mercoledì 3 novembre 2021

Salviamo gli alberi: un dialogo fra nonno e nipote raccolto per le strade di Calcinato (parte 1)

Nipote - Nonno, a che cosa serve questo tubicino nero sul ciglio della strada? 

Nonno - Serve ad irrigare le piante e gli arbusti della siepe. 

Nipote -  Ma io vedo solo il tubo, dove sono le piante e gli arbusti? 

Nonno - Sono morte, bruciate dal sole perché l'acqua non usciva dagli ugelli. 

Nipote - Perché non usciva l'acqua? Non avevano pagato la bolletta? 

Nonno - No, l'acqua arriva dall'acquedotto comunale! Il Sindaco non deve pagare la bolletta, lui appalta il servizio di irrigazione e l'acqua arriva… dovrebbe arrivare! Ma non è arrivata, le piante sono morte. Forse aveva finito i soldi. 

Nipote - Facciamo una colletta per comprare nuovi semi da piantare? E questo albero perché l'hanno tagliato? 

Nonno - Perché si era ammalato ed era diventato un pericolo per le persone che passano sulla strada. 

Nipote - Ma non si poteva curare? 

Nonno - No, non si poteva. A Calcinato non esiste una figura competente e autorizzata che si occupi delle piante e del verde. 

Nipote - E quindi lasceremo morire le piante e gli arbusti che ancora sopravvivono lungo le vie del paese fino alla loro scomparsa? Ma lo sai che la maestra mi ha detto che le piante purificano l'aria perché assorbono l'anidride carbonica? Quando loro saranno scomparse, l'aria diventerà irrespirabile e noi soffocheremo. Anche noi abbiamo il diritto di vivere come te, nonno, di giocare, di studiare, di lavorare con i nostri amici e genitori. Dobbiamo fare qualcosa adesso, prima che sia troppo tardi. Aiutami a dare la sveglia a chi non capisce che, dopo le piante, sarà il turno degli animali, degli uccelli e delle api, e poi toccherà a noi. Io domani ne parlerò con la maestra e i miei amici a scuola tu vai a parlare con tutti: il Sindaco, gli assessori e i giornalisti che conosci.

Nonno - Dài, che insieme possiamo fermare questo disastro!

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