venerdì 22 dicembre 2023

Gedit: il Comune la spunta sul risarcimento, ma...

Dal municipio di Calcinato giunge la notizia che il Tribunale Civile di Brescia ha respinto, considerandola inammissibile, la domanda risarcitoria formulata dalla società Gedit spa nei confronti del Comune, condannando la ditta a rimborsare al Comune le spese legali, liquidate in 25 mila euro, oltre a quelle accessorie.
Come si ricorderà, la Provincia di Brescia nel gennaio 2018, dopo un lungo iter amministrativo iniziato nel 2010, aveva autorizzato l’azienda all'ampliamento della discarica calcinatese di via Cavicchione.
Contro tale provvedimento autorizzativo, il Comune - da sempre contrario a tale ampliamento - aveva promosso opposizione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e in seguito un ricorso al Tar, che veniva però respinto nel maggio 2018 con una sentenza che dava il via definitivo all'esecutività dell'ampliamento della discarica.
Gedit spa - ritenendo che tali azioni del Comune avevano illegittimamente ritardato per un periodo di quattro mesi l'operatività e la redditività della discarica - aveva quindi avviato contro il Comune la causa civile al Tribunale di Brescia, chiedendo che esso venisse condannato al risarcimento dei danni, che la società aveva quantificato in oltre 550.000 euro (https://lineaindipendente.blogspot.com/2018/10/ampliamento-gedit-solidali-con-il.html).
In giudizio il Comune, assistito dallo Studio Gorlani, ha sostenuto l'assoluta inammissibilità di questa richiesta considerandola infondata.
Con la recente sentenza il Tribunale di Brescia ha quindi confermato pienamente la linea difensiva del Comune, rigettando così la domanda risarcitoria di Gedit spa e condannandola a rimborsare al Comune le spese di lite.
Nel frattempo si è svolta giovedì 21 dicembre in Provincia l’ennesima Conferenza dei Servizi interlocutoria sul nuovo progetto dell’impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi localizzato in via Cavicchione di Sopra a Calcinatello.
Da questi materiali di scarto nel sito dovrebbe essere realizzata la produzione di combustibile solido secondario, da gestire come rifiuto speciale oppure come “end of waste”. Il processo di trattamento previsto è di tipo meccanico e prevede una serie di lavorazioni a freddo di triturazione e selezione delle frazioni secche dei rifiuti, al fine di ottenere da esse materiali con caratteristiche idonee ad essere utilizzati come combustibile alternativo.
Avviato nel marzo 2022, l’iter autorizzativo troverà presumibilmente la sua conclusione nella prossima seduta della Conferenza dei Servizi, programmata per il prossimo giovedì 25 gennaio. Nel frattempo, fino a giovedì 18 gennaio tutti gli enti interessati potranno inoltrare all’Ufficio ecologia della Provincia le proprie osservazioni in merito.
Se verrà autorizzato, questo nuovo insediamento porterà con sé prevedibilmente ulteriori emissioni odorigene e l’incremento del traffico in un’area in cui la situazione ambientale è da tempo particolarmente delicata.

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