lunedì 7 novembre 2022

Un libro sulla Casa del Popolo di Carpenedolo

È in uscita volume “Una storia popolare. La Casa del Popolo di Carpenedolo tra storia e memoria” che, per iniziativa della omonima associazione culturale, ricostruisce le vicende legate alla storica sede proletaria di vicolo del Gobbo, inaugurata nel 1956, un anno cruciale per le sorti della sinistra italiana, in quello che è ora il civico 11 della stradicciola in pieno centro e divenuta poi un fertile centro di iniziative per l’aggregazione e l’emancipazione della gente del posto.
“In queste pagine - afferma la portavoce Maria Gabriella Bresciani presentando l’iniziativa editoriale - raccontiamo la scoperta dei documenti e dei motivi che condussero alla sua nascita, con una sottoscrizione pubblica di oltre 3 milioni di lire: oltre 500 cittadini parteci-parono all’acquisto dell’area e contribuirono ad allestirvi un luogo che ospitava l’Enal (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori), la cooperativa di consumo Il Carpine, i sindacati per l’assistenza ai lavoratori, i partiti politici della sinistra (in particolare, Psi e Pci), l’Associazione nazionale combattenti e reduci di guerra e negli anni 70 anche i corsi professionali per gli apprendisti delle aziende SuperCarpen e Bober”.
Bresciani sottolinea poi che “una cospicua parte del libro è frutto del lavoro interdisciplinare degli studenti della classe quinta C del Liceo linguistico statale Don Milani di Montichiari che, coordinati dai docenti Greta Ambrogi, Michele La Greca e Mariavirginia Bruno, hanno esaminato e digitalizzato atti, testi e articoli di giornale che parlano di quella storia che non muore, realizzando anche una nutrita serie di interviste ai protagonisti che vissero l’esperienza, fra i quali il dirigente Cgil Livio Melgari, i cui padre Giuseppe e nonno Palamede furono trai i primi sottoscrittori”.
“L’inquadramento sociostorico del clima in cui maturò quella singolare realtà culturale e politica - conclude - è offerto da un saggio dello storico Paolo Corsini, mentre una cronologia sintetica delle tappe salienti dell’operazione conclude il volume insieme a una serie di testimonianze che la ripercorrono fino ai nostri giorni”.
Il risultato che ne esce è il commovente ed efficace ritratto di un paese solidale e unito nell’obiettivo di dare una casa comune a tutti i lavoratori.

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