato che il progetto definitivo relativo alla costruzione della linea ferroviaria AC/AV tratta Milano-Verona lotto funzionale Brescia-Verona è già vecchio di oltre vent’anni e che la valutazione d’impatto ambientale effettuata dell’opera risale addirittura all’anno 2003;
considerato che il Comune di Calcinato sarà fortemente interessato al passaggio della nuova linea ferroviaria e della Bretella di collegamento con Brescia e che la cittadinanza si è mobilitata più volte contro questa nuova infrastruttura;
Preso atto del RAPPORTO AMBIENTALE VAS DEL PGT il quale prevede che“ il passaggio della TAV nel territorio di Calcinato ha ricadute in molteplici e diverse componenti ambientali.
Corre in gran parte del suo tracciato parallela all’autostrada A4, ma per le sue caratteristiche funzionali non ne segue il profilo altimetrico. Ne risulta una notevole complicazione degli attraversamenti, di una fascia infrastrutturale non solo di ragguardevole ampiezza, ma anche di una certa altezza.
Per quanto i progettisti si siano impegnati a ricucire tutte le connessioni, le
conseguenze sulla mobilità lenta all’interno del comune sono molto più gravi di quanto potrebbe apparire: ponti troppo alti e rampe lunghe e ripide scoraggiano pedoni e ciclisti e comportano di fatto un trasferimento della mobilità da ciclopedonale a automotociclistica.
Il dato acustico ha nelle abituali mitigazioni implicazioni assai gravi sul paesaggio: i pannelli fonoassorbenti, per quanto si cerchi di mimetizzarli con coloriture di dubbio effetto, determinano di fatto l’aggravio dell’impatto visivo dell’infrastruttura.
Andrà valutata con cura l’efficacia delle barriere acustiche, per quanto alte fino a 5 metri sugli edifici posti sulle colline o su terreni comunque rialzati rispetto al piano d‘imposta delle barriere stesse anche tenendo presente le diverse tipologie e velocità dei convogli che percorreranno le linee: un treno passeggeri che transita ad oltre 200km/h ha effetti diversi da un lungo convoglio merci notturno che transita a velocità inferiore, prolungando così il segnale acustico. Infine non sembra corretto utilizzare gli edifici esistenti per ostacolare il diffondersi del rumore.
Non vanno sottostimati gli effetti elettromagnetici (radiazioni ionizzanti e non) che possono avere una fascia di sicurezza anche di 400 metri per lato, le conseguenze di eventuali vibrazioni indotte dal passaggio dei treni e tutte altre componenti ambientali che possano venire sollecitate.
Se il solo rispetto della normativa delle diverse componenti ambientali porta
comunque a risultati nel paesaggio simili alla tratta Novara –Torino della TAV già ultimata, è opportuno in un’area densamente abitata in fregio ad una valle fluviale e ad un sistema di colline moreniche, affrontare l’intera questione dell’attraversamento con un progetto di paesaggio complessivo anziché tentare di risolvere le varie problematiche caso per caso così come si presentano lungo la linea.
Si verrebbe così a ridefinire il margine settentrionale dell’abitato del capoluogo e di Calcinatello razionalizzando gli attraversamenti e ricomponendo le con questi le forme del paesaggio tra urbanizzato, fascia infrastrutturale, area collinare e bassa valle del Chiese. La necessità di un intervento di paesaggismo all’altezza della situazione sembra ancora più urgente tenendo conto delle dinamiche insediative in corso nella metropolitana bresciana e maggior ragione a Calcinato dove l’impatto della TAV si somma a quelli dell’autostrada A4 e delle cave e delle discariche”.
(fonte: http://www.comune.calcinato.bs.it/allegati/allegato%201.pdf)
Esaminati attentamente gli elaborati in nostre mani e tenuto conto di quanto sopra esposto esprimiamo le seguenti osservazioni al fine di mitigare i danni che tale opera comporta nel territorio del Comune di Calcinato.
1)Si richiede l’utilizzo di barriere acustiche naturali in luogo dei pannelli
fonoassorbenti tenendo conto che il fine dovrà essere l’eliminazione
dell’inquinamento acustico che l’infrastruttura in se arrecherà sul nostro territorio.
2)La viabilità nord-sud vedrà la realizzazione dei nuovi cavalcaferrovia di Via
Brescia, Via Cavour, Via Stazione e zona Sant’Anna avranno altezze consistenti e rampe lunghe e ripide. Tali altezze scoraggeranno pedoni e ciclisti, comportando, di fatto, un trasferimento della mobilità da ciclopedonale ad auto-motociclistica con considerevole aumento dell’inquinamento atmosferico. Si pone particolare attenzione alle gravi difficoltà che si arrecheranno alla mobilità dei disabili. Si propone pertanto la revisione di tali collegamenti e la realizzazione sulla sponda ovest del fiume Chiese di un percorso ciclopedonale, con sottopasso all’intersezione dell’autostrada e della linea TAV, che garantirà almeno il collegamento tra i centri abitati di Calcinatello e Ponte San Marco. Si propone altresì che tale tratto sia collegato all’attuale pista ciclopedonale sulla sponda est del fiume tramite la realizzazione di un ponte di collegamento.
3)Si richiede la revisione della viabilità del cavalcaferrovia di via Cavour,
prevedendo che il tratto est di Via Manzoni e il tratto di via Cavour denominato Strada Vicinale dei Barconi siano collegati allo stesso mediante la realizzazione di rampe.
4)Per quanto concerne la realizzazione dell’elettrodotto (linea A.T. 132 Kv
localizzata tra i Comuni di Calcinato e Lonato) al fine di un miglior inserimento ambientale si richiede l’interramento della stessa.
5)Si comunica inoltre che all’altezza del km 100 è presente una cava denominata Cava Signoria, nella quale in anni passati sono stati smaltiti abusivamente prodotti con marchio Bayer; si richiede pertanto attenta verifica dei prodotti in essa depositati e le necessarie procedure di bonifica.
6)All’altezza del km 1+600 della Bretella di collegamento Brescia Est,
all’intersezione tra la stessa e il cavalcavia di Via Brescia, in Via Gavardina vi è la sede del canile San Rocco. Negli anni passati la zona sottostante è stata oggetto di smaltimento abusivo di sostanze derivanti dalla lavorazione di idrocarburi. Anche della presente si evidenzia e si richiede un’attenta bonifica del sito.
7)I sottoscritti chiedono inoltre di minimizzare i danni dell'area di cantiere evitando lo spostamento dell’autostrada A4 durante la realizzazione della Galleria Calcinato1 e l’esecuzione della stessa mediante scavo sotterraneo per i notevoli danni che saranno arrecati.
8)Nel progetto è escluso ogni riferimento alle opere di ripristino della viabilità comunale utilizzata dai mezzi d’opera quando finiranno i lavori. Si richiede che in fase progettuale sia presente un programma di ripristino.
9)Si richiede la valorizzazione del tessuto agricolo adiacente alla linea e la
realizzazione di fasce boschive di 15-30 metri ai lati del tracciato.
10)Si pone inoltre alla vostra attenzione la valutazione della realizzazione delle fermate di Brescia e di Verona che sono non comprensibili al progetto denominato AV/AC. Come ben sapete, considerando che il treno alta velocità richiede più 30 km per raggiungere da fermo, la velocità massima, e che servono almeno altri 15 km per la frenata, NON E’ VANTAGGIOSO realizzare il collegamento ad alta velocità tra le due città. Per questo motivo si chiede tassativamente di valutare la non realizzazione la Bretella di collegamento Brescia Est. Si ricorda che erano state suggerite alternative per la fermata a Brescia tramite la PARMA BRESCIA che dovrà essere ancora realizzata con approvazione di molti enti interessati all’opera.
Egregi Signori, ringraziandovi per l’attenzione che vorrete dare a quanto da noi evidenziato nella presente siamo a chiedere e ci affidiamo al vostro senso di responsabilità per la revisione e rivalutazione urgentissima del progetto in oggetto del quale siamo certi che l’Italia e gli Italiani in questo momento non abbiano necessità. I fondi stanziati per l’opera a nostro parere dovrebbero essere utilizzati per migliorare il servizio della ferrovia esistente la quale secondo studi recenti, consentirebbe ancora un notevole sviluppo ferroviario con possibilità di incremento sia del trasporto merci sia del trasporto passeggeri.
Come cittadini saremo tutti responsabili se ancora una volta per interesse di alcuni acconsentissimo a una nuova devastazione del territorio a scapito delle generazioni future senza aver valutato possibilità e soluzioni migliori.

Cordiali saluti.

Calcinato, 31 ottobre 2014

Daniel Gallina, Chiara Botticini, Laura Corsini, Cristina Tosi

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