Dott. Mariano Grillo
Direzione Generale per le
Valutazioni Ambientali
Ing. Antonio Venditti
Divisione II: Sistemi di
Valutazione Ambientale
Dott. Gian Luca Galletti
Ministero dell’Ambiente,
della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo 44 -
00147 Roma
p.c. Dott.ssa Narcisa Brassesco Pace
Prefetto di Brescia
p.c. Sig.ra Marika Legati
Sindaco di Calcinato
OGGETTO: Osservazioni
al progetto LINEA FERROVIARIA AV/AC
MILANO – VERONA: LOTTO
FUNZIONALE BRESCIA – VERONA”
(INFRASTRUTTURA
STRATEGICA DI INTERESSE NAZIONALE
SECONDO L’ART. 1 DELLA
LEGGE 21 DICEMBRE 2001, N. 443 – LEGGE
OBIETTIVO)
Egregi Rappresentanti del
Ministero dell’Ambiente,
Premesso che il Comune di Calcinato è già fortemente
penalizzato dalla presenza in loco d’infrastrutture; ferrovia, autostrada,
Strada Statale 11, tangenziale est Brescia con una forte presenza
quotidiana di camion e autovetture;
Premesso che nel Comune di Calcinato sono presenti
discariche non solo d’interesse comunale ma anche provinciale e che i comuni
limitrofi hanno inoltre posto le loro a confine del nostro territorio;
Premesso che da anni i comitati ambientali e i cittadini
di Calcinato hanno richiesto all’Amministrazione
Comunale l’urgenza di una rilevazione sanitaria territoriale perché molte sono le
malattie collegati a fonti d’inquinamento e che la stessa si è attivava per la rilevazione
della qualità dell’aria che sulla base dei dati forniti presenta già delle
situazioni di non conformità;
considerato che il progetto definitivo relativo alla
costruzione della linea ferroviaria AC/AV tratta Milano-Verona lotto funzionale
Brescia-Verona è già vecchio di oltre vent’anni e che la valutazione d’impatto
ambientale effettuata dell’opera risale addirittura all’anno 2003;
considerato che il Comune di Calcinato sarà fortemente
interessato al passaggio della nuova linea
ferroviaria e della Bretella di collegamento con Brescia e che la cittadinanza si è
mobilitata più volte contro questa nuova infrastruttura;
Preso atto del RAPPORTO AMBIENTALE VAS DEL PGT il quale
prevede che“ il passaggio della
TAV nel territorio di Calcinato ha ricadute in molteplici e diverse componenti
ambientali.
Corre in gran parte
del suo tracciato parallela all’autostrada A4, ma per le sue caratteristiche
funzionali non ne segue il profilo altimetrico. Ne risulta una notevole complicazione
degli attraversamenti, di una fascia infrastrutturale non solo di ragguardevole
ampiezza, ma anche di una certa altezza.
Per quanto i
progettisti si siano impegnati a ricucire tutte le connessioni, le
conseguenze sulla
mobilità lenta all’interno del comune sono molto più gravi di quanto potrebbe
apparire: ponti troppo alti e rampe lunghe e ripide scoraggiano pedoni e
ciclisti e comportano di fatto un trasferimento della mobilità da ciclopedonale
a automotociclistica.
Il dato acustico ha
nelle abituali mitigazioni implicazioni assai gravi sul paesaggio: i pannelli
fonoassorbenti, per quanto si cerchi di mimetizzarli con coloriture di dubbio effetto,
determinano di fatto l’aggravio dell’impatto visivo dell’infrastruttura.
Andrà valutata con
cura l’efficacia delle barriere acustiche, per quanto alte fino a 5 metri sugli
edifici posti sulle colline o su terreni comunque rialzati rispetto al piano d‘imposta
delle barriere stesse anche tenendo presente le diverse tipologie e velocità dei
convogli che percorreranno le linee: un treno passeggeri che transita ad oltre 200km/h
ha effetti diversi da un lungo convoglio merci notturno che transita a velocità
inferiore, prolungando così il segnale acustico. Infine non sembra corretto utilizzare
gli edifici esistenti per ostacolare il diffondersi del rumore.
Non vanno
sottostimati gli effetti elettromagnetici (radiazioni ionizzanti e non) che possono
avere una fascia di sicurezza anche di 400 metri per lato, le conseguenze di eventuali
vibrazioni indotte dal passaggio dei treni e tutte altre componenti ambientali
che possano venire sollecitate.
Se il solo rispetto
della normativa delle diverse componenti ambientali porta
comunque a risultati
nel paesaggio simili alla tratta Novara –Torino della TAV già ultimata, è
opportuno in un’area densamente abitata in fregio ad una valle fluviale e ad un
sistema di colline moreniche, affrontare l’intera questione dell’attraversamento
con un progetto di paesaggio complessivo anziché tentare di risolvere le varie problematiche
caso per caso così come si presentano lungo la linea.
Si verrebbe così a
ridefinire il margine settentrionale dell’abitato del capoluogo e di Calcinatello
razionalizzando gli attraversamenti e ricomponendo le con questi le forme del
paesaggio tra urbanizzato, fascia infrastrutturale, area collinare e bassa valle
del Chiese. La necessità di un intervento di paesaggismo all’altezza della situazione
sembra ancora più urgente tenendo conto delle dinamiche insediative in corso
nella metropolitana bresciana e maggior ragione a Calcinato dove l’impatto della
TAV si somma a quelli dell’autostrada A4 e delle cave e delle discariche”.
(fonte: http://www.comune.calcinato.bs.it/allegati/allegato%201.pdf)
Esaminati attentamente
gli elaborati in nostre mani e tenuto conto di quanto sopra esposto esprimiamo
le seguenti osservazioni al fine di mitigare i danni che tale opera comporta
nel territorio del Comune di Calcinato.
1)Si richiede l’utilizzo di
barriere acustiche naturali in luogo dei pannelli
fonoassorbenti tenendo conto che il fine dovrà essere l’eliminazione
dell’inquinamento
acustico che l’infrastruttura in se
arrecherà sul nostro territorio.
2)La viabilità nord-sud
vedrà la realizzazione dei nuovi cavalcaferrovia di Via
Brescia, Via Cavour, Via
Stazione e zona Sant’Anna avranno altezze consistenti e rampe lunghe e ripide. Tali
altezze scoraggeranno pedoni e ciclisti, comportando, di fatto, un trasferimento
della mobilità da ciclopedonale ad auto-motociclistica con considerevole aumento dell’inquinamento
atmosferico. Si pone particolare attenzione alle gravi difficoltà che
si arrecheranno alla mobilità dei disabili. Si propone pertanto la revisione di
tali collegamenti e la realizzazione sulla sponda ovest del fiume Chiese di un
percorso ciclopedonale, con sottopasso all’intersezione dell’autostrada e della
linea TAV, che garantirà almeno il collegamento tra i centri abitati di
Calcinatello e Ponte San Marco. Si propone altresì che tale tratto sia
collegato all’attuale pista ciclopedonale sulla sponda est del fiume tramite la
realizzazione di un ponte di collegamento.
3)Si richiede la revisione
della viabilità del cavalcaferrovia di via Cavour,
prevedendo che il tratto
est di Via Manzoni e il tratto di via Cavour denominato Strada Vicinale dei Barconi
siano collegati allo stesso mediante la realizzazione di rampe.
4)Per quanto concerne la
realizzazione dell’elettrodotto (linea A.T. 132 Kv
localizzata tra i Comuni di
Calcinato e Lonato) al fine di un miglior inserimento ambientale si richiede l’interramento
della stessa.
5)Si comunica inoltre che
all’altezza del km 100 è presente una cava denominata Cava Signoria, nella quale in anni passati sono stati
smaltiti abusivamente prodotti con marchio Bayer; si
richiede pertanto attenta verifica dei prodotti in essa depositati e le necessarie procedure
di bonifica.
6)All’altezza del km 1+600
della Bretella di collegamento Brescia Est,
all’intersezione tra la
stessa e il cavalcavia di Via Brescia, in Via Gavardina vi è la sede del canile San Rocco.
Negli anni passati la zona sottostante è stata oggetto di smaltimento abusivo di
sostanze derivanti dalla lavorazione di idrocarburi. Anche della presente si evidenzia
e si richiede un’attenta bonifica del sito.
7)I sottoscritti chiedono
inoltre di minimizzare i danni dell'area di cantiere evitando lo spostamento dell’autostrada
A4 durante la realizzazione della Galleria Calcinato1 e l’esecuzione della stessa
mediante scavo sotterraneo per i notevoli danni che saranno arrecati.
8)Nel progetto è escluso
ogni riferimento alle opere di ripristino della viabilità comunale utilizzata dai
mezzi d’opera quando finiranno i lavori. Si richiede che in fase progettuale sia
presente un programma di ripristino.
9)Si richiede la
valorizzazione del tessuto agricolo adiacente alla linea e la
realizzazione di fasce
boschive di 15-30 metri ai lati del tracciato.
10)Si pone inoltre alla
vostra attenzione la valutazione della realizzazione delle fermate di Brescia e di
Verona che sono non
comprensibili al progetto denominato AV/AC. Come ben sapete, considerando che il treno alta velocità
richiede più 30 km per raggiungere da fermo, la velocità massima, e
che servono almeno altri 15 km per la frenata, NON E’
VANTAGGIOSO realizzare il collegamento ad alta velocità tra le due città. Per questo motivo si
chiede tassativamente di valutare la non realizzazione la Bretella di collegamento
Brescia Est. Si ricorda che erano state suggerite
alternative per la fermata a Brescia tramite la PARMA BRESCIA che dovrà essere
ancora realizzata con approvazione di molti enti interessati all’opera.
Egregi Signori,
ringraziandovi per l’attenzione che vorrete dare a quanto da noi evidenziato nella presente
siamo a chiedere e ci affidiamo al vostro senso di responsabilità per la revisione e rivalutazione urgentissima del progetto in oggetto del quale siamo certi
che l’Italia e gli Italiani in questo momento non abbiano necessità. I fondi
stanziati per l’opera a nostro parere dovrebbero essere utilizzati per migliorare il servizio
della ferrovia esistente la quale secondo studi recenti, consentirebbe ancora un
notevole sviluppo ferroviario con possibilità di incremento sia del trasporto merci sia
del trasporto passeggeri.
Come cittadini saremo
tutti responsabili se ancora una volta per interesse di alcuni acconsentissimo
a una nuova devastazione del territorio a scapito delle generazioni future
senza aver valutato possibilità e soluzioni migliori.
Cordiali saluti.
Calcinato, 31 ottobre 2014
Daniel Gallina, Chiara Botticini, Laura Corsini, Cristina Tosi
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