martedì 31 dicembre 2024

Quest’anno

«Quest’anno è come l’anno di mille anni fa,
volgiamo lo sguardo nel bosco come nella stalla del mondo, 
mentiamo e intrecciamo cesti per mele e pere,
dormiamo mentre le intemperie consumano
davanti alla porta le nostre scarpe infangate.
Quest’anno è come l’anno di mille anni fa,
non sappiamo nulla,
non sappiamo nulla del declino,
delle città sprofondate, del vortice in cui sono affogati cavalli e uomini»
Thomas Bernhard

mercoledì 25 dicembre 2024

Approvato dal consiglio comunale il bilancio 2025/2027

L'altrieri il consiglio comunale di Calcinato varato il bilancio di previsione finanziario 2025/2027. "Non accadeva da quattro anni che fosse approvato entro il 31 dicembre” ha dichiarato il vicesindaco e assessore Alessandro Moratti Freschi, il quale ha evidenziato come “si garantiscano i servizi senza aumentare la pressione fiscale indistintamente su tutti i cittadini”.
“Questo bilancio – ha detto – è il frutto di un lavoro rigoroso che permetterà agli uffici di lavorare con stanziamenti certi già dal primo giorno del nuovo anno”.
L’assessore ha poi dato qualche cifra: “Per il 2025 sono previsti per le entrate correnti di natura tributaria contributiva e perequativa 7.877.206 euro, per trasferimenti correnti 1.189.562, per le entrate extratributarie 3.787.300, per quelle in conto capitale 1.743.000 e per le partite di giro 1.937.800. Quindi abbiamo un totale di entrate pari a 16.534.868 euro, ai quali ne vanno poi aggiunti 70.198 di avanzo di amministrazione presunto per la restituzione dei fondi Covid in eccesso. Quindi arriviamo a 16.605.066,77 euro, che andranno poi a pareggiarsi con le spese”.
“Nell’ambito delle spese correnti” Moratti Freschi ha sottolineato che “quelle principali sono dovute all’Imu ordinaria (2.625.000, e ve ne si aggiungono 750.000 di accertamenti per il recupero dell’evasione mantenendo le aliquote invariate), all’addizionale Irpef per 1.500.000, alla Tari per 2.181.906 e a fondi perequativi da amministrazioni centrali per 820.000. Invece i trasferimenti correnti provengono dallo Stato per 587.262 euro e da altri enti locali per 555.300, mentre le entrate extratributarie che prevediamo di incassare sono costituite per 560.000 di sanzioni ordinarie e altri 500.000 da sanzioni relative alla futura postazione fissa che è prevista sulla tangenziale, oltre 1.017.000 per i servizi erogati dal Comune e 780.000 per rimborsi vari”.
“230.000 – ha aggiunto – sono gli euro previsti per il rilascio dei permessi di costruire e 280.000 per proventi dovuti alle monetizzazioni e agli standard aggiuntivi. Di questi 510.000 prevediamo di utilizzarne 230.000 per finanziare la spesa corrente per le manutenzioni. A questi poi vanno aggiunti 859.000, come da Piano delle alienazioni e da contributi agli investimenti”.
Per quanto riguarda le uscite, per l’istruzione si spenderanno 2.301.000 euro, per l’ambiente 2.525.050, per i servizi sociali 2.479.000, solo per citare alcuni dei settori di maggior peso. Qui il vicesindaco ha segnalato “incrementi significativi nelle previsioni degli stanziamenti necessari a garantire l’assistenza ad personam a scuola, con oltre 300.000 euro in più rispetto alle previsioni del 2024. A fronte di questo maggior stanziamento abbiamo comunque deciso di lasciare invariate le aliquote Imu, concentrandoci sulla lotta all’evasione per garantire più equità contributiva”.
Infine “sono previsti l’adeguamento delle tariffe già esistenti all’Indice Istat (per gli impianti sportivi, le luci votive, i diritti di segreteria all’ufficio tecnico, fermi al 2011) e lievi ritocchi delle rette dei servizi scolastici a domanda individuale, per i quali abbiamo deciso di non procedere con l’adeguamento Istat poiché sarebbe risultato troppo oneroso per le famiglie”.

sabato 21 dicembre 2024

Lunedì il bilancio arriva in consiglio comunale

Lunedì 23 dicembre a partire dalle ore 19 in municipio a Calcinato il sindaco Vincenza Corsini ha convocato l’ultima seduta dell’anno del consiglio comunale, chiamato ad esaminare il bilancio preventivo per il prossimo triennio.
Dopo la consueta revisione periodica delle partecipazioni possedute dall’ente pubblico, la conferma delle aliquote e delle detrazioni per l’applicazione dell’Imu, l’approvazione della nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione, si procederà all’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2025/2027, della nota integrativa e dei relativi allegati.

mercoledì 18 dicembre 2024

Il sindaco Corsini: no al depuratore a Esenta

È decisa la sindaca di Calcinato Vincenza Corsini nella sua opposizione al progetto del depuratore del Garda localizzato ora sul territorio di Esenta. 
Questa è la sua dichiarazione inequivocabile:
“Calcinato ribadisce la sua posizione decisa e compatta in merito alla questione del depuratore del Garda, la cui localizzazione è stata recentemente spostata ad Esenta di Lonato. Una scelta che non affronta le problematiche legate alla salvaguardia del Fiume Chiese e che rappresenta una soluzione di comodo piuttosto che una risposta strutturale e sostenibile.
Da poco Calcinato è entrato ufficialmente nel ricorso promosso dai Comuni dell’asta del fiume Chiese, una scelta che testimonia il nostro impegno per la protezione di questo ecosistema fragile e già fortemente compromesso. La nuova localizzazione del depuratore non fa che spostare il problema senza risolverlo, scaricando su territori già sotto pressione ambientale un peso che non sono in grado di sostenere.
Il nostro Comune ribadisce che la destinazione naturale dei reflui depurati dei Comuni rivieraschi del Garda resta il fiume Mincio, come stabilito da un equilibrio idrogeologico storicamente consolidato. La soluzione più corretta e accreditata è rappresentata dal potenziamento dell’esistente impianto di Peschiera del Garda, un intervento che consentirebbe di gestire i reflui in modo efficace, preservando al contempo il fiume Chiese e i territori circostanti”.

domenica 15 dicembre 2024

L'attivista Piccolo a Calcinato contro il progetto del depuratore a Esenta

Stamattina alle 11 il tour ambientalista di Carmine Piccolo per manifestare contro il progetto del maxidepuratore a Esenta è partito davanti al municipio di Calcinato.
Ad accoglierlo c'erano i compagni di Linea Indipendente, che da anni si battono perché le acque del Garda vengano smaltite in loco, senza coinvolgere i territori dell'entroterra.
"Il mio obiettivo è di portare un messaggio di salute" ha spiegato Piccolo, secondo il quale "l'incidenza dei tumori in provincia di Brescia è impressionante e i dati parlano chiaro: sono tra i più elevati in Italia e in alcune zone lo sono ancora di più, con picchi preoccupanti. Per questo dobbiamo cercare di proteggere il nostro territorio”.
L'attivista ambientalista - che fra l'altro è consigliere comunale a Ghedi per la lista di opposizione "Noi con voi per cambiare" - dopo aver lasciato Calcinato oggi ha toccato anche le località di Lonato, Esenta e Castiglione delle Stiviere.

sabato 7 dicembre 2024

Contro i voli armati, solidali con Borrelli

Si estende la campagna a sostegno di Luigi Borrelli, il coraggioso delegato della Unione sindacale di base che è stato sanzionato dalla direzione aziendale dell’aeroporto civile D’Annunzio, dove lavora, per aver segnalato il transito di armamenti da tempo in atto nello scalo.
Stamattina nella sala comunale di via Cimabue a San Polo si è tenuta una assemblea molto partecipata per denunciare l'uso militare dell’aeroporto. Oltre ai suoi compagni di lavoro e a diversi esponenti dei movimenti pacifisti, sono intervenuti il senatore Tino Magni (Avs), la consigliera regionale Paola Pollini (M5s), il consigliere provinciale Sergio Aurora, Dario Balotta di Europa Verde, le Donne in Cammino e alcuni consiglieri comunali di Montichiari e Ghedi.
In apertura l’avvocato Jacopo Sanchez ha definito “illegittime le accuse lanciate contro il sindacalista”, chiarendo come “i suoi interventi siano sempre rientrati nelle prerogative del suo ruolo di delegato sindacale e rappresentante per la sicurezza”.
Diversi partecipanti hanno sottolineato come il comportamento di Borrelli sia semmai da prendere ad "esempio come cittadino e lavoratore che non accetta di farsi complice di azioni di guerra” e che "la sua denuncia non ha fatto che esplicitare quello che in tanti avevano sempre sospettato".
La consigliera regionale Pollini ha reso noto come “l’azienda abbia da tempo ammesso la movimentazione di materiale bellico nell’aeroporto”, spiegando quindi che “la denuncia di Luigi suona a conferma di un dato ormai accertato”.
Dal canto suo il senatore Magni ha informato che “all’interrogazione parlamentare presentata nei mesi scorsi il governo non ha mai risposto”, assicurando che è “pronto a ripresentarne di nuove”.
Ora il movimento che si è creato in solidarietà con il lavoratore chiederà di essere ascoltato da Enac, l’autorità di controllo degli aeroporti, dalla Prefettura e dal Comune di Brescia e si muoverà per coinvolgere i comuni limitrofi allo scalo.
Dario Filippini dell’Usb ha concluso proponendo “una nuova iniziativa sotto la Prefettura” e ricordando come “la difesa di Luigi e la denuncia dell’uso militare dell’aeroporto rientrino nella campagna “Abbassare le armi, alzare i salari” che sfocerà nello sciopero generale proclamato per venerdì 13 dicembre con manifestazione nazionale a Milano alle ore 10 da Porta Venezia.

venerdì 6 dicembre 2024

Una serata per il partigiano Stefano Firmo Pozzi

Per iniziativa dell’Anpi stasera Sarezzo rende omaggio alla figura di Stefano Firmo Pozzi, uomo politico nato in paese nel 1902, perseguitato dai fascisti durante il ventennio e poi capogruppo partigiano sia nelle fila della 54ª brigata Garibaldi di Provaglio d’Iseo che della 122ª brigata Garibaldi della Valtrompia. Pozzi ebbe anche due fratelli e un nipote deportati e assassinati nel lager nazista di Mauthausen; sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, sarebbe poi morto a Provaglio d’Iseo nel 1971. 
L’appuntamento è alle ore 20.30 nella sala della Biblioteca comunale in via Bailo 47. 
“La serata sarà l'occasione per rievocare per la prima volta e a più voci la figura storica di questo irriducibile antifascista tra Sarezzo e Provaglio d'Iseo, diventando alfine vittima sia dei fascisti che delle trame antigaribaldine e terroristiche del dopoguerra” spiega Isaia Mensi, autore di una accurata ricerca che ne ripercorre l’itinerario esistenziale”. 
Secondo lo storico “rimettere insieme i pezzi frantumati per farli ritornare a vivere nella memoria e nella coscienza del popolo è ancora oggi un atto di resistenza”. 
Con Mensi ne discuteranno Lucio Pedroni (presidente dell’Anpi provinciale), Nicodemo Scali (Anpi sarezzo), Ugo Cattaneo (Anpi Provaglio d’Iseo) ed Elesia Pozzi (Aned Brescia).

domenica 1 dicembre 2024

"Ti racconto i bambini di ieri"

I giochi e le infanzie di un tempo torneranno a vivere questo pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, al Museo Bergomi di via Brescia 129 a Montichiari dove, nell'ambito della mostra "Il Paese dei Balocchi", è in programma l’evento "Ti racconto i bambini di ieri", durante il quale - oltre a un nutrito gruppo di anziani di Montichiari, Carpenedolo e Acquafredda che racconteranno la loro infanzia e i giocattoli – interverranno l'antropologa culturale Maria Pesci e la conservatrice museale Michela Capra.
Originaria di Carpenedolo, Pesci si è appena laureata con una tesi di laurea sul gioco e il giocattolo nella pianura bresciana tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, intitolata appunto "La macchina del tempo: narrazioni dell'infanzia tra i giocattoli del Museo Giacomo Bergomi di Montichiari".
Prendendo spunto dalla collezione dell’artista orceano nel centenario della nascita, avvenuta il 31 dicembre 2023, la studiosa passa in rassegna le centinaia di giocattoli da vent’anni ospitati nel museo monteclarense a lui dedicato, costruiti tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento, esaminando poi, attraverso l’ausilio dell’esposizione temporanea ed una serie di interviste a testimoni dell’epoca, il contesto cui si utilizzavano.
“Ne emerge - spiega Pesci - un affresco della condizione infantile e del giocare dei bambini in un’epoca di cambiamento storico, sociale, economico qual è la metà del secolo scorso. I contesti di gioco, lungi dall’essere neutri spazi contenitivi, dimostrano una notevole influenza sulla dimensione ludica: condizione economica, aspettative di genere, conformazione degli spazi, dimensione comunitaria e autonomia concessa ai bambini determinano il giocare e l’agire nella comunità in cui vivono. Pericolosità, violenza, lavoro, iniziativa, libertà di movimento, possesso o meno di giocattoli, sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzavano l’infanzia di ieri e che, secondo gli intervistati, hanno subito un profondo cambiamento”.
L’antropologa è anche la curatrice della esposizione "Il Paese dei Balocchi", visitabile nelle sale del Museo Bergomi fino alla fine dell’anno.

martedì 26 novembre 2024

Stasera c’è il consiglio comunale

Stasera alle 20.30 in municipio a Calcinato il consiglio comunale convocato dal sindaco Vincenza Corsini discuterà una variazione al bilancio di previsione 2024-2026 con il conseguente aggiornamento del vigente Documento unico di programmazione ed esaminerà la convenzione tra i comuni dell'ambito distrettuale della Bassa bresciana orientale per la gestione del servizio di tutela a favore dei minori sottoposti a provvedimenti dall'autorità giudiziaria.

lunedì 25 novembre 2024

Ci vogliamo vive!

Viviamo questo 25 novembre con la tristezza e rabbia di chi è consapevole che, nonostante la sensibilizzazione degli ultimi anni, la violenza subita dalle donne in Italia non si arresta.
"Se stasera tocca a me, voglio essere l'ultima", e noi ci siamo illuse che nel 2024 i Femminicidi, i Lesbicidi e i Transcidi sarebbero cessati. Non è così.
Dall'inizio dell'anno si contano più di 90 vittime, precisamente 104 casi sono stati registrati dall'osservatorio nazionale di Nonunodimeno: la più giovane di 13 anni.
• 10 casi con denunce o segnalazioni per violenza, stalking o persecuzioni nei mesi
• precedenti
• 4 uccise erano sex worker
• 9 i casi in cui i figli minori hanno assistito al femminicidio
• e 43 minori rimasti orfani
• 700 i casi di condivisione non consensuale di immagini e video intimi
• 33 mila le chiamate al 1522, ovvero il numero anti-violenza.
27 uomini colpevoli si sono suicidati subito dopo aver compiuto l'omicidio. Ciò significa che non sarà possibile procedere per via giudiziaria e dunque attestare la gravità del gesto e le motivazioni di genere e patriarcali della violenza espressa. Nella quasi totalità dei casi, l'assassino era conosciuto dalla persona uccisa, In 42 casi l'assassino era il marito, il partner, il convivente. In 12 casi, a compiere il gesto è stato l'ex partner da cui la persona uccisa si era separata o aveva espresso l'intenzione di separarsi. Negli altri casi la relazione con la vittima era: figlio, padre, amico dei figli, amico, cliente, conoscente o altro parente.
A quanto pare ciò non basta al nostro ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara che strumentalizza questi femminicidi per condannare l'aumento della migrazione togliendo peso dalle spalle dei "bravi ragazzi bianchi". Ci tiene anche a ribadire che "Il patriarcato come fenomeno giuridico è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975" ed è disgustoso che il ministro che dovrebbe rappresentarci svaluti questa situazione.
Ciò testimonia come la sensibilizzazione nei media sia inefficace poiché piegata a istituzioni e politiche di destra che sfruttano un tema di giustizia sociale per prendersela con immigrati e poveri. La verità è che questa violenza sistemica non ha astrazione sociale, etnia o religione e non è nemmeno effettuata da mostri sporchi e cattivi che escono dalle tenebre.
La violenza di genere è messa in atto dai figli sani del patriarcato. Essi sono parte integrante di una società basata su oppressione e discriminazione dei soggetti femminilizzati.
La situazione è fuori controllo ma non perdiamo le speranze perché è un nostro dovere morale lottare contro questo governo misogino e indifferente, la politica dal basso può ancora destabilizzare il potere.
Dobbiamo organizzarci e fare rete per creare spazi sicuri, perché se domani non torno tu brucia tutto. 
CI VOGLIAMO VIVE!
Collettivo Onda Studentesca

giovedì 21 novembre 2024

Un altro impianto di rifiuti in località Cascina Nova Locatelli

La Provincia di Brescia ha autorizzato la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento rifiuti sul territorio comunale di Bedizzole, al confine con quello di Calcinato, precisamente in località Cascina Nova Locatelli.
Noto agli addetti ai lavori con “landfill mining”, il processo tecnologico che la ditta Haiki Mines spa di Milano intende realizzarvi consiste nella rimozione dei rifiuti dalla vasca esistente, con la installazione di un nuovo impianto per la messa in riserva e il trattamento di tali rifiuti, mentre quelli non valorizzabili saranno ricollocati nella medesima vasca, la quale potrà anche riempita con altri rifiuti speciali - sempre non pericolosi - fino al raggiungimento di una volumetria pari a ulteriori 712 mila metri cubi.
Oltre all’intervento sulla discarica che consiste nell’escavazione dei rifiuti depositati e nel loro successivo trattamento finalizzato alla separazione e selezione delle diverse componenti destinate ad essere successivamente gestite in modo differenziato, il processo prevede anche la produzione di combustibile solido secondario, ottenuto dalla componente secca di tali rifiuti.

mercoledì 20 novembre 2024

In bici da Brescia a Ghedi per un futuro senza atomiche

Per iniziativa del Movimento Nonviolento nella mattinata di giovedì 21 novembre una “pedalata di impegno civile” porterà una carovana ciclistica dal Corridoio Unesco di Santa Giulia in città fino alla base militare di Ghedi. Il ritrovo è fissato alle ore 8.45 sotto gli alberi della pace di Nagasaki e Hiroshima in via Piamarta 2. Un quarto d’ora dopo la partenza, con tappa commemorativa alle ore 9.30 davanti all’albero di kaki di Nagasaki piantumato nel giardino dell'Istituto Comprensivo di Roncadelle. Verso le ore 12 è previsto l’arrivo ai cancelli della base militare, dove dopo la manifestazione i pacifisti faranno ritorno in città per un percorso complessivo di 50 km.

lunedì 11 novembre 2024

Ciao, Licia!

A 96 anni stamattina è morta a Milano Licia Rognini, la vedova del ferroviere anarchico Pino Pinelli, ingiustamente accusato della strage di Piazza Fontana e morto innocente nei locali della Questura.
Nata nel 1928 a Senigallia (An), si era trasferita con la famiglia nel capoluogo lombardo a 18 mesi a Milano, dove ha sempre vissuto, all'inizio in una casa di ringhiera; Le condizioni economiche della famiglia non le permettono di continuare gli studi e a 13 anni comincia a lavorare.
Dopo aver vissuto i fermenti della Resistenza e della nascita della Repubblica, a un corso di esperanto conosce quello che nel 1955 diventerà suo marito, un giovane anarchico dal quale avrà due figlie, Silvia e Claudia. Dopo il matrimonio la loro piccola casa si aprirà a moltissimi studenti e lavoratori, anarchici, cattolici e comunisti.
Negli anni tra il 1968 e il 1969 l’impegno politico di Pino nel movimento anarchico cresce sempre più, fino al 12 dicembre 1969, quando una bomba nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana provoca 17 morti e 88 feriti. Pino viene fermato dalla polizia, invitato dal commissario Calabresi a seguirlo in questura con il suo motorino. A casa non tornerà mai più: nella notte tra il 15 e il 16 dicembre muore, precipitando, durante un interrogatorio, da una finestra della Questura, dopo uno stato di fermo durato tre giorni, ben oltre i termini legali.
Licia ha trascorso 55 anni alla ricerca della verità sulla morte di suo marito, Nel 1982 racconta quanto ha vissuto in una lunga intervista con Piero Scaramucci e ne nasce il volume "Una storia quasi soltanto mia", che si trova in libreria nelle edizioni Feltrinelli.
A 40 anni dalla strage nel 2009, in occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, viene invitata al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che riabilita definitivamente la memoria di Pino Pinelli, la diciottesima vittima della prima strage di Stato.

sabato 9 novembre 2024

In biblioteca una mostra su Rachel Carson, madre dell'ambientalismo

A sessant’anni dalla scomparsa della celebre biologa e zoologa americana, lo spazio espositivo della civica biblioteca di via Venti Settembre 80 a Calcinato da martedì 12 a sabato 30 novembre ospiterà la mostra "Meraviglia: la natura nei libri di Rachel Carson”, articolata in una esposizione mostra multisensoriale per grandi e piccini dedicata al pensiero e alle opere di questa scienziata pionieristica.
Una nutrita serie di pannelli fotografici documentano l’itinerario esistenziale della Carson e i suoi scritti autografi e non, in lingua inglese e italiana; contestualmente si possono consultare centinaia di albi illustrati che da lei traggono ispirazione nell’ambito della letteratura per l’educazione dei bambini e dei ragazzi.
Le tematiche sviluppate sono quelle che hanno reso famosa l’autrice di “Primavera silenziosa”, dalle dinamiche dell’interconnessione alla critica dell'antropocentrismo, dal valore della divulgazione scientifica alla ecopedagogia.
L’auspicio degli organizzatori è che i visitatori prendano coscienza della verità di un noto assunto della Carson: «Le nostre azioni sconsiderate e distruttive entrano a far parte dei vasti cicli della Terra e con il tempo ci ritornano indietro, creando pericoli per noi stessi». Ad ingresso gratuito, la mostra è aperta il martedì e il sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 18. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni o prenotare una visita guidata può telefonare in orario di ufficio alla segreteria organizzativa al numero 030 963481.

domenica 3 novembre 2024

4 Novembre: mai più morti invano!

Per aver distribuito un volantino che riprendeva estratti dal volume di monsignor Antonio Fappani “La guerra sull'uscio di casa. Brescia e i bresciani nella prima guerra mondiale” (pubblicato nel 1969 dal settimanale diocesano “La voce del popolo”) durante la commemorazione del 4 Novembre di 50 anni fa sette nostri compagni furono fermati dai carabinieri, identificati e portati in caserma, a causa d un semplice gesto di pace, compiuto proprio nel giorno in cui la patria festeggiava la vittoria dell’Italia nella Grande Guerra.
Mentre decine di conflitti armati insanguinano il pianeta, a mezzo secolo di distanza le celebrazioni del IV novembre continuano a festeggiare quella “inutile strage” - la definizione è di Papa Benedetto XV - e le Forze Armate.
Noi piangiamo i nove milioni di soldati - italiani e stranieri - morti in battaglia. Chi volle la prima guerra mondiale fu un mascalzone. Chi la festeggia oggi è un ignorante. Da tempo i libri di scuola disapprovano questa guerra, mentre le istituzioni la celebrano in piazza. Ci chiediamo per quale oscura ragione il livello di consapevolezza raggiunto dalla cultura venga demolito dalla retorica nazionalista.
Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, riaffermiamo il dovere di opporsi alla guerra e alle uccisioni.
Per la pace, il disarmo e la nonviolenza! Nostra patria è il mondo intero perché vi è una sola umanità!

sabato 2 novembre 2024

4 Novembre: non festa, ma lutto

Il 4 Novembre, data dell’armistizio che poneva fine alla prima guerra mondiale, è diventato la Festa dell’unità nazionale e delle Forze Armate.
Il Movimento Nonviolento vuole fare memoria di cosa ha significato quell'immane conflitto, in cui erano stati mandati a combattere, l’uno contro l’altro, 70 milioni di esseri umani.
Di questi, 9 milioni non sono più tornati a casa. Altri milioni rimasero invalidi, menomati, impazziti, distrutti nei corpi e nella psiche, mentre anziani e donne nelle campagne dovettero gestire il lavoro nei campi da soli con i figli a morire al fronte.
Nella prima guerra mondiale si usarono per la prima volta armi di sterminio di massa, si bombardarono le città e per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.
Da quell' "inutile strage" (come la definì papa Benedetto XV) sarebbero sorti i nazionalismi ed i fascismi del XX secolo, che avrebbero preparato la carneficina della seconda guerra mondiale.
Il 4 Novembre 2024, anziché festeggiare, noi vogliamo ricordare le vittime di tutte le guerre. Di ieri e di oggi, vittime innocenti delle lucide follie e strategie dei potenti della Terra.
L'interesse economico, la sete di potere, l'arroganza nazionale di chi si vuole rappresentante e portatore di civiltà e valori superiori da imporre ad altri, le ideologie totalitarie così come l'uso fondamentalista delle religioni non possono essere il pretesto per giustificare altri conflitti bellici, sotto qualsiasi sigla o motivo essi vengano condotti e motivati.
Purtroppo l’attualità ci mostra ancora una volta cos’è davvero la guerra: dolore, fame, distruzione, morte, sopraffazione, ingiustizia . E ci dimostra che la guerra, lungi dal risolvere i conflitti, li esaspera e prolunga all’infinito.
Tutti noi siamo coinvolti e, volenti o nolenti, collaboriamo alla guerra, anche semplicemente non opponendosi al commercio delle armi o accettando l’esorbitante incremento delle spese militari e la sempre più pervasiva militarizzazione della scuola e della società.
Il Movimento Nonviolento da sempre sostiene coloro che si rifiutano di uccidere, obiettori di coscienza e disertori di tutte le guerre, e, per questa ragione, oggi promuove a loro sostegno la Campagna di Obiezione alla Guerra” affinché l'Unione Europea si faccia garante del diritto all'obiezione di coscienza, dando accoglienza, asilo e protezione a tutte e tutti coloro che si rifiutano di imbracciare le armi e per questo vengono arrestati e perseguitati per la loro scelta di pace.
Facciamo sì che il 4 Novembre non sia "Festa delle Forze Armate" ma un giorno di memoria e di impegno per disarmare l'animo individuale, le coscienze di tutti e le mani degli uomini, distruggendo quelle armi che garantiscono la ricchezza di pochi e perpetuano la sofferenza dei più.
Con tutte le vittime, contro tutte le guerra e tutti gli eserciti.
Movimento Nonviolento - via Milano 65 - Brescia

venerdì 1 novembre 2024

La nuova amministrazione alla prova del bilancio

Approvati lunedì in consiglio comunale a Calcinato gli indirizzi generali di governo, ora aspetta la nuova maggioranza amministrativa la complessa e decisiva prova della redazione del bilancio per il 2025.
Nella convinzione che, come si sta facendo in numerose realtà locali in Italia e nel mondo, sia possibile sperimentare su questo terreno una concezione completamente nuova della politica, secondo la quale i cittadini non si limitano a votare ogni cinque anni, ma partecipano attivamente, direttamente e responsabilmente alla gestione della vita pubblica e al cambiamento della realtà sociale, crediamo nell'efficacia dello strumento del Bilancio Partecipativo. 
E’ molto importante che tutti gli interessati possano contribuire ai processi di trasformazione in corso, con un potere reale e decisionale fondato su un confronto aperto e responsabile, un confronto alimentato dal calore umano, da cui possa scaturire l’energia creativa necessaria per la realizzazione degli obiettivi del cambiamento. 
Ciò significa, innanzitutto, che i nuovi amministratori comunali sono chiamati a superare il vecchio vizio di molti che pensavano di avere la verità in tasca, dimostrando grande capacità di ascoltare: ascoltare chiunque abbia qualcosa da dire… e anche chi non dice niente perché è stanco di gridare al vento. Ascoltare soprattutto il variegato mondo del volontariato e dell’associazionismo: gente che crede nella forza delle idee e fa progetti anche senza soldi, senza sponsor, senza padrini. Fondamentale, in tale contesto, è la pratica del consenso che, pur nella sua complessità, consente di ragionare collettivamente per la definizione di scelte condivise, facendo convivere e valorizzando le differenze in un rapporto di reciproco rispetto e di reciproca fiducia. 
Il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle principali scelte amministrative e, più in generale, nella gestione della cosa pubblica, crediamo possa rappresentare il miglior antidoto alla crisi dei partiti, al dilagare del leaderismo politico e alla perdita di credibilità della politica e delle istituzioni pubbliche, contribuendo altresì alla realizzazione di una forma più elevata di democrazia.

lunedì 28 ottobre 2024

Borse di studio dal Comune

A Calcinato è stato aperto il bando per l’assegnazione della borsa di studio per studenti meritevoli per i risultati scolastici conseguiti nell’anno scolastico 2023/2024. La scadenza per la presentazione della domanda è fissata per venerdì 15 novembre.
Possono accedervi gli alunni del terzo anno della scuola secondaria di primo grado, della scuola secondaria di secondo grado, dei centri di formazione professionale, dei corsi di laurea e dei conservatori.
L'istanza può essere inoltrata on line collegandosi al sito web www.comune.calcinato.bs.it nell'area "Servizi on line". Per ulteriori eventuali chiarimenti si può telefonare all’ufficio pubblica istruzione in municipio allo 030 9989240.

venerdì 25 ottobre 2024

Domani in piazza per la pace anche a Castiglione

Sabato 26 ottobre dalle ore 16 alle 18 anche Castiglione delle Stiviere delle Stiviere si terà una manifestazione per il cessate il fuoco, con flashmob davanti al Palazzo del Principe e presidio in piazza San Luigi.
Organizzata dalle Donne in cammino per la Pace in collaborazione con il Movimento Nonviolento e l’associazione Pane dal Cielo, nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale “Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora” indetta dalla Rete italiana Pace Disarmo, l'iniziativa chiede il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati che insanguinano il pianeta, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune.

mercoledì 23 ottobre 2024

Sabato a Milano marcia per il cessate il fuoco

“Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora”: all’insegna di questo slogan la Cgil di Brescia organizza una serie di pullman per consentire ai cittadini interessati di partecipare alla manifestazione nonviolenta nazionale di Milano, che si svolgerà in concomitanza con altre mobilitazioni a Torino, Firenze, Roma, Bari, Palermo e Cagliari, promosse da centinaia di associazioni laiche e religiose “per il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo, per una Conferenza di pace Onu, per la risoluzione nonviolenta delle guerre e contro l’’aumento delle spese militari”.
La partenza da Brescia è fissata per le ore 12.30 dal piazzale dell’Om Iveco in via Volturno. A Milano il corteo partirà alle 14.30 dall'Arco della Pace. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni oppure prenotare posti sui pullman può telefonare alla segreteria organizzativa al numero 030/3729204.

lunedì 21 ottobre 2024

Addio a Roberto Andrea Lorenzi

Ieri è morto l’antropologo e storico camuno Roberto Andrea Lorenzi, grande esperto delle tradizioni folcloristiche e insigne studioso della cultura materiale e spirituale della valle. 
Nato nel 1949 ad Hautrage, in Belgio, ha trascorso gran parte della sua vita a Darfo. Docente di letteratura e storia nelle scuole superiori della nostra provincia, si era spesso occupato anche di attività e iniziative per la formazione e le culture giovanili. 
Come studioso si era dedicato in modo particolare alle ricerche storiografiche sul territorio, imponendosi all’attenzione delle cronache culturali con il saggio “Medioevo camuno”, pubblicato dalla Fondazione Micheletti nel 1979. Nel 1980 fondò la rivista di storia, antropologia e cultura “Periferia. Materiali per conoscere il territorio camuno”, che uscì fino al 1984 sempre per Micheletti, sfociando poi nella gloriosa esperienza della Università popolare di Valle Camonica, dove ebbe modo di sperimentare forme innovative della educazione per gli adulti a partire dal 1986. 
Combattivo consigliere provinciale per il Partito della rifondazione comunista dal 1995 al 1999, in Broletto si era segnalato per le sue pionieristiche campagne per la promozione della cultura proletaria, la difesa dell’ambiente, la tutela dei diritti civili e lo sviluppo ecocompatibile, in valle e non solo. Celebre il suo intervento in latino nel corso di una seduta per smontare la costosa proposta di affiggere sui territori bresciani cartelli segnaletici bilingue in italiano e in dialetto. 
Insieme ai numerosi saggi pubblicati - “La cucina di padre Gregorio. Microstorie di Valle Camonica” (2008), “Autobiografia di un bambino felice” (2009), “Il volo. Leonardo e il Rinascimento” (2009), “Una vita splendida: il mondo di Emma Monti e Corrado Orazio” (2010), “Il viaggio di Carlo Magno in Valcamonica” (2011) e “Rivolta. Quarto Stato e liberal borghesi nella Val Camonica del XIX secolo: la rivolta di Darfo” (2012), “Stregherie. Disciplinamento e controllo delle devianze in Valcamonica” (2014), “Il sapere degli idioti. Donne, démoni, sante e inquisitori tra realtà e leggenda ” (2015), “Passiones e laudari di alcune Confraternite e Discipline nel Bresciano nei secoli XIII-XVI” (2019) - ha scritto anche il romanzo autobiografico “Febbre d’agosto” (2015). 
La camera mortuaria è allestita alla Clinica Sant’Anna, in via del Franzone 31, da dove il corteo funebre muoverà martedì 22 ottobre alle ore 16.30 per il Tempio Crematorio di Sant’Eufemia.

sabato 19 ottobre 2024

Conoscere

Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere, perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.
Dario Fo

martedì 8 ottobre 2024

Dicono che domani

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
E domani sotto la tua casa
Sfileranno mille baschi neri
E i tuoi occhi rotondi
Mi cercheranno
Ti hanno detto di aspettarmi
Senza fare tante storie
E chi scriverà la storia
Non parlerà di te

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
Siamo nati nati per soffrire
Solo questo mi han saputo dire
Solo questo mi han detto
Per consolarmi
Mi hanno detto di lasciarti
Senza fare tante storie
E chi scriverà la storia
Non parlerà di me

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
Tornerete carichi di gloria
Solo questo ha detto il generale
E mi ha stretto una mano
Senza guardarmi
Mi hanno detto di morire
Senza fare tante storie
E chi scriverà la storia
Non parlerà di noi

Dicono che domani
Ci sarà la guerra
E domani sotto la tua casa
Torneranno cento baschi neri
E i tuoi occhi rotondi
Mi piangeranno

Sergio Endrigo

lunedì 7 ottobre 2024

Non c’è pace per la Palestina: parla don Flavio

A un anno dai massacri di Hamas volge al pessimismo il pensiero di don Flavio Dalla Vecchia, sacerdote originario di Ponte San Marco e profondo conoscitore della terra di Palestina. 
”Ho visitato quelle zone numerose volte” racconta. “Ci ero andato ai tempi della prima intifada nel 1988 e poi ci sono tornato molto spesso, sia per motivi di studio sia come guida dei pellegrinaggi. In tutto questi anni ho avuto modo di incontrare archeologi, specialisti e personalità del mondo, per lo più del mondo cristiano, ma ho avuto confronti anche con qualche associazione ebraica di volontariato sociale e per la pace”. 
"L’ultima volta sono stato in Palestina nel maggio 2023 e l’aria che tirava già non era buona". Cinque mesi dopo le orrende stragi di Hamas in terra di Israele, che causarono più di milleduecento morti fra militari e civili, con il rapimento altre 250 persone molte delle quali assassinate nei mesi seguenti. 
“Per capire come si è giunti a questa situazione - spiega - bisogna rendersi conto che le condizioni odi vita nei territori occupati erano diventate gradualmente sempre sempre più terribili, a causa del progressivo espandiamo dei coloni. Una delle cause più forti degli ingiustificabili crimini del 7 ottobre è la solitudine dei palestinesi: la sigla dei patti di Abramo implicava un approccio al problema che li isolava e li destinava ad essere lasciati soli politicamente dai paesi arabi. L’unico attore nazionale che sottotraccia li sosteneva era l’Iran”.
“La frustrazione derivata da questo isolamento da un lato e il modo di gestire il territorio da parte dei coloni aveva via via incrementato la loro rabbia” sottolinea. “Prima essi si illudevano di ottenere il consenso internazionale, anche con campagne di una certa forza morale. Ricordiamo che l’intifada nel 1988 era una rivolta senza armi da fuoco. Io da quelle parti le bombe le ho viste solo dopo il 1993. Gli eccidi di un anno fa sono stati lo scellerato tentativo di ritrovare una centralità persa da tempo nell’attenzione delle masse arabe, ma non hanno avito allora e non possono avere - nemmeno ora che hanno scatenato questa carneficina ininterrotta nella Striscia di Gaza (si stimano già oltre 42 mila morti) con pericolose estensioni delle ostilità ai vicini stati del Libano e dell'Iran - nessuna giustificazione”.
Secondo don Flávio “i terroristi non si sono accorti che non stavano agendo per il bene del proprio popolo, ma per rafforzare col sangue il prestigio di Hamas, è prevalso in loro lo spirito bellicista. E nessuno, neanche fra gli arabi, è intervenuto per fermare l’escalation in corso, evidentemente non non ne hanno convenienza oggi. Ricordiamo che, mentre un tempo l’idea che stava alla base di tutti questi popoli era che bisogna spazzare via Israele, ora i trattati siglati fra i diversi Stati implicano il riconoscimento reciproco. Solo Hamas, Hezbollah e Iran restano fermi sulla necessità della eliminazione di Istraele, producendo nel suo governo una prevedibile reazione altrettanto bellicista”.
Constatazioni amare le sue: “Con la guerra scatenata nella Striscia di Gaza il governo di Tel Aviv si illude che ciò porterà a maggior sicurezza, ma va avanti perché non c’è nessuno che si muove. L’Onu in questa vicenda sembra scomparsa, molti Stati dichiarano di non essere d’accordo con quel che fa Istraele, ma non sono in grado di fermarlo. E così la situazione è bloccata, senza un organismo internazionale che possa intervenire”.
“In questo momento - dichiara - io la penso come il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa: non ci sono vie percorribili perché tutti gli attori sono in vicoli chiusi. I palestinesi non hanno nessuno a cui appoggiarsi, nessuno è in grado di far pressione per far terminare le ostilità, non si vede nessun attore d pace disposto a mettersi in gioco. L’unica cosa che possiamo fare è cercare di essere consapevoli che la complessità della situazione richiede pazienza. La via verso la pace passa dalla giustizia e da un processo di riconciliazione, di disponibilità al perdono, con la capacità da parte di entrambi i soggetti in campo di guardare anche la sofferenza dell’altro, non solo la propria”.
“L’occupazione dei territori da parte dei coloni - prosegue - non ha fatto altro creare problemi su problemi agli abitanti palestinesi, limitati nei propri diritti. Istraele non capisce che la sicurezza non è tutto, ma non vedo prospettive di riconciliazione perché gli attori in campo non danno segnali di speranza”. 

domenica 6 ottobre 2024

Sui fatti di ieri a Roma

Cosa è successo sabato, a Roma, alla manifestazione indetta da alcune organizzazioni palestinesi per protestare contro il genocidio scientificamente attuato a Gaza dallo Stato di Israele? Andiamo con ordine. 
Primo tempo: la manifestazione era stata vietata dal questore di Roma, ossequiosamente prono ai desiderata del governo Meloni, che finge di non sapere che la protesta non aveva nulla a che vedere con 
l’antisemitismo. Il divieto era dunque una scelta politica arbitraria e illegittima di chi non aveva il potere di adottarla perché palesemente in contrasto con la Costituzione (articolo 21). 
Secondo tempo: nel corso della giornata il divieto assoluto viene rimosso e il questore autorizza lo svolgimento della manifestazione nella sola area della Piramide, mantenendo la proibizione per il corteo. 
L’accesso all’area, blindata da ogni lato da un imponente cordone di polizia, viene però consentito solo previa esibizione dei documenti di identità che vengono collocati, l’uno accanto all’altro, in serie di quattro, sul piano posteriore delle auto dei militi e da questi fotografati prima di essere restituiti ai legittimi proprietari. Si tratta una vera e propria schedatura di massa per una manifestazione alla fine autorizzata, sebbene nei limiti di cui si è detto: un vero e proprio atto intimidatorio e un’ulteriore violazione della Costituzione (articolo 16). 
Terzo tempo: per oltre tre ore, circa 7 mila persone manifestano pacificamente, senza potersi allontanare di un palmo dal luogo cintato e senza alcun tentativo di farlo. 
Quarto tempo: quando la manifestazione viene dichiarata conclusa dagli organizzatori e le persone lentamente defluiscono dalla piazza, una sessantina di giovani, seguendo un collaudato copione che con la 
causa palestinese non c’entrava una cippa, forzano il cordone entrando in conflitto con la polizia. Non accade nulla di particolarmente grave, ma, inconsapevolmente (o forse no) il gruppetto regala al governo e ai suoi corifei l’occasione di rivendicare la bontà delle norme penalmente repressive di ogni forma di dissenso che il parlamento si appresta ad approvare. 
Quinto tempo: mentre la Meloni e La Russa strillano come aquile, rivendicando la bontà dei divieti, va in scena la rappresentazione fasulla, perfettamente rilanciata dai giornali e dai media mainstream, che fa della giornata un episodio di teppismo politico, dove le ragioni della mobilitazione, insieme allo sconvolgente dramma palestinese, vengono inabissate. E’ anche questo un aspetto, certo non secondario, dell’abisso morale in cui stiamo precipitando, un giorno dopo l’altro.
Dino Greco

mercoledì 2 ottobre 2024

Contro i voli armati dall’aeroporto di Montichiari

Venerdì 4 ottobre il movimento per la pace torna a manifestare all’aeroporto D’Annunzio di Montichiari a partire dalle ore 10 per protestare “contro il carico e scarico di materiale bellico, con tutti i conseguenti rischi per i lavoratori e le popolazioni limitrofe”.
Nei mesi scorsi due interrogazioni parlamentari hanno chiesto lumi al governo su quanto è accaduto e continua ad accadere, mentre si susseguivano le azioni di protesta da parte dei lavoratori dello scalo, e c’è anche stata una lettera aperta di oltre cento “cittadini contro la guerra”.
In prima fila nella campagna di sensibilizzazione c’è l’Usb (Unione sindacale di base), che ha denunciato “la situazione di rischio elevato per la sicurezza dei lavoratori derivante dall’attività di movimentazione di merci pericolose (armi ed esplosivi) che viene svolta, con l’utilizzo di carrelli elevatori (muletti), scarico di pallet-contenitori di armi dai camion, collocati nei piazzali dell’aeroporto, e successivo carico sugli aeromobili in un aeroporto civile”. 
“I lavoratori non vogliono essere partecipi e complici delle guerre che ci sono in giro per il mondo, diciamo no ai voli che trasportano armi (missili, bombe, armamenti pesanti e leggeri) che sono voli militari travestiti da voli civili” sottolinea il coordinamento bresciano del sindacato di base.
“Mentre nel nostro Paese i salari continuano ad essere tra i più bassi d’Europa, si spendono miliardi di euro in armamenti, la sanità è al collasso e i servizi pubblici subiscono tagli inaccettabili, il Governo ci sta trascinando in guerra. Per queste ragioni abbiamo chiesto ufficialmente un incontro alla Prefettura di Brescia”.

sabato 28 settembre 2024

Lunedì 30 c'è il consiglio comunale

Nel consiglio comunale di lunedì 30 settembre a Calcinato il gruppo di opposizione "Insieme per Calcinato" va all'attacco, proponendo tre interrogazioni sull’ “abbellimento delle strade comunali in occasione del passaggio del Giro d’Italia femminile”, sulla “mancata presentazione degli indirizzi per la nomina dei rappresentanti presso gli enti esterni” e sul “mancato rispetto del termine del 31 luglio per l'approvazione del Documento unico di programmazione”.
Nel corso della seduta sarà poi esaminato lo “schema di convenzione per lo svolgimento in forma associata delle funzioni del segretario comunale” con il comune di Villanuova sul Clisi, verranno nominati i componenti del comitato di gestione dell’asilo nido comunale Magica Bula e si discuterà il bilancio consolidato per l’anno 2023.
L'appuntamento è alle ore 20.30 in municipio.

mercoledì 18 settembre 2024

Domani in biblioteca... largo ai giovani!

Tra le speranze accese dal nuovo corso amministrativo a Calcinato c'è senz'altro la passione di Vittoria Cavallotti che, dopo aver mobilitato i suoi coetanei in paese trascinando contro ogni pronostico la lista In-Patto al successo elettorale (risultando fra i consiglieri più votati della maggioranza con ben 171 preferenze), è stata incaricata a giugno dal sindaco Vincenza Corsini di seguire le politiche giovanili.
Ora, di ritorno da una missione umanitaria in Uganda la studentessa universitaria, appena immatricolatasi in Ingegneria chimica al Politecnico di Milano, organizza per giovedì 19 settembre una convention dei neomaggiorenni alla civica biblioteca.
“I 18 alle 18” recita lo slogan che campeggia sul messaggio recapitato a tutti i cittadini che hanno appena raggiunto la maggiore età dalla consigliera, la quale li invita a intervenire per quell’ora a “un aperitivo in compagnia per conoscerci, scambiare idee e proposte per noi giovani”.
“Avendoli compiuti l'anno scorso - spiega Cavallotti - so per esperienza recente quanto è importante il momento dei 18 anni: la quotidianità inizia velocemente a cambiare e in poco tempo ci si ritrova adulti. Fra i tanti diritti acquisiti con la maggior età, c'è anche il diritto di voto, per poter partecipare all’esercizio della democrazia nel nostro paese.
Noi giovani siamo, come spesso ci sentiamo dire, il futuro e questa è una verità quasi ovvia; non dobbiamo scordarci però che siamo anche il presente e quindi dobbiamo far sentire qui e ora la nostra voce, senza vergogna né paura”.
I ragazzi e le ragazze che desiderassero acquisire ulteriori informazioni sull’iniziativa o prenotare la propria partecipazione possono telefonare alla segreteria organizzativa dell’evento al 389 5961293.

martedì 10 settembre 2024

Epicentro Provincia sabato 14 a Villa Caffetto

Resterà più “la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia”, come canta Guccini? Insospettabili risposte potranno giungere sabato 14 settembre a chi parteciperà ad Epicentro Provincia, rassegna di eventi proposti dal collettivo Echo Raffiche a Calcinato nelle meravigliose architetture di Villa Caffetto, in via Branca 2.
Si comincia nel pomeriggio con due visite guidate alla splendida dimora, in programma alle ore 15.30 e alle 16. Alle 16.40 ci sarà uno workshop gratuito di modellazione condotto dall’artista Lucia Ferraresi, che insegnerà ai partecipanti a “ricreare con le mani alcuni degli elementi della villa, riflettendo insieme sul significato della provincia e sul nostro progressivo allontanamento da essa”.
Alle 18, in particolare, la figlia dell’artista, la scrittrice Metilde Caffetto presenterà la seconda edizione del Premio biennale di arte contemporanea dedicato al padre Claudio, il visionario fondatore della villa scomparso nel 2022, che fu un pittore e uno scultore internazionalmente riconosciuto.
Dalle 18.30 alle 20.15 si terranno poi due talk tematici con il fotografo Carlo Bianchetti, che esporrà le sue opere sulle rotte migratorie, raccontando la sua storia artistica, e lo scrittore Alberto Ravasio, autore del romanzo “La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera” (finalista al Premio Calvino) sul significato della provincia. La rassegna si concluderà alle 20.30 con il concerto della cantautrice Ella Codesta.
Informazioni e prenotazioni all’indirizzo di posta elettronica info@villacaffetto.it.

venerdì 6 settembre 2024

Manteniamo l’Ospedale di Desenzano sul Montecroce! - 2

Ieri a Lonato c’è stata una manifestazione del comitato “Manteniamo l’ospedale di Desenzano sul Montecroce”, che ha portato in piazza dei Martiri della Libertà un centinaio di cittadini davanti al Municipio, in concomitanza con lo svolgimento della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Socio Sanitaria del Garda, indetta per nominare il suo nuovo presidente.
Benché l’ordine del giorno non prevedesse una discussione sul nuovo ospedale, i manifestanti hanno fatto sentire la loro voce: con diversi cartelli hanno chiesto ai sindaci di “ristrutturare l’ospedale esistente per evitare spreco di denaro pubblico”, di evitare “l’ennesimo consumo di suolo in aree di pregio ambientale”, reclamando “una sanità efficiente e non nuovi muri”.
Nelle prossime settimane la mobilitazione proseguirà con una nutrita serie di assemblee pubbliche per spiegare le ragioni della contrarietà ad un’opera che costerebbe almeno 142 milioni di euro, farebbe diminuire i posti letto disponibili dagli attuali 331 a 305 e metterebbe nelle mani degli speculatori un edificio pregiato, che fu donato alla città di Desenzano da Caterina Bagatta. 
E ciò lasciando inalterate le attuali problematiche relative alle cure mediche, come il sovraffollamento dei servizi e le lunghissime liste di attesa per gli esami diagnostici e le visite specialistiche. 
Il comitato chiede alla Regione che il denaro destinato al progetto del nuovo ospedale venga destinato alla ristrutturazione di quello esistente, alla soluzione dell’annoso problema delle liste d’attesa, al rinnovamento degli strumenti diagnostici e al miglioramento delle condizioni lavorative del personale.
L’appuntamento conclusivo di questa prima fase di iniziative sarà la manifestazione di sabato 12 ottobre in piazza Malvezzi a Desenzano.

giovedì 5 settembre 2024

Dalla collaborazione fra Comune, Ats e Asst nasce a Calcinatello l'Ambulatorio medico temporaneo

Per sopperire alla carenza di medici di base verificatasi a Calcinato dopo che tre medici nelle scorse settimane avevano cessato il servizio, l’assessorato ai servizi sociali del Comune ha collaborato con Ats e Asst per allestire in tempo record un Ambulatorio medico temporaneo nei locali di Piazza Pertini 3 a Calcinatello, accanto alla Farmacia comunale. In particolare, gli ex assistiti dei dottori Antonio Gerardo Medea, Maria Venuti ed Elio Botturi residenti sul territorio comunale, che per il momento non possono o non vogliono scegliere un medico di medicina generale tra quelli disponibili nell’ambito territoriale di appartenenza, nel mese di settembre hanno la possibilità di rivolgersi liberamente a questo nuovo spazio per ricevervi assistenza medica, purché muniti di tessera sanitaria, documentazione sanitaria ed eventuali esenzioni per patologie e reddito, in una nutrita serie di giornate: sabato 7 settembre dalle 9 alle 12, lunedì 9 dalle 8.30 alle 12,30, martedì 10, mercoledì 11, lunedì 16 e martedì 17 dalle 15.30 alle 19.30, giovedì 19 dalle 15 alle 19, sabato 21 dalle 9 alle 12, martedì 24 dalle 15 alle 19, mercoledì 25 e giovedì 26 dalle 15.30 alle 19.30 e lunedì 30 dalle 8.30 alle 12.30. Il calendario degli orari sarà poi aggiornato mensilmente per garantire un servizio adeguato a tutti.
Nelle giornate in cui non sarà attivo l’ambulatorio medico temporaneo, per i soli certificati di malattia, sarà possibile rivolgersi al dottor Francesco Grecò nei suoi orari di ambulatorio.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sul nuovo servizio oppure prenotare il proprio accesso può telefonare alla segreteria organizzativa dell’Ambulatorio medico temporaneo al numero 333 4914046.

giovedì 29 agosto 2024

Manteniamo l’Ospedale di Desenzano sul Montecroce! - 1

Il Comitato cittadino “Manteniamo l’Ospedale di Desenzano sul Montecroce” oggi ha convocato una conferenza stampa in cui ha chiesto la messa a norma dell’attuale struttura, invece di costruirne una nuova consumando 5 ettari di suolo in aree di pregio ambientale. Interlocutori dell'istanza sono il Comune di Desenzano, l’Asst Garda, Regione Lombardia, il Ministero della Salute e il Governo della Repubblica.
Secondo uno studio di fattibilità dell’Asst Garda, il nuovo edificio costerebbe 142 milioni di euro e verrebbe edificato in un'area protetta da almeno quattro vincoli paesaggistici, agricoli e idrogeologici. 
Per il Comitato con questi soldi si potrebbe mettere a norma antisismica l’edificio esistente, rifare bagni e infissi, costruire un nuovo blocco da 150 posti letto nella zona a sud-est, già predisposta per l’ampliamento, e allestire una sezione per la riabilitazione. Questa nuova ala, edificabile a lato dell’ospedale esistente, porterebbe la capacità totale dagli attuali 331 a 450 posti letto. 
Il progetto del nuovo ospedale, invece, ridurrebbe i posti letto a 305, aumentando di conseguenza il sovraffollamento dei servizi, specialmente durante la stagione turistica.
Il Comitato sottolinea altri aspetti controversi nel progetto del nuovo ospedale: il mancato coinvolgimento della cittadinanza e la scarsa trasparenza. Vengono infatti richieste le motivazioni che hanno determinato la scelta di costruire un nuovo ospedale, anziché mettere in sicurezza la parte di quello esistente che non è totalmente a norma; le criticità relative all’analisi dello studio di fattibilità del nuovo ospedale, prime fra tutte il consumo di suolo, anche dovuto alla variante viabilistica di cui usufruirebbe anche la nuova struttura; il mancato rispetto della volontà di Caterina Bagatta, che regalò la prestigiosa area in cui sorge l’attuale struttura, inaugurata nel gennaio 1978. Infatti se venisse costruito il nuovo nosocomio, l’edificio attuale potrebbe essere soggetto a cambio di destinazione d’uso, aprendo di fatto la strada alla speculazione immobiliare, che porterebbe facilmente nuovi alloggi a disposizione dei turisti.
Data anche la situazione di sofferenza dell’ospedale pubblico nel rispondere alla domanda di visite specialistiche ed esami diagnostici, il Comitato chiede alla Regione che i soldi destinati alla ricostruzione dell’ospedale di Desenzano, al netto della messa in sicurezza, siano destinati a risolvere le lunghe liste di attesa e all’innovazione degli strumenti diagnostici: attualmente a Desenzano si aspettano 258 giorni per una visita dermatologica e 385 giorni per un’ecografia all’addome. 
Il Comitato chiede poi di investire sulla buona sanità, con un numero adeguato di medici e infermieri per posto letto; un pronto soccorso dove entro 8 ore i pazienti ricevano le cure e l’assistenza necessaria; tempi di attesa che rispettano quanto indicato dalla legge; macchinari e apparecchiature al passo con la tecnologia; capacità di prevenzione mediante la diagnosi precoce. 
Da settembre partiranno una petizione popolare e una serie di incontri pubblici contro il progetto. Il primo si svolgerà martedì 10 settembre alle ore 20.30 nei locali dell’associazione La Zöbia, in via Einaudi 26 a Colombare di Sirmione. Sabato 12 è invece in programma una grande manifestazione nella centralissima piazza Malvezzi a Desenzano.
Per informazioni e adesioni potete scrivere a comitatoospedaledesenzano@gmail.com.

mercoledì 28 agosto 2024

Un democristiano ante litteram

A cento anni dalla sua scomparsa, è illuminante ripercorrere l'itinerario politico del barone Carlo Monti, che Montichiari ricorda come una gloria locale.
Nato a Rapallo nel 1851, Carlo Monti appartiene a una delle più antiche famiglie bresciane. A Genova nel 1854 Carlo conobbe il marchese Giacomo Della Chiesa, il futuro Benedetto XV, di cui fu compagno in collegio e università. Divenne poi segretario particolare di Benedetto Cairoli, occupandosi della erogazione della congrua ai parroci e delle pensioni ai membri delle corporazioni religiose disciolte. Stretto collaboratore di Giuseppe Zanardelli, Monti scalò i vertici del Fondo per il Culto, che diresse fino a poco prima della morte, segnalandosi per le sue capacità di mediazione con le autorità ecclesiastiche. 
L’ascesa al soglio pontificio del suo amico Della Chiesa gli consentì di diventare un incaricato d’affari ufficioso nei rapporti fra Stato e Chiesa: prezioso il suo diario, in cui annotava tutti i suoi incontri con il papa, il segretario di Stato cardinale Pietro Gasparri e gli alti prelati cattolici.
Si impegnò ad assicurare l’esenzione dal servizio militare durante la Grande Guerra per il personale incaricato della custodia e del funzionamento delle strutture in Vaticano. Per tutta la durata del conflitto seppe risolvere delicate questioni e sciogliere tensioni, tanto che in Vaticano fu soprannominato «il vice-papa». Appoggiò poi gli sforzi di Benedetto XV per migliorare la sorte dei prigionieri italiani, agevolando la trasmissione di pacchi-viveri e intensificando le ricerche dei dispersi o il recapito della corrispondenza. 
Nel dopoguerra il barone era considerato «l’ambasciatore di fatto», favorendo la soluzione di vertenze difficili, da quelle relative alle circoscrizioni diocesane nei territori annessi alla nomina di nuovi presuli in sostituzione di quelli austrofili, dalla difesa delle prerogative italiane nella Custodia di Terrasanta al miglioramento dei rapporti fra i due poteri. Morì a Roma, l’11 marzo 1924 di polmonite.

martedì 27 agosto 2024

La Farmacia Comunale fa prevenzione

Ad un anno dal suo ritorno nella storica sede di via Santa Maria, rilancio in grande stile per la Farmacia Comunale a Calcinatello, che dal 1° settembre al 30 ottobre organizza una campagna di prevenzione sanitaria, con un pacchetto di esami diagnostici “per un check-up completo a prezzi speciali”.
Si va dall’elettrocardiogramma per monitorare la salute del cuore a 28 euro alla densitometria ossea a 30, dalla verifica della insufficienza venosa a 35 alla spirometria a 45, dal monitoraggio dei disturbi del sonno a 59 ad altre piccole e grandi opportunità, con consistenti sconti per lo svolgimento di più esami nello screening personale.
L’erogazione di questa articolata serie di prestazioni sanitarie in tempo reale intende rispondere alle necessità della cittadinanza con l’abbattimento dei tempi d’attesa, che in farmacia sono estremamente ridotti rispetto ai poliambulatori degli ospedali, e soprattutto con il vantaggio per il paziente di ottenere un esito entro breve termine, naturalmente refertato da un medico specializzato.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni oppure prenotare un appuntamento per sé o per i propri cari può telefonare al numero 030 9980096.

lunedì 26 agosto 2024

Commissione comunale per le pari opportunità: aperto il bando

A Calcinato c’è tempo fino a venerdì 20 settembre per chi intenda segnalare al nuovo sindaco Vincenza Corsini la propria disponibilità a entrare nella Commissione per le pari opportunità fra uomini e donne.
L’invito è rivolto particolarmente ai gruppi e alle associazioni che hanno facoltà di proporre quattro (di cui almeno una straniera) delle otto componenti. L’istanza di candidatura, corredata da tutti i necessari dati anagrafici, dovrà pervenire, tramite posta, posta certificata (pec) o consegna a mano al protocollo del Comune e indirizzata al primo cittadino, entro le ore 12.30 del 20 settembre.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni può telefonare all’ufficio segreteria del Comune al numero 030/99891.

domenica 25 agosto 2024

Ciao, Roberto!

Nella notte a Calcinatello se n'è andato per un male incurabile Roberto Ferrarini, insegnante di lettere che ha dedicato la propria esistenza alla scuola, in particolare nel delicato settore della educazione per gli adulti.
Originario di Castiglione delle Stiviere, dove aveva animato la singolare esperienza solidale della casa di via Chiassi - fertile crocevia di incontri per diversi giovani di quella generazione - si era laureato prima in Sociologia e poi in Pedagogia. 
Dopo esser stato docente ai corsi sperimentali delle 150 ore per il conseguimento del diploma di scuola secondaria di primo grado, da trent’anni Ferrarini era in servizio al Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, l’istituto statale che ha contributo in modo determinante a strutturare e consolidare, lavorandovi poi fino al trasferimento della sede da Calcinato a Gavardo.
Per insegnare agli studenti lavoratori Roberto Ferrarini ha profuso con grande passione e competenza le proprie energie, alfabetizzando centinaia di alunni di origine straniera e potenziando le competenze linguistiche di chi da ragazzo aveva anzitempo abbandonato i banchi scolastici per poi farvi ritorno solo in età matura.
In paese lo abbiamo sempre sentito vicino: che si parlasse di un problema sociale, di una emergenza educativa o di un terreno da coltivare, con lui subito respiravamo una sensibilità comune e quando ci incontrava si informava sempre sulle nostre attività e iniziative.   
In queste ore la sua abitazione di via Manzoni 37 a Calcinatello è meta di un mesto pellegrinaggio da parte di amici, colleghi e semplici conoscenti che gli rendono omaggio stringendosi attorno alla moglie Virginia, l’apprezzatissima veterinaria del paese, alla figlia Kamilla, alla sorella Ornella, al fratello Filippo e alla suocera Angiolina.
Da qui martedì 27 agosto alle ore 10.20 muoverà il corteo funebre verso la chiesa parrocchiale; dopo le esequie religiose la salma proseguirà per il Tempio crematorio di Sant’Eufemia e successivamente verrà tumulata nel cimitero di Calcinatello.

lunedì 5 agosto 2024

Per un futuro senza atomiche

Le bombe atomiche statunitensi sganciate sulle città giapponesi nell’agosto 1945 hanno segnato un prima e un dopo nella Storia: la guerra non era mai stata così distruttiva e nessuno strumento militare era mai arrivato alla soglia della cancellazione dell’intera umanità. Nessun ordigno nucleare è poi stato utilizzato da allora, ma il rischio esistenziale rimane enorme (come le continue minacce degli ultimi mesi ci devono ricordare): le testate nucleari oggi non sono più oltre 75.000, ma anche le circa 12.500 che rimangono potrebbero eliminare la vita (umana e non solo) sulla Terra svariate volte.
Anche quest’anno, 79 anni dopo i bombardamenti del 1945, facciamo memoria dei morti e confermiamo il nostro impegno a favore dell’eliminazione di tutte le armi nucleari dal pianeta. Per dire: “Mai più Hiroshima! Mai più Nagasaki! Basta alla deterrenza prepotente di chi possiede l’arsenale nucleare!
Lo ripeteremo martedì 6 agosto a Brescia con un corteo silenzioso per le vie della città, con partenza da largo Formentone alle ore 18.30.
Il pericolo di una escalation nucleare è sempre più reale visti i numerosi conflitti che insanguinano la terra e viste le dichiarazioni di governanti che disinvoltamente minacciano l’uso delle bombe atomiche per risolverli.
Con questo corteo vogliamo fare memoria di quanto successo affinché non si ripeta e chiedere al nostro governo che l’Italia aderisca al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) entrato in vigore nel 2021 e ormai legge per 68 Stati, ed in fase di ratifica in un’altra trentina.
La manifestazione è promossa da: Movimento Nonviolento di Brescia, Acli provinciali di Brescia, Pax Christi punto pace di Brescia, GIT Banca Etica, OPAL, Tavolo della pace di Franciacorta, Tavolo Ambiente Garda, Associazione Verso il DES Basso Garda, Presidio 9 agosto, Kaki Tree Project, Movimento dei Focolari, Coordinamento bresciano contro la guerra per la pace e il disarmo.

venerdì 2 agosto 2024

Lettera aperta sui voli armati da Montichiari

Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa la notizia secondo la quale all’Aeroporto “Gabriele d’Annunzio” di Montichiari vengono movimentate armi, come fossero merci qualsiasi.
Diversi lavoratori riferiscono che da qui partono voli la cui destinazione viene tenuta segreta, come pure sono sconosciute la tipologia e la produzione degli armamenti inviati. Giustamente essi protestano, considerato che lavorano in un aeroporto civile e non vogliono in alcun modo essere complici della preparazione delle guerre né tanto meno collaborare al perpetuarsi dei conflitti che insanguinano il pianeta.
Anche noi consideriamo che questo fatto sia molto grave e chiediamo che siano rese pubbliche le informazioni in merito: da chi vengono prodotti questi armamenti? Di quali armi si tratta? Dove vengono spedite? Perché questi invii sono di fatto militarizzati e tenuti segreti? Perché viene per essi utilizzato un aeroporto civile?
Riteniamo necessario opporsi al commercio al commercio delle armi, e la mancanza di informazioni su tale commercio nell'aeroporto di Montichiari non consente di verificare se siano rispettati gli obblighi previsti dalla legge 185/90 relativamente al commercio delle armi verso paesi in conflitto o in cui vengono violati i diritti umani.
E' prioritaria la massima trasparenza sulla tipologia e sulla destinazione degli armamenti.
Siamo contrari all’utilizzo di un aeroporto civile per scopi militari.
Chiediamo gentilmente alla Sua autorevole testata giornalistica di contribuire a fare chiarezza.
Cordiali saluti.
Abeni Paola Agnini Gaetano Paolo Alessi Gianni Alfieri Rita Arietti Virginia Armanini Enrico Baffelli Lucia Balzarini Beatrice Baraldi Gloria Benedini Clara Berardi Marco Beretta Claudio Bernini Veronica Beschi Fosco Bodei Diego Boldini Angioletta Bonometti Pedro Bracchi Massimo Bresciani Maurizio Bressanelli Silvia Brunelli Ettore Butti Laura Candrina Roberta Cangianiello Guido Capra Beatrice Capra Claudia Capra Matilde Cattozzo Lidia Chiari Aurora Coffinardi Enrica Comini Anna Comini Carlo Contiero Giovanna Corazzina don Fabio Corbani Carlo Corioni Beppe Corti Marina Cotone Aurelia Cottinelli Vincenzo Cristini Eleonora Di Giovanbattista Carlo (Sauro) Di Marco Tiziano Disetti Pierina Domenighini Bortolo Alessio Fanchini Giov.Maria Fanetti Pierluigi Farina Antonella Fedriga Lorella Festa Angela Festa Monica Filippini Carlo Filippini Olga Foletti Francesco Forcella Laura Fornoni Enrico Furloni Guido Garattini Siria Gerlegni Luciano Giacometti Antonio Girelli Carasi Sara Grasso Andrea Iadema Alice Iadema Sandro Londero Patrizia Luterotti Roberto Maffeis Marco Manenti Cristiana Manfredi Silvia Mantovani Dante Marcolini Flavio Marini Daniela Martina Federica Mattei Martino Matteotti Giuseppe Mazzocchi Francesco Melis Davide Menassi Francesco Menin p.Mario Menolfi Domenico Mentasti Laura Milani Cristina Mille Santuzza Moles Margherita Mor Marco Moratto Adriano Mori Alfredo Navoni Maria Orizio Leone Paghera Alma Palini Anselmo Panizza Celestino Pedrazzani Luciano Picenni Diego Pittau Riccardo Renzi Agnese Marina Righettini Francesco Rizzo Samuele Roberti Franca Rossini Enrico Salodini Sergio Savardi Barbara Scaroni Anna Scaroni Mauro Soardi Marco Sottini Domenica Spassini Alessandro Spassini William Spatti Giovanna Taborelli Maurizio Tarolli Dolera Gabriele Tidoni Dario Toini Giusi Tosi Patrizia Tosoni Silvia Trentarossi Zaverio Tufari Marco Ugas Rita Verzelletti Luciana Vielmi Augusto Zanelli Pieranna Zanotti Agostino.

giovedì 1 agosto 2024

Equilibrismi di bilancio

Per la sua chiarezza pubblichiamo la dichiarazione di voto favorevole alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, pronunciata ieri sera in consiglio comunale  dal capogruppo di  Calcinato In-Patto Diego Zanotti.
In modo responsabile, per garantire l'attività amministrativa dell'Ente e le coperture economiche ad essa necessarie, sosteniamo la "Salvaguardia degli equilibri di bilancio anno 2024 - assestamento generale al bilancio di previsione e variazione al DUP" che comunque si inseriscono in una modalità di gestione che non ci rappresentava e non ci rappresenta. 
Sosteniamo con responsabilità - e sottolineo per senso di responsabilità - un bilancio di previsione definito a suo tempo dalla precedente Amministrazione "tranquillo e coscienzioso" che ha previsto per la voce relativa alle spese ad-personam l'importo incomprensibile di circa Euro 480.000 nonostante per lo stesso capitolo di spesa si siano previsti costi nel 2023 di circa 690.000 Euro; questa errata valutazione ci impone di coprire circa 300.000 Euro attingendoli dall'avanzo di amministrazione. Sosteniamo con responsabilità un bilancio di previsione definito a suo tempo dalla precedente Amministrazione "gioioso" che in conto capitale non ha saputo prevedere i circa 250.000 Euro destinati alla realizzazione e all'adeguamento degli impianti di antincendio relativi agli immobili comunali; la scadenza di tale intervento è stata stabilita entro il 31 dicembre 2024 dalla legge nr. 14 del 24 febbraio 2023. 
Alla luce di queste "sviste" crediamo sia onesto ed importante condividere, soprattutto con la cittadinanza, che il previsto avanzo di amministrazione di oltre 6 milioni di Euro millantato nel primo Consiglio Comunale dell'Amministrazione Corsini, 
- e già in origine caratterizzato per Euro 3.266.000 da accantonamenti essenzialmente composti da "fondi per dubbia esigibilità", 
- e già in origine caratterizzato per circa 440.000 Euro da poste vincolate, 
deve oggi essere rivisto e ridotto, alla luce delle modifiche che ci troviamo "per responsabilità" ad approvare, come segue: 
- la parte destinata ad investimenti ed originariamente quantificata in circa 958.000 Euro è ora di circa 26.000 Euro; 
- la parte disponibile prevista originariamente in Euro 1.642.000 dev’essere ridotta di 330.000 Euro generando di fatto un avanzo, principalmente destinato ad investimenti, per un importo netto di 1.312.000 …. Tutto questo considerando anche che parte dell’avanzo è bene venga prudenzialmente mantenuto per far fronte a possibili imprevisti. 
Questa situazione ci impedisce di fatto nell’immediato la realizzazione di iniziative frutto del nostro programma politico dovendo dare priorità alla sistemazione di una situazione contabile ereditata dalla precedente Amministrazione. 
Pertanto, assumendoci le responsabilità a cui è chiamata la maggioranza di governo, con consapevolezza validiamo quanto rappresentato dal Vicesindaco e Assessore al Bilancio e sosteniamo con voto favorevole le proposte presentate.