venerdì 28 gennaio 2022

Impianto forsu a Bedizzole: si decide il 2 marzo

Si è svolta ieri mattina a Brescia la seconda Conferenza dei Servizi per decidere il da farsi sul progetto per la realizzazione in località Fusina a Bedizzole di un impianto in cui A2A dovrebbe trattare tutta la frazione umida dei rifiuti domestici (la cosiddetta forsu) della nostra provincia, producendo biometano e compost.
Nel corso della seduta il vicesindaco di Bedizzole, Flavio Piardi, ha chiesto e ottenuto dai tecnici di A2A la smentita del fatto di aver raggiunto un accordo con il Comune per compensazioni pari a un milione di euro.
Una “inesattezza” che ha suscitato la vivace reazione delle associazioni Comitato Cittadini, Laboratorio Ambiente, Rete Ecologica Lombardia e Ambiente Futuro Lombardia che da anni si battono contro il progetto. “Come fanno gli investitori ad aver fiducia in un’azienda che mente nei documenti ufficiali redatti e protocollati per un ente pubblico?”. Gli ecologisti hanno trasmesso alla Conferenza e alla Provincia un documento tecnico di 15 pagine che segnala “tutte le falle e le mancate risposte di A2A alle puntuali richieste degli enti (Provincia, Ats, Arpa)”.
“Nessuna richiesta né prescrizione della Provincia - sottolineano i comitati ambientalisti - è stata ottemperata dall’azienda. Le controosservazioni trasmesse riportano la dimostrazione della maggior convenienza e sostenibilità dell’opzione zero (l’impianto non si fa), l’elenco delle questioni ancora aperte, tra cui le emissioni odorigene, l’aumento del traffico, i calcoli errati, l’inutilità dell’impianto in un’area satura di impiantistica, anche d’eccellenza, per il trattamento e valorizzazione della forsu, le criticità tecniche tuttora irrisolte”.
Secondo loro “il primo diniego prevedeva azioni di risanamento ambientale che non sono state poste in essere. Ignorati, singolarmente, per l’ennesima volta, gli impatti cumulativi e l’allarme di Oms e Unione Europea sulla pessima qualità dell’aria e sulle conseguenti morti premature in tutta la provincia di Brescia”.
Alla seduta era presente anche il sindaco di Calcinato, Nicoletta Maestri, che ha elencato tutte le criticità che l’impianto farebbe gravare sul proprio territorio. Nei prossimi giorni i comitati le chiederanno un incontro per fare il punto della situazione.
La decisione finale è stata rimandata alla terza Conferenza dei Servizi fissata per mercoledì 2 marzo.

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